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Autore: Morgana Pendragon    17/10/2017    2 recensioni
- 3 volte in cui Theo palpeggia il sedere di Liam + 1 in cui è Liam a farlo.
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Ovvero, quando Theo capisce solo quello che gli conviene, e non ha la minima idea di come conquistare un ragazzo!
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Dunbar, Theo Raeken
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'All you need is Love'
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3 VOLTE

Roundness












- 3 volte in cui Theo palpeggia il sedere di Liam + 1 in cui è Liam a farlo.












1.


La prima volta che accadde, Liam pensò di essersi immaginato tutto. Era sul campo di lacrosse a fare qualche tiro in porta ad aspettava Theo, che era in ritardo di ben due minuti.

Normalmente non l'avrebbe nemmeno notato, ma era Theo, Theo-potrei-pugnalarti-alle-spalle-quando-meno-te-lo-aspetti, che aspettava, e quindi per lui non era un buon segno.

Che qualcosa l'avesse trattenuto?

Che avesse ucciso qualcuno mentre andava al loro appuntamento?.

Appuntamento, che brutta parola. Quello non era un appuntamento.

Liam sentì dei passi, e poi l'odore inconfondibile della chimera.

- Ce ne hai messo di tempo!- sbottò, anche perché non sapeva cosa dire, e le sue mani cominciavano a sudare.

- Hai contato i minuti?-.

Ed eccolo lì. In tutto il suo glorioso e detestabile aspetto da fighetto con la puzza sotto il naso, e la convinzione di avere il mondo ai suoi piedi.

- E' pur sempre un ritardo-.

- Colpa mia. Non sapevo cosa mettere-.

Liam storse il naso.

- Dovevamo vederci qui, al campo di lacrosse. Cosa volevi mettere? Lo smoking?-.

- No, solo che...lascia stare. Allora, che facciamo adesso?-.

Liam si strinse nelle spalle. Cosa doveva dire? Non aveva la minima idea di cosa proporre.

Borbottò qualcosa sottovoce che fece corrucciare l'altro ragazzo.

- Non ho capito, cosa hai detto?-.

- Ho detto che possiamo giocare insieme!- esclamò diventando rosso.

Dio, quel ragazzo era un vero strazio.

Theo sorrise compiaciuto, come se non si aspettasse quelle parole. Poi, quasi come un fulmine, Liam se lo ritrovò addosso, incollato dietro, a respirargli nell'orecchio.

- Giocare?- lo sentì sussurare.

Fu' allora che se ne accorse, o almeno si accorse che qualcosa non andava. Sentì una mano che gli accarezzava il sedere, e poi stringere con forza.

Ringhiò talmente forte che la chimera balzò lontano da lui, intimorita, ma non abbastanza.

Liam gli diede un pungo che gli ruppe il naso, e lo sentì gemere di dolore.

Pensava di essersi sbagliato, invece quel porco gli aveva palpato il sedere.

- Ehi Liam, ehi! Aspetta, okay me lo sono meritato, ora torna indietro! Non lo farò più, promesso, ma tu non avresti dovuto dirmi di giocare in quel modo!-.

Liam sapeva di non dovergli credere.






2.


La seconda volta erano a casa di Liam. I suoi non erano ancora rientrati, e loro due stavano guardando un film. Non era molto interessante visto che Liam aveva cominciato a spulciare il suo telefono, e Theo gli lanciava i pop-corn addosso. Sapeva di doversi arrabbiare, ma era così rilassato in quel momento.

- Liam-.

Ed ecco l'atmosfera rovinata.

- Mmh-.

- Liam-.

- Mmh-.

- Liam-.

- Che ce!- sbottò alla fine.

Quando Theo voleva attenzioni diventava peggio del solito.

- Non mi piace questo film. Metti un altro DVD-.

- Mettilo tu-.

- Mica è casa mia-.

- E sarebbe un problema, da quando?-.

- Dai, non fare il polemico-.

- Non ho voglia di alzarmi dal letto, e smettila di lanciarmi i pop-corn-.

- Ma dai, non ti annoi a non fare niente?-.

Le dita di Theo andarono nei suoi capelli e cominciarono ad accarezzarli. Liam chiuse gli occhi, poichè nulla era più rilassante di quello al mondo, e si sistemò meglio sul letto, a pancia in giù. Ci mancava poco che facesse le fusa.

- Sai, ci sono così tante cose da fare in casa, soprattutto quando non c'è nessun altro a parte noi due-.

E quello doveva essere il suo campanello d'allarme, lo sapeva.

Theo gli parlava con voce roca, e sempre più vicino, e il suo odore lo stava inebriando. La sua mano si faceva più sicura e suadente, e Liam era completamente sciolto nelle sue mani.

Poi accadde di nuovo.

L'altra mano della chimera aveva cominciato a scorrazzare un po' troppo liberamente, e Liam doveva davvero interrompere il tutto, se non voleva incasinarsi in tutti i sensi possibili e immaginabili. Per fortuna il suo punto di rottura avvenne quando la mano fin troppo curiosa si era chiusa sulla sua natica sinistra e aveva stretto forte.

Il suo urlo probabilmente era stato sentito in tutta Beacon Hills, ma poco importava.

Era saltato giù dal letto, e aveva afferrato Theo per la maglia.

- Liam, non fare nulla di cui potresti pentirti-.

- Avevi promesso!-.

- Ho mentito-.

Le azioni allora si fecero confuse. Con esattezza ricordava solo la figura di Theo che veniva scaraventata fuori dalla finestra, e il rumore del suo corpo che finiva sul capanno degli attrezzi.






3.


Liam avrebbe voluto ricordare tutto. Che giorno era, com'era il tempo, cosa aveva mangiato a colazione. Ma non ci riusciva. Fino ad un momento prima stava bene, ma adesso era ansioso.

Era l'ultima partita della stagione, molti dei suoi compagni di squadra facevano schifo a lacrosse, e il coach l'aveva minacchiato di vincere, altrimenti gli avrebbe reso il resto della sua vita un'inferno.

Quindi si sentiva un po' sotto pressione, e forse aveva mangiato cereali a colazione.

- Buongiorno raggio di sole-.

Theo era l'ultima persona che aveva bisogno di vedere. Se ci fosse stato lui al suo posto, sarebbe stato fresco come una rosa, e avrebbe vinto senza ombra di dubbio.

- Ti prego- gemette.

Theo alzò le sopracciglia, e gli sorrise malizioso.

- Qui? Davvero? Bè, sei piuttosto audace, mi piace-.

- No! Stupido, non in quel senso! E' solo che sono un po' in ansia per la partita-.

- E' solo un gioco, che vuoi che succeda?-.

- La maggior parte dei miei compagni non centra la rete nemmeno quando non c'è il portiere!-.

Theo fischiò.

- Cavolo, siete messi proprio male-.

- Lo so-.

- Vuoi che m'imbuchi e venga con te?-.

- Davvero?-.

- Certo. Dammi due minuti, do' un bel pugno a qualche ragazzinio con la divisa e arrivo-.

Liam ridacchiò.

- Poverini. T'immagini avere noi due contro?-.

- Gli faremmo il culo!- dichiarò con orgoglio la chimera.

Liam si sentì meglio, certo che Theo avesse ragione.

- Già, non siamo proprio niente male noi due-.

- Vuoi dire: non siamo proprio niente male noi due insieme-.-

Il lupo arrossì a quel commento, e vide l'altro guardarlo intensamente.

- Adesso va', e falli neri raggio di sole-.

Dicendo ciò gli strinse il sedere, tastandolo per qualche secondo, poi lo spinse fuori, e Liam non ebbe nemmeno il tempo di fargli un po' male.

Gli fece il dito medio però, mentre la partita aveva inizio, e lo video sorridere sugli scalini.

Sapeva che odiava quando gli palpava il sedere, eppure quello inperterrito continuava.

Stronzo.

La partita iniziò, e mai la sua squadra gli sembrava aver giocato meglio.

Avevano vinto, e Theo sorrideva.






+1.


Liam assaporò con lentezza la bellezza di quel sedere. Era morbido e sodo, e perfettamente rotondo. Quella tuta poi, non faceva che metterlo in risalto, ed era così bello.

Adesso capiva cosa Theo trovasse di così speciale nel palparlo. Lui lo faceva da pochi secondi, eppure ne era già totalmente dipendente. Diede una strizzatina più forte, beandosi della nuova sensazione.

- Ah-.

Sentì Theo gemere, e voltandosi lo vide sdraiato a pancia in giù, con gli occhi aperti.

Liam raggiunse tutte le tonalità di rosso. Fece per togliere la mano, ma la chimera lo bloccò, guidandolo di nuovo a stringere la sua natica.

- Piacevole, vero?-.

- S-sì-.

- Non ti fermare, mi piace-.

Il lupo allora continuò il suo operato.

Theo era ormai completamente spalmato su di lui, e faceva dei versi piacevoli, versi che Liam avrebbe voluto ascoltare ancora per moltissimo tempo. Ore, o forse giorni, ma anche settimane. Diciamo che al momento non ci stava molto pensando, ma forse per sempre era la parola giusta.

Poi qualcosa di duro sembrò volergli perforare la carne. Deglutì a vuoto parecchio, prima di sentirsi abbastanza coraggioso da guardare Theo in faccia.

- Bè? Cosa pretendi se mi tocchi in questo modo? E' colpa tua se sono in queste condizioni! Prenditi le tue responsabilità-.

Per un momento Liam pensò di gettarlo di nuovo dalla finestra. Ma poi con sorpresa della chimera, scoppiò a ridere con gusto.

- Chiudi il becco, idiota-.

Lo baciò a lungo, così tanto e con così tanta passione che a nessuno dei due importava di avere le labbra rosse, gonfie e doloranti.


















Allora, sono tornata! Sì, lo so. Ma cavolo, quanto dobbiamo sopportare questa tizia e le sue inutili storie? Troppo. Personalmente sono morta dal ridere ad immaginarmi queste scene, e allora ho cominciato a scrivere. Potevo anche intitolarla : Theo Raeken e i suoi modi di flirtare e conquistare. Ma ce ne saranno tanteee, e ancora tanteeee, come questa, e forse dovrei pensare a farne una vera e propria raccolta.

Be' che dire, finito. Ho finito WOW

fatemi sapere se la storia vi mè piaciuta, se vi ha fatto schifo, o se l'avete letta in modo da stimolarvi, e vi abbia aiutato ad andare al bagno LOL.

Scherzo, non fatemelo sapere se vi è servita come questa ultima cosa.

A presto, perché non vi libererete facilmente di me

Ciaooooos.




  
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