Ringrazio
anche solo chi legge.
Fanfiction
partecipante alla Yuri e Yaoi’s Week indetta da Fairy Piece.
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Prompt
di
Annapis: 9. Mi offri un caffè?
Lo
strano carattere di Brandish
Brandish
si guardò le unghie, si mordicchiò il labbro
e si voltò verso Lucy. Batté le palpebre, facendo
ondeggiare le ciglia.
“Offrimi
un caffè” disse.
“Si
dice: “ti andrebbe di offrirmi un
caffè?”” ribatté
Lucy. Si strinse il laccetto vermiglio che le teneva sollevata una
ciocca dei
lunghi capelli biondi.
L’altra
ancheggiò e sorrise.
“No,
è più divertente così. Mi piace
punzecchiarti,
anzi, a proposito di questo” sussurrò.
Schioccò le dita e il seno di Lucy
divenne due volte più grande, premendo contro la sua camicia
e strappandogliela
in più punti.
“Brandish,
fallo tornare normale!” gridò Lucy.
Brandish
le prese il seno in una mano e glielo
premette ripetutamente. Lucy socchiuse le gambe, facendo ondeggiare la
gonna e
avvertì un senso di piacere, le gote le divennero vermiglie.
“Pervertita”
borbottò Lucy.
“Se
decidi di offrirmi un caffè, potrei smettere con
questa tortura” le disse Brandish all’orecchio.
Lucy
gettò indietro la testa.
“Ti
va bene a casa mia?” esalò.
Brandish
la lascò andare e le fece tornare il seno
normale.
“Con
tutti i tuoi peluche? Magari così potremo
chiacchierare sul letto! Oh, e ci dobbiamo assolutamente fare un altro
bagno
insieme”. Le fece un occhiolino.
“L’ultima volta hai cercato di uccidermi e non
è stato affatto divertente” si lamentò.
Lucy
sbuffò sonoramente e si massaggiò la testa.
“Io
non ti capirò mai” gemette.
Brandish
si ticchettò con l’indice sulle labbra.
“Tu
come lo prendi il caffè? A guardarti direi con
tanto zucchero, ma conoscendo il tuo caratterino mi sovviene amaro. Oh,
ma tu
sei una nobile!” gridò.
Lucy
allungò le mani davanti a sé e le
agitò, le sue
labbra sottili erano rosso rubino.
“Non
gridarlo davanti a tutti! Potrebbero decidere di
aumentarmi l’affitto e al momento non ho un soldo
già così” gemette.
Brandish
si piegò in avanti e le prese il mento con la
mano, sorridendole.
“I
nobili sono abituati a usare il miele. Lo mettete
anche nel caffè?” domandò.
Lucy
deglutì rumorosamente.
“I
tuoi stessi occhi, alle volte, sembrano del caffè
tempestato da miele” proseguì Brandish.
Lucy
cadde in ginocchio, con i piedi in fuori e le
ginocchia in dentro.
“Mi
stai facendo impazzire. Perché tutti i maghi e le
maghe che incontro devono essere incredibilmente strani?”
gemette.
Brandish
saltellò all’indietro e incrociò le
braccia
al petto.
“Ti
precedo a casa tua. Decidi pure come prendere il
caffè, io lo voglio con una zolletta sola”
spiegò. Si voltò e corse via, Lucy
si rialzò in piedi e scosse il capo.
<
Le nostre madri erano solo amiche, noi forse
siamo qualcosa in più. Forse, non lo so, non riesco a
entrare nella testa di
quella ragazza > pensò, correndole dietro.
Brandish
si fermò davanti alla casa di Lucy, l’aspetto
e la guardò entrare. La seguì e si
guardò intorno, saltò sul divano e
affondò
con il viso in uno dei cuscini morbidi.
“Bello”
mugolò, strofinandovi la faccia.
Lucy
iniziò a preparare il caffè.
“Non
avevo proprio i soldi per offrirtelo in un
locale” ammise.
Brandish
si mise in ginocchio sul divano e osservò la
luce del sole che filtrava dalla finestra. Le croci blu-violetto sulla
sua
testa ondeggiarono.
“Come
fai a non confonderti tra le chiavi di casa e
quelle stellari? Io mi perdo sempre le chiavi di qualsiasi cosa. Non so
come
fai a tenerne così tante…”.
Iniziò a dire.
Lucy
raggiunse il tavolinetto, sentiva le parole
dell’altra simili a un ronzio ripetitivo.
<
Così non riesco a seguirla, parla a raffica >
pensò. Mise un vassoio sul tavolinetto, piegandosi in avanti
a novanta gradi.
“Ecco
qui il caffè, al tuo ho messo una zolletta come
mi avevi detto” disse.
Brandish
la guardò, i suoi capelli verdi a caschetto
le ondeggiarono ai lati del viso.
“Sai,
sarebbe davvero carino rimpicciolirti. Potrei
vestirti, metterti in bocca e giocare con te”
sussurrò.
“Non
sono cose da dire” borbottò Lucy, battendo un
piede per terra.
“Non
lo faccio perché tu per me non sei un semplice
animaletto. Mi piace stuzzicarti, non umiliarti” disse
Brandish, con tono
atono.
<
No, non riuscirò mai a seguirla, ma sono felice
di contare tanto per lei > pensò Lucy.