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Autore: Lady_Firiel    21/06/2009    6 recensioni
Trovandosi per caso sotto la pioggia, Chichi chiede rifugio alla C.C., ma ci trova solo Vegeta. E se poi un piccolo incidete domestico, li portasse a parlare di una comune significativa perdita?
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pioggia di ricordi Attenzione, una frase di Vegeta potrebbe essere mal interpretata come shonen-ai. Non era mia intenzione, in questa fic non sono intesi riferimenti al genere. Grazie.

Lady_Firiel


Pioggia di ricordi


Pioveva a dirotto, quella mattina, in Città dell’Ovest.
La Capsule Corporation era semi deserta: Bulma era ad una conferenza e i signori Brief erano fuori per tutto il giorno con il piccolo Trunks, che aveva appena tre anni, eppure era già vivace a molto forte.
Dunque, in casa c’era solo Vegeta, che si era appena cambiato dopo una bella doccia. Era diretto in cucina, per mangiare ciò che Bulma gli aveva lasciato già pronto per il pranzo, quando suonarono alla porta. Scocciato a dir poco, il saiyan andò, ad aprire, per trovarsi davanti…
-La moglie di Kakaroth?-
-Oh, ciao Vegeta, scusa se disturbo, ma… Vedi ero in città a fare spese, da sola, e questa pioggia mia ha colto di sorpresa, così… Ho pensato di passare a trovare Bulma e trattenermi fino alla fine di questo temporale… Gohan è via con Goten e mio padre, per cui…-
-Che ti fa pensare che m’interessasse tutto questo? E comunque, Bulma non c’è, è fuori. In casa ci sono solo io…-
-Oh… scusa, non voglio disturbarti… posso entrare solo un momento ad asciugarmi? Ho acqua fin nelle ossa…-
Vegeta sbuffò, ma si scostò per farla entrare, poi chiuse la porta.
-Fa’ in fretta…- protestò, poi tornò in cucina per scaldarsi il pranzo.
Certo che è proprio scorbutico, eh? Mah, Bulma è sempre stata un tipo strano, ma se è felice lei…

Vegeta entrò sbuffando in cucina. Non gli era mai piaciuta quella donna, che, tra l’altro, era pure la moglie di quell’idiota di Kakaroth. Già, Kakaroth… Era stato un vero stupido a non tornare in vita. Uno stupido vigliacco. Si era forse dimenticato che loro avevano uno scontro in sospeso? Tsk, evidentemente era troppo vigliacco per affrontarlo ancora…
Questo il principe si ripeteva, per convincersi ad odiarlo, quando in realtà… Gli mancava.
Sì, gli mancava quello svampito ingenuo compagno d’allenamenti, gli mancava quel saiyan che, nonostante fosse solo una “terza classe” riusciva a stare comunque al passo con lui. Gli mancava, punto. Ma non l’avrebbe mai ammesso.
Aprì il frigo e ne estrasse il suo pasto, poi lo infilò nel microonde e lo accese.
Poi prese una bibita fresca e si accasciò su una sedia, in ascolto: Chichi era molto silenziosa, che stava combinando? Sarebbe andato a vedere, se l’esplosione del “marchingegno” che scaldava il suo pasto, non l’avesse distolto dai suoi pensieri.
-O cavolo!- si alzò di scatto, senza avere la più pallida idea di cosa fare. Il che, per il principe dei saiyan, non era certo degno di nota.
Chichi irruppe in cucina, preoccupata dall’esplosione.
-Che succede!- esclamò istericamente. Vegeta la guardò con l’aria di chi pensa “ma ti sembra una domanda da fare?”, poi si trasformò in ssj. Perché, lo sapeva solo lui. Forse nemmeno. La donna tossì, il fumo iniziava a invadere la stanza.
-Vegeta… cof, cof… l’estintore! Cof, cof…-.
Il saiyan ebbe l’illuminazione e andò a prendere l’oggetto richiesto, così spense il principio d’incendio. Quando tutto fu calmo, Vegeta lasciò cadere malamente a terra l’estintore e si accasciò su una sedia, depressissimo.
-Cof, cof… Forse sarebbe meglio aprire le finestre…- disse la mora, che subito dopo fece come detto. Poi guardò il saiyan.
-Immagino tu sia così rimasto a stomaco vuoto, no?-
Lui la guardò con evidente disprezzo. Lei sospirò.
-Chiamo Bulma un momento, posso?-
-Mpf…- fu la risposta. Chichi sbuffò e andò nell’ingresso, poi compose il numero di cellulare di Bulma.
-Bulma Brief, chi parla?-
-Ciao Bulma, sono Chichi… Ecco, vedi, pioveva ero in giro da sola così mi sono fermata a casa tua…-
-Chichi! Ma certo, sei la benvenuta quando vuoi, lo sai, no?-
-Sì, be’… è che è successo un piccolo guaio…-
-COS’HA COMBINATO QUELLO SCIAGURATO D’UN SAIYAN?-
-Ehm… ha bruciato il pranzo… e quasi mezza cucina…-
-Dende Santo, è senza speranza…- sospirò l’azzurra.
-Comunque, i danni non mi sembrano così irreparabili, nessuno si è fatto male…-
-Dende sia lodato…-
-Ma ora, il tuo adorato maritino è affamato…-
-Oh… Be’, se non hai voglia di preparargli qualcosa tu… Aspetterà la cena!-
-Io cucinerei anche, ma non ero sicura che per te…-
-Oh, non preoccuparti Chichi! Fa’ come fossi a casa tua!-
-Grazie Bulma…-
-No, grazie a te… Hai idea di cosa mi avrebbe detto stasera se fosse rimasto tutto il giorno a digiuno?-
La mora rise.
-Immagino…-
-Ciao Chichi, ci sentiamo. Salutami Gohan e Goten…-
-Certo! Ciao Bulma…- e riattaccò, poi prese un bel respiro e tornò in cucina.
-Allora, che vuoi mangiare?- disse al principe, che la guardò di storto.
-Mi vuoi avvelenare?-
-No, razza d’ingrato, ti preparo io il pranzo. Ma bada che lo faccio perché Bulma non debba sopportate stasera le tue lamentele per avere digiunato tutto il giorno!-
-Tsk… Quello che ti pare, purché si fatto bene…-
-Secondo te sarei rimasta sposata con Goku così a lungo, se non avessi saputo cucinare bene?-
Poi tacque e delle lacrime spuntarono ai lati degli occhi scuri. Si voltò, iniziando a preparare il pranzo.
-Scusami… è che Goku mi manca moltissimo…- disse, lasciandosi sfuggire un singhiozzo. Vegeta non sapeva cosa dirle. Come si consola una vedova, la vedova del tuo rivale di sempre?
La osservò armeggiare con piatti e pentole, come se ripetesse a memoria le battute di un copione ormai impresso nella sua mente e recitato uguale per troppo tempo. E, stranamente, la comprese, comprese la sua tristezza, il suo dolore, la sua solitudine… E, cosa per lui impensabile,… la sua forza.
Perché solo una donna forte può sopravvivere senza l’uomo che ama con tutta se stessa, sapendo che lui ha scelto di non tornare, lasciandola con un figlio di appena 10 anni e uno ancora in grembo. E, nonostante tutto, Vegeta è certo che, nel momento in cui, per volere di un destino oscuro al mondo, si dovessero rivedere… Be’, lei lo perdonerebbe senza remore.
Lui non potrà farlo mai, ma lei sì. E forse, Goku ha ferito molto più gravemente Chichi, che non lui, l’orgoglioso principe dei saiyan…
-Tsk, Kakaroth è solo un idiota… Nemmeno io lascerei mia moglie e mio figlio, a meno di particolari ragioni… è solo uno stupido, l’ho sempre detto…-
Stava con le braccia incrociate e gli occhi chiusi, eppure si accorse che Chichi si era voltata a fissarlo. E si accorse che stava sorridendo.
-Allora non è vero che il principe dei saiyan è senza cuore…-
-Tsk…-
Vegeta non voleva consolarla. Voleva solo evidenziare la stupidità del suo rivale; ancora una volta. Eppure, lei sembrava aver capito che, dietro quelle parole accusatorie e dispregiative, c’era un pizzico della sua sensibilità.
-Forse hai ragione, è uno stupido… O forse un egoista… Ma non cambia il fatto che lo amo, mi ha donato quei piccoli tesori della mia vita che sono Gohan e Goten… Non posso odiarlo, capisci? Come immagino tu non potresti mai odiare Bulma, qualsiasi cosa faccia… No?-
Avrebbe voluto assentire, era la pura e semplice verità. Ma no, lui si limitò ad un –Tsk…-
Una “tsk”, che Chichi interpretò come un assenso del principe. Sorrise e portò in tavola il pranzo del saiyan.
-Buon appetito, Vegeta. Visto che ha smesso di piovere, io tornerei a casa mia… Ciao, salutami i signori Brief e Trunks, oltre a Bulma, quando tornano…- e fece per andarsene. Ma arrivata alla soglia della cucina, si voltò e disse:
-Torna ad allenarti, smetti di pensare a Goku. Non vorrai farti trovare deboluccio qualora tornasse?- sorrise. –Ciao Vegeta… grazie di tutto…-
Poi uscì e poco dopo, il saiyan sentì la porta d’ingresso sbattere e seppe che se n’era andata.
Dopotutto, non aveva tutti i torti, quella donna. Sorrise, prima di dimenticare tutta la chiacchierata nel suo pasto di mezzogiorno.



Piccola storia nata in un pomeriggio di pioggia. Spero che vi piaccia e che non sia plagio di qualcosa. Se così fosse, fatemelo sapere, ok? Grazie.
Be', era v lascio, a presto!

Lady_Firiel
   
 
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