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Autore: Altair4    21/10/2017    0 recensioni
SEQUEL di “Storia di una Niana”.
Benvenuti nel mio mondo parallelo dove Marte non è più il pianeto rosso ma è diventato viola e dove le nostre tartarughe e gli alieni del pianeta Ni ne combineranno delle belle!
Grazie ad un portale inventato da Donatello, questa storia sarà ambientata anche sulla Terra… e ad un migliaio di anni-luce da noi, nella fascia di Orione.
Non mancheranno personaggi ben conosciuti e totalmente nuovi.
Storia ispirata principalmente alla mitica serie del 2003.
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Kerad era sulla sponda del lago termale di Marte, aveva appena detto addio a suo padre e sua madre, ma in fondo era serena perché sapeva che avrebbero vissuto in pace, senza nuocere più a nessuno. Odiava infatti tutto quello che loro avevano fatto e non voleva assomigliargli, aveva chiesto perfino che Leiad le togliesse il suo potere ipnotico, la tiara non serviva più.
         -Allora Kerad vieni in acqua con noi?- Le chiese Tredil, tutti i prescelti erano a bagno nelle acqua calde e violette a festeggiare. Astrid e Donnie avevano organizzato una specie di pic-nic con cibo cucinato da Roby e Mikey. Erano presenti tutti quelli che avevano partecipato alla liberazione della stazione orbitante, Niani e terrestri insieme.
         -Arrivo! Prima devo parlare con Leiad, un attimo-
Kerad si avvicinò alla leggendaria Leiad.
         -Mi puoi liberare adesso da quel potere? Vorrei stare in mezzo ai prescelti sapendo che non mi temeranno…-
         -Scelta saggia la tua, ma se un giorno ce ne fosse bisogno potrai riaverlo indietro-
         -Fa lo stesso…se ritieni che possa servire alla comunità…-
         -Mi dispiace per te…per la sorte di Redol e Zefirad…non credevo l’avrei mai detto…ma comunque sono i tuoi genitori-
         -Non ti dispiacere, non mi hanno cresciuto loro, non sentirò molto la loro mancanza, ma sono felice che non li abbiate giustiziati, è stata una condanna giusta-
         -Mi fa piacere Kerad. Astrid aveva ragione a fidarsi di te, ma avvicinati, ti libero una volta per tutte-
Con un gesto gentile Leiad pose le sue mani sulle tempie della Niana di cristallo e bloccò il suo potere, non ci volle molto e lei non oppose la minima resistenza. Leiad tolse la tiara dalla testa di Kerad.
         -Adesso va’ e festeggia con gli altri-
La Niana dalle scaglie di cristallo entrò nelle acque calde del lago e Tredil le fu subito vicino, Frel li guardava di lontano.
         -Allora Tredil hai pensato al finale della fiaba?-
         -Ma dici quella degli spiriti della Foresta delle Ombre?-
         -Sì, voglio vedere se preferisci il mio stesso finale…non ci hai pensato?-
         -Un po’…ma li riassumi per me?-
Frel si era avvicinato, Kerad si rivolse a lui.
         -Vieni Frel voglio farti lo stesso quesito, conosci la fiaba antica di cui stiamo parlando?-
         -Sì la conosco, vi ho sentito quando ne parlavate tu e Beal e la ricordavo vagamente, me l’hanno raccontata quando ero molto piccolo-
Kerad si rivolse quindi ad entrambi per sapere quale finale preferissero:
         -La storia quindi riguardava questo Remedol che accetta la richiesta del capo del villaggio, la vecchia Tinad, di andare nel bosco e salvare Zefirad dagli spiriti che l’hanno rapita. Lui trova il grande albero e, aiutato dallo spirito della neve, giunge dove la fanciulla viene tenuta in prigione dallo spirito del vento, quello che un tempo era il giovane Purel. Quindi quale finale preferite:
1. Remedol, che aveva preso il cristallo con il potere del vento, raggiunge Zefirad e Purel, uccide quest’ultimo e torna nel bosco con la fanciulla e diventa per sempre lo spirito del vento.
Oppure:
2. Lo spirito delle nevi crea una barriera di ghiaccio che ferma Remedol e permette a Purel e Zefirad di arrivare al villaggio dove fanno la fusione totale felici e contenti. 
Allora che ne pensate?-
Tredil con fare da sbruffone disse:
         -Ma è ovvio la prima opzione, vorrei essere Remedol, si tiene la ragazza ed il potere!-
         -E tu Frel?-
         - Preferisco il secondo finale, preferisco essere Purel non avrà i poteri dello spirito del vento ma potrà amare Zefirad…poi intendiamoci, non è male essere il capo di un villaggio-
         -Continuo a pensare che sia migliore il primo, e tu Kerad quale preferisci?- Chiese Tredil.
         -Prima non ero sicura, poi ho ripensato al verdetto per i miei genitori…anche mia madre si chiama Zefirad…concordo con Frel, preferisco l’amore senza dubbio ed inoltre ho imparato che il troppo potere è solo fonte di cattiveria ed odio-
         -Non sei molto furbo Tredil, le Niane nella storia si identificano con Zefirad, non credo che gli piaccia stare una vita in gabbia con un pazzo che se ne va e viene a suo piacimento…proprio come il vento. Bene ora che ho vinto che premio mi spetta?- Disse Frel sorridente.
         -Ma che c’era un premio in palio?- Commentò Tredil scocciato.
         -Veramente non ci avevo pensato…perché no? Però Frel…so che non ti piaccio, per cui non ti interesserà un appuntamento con me…giusto?-
         -Non volevi uscire con Raph?-
         -E’ un bel tipo, ma non credo che siamo compatibili…e poi mi ha già rifiutata…-
         -Cosa? Un’opera d’arte come te?- Disse Tredil a bocca aperta.
         -“Opera d’arte” non è un po’ riduttivo?- commentò Frel.
         -Non pensavi anche tu la stessa cosa e che fossi completamente vuota? Oltre ovviamente ad essere la principessa del male perché figlia di Redol?- Rispose Kerad incrociando le braccia.
         -Quando ho fatto la fusione mi sono reso conto che forse non è così…va bene accetto di uscire con te, vedremo…-
Tredil si allontanò da loro borbottando e mandandoli a quel paese, gli era andata male, ma non si sarebbe arreso. Farad aveva visto la scena e gli disse:
         -Perché voi maschietti vi fissate tutti sempre sulla stessa femmina? Lo sai che è un comportamento che hanno anche gli umani? E’ come una gara stupida! Se fossi in te non ci penserei troppo a Kerad, presto verranno risvegliati tutti i Niani e verranno su Marte, perché perdere tempo dietro ad una sola? Tra poco avrai tutte le Niani che vuoi-
         -Sai Farad hai proprio ragione, vado a mangiarmi un bel manicaretto di Roby!-
Gead se ne stava tranquilla seduta nell’acqua calda parlando con Ulil e Zarel, erano ben lontani da fare discorsi puerili, discutevano invece della rivoluzione che ci sarebbe stata. Già il giorno seguente avrebbero cominciato la costruzione delle città, ad ogni Niano sarebbe toccato un territorio simile a quello di provenienza su Ni. Chi era nato sui monti avrebbe avuto la sua dimora sui rilievi marziani, chi viveva vicino al mare di Ni, vicino a quello marziano e così via. La nuova base costruita per il piano di riserva da Donnie ed Astrid sarebbe stata affidata allo Stato Supremo ed al Consiglio scientifico, mentre quella vecchia sarebbe servita ai prescelti, ai terrestri che volevano restare su Marte e a tutti quei giovani che avrebbero sostituito man mano nel tempo le cariche più importanti della politica e della scienza. Avrebbero quindi costruito una sorta di università.
Leo era appoggiato ad un albero che chiacchierava amorevolmente con la sua Karai, mentre non lontana Astrid era sdraiata sull’erba con il suo Donnie.
         -Allora ti sei ripreso? Non ti avevo mai visto nel pallone come quando Redol ci ha imprigionato…- Disse Astrid dolcemente.
         -Mi sono sentito un completo incapace…loro ci sono riusciti prima di me…-
         -A che prezzo? Sono morti sei scienziati…se ti sembra poco…ma poi hai visto che miglioramento avevano fatto?-
         -Sì, dopo la sentenza di Redol ho cercato Quorel…ma ho scoperto che è stato il primo scienziato a cui è stato fuso il cervello…quelli che avevano collaborato con me sono stati tutti uccisi…comunque in pratica io e Gead eravamo sulla strada giusta, ci saremmo arrivati presto-
         -Credo che potrai essere orgoglioso, voi due siete stati a livello di sei scienziati ed erano i migliori di Ni…se penso alla fine orribile che hanno fatto…ma godiamoci questo ultimo giorno di riposo, da domani non avremo un attimo di tempo libero-
         -Oggi ci meritiamo davvero questo momento, speriamo che i tuoi ninja non vorranno venire tutti su Marte- disse Leo a Karai.
         -No non preoccuparti, hanno le loro famiglie sulla Terra, non ci pensano nemmeno a lasciare le loro case, sono molto onorati di aver servito una causa così importante, farebbero qualsiasi cosa per noi, ma non abbandonerebbero mai completamente la loro vita-
         -Meglio così! E poi Marte per me è solo un luogo di vacanza dove venire quando non ne posso più di New York…bè almeno per ora, chissà come diventerà quando i Niani verranno ad abitare tutti qui- Disse Leo.
         -Non siamo tantissimi come voi, siamo circa mezzo miliardo e non tutti vorranno uscire completamente dall’ibernazione, quindi forse ci saranno tante costruzioni ma pochi Niani in giro, almeno per qualche secolo…ti basta?- Disse Astrid sorridendo.
         -Sì quel paio di secoli che non guastano…ma senti Astrid c’è modo di sapere quanto vive una tartaruga?- Chiese Leo.
         -Forse dovremmo chiederlo a Yal…e anche a Nied e Leiad, sono sicura che potrebbero dire la loro…ma adesso questo pensiero mi angoscia un po’, ne possiamo riparlare tra qualche giorno?-
         -Certamente…però è qualcosa che ci interessa in prima persona Astrid…dovremo affrontarlo prima o poi- commentò Donnie che temeva di non vivere abbastanza per stare con lei anche in vecchiaia.
         -Va bene ne parleremo presto, ma possiamo festeggiare ora? Volete qualcosa da bere? Vado da Roby per un drink al succo di suliegia, ne volete?- Chiese Astrid.
         -Quei frutti che ti ha fatto inventare Mikey?- Rispose Leo.
         -Sì sono squisiti, dovete sentirli, vado subito a prenderli!-
Astrid si recò verso il grande tavolino che Roby aveva allestito, vide Yal, ma proseguì senza parlarci, per quel giorno voleva solo ridere e scherzare, ci sarebbe stato tempo per parlare di cose serie.
Yal si godeva il sole marziano sulla riva del lago termale e guardava Mikey che giocava con Hedgy, finalmente i due si erano conosciuti e si erano piaciuti subito.
         -Hai visto quanto è intelligente? Anche tu hai avuto un Vtozit?- Chiese la tartaruga in arancio.
         -No, ma i miei sì, ho un ricordo tramandato da loro, erano delle bestioline molto intelligenti e affettuose, se non le facevi arrabbiare troppo!-
Leiad si avvicinò a loro con Eugene, voleva che discutesse con Yal per la ricostruzione del corpo umano, ne avevano parlato solo attraverso le registrazioni del FIR.
         -Yal? Hai gia conosciuto Eugene?-
         -Sì certo! Ti ringrazio ancora vecchio mio, avete salvato la stazione spaziale dai robot impazziti di Redol!-
         -E’ stato un piacere…- Rispose timido Eugene.
         -Come sei pacato per essere un terrestre! Al tuo posto avrei cominciato a fare mille domande chiedendo anche quando cominciamo gli esperimenti!- Commentò sorpreso Yal.
         - Non voglio essere insistente e non sono uno scienziato, ma so che non deve essere un gioco da ragazzi…-
         -No, infatti non lo è, non è detto che il tuo DNA sia adatto per fare qualcosa del genere, a volte i cloni degenerano e non sai il motivo. Per cui prima dovremo fare dei test e poi ti potrò comunicare se è possibile ricreare il tuo corpo o parti del tuo corpo, ma ti prometto che ce la metterò tutta. Lo faccio volentieri ed è una sfida che voglio vincere, sarà utile anche per i Niani-
         -Non so come ringraziarti Yal…-
         -Come ti dicevo è un piacere!-
Leiad li guardava felice, non poteva credere che il suo incubo fosse finito. Veder torturare Yal era stato così doloroso che non sapeva come aveva fatto a non morire di crepacuore, il suo vecchio amico era molto importante per lei, non aveva mai capito quanto.
Grazie alle cinture che facevano da traduttore universale l’interazione tra Niani e terrestri stava andando abbastanza bene, i ninja ed i cyborg ormai erano abituati alle tartarughe ed era possibile vedere anche gruppi misti di persone chiacchierare tranquillamente. Soprattutto mangiavano tutti insieme le prelibatezze di Mikey e Roby, quest’ultimo faceva da cameriere e cuoco contemporaneamente.
Gli unici solitari che non partecipavano volentieri erano Lisad e Raph che senza premeditarlo si erano ritrovati nella foresta, entrambi a cercare un po’ di silenzio.
         -Ma di’ un po' mi pedini?- Chiese Lisad.
         -Veramente no…c’era troppo baccano, ho assaggiato cosa ha cucinato Mikey, ma non mi andava di star lì a sentirli discutere, avevo bisogno di camminare un po’. Tu piuttosto cosa ci fai qui? Non ti piace parlare di cose inutili come tutte le Niane e le umane?-
         -Che c’è di male a chiacchierare? Però oggi anche per me c’è troppa confusione…-
         -Ho visto che non hai mangiato nulla…stai male?-
         -Non lo so, a volte non ho fame…-
         -C’è qualcosa che ti preoccupa?-
         -Cos’è il terzo grado? Sto bene! Perché non te ne vai un po’ per conto tuo e mi lasci in pace!- Rispose Lisad scocciata.
         -Non ci vedo nulla di male a preoccuparsi un po’ per te-
         -Non ce ne è bisogno!-
Lisad incrociò le braccia e si girò di spalle.
-Va bene, va bene però mi volevo sedere qui su questa erbetta morbida, vattene tu! Dove sta scritto che tu puoi restare ed io devo andare? Mica è tuo il bosco!-
Fecero silenzio per un attimo, il fluire di un ruscelletto lontano sostituì la conversazione, poi Raph aggiunse:
-Sei sempre la solita, non accetti mai un aiuto e se cerco di essere carino con te mi tratti male! Ti sembra giusto?-
Raph sedé a terra ed appoggiò la guancia sulla sua mano forte, sembrava un ragazzino troppo cresciuto col broncio, Lisad si intenerì e si sedette al suo fianco.
         -Grazie di avermi coperto le spalle ed avermi protetto dal robot…Raph-
Lui rimase un attimo sorpreso e poi a mezza voce disse.:
         -Non c’è di che, tu avresti fatto lo stesso, anche se mi odi-
         -Io non ti odio…-
         -Ah no?-
         -No, tengo molto a te, però mi fai sempre arrabbiare, non è possibile una convivenza con te-
         -Ma se sei tu che mi istighi, hai quel modo di fare così da prepotente!-
         -Anche tu!-
Lisad stava di nuovo per ricominciare a litigare, ma se ne rese conto e per una volta non volle infierire.
         -Però è vero, è anche colpa mia…-
         -Credo che segnerò questo giorno sul calendario!- Commentò Raph incredulo.
         -Non scherzare…è per questo che non possiamo stare insieme litighiamo sempre, tu mi fai agitare!-
         -Anche tu…ma secondo me non ci sfoghiamo nel modo giusto!-
Raph in quei giorni era arrivato da solo ad una conclusione tutta sua e sperava di aver capito il loro problema.
         -E quale sarebbe il modo giusto?-
         -Te lo mostro, ma tu dovrai lasciarmi il tempo di spiegarmi e soprattutto tieni giù quegli aculei…-
Raph aveva mutato la sua espressione e la guardava dolcemente, le fece una carezza leggerissima su una guancia, quasi senza pensare Lisad rispose:
         -Va bene…-
La Niana aveva capito, non si tirò indietro, si mostrò in forma umana, Raph si avvicinò a lei e cominciò baciarla prima piano piano, poi in modo sempre più coinvolgente. Lei stava ricambiando con passione, allora lui le tolse lentamente i vestiti che si dissolsero perché erano ologrammi. La rabbia ed il risentimento si trasformò in qualcosa altrettanto forte ma ardeva senza consumarli. Furono sempre più vicini, non poterono resistere l’uno all’altro, divennero una cosa sola dopo tanto tempo, ma con naturalezza. Non era cambiato nulla tra loro anche nell’intimità. Si staccarono ansimanti, la rabbia era sparita.
         -Non sai quanto mi è mancato…- Disse Raph.
         -Fare sesso con me?-
         -Averti fra le braccia e sentirti mia…cosa posso fare per convincerti che ti voglio? Che le altre non mi interessano? Dimmelo lo farò, ti prego dimmelo-
Raph la riprese tra le sue braccia e la teneva così stretta che quasi non poteva respirare.
         -Ecco io…non lo so…-
         -Ci deve essere un modo…-
Lisad era rimasta senza parole, Raph non era poetico e romantico, ma quando era il momento dava tutto se stesso e lei non aveva la forza di dirgli di no. Al momento era confusa, non sapeva più a cosa credere.
         -Sei sicuro che Kerad non ti piaccia?…ho visto che la guardavi…- Chiese Lisad guardando a terra.
         -Voglio solo te…-
         -Ma non…-
         -Ci ha provato con me, ma l’ho respinta…chiediglielo o meglio guarda la sua mente se non mi credi…le avevi dato il permesso di avere una storia con me…non ce l’ho fatta…mi hai spezzato il cuore, ho pensato che non ti importasse nulla di me…andare con lei non mi sarebbe servito a niente perché tu non saresti stata gelosa…-
         -So che tu mi vuoi bene ma…-
         -Lisad io ti amo…l’ho capito veramente quando sei stata male, quando tremavi tra le mie braccia ed io non potevo fare nulla. Avrei voluto essere al tuo posto, non potevo tollerare che soffrissi così! E tu? Cosa hai provato quando mi hanno portato su Marte moribondo? Astrid mi ha detto che ti hanno dovuto sedare, che volevi andare sulla Terra per vendicarmi…-
         -E’ vero…non avrei sopportato la tua morte…sarei morta anche io…-
         -Allora mi ami?-
         -Sì Raph, ti amo…-
Abbracciò la sua Lisad e cominciò a piangere come un bambino, lei sorrise e lo baciò teneramente.
         -Sei così dolce a volte che quasi non ti sopporto, ma allo stesso tempo mi fai commuovere e non posso che amare anche questo lato di te- Disse Lisad.
         -Non sono riuscito a trattenermi…mi vergogno da morire…non dirlo ai miei fratelli, non mi lascerebbero vivere in pace-
         -Non preoccuparti…sarà il nostro segreto se vuoi…ma loro lo sanno che in fondo sei un gran tenerone…-
         -Adesso che faremo? Se non vuoi fare la fusione totale non importa, voglio stare con te…-
         -Verrai su Marte?-
         -Dormirò con te su Marte, staremo molto tempo insieme, ma …-
         -Ma ti allenerai su Terra con Splinter, non potrei mai dividerti dalla tua famiglia…non ti impedirei mai di stare con i tuoi fratelli…avrò i miei doveri di marziana e quindi credo che non ti ruberò tutto il tempo-
         -Tu non mi rubi tempo, ho osservato Leo e Karai, hanno trovato un accordo perfetto, ci riusciremo anche noi-
         -Ti prometto che ce la metterò tutta…è poi così importante fare la fusione totale?- Chiese Lisad.
         -No che non lo è, lascio a te la libertà di scegliere, faremo come vuoi tu…ma non mi lasciare mai più, è stato il periodo più brutto della mia vita-
La Niana era sbalordita, non poteva credere che Raph si arrendesse a lei così.
         -Tu non mi credi vero?- Disse Raph.
         -Ecco io…-
         -Puoi leggere la mia mente se vuoi è tutta tua!-
         -Anche la mia è tutta per te…-
Lisad non aspettò un attimo si fuse a lui e gli aprì anche la sua mente, fu molto intenso, era tutto vero. Raph la sommerse con un sentimento tale che innescò in lei una fusione totale, e fu tutto energia, l’energia più grande dell’universo, ma senza morte e distruzione. Ormai non potevano più separarsi, erano legati per sempre.

 

 
P.S. Ciao a tutti! ;-)
Siamo quasi alla fine e piano piano i nodi vengono al pettine.
Lo so che lo avevate già capito: Raph e Lisad erano destinati a stare insieme fin dall’inizio, ma era troppo semplice così! E poi entrambi sono delle teste calde, non è facile la convivenza… ora però hanno fatto la fusione totale e saranno legati praticamente per sempre.
Ad ogni modo non posso mettere la parola fine e se avrete un po' di pazienza tutto sarà più chiaro.
Alla prossima
 
Ciaux
Altair
   
 
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