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Autore: MaryFangirl    22/10/2017    0 recensioni
Al liceale Light Yagami viene dato il compito di fare da cicerone a Ryuzaki, nuovo ed eccentrico studente, e i due non vanno esattamente d'accordo...all'inizio. (AU ambientata al liceo).
Genere: Azione, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito | Coppie: L/Light
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Light

 

"Vieni con me in Inghilterra" la voce di L si ripeteva ancora e ancora e ancora e ancora nella testa di Light, perfino ora che stavano salendo i gradini del podio, essendo i migliori studenti diplomati che avrebbero tenuto il discorso di commiato. 
Questo accadde qualche settimana dopo, e Light ancora non aveva risposto a Ryuzaki. 
La mattina successiva al salvataggio, Ryuzaki aveva lasciato a Light l'onere di prendere quella mostruosa decisione. Erano stesi sul letto insieme, Light si era appena svegliato da un piacevole sogno che non riusciva a ricordare, specialmente non mentre aveva aperto gli occhi sul dolce sorriso di L.
"Giorno" aveva mormorato assonnato.
"Giorno" aveva replicato L, guardandolo ancora in quel modo da fargli desiderare di arrossire.
"Che c'è?" aveva chiesto Light, in qualche modo sulla difensiva, non sapendo cos'avesse in mente.
"Light...ho una cosa da chiederti..."
E poi era accaduto. Il proverbiale coniglio era uscito senza tanti complimenti dal cilindro. L aveva detto a Light che sarebbe tornato in Inghilterra la settimana successiva al diploma. Poi aveva detto a Light che lo amava. Poi gli aveva detto che voleva che Light andasse con lui. Se lui avesse voluto, ovviamente. Senza preoccuparsi troppo.
Light non aveva saputo cosa dire. Gli aveva detto di doverci pensare, ed era stato assicurato di potersi prendere tutto il tempo necessario per decidere. Neanche a dirsi, la colazione quel giorno era stata piuttosto silenziosa. Avevano trascorso la maggior parte della domenica insieme, ma L aveva dovuto andarsene nel primo pomeriggio per permettere a Light di finire i suoi compiti. Essere rimasto una settimana assente lo aveva fatto rimanere indietro nel programma e, a differenza di L, non aveva imparato tutto all'asilo.
Lunedì, erano tornati a scuola. Avevano ricevuto un riconoscimento per aver interrotto gli omicidi degli studenti. 
Per fortuna, la nuova preside decise di ignorare che Light avesse rubato l'attrezzatura scolastica dal club audiovisivo...ma Light tendeva a credere che fosse dovuto puramente alla gratitudine di averle risparmiato di dover chiudere la scuola durante il suo primo anno di carica.
Sia Ryuzaki che Light strinsero un accordo non verbale di tenere l'offerta di Ryuzaki tra di loro per il momento, e per fortuna Ryuzaki sembrò capire di non doverlo assillare. Light ne era estremamente grato.
Tuttavia, nonostante la sua disinvoltura e le sue rassicurazioni, Light vedeva nei suoi occhi la paura di un rifiuto. Light aveva paura della stessa cosa. L'unico problema era che aveva anche paura di dire di sì. Non poteva arrabbiarsi con lui. Doveva averlo capito che a un certo punto sarebbe tornato in Inghilterra; senza contare il fatto di aver segretamente e disperatamente sperato che Ryuzaki gli chiedesse di seguirlo. Se fosse rimasto, il suo cuore si sarebbe spezzato lontano da Ryuzaki. Tutti sanno che con le lunghe distanze non funziona mai. In più, la possibilità di svolgere il lavoro dei suoi sogni, accanto al suo eroe d'infanzia...che era anche il suo eroe nella vita reale, era un'occasione che non avrebbe rifiutato per nulla al mondo. Un altro problema era la sua famiglia. Suo padre aveva appena e a malapena accettato la loro relazione, e Light s'intristiva al pensiero di stare così lontano da sua madre e sua sorella. Avrebbe perfino sentito la mancanza di Misa e Kiyomi. E poi, tutta la sua vita era in Giappone. Non poteva sradicare tutto e andarsene dall'altra parte del mondo con un ragazzo conosciuto pochi mesi prima...non era un racconto di Shakespeare. Ryuzaki non era Romeo. E certamente Light non era Giulietta. 
Light non sapeva proprio cosa fare. Sapeva cosa gli avrebbe detto Misa, e anche Kiyomi. Sapeva cosa gli avrebbe detto sua madre e aveva qualche idea su cosa gli avrebbe detto suo padre. Non riusciva a raccapezzarsi...così, qualche settimana dopo, i due stavano salendo sul podio, sul punto di mettere fine una volta per tutte alle loro carriere da liceali, e Light non poteva fare altro che pensare alla persona che aveva vicino. Gli ci vollero esattamente quattro minuti e trentasette secondi per completare la sua parte di discorsi, essendosi esercitato fino a raggiungere la perfezione. Ryuzaki impiegò tre minuti e quarantanove secondi per la sua parte, Light li contò nella propria mente mentre parlava, vedendo che L proseguiva senza un cenno di esitazione. Light sospirò e si costrinse a non tirarsi uno schiaffo sulla fronte per l'esasperazione, incapace di capire come ci riusciva. Notò L che si mordeva le labbra con la coda dell'occhio e non ebbe dubbi che l'avesse fatto semplicemente per indispettirlo. Era triste che Light ne fosse intrigato?
Il pubblico riservò loro una tale ovazione che Light dovette impiegare tutte le proprie forze per non balzare giù dal palco alla ricerca di un silenzioso posto isolato. Si limitarono a inchinarsi, scendendo dal palco insieme. Come un'unica persona. Come avrebbe dovuto essere.
Light era colpito da quanto quella situazione sembrasse 'giusta', in mancanza di un termine migliore. Nel suo cuore sapeva che avrebbe dovuto, avrebbe potuto esserci solo Ryuzaki accanto a lui mentre uscivano dall'occhio di bue e si accomodavano ai loro posti riservati. La consapevolezza di quanta strada avessero fatto lo soverchiava, per non parlare di quanta ancora ne avevano da fare. Avvertì il bruciore delle lacrime negli occhi, e spinse in basso le sue emozioni. Piangere durante il diploma era escluso. Sentì il piede di Ryuzaki sfiorarlo gentilmente dopo essersi seduti. Light lo guardò, e fu di nuovo colpito dal timore nei suoi occhi. Light non riusciva a sopportarlo. "Scusami un momento" si alzò e indicò ai suoi genitori, qualche fila più indietro, di dover andare in bagno, "Sì...sì, sto bene, torno subito" rispose alla domanda stampata sul viso di Ryuzaki, correndo poi fuori dall'aula. Light raggiunse rapidamente il bagno più vicino e chiuse la porta, grato di quel momento di solitudine. Appoggiato a uno dei lavandini, esaminò il proprio riflesso, i capelli perfetti, i denti perfetti, il naso dritto, gli occhi fieri. Era irritato con se stesso per essere così indeciso. Si sentiva come in un cartone animato, con un angioletto su una spalla e un diavolo sull'altra, entrambi gridavano argomentazioni incoerenti e ripetitive nelle sue orecchie mentre cercava di prendere una decisione. Sospirò, sembrava tutto un cliché. Si sentiva come ogni personaggio di qualsiasi film romantico scadente di sempre; dover decidere tra la sua famiglia e l'amore della sua vita. Significava che Light avrebbe scelto lui? Desiderava che fosse così semplice. Light ripensò a tutto quello che avevano vissuto, a tutto ciò che avevano guadagnato. Pensò a quanto fosse distrutto quando credeva che Ryuzaki lo stesse incolpando. Quando aveva pensato che lo avrebbe lasciato. Ricordò l'entusiasmo avvertito nel sentire la sua voce il giorno in cui lo aveva salvato. Pensò a come si erano facilmente addormentati l'uno fra le braccia dell'altro, quella sera. Ricordò l'esitazione di Ryuzaki fin da quando gli aveva chiesto di seguirlo.
Era come se Ryuzaki temesse di spaventarlo. Light era infastidito dai suoi modi cauti. Gli faceva male pensare che Ryuzaki si stesse allontanando da lui, seppur impercettibilmente...e sapeva che Ryuzaki intendeva evitare di stressarlo, ma la domanda era ancora lì. Richiedendo una risposta.
Light sospirò, passandosi una mano sul volto e iniziando a realizzare di quanto fosse stato stupido. Fu allora che sentì un leggero colpo alla porta. Sapeva di chi si trattava senza neanche doverlo chiedere. Light sentì il proprio cuore riempirsi di calore. Sapeva che, se si fosse trattato di chiunque altro, di sicuro sarebbe stato infastidito; ma l'unica cosa che Light avvertì osservando la porta che si apriva e poi lui che correva verso di sé, fu sollievo. Light prese la sua decisione.

 

L

 

Aveva capito che qualcosa non andava fin dal momento in cui Light era scappato dalla cerimonia. Il cuore di L venne come serrato in una morsa. -E se avesse deciso di non voler venire?-, E se Light si stesse preparando per lasciarlo? L sospirò e si costrinse ad accantonare quelle emozioni; qualunque fosse la sua decisione, Light aveva bisogno di lui, e sapeva di essere l'unica persona, in quel momento, che Light avrebbe voluto vedere. Si alzò e si diresse fuori dall'aula, lungo il tragitto che aveva percorso Light. "Ryuzaki, aspetta!"
Si voltò e vide Misa e Kiyomi correre per raggiungerlo, non avrebbe mai capito come faceva a correre su quei tacchi. Sospirò, "Misa, Kiyomi, sono sicuro di essere l'unico-"
"Oh, non tirartela tanto. Siete entrambi fin troppo melodrammatici. Light adesso ha bisogno dei suoi amici, e questo include noi" Kiyomi indicò tutti e tre. Lui sentì di rispettarla di più. Annuì, "Hai ragione, Kiyomi. Ma posso avere un minuto solo con lui? Devo parlargli della sua decisione", le ragazze sapevano già della sua proposta, dopo che Misa aveva dedotto qualcosa dal loro comportamento, dicendolo poi a Kiyomi. Doveva ammetterlo, Misa era molto più sveglia di quanto chiunque volesse ammettere. Le due si guardarono velocemente prima di annuire, e tutti e tre uscirono. Impiegarono meno di due minuti a trovare il bagno più vicino e lui fu sicuro di sentire il suono di passi da dietro la porta. L bussò piano, e il viavai si fermò. Con cautela, sbirciò dentro. Light era in piedi, in mezzo alla stanza con un'espressione strana in faccia; L non capì se fosse dispiacere e sollievo.
"Ryuzaki..." Light esalò il suo nome, e L notò i suoi occhi pieni di lacrime.
L avvertì la sua esitazione, "Light...se questa decisione è troppo per te..."
Light lo interruppe con un abbraccio, afferrando con forza la sua maglietta, "No, non lo è. Mi dispiace di averci messo così tanto a decidere"
L si tese alle sue parole, ma lo strinse ancora più forte. "Quindi...hai preso la tua decisione?" chiese con apprensione.
Light emise un lungo sospiro, "Sì. Ryuzaki...sai che ti amo, ma amo anche la mia famiglia. Non è facile per me da dire..."
L si scostò quel tanto che bastava per guardarlo negli occhi, "Va tutto bene, Light, accetterò qualsiasi risposta" disse, sincero su ogni parola, anche se la risposta lo spaventava quasi a morte.
L osservò i suoi occhi brillare di nuovo prima di seppellire il viso nella sua maglietta, incapace di guardarlo ancora, e L sentì il proprio cuore squassarsi, "Ryuzaki...non posso..."
"Oh" sentì il proprio respiro interrompersi e il cuore fermarsi.
"Non posso...lasciarti andare senza di me" anche Light trattenne il fiato.
L si allontanò e gli tirò un molle pugno sul braccio, "Sei stato crudele" borbottò, anche se era capace di nascondere il proprio sorriso tanto quanto ne era capace Light. Subito le loro labbra si unirono e lui fece scorrere le mani tra i capelli già disordinati di L, e non gli importò che l'altro stesse spiegazzando il suo completo. In quel momento, però, un rumoroso botto giunse dalla porta e una voce severa trillò, "Sarà meglio che non stiate pomiciando lì dentro!"
"Oh, giusto" L ridacchiò docilmente, scostandosi, "Mi sono dimenticato di dirlo, Kiyomi e Misa mi hanno seguito..."
"Se non uscite fuori, entriamo noi!", i due ragazzi si separarono precipitosamente mentre le due impazienti fanciulle entrarono.
"Light! Che succede? Eravamo così preoccupate quando sei fuggito via!" Misa sembrava allarmata e, anche se Kiyomi si comportava con la sua solita freddezza, Ryuzaki capì che era preoccupata anche lei.
"Va tutto bene" le rassicurò Light, tentando invano di lisciarsi la giacca e la camicia, mentre L colse l'opportunità di risultare particolarmente compiaciuto, "Sto bene ora. Sono solo un po' sopraffatto"
"Hai deciso o no se andrai con Ryuzaki?" chiese Misa curiosa.
Light lanciò un'occhiata irritata a L, ma l'altro si limitò a scrollare le spalle, "L'ha indovinato". Dopo tutti quegli anni, l'intuito di Misa riusciva ancora a sorprenderli.
"Sì, ho deciso" sorrise Light, prendendo la mano di L e stringendola rassicurante.
"YAY!" squittì Misa e saltò loro addosso. L fu sorpreso di vedere Kiyomi sorridere, "Sono felice per voi due. Davvero" e si aggiunse all'abbraccio di gruppo. La cosa importante era essere felici per Light, e approvare la sua decisione. Non rimaneva altro che informare i genitori di Light...

 

Light

 

Dopo la cerimonia del diploma, i genitori di Light invitarono Ryuzaki, Misa e Kiyomi a casa loro per una serata da festeggiare con film, popcorn e tutto il resto. Quando giunsero tutti, Light corse in cucina per aiutare sua madre con i popcorn. "Light?" chiese lei con aria curiosa, "Posso preparare gli snack, vai con i tuoi amici"
"Mamma..." iniziò lui cauto, "Io...uhm...devo chiederti una cosa"
Avvertendo il suo tono serio, lei si voltò e si appoggiò alla mensola, "Sai che puoi dirmi tutto, Light"
"Beh..." fece lui imbarazzato, "Allora, Ryuzaki – L – mi ha offerto...una posizione" scelse di usare quelle parole così che non sembrasse uno che voleva saltare l'università per scappare con il fidanzato. Lei non sembrò molto sorpresa, "Me l'aspettavo. Ma pensi di andare fino in Inghilterra con lui?"
Light deglutì nervosamente, "Lo so, mamma, è lontano...ma è un'opportunità che capita una volta sola..."
"E io penso pienamente che dovresti coglierla" la voce di suo padre giunse dalla soglia. Light si voltò, incredulo. Tra tutti, credeva che suo padre sarebbe stato lo scoglio più difficile all'idea di lasciarlo partire con Ryuzaki. "Che c'è?" gli sorrise, "Non essere così sorpreso, Light. Vi ho detto che avete la mia benedizione, e dicevo sul serio" fece una pausa, "Credo anche che lavorare insieme a L sia la più grande occasione che chiunque possa mai sperare di avere. È un bel salto di qualità rispetto alla mia modesta posizione", esitò di nuovo, "Light, se è questo che ti rende felice, supporto completamente la tua decisione, e non potrei essere più orgoglioso di definirti mio figlio"
Per la seconda volta durante quella serata, Light avvertì il bisogno di piangere, ma si frenò di nuovo, scegliendo invece di abbracciarlo forte. "Grazie, papà" sussurrò.
"Di niente" replicò l'altro, "Ma la mia benedizione non significa niente se tua madre non è d'accordo..."
La guardarono entrambi e lei sospirò, "E l'università?"
"Watari può falsificare il diploma di qualsiasi università, signora Yagami" intervenne Ryuzaki dalla soglia. Light roteò gli occhi. "Oh beh, in questo caso" fece sua madre imitando il gesto e guardandolo affettuosamente, poi sospirò di nuovo, "Suppongo di poterti dare il mio permesso, Light. Ma a due condizioni"
Light annuì velocemente, "Due condizioni. Spara" 
"La prima è che devi farti sentire, e intendo regolarmente" lo guardò severamente.
"Possiamo facilmente accordare una videoconferenza almeno una volta a settimana" offrì Ryuzaki per aiutare. Sachiko annuì, "È accettabile. La seconda condizione è che devi essere tu a dirlo a Sayu"
Light gemette e lei sorrise con aria vendicativa, "Posso farlo fare a Ryuzaki?"
Lei scosse il capo e lo abbracciò, "Devi essere tu, Light"
Light gemette ancora, ma dentro di sé sapeva che aveva ragione. "D'accordo. Glielo dirò più tardi, quando se ne andranno tutti"
Lei annuì, "Quando partirete?"
Light guardò Ryuzaki, che replicò, "Tra qualche giorno. Mi dispiace dirvelo così di colpo, ma sono lontano dai miei fratelli da troppo tempo"
"In parte è colpa mia" intervenne Light, "ci ho messo due settimane a decidere..."
Sachiko e suo padre si scambiarono un'occhiata e ridacchiarono, "È okay, purché mantenga la tua promessa, Light. E anche tu, Ryuzaki! Dobbiamo mantenere i contatti con il nostro futuro genero, per assicurarci che tratti bene nostro figlio"
Ryuzaki ridacchiò, "Sarà fatto, signora Yagami", Sachiko li abbracciò entrambi per poi lasciarli rimettendosi a fare i popcorn, insieme a Soichiro.
"È andata molto meglio di quanto mi aspettassi..." mormorò Light sospettoso, guardando Ryuzaki, che immediatamente si era tenuto occupato a rubare gli snack dal vassoio.
"Mmh...beh, probabilmente avevano immaginato che ti avrei chiesto di venire con me, non ho mai nascosto il fatto che vivo in Inghilterra..." fece piano, tenendosi impegnato col cibo. Light strinse gli occhi, ma lasciò perdere...sarebbe stata argomento di discussione per un altro giorno. Specialmente visto che Sayu scelse quel momento per piombare in cucina.
"Ehi, piccioncini! La mamma dice che dovete dirmi qualcosa" li guardò entrambi con aria d'attesa. Light sospirò, doveva fare come con la mamma...non aveva senso tergiversare...
"Vado in Inghilterra con Ryuzaki"
"Oh, okay! Quando?" Light spalancò gli occhi e guardò Ryuzaki, ugualmente sconvolto.
"Non sei arrabbiata?" chiese Light, sollevando una scodella di popcorn come scudo per sicurezza.
"Light, in ogni caso saresti andato via di casa dopo il liceo, almeno te ne vai con Ryuzaki per diventare una spia detective super segreta...inoltre, se vi lasciate, chi mi porterà in giro per il mondo per missioni top secret?" fece scrollando le spalle.
Light fece una smorfia, "Beh, non contare su di noi...ce ne andiamo tra qualche giorno"
Gli occhi di lei furono quasi fuori dalle orbite, "Cosi presto?! Liiight!"
"Vedi, è questa la reazione che mi aspettavo" sollevò di nuovo i popcorn per extra protezione.
"Scemo, perché così presto?" mise il broncio, incrociando le braccia.
Light sospirò, "Sayu...Ryuzaki è lontano da casa da troppo tempo, ha dei fratelli-"
"E tu hai una sorella!" continuò lei con il broncio.
"Sì, ma lui ha tre fratelli, due hanno dieci anni, l'altro otto" contestò.
"Uff" sbuffò lei, "Va bene. Ma sarà meglio che mi mandi qualcosa di figo quando sarai lì"
Light sorrise e si avvicinò per abbracciarla, "Grazie per la comprensione"
"Sì, come ti pare, non dimenticarti di mandarmi dei regali!" fece lei rubando una manciata di popcorn e marciando fuori dalla porta fino in salotto dove tutti aspettavano di iniziare il film. Light guardò Ryuzaki, notando il sollievo inciso sul suo volto, "Siamo tutti a posto, presumo..."
L'altro annuì, abbandonando temporaneamente i furti di snack per abbracciare Light, "Ti prometto che sarà l'avventura di una vita" sussurrò fra i suoi capelli. Light rabbrividì, attendendo il futuro che avrebbero vissuto...insieme.
Trascorsero i successivi giorni sempre insieme; se non con la famiglia, con gli amici. Light sapeva in cuor suo di aver preso la scelta giusto, ma sapeva anche che tutti quanti gli sarebbero mancati terribilmente. Durante il suo ultimo giorno in Giappone – per il momento, almeno – tutti decisero di andarli a salutare, una cosa che Light apprezzò più di quanto fosse disposto ad ammettere. Era in camera sua, a mettere via le ultime cose in valigia, il resto sarebbe stato spedito dai suoi genitori più avanti. Light sentì un brivido lungo la schiena mentre infilava l'ultima camicia e una cravatta in un angolo della borsa. Non doveva nemmeno tentare di sopprimere il ghigno che sentiva allargarsi sul viso. Stava davvero accadendo...Light indietreggiò per guardare un'ultima volta la sua stanza, la nostalgia lo colpì come un maremoto dritto in petto. Si strinse fra le braccia sentendo dei passi dietro la porta, poco prima che Ryuzaki sbucasse con il capo. "Tua sorella continua a provocarmi, quindi ho pensato di venire ad aiutarti con i bag-" si interruppe quando Light gli si avvicinò e lo strinse in un forte abbraccio. Non sapeva bene cosa avesse causato quel bisogno improvviso, ma nessuno dei due aveva intenzione di lamentarsi.
"Io-" Light si accigliò, cercando di ricordare perché si sentisse così strano.
"Light" disse l'altro piano, "se ci stai ripensando-"
"No" disse lui fermamente, sentendo che Ryuzaki covava ancora la paura che lui avrebbe cambiato idea, nonostante lo avesse rassicurato del contrario infinite volte, "Sono solo molto felice. Nervoso, ma felice"
Gli occhi di L si illuminarono mentre Light ripose gli ultimi articoli in valigia per poi chiuderla, "Pronto?"
"Sono nato pronto" offrì a Light la mano, prendendo la sua, sentendo la sua stretta rassicurante mentre si guardava un'ultima volta intorno prima di chiudere la porta. Non sarebbe tornato per un po'. Mentre scendevano le scale, vide che tutti erano radunati all'entrata, senza dubbio Watari aveva già parcheggiato vicino al marciapiede, la macchina accesa, pronta per partire all'istante. Si avvicinò a Kiyomi e Misa, che lo guardarono quasi sul punto di piangere. "Mi mancherete" sorrise loro. Misa scoppiò in lacrime, "Light!" gli saltò addosso, quasi abbattendolo. Light ricambiò l'abbraccio, prima di lasciarla per abbracciare Kiyomi. "Prenditi cura di Misa, per favore" le sussurrò.
"Lo farò" replicò lei prima di raddrizzarsi e fulminare Ryuzaki, che aveva una lacrimosa Misa attaccata al collo. "E tu. Sarà meglio che ti prenda cura di Light, o verremo personalmente in Inghilterra a prendere a calci il tuo sedere magro. Capito?"
Ryuzaki ridacchiò, "Siete entrambe le benvenute in qualsiasi momento, ma non penso che il mio 'sedere magro' abbia bisogno di essere preso a calci..." Kiyomi annuì, accettando la risposta, e allontanò Misa da lui, permettendo a Light di salutare la sua famiglia.
"Mamma, Sayu..." le abbracciò entrambe, scuotendo i capelli della sorella. E infine, "Papà" Light si voltò verso di lui che lo ingolfò in uno dei suoi famosi abbracci da orso, ancora prima di dargli tempo di reagire.
"Light, figlio mio...voglio solo che tu sappia che ti supporto completamente. E anche tu, Ryuzaki" aggiunse, sollevando il capo per guardarlo, "Penso che sarai un ottimo genero, un giorno"
"Grazie...papà" ghignò L.
"Okay, non sfidare la sorte" replicò Soichiro, scuotendo il capo e ridendo mentre Ryuzaki faceva lo stesso. Poi, dopo tutti i saluti, si diressero verso la macchina, mano nella mano, come doveva essere, e come sarebbe sempre stato. Light si voltò un'ultima volta per guardare un'ultima volta la casa della sua infanzia, e Sayu esclamò, "Mandatemi qualcosa di carino!"
Lighti ridacchiò mentre salivano in auto, osservando la sua famiglia sparire lentamente nella distanza intanto che proseguivano lungo la strada. Guardò Ryuzaki, che lo stava osservando attentamente, "Ti amo".
L'altro sorrise dolcemente e prese la mano di Light. "Anch'io"
Light non riusciva a ricordare di essere mai stato più felice rispetto a quel preciso momento.

 

È finita ma non del tutto, c'è un'altra piccolissima sorpresa che si manifesterà nel prossimo e ultimo capitolo!

  
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