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Autore: kamy    22/10/2017    0 recensioni
Non sempre il passato, creduto morto e sepolto, resta tale. A volte ritorna legato a poteri ancora più antichi e arcani. Per salvare Goku, inizierà un avventura che si intreccerà con il perduto popolo dei saiyan.
(Scritta a quattro mani con TheBlueMusketeer, proprietaria di alcuni di questi personaggi).
[Fa parte di DBNA, seguito di Quando l'amore sconfigge anche la morte].
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio anche solo chi legge.

 

Cap.32 Re Vegeta torna in sé

 

 

“Folle! Avresti potuto vincere e invece hai preferito risparmiarlo ed ora sei anche disarmato… Non credere, io non sarò altrettanto magnanimo” disse gelido re Vegeta, con una capriola all’indietro si rimise in piedi.

Vegeta si voltò verso il grande spettro.

“Cos’hai fatto a mio padre e al mio popolo?” domandò.

Re Vegeta partì all’attacco, Vegeta raggiunse il livello di supersaiyan blue e schivò il colpo.

“Se mio padre fosse in sé, saprebbe benissimo che il vero ciondolo viene direttamente dagli dei e non si può distruggere. Il ciondolo lo aveva Freezer e parecchi anni fa gli fu rubato… da me” rispose il principe dei saiyan.

 

Freezer gli accarezzò le guance insanguinate e Vegeta rabbrividì sentendo le sue mani viscide. Abbassò lo sguardo e, al collo di Freezer, accanto al medaglione che rappresentava la luna della madre, vide il medaglione di suo padre.

 

“Dimostralo” disse lo spettro. Assottigliò gli occhi e ghignò.

“Nonno!” gridò Vetrunks, lanciando qualcosa dalla folla.

Vegeta l’afferrò al volo e lo indossò, il grande spettro impallidì riconoscendo il ciondolo reale al collo del principe dei saiyan.

Bra ghignò.

“Mio padre ha vinto il primo round” sibilò.

Nappa strinse gli occhi ed iniziò a salmodiare una bassa litania, Kamhara lo imitò iniziando a fare la stessa cosa.

Il ciondolo s’illuminò e da esso dipartì un raggio che colpì in pieno re Vegeta.

“Padre” gemette Vegeta con voce ansiosa.

Re Vegeta cadde su un ginocchio, ansimò, il sudore gli scivolò lungo il viso. Rialzò il capo e guardò il grande spettro.

“Quello che dici, figlio, corrisponde a verità. Il ciondolo si è fatto trovare da lui, probabilmente ha incantato Freezer perché non si ricordasse della sua esistenza” disse. Si rialzò in piedi e guardò il figlio.

“Perciò come padre sarei un fallimento?” chiese a Vegeta.

Il principe dei saiyan abbassò lo sguardo.

“Cosa dovrei dirti? Prima hai venduto me e poi hai venduto mio fratello John” disse roco Vegeta.

“No. Mandai via Tarble per salvarlo. Non ho venduto John, mi è stato strappato via quando era neonato.

Ho cercato in tutti i modi di riprendermelo. Non potevo lasciare anche lui a Freezer, non dopo aver perso te” ammise Re Vegeta, distogliendo lo sguardo.

< Sono entrambi troppo orgogliosi per parlare di cose simili > pensò Bardack.

“Non è il momento di parlarne, dobbiamo fermare lo spettro” cercò di sviare il discorso Vegeta.

“No, penso sia arrivato il momento di parlarne” disse gelido Re Vegeta.

Gohan cercò di avvicinarsi alle prigioni, ma trovò una barriera magica.

< Dannazione > pensò.

Naly guardò negli occhi Turles, il cuore di quest’ultimo diede una fitta.

Radish abbracciò stretta Pamela a sé e guardò Vegeta.

“Se dobbiamo parlarne adesso, dimmi se è giusto sacrificare il proprio figlio per un popolo che non ha combattuto per salvarsi. Sono stati degl’ingrati, che ti hanno lasciato andare a morire da solo. Non hai idea di quello che ho passato, come schiavo”. Vegeta nell’ultima parte del discorso aveva abbassato la voce.

< Papà, non sapevo che per te dimostrare affetto fosse così difficile per quello che avevi passato da piccolo. Come potevi darmene, se non ne avevi mai ricevuto? > pensò Trunks.

Crilin alzò lo sguardo.

“Sembri interessato” bisbigliò a Junior.

“Per mio padre non c’è possibilità di redenzione, spero che Vegeta sia più fortunato” gli rispose il namecciano con voce inudibile.

Re Vegeta serrò un pugno e guardò il figlio negli occhi.

“Volevo solo farglielo credere. Ho attaccato quel giorno perché non volevo realmente lasciarti nelle sue mani. Tua madre non mi avrebbe mai perdonato se ti fosse successo qualcosa” ribatté Re Vegeta.

Il grande spettro fissava i due, la regina scostò il collo, in modo da allontanarlo dal coltello e scivolò all’indietro, allontanandosi dall’avversario.

“Oh, quanto è divertente tutto questo” sibilò il grande spettro.

“Hai attaccato quel giorno solo per il tuo orgoglio. Sei stato tu a dire che di me non t’importava, che volevi solo liberare il tuo popolo” rispose Vegeta con tono furente.

“Era un momento di crisi! Non potevo dimostrarmi debole” ribatté Re Vegeta, rabbrividendo.

“Credigli, Vegeta. Tuo padre è sempre stato solo un ragazzino codardo che si atteggia a re” disse Bardack, avvicinandosi alle sbarre della gabbia.

“Non essere così irriverente, è pur sempre il re” borbottò Toma.

“Oh, amore, lo sai che mio fratello è fatto così” disse Celipa, sedendosi sulle gambe di Toma. Aveva un grosso ematoma all’altezza dello zigomo.

Vegeta si voltò verso Bardack.

“Zio” bisbigliò.

“Si è confidato con me, mentre ero nella vasca rigeneratrice e pensava non potessi sentirlo. Mi ha detto la verità sul fatto che voleva salvarti, ma non aveva fiducia nella fedeltà dei suoi uomini. Mi voleva al suo fianco, ma purtroppo ero rimasto ferito su Kanassa e i miei uomini erano già partiti per la missione in cui avrebbero trovato la morte contro Dodoria” spiegò Bardack.

Gohan inarcò un sopracciglio.

“Insomma uno con la faccia di Vegeta ha combattuto da solo contro Freezer, morendo, perché quello con la faccia di mio padre era ancora nella vasca rigeneratrice?” chiese.

“Il destino si ripete in modo davvero crudele alle volte” bisbigliò Crilin.

“Quel tipo è il papà di nonno Goku?” chiese Vetrunks.

Il grande spettro ridacchiò.

< Tutti quest’intrighi familiari sono così divertenti. Si avvicendano come comparse in uno sciocco spettacolo > pensò.

“Sì, io sono il generale Bardack. Ed anche se sono una terza classe, sono stato per molti anni il braccio destro del re” disse Bardack.

< Questo è il momento per Vegeta di fare pace con suo padre e per fare in modo che anche John possa fidarsi di lui. O chiariscono tutto ora, o non chiariscono più > pensò Junior.

“Cosa ci sai dire di ‘Paragas’?” domandò.

Elly inarcò un sopracciglio biondo.

< Ficcanaso > punzecchiò telepaticamente il suo fidanzato, che arrossì.

Re Vegeta sospirò.

“Paragas era il mio fratellastro. Voleva il trono e aveva deciso di utilizzare suo figlio, già potentissimo in culla, come arma per il colpo di stato. Ho dovuto fermarli, il supersaiyan leggendario era un vero mostro, avrebbe distrutto il mondo intero… anche se, era solo un neonato, era impossibile governare i suoi poteri” mormorò roco.

“Tuo padre non è così cattivo!” gridò Gine, da dietro il marito.

“D’accordo, forse non sei così pessimo come padre” borbottò Vegeta.

< Quel tipo si distrae facilmente quando subentrano ‘tematiche familiari’, dobbiamo continuare a distrarlo > rifletté Bardack.

“Tuo cugina Sarah avrà da ridire sul tuo parere su suo marito… oh, Toma, guarda lì” disse, indicando Crilin.

 

  
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