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Autore: Geniale_Dilettante    21/06/2009    0 recensioni
Questa serie che ho scritto è dedicata alla rigenerazione dall'ottavo al nono dottore. L'idea di base è di raccontare i misteri che circondano tutti i Dottori (anche quelli inesistenti o di altre realtà) tra queste valgono anche tutte le rigenerazioni presenti e future quindi la serie non sarà dedicata solo a un dottore ma ha piu dottori e piu rigenerazioni. Spero vi piacci e siate clementi con me :)
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Il Dottore si risveglio sul pavimento del recentemente rimodernato TARDIS. Ebbe un emicrania pazzesca,in realtà sentii un dolore venire da dentro di se. Dopo che si spazzolò il suo vestito edoardiano con la mano, superò i comandi del TARDIS per vedere cosa era successo nell'orbita temporale intorno al pianeta Gallifrey. L'ultima cosa che si ricordava fu che era circondato dai Dalek su Gallifrey e che con una buona dose di fortuna, il suo TARDIS era vicino ed riuscii a scappare ma qualcosa lo aveva colpito alle spalle. Dopo un momento di attenta esplorazione del sistema, fu stupito di non trovare tracce della flotta Dalek, dei Signori del Tempo, o di Gallifrey. “Cosa può essere sbagliato, il TARDIS deve essere… oso dire… guasto.” Usato occasionalmente, il TARDIS ha un sistema di protezione vecchio stile che significa che il Dottore poteva aprire i portelli del TARDIS per un breve periodo e i suoi passeggeri ne sarebbero rimasti illesi. Odiava farlo,ma doveva sapere cosa fosse successo. Il Dottore aprii il portello e con suo grande stupore, non c’era niente. Nessun segno dei Signori, dei Daleks o di Gallifrey. Il suo pianeta natale era sparito. Allora scoprii perché quell’emicrania. I Signori del Tempo erano morti ed era l'unico superstite. I Signori del Tempo avevano vinto ma a costo della distruzione di loro stessi e di Gallifrey. Il Dottore chiuse i portelli e camminò attraverso la sala di controllo. Messo la sua testa sulle sue mani e non disse nulla. Era solo nell'universo. Che cosa poteva fare?Rimanere li a piangere oppure continuare a viaggiare. Era la cosa che conosceva bene. “Farò il possibile per capire cosa è successo.” ,disse al TARDIS mentre iniziava a premere i tasti dei comandi. Fissò le coordinate per andare sulla Terra di oggi. Era l'unico pianeta che riteneva familiare, benvenuto ed un luogo tranquillo per mettere insieme le idee. La cosa preoccupante era che continuava ad avere dolori lungo tutto il corpo. Il TARDIS giunse in qualche luogo della Terra. Realmente non si preoccupò di dove fosse giunto. Aprii le porte del TARDIS per trovarsi in un vicolo buio. La testa iniziò a fargli male. Uscii dal vicolo,trovandosi davanti un ragazzo che lo fermo appena lo vide. “Harry,amico mio, non pensavo che la faceste. Come state?” Il medico sapeva che l’uomo stava parlando con lui ma non voleva dargli la falsa speranza che lui si chiamasse Harry. “Ehm… ciao, Io…sono… il Dottore.” “Sì Harry, sei il Dottore. Mi fai morire dal ridere. Lo so che tieni un raccoglitore nero con un libro bianco. Sì sì sì, so chi sei e che fai. Sei cambiato a proposito degli sguardi che devo ammettere, in ogni modo siete stato un amico brillante. Non è che hai bevuto troppo? Non dovresti prenderti la colpa di quello che è successo.” Il Dottore realmente non sapeva chi fosse quel ragazzo ma non aveva il coraggio di dirgli niente per paura di ferirlo. E lo sorprendeva anche che non si fosse accorto che indossava un vecchio abito di Gucci. Ma Harry portava qualcosa di ancora piu’ vecchio. All’incirca del ventesimo secolo. E la famiglia del signor Daniel (soprì cosi come si chiamava) lo costrinse ad seguirli. Il Dottore non era sicuro su cosa stava accadendo. E che cosa era con un raccoglitore nero con Libro Bianco? In ogni modo, ha deciso di lasciare il TARDIS dove era. Niente poteva danneggiarlo. Harry gli aveva dato un biglietto. “Benvenuto al Titanic” “Titanic” ,pensò il Dottore. Gli ricordava qualcosa ma non sapeva cosa esattamente. Starring Paul McGann Christoper Eccleston Doctor Who: Il Nono Dottore Entrò nella sua stanza da solo quando un enorme fitta allo stomaco lo fece piegare in due. Il suo dolore si trasformò brevemente in energia. “Oh,no!”,esclamo sussurrando. Si stava rigenerando. Si sedette sul letto e il suo corpo venne avvolto da un fascio di luce. Il corpo tramutò e alla fine si accasciò svenuto sul letto. Si svegliò nella notte, ancora con i suoi vestiti. La sua testa non gli faceva più male,anzi stava meglio. Decise di andare allo specchio per vedere come era andata la Rigenerazione. Si alzò e andò verso lo specchio,quando la nave tremò di colpo e lui cadde a terra. La campana della nave batte un numero veloci di colpi. Il Dottore corse sul ponte giusto in tempo per vedere il grosso Iceberg. “Oh,il TITANIC….Quello che è affondato.” Tutto quello che accadesse dopo fu molto bizzarro e tutti sono accaduti immediatamente. La cosa che ricordo successivamente fù il freddo che sentii vicino all’Iceberg. La nave si era incagliata e sarebbe presto affondata. Ancora una volta, il Dottore cadde incosciente. Riconobbe, quando si risvegliò, in una camera d’albergo scura ma almeno era vivo. Doveva ritornare a Inghilterra e di nuovo al TARDIS. Lasciò la stanza e si avvicinò alla finestra per vedere che si trovava già in Inghilterra. Appena abbassò la testa vide il bacino dove era partito il Titanic. Ciò significava che era vicino al TARDIS. Molto meglio di una supernova o una nebulosa. Era la sua casa, il TARDIS. “Che cosa è quello?”pensò avvicinandosi alla porta del TARDIS. Sul portello del TARDIS, c’era attaccato un foglio di carta; Dallas, il Texas. 22 novembre 1963 La stacco dalla porta ed entro dentro il TARDIS e lo fece sparire in un mucchio di suoni che qualsiasi macchina di un Signore del Tempo fà. Il suo primo lavoro era quello di andare a cercarsi nuovi vestiti cosi entro nel guardaroba del TARDIS. Per la prima volta,cercò degli indumenti che non potessero dare troppo nell’occhio. Trovò alcuni jeans neri, una maglietta rossa e uno giaccone in pelle nera. Si guardò allo specchio e trovato il suo abbigliamento di un giusto gusto prese il Cacciavite Sonico. “Ho indossato molte cose nella mia vita e in 900 anni penso che questa sia la meno colorate e vistosta dei miei indumenti.” Il Dottore diede i comandi al TARDIS di mandarlo nella data che aveva ricevuto. Mentre il TARDIS era nel vortice del tempo diretto nel 1963, il Dottore si sedette sulla poltrona a pensare a quanto stesse meglio dopo quella rigenerazione . E si passo una mano fra i capelli. Non aveva molti capelli. Veramente non aveva capelli. “Grande, il mio nono me non ha i capelli. Perfetto. Mi ci dovrò abituare sperando di non rigenerarmi troppo presto….” E con quello, il TARDIS atterrò a Dallas, in Texas. Il Dottore uscii del TARDIS ed camminò dove la folla vedeva un'automobile senza tetto con John Fitzgerald Kennedy, il trentacinquesimo Presidente degli Stati Uniti che li salutava. Immediatamente, ci fu un colpo e tutti si buttarono a terra, il Dottore tuttavia sapeva cosa stava accadendo e ritornò al TARDIS dove vi trovo un'altra lettera: Mi dispiace per dove il Vortice del Tempo la stia portando ma non so bene come funzioni. Sono il sig. Daniels. Si ricorda del Titanic. Per ora tutto quello che le posso dire è che anche io sono un Signore del Tempo e Il motivo per cui lho portata sul Titanic ed a Dallas è il fatto che entrambi questi disastri sono il lavoro della Coscienza di Nestene. Per qualche motivo vuole ancora una volta, provare ad invade la Terra ed il suo Autons sta generando dei danni temporali programmati. Il prossimo danno sarà a Londra nel 2005. Questo è tutto quello che so. Sono dispiaciuto. Non appena entrerete all'interno del vostro TARDIS, vi trasporterò a Londra. Dottore,buona fortuna. Sig. Daniels. Letto tutto,il Dottore programmò il TARDIS per quelle coordinate e si risedette di nuovo. Sorrise rileggendo la lettera.“Almeno so a cosa vado incontro.” E intanto che il TARDIS entrava nel Vortice del Tempo,andò a prendere una boccetta che gli sarebbe tornata utile in un caso estremo:antiplastico E con quello, Il TARDIS atterrò a Londra dove il Dottore avrebbe combattuto gli Autons e la Coscienza di Nestene. E mentre si dirigeva ai portelli del TARDIS, ebbe una piccola sensazione nella sua mente che quello sarebbe stato l'inizio di alcune avventure meravigliose, magiche e fantastiche.
  
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