L'arrivo su Neo Namecc di Gandalf e Gabor porta in serbo diverse notizie. La più importante, certamente, riguarda la morte di Yen Sid e Master Xehanort, i quali si sono sacrificati per sigillare Glacial all'interno di una barriera. Quest'ultima, però, verrà spezzata entro un mese esatto, e quando l'imperatore verrà liberato, nessuno sarà più al sicuro.
Riusciranno, i nostri eroi, a diventare forti abbastanza da sconfiggere per sempre Glacial?
Premesse
prima di continuare con la
lettura:
1)
EDIT 20-01-2020: In questo capitolo vi è un'altra
scena molto vicina al rating rosso, che io stesso ho modificato per far
si che diventi arancione.
2)
Sono sicuro che molte persone, a prescindere da ciò,
potrebbero scandalizzarsi leggendo questa scena... con questo secondo
avviso
voglio assolutamente e incondizionatamente dissociarmi dalle azioni
commesse
nella tale, e spero con tutto il cuore che anche voi facciate
altrettanto.
3)
Con quest'ultimo avviso, affermo
che io stesso ero molto indeciso se pubblicare o meno un capitolo
simile... nella seconda storia, però, questa scena
diventerà essenziale per il Character Design di un nuovo
personaggio, perciò ho scelto di inserirla (EDIT 20-01-2020:
modificata la scena per rientrare nel rating Arancione), e spero che
nessuno ci rimanga male perchè non
è mia intenzione far
soffrire una persona X per una fan fiction di manga e anime.
4)
Per correttezza, vi informo che
si tratta di una scena di stupro... chiunque si sentisse
offeso
da tale
scena può skippare il pezzo dalla prima alla seconda
immagine di transizione.
Detto ciò, e con la speranza di non essere mal giudicato per tutto questo, vi lascio alla lettura del capitolo, con un titolo che lascia già presagire un grande avvenimento per la storia e la trama!
Qui, di seguito, il pulsante delle OST! :-)
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF THE
EARTHLY YILANCAR
Il
ritorno della Leggenda! La
nascita dello Yilancar Super Sayan!
Third
Person
Passarono più di tre
settimane dal giorno in cui su Namecc iniziarono i
preparativi per la sfida finale contro l’imperatore di
Kagaku. Come se l’erano
cavata i nostri amici?
Partiamo da
Flame. La giovane
pirata aveva passato ogni giorno ad affrontare Seras
Victoria… uscendo
sconfitta ogni volta!
La
vampira aveva delle capacità straordinarie, tali da ridurre
ad uno straccio la
figlia di Monkey D. Rufy.
…
Orochimaru non era niente al
confronto di quel demone dall’aspetto angelico.
Flame, purtroppo, non era ancora
riuscita a risvegliare di nuovo l’Ambizione
del Re
Conquistatore, ma i suoi due maestri erano abbastanza fiduciosi sul
fatto che
ci sarebbe riuscita nel poco tempo che le restava.
La
ragazza però, dentro di se, si sentiva una merda. Non era soddisfatta. Ora non
desiderava soltanto apprendere tutti e tre gli Haki, ma voleva
anche sconfiggere
quella vampira da quattro soldi.
Mai e
poi mai aveva conosciuto una persona così fastidiosa e
provocatoria. Seras
Victoria la prendeva in giro in tutti i modi, allo scopo di farla
infuriare a
morte, e sembrava proprio ci stesse riuscendo!
Ormai Flame
non riusciva a
rincuorarsi nemmeno coi complimenti di Zoro e Sanji. L’unico
sentimento che
sentiva nel suo cuore era l’umiliazione di vedere quella
puttana festeggiare ad
ogni sua vittoria, leccandosi il sangue rimasto sulle sue mani.
Quella
battaglia sarebbe, però, finita molto presto.
Per
quanto riguardava Junion, grazie ai consigli di Kurama, era riuscito a
siglare
un contratto con uno degli animali sacri, il rospo Gamakichi, che lo
aveva
tele-trasportato sul monte Myoboku.
Il ciclope
riuscì a sorprendere
tutti i suoi maestri, riuscendo ad apprendere
l’Arte Eremitica in meno di tre
giorni!
Quando
tornò dal monte Myoboku (il giovane non riuscì
mai a capire come fu possibile
tele-trasportarsi da Namecc a Kaguya, e soprattutto come mai non
riuscì mai a
trovare quel posto durante la ricerca dei cercoteri),
Alucard decise di cominciare col giovane l'addestramento sugli
Stati di Rilascio.
Le cose,
qui, cominciarono decisamente a complicarsi.
Il
ciclope continuò ad allenarsi e ad impegnarsi fino in fondo,
riuscendo a
controllare più della metà del potere demoniaco
in meno di due settimane.
Sarebbe riuscito a prendere il pieno controllo giusto prima della
battaglia
contro Glacial, ma Alucard era comunque molto soddisfatto di
lui…
…
e non era di
certo una cosa da tutti!
E la sua
ragazza Clairy?
Lei era
diventata un’Ufficiale dell’Esercito Rivoluzionario
capitanato del generale
Leon e dal suo vice-generale Cloud. Il suo plotone si occupava
dell’armeria,
ossia di ricaricare tutti i fucili-Materia durante la battaglia, oltre
che di
utilizzare i pochi cannoni a loro disposizione. L’enorme
intelligenza della
giovane quattrocchi venne sfruttata al meglio nella costruzione di
piccoli
ordigni paralizzanti, in grado di fulminare e bloccare i movimenti di
qualunque
essere vivente nel raggio di dieci metri.
Assieme
a lei era stata affiancata Yuffie, che si rivelò la
più agile e la più adatta nell’utilizzo
delle nuove bombe.
Clairy,
inoltre, si allenò, come
tutti gli altri soldati ed i suoi nuovi amici,
nell’apprendimento base del KI.
Fu Nail ad aiutarli, mostrando loro come fosse possibile sfruttare
anche la
propria energia interna per tecniche come quella del volo.
Leon e
Cloud, per quanto riguardava le tattiche militari, dovettero soltanto
limare
qualche imperfezione. I mille ex-soldati dell’impero
kagakuriano, infatti,
avevano già un’ottima base ed esperienza sulle
tattiche ed i movimenti bellici,
e le modifiche riguardavano semplicemente l’assenza dei
Yilancar, dei quali gli
unici sopravvissuti erano Dragon, Junion e Glacial.
L’esercito
venne suddiviso in Linea d’Assalto (capitanata proprio da
Leon e Cloud),
Specialisti nel Combattimento Ravvicinato (Tifa e Pippo erano adatti
sia per
l’attacco che per la difesa) e infine proprio
l’Armeria capitanata da Clairy e
Yuffie.
A una
settimana dall’inizio della battaglia, tutti i soldati erano
mentalmente e
fisicamente pronti per lo scontro contro il demone Glacial.
Che dire
invece di
Gabor? Assieme a Paperino, aveva incominciato l’addestramento
sugli incantesimi
del Manuale di Gandalf, e stava andando a gonfie vele… per
entrambi!
Anche
Paperino, infatti, aveva dimostrato di possedere tutte e tre le
qualità
richieste, ossia Calma, Logica e Cuore.
Per Glacial
sarebbe stata davvero
molto dura fronteggiare quelle che erano, in tutto e per tutto, due
mine
vaganti… se poi, ad essi, si aggiungeva anche Aerith, la
situazione diventava
pericolosa per l’imperatore di Kagaku!
Come se
la passavano invece i Maestri del Key-Blade? Per alcuni di loro, il
Risveglio del Key-Blade si stava dimostrando davvero più
complesso di
quanto immaginassero,
mentre gli altri erano ormai riusciti a raggiungere il massimo delle
loro
capacità.
L’allenamento
dei Custodi consisteva nel raggiungere il loro Mondo Interiore e
rivivere tutte
le loro vecchie esperienze, belle o brutte che fossero, ed accettare
ciò che il
destino aveva avuto in serbo per loro.
Tutti
coloro
che avevano superato
la prova non dettero alcun consiglio ai tre… primo,
perché non avrebbero saputo
spiegare loro cosa avessero provato… secondo,
perché sembravano essere rimasti
traumatizzati da ciò che era avvenuto nel loro Mondo
Interiore…
…
ma dovevano
sbrigarsi… mancava soltanto una settimana alla battaglia
contro Glacial!
Fra
tutti, però, la persona che più di tutti aveva
fatto passi da gigante era
senz’altro Dragon Oronar!
Durante i
primi due giorni di
addestramento, non solo l’ex-generale era riuscito ad
apprendere alla
perfezione l’utilizzo del KI grazie agli insegnamenti di C-17
e C-18, ma era
perfino riuscito a batterli in un combattimento alla massima potenza.
Cargoth
aveva deciso allora di prenderlo subito in custodia, ordinandogli di
svolgere
un enorme lavoro fisico per migliorare e tonificare al massimo la
muscolatura. Gli
cadde la mascella per terra quando vide Dragon mettersi un masso di una
tonnellata sulle spalle, come se fosse una piuma, e cominciando a
svolgere
serie e serie di esercizi ginnici diversi in maniera a dir poco
perfetta.
…
e lui non
disattese le aspettative!
Cargoth,
da giovane, ci aveva messo più di quindici anni per
apprendere tutti i
movimenti alla perfezione.
A Dragon
bastarono ancora tre giorni.
Ora il
namecciano capiva per
quale motivo Glacial avesse scelto di nominare il terrestre come
Generale
Supremo del suo esercito… un intelligenza fuori dal
comune… talento eccelso nel
combattimento… e, soprattutto, una crescita esponenziale
delle sue abilità!
Fu
Dragon a spiegargli il vero motivo di un così rapido
miglioramento. Era tutto
grazie al gene del Drago Nero, che gli aveva consentito di rompere
tutti i
limiti del suo corpo, rendendolo capace non solo di migliorarsi sempre
ma anche
di farlo a grande velocità.
Avvenne
tutto sette giorni dopo l’arrivo di Gabor sul pianeta Namecc.
Il generale aveva
categoricamente vietato a tutti di andare a far visita
all’ex-generale
Kagakuriano, ben sapendo l’atroce dolore che avrebbe provato
nell’iniettarsi
quella che, a tutti gli effetti, poteva definirsi una droga della quale
sarebbe
rimasto dipendente per il resto dei suoi giorni. Cargoth lo chiuse
all’interno
del suo alloggio, in una camera senza finestre o altri spifferi, per
non far
sentire a nessuno le probabili urla del terrestre.
Non
servì a nulla… tutti, nessuno
escluso, rabbrividirono e interruppero ciò che
facevano… l’urlo che trapassò i
loro timpani, sembrò quello di una preda appena catturata
alla quale venivano
strappati pezzi di carne mentre era ancora viva.
Quella
che più di tutti soffrì, di quella situazione, fu
ovviamente Kairi, che non
ebbe la forza di allenarsi quel giorno.
Troppa era
la paura di perdere
l’uomo di cui si era appena innamorata… troppo
l’orrore per far finta di nulla…
avevano atteso tutti quel giorno, decisamente preoccupati. Se Dragon
non fosse
stato in grado di sopravvivere, tutte le loro speranze sarebbero state
vane.
Non avevano udito alcun suono
per più di cinque ore, quando Cargoth uscì dalla
sua abitazione, leggermente
provato.
“Mio
Dio… non avevo mai visto una
trasformazione in Yilancar prima d’ora… ora
sembra stare meglio, perlomeno ha smesso di urlare… potrebbe
svegliarsi tra
qualche… KAIRI!”
La
ragazza aveva superato Cargoth ed era scappata dentro quella casa,
correndo
come una matta per raggiungere la stanza dove si trovava Dragon. Lo
aveva
trovato steso sul letto, senza coperte e maglietta, terribilmente
arrossato e
ricoperto di sudore. Respirava con l’affanno a causa della
febbre alta, e
ancora si potevano vedere dei tremolii lungo tutto il corpo, segno che
il
dolore aveva comunque scosso l’uomo.
“ENERGIGA!”
Kairi
aveva utilizzato quell’incantesimo istintivamente, ma fu
grazie a questo che
Dragon cominciò a recuperare il suo colorito e a guarire
dalla febbre e gli
spasmi.
Cinque
secondi dopo, il generale
terrestre non solo era tornato in forze… ma aveva anche
riaperto gli occhi!
La prima
cosa che vide fu la sua dolce metà che, commossa, gli
sorrideva colma di
felicità.
Dragon
Oronar ci era riuscito! Ora aveva dentro di se anche lo Yilar del Super
Sayan!
Pianeta
Neo Namecc: -7
giorni dalla
battaglia contro Glacial – Ore 20:00
Come
ogni sera, anche quel giorno tutti cenarono insieme all’aria
aperta, attorno ad
un maestoso falò che li riscaldava. Parlavano dei loro
progressi nei loro
allenamenti, dei loro propositi per i giorni che rimanevano e anche di
altro.
Tra i
Maestri del Key-Blade, quella sera, Roxas e Naminè
festeggiarono la buona
riuscita del loro allenamento. Anche i due Nessuno, infatti, erano
riusciti a
concludere il Risveglio del Key-Blade, e ricevettero le congratulazioni
piuttosto calorose dei loro compagni, Lea e Xion in particolare.
Anche
Junion e Clairy erano soddisfatti del loro lavoro, e insieme stavano
discutendo
di ciò che avevano imparato durante le ore di luce,
così come Gabor e Paperino,
i quali si stavano esercitando perfino in quel momento, mantenendo
l’acqua dei
loro bicchieri in levitazione sopra la testa.
Dragon,
dal giorno in cui si era risvegliato percepiva dei grandi cambiamenti
dentro di
se.
A volte
Flame, altre Junion… una
volta affrontò perfino tutti i pirati di Cappello di Paglia,
uscendo vincitore
da quella lotta! Perfino i Maestri del Key-Blade provarono a combattere
contro
di lui, venendo facilmente sconfitti.
Tuttavia,
un giorno decise di osare troppo…
Aveva
chiesto ad Alucard e Seras
di combattere contro di lui al massimo della loro forza, senza
trattenersi…
…
ed aveva subito una dolorosa e
cocente sconfitta!
Era
uscito quasi a pezzi da quella battaglia. Kairi aveva urlato
contro i vampiri
per le condizioni in cui avevano ridotto
l’ex-generale…
…
fu grazie a questo, però, che
scoprì un altro cambiamento del suo corpo, il più
sbalorditivo…
…
il potere dello
Zenkai!
Dopo
essere arrivato ad un passo dalla morte, al recupero delle sue energie,
Dragon
aveva scoperto di essere diventato ancora più potente e
forte di prima. Decise
allora di sfruttare questo a suo vantaggio, sottoponendosi ad
allenamenti
sempre più duri e faticosi.
I
risultati si sarebbero visti molto presto.
L’ultimo
cambiamento che percepì in lui, infine, fu quello per il
cibo. Allenamenti
sovrumani richiedevano grandi perdite di stamina, fatto che lo spingeva
a mangiare
cinque volte più di prima.
Proprio
quella sera, Dragon Oronar era rimasto da solo di fronte al fuoco fino
a tardi,
seduto di fianco a Kairi, ed aveva finito educatamente di mangiare il
suo
ultimo (tra cinque) piatto di zuppa, notando lo sguardo perso nel
vuoto della sua amata.
“Ehi…
va tutto bene?”
“Più
o meno…”
ammise lei, tristemente “… tutti
i miei compagni sono riusciti a risvegliare il potere completo dei loro
Key-Blade… sono
felice per loro, ma io non ci sono ancora riuscita e questo mi fa star
male…”
“E’
assolutamente normale, Kairi”
provò a
spiegargli Dragon “Hai passato
più di tre
mesi all’interno di Hollywood e ne hai risentito nel corpo e
nella mente,
mentre i tuoi compagni in questo lasso di tempo erano sempre al pieno
delle
forze… solo adesso tu hai
recuperato la
tua freschezza muscolare, e man mano ritroverai anche quella nel tuo
cuore. Non ci
vorrà
molto prima che anche tu superi questa prova!”
La
ragazza annuì dando ragione al suo uomo.
“Quello
che ti resta da fare è continuare a provarci…”
finì lui, cingendole
dolcemente le spalle e dando un bacio sulla guancia “… e, prima
della battaglia contro
Glacial, riuscirai a risvegliare il tuo Key-Blade!”
Kairi si
appoggiò sul suo petto, ormai insonnolita.
“Grazie,
Dragon…”
“E’ il
minimo che io possa fare per te…”
affermò l’uomo, prendendola
improvvisamente in braccio come se pesasse quanto una piuma “… andiamo
a letto, adesso…”
“D’accordo…
però…”
accettò lei, guardandolo improvvisamente rossa in viso
“… prima di
dormire… ecco…”
Dragon
intuì dove volesse andare a parare l’imbarazzata
ragazza, sfiorandole
dolcemente le labbra.
“…
tutto quello che desideri, piccola mia!”
I due si
baciarono con passione, ed entrarono all’interno della loro
piccola casetta,
costruita durante quelle tre settimane, chiudendosi la porta alle
spalle.
Nessuno
dei due poteva ancora immaginare quanto quella notte avrebbe segnato le
loro
vite per sempre…
…
e non solo le
loro, ma anche quelle dell’intero universo!
KAIRI
Ormai
doveva essere notte fonda. Io e Dragon eravamo sotto le coperte del
nostro letto,
stesi sul
fianco e senza veli. Lui si trovava alle mie spalle, ormai
addormentato, e mi cingeva la vita
con le
braccia, stringendosi delicatamente a me. Era dalla notte dentro la
navicella che io e lui non avevamo più fatto
l’amore, e dopo tutto quel tempo
speso ad allenarci per la battaglia contro Glacial, il mio corpo non
era più
riuscito a resistere all’astinenza.
Non avevo
più dubbi al riguardo.
Dragon era l’uomo della mia vita e l’amavo
troppo per rinunciare a
lui. Mi piaceva tutto di lui… tutto… perfino i
suoi difetti lo rendevano
perfetto così com’era.
A Dragon
non potevo nascondere nulla. Riusciva sempre a capire
cosa passasse per la
mia testa, e le sue parole riuscivano ogni volta a darmi conforto nei
momenti
di tristezza.
E
poi… mio Dio… a
letto eravamo insaziabili!
Tempo fa
mi sarei vergognata di pensare una cosa del genere, ma non potevo
negare di
aver provato un piacere immenso nei nostri due momenti di assoluta
intimità, un
desiderio che mi spingeva a
dare anima e corpo in quel rapporto, come mai mi sarei immaginata di
fare in
tutta la mia vita.
Ricordandomi
che il giorno dopo mi sarei dovuta svegliare presto per continuare
l’allenamento sul Risveglio del Key-Blade, decisi di chiudere
gli occhi, ormai
in preda al sonno…
…
e sentii uno strano rumore
provenire dalla stanza affianco alla nostra.
Per poco
non persi un battito. Mi strinsi a Dragon, cercando di captare ogni
suono o
possibile presenza indesiderata.
Passarono
diversi minuti, nei
quali non smettevo di tremare come una foglia. Nonostante ci
fosse Dragon con
me, avevo il timore sarebbe successo qualcosa di terribile.
…
strano, pensai più tranquilla…
me lo sarò immaginato?
“Sono
dietro di te”
Sentii
il terrore invadermi tutto il corpo. Provai a urlare, ma mi resi conto
di
essere completamente paralizzata. Cercai disperata lo sguardo di
Dragon…
…
solo a quel punto mi resi conto
di non essere più tra le braccia del mio fidanzato, ma tra
quelle di uno
sconosciuto!
“E’ tutto inutile, mia giovane principessa… nessuno può salvarti dentro al tuo stesso incubo!” mi disse costui, con un tono di voce che non mi promise nulla di buono.
Provai a muovermi o a fare qualsiasi
cosa per richiamare l'attenzione da parte di qualcuno, ma compresi
molto presto di essere stata incantata o, ancor peggio, drogata. Le
intenzioni di quel farabutto divennero esplicite quando percepii le sue
mani viaggiare lungo tutto il mio corpo, ancora senza alcun velo per
coprirmi.
Avrei tanto voluto urlare o liberarmi, ma ogni tentativo di resistergli fu inutile. Ero diventata ufficialmente la bambola di piacere di uno sconosciuto, e quella constatazione mi stava provocando un crescente senso di nausea.
Cosa
era successo a Dragon? Cosa gli aveva fatto quel bastardo?
“Tranquilla…
il tuo uomo sta più che bene… ho tele-trasportato
lui e tutti i suoi amici in un'Illusione Parallela!”
continuò quel verme, cominciando ad essere più
veemente e carnale “Tutto
quello che accadrà qui non
uscirà allo scoperto… in questo modo noi due
potremo parlare senza essere
disturbati… e non solo…”
L’uomo
ci tolse tutte le coperte e mi costrinse, come un marionettista farebbe
con i suoi artefatti preferiti, a stendermi a pancia
all’insù, divaricandomi le gambe con
facilità, senza senza che io potessi opporgli alcuna
resistenza.
Riuscii
a vedere tutta la figura dello sconosciuto. Era un ragazzo di poco
più grande
di me, dai capelli lunghi, lisci e neri come la notte. Perfino le sue
iridi
erano talmente scure da farlo sembrare un vero e proprio essere oscuro.
Portava
una cicatrice vicino all’occhio sinistro, ciò che
restava di una ferita durante
uno scontro. Indossava un cappotto nero sopra a una camicia sbottonata
dello
stesso colore, che lasciava intravedere il suo petto scarno e
scheletrico.
“Non
ti dispiace se mi diverto un po’ con te, mentre ti parlo?”
mi disse lui, avvicinando il suo volto al mio e scendendo, con una
lentezza a dir poco macabra e perversa, lungo tutto il mio corpo
“Sarebbe
un peccato se non mi divertissi con la tua figura!”
Avrei tanto
voluto far qualcosa,
qualsiasi cosa, pur di impedirgli di fare ciò che fece, ma
fu tutto inutile.
Provai
ancora una volta sulla mia pelle l’esperienza di essere
umiliata e plagiata da qualcuno che non desideravo, il quale costrinse
il mio corpo a inarcarsi a causa degli spasmi istintivi del piacere
sessuale. Nel mio cuore e nella mia anima, tuttavia, provavo
nient'altro che disgusto e vergogna.
“A
proposito! Non mi sono
presentato!” esclamò lui, continuando a
giocare con me come se anche io ne stessi provando puro godimento
“Devi sapere che io
ti conosco da molto
tempo, principessa… e tu mi hai già conosciuto in
passato, ma in un’altra
forma. Il mio nome è
Diablo… ti viene in
mente nulla?”
Diablo?! Il
corvo di Malefica?! Era uno
scherzo?
“Guarda
che sguardo imbambolato… è perché sei
scioccata o perché stai godendo della
masturbazione? Ebbene sì… grazie a te e ai tuoi
amici, quella strega da quattro
soldi è morta, e la maledizione che mi ha lanciato si
è spezzata per sempre… ed
ora posso tornare a fare quello che ho sempre amato…”
Diablo
non accennò a fermarsi. Tutt’altro. I
suoi movimenti cominciarono a farsi sempre più
veementi, mentre con la sua bocca iniziò a leccare, mordere
e
succhiare
ogni centimetro di corpo che potesse raggiungere.
Ti prego. Fermati. Non posso andare oltre.
Qualcuno mi aiuti.
Questo
mi dicevo, nella mia testa. Ma nessuno sarebbe giunto ad aiutarmi, non
in quel momento. Ero certa che quel farabutto, oltre a imprigionare i
miei amici, li avesse anche costretti a combattere contro qualcuno o
qualcosa.
Non potevo fare altro che restare paralizzata al capezzale di quel maniaco che, con mio grande orrore, stava riuscendo a piegare facilmente il mio corpo al suo volere.
“…
sono rimasto prigioniero di quella megera per anni e
anni, e ho atteso a
lungo il momento in cui avrebbe ceduto per sempre il suo
scettro… che branco di idioti che
siete stati! Andarvene e
dimenticarvi di distruggere
l’unica arma in grado di dare potere a quella
donna… ma un momento… vedo che sei
già al limite…”
Non mi fu concesso nemmeno di piangere. Nel momento in cui non fui più in grado di trattenermi, l'istinto mi portò ad inarcare il mio corpo donandomi una sensazione che, ormai, avevo imparato a memoria. Le mie gambe ancora fremevano a causa dello sforzo fisico provato, mentre Diablo mi ripulì con delizia e godimento. Solo a quel punto riuscii a sentire qualche lacrima solcare le mie guance, prova di quanta vergogna e umiliazione provassi in quel momento.
Non
credevo di poter rivivere un’esperienza come quella col
comandante Bear…
“…
ora
comincerai a capire come sia possibile che io sia dentro alla tua
testa…
semplicemente ho recuperato quello scettro, ereditando tutti i poteri
di quella
strega da quattro soldi!" affermò lui con sguardo
famelico, riportando il viso vicino al mio e guardandomi dritta negli
occhi, come un predatore che metteva in trappola l'indifesa preda
"Tuttavia… questo potrebbe non
essere sufficiente a
garantirmi la libertà! Malefica
non si è limitata a mettersi contro di voi, ma ha
cercato di allearsi con
quell’imperatore… quel demone
invincibile..."
Con
orrore, mi accorsi che Diablo si stava lentamente togliendo tutti i
suoi vestiti, restando nudo come me. Non c'era bisogno che lui mi
rivelasse le sue intenzioni. Il suo sguardo mi aveva trapassato da
parte a parte, facendomi comprendere quale sarebbe stato il prossimo
passaggio al quale sarei dovuta sottostare.
No. Non quello… ti prego…
... tutto ma non quello.
Non di nuovo.
Dovevo
liberarmi, in ogni modo. Qualcuno doveva aiutarmi, o quel bastardo di
Diablo mi avrebbe...
“Vuoi
sapere la verità, mia cara principessa?
Bastò quello.
Quella singola rivelazione fu più che sufficiente per cancellare ogni mia volontà di combattere. Se quello che aveva detto era vero, per noi e per l'esercito non vi stava alcuna speranza. Glacial era diventato invincibile.
Conscio di avermi abbattuto anche nello
spirito, Diablo decise di fare sul serio e cominciò
a entrare lentamente dentro di me, avviluppandomi tra le sue braccia e
assaporando ogni centimetro la mia pelle, usando lingua, labbra e
denti.
- Io
sarò ben lieto di aiutarvi - mi
comunicò mentalmente Diablo, mentre aveva cominciato a
muoversi con insistenza dentro di me - Non mi
conviene avere a che fare con
quell’essere, non ora che il mio potere è
così basso. Perciò, ti
farò una piccola rivelazione, affinchè voi
possiate sconfiggerlo una volta per tutte! Durante
queste tre settimane, ho viaggiato per tutto l’universo, alla
ricerca di altre notizie sul
leggendario
Super Sayan... ed ho
fatto un’incredibile
scoperta! -
No. No. Stava incominciando a fare male, e il mio corpo era nuovamente giunto al limite della sua sopportazione. Presto o tardi, Diablo mi avrebbe nuovamente costretto alla resa totale.
Basta. Che qualcuno lo fermasse.
Dragon...
... dove sei, Dragon?!
- Dopo
la battaglia contro Freezer…
Son Goku non andò subito sulla Terra, ma
viaggiò su altri pianeti… ed in uno di
questi… HO
TROVATO… UN SUO GENE! -
Nessuno dei due fu più in
grado di resistere, e l'ennesimo spasmo del mio corpo mi costrinse a
riversare le mie vergogne all'esterno.
Era un
incubo. Non poteva essere
altrimenti.
Era successo di nuovo. Mi avevano stuprato un'altra volta senza che io potessi opporre resistenza. Mi avevano umiliata di nuovo come donna e come persona, ed io non ero stata in grado di liberarmi. Mi vergognavo di me stessa, più di quando fui costretta da Bear. In quell'occasione, io avevo provato a combattere inizialmente...
... Diablo, invece, mi aveva tolto anche quell'opportunità.
Un altro, terrificante pensiero viaggiò nella mia testa.
Quando avevo subito la violenza di Bear, non avevo corso rischi per quanto riguardava la nostra genetica. Con Diablo, tuttavia, le cose erano differenti.
Io e l'ex-alleato di Malefica eravamo entrambi terrestri. Entrambi avevamo una genetica molto simile...
... pertanto rischiavo di restare incinta di quel maniaco pezzo di merda!
Provare il desiderio di strappare ogni
centimetro di pelle dal corpo di qualcuno, spezzargli ogni osso,
schiacciargli il cuore a mani nude. Ora capivo cosa si provava a
desiderare la morte di qualcuno. Lo volevo morto. Io volevo uccidere
quel bastardo che aveva deciso di giocare con la mia vita.
Ad un certo punto, però, cominciai a temere qualcosa di molto peggio quando Diablo mi rigirò dall’altra parte.
BASTA!
LURIDO MAIALE! NON TI SEI ANCORA SAZIATO DEL MIO
CORPO,
SCHIFOSO VERME?!
Un movimento della mano!
Per chiunque sarebbe sembrato strano che io provassi gioia, in quel momento, ma quel semplice gesto mi fece comprendere che l'incantesimo stava per essere spezzato, e lo stesso comprese Diablo che, in pochi secondi, cominciò a temere per la sua incolumità.
“Mi
sono stancato… non mi capita spesso… è
stato divertente!” provò a
ridacchiare
Diablo alle mie spalle “Peccato che
io
debba finire ora… il tuo caro fidanzatino sta per annullare
l’illusione in cui
l’ho imprigionato… spero soltanto che tu
sopravviva a tutto questo!”
Già, mi dissi nella testa. Scappa, codardo! Fuggi, prima che io ti afferri per i capelli e ti cavi gli occhi dalle orbite!
Non mi aveva abbattuto. Poteva anche aver giocato con il mio corpo, ma ora sapevo che il mio cuore e la mia anima erano riusciti a sopportare l'onta di quel gesto.
Qualcosa, però, mi fece incrinare ogni certezza.
Spero soltanto... che tu sopravviva a tutto questo?
“Fidati di me, principessa… un giorno mi ringrazierai!”
CHE… COSA VUOLE FARMI?! NO! DRAGON! AIUTO! LIBERAMI!
Sentii
un ago pungermi e penetrarmi il gluteo, ed una strana sostanza
insinuarsi
dentro il mio corpo.
Cosa mi
aveva fatto? Che mi aveva
iniettato quel…?
Solo in
quel momento la mia mente cominciò a capire…
Diablo
aveva trovato un altro gene… il DNA di Son Goku…
perciò…
…
no… oh no! Non
dirmi che…
“Mia
giovane fanciulla… ti avverto in
anticipo… quello che hai provato prima non sarà
nulla in confronto a tutto
questo!”
Così
come era apparso, Diablo sparì nel nulla…
…
e nello stesso
momento, il dolore più atroce e disumano
attraversò ogni centimetro del mio
corpo!
Mai…
mai avevo provato una
sofferenza simile… avrei preferito mille volte farmi
divorare viva da Bear,
strapparmi ogni osso del corpo da Malefica… mi sarei fatta
stuprare da Diablo
per il resto della mia vita…
…
piuttosto che farmi iniettare
uno Yilar dentro le mie vene!
***
DRAGON
Mi
svegliai di soprassalto, notando subito l’assenza di Kairi.
“Kairi?
Dove sei?”
Provai a
cercare la sua aura, come mi avevano insegnato Cargoth e gli androidi,
ma non
riuscivo a percepirla da nessuna parte, nemmeno nel
villaggio…
…
un momento! Perché sentivo che
tutti si trovavano al centro della piazza? Cosa stava succedendo?! Era
notte
fonda!
…
brutto segno!
Mi alzai
preoccupato dal letto, rivestendomi velocemente, poi uscii
fuori di corsa e
raggiunsi tutti coloro che si trovavano all’esterno.
“Cosa
sta succedendo? Perché siete tutti svegli?”
gridai a tutti quando
arrivai da loro.
“Dragon!”
mi si avvicinarono all’istante Junion, assieme a Clairy e
Flame “E’
stato Gabor a svegliarci tutti! Ci troviamo tutti in un'Illusione
Parallela!”
“Asp…
che cazzo hai detto?!”
“E’ la
verità!” affermò
agitata Clairy “Ogni
dispositivo elettronico è andato in
tilt e si sono fermati tutti nello stesso istante! E’
così da più di dieci
minuti!”
“Gabor
e Paperino hanno detto che ci
metteranno ancora cinque minuti per farci uscire da qui”
mi informò inoltre
Flame, che mi domandò con fare molto spiritoso “Kairi non era con te? Vi
hanno
sentito tutti mentre vi divertivate, lo sai?”
Due
volte avevo provato la sensazione di cadere nel vuoto, ovvero quando mi
dissero
che Cristal sarebbe morta e quando scoprii della morte di
tutta la mia famiglia.
Dovevo
avere uno sguardo davvero in preda alla paura, perché
contagiò anche i tre
ragazzi che avevo davanti.
Fu
però
Alucard che, accompagnato da Seras, mi dette conferma dei miei
timori…
“Lei è
nel mondo reale, mio padrone… da sola”
Sgranai
gli occhi al punto tale da farli quasi fuoriuscire dalle
orbite…
…
no… ti prego…
dimmi che non è vero… perché Kairi era
rimasta lì da sola? Chi ci aveva
intrappolati e separati da… no, merda! Perché
volevano lei?!
“No,
no, Dragon! Calmati…” Junion
si rese conto subito del mio panico “… potrebbe
stare assieme agli altri e…”
“Non
hai sentito Alucard, ciclopino? Kairi è nel mondo reale!
E’ inutile addolcire
la pillola adesso!” affermò
con decisione Seras “E
c’è anche qualcun altro affianco a lei…
le sta sussurrando
all’orecchio…”
“MERDA!”
Mi
precipitai dentro il mio rifugio, in preda alla disperazione, seguito a
ruota
da Junion e Clairy, mentre Flame era rimasta lì immobile,
fissando con sguardo
assassino la bionda vampira.
Raggiunsi
la camera da letto, ancora vuota. Provai a scostare le coperte, cercai
ogni
sorta di traccia, ma era come se Kairi non fosse stata mai
lì assieme a me…
…
come avevo fatto
a lasciarla in balia del nemico? Come era potuto accadere?! Come!?
“Dragon!
Calmati! CALMATI!” mi
bloccò il
ciclope, quando ormai avevo letteralmente buttato giù
un’intera parete a suon
di calci e pugni di frustrazione “Non la aiuteremo se ci facciamo prendere dal
panico! Clairy! Va da Gabor e Paperino e digli di sbrigarsi! La vita di
Kairi è
in pericolo!”
La sua
ragazza si allontanò immediatamente correndo fuori da casa,
mentre io, ormai
preso dallo sconforto, stavo cercando in tutti i modi di trattenere i
singhiozzi.
“Dragon!
Ascoltami! Tra non molto lei sarà di nuovo qui! Potrebbe
anche esserci il suo
rapitore, perciò prepariamoci ad affrontarlo!”
“Il
ragazzo ha ragione!”
Alucard
era entrato proprio in quel momento, e si era messo affianco a me,
cercando di
calmarmi.
“Non
vuole ucciderla… sembra
voglia soltanto parlarle ma non riesco a capire cosa le stia
dicendo. Non riesco nemmeno a capire se, in questi pochi minuti, lui le
abbia fatto qualcosa”
“Non
riesci a capire chi sia?”
provò a domandargli Junion preoccupato per la
sua amica.
“Non
posso vederlo, ma percepisco la sua
aura… ma non riesco a pensare a come sia possibile che...”
“Che
cosa, Alucard?”
Il
vampiro si mise una mano sulla fronte, come se avesse commesso qualcosa
di
stupido…
“Siamo
stati degli sciocchi… quel
corvo…
quello che la strega con le corna aveva come animale da
compagnia… in realtà
era un criminale da quattro
soldi, ed è tornato nella sua forma originale grazie allo
scettro che noi non
abbiamo voluto distruggere!”
“CHE
COSA?! KAIRI STA CON UN ALLEATO DI MALEFICA?!”
esclamò scioccato
Junion.
“Quello
che non riesco a capire… è perché non
l’abbia ancora uccisa… non prova
desiderio di vendetta verso di lei… che intenzioni ha
quell’uomo?”
A un
certo punto, però, tutti e tre riuscimmo a percepire un
cambiamento nell’aria
circostante.
“Se
n’è andato…”
ci disse Alucard con
sguardo piuttosto confuso “…
e lei è ancora lì… che le ha fatto? Ho
visto un gesto molto… strano!”
“Strano,
Alucard?”
domandò il ciclope
sospettoso.
Il
vampiro decise di mostrarci lo strano gesto che aveva compiuto Diablo
prima di
sparire.
“Lo
ha fatto su uno dei glutei della
giovane…”
Fece il
segno del tre con la mano destra, poi questa scattò verso il
basso, e infine il
pollice si avvicinava lentamente all’indice e al medio.
Junion
ci stava ancora pensando, ma a me quel gesto era fin troppo
familiare…
…
per mesi l’avevo visto fare
dagli infermieri su Cristal!
“Brutto
figlio di puttana… LE HA INIETTATO QUALCOSA!”
“Oh
no! Quanto manca ancora?!”
esclamò
agitato Junion ad Alucard.
“Mancano
dieci secondi...”
rispose noi il
vampiro uscendo dalla stanza “… vado ad avvertire tutti gli altri!”
Io e
Junion attendemmo lentamente lo scadere del tempo…
Dieci…
Nove…
Otto…
Ti prego! Fa
che
non le sia successo niente!
Sette…
Sei…
Cinque…
Quattro…
Non anche
tu,
Kairi… ti scongiuro… non puoi lasciarmi anche
tu…
Tre…
Due…
Uno…
Un breve
lampo illuminò i nostri occhi, riportandoci nel mondo reale.
Fu come se non fosse successo nulla. La parete che avevo abbattuto in precedenza era di nuovo in piedi, e Kairi era distesa sul fianco, dentro al letto.
Quando
mi resi conto delle sue condizioni, mi vennero i brividi per l'orrore.
Chiunque fosse quel bastardo figlio di puttana, l'aveva stuprata senza
alcuna pietà. Provai ad
avvicinarmi a lei,
lentamente. Si vedeva da un miglio che qualcosa non andava nel verso
giusto…
era troppo pallida e non riuscivo a sentire la sua aura…
…
provai a toccarla… era talmente
fredda che la mia mano sembrò bruciare… mi resi
conto che non stava affatto
respirando…
“Oh
no… no… no… Kairi no…”
Provai a
scuoterla, ma il suo
corpo era come di pietra. Il mio cervello mi diceva Rigor Mortis
istantaneo, ma
il mio cuore non si era ancora arreso. Tentai di sentirle il battito,
poggiando il mio orecchio sul suo petto, mentre le mie dita premettero
lungo il
suo polso.
Rimasi
in quella posizione per non so quanto tempo, mentre ormai non riuscivo
più a
smettere di lamentarmi e piangere come un bambino…
…
niente… nemmeno un suono
raggiunse il mio timpano…
“… non
è giusto… perché proprio
lei… perché… mi dispiace, piccola
mia… è tutta colpa
mia… è solo colpa mia…”
Junion
era di fianco a me e cercava di consolarmi. Anche lui, però,
era disperato come
me, troppo scioccati e addolorati per quello che stavamo appena vedendo.
Era
accaduto
veramente…
l’eventualità peggiore…
l’unico appiglio alla mia orribile vita si era
staccato…
…
Kairi era morta.
FLAME
Vidi
Dragon correre disperato verso casa sua, seguito da Clairy e Junion,
mentre
Alucard e Seras erano rimasti a godersi tutta la scena.
Un
minuto dopo, Clairy uscì fuori e corse verso Gabor e
Paperino, spiegando loro
la situazione. Era calato un silenzio agghiacciante in tutta la piazza,
prima
che i due maghi aumentassero il loro potere magico al massimo delle
loro energie,
determinati a salvare Kairi.
“Vado
a tranquillizzare il nostro padrone…”
disse il vampiro alla sua compagna “… tu rimani qui e vedi di non combinare
guai
come al solito…”
“Come
al solito?! Io sono una brava ragazza,
Maestro!” esclamò lei offesa, Con una
faccia buffa e poco adatta alla
situazione…
…
basta! Quella fu
la goccia che aveva fatto traboccare il vaso!
Non
appena il suo maestro entrò dentro la casa di Dragon e
Kairi, lei si voltò
verso di me.
“Speriamo
di farcela in tempo… non voglio
che
il padrone sof…”
PAFF!
Lurida
puttana!
Come si era permessa di sorridere in quella situazione così
brutta per una
nostra amica?!
“Gaush!
Flame! Che fai?”
“Non
è il momento adatto per litigare!”
esclamò Aqua sbalordita negativamente dal mio gesto.
Ma a me
non fregava un accidenti…
“Primo…
Junion stava cercando di tranquillizzare il tuo padrone, ma tu te ne
sei
letteralmente sbattuta… era davvero necessario descrivergli
ogni dettaglio di
cosa stesse succedendo a Kairi?! Ora lui è in preda al
panico! E secondo… come
ti permetti di sorridere in quel modo mentre una nostra amica sta
rischiando di
essere picchiata, stuprata o addirittura uccisa?! Kairi… la
ragazza di Dragon…
IL TUO PADRONE… NON TI FAI SCHIFO A FARE QUEI SORRISETTI DA
DECEREBRATA,
SCHIFOSA FIGLIA DI TROIA?!”
“FLAME!”
mi urlò
contro Zoro incazzato
nero…
…
ma non intendevo
affatto fermarmi… quella pezzente meritava una lezione!
La vidi
accarezzarsi la guancia colpita dal mio schiaffo, sorpresa, ma il suo
sguardo
era rimasto sempre quello dell’ingenua.
“Adesso
te la faccio io la domanda!”
esclamò Seras allegramente “A differenza tua, io so di non poter fare
niente. Nemmeno il mio Maestro è riuscito a tornare nel
mondo reale, perciò
aspetterò che i nostri maghi abbattano questa
dimensione… ma visto che hai
tanta fretta… perché non provi a fare qualcosa
per aiutare la tua amica, oltre
che piagnucolare e schiaffeggiare una che può darti una
lezione quando e come
vuole?”
Agii
d’istinto. Il mio pugno venne tranquillamente parato dalla
mano della vampira,
che per tutta risposta mi fece una linguaccia.
“Vedi?
Parli solo per invidia, e questo la
dice lunga sulla tua intelligenza in confronto alla mia! E io sarei
decerebrata?”
“B…
bastarda!” esclamai io furibonda,
cercando di liberarmi dalla sua presa
d’acciaio.
“E
poi… credevate che io e Alucard mentissimo al nostro padrone
sulla donna che
ama di più al mondo? Lasciamo che Dragon pensi che Kairi
stia bene… facciamo
così! Glielo spiegherai tu, dopo, perchè la tua
amica
è stata stuprata da uno sconosciuto!”
Alla
vampira bastò un solo calcio per farmi volare
dall’altra parte del piazzale,
facendomi rotolare pesantemente a terra.
“E
ultimo… io rido e ‘faccio la scema’
quando, dove… e soprattutto… con chi
voglio!” concluse alla fine, abbassando
una palpebra con il dito e
ripetendo il gesto della linguaccia, come se stesse rispondendo a un
piccolo
bambino dispettoso…
…
era inutile… lei
non ci sarebbe mai arrivata con le buone… allora
l’avrei fatta ragionare con le
cattive!
“Mi
fai pietà…”
Quella
frase uscì senza freno dalla mia bocca, dato che non
riuscivo più a
controllarmi, e sembrò avere effetto, perché la
vidi bloccarsi all’improvviso.
Il suo sguardo ora sembrava più incerto e dubbioso.
“Come
hai detto?”
“Ho
detto… che mi fai pietà!”
le urlai
alzandomi lentamente in piedi “Credi
di
essere una semidea, al di sopra di tutto e tutti… ma la
verità… è che, sia tu,
sia il tuo amico Alucard siete soltanto due mostri! Non avete nemmeno
un
briciolo di cuore o di agitazione... se l’unica cosa che sai
fare è guardare
chi ti sta intorno con quegli occhioni da pesce lessa…
ALLORA SI’! TU E IL TUO
MAESTRO DI MERDA MI FATE SOLTANTO VOMITARE! SIETE PERFINO PEGGIO DEI
KAGAKURIANI! NON DOVEVATE NEMMENO ESISTERE!”
Zoro e
Sanji si piazzarono davanti a tutte e due, cercando di calmarci.
“Adesso
basta, Flame! Stavolta ci hai deluso! Questo non è il
momento per litig… OUCH!”
Cosa era
successo?
Seras
aveva messo al tappeto il cuoco con un colpo dietro la nuca, facendogli
perdere
i sensi.
“Cos…
Sanji… AUCH!”
Anche
Zoro si distrasse quel tanto che bastava per farsi mettere al tappeto
da me. Entrambe
ci portammo l’una davanti all’altra. Questa volta
le mie parole sembravano aver
colto nel segno, perché lo sguardo da ingenua era cambiato
in quello di una
folle e feroce predatrice.
“Insultami
per tutto il tempo che vuoi…MA
NON AZZARDARTI MAI PIU’ A INSULTARE IL MIO MAESTRO
ALUCARD… O GIURO CHE TI
FACCIO FUORI PER DAVVERO!”
“Provaci
se ci riesci…”
Un’intensa
energia si sprigionò dal mio corpo, avvolgendo ogni persona
che mi stesse
attorno…
…
e in molti cominciarono
lentamente a svenire e crollare per terra!
Persino
Seras si era resa conto del mio cambiamento, perché aveva
abbassato lo sguardo
verso il suo braccio, ed aveva la pelle d’oca.
L’Ambizione
del Re
Conquistatore… ero riuscita a riattivarlo!
“Questo
non ti salverà, stronza!”
La
vampira provò a sferrarmi un pugno, ma riuscii a evitarla
facilmente con l’Haki
della percezione, e al suo secondo gancio io rafforzai il mio braccio
con l’Armatura
per difendermi.
Il tutto con
l’Haki
del Re Conquistatore ancora attivo!
“Hai
giurato di voler farmi fuori vero?”
Seras
fece qualche balzo all’indietro, mentre io attivai il Gear
Second. Non l’avevo
mai mostrato durante i miei combattimenti contro di lei, per questo mi
guardò
con molto sospetto.
“… a
proposito… su chi vorresti giurare? Sui tuoi
genitori… sul tuo maestro… o su un
figlio, magari?”
Ci ero
riuscita… mi aveva osservato scioccata e tremante, prima di
gettarsi di nuovo
all’attacco e spalancare le sue braccia…
…
avevo visto fare
lo stesso movimento da un enorme leopardo, durante uno dei miei viaggi
con la
mia ciurma… Seras voleva seriamente acchiapparmi e uccidermi
stritolando le mie
ossa!
Povera
illusa… con l’Haki in piena funzione e il Gear
Second attivo, riuscivo a
leggere facilmente ogni movimento che avrebbe fatto…
…
e avrei reagito
di conseguenza!
“SEI
MORTA, BRUTTA FIGLIA DI PUTT… COS…?!”
Doveva
esserci rimasta davvero male quando si accorse di aver abbracciato
l’aria…
…
vidi il suo
sguardo carico di sorpresa quando si accorse che io mi trovavo sopra di
lei,
con un Gum Gum Pistol, già pronta a colpirla con tutte le
mie forze!
“Mia madre… NON SI TOCCA!”
PUNCH!
Fu
un’autentica soddisfazione sentire il mio pugno sfondargli
letteralmente il
cranio e spaccare il terreno circostante, provocando un vero e proprio
polverone…
…
quando questo si diradò, il mio
braccio era tornato nella sua forma, e della sua testa di Seras non era
rimasta
che una poltiglia…
…
disattivai tutti
gli Haki. Ero a conoscenza della rigenerazione di lei e Alucard, ma
sentivo
dentro di me che combattere non era più
necessario…
Ero
riuscita a battere Seras in combattimento e a darle una
lezione… ora potevo
soltanto pensare a Kairi!
“Paperino!
Gabor! Quanto vi manca per la barriera?”
Tutti
coloro che non erano svenuti per l’Haki, erano sul punto di
farlo a causa dello
shock… non credo sapessero
dell’immortalità di un vampiro!
“Lei
si riprenderà! Può
rigenerarsi!”
affermai io, scocciata “Ma ci
penserà due
volte prima di fare la scema in una situazione del genere! Rispondete
alla mia
domanda!”
“Trenta
secondi!” affermò il papero
ancora abbastanza sconvolto.
Perfetto…
speravo soltanto che Kairi stesse ancora bene.
Zoro e
Sanji si risvegliarono lentamente, e rimasero senza parole quando
videro il
corpo riverso di Seras sul terreno.
“Flame…
che hai fatto…?!”
esclamò basito Sanji.
“E’
immortale! Tornerà come nuova tra qualche secondo!”
insistetti io
spazientita.
Tutt’un
tratto, però, qualcuno si materializzò davanti a
me e i due compagni di mio
padre…
…
era Alucard in persona! E mi
osservava incazzato nero!
Merda…
ed
ora?
“Stupida
pirata da quattro soldi! Vuoi farti ammazzare?!”
“Se
l’è cercata!”
affermai io incavolata nera “Non
deve permettersi di…”
“Non
mi interessa il perché! Siamo in un
mare
di guai adesso… e nel momento meno
opportuno!”
Fu a quel
punto, però, che percepii qualcosa di diverso
nell’aria…
…
un breve lampo di
luce che accecò i miei occhi per un istante…
“CI
SIAMO RIUSCITI! SIAMO FUORI DALLA
BARRIERA!” esultò Gabor battendo il
cinque con Paperino.
“Ottimo!”
esclamai io, soddisfatta “Raggiungiamo
Kairi e…”
“NO!”
affermò invece
Alucard livido di
rabbia “Tutti
voi, adesso, ve ne andrete da qui, prima che la mia allieva perda
il controllo e vi ammazzi tutti!”
Tutti
rimanemmo senza parole quando ascoltammo le parole di panico del
signore dei
vampiri, che spazientito cominciò a urlare.
“PREFERITE
DIVENTARE LA CENA DI SERAS!? NON APPENA TORNERA’ VIVA, SI
SCAGLIERA’ CONTRO
TUTTI VOI! FUGGITE FINCHE’ SIETE IN TEMPO!”
Solo
allora in molti si accinsero a seguire il suo consiglio. Per fortuna,
tutti
coloro che erano svenuti si erano rimessi subito in piedi,
perciò nessuno
sarebbe rimasto lì per diventare una vittima innocente.
Gli
unici che rimasero lì furono Gabor e Paperino, Cargoth e
Nail, C-17 e C-18,
Clairy, Pippo e tutti gli amici di Kairi, io, Zoro, Sanji e Alucard.
“Che
sta succedendo?”
provò a chiedere
Aqua al vampiro, che le rispose furibondo.
“Quella
ragazzina di gomma ha fatto perdere le staffe alla mia
draculina… Seras sta per
rimuovere ogni Stato di Rilascio! Seras è la mia diretta
discendente e ha un
potenziale molto più elevato del mio! Nemmeno io potrei far
nulla se lei
perdesse completamente il controllo del suo potere!”
“Cazzo!
Può diventare ancora
più forte di
così!?” affermò Zoro in preda
all’agitazione…
…
se lui e Sanji erano andati in
difficoltà contro di lei al minimo della sua
potenza… cosa poteva fare quella
succhia sangue al pieno della sua crudeltà?!
Io
pensavo sarebbe bastato quel pugno a far calmare i bollenti spiriti
omicidi di
Seras, e invece avevo abbattuto l’ultima barriera
della sua ragione…
…
stavo cominciando a rimpiangere
lo sguardo ingenuo della vampira…
Attivai
immediatamente l’Haki del Re Conquistatore ed il Gear Second,
sicura che Seras
si sarebbe scagliata per prima contro di me…
…
se
erano altri pugni che voleva, allora…
…
fu
solo in quell’istante che mi resi conto di essermi
dimenticata di qualcosa… o
meglio… che mi stavo dimenticando di qualcuno…
…
e fu
una sensazione orribile…
“Kairi…
MERDA! KAIRI!”
Non me ne
fregava più nulla di
Seras e dei suoi complessi mentali! Dovevo raggiungere la mia
amica… e subito!
Scavalcai
tutti, anche il corpo della vampira, provando a raggiungere la casa
dove si
trovava Kairi…
…
e, in quel momento, Junion uscì
fuori dalla dimora, in preda ai singhiozzi…
…
si vedeva da un miglio che
fosse successo qualcosa di terribile… qualcosa che
riguardava lei…
... io,
però, non volevo
crederci… volevo sentirlo dalla sua bocca.
“Junion…
perché piangi? Cosa è successo?”
Anche
tutti gli altri si accorsero della sua presenza, e dalle sue lacrime
cominciarono
a capire che era accaduto qualcosa…
“Junion…”
esclamò all’improvviso Clairy,
intuendo tutto “… non
dirmi che…”
“Kairi…
la sua aura non c’è…”
capirono C-17 e C-18, con quest’ultima che si
mise una mano davanti alla bocca, orripilata.
Nail
cercò di percepire le aure all’interno di quella
casa. Come avevano detto gli
androidi, vi era soltanto quella di Dragon.
Il
namecciano rimase letteralmente scioccato.
Ora era
tutto più chiaro…
“Lei
è morta…”
Tutti,
nessuno escluso, si voltarono verso Cargoth, sbigottiti, mentre io fui
l’unica
a vedere il piccolo cenno d’assenso di Junion, che si
inginocchiò e scoppiò
disperatamente a piangere.
Il
namecciano e Clairy si mossero all’unisono, con il primo che
sorpassò Junion ed
entrò in casa per raggiungere Dragon, mentre la mia amica si
avvicinò a Junion
e lo abbracciò distrutta e afflitta dal dolore. Sentivo i
lamenti di shock di
tutti i nostri nuovi amici, che erano letteralmente disperati dalla
morte
improvvisa di Kairi.
Solo io
ero rimasta immobile, completamente pietrificata…
…
mi ero messa a
litigare con Seras per colpa della mia frustrazione… invece
di aiutare la mia
migliore amica cercando una soluzione alternativa!
***
- … ma
visto che hai tanta fretta… perché non provi a
fare qualcosa per aiutare la tua
amica, oltre che piagnucolare e schiaffeggiare una che può
darti una lezione
quando e come vuole? -
- …
credevate che io e Alucard mentissimo al nostro padrone sulla donna che
ama di
più al mondo? Lasciamo che Dragon pensi che Kairi stia
bene… facciamo così!
Glielo spiegherai tu dopo come mai la tua amica è nelle mani
di un bastardo!
-
***
Mi
inginocchiai per terra. Mi mancava l’aria, non riuscivo
più a respirare… volevo
scoppiare a piangere, ma non ci riuscivo… il dolore mi stava
straziando, ma non
riuscivo a esprimerlo…
***
- Credi
di essere una semidea, al di sopra di tutto e tutti… ma la
verità… è che, sia
tu, sia il tuo amico Alucard siete soltanto due mostri! Non avete
nemmeno un
briciolo di cuore o di agitazione... se l’unica cosa che sai
fare è guardare
chi ti sta intorno con quegli occhioni da pesce lessa…
ALLORA SI’! TU E IL TUO
MAESTRO DI MERDA MI FATE SOLTANTO VOMITARE! SIETE PERFINO PEGGIO DEI
KAGAKURIANI! NON DOVEVATE NEMMENO ESISTERE! -
***
Quelle
erano le mie parole…
…
ero stata io a dirle… mentre
Kairi aveva bisogno del nostro aiuto… mentre
Kairi…
***
- … a
proposito… su chi vorresti giurare? Sui tuoi
genitori… sul tuo maestro… o su un
figlio, magari? -
***
…
mentre Kairi moriva… io stavo
pronunciando quelle parole orribili…
Nessuno
si era ancora reso conto del ritorno in vita di Seras, la quale aveva
rigenerato del tutto il suo cranio… mi
voltai sconfitta verso di lei, ma compresi che aveva perso del tutto il
controllo…
…
forse era meglio così… volevo
soltanto morire!
“Non
avresti dovuto… non avresti dovuto parlare di
quello… NON ME NE FOTTE PIU’ UN
CAZZO SE SEI AMICA DI DRAGON! TU SEI UNA DONNA MORTA, LURIDA PUTTANA!”
Chiusi
gli occhi, ormai priva di ogni voglia di vivere, mentre Seras Victoria
si gettò
verso di me con le mascelle divaricate, pronta a strapparmi da
quell’inferno di
vita che avevo vissuto…
DRAGON
Sentii
dei passi poco fuori dalla stanza. Li riconobbi come quelli di Cargoth,
ed il
mio udito non mi tradì. Il namecciano entrò
dentro la nostra camera. Ero seduto
sul letto, con Kairi che sembrava stesse dormendo tra le mie braccia.
Continuavo ad accarezzarle i capelli, mentre il mio amico si sedeva
accanto a
me e mi cingeva le spalle con un braccio.
Avevo
perso sia la voce che le lacrime. Ormai fissavo quello che ormai era un
guscio
vuoto e senza vita, ma non me ne rendevo ancora conto. Per me, lei
rimaneva
sempre la ragazza che aveva illuminato il mio cuore immerso
nell’oscurità più
profonda. Kairi era colei che era riuscita a dare un senso a tutto il
dolore
che avevo provato dopo la morte di Cristal.
Lei era
tutta la mia vita… la mia
speranza di vita… il mio sole…
…
lei era Kairi… ed ora non c’era
più…
…
era morta… morta… morta…
“Mi
dispiace davvero tanto, Dragon… non posso credere che sia
successo un
avvenimento così orribile… lei non meritava di
fare una fine del genere…”
Quelle
parole non riuscirono ad affievolire il dolore…
…
non mi sapevano di nulla, erano
prive di significato…
…
certo che lei non
meritava di morire… nessuno meriterebbe di morire per mano
altrui… io non
riuscivo a perdonarmi per tutti coloro che avevo ucciso, buoni o
cattivi… come
potevo perdonare colui che aveva ucciso l’amore della mia
vita? Come potevo
perdonare Diablo per ciò che aveva fatto a Kairi?
- Io non
amerò nessun altro oltre te,
Cristal! -
***
Quelle
immagini riaffiorarono nella mia mente come un uragano…
…
ora ero davanti ad un letto di
ospedale, sul quale vi era stesa Cristal, che mi osservava con un
sorriso così
dolce da lasciarmi senza fiato.
“Ti
prometto che non amerò nessun altro come ho amato te, amore
mio…” le
avevo detto quel giorno, mentre la imboccavo per farla mangiare
“…
tu
sei l’unica in grado di rendere la mia vita unica e
speciale…”
“No,
Dragon…”
Quell’esclamazione
mi aveva lasciato senza parole. Avevo osservato incredulo quella che,
un tempo,
era mia moglie mentre mi negava con tranquillità il mio
amore per lei.
“… tu
non manterrai la promessa… non lo farai! Sono io che non te
lo permetto! Tu non
mi hai mai amato per davvero… eri attratto da me…
hai provato un affetto
incondizionato nei miei confronti… un affetto tale da
spingerti a rimanere
affianco a me nonostante io stia per morire… ma la
verità è che tu non sai
ancora cosa sia il Vero Amore…”
“Cristal…
cosa dici? Non ti avrei mai
sposato
se…”
“Sono
felice che tu mi abbia voluto bene sino alla fine… sono
fiera di aver
incontrato un ragazzo come te che è riuscito a rendere un
maschiaccio come me…
una vera e propria principessa… ti amo e ti amerò
sempre, Dragon Oronar… ma io
voglio che tu trovi il tuo Vero Amore… quella persona che
riuscirà ad accettare
anche i difetti che tu odi tanto… quella donna che
riuscirà a farti amare tutto
ciò che sei…”
“Cristal…
ora basta, ti prego…”
“Sto
per morire, Dragon!” mi
aveva affermato
in faccia, arrabbiata “Succederà,
che ci piaccia o meno! Ormai ho
dato tutte le mie volontà all’avvocato di
famiglia… ho già parlato per l’ultima
volta con i miei genitori… mi manca soltanto la tua
parola… promettimi che
troverai un’altra donna… lasciami morire e
promettimi di continuare la tua
vita, di non soffrire per tutta la vita a causa mia… ti
prego, promettimelo
Dragon… perché non voglio morire sapendo che mio
marito non riuscirà più a
vivere per causa mia!”
Ero
rimasto letteralmente sconvolto vedendo il viso di Cristal rigarsi di
lacrime…
lacrime talmente amare e cariche di dolore da sopportare…
“Io…
d’accordo, Cristal… ci
proverò…”
Lei mi
abbracciò all’istante, in preda alla disperazione,
e io non riuscii più a
trattenermi. Per molto tempo non si era aperta così tanto
con me… la paura
della morte l’aveva completamente indebolita e
terrorizzata…
Rimanemmo
così per molti minuti, prima che lei si staccasse da me,
asciugandosi le
lacrime.
“Grazie,
Dragon… scusa se ti ho detto parole così
pesanti… so che mi hai davvero voluto bene… ma il
tuo Vero Amore è da un'altra parte e ti aspetta per
illuminare completamente il
tuo cuore, e io non posso farlo più…
ora… posso veramente… lasciarti…
an…”
Sbiancai
quando la vidi lasciarsi andare sul letto, con il sangue che ormai
sgorgava
senza freno dalla sua bocca…
…
ero rimasto lì, fermo, senza
riuscire a far nulla… erano entrati decine di medici ed
infermieri, che si
erano accorti dell’accaduto.
“Signor
Oronar… la lasci andare, ci
penseremo noi!”
***
“Dragon…
lasciala andare… lascia Kairi dentro il letto…
chiamerò i suoi amici e le
daremo una degna sepoltura…”
***
“Signor
Oronar! Lasci la paziente!”
“E’
inutile…
c’è troppo sangue… sta
morendo…”
***
“Dragon…
non puoi più far nulla, adesso… non è
stata colpa tua…”
Non
riuscivo a lasciarla andare. Non volevo lasciarla andare…
***
Cristal
aveva ragione. Io non l’avevo mai amata per davvero. Le avevo
dato parte del
mio cuore, ma non era mai stata lei il mio Vero Amore…
…
Kairi… Kairi è il
mio Vero Amore!
Era Kairi
colei che
mi aveva fatto davvero salvato dalla mia
oscurità… era lei la persona che
Cristal mi aveva chiesto di cercare… colei che avevo
promesso di amare per
tutta la mia vita…
Ed ora non
c’era più…
Kairi era
morta…
…
morta…
…
morta…
…
morta…
…
morta…
…
morta…
***
“Ora
del decesso… 21:06… ci dispiace, signor
Oronar… sua moglie è…”
***
…
morta…
…
morta…
…
morta…
…
morta…
…
morta…
…
MORTA!
CARGOTH
Provai a
parlare con Dragon un’ultima volta, prima di saltare in aria
per lo spavento a
causa dello scoppio delle finestre.
“Cosa
diavolo…”
Su tutti
i muri cominciarono a formarsi delle minuscole e invisibili crepe,
talmente
tante da far sembrare quella casa un semplice castello di carta.
Le
coperte del letto cominciarono a levitare, come se possedessero vita
propria,
svolazzando lentamente sopra le nostre teste. Un
immenso calore circondò tutto il mio corpo, togliendomi il
fiato.
Era
irriconoscibile… ogni
capillare della sua fronte sembrava stesse sul punto di esplodere,
mentre ogni
nervo del suo collo era teso al massimo. I suoi occhi erano
completamente
sbarrati, ma le sue iridi erano letteralmente sparite. Digrignava i
suoi denti,
cercando di trattenere tutto il calore che il suo KI stava
emanando.
Mollai
all’istante la spalla del mio amico e caddi dal letto per
l’incredulità e lo
sgomento.
Se
qualcuno mi avesse chiesto cosa avessi visto quel giorno, io gli avrei
risposto
con una sola parola.
Era questo
ciò che vedevo in Dragon, la furia fatta persona. Lo vedevo
mentre cercava di
trattenersi dall’esplodere, con la testa che si inclinava
all’indietro
impulsivamente…
…
ma ormai era questione di
attimi…
…
esplose.
L’urlo
di rabbia di Dragon fu tale da costringermi a tapparmi le orecchie e
chiudere
gli occhi terrorizzato.
Rimasi in
quella posizione per più di mezzo minuto, prima di decidermi
a prendere
coraggio e riaprire gli occhi.
Non mi
sarei mai dimenticato ciò che vidi.
L’intera
struttura era esplosa
attorno a noi… no… si era letteralmente
polverizzata…
Tutti
coloro che erano rimasti al villaggio erano a bocca aperta, increduli e
scioccati davanti a quella scena…
…
perfino Seras, che sarebbe
dovuta essere senza controllo, era rimasta paralizzata per la
paura…
…
tuttavia, però, fu
qualcos’altro a scioccarmi a tal punto da chiedermi se avessi
sognato o avessi
vissuto realmente quella scena…
“Sei
viva… il to KI è sigillato dentro il
cuore… posso ancora salvarti… resisti,
Kairi…”
Dragon
si voltò finalmente verso di me.
Il suo
corpo era ricoperto da un’aura fiammeggiante e dorata, che lo
ricopriva in ogni
punto…
…
i suoi occhi non
erano più scuri, ma avevano lo stesso colore del mare
namecciano durante il
mezzogiorno.
I miei
antenati mi avevano raccontato migliaia di volte la storia di Goku e
Freezer…
non potevo sbagliarmi…
…
quello che avevo
di fronte era il Super Sayan della Leggenda!
***
Eccoci
alla fine del capitolo. Per
coloro che non hanno letto la scena incriminata, nel prossimo capitolo
farò un
riassunto di ciò che ha detto Diablo a Kairi; per tutti gli
altri che hanno
deciso di leggerla, spero possiate perdonarmi se qualcosa è
fin troppo sopra le
righe: siete liberi di chiedermi di cancellarla o di modificarla
qualora fosse
troppo spinta o pesante da leggere. Basterà che anche solo
uno di voi mi mandi
un messaggio, e io provvederò a sistemare il capitolo ;-)
Per tutti, il prossimo
capitolo
sarà pubblicato fra domenica 29 e lunedì 30
ottobre ;-) ci si vede :-)