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Autore: Violetta_    24/10/2017    4 recensioni
Fanfic su una coppia talmente crak che nemmeno un pacchetto di crackers dimenticati in fondo lo zaino.
L'intera raccolta sarà come una scatola di cioccolattini, ogni capitolo avrà un sapore diverso. Non si sa cosa può capitare. (Alcuni capitoli saranno Flashfic. Il raiting potrebbe salire).
Saranno presenti collegamenti con altre mie raccolte (soprattutto "Secret file Zero" e "Jerez")
***
(Dal capitolo 1)
Alzò un sopracciglio.
Lei era una donna veramente terribile.
Scorbutica, analitica, furba. Bellissima.
Era diventata davvero meravigliosa.
-
Lui era una persona piuttosto complessa.
Aveva un passato misterioso che lo aveva portato in una posizione di spicco all'interno di un'organizzazione fantasma.
Era un ottimo attore e apparentemente una brava persona: gentile, generosa, simpatica. E forse lo era davvero.
***
(Dal capitolo 8)
Agasa si girò a fissarla ed inclinò la testa.
Ultimamente Shiho era strana.
Chissà come mai.
-
Shinichi corrugò la fronte con aria stranita.
Ultimamente Rei era strano.
Chissà cosa gli passava per la testa.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Rei Furuya, Tooru Amuro
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Punti di vista










Shinichi Kudo godeva di una buona popolarità al liceo.
Le ragazze lo adoravano, i compagni gli volevano bene, ed alcuni ragazzi addirittura lo invidiavano.
Anzi da quando si era dichiarato a Ran, la più bella ragazza della scuola, in uno dei luoghi più importanti del mondo, molti ragazzi lo invidiavano.

Ma quando Shiho si era presentata di fronte al liceo, sulla sua harley con un paio di jeans aderenti ed una giacca da motociclista di pelle, la sua popolarità era schizzata alle stelle.




*



Quel pomeriggio, subito dopo la fine delle lezioni, tutti i ragazzi si ritrovarono a girare la testa, chi rimanendo a bocca aperta chi iniziando a parlare e a fare domande al compagno vicino.

Sonoko, che si trovava a pochi metri dallo spettacolino, diede una forte gomitata a Ran, chiaro suggerimento ad intervenire, ma lei si limitò a massaggiarsi il braccio guardando la scena in silenzio e col capo leggermente chino.

Intanto Shiho si era tolta il casco e aveva fatto cenno a Shinichi di avvicinarsi.

<< Sherlok >> disse a mo' di saluto << Agasa mi ha detto che ti servivano gli occhiali >>


Il ragazzo con la borsa scolastica poggiata sulla sua spalla si era avvicinato sorridendole.

<< Grazie, che gentile >>
<< Non li userai per barare al prossimo test vero? >>


Il ragazzo chiuse gli occhi stringendo i pugni con fare offeso.

<< Ma che vai farneticando! Smettila >>

Sonoko gonfiò le guance e mise le mani sui fianchi.

<< Vedi? Ti ho detto che quella non mi piace >>
<< E' venuta solo per dargli gli occhiali speciali di Conan... gli servono per un caso >> disse Ran stropicciandosi nervosamente un lembo della giacca dell'uniforme.
<< Ma sentila con quelle frasette. “Non le userai per il test vero?” >> disse l'ultima frase mimando male la sua voce.


Masumi scosse la testa sospirando, preferiva non immischiarsi in quel discorso.

Intanto Shiho aveva finito il suo compito e stava per andarsene, quando si voltò alzando di poco la voce.

<< A proposito... per stasera ricorda
ti di riportarmi la maglietta di Kazunori che ti ho prestato l'altro giorno o non ti faccio entrare in casa >>

Ora. Quella frase era un innocente riferimento al fatto che avrebbero trasmesso in tv un nuovo episodio della serie preferita di Shiho, con protagonista
Sannomiya Kazunori, e la ragazza la voleva vedere indossando la sua maglietta a tema. Tutto qui.

Però alle orecchie di tutti ragazzi liceali il significato arrivò in modo del tutto diverso.

Avevano iniziato a parlare e a fare ipotesi formando dei piccoli gruppetti.

Masumi vide un suo compagno di classe coprirsi il naso che aveva iniziato a sanguinare.

Shinichi, che non si era accorto della situazione che stava capitando oltre il suo campo visivo, rispose con sarcasmo alla sua amica.

<< Sarà fatto principessa Shiho >>

Lei lo salutò con un velato insulto e si rimise in moto sfrecciando via.

Una volta rimasto solo Shinichi venne letteralmente accerchiato dai suoi compagni.

<< Ma chi è quella? >>
<< Dove l'hai conosciuta? >>

<< Ma quanti anni ha? >>
<< Ma perché vi dovete vedere stasera? >>

Il ragazzo mise le mani davanti il viso.

<< Ehi ehi piano! Quella è Shiho... la mia vicina di casa >>


Silenzio generale.

<< Tu hai quella come vicina di casa? >>
<< Ma non c'era quell'inventore matto? >>
<< E'... una sua parente >> rispose Shinichi grattandosi la nuca.

Un ragazzo con la camicia tutta in disordine e senza giacca si avvicinò al detective con fare spavaldo.

<< Ehi Kudo posso venire a casa tua? >>
<< Perché? >> Domandò sinceramente curioso.


Il ragazzo portò una mano sul mento iniziando a parlare in modo malizioso.

<< Beh se è tua vicina allora forse c'è una finestra che dà sulla sua camera e... >>

Il pugno di Masumi fu così violento da scaraventarlo contro un albero.

<< Razza di maiale! >>


Un altro ragazzo si grattò la testa sorpreso dalla scena.

<< Ehi ma che ti prende? >>
<< Si da il caso che Shiho sia anche... una mia grande amica >> disse la giovane detective celando in parte la verità.

L'ennesimo ragazzo, questo più educato, si avvicinò a Shinichi. Era tutto rosso in viso e si grattava la nuca.


<< Ma... per caso è fidanzata? >

Shinichi aggrottò la fronte.

<< Chi Shiho? Ma per favore, col suo carattere solo un matto se la prenderebbe! >>





*




<< Che facciamo stasera? >>
<< Io mi guardo il nuovo episodio del detective Sannomiya con Shinichi ed i ragazzi. Tu non ne ho idea >>
<< Che modo dolce di dirmi che non staremo insieme >>

<< Penso anche io >>

Shiho e Rei si trovavano nel parco poco distante dalla casa del ragazzo.
passeggiavano a pochi passi dagli alberi di ciliegio seguendo uno dei viali principali.
Era un bel posto, pieno di fiori e non troppo affollato.

Erano l'uno accanto a l'altra intenti a guardare il panorama.

Rei aveva provato un paio di volte a baciarla ma dalle sue reazioni, come ad esempio schiaffeggiargli il braccio o ghiacciarlo con lo sguardo, aveva capito che quella ragazza non era propensa ad assecondare certi atteggiamenti in pubblico, quindi non aveva insistito oltre.

Pochi minuti dopo però era tornato alla carica provando a tenerle la mano e Shiho gli schiaffeggiò il dorso con forza.

<< La finisci? >> soffiò guardandolo torvo.

Rei batté le palpebre spiazzato.

<< Ma non sto facendo nulla di male... >>

Shiho incrociò le braccia al petto e girò la testa dall'altra parte.

<< Stupido >>

Rei sospirò e portò una mano dietro la nuca con fare seccato.

Acida.
Acida e antipatica.

La guardò con la coda dell'occhio mentre continuavano a camminare.

Però nonostante sembrasse sempre burbera c'erano degli aspetti della sua persona che trovava adorabili.
Come il fatto che avesse percorso tutta quella strada solo per fargli visita, dopotutto quel giorno non lavorava e non aveva altri motivi per venire fin li.
O il leggero rossore che si era fatto strada sulle sue guance.

Oppure il modo in cui stava puntando un piccolo chiosco del gelato poco distante.

Alzò il capo e gli scappò un sorriso mentre un dubbio si insinuava nella sua testa.

Shiho andava matta per il cioccolato.
Andava matta per i dolci in generale ma il cioccolato era quello che prediligeva, l'aveva scoperto per caso due anni prima mentre stava scambiando quattro chiacchiere con Azusa.


Non capiva perché si ostinasse ad evitare la pietanza. Si negava qualsiasi strappo alla regola come se la vita con lei fosse stata clemente.

<< Hai mai pensato che il fatto che tu sia sempre incazzata derivi in buona parte dalle tue diete? >> domandò improvvisamente.
<< Come? No. E poi io non sono sempre incazzata >> rispose la ragazza presa alla sprovvista.

<< Scommetto che hai saltato il pranzo anche oggi >>

Lei tentennò un istante.

<< No... >>

Rei chiuse gli occhi accennando un piccolo sorriso.

<< Come vuoi... io comunque ti vado a comprare un gelato al cioccolato >> disse dirigendosi verso il chiosco.


Shiho incrociò le braccia al petto rimanendo ferma sul posto.

<< Non lo voglio il gelato al cioccolato >>


Per tutta risposta il ragazzo continuò a camminare alzando la mano destra.

<< Io te lo prendo poi fa quello che ti pare... >>




*



La guardò di sottecchi mangiare il suo gelato con aria soddisfatta.

Erano seduti su una panchina sotto un ciliegio in una zona isolata del parco.
O meglio, Rei era seduto sulla panchina, Shiho era seduta sulle sue gambe.

Non appena la ragazza si accorse di essere osservata gli avvicinò il cucchiaino colorato alle labbra.

<< Vuoi? >> chiese con voce dolce.

Lui annuì, aprì le labbra lasciandosi imboccare e le sorrise.


Aveva il suo caratterino ma in fondo bastava saperla prendere.
















Angolo dell'autrice.

Ci sono dei riferimenti al radio drama CD “A Challenge from Detective Boys”

Per chi non lo conoscesse in questo brano Conan prende in giro Haibara perchè è una fan di Sannomiya Kazunori, un attore che in un programma interpreta un detective.
Spero che vi sia piaciuto. Un bacione.


Violetta_

   
 
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