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Autore: _BlueLady_    24/10/2017    2 recensioni
Non sempre è il momento giusto per incontrarsi.
Spesso l'apparenza ci inganna, siamo vittime dei pregiudizi, basta una sola cosa fuori posto per mandare all'aria quello che sarebbe potuto essere un incontro perfetto.
A volte non siamo preparati ad accogliere qualcun altro nelle nostre vite, a volte sembrerebbe più semplice di quello che è, ma la crudeltà delle circostanze fa sì che tutto finisca in cenere. A volte basterebbe soltanto un pò di coraggio in più.
Sarebbe sufficiente una parola in più del dovuto, un sorriso più sincero, o semplicemente basterebbe saper ingoiare il proprio orgoglio, ogni tanto, per far sì che le cose viaggino nella giusta direzione.
A volte si è ancora in tempo per rimediare ai propri errori, a volte semplicemente è troppo tardi per tornare indietro.
Resterà soltanto una cicatrice a testimoniare l'impronta di quell'incontro fugace, mentre il rimbombo di parole pensate troppe volte e mai proferite ad alta voce farà da eco ai rimpianti di ciò che si sarebbe potuto creare, quando era ancora il tempo giusto per poter cambiare le cose.
- Di come Rein e Shade si sono vissuti in silenzio -
[Raccolta di Missing Moments dell'anime/manga, dedicate alla SXR. Perchè il BlueMoon esiste]
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rein, Shade
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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~ CAPITOLO 7: AVRO’ CURA DI TE ~
Anime, Episodio 27

 
Si era ripromesso che non l’avrebbe fatto più. Si era ripromesso che, qualunque cosa sarebbe successa, avrebbe lasciato che quella ragazzina se la cavasse da sola.
Eppure, ogni volta che se ne convinceva, il destino pareva remargli spietatamente contro. Ed inevitabilmente la sua forza di volontà veniva meno.
Non sapeva se dare la colpa al fatto di essere un principe, e pertanto a non avere un cuore di pietra, o se la colpa fosse soltanto della straordinaria capacità di Rein di attirare i guai su di sé.
Istintivamente, sentiva di doverla proteggere.
La cercava nei suoi sguardi, la osservava da lontano, la sua mente era piena di lei, giorno e notte, e del resto non poteva che essere così, dato che quella sciocca ragazzina era terribilmente distratta. Se non ci avesse pensato lui, a lei, chi altri lo avrebbe fatto?
Shade odiava ammetterlo a se stesso, ma ogni volta che si riprometteva di non cedere, l’istinto di proteggerla, il cieco desiderio di saperla al sicuro lontano dal pericolo, prevaleva su tutto il resto. E si ritrovavano di nuovo corpo contro corpo, respiro contro respiro, occhi negli occhi.
Anche in quel momento, mentre Bright mostrava loro una nuova sorprendente macchina cerca gioielli, Shade odorava nell’aria il sentore di un pericolo. Restava in allerta, i nervi tesi, osservando l’immenso robot ergersi minaccioso di fronte alle gemelle, ed avanzare a poco a poco verso di loro non appena venne azionato.
Fine e Rein lo osservarono ammirate muovere i suoi primi passi, non accorgendosi del movimento impercettibile che uno dei bracci meccanici aveva eseguito nella loro direzione.
Shade lo notò, con occhio acuto e vigile, e non appena percepì cosa sarebbe successo di lì a poco si fiondò di corsa sulle gemelle, ancora distratte ad ammirare la gigantesca macchina di fronte a loro.
- Fate attenzione! – gridò a gran voce correndo verso di loro, ed ecco che il braccio si azionò nel tentativo di arpionare una delle due e catturarla tra le proprie grinfie. Quella macchina aveva qualcosa che non andava.
Rein e Fine si voltarono disorientate verso di lui, osservando poi il robot prima che potesse colpirle. Fu allora che accadde.
Erano due da difendere, ne afferrò soltanto una. Istintivamente, senza neanche pensare.
Rein non fece neanche in tempo a realizzare, che subito si sentì arpionare con forza per la vita, e di nuovo come tante altre volte percepì la sensazione di un corpo caldo addosso a lei.
Mentre Shade la prendeva tra le braccia, un odore di lillà e fiordaliso gli penetrò le narici, inebriandogli la mente ed il cuore.
Le fece scudo con il corpo mentre rovinavano a terra insieme. Nonostante il peso del corpo di Rein sopra al suo ed il forte contraccolpo provocato dalla caduta con la pietra sottostante gli avessero tolto per un attimo il respiro, quando Shade realizzò di avere Rein tra le braccia, istintivamente la strinse ancora di più a sé. L’odore di lillà si fece più prepotente, riempiendo ogni singola cellula di lei.
Avrebbe voluto non doverla lasciare andare più, ma fu costretto a farlo per consentirle di fuggire ed allontanarsi dal pericolo. L’aiutò ad alzarsi da terra, sfiorandole le spalle con tocco delicato, quasi a volerle dire “Io ci sono, e per quanto mi sarà possibile, avrò cura di te”.
Negli occhi di Bright, quando furono al sicuro, percepì una scintilla di malignità balenargli nelle iridi cremisi, quasi a maledirlo di essere riuscito a mettere in salvo le due gemelle, rovinandogli un piano segreto ben architettato.
Lo osservò attentamente, e ripensò a quanto per Rein contasse il coraggio ed il valore di quel principe dalle intenzioni sospette, così losco e sinistro a guardarlo in quel momento. Percepiva odore di corruzione in quell’animo un tempo nobile e generoso.
Si ripromise di tenerlo d’occhio, ed inevitabilmente l’attenzione nei confronti della turchina si fece più marcata e meticolosa.
Sapeva che, se Rein avesse dovuto scegliere da chi farsi trarre in salvo, lui avrebbe sicuramente occupato il secondo posto. A Bright spettava il primato, e ciò era sufficiente ad alimentare l’ostinatezza e l’orgoglio di volerle dimostrare che non sempre, come accade nelle fiabe, è il principe azzurro a recitare la parte dell’eroe, e che non tutti i “cattivi” sono da biasimare. Nella vita reale, alcuni principi all’apparenza buoni e valorosi si lasciano facilmente corrompere.
Nel cuore, un’impercettibile scintilla di gelosia si accese al pensiero che, per quanto Bright le avesse già dato prova in passato di non essere come lo sognava, finché non l’avesse delusa del tutto, agli occhi della turchina sarebbe sempre venuto prima di chiunque altro. Prima di lui.
Eppure ciò non bastava a farlo desistere dai suon buoni propositi. Per quanto cercasse di negare l’evidenza, nel profondo sapeva che prendersi cura di lei era il suo destino inesorabile. Anche se ciò non sarebbe bastato a farla accorgere di lui.
Quante altre volte dovrò salvarti, Rein, prima che tu capisca che il principe che tanto sogni sono io?


Angolo Autrice:

Dopo essere passata ad aggiornare il Collezionista, torno anche qui. 
Che dire, anche questo è un episodio che ogni BlueMoon ricorderà bene (quale episodio non si ricorda, dite voi?) ed anche qui ammetto che il mio cuoricino da fangirl ha sussultato di gioia.
Inutile descrivere i particolari della scena, parla già da sè <3
Pian piano ci avviciniamo sempre di più ad episodi sempre più famosi ed intimi tra i due. Aaaah, quanto li amo!
Spero che la lettura sia stata gradita, e di essere riuscita a rendere al meglio la scena. Sicuramente ci sono scene tra i due più clou, ma questa certamente non poteva mancare.
Ringrazio tutti coloro che mi seguono. Vi do appuntamento al prossimo capitolo
Baci

_BlueLady_
  
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