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Autore: LunariaScrittrice    25/10/2017    1 recensioni
Ehilà sono Lunaby, quella che scrive tutto su Yugi e Yami, ed infatti ecco qui una nuova storia!!
Si riprende da dopo il film " Yu gi oh the darkinside of dimension. "
la storia sarà dal punto di vista di Yugi Mutou.
" Mi risveglio per poi sentire che altre lacrime ho versato per poi guardare il sole dalla finestra che indica il mattino. « Mi sono innamorato di lui... »
A capirlo metto una mano in faccia, arrossisco e mi inizio ad odiare. « Sono pazzo! Come è accaduto? Proprio ad un fantasma...»
E so che questo mai muterà.
So che morirò a cercare una persona che corrisponda ad Atem.
So che vivrò nel tormento.
So che tornerò falso.
So che mentirò a me stesso.
So cosa accadrà.
Come un pazzo urlo guardando in alto. « PRENDITI LE TUE Responsabilità! IO COME CAVOLO VIVO ORA?
DOVEVI LASCIARMI MORIRE! SEI IL SOLITO EGOISTA, STUPIDO FARAONE!! MI SONO INNAMORATO! TI ODIO!»
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Atemu, Un po' tutti, Yuugi Mouto
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Come se scrivessi a Babbo Natale.

 

Quanto tempo sta passando?

Beh, le vacanze invernali sono alle porte; la gita scolastica è stata divertente: mi sono divertito a stare con i miei amici, a sciare a sfidarli, a giocare a tirarci le palle di neve, mi è piaciuto anche sentire il gelo del vento e camminare per la montagna, ascoltare le storie, le leggende, ma ora siamo a natale, e wow, come è colorata la città dai colori natalizi: giallo, rosso, verde, e poi ci sono tanti travestiti da S' Clause che ti rinfilano la pubblicità di un negozio, oppure che racattano i bambini e ascoltano i loro desideri per poi proporre alle mamme dove andare a comprare tali oggetti.


 

A volte vorrei essere un bambino per solo scrivere una lettera a babbo natale e dirgli di ridarmi Atem, ma ormai a diciassette anni e un quarto, quanto potrebbe essere utile?
Eppure vorrei scrivere qualcosa; forse è follia, ma una mia lettera potrebbe mai andare nel regno dei morti?
Gli Dei avrebbero pietà di questo gesto insensato, stupido ma pieno di disperazione?

Mi sembra quasi che il faraone ora sia il “babbo natale” perché è qualcosa d'immaginario,: so se c'è, se è qui, e se è possibile contattarlo.

Ma Se i bambini scrivono una lettera a una persona immaginaria perché io non potrei per il faraone?


 

I bambini sono speciali, hanno l'immaginazione, l'ingenuità, ed io mi sento tale: immagino che lui sia vicino a me, immagino che sappia tutto, ma non so se è davvero così; il faraone è come babbo natale, e mi rende triste perché quasi cancella il passato e i momenti trascorsi con lui che ho racchiuso nel mio cuore.

Con i miei amici si decide che regalo di natale dovrei fare a mio nonno, devo dire che questo appellativo è riuscito a distrarmi dal mio amore palesamene impossibile. « Ragazzi, per voi cosa potrei regalare a mio nonno? »
Chiedo ai miei amici che ho incontrato in uno stadio dopo una lotta a Dual mosnter; perché sì ancora ci gioco, ancora tengo fede al titolo del “Re dei giochi”, non lo perderei mai perché è ciò che io e Atem abbiamo ottenuto con fatica per salvare mio nonno da Pegasus e il gioco delle ombre.
« Potresti provare un quadro e poi ci aggiungi una foto di te e me che vinciamo il campionato di Dual monster. » Consiglia Jonouchi con il su tono esuberante; insomma non sa mai come non mettersi dentro nelle discussioni.
« Ehm, qualcosa di meno che parli di noi ma di lui? »
Anzu si mette un dito sulle labbra per rifletterci. « Mmh, beh, tuo nonno avrà sugli sessanta anni, che ne dici di un portafoglio con una foto famiglia? » Sarebbe una bella idea se non l'avessi già fatto cinque anni fa.
« Non posso ripetere il regalo. » Affermo con una gocciolina in testa.
« Beh, regalagli qualcosa di antico, magari di misterioso no? » E dove pensa che possa trovarlo tra le rovine della Egitto forse?
« Non saprei e dove potrei trovare qualcosa? »
Bakura afferma, dato che è uscito con noi. « Potresti provare nella foresta, ho sentito che c'è un grotta con un minerale che lo stanno ora studiando, forse potrebbe essere interessante per tuo nonno. » In pratica dovrei andare in esplorazione, e magari incontrare pipistrelli ed altro?

Credo che mi basti stare nelle grotte, ci sono stato spesso nelle mie avventure con Atem. « Vorrei non rischiare la mia vita per questo regalo. » E infatti rischierei la vita solo per Atem non per un regalo di natale.
« Ora che ci penso io ho qualcosa che mia nonna mi ha sempre dato, risale alla Grecia, pare che sia uno scrigno dove puoi comunicare con gli Dei. Mia nonna mi ha detto che funziona solo da chi discende dalla famiglia purosangue, magari a tuo nonno potrebbe interessare, tanto non vale nulla nemmeno al banco dei pegni. » Non ho mai sentito che Anzu avesse parenti dalla Grecia, ma potrebbe davvero piacere a mio nonno. « Quanto vuoi per regalarmelo? » Chiedo come se Anzu fosse diventata una commessa.
« Beh, siamo amici, mi va bene anche diecimila Yen. » Prendo il portafoglio. « TI do anche quaranta, ma andiamo a prenderlo! »
Forse in parte lo voglio usare per me stesso e non per mio nonno, e infatti quella leggenda mi ha fatto collegare tutto a come inviare una lettera al faraone.
Anzu rimane a sbattere le palpebre, a lei quei soldi servono e se ne approfitta. « Affare fatto amico! »

Arriviamo a casa di Anzu che è grande, del resto i suoi genitori lavorano come banchieri, non mi stupisce che sia ricca a suo modo, si veste sempre firmato, ed è così curata, proprio come una donna.

A casa siamo completamente soli, i suoi genitori sono fuori, mentre gli altri nostri amici sono tornati nelle loro abitazioni.
Anzu mi porta verso la soffitta di casa sua. « Aspetta un attimo. » Prende la scala, ci sale sopra e raggiunge il piano di sopra per poi cercare con una torcia elettrica uno scrigno che lo apre poi trovarlo. « Eccolo, Yugi vieni! » Urla lei.

La raggiungo evitando le ragnatele anche se l'odore di chiuso ce ne molto.

Anzu illumina una piccola credenza con sotto un cassetto fatto di legno pregiato dove ci sono raffigurte diverse entità e in più sopra ha persino uno specchio quadrato che ha il colore opaco probabilmente per via della polvere. « È davvero antico! »
Anzu annuisce e me lo cede così lo tocco notando una scintilla dorata quando lo tocco, ma è un attimo proprio , forse la luce riflessa della stanza di sotto?

Anzu prima di mandarmi a casa, mi chiede se rimango con lei ad aiutarla a decorare l'albero di natale, ed accetto anche se vorrei vedere se funziona o no questo scrigno comprato da lei.

Addobbando l'albero di natale con diverse palline, un po' di luci colorate e finta neve, Anzu chiede. « Mi chiedevo, vorresti passare la vigilia con me? »
Questa proposta mi lascia stranito. « Ma credo che sia meglio tutti insieme no? »
Anzu mi si avvicina mentre ho tra le mani delle palline rosse.
Lei utilizza qualcosa il suo fascino: i suoi occhini azzurro cielo, il suo visetto e poi la voce che m'incantano. « E non potremmo soli? »
Un brivido mi percorre, quasi mai Anzu mi ha parlato a quel tono così seducente. « Soli? »

Proprio non la capisco e di colpo indietreggio e lei m'insegue. « Già, alla fine Jonouchi, Honda e Bakura hanno trovato la ragazza credo che loro vogliano stare con la ragazza che amano, non credi? » Probabilmente ha ragione, ormai io e lei siamo gli unici single. « Beh, se la metti in questi termini, hai ragione, ma allora potremmo stare con me e mio nonno no? »
Pare quasi che l'abbia ferita, il suo sguardo è così malinconico. « Però non siamo più bambini, ma adulti, non vorresti cambiare? »
Cambiare? Ma che cavolo vuole dire questa parola?
« E perché dovrei? »
«Perchè potremmo avere una svolta, sei così carino diventato...» afferma con un cenno di prepotenza. « Una svolta? Eh?! Ma che stai dicendo? E poi io non sono carino! » almeno così credo, al massimo adorabile.
Anzu scuote la testa. « Ascolta è passato un anno ormai, e penso che ti sia passata no? »
Passato cosa?
« Vuoi spiegarti? » Per la prima volta nella mia vita non capisco una ragazza.
« Il faraone, non credo che lo ami ancora, giusto? » E ora perché tira fuori questa storia?! Mi infastidisce.
« Perché tu lo ami ancora? » Chiedo incredulo; perché mai dovrebbe ancora amarlo? Lo ama più di me? Questa situazione mi sta sfuggendo di mano.
« No di certo, io l'ho scordato, sai si va avanti, e poi mi interessa un altro. » E se gli interessa un altro perché mi ha messo all' angolo?
« Oh e chi è? » Mi guardo attorno in cerca di una scappatoia.
« Ma non lo capisci, o fai finta di non capire?! » Esclama lei con prepotenza stavolta facendo passi verso me.
« V-Vuoi calmarti? » metto le mani davanti a me in segno di stop, vorrei indietreggiare ma tocco con le spalle il muro. - sono in trappola. -
« Calmarmi? Insomma siamo soli, senza qualcuno che ci controlla, non ti viene in mente nulla? » Non la capisco, cosa dovrei farci con un' amica?
« Ma che sta dicendo, io con gli amici solo gioco. »
« E con una ragazza? » Ragazza?! Perché me lo chiede?
« Ecco, non lo so, ma perché mi fai queste domande strane? »
« Per carità, ma mentalmente non ci arrivi? » chiede quasi arrabbiata, e dovrei io esserlo.
« Ma di che parli? Perché mai dovrei vedere una ragazza se non ce ne sono? »
Ed ecco che Anzu si incavola, e di solito io scapperei, ma qui mi ha messo all' angolo. « Ma non vedi che sono una ragazza!? »
« Certo, lo so che sei una femmina, ma non una ragazza, intendo… ecco… » Accidenti, credo che la sto facendo infuriare, e appunto è rossa. « Ma che mi vedi un maschio forse?!
Ho il seno e anche altro, che devo farti toccare per capirlo deficiente!? »
Scuoto la testa strizzando gli occhi; questa situazione è assurda. « No, ascolta, lo so che sei una femmina, e anche bella, sì, ma non ho voglia di fare nulla, posso andarmene a casa mia?
Tu sei strana oggi, che hai il ciclo?! No, perché se lo hai dovevi dirmelo; le ragazze sono spaventose quando lo hanno, me l'ha detto Jonouchi! Quindi se lo hai prendi un respiro e calmati che io non ho voglia di litigare con una mestruata. »Esclamo a raffica senza pensarci per poi vedere Anzu in lacrime. « Sei crudele… ma insomma, non ci arrivi? »
Mi preoccupo più che altro. « Perché piangi? Non era un offesa. »
« Sai a volte penso che tu sia veramente omosessuale, insomma… non dico di essere sexy, ma non mi consideri nemmeno una donna »


 

In quel istante il cervello elabora al situazione per poi dire. « Fammi capire, era tutto un modo per restare soli? » Domando elaborando ogni gesto suo visto. « E ora te ne accorgi?! »
Mi arrabbio. « Anche sul regalo? »

Benchè forse abbia mentito io ho avvertito qualcosa, ma non sono sicuro di cosa fosse.
« No, quello no, ma volevo restare sola con te. »
Mi si avvicina e m guarda. « Un anno fa mi hai detto che io amo il faraone, ma non è così, adesso m'interessi tu, ti ho osservato ed è da primavera che aspetto un tuo gesto verso me. » In parte la comprendo, io l'aspettavo da Atem « Mi dispiace Anzu non ti ricambierò mai più, non riesco a vederti come la ragazza mia, sei bella ma non sono innamorato più di te, scusa, e ti prego di non farmi più giochi simili per stare sola con me, perché mi ha deluso!
So cosa passi; amare chi non ti ama fa male, ma tu puoi cambiare, io no, per questo sono dannato a ricordarlo anche quando non voglio.»
Lei chiede. « Non posso nemmeno frequentarti? »
« No, sarebbe come se tradissi i miei sentimenti per lui, certo non so se mi ama, se mi pensa, ma io non riuscirei a stare con te in quel senso… e non sono omosessuale, sono bisex! Le ragazze le guardavo, ma se io sono incatenato nell' amore, come posso ora notare altre?
Non ci penso, A me non importa se lui è un maschio, anzi, ben venga lo comprendo meglio, voi ragazze siete un mistero, che chi vi capisce è un genio, ed io non so capirti; ti ferisco perché manca un legame! Siamo amici sì, ma non oltre, ti vedo come una sorella al massimo, non oltre, quindi cerca di non pensarmi più va bene? » So di ferirla, infatti non smette di piangere, ed io me ne approfitto per superarla e andarmene in silenzio prendendo quel regalo che dovrebbe essere per mio nonno.

Raggiungo casa e inizio a scrivere una lettera con racchiuso il mio volere.

- Dei di non so che cosa, mi chiamo Yugi Mutou, sono stato in collegamento con Atem, un faraone dell' antico Egitto, si tratta della reicarnazione del gioco delle ombre.
Non scrivo mai una lettera, e mi chiedo se davvero vi arrivi.
Volevo chiedervi, per questo natale posso avere un regalo?
Sono stato buono; sì ho fatto piangere la ragazza che mi ama, ma dovevo rifiutarla perché amo seriamente Atem, vorrei come regalo vederlo, parlargli, mi basta solo questo, poi non chiederò altro.
Se in cambio devo cedervi qualcosa prendetevelo, che sia la vita di qualcuno mi va bene, so che chiedo troppo.
Spero che esaudirete questo desiderio.
Yugi Mutou. -

Prendo lo scrigno, e cerco di aprire il cassetto ma non si apre nemmeno se ci metto tutta la forza che ho.
Noto che ha un piccolo vassoio e un ago, non so bene cosa debba farci ma ricordandomi che solo dei purosangue possono usarlo, mi pungo il dito; probabilmente è per testare l'utilizzatore di questo oggetto misterioso.
Una goccia di sangue cola sul vassoio per poi vedere che ci sono lievi vibrazioni sulla stessa goccia.


 

Mi pulisco la ferita e riprovo ad aprire il cassetto riuscendoci sena problemi. « ma come è possibile? Io sono umano… allora perché? »

Infilo la lettera poi e inizio a pregare che essa venga letta e presa in considerazione; mi sento davvero come un bambino che chiede un regalo a babbo natale.
Chiudo il cassetto e me ne vado a dormire.
Il giorno seguente controllo se c'è la lettera ma manca e così anche il sangue versato è sparito senza lasciare tracce, a quel punto inizia a capire qualcosa che prima non avevo mai compreso, ma se anche fosse perché mai si è manifestato? Evidentemente un tassello del puzzle manca, e qual'è?
« Atem aspetto il natale… » eppure ho una sensazione strana di aver fatto il patto con il diavolo perché ho detto una cosa che potrebbe costarmi carissima.

____________________________________________

 

Non so come ho queste idee assurde, ma comunque spero vi sia piaciuto^^ a presto. 
il prossimo capitolo sarà doloroso una perdita ci sarà, ma io credo che nulla è gratis nella vita. 
chi è che morirà per voi?

   
 
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