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Autore: shana8998    25/10/2017    0 recensioni
Sesilia James ha 24 anni. Un contratto di tre anni per Flaere una rivista di moda gestita dalla sua amica Victoria ed una vita abbastanza ordinaria , amici, lavoro e la sua storia sentimentale in rotta di collisione.
Una mattina però la proposta di Victoria le sconvolge la giornata. Sesilia deve salvare Flaere e per farlo dovrà volare a Chicago per intervistare il cantate di fama internazionale Jake Whiters ...C'è un solo problema ...Jake è da sempre stato l'amore della sua vita sin da quando avevano 12 anni e vivevano in un piccolo paesino di campagna. Riuscirà Sesilia a non cedere alle tentazioni del suo passato con lui mantenendo salda la storia con il suo ragazzo ?
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ultimo giorno di permanenza a Stoccolma:

Jake ha appena cantato per l'Holms grand Stadium. Un auditorium nel centro città.

Dopo due ore di concerto , di fan strepitanti e la lunga fila di autografi che ha dovuto rilasciare finalmente possiamo passare il fine serata in santa pace.

La band non ha voglia di festeggiare . La partenza è prevista per domani alle 8 del mattino ed andranno sicuramente a dormire presto.

In questi ultimi due giorni , dopo quella serata al Daster io e Jake non ci siamo più visti, fino a questa sera ovviamente.

Lui cantava ed io ero in prima fila ad ascoltarlo.

Anche Trudy c'era.

La sua permanenza è stata casualmente prolissa a: "quando diavolo ripartiremo", quindi questa sera, questa notte, sarà ancora con lui.

So cosa fanno. Anzi immagino cosa potrebbero fare in quella maledetta suite...La mia suite...

Jake ha mentito ancora. Non l'ha lasciata. E' sparito con lei per due dannati giorni , ed io, non ho ricevuto una chiamata , un sms , nemmeno una parola data a Dave o Ben , da riportarmi.

Nulla.

E' tutto come prima, come appena è arrivata lei.

Sono in macchina con Dave. Mi sta riportando in albergo. Non ho chiesto dove fosse diretto Jake assieme a Ben e Trudy. Credo che sia inutile interessarmi di quel dettaglio. Domani ripartirò. Tornerò da Will.

Socchiudo gli occhi.

 

"Finalmente domani tutto finirà".

 

Mi sento sollevata. Niente più Jake. Niente più storie malate o amori impossibili. Niente.

Raggiungiamo l'albergo , la sua Audi non c'è.

Sorpasso il vialetto alberato che porta all'interno dell'edificio.

Pigio sull'interruttore dell'ascensore mentre estraggo le chiavi della mia stanza. Entro.

Sto guardando dritto avanti a me. Non ho la voglia ne, forse, il coraggio di guardare quelle pareti, ma tanto, la testimonianza di ciò che è successo qui dentro è vivida nella mia testa.

Quando le porte si aprono mi affretto a riemergere da quel mare soffocante di ricordi.

Raggiungo la mia porta. Ho il gelo dentro al petto.

La nuova suite è piccola.

Sembra una stanza qualsiasi. O forse così appare ai miei occhi , senza Jake.

C'è un salottino di pelle bianca ed una porta a vetro al centro del muro sulla mia sinistra. E' la stessa porta a vetro della mia vecchia suite. Anche l'interno sembra essere identico. Ma io in due giorni ancora non sono riuscita ad abituarmici.

Getto la borsa sul divano e mi sciolgo i lunghi capelli scuri che avevo intrappolato in uno chignon sulla nuca.

Sono stanca , sopraffatta dalla dinamicità di quell'ultima giornata a Stoccolma.

Forse mi mancherà. Sicuramente mi mancherà.

Quando tornerò a casa dovrà passare una settimana e mezzo perché possa riprendere un altro volo , questa volta per la Francia, e so per certo, che mi sembrerà un'eternità.

Meglio. Dimenticherò Jake e quello che è successo. Userò questa lontananza per ripartire con il piede giusto. Sarò "Sesy , la sua amica" e basta.

Probabilmente sto farneticando e mai nulla tornerà come prima, ma ci spero. Ci spero con tutta me stessa.

Mi libero dell'abito blu a fiori gialli e delle scarpe con il tacco blu elettriche.

Afferro un calice e verso del vino.

E' perfetto per addormentarsi velocemente.

Ah! Mi sono riproposta di non toccare più alcool dopo questa sera.

Ho esagerato in questo periodo e poi, la sua presenza non ha fatto altro che farmi commettere errori irreparabili.

Mi muovo per la stanza e spengo le luci della sala, lasciando accese solo quelle all'interno del bagno in camera mia e la piccola lampada sul mio comodino. Mi sfilo il reggiseno ed indosso un'ampia T-Shirt da uomo.

Dalla parete di vetro oltre il mio letto si vede tutta la città. E' meravigliosa, specie ora che ha appena incominciato a piovere.

Adoro il suono della pioggia. Mi rilassa, non mi fa pensare a nulla.

Provo ad accendere la tv ma non c'è nulla di interessante , mi annoia.

Afferro il mio cellulare. Ultimamente io e Will non ci siamo sentiti mai. So che è impegnato ma non è da lui e...Non è da me.

Ma è colpa di Jake se non riesco a trovare il coraggio per mandargli un sms.

Tutto quello che è successo...

Io...Mi faccio schifo.

L'ho tradito. Ho tradito un uomo che mi ama e mi ha amato per un anno e mezzo. Non verrò mai perdonata.

Stringo il telefono nel pugno. Ora le lacrime mi graffiano il viso.

Ho un dolore apparentemente fisico al ventre, ma so che è solo il rimorso nei confronti di Will.

E non capisco nemmeno ora che sono sola e che posso essere sincera, come faccio a non provare un minimo di rimorso o di rancore nei confronti di Jake.

Mi piego. Ora sto piangendo sul serio. Sono un mostro e merito di andare all'inferno lo so.

 

"Perdonami Will".

 

Non faccio altro che ripetermi , fino allo sfinimento , fino a che non crollo ed i pensieri si fanno leggeri e poi vaghi e poi ancora , spariscono allo stesso modo di come sono nati . Dormo finalmente...

 

4 A.M. , la stessa notte:

Sento un rumore provenire dalla sala. Sono ancora nel dormiveglia e mi maledico per aver bevuto ancora vino. Mugugno non mi interessa del rumore , forse sognavo.

Mi giro pancia in sotto cercando di stare più comoda, ma sento qualcosa avanzare su di me, delicatamente come un serpente fra le foglie.

Sussulto e mi volto.

L'unico punto luce nella stanza è quello dei lampioni che si riflettono sulla mia vetrata, ma c'è abbastanza luce per riconoscere il volto di Jake.

-Che ci fai qui?-. Ho il cuore in gola. Vorrei darmi un pizzicotto per capire se è solo un sogno o se realmente sono sotto di lui.

-Shhh...-. Mi accarezza una guancia.

Mi sollevo con il gomito e sono ad un palmo da lui.

-Non capisco...Come hai fatto ad entrare?-. Dico a bassa voce.

Le sue labbra si incurvano all'insù.

-Ho fatto dare la seconda chiave a Dave da Audry...-.

Sul mio viso si posiziona un sorriso da ebete.

-Jake è da pazzi...-. Mormoro .

-Io sono pazzo. Di te...-. Dice un attimo prima di accarezzarmi i capelli intrecciandoci le dita.

Porta il mio viso a se.

Mi sta baciando, lo sta facendo di nuovo.

Non posso fare a meno di accarezzargli una guancia.

-Sei sparito da quella sera al Daster...-. Dico frustrata.

Mi scosta una ciocca di capelli dal viso.

-Se avessi potuto, sarei piombato nel bel mezzo della notte, qui, quella sera stessa...-.

Ci baciamo ancora.

-Lei?-. Chiedo.

Non so dove sia , non so perché lui è qui con me. Non so più nulla.

-E' nella suite che dorme.-. Evita di aggiungere "nostra", lo sa che mi farebbe male.

-Sei scappato per venire qui? -. Dico sorpresa. Non risponde.

Mi fa stendere sulle spalle e si abbassa verso me.

Le sue labbra mi percorrono il collo ed io inarco leggermente la schiena.

-Perché sei qui?....Perché io sono qui con te? Dovremmo...-. Mi morde.

Ansimo.

-Perché mi è impossibile lasciarti andare.-.

La sua mano scivola sotto la mia T-Shirt e di riflesso le mie unghie si conficcano nelle sue spalle.

-Ma ti è impossibile lasciar andare anche lei...-.

Si irrigidisce per un secondo.

-E' impossibile anche che tu lasci andare Will...-. Sono confusa.

-Cosa c'entra Will?-. Lo allontano facendo spazio fra di noi con le mie braccia appoggiando i palmi al suo petto.

Jake mi guarda dritto negli occhi. Sono carichi di dispiacere, di rancore, di risentimento.

-La prima notte che ci siamo baciati , la ricordi? Mentre eri in bagno che vomitavi, mi hai detto che ti saresti lasciata alle spalle tutto ciò che era successo perchè ami Will...-.

Lo vedo rabbuiarsi.

-E' per questo che non lasci lei?-.

-No, non solo per questo...-.

Schiudo le labbra , vorrei dire qualcosa ma forse, qualsiasi frase dicessi in questo momento , sarebbe sbagliata.

Resta per un momento in silenzio e mi passa un dito sul labbro inferiore.

-Sei così bella...-. Sussurra.

Gli occhi mi bruciano.

-Credi di amarmi Jake?-.

Le sue pupille si dilatano.

Abbassa la testa e guarda il mio ventre.

-Io non ho mai amato nessuno Sesilia...-.

Gli accarezzo il viso.

Mi guarda. E' confuso , lo vedo. E sono confusa anche io.

 

Sono partita da casa mia sapendo di aver provato un sentimento forte in passato per lui. Quando sono arrivata qui, anzi no, prima ancora di arrivare qui, ho capito che quel sentimento io lo provavo ancora, ma adesso...Adesso non so più niente. Prima speravo che mi amasse , ora, mi rendo conto che complicherebbe tutto.

-Baciami Jake...-.

Sale verso le mie labbra , piano, come se ora avesse timore di toccarle.

Mi bacia delicatamente. E' un tocco leggero , quasi impercettibile.

Non c'è voglia carnale. C'è altro.

 

Ma se poi lui non mi amasse io ci soffrirei. 
 

Lo tiro a me, e lo stringo mentre le nostre bocche si congiungo nuovamente.

 

No..Jake non ama, Sesilia. Non ha mai amato nessuna. Devi rassegnarti a quello che è lui...

 

Mi sfila la T-Shirt .

Mi sento strana. Confusa. E' tutto così bello, ed allo stesso tempo terribile...Sono in un vortice e non posso ne voglio, uscirne.

Mi bacia la pelle e lo fa partendo dalla clavicola.

Le mie dita passano fra i suoi capelli.

Chissà se sente il mio cuore...Spero di no...

Batte così forte che mi sta martellando il cervello.

Si avventa sul mio seno e posa le sue labbra sul punto più sensibile.

Adesso la curva della mia schiena è più evidente.

-Ti voglio...-. Mormora mentre scende lungo il ventre delineando una striscia di baci bollenti.

Stringo fra le dita il tessuto del mio guanciale dietro alla mia testa.

Sta scendendo sempre più giù ed io lo voglio...Lo voglio più di ogni altra cosa.

Le sue dita passano sopra di me correndo veloci, infilandosi fra i miei fianchi ed il tessuto del mio intimo , lasciando che quest'ultimo scivoli via da me , lasciandomi del tutto priva di abiti.

Alza lo sguardo. I suoi occhi brillano al buio. Sono carnivori , mi vogliono mentre credo che i miei lo stiano supplicando.

Lo supplicano di continuare , di prendermisi, di possedermi.

Si abbassa fra le mie cosce ed io non posso far altro che mordermi le labbra più forte che posso quando inizia a succhiare quella parte di me.

E' soddisfatto. Lo era anche quando si ergeva a padrone di me in quel bagno, vedendomi contorcere di piacere.

Getto la testa indietro affondandola ancor di più nella morbidezza del cuscino.

Si ferma. Respiro , ma lo detesto per avermi privato di ciò che desidero carnalmente.

-Dimmi che mi vuoi Sesilia. Dimmi che sarai mia adesso.-. Dice , ed il suo tono è autoritario. Mi intimidisce.

-Ti voglio . Adesso.-. Mormoro ed ho ancora il fiatone che mi artiglia i polmoni.

Mi sollevo e gli impedisco di togliersi la sua maglia, perché voglio essere io a farlo.

Mi guarda mentre passo le mie dita sui suoi addominali sollevando quel tessuto così ingombrante ora come ora. La getto via lontana da noi.

Ho voglia di mordere quella perfezione. E' stupendo.

Appoggio le mie labbra sul suo sterno e lo bacio sino a dove ha il tatuaggio , sul suo petto. Il suo respiro si fa pesante.

Salgo fino al collo.

Lui mi stringe i fianchi e mi porta a se.

Lo mordo come lui ha fatto a me e geme. Piano , quasi impercettibilmente.

Mi accarezza il viso.

Ed io non posso farne a meno di perdermi in quelle profonde iridi blu.

Mi solleva. Sono ancora avvinghiata con le gambe attorno alla sua vita e lo bacio quasi a volergli strappare quelle maledette labbra perfette.

Mi fa sdraiare, poi, si solleva quanto basta perché si possa liberare della cinta e della morsa del Jeans che gli impedisce di essere libero.

Se li sfila gettandoli al di la del letto.

Poi....Poi,non dice nulla. Entra dentro me.

Ho l'istinto di serrare le cosce , ma lui si oppone e le allarga.

Fa male. E' molto più grande di come potessi immaginare.

Non è il Jake di dodici anni fa.

Non spinge forte, si muove lentamente come se volesse farmi abituare a tutto quello che sta succedendo.

Tremo.

Non riesco a fermarmi. Ma non credo che sia solo gioia e lui lo capisce.

-Vado avanti?-. La sua voce è dolce.

-...Si...-.

Spinge più forte e serro gli occhi.

Mi sembra la mia prima volta.

-Continua...-. Dico in un filo di voce. Lui mi guarda dall'alto della sua posizione.

Spinge ancora, con più forza.

Non dico più nulla , voglio solo che continui e lui lo fa.

Si abbassa verso me e bacia le mie labbra mentre spinge con il bacino più velocemente.

Perdo la lucidità. Sento che a breve verrò, e mi chiedo come lui riesca a farmi quell'effetto.

Graffio la sua schiena e sembra che lo faccia impazzire. Mi morde e respira ancor più pesantemente.

Ho la sua bocca accanto al lobo del mio orecchio ed il suo respiro mi sembra il suono più bello che le mie orecchie abbiano mai sentito in 24 anni della mia vita.

-Me vuelves loca...-. Sussurro.

Sorride.

-Dio, non hai idea dell'effetto che mi fai quando parli nella tua lingua...-.

Sorrido compiaciuta.

-Entonces te tortura asì...-. (Allora, ti torturo così).

Mi guarda come se volesse divorarmi e torna a spingere dentro me così forte che ora mi è impossibile trattenere i gemiti.

Mi aggrappo alle sue spalle. Non voglio venire...

Mi sollevo di colpo. E' perplesso.

Lo spingo a sedersi e poi salgo su di lui.

Getta la testa all'indietro non appena incomincio a muovere il bacino per far si che il suo membro torni dentro me , ed una volta che accade sono io a comandare. Lo vedo inerme respirare a fatica mentre mi muovo sinuosa su di lui. E' così attraente quando perde la lucidità.

-Dio Sesilia...-.

Lo bacio intrecciando con violenza la mia lingua alla sua e so che sta per finire.

Arriviamo insieme poco dopo che lui è tornato su di me.

Ruota sul fianco a mi trascina verso se , stringendomi con il braccio e baciandomi la fronte.

-Resta qui. Non partire domani.-.

E Cristo , io non vorrei partire mai più...

Lo guardo.

-E' difficile...-.

-Nulla è difficile se lo vuoi...-.

-Fa male Jake....Vederti con lei fa male.-. Mi stringo maggiormente a lui nascondendo il viso fra il suo costato ed il cuscino.

-Tu appartieni a me non lei...-.

Mi volto di riflesso e sono spaesata.

Mi bacia la fronte per la seconda volta.

-Tu sei mia.-.


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AVVERTIMENTO:
(Le frasi riportate in spagnolo, sono prese dal traduttore di google perciò potrebbero non riportare la traduzione originale della frase.)

   
 
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