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Autore: lonewolf87    25/10/2017    1 recensioni
Cinque anni dopo la battaglia contro i draghi malvagi, Goku decide di tornare dalla famiglia e dagli amici per partecipare a un torneo di arti marziali organizzato da Mr. Satan, dove incontrerà due misteriosi ragazzi che hanno un vecchio conto in sospeso con lui. Nuovi alleati, nuovi nemici e nuove battaglie per il destino della Terra attenderanno Goku e il resto del gruppo.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goku, Nuovo personaggio, Pan, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl , Pan/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball Ultimate Heroes'
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Era trascorso un anno dall’ultima battaglia e la pace regnava incontrastata sulla Terra. Trunks e Pan stavano felicemente insieme e avevano annunciato alle rispettive famiglie il loro desiderio di sposarsi. Furono tutti contenti per la loro decisione e poco tempo dopo l’annuncio, Pan finì incinta. Questi momenti di gioia però furono accompagnati da un triste evento. Durante l’ultimo anno infatti le condizioni di salute di Bulma si erano aggravate seriamente finché un brutto giorno non venne a mancare. Un male incurabile purtroppo l’aveva strappata per sempre all’affetto della famiglia e degli amici. Il funerale si tenne il giorno dopo e centinaia di persone furono presenti per l’ultimo addio a Bulma.
“Mamma, come farò senza di te?” singhiozzò Trunks.
“Trunks…” lo chiamò Goten.
“Senza mia madre non ce la farò mai, Goten! Finirò per distruggere l’azienda di famiglia, per cui lei e mio nonno hanno fatto tanti sacrifici!” esclamò disperato il lilla.
“Non dire stupidaggini. Riuscirai a dirigere brillantemente la Capsule Corporation, come hai fatto negli ultimi anni. Tua madre ha sempre creduto nelle tue capacità, altrimenti non ti avrebbe mai nominato presidente.” lo smentì il moro, abbracciando il suo migliore amico. “Ti voglio bene, Trunks. Sei come un fratello per me e non ti lascerò mai solo.”
“Grazie.”
“Di nulla. Ora vado a consolare tua sorella.”
“Mi dispiace tanto, Trunks.” lo raggiunse intanto Pan.
“Mia madre era così entusiasta quando ha saputo che eri incinta e che sarebbe diventata nonna. E proprio quando mancavano pochi mesi alla nascita del nostro bambino…” Trunks non finì di parlare che scoppiò di nuovo a piangere.
La fidanzata provò a calmarlo con un abbraccio, pur essendo anche lei a pezzi. Era molto legata a Bulma e anche la scienziata provava un grande affetto per lei. Aveva appoggiato fin dall’inizio la sua relazione con Trunks, l’aveva persino difesa da Vegeta quando il figlio era finito in pericolo di vita per colpa di Hyper Bu, e non smetteva di fare raccomandazioni a Trunks per evitare litigi. “Bulma sarebbe stata una nonna meravigliosa. Non è giusto.”
“Pan…”
“Trunks… voglio vivere con voi.”
“Che cosa?”
“Sono consapevole di non poter mai sostituire tua madre. Bulma era una donna che portava allegria in famiglia e il pensiero di non poterla più vedere o anche solo sentire la sua voce mi rattrista molto, ma non me la sento di lasciarvi soli in questo momento.”
“Ma i tuoi genitori…”
“I miei capiranno e anche mia nonna. Io e te siamo abbastanza adulti da poter vivere insieme. Non è necessario attendere il matrimonio. Mia nonna negli ultimi anni mi ha portato la testa con le sue lezioni di cucina e credo sia giunta l’ora di mettere in pratica tutto quello che ho imparato. Nelle mie condizioni non posso lavorare nella palestra di nonno Satan e tu mi conosci, Trunks, non sono una che ama stare ferma senza far niente.”
“Capisco. Non sai quanto mi renda felice questa notizia. Grazie, Pan.”
“Non devi ringraziarmi. Ti amo e anch’io farei qualunque cosa per te.”
 
Intanto Goten aveva raggiunto Bra, che aveva lo sguardo perso nel vuoto. “Bra… mi dispiace tanto. Se hai bisogno di qualcosa...”
La ragazza non disse nulla e Goten a quel punto l’abbracciò per consolarla.
 
Bra rimase immobile ed era sul punto di piangere tra le sue braccia, ma presa da un impeto d’orgoglio, allontanò Goten.
“Bra…” mormorò il moro, sorpreso dalla sua reazione.
“Grazie, Goten. Sto bene, non devi preoccuparti.” lo rassicurò Bra.
“Come vuoi.” disse lui, lasciandola sola.
 
Nel frattempo, in un luogo lontano…
“Questo posto mi è familiare…” borbottò una donna dai capelli a caschetto turchini, mentre si guardava intorno.
“Bulma!” la chiamò una voce familiare.
“Eh? Ma tu…”
“Ehilà! Quanto tempo!”
“Goku! Che ci fai qui?”
“Avevo deciso di fare un salto nell’aldilà per assicurarmi che fosse tutto a posto.”
“A posto?”
“Beh anche se non mi trovavo più sulla Terra, ho sempre vegliato sulle nostre famiglie e quando sono venuto a conoscenza della tua brutta malattia, ho chiesto a re Enma e a Baba di fare in modo che, dopo la morte, la tua anima raggiungesse il paradiso il prima possibile, mantenendo anche il tuo corpo, com’era accaduto a me e a tuo marito.”
“Il posto lo conosco già. Ero finita qui assieme a tua moglie e a Videl tanti anni fa per colpa di Majin Bu, anche se in quel caso ero solo uno spirito, mentre adesso mi sembra di essere ancora viva.”
“Eheheh! Proprio così. Con la differenza che adesso hai un’aureola sopra la testa e le tue rughe sono sparite per sempre. Hai ripreso la bellezza di cui andavi tanto fiera.”
“Hmph! Io sono sempre stata bella, anche prima di morire.”
“Ahahahah!” sorrisero entrambi, ma Bulma ad un tratto si fece triste.
“Bulma, va tutto bene? Non sei contenta di trovarti qui?” domandò Goku.
“Apprezzo che tu ti sia preoccupata per me, Goku, ma avrei preferito arrivare in paradiso in un altro momento.” rispose la donna con gli occhi lucidi.
“Mi dispiace.”
“Non smetto di pensare a Vegeta e ai miei figli. Saranno tutti distrutti dal dolore. Soprattutto Bra. Non hai idea di quanto sia preoccupata per lei. Da quando ha saputo della mia malattia, è cambiata parecchio.”
“In che senso?”
“Stava sempre chiusa in casa e usciva solo per seguire le lezioni o fare gli esami. Si era fissata che doveva finire l’università il prima possibile, in modo da poter lavorare subito alla Capsule Corporation.”
“Non capisco di cosa ti preoccupi. Credevo che fossi contenta che tua figlia s’impegnasse sui libri. Chichi al posto tuo avrebbe fatto i salti di gioia.”
“Non dire assurdità. La prima cosa che un genitore desidera per il proprio figlio è vederlo felice, e Bra da un po’ di tempo ha smesso di esserlo. È diventata una specie di automa privo d’espressione, non è più la ragazza allegra e gioiosa che amava tanto divertirsi con la famiglia e le amiche.”
“Hmm…  è una situazione molto complicata. Non hai parlato con lei?”
“Sì, ma continuava a rassicurarmi che andava tutto bene e che non avevo alcun motivo di preoccuparmi. Sapevo che non diceva la verità, ma non sono riuscita ad aiutarla quand’ero in vita, e non potrò fare nulla a maggior ragione adesso che sono un’anima del paradiso.”
“Bulma, io credo che non dovresti disperarti più di tanto.”
“Che vuoi dire?”
“Anche se negli ultimi tempi è stata triste, Bra non sarà mai sola. Ha tante persone su cui può contare. Vegeta, Trunks, Pan, gli altri ragazzi… e soprattutto Goten.”
“Ormai c’ho perso le speranze. Credevo anch’io che Goten volesse bene a Bra, ma non fa altro che lavorare tutto il giorno e durante il tempo libero sta per conto suo o al massimo con Trunks e gli altri. Non si è mai preoccupato più di tanto per mia figlia, nonostante fossero tornati in buoni rapporti. Purtroppo Goten è ancora più tonto di suo padre.”
“Può darsi, ma mio figlio ci tiene molto a Bra e ti assicuro che non passerà molto tempo prima che quei due si rendano conto dei propri sentimenti.”
“Goku, è passato un anno e non è successo niente. Come fai a essere così sicuro che le cose cambieranno tra loro?”
“Fidati, Bulma. Andrà tutto bene. Tua figlia ritroverà il sorriso quanto meno te l’aspetti. Adesso scusami, ma devo andare. Shenron mi sta aspettando.”
“Stai viaggiando ancora con lui?”
“Già. Vorrei tanto fermarmi sulla Terra, ma per il momento non mi è possibile.”
“Capisco. Grazie di tutto, Goku.”
“Figurati. Se hai bisogno di qualcosa, passa pure all’ufficio di re Enma. Lui e Baba ti aiuteranno ad ambientarti. Girando in paradiso, troverai sicuramente qualche nostra vecchia conoscenza. E ricorda, qui potrai sempre vegliare sulla tua famiglia e osservare quello che succede sulla Terra. Adesso scappo. Ciao Bulma.” la salutò Goku, prima di svanire nel nulla.
“Fai buon viaggio.” fece altrettanto lei. “Bene. E adesso che faccio? Quasi quasi cerco i miei genitori. È da tanto che non li vedo.”
 
Nei giorni seguenti, il clima di tristezza in casa Brief non era cambiato. L’assenza di Bulma pesava come un macigno, e come promesso, Pan decise con largo anticipo di trasferirsi a casa Brief ancor prima delle nozze, per stare accanto a Trunks e al resto della famiglia. Non potendosi più allenare a causa della gravidanza, trascorreva le giornate a occuparsi delle pulizie e della cucina, evitando però di fare sforzi eccessivi. Ma se Vegeta non rappresentò un problema, chi preoccupava Pan era invece la sua migliore amica. Bra sembrava quella che più di tutti non era riuscita ad accettare la morte della madre al punto da rinchiudersi in camera. Pan provò a parlarle in più occasioni, ma i risultati furono pessimi e alla fine decise di rivolgersi a qualcun altro.
“Ciao nonna.” la salutò Pan.
“Oh ciao tesoro. Non mi aspettavo di trovarti qui. Va tutto bene?” domandò Chichi.
“Insomma. Potrebbe andare meglio.” rispose la nipote.
“Non è semplice cambiar vita da un giorno all’altro, specialmente dopo un grave lutto in famiglia. Tua madre ti aveva avvisato che non era il momento opportuno per trasferirsi da Trunks, ma come al solito fai sempre di testa tua. Per caso Vegeta ti ha trattata male? È rimasto insoddisfatto dalla tua cucina?”
“No, non si tratta di Vegeta. Lui sta sempre ad allenarsi nella gravity room e ormai lo vedo solo per pranzo e per cena. Mangia, sta zitto e se ne va. Non mi calcola nemmeno.”
“Hmph! È proprio senza ritegno. Sua moglie se n’è andata da poco e lui pensa a combattere. Non l’ho visto piangere nemmeno quando i medici le hanno detto che era morta e al funerale sembrava una statua, come se non gli importasse nulla di lei.”
“Nonna, adesso non esagerare. Vegeta sta soffrendo per la morte di Bulma e allenarsi è l’unico metodo che conosce per sfogare il proprio dolore. Secondo Trunks, il fatto che gli sia indifferente è una cosa positiva. Vuol dire che mi ha accettata nella sua famiglia e questo mi fa molto piacere, se penso che i primi tempi non ero ben vista da lui.”
“Beh se non è Vegeta il problema, allora di chi si tratta?”
“Bra. Si è rinchiusa in camera sua, non vuole vedere nessuno, e non scende nemmeno per mangiare.”
“Perché non le proponi di fare shopping da qualche parte?”
“Già fatto, ma non ne ha voluto sapere.”
“Poverina. Sta davvero a pezzi.”
“Non so cosa fare, nonna. Trunks è molto occupato col lavoro e anche se fosse libero, non credo che sua sorella lo ascolterebbe. E non mi sembra il caso di coinvolgere Vegeta. Lui non è molto bravo con le parole e se Bra dovesse rispondergli male, non so come potrebbe reagire.”
“Non ha un fidanzato, o qualche ragazzo che possa consolarla? Sai, Bulma mi diceva che frequentava qualcuno di nascosto.”
Pan scosse la testa. “Nell’ultimo anno Bra si era concentrata sullo studio come non aveva mai fatto prima e questo ha causato la fine della sua storia con Ken. Stava già male per le condizioni di Bulma, ma io non c’ho mai fatto caso.”
“Tesoro, non devi sentirti in colpa. Hai dovuto pensare a tante cose negli ultimi mesi, tra i preparativi per il matrimonio con Trunks e la tua gravidanza.” la consolò sua nonna.
“E’ vero, ma questo non giustifica il mio allontanamento da lei. Bra è sempre stata presente per me, mi ha aiutata molto con Trunks, e senza di lei forse ci saremmo lasciati. Mentre io non sono riuscita a fare nulla. Ma non ho alcuna intenzione di abbandonarla, nonna. Per questo sono venuta qui. Lo zio Goten è a casa?”
“Sì, è in camera sua. Anche lui ormai fa la stessa vita di Vegeta, sta qui solo per mangiare e dormire, con la differenza che almeno il mio Goten è diventato un bravo lavoratore. Tuttavia ho come la sensazione che non sia felice. Tutta colpa di quella strega di Valese. Per colpa sua, tuo zio non vuole saperne di sposarsi o di mettere su famiglia. Ha deciso di rinunciare per sempre all’amore e io non posso accettarlo. Però si sta impegnando tanto col suo lavoro e se gli dicessi qualcosa, temo che potrebbe reagire male.”
Pan rimase in silenzio. Anche suo zio non se l’era passata bene negli ultimi tempi, nonostante avesse camuffato molto bene il suo disagio ogni volta che s’incontravano. Aveva mantenuto la sua parola di non frequentare altre donne e di concentrarsi solo sul suo lavoro alla Capsule Corporation, al punto da essersi guadagnato la stima e il rispetto dei colleghi, di Trunks e della stessa Bulma. Era convinta che suo zio si sarebbe dato alla pazza gioia con qualche donna, cosa che invece non avvenne, nonostante non fossero mancate le occasioni per lui. Goten infatti era diventato particolarmente ambito tra le impiegate della Capsule Corporation, che più di una volta avevano provato ad uscire con lui, ma alla fine declinava gentilmente i loro inviti, preferendo trascorrere il proprio tempo libero per conto suo o in compagnia di Trunks e degli altri ragazzi.
“Scusa, cara. Hai già i tuoi problemi a cui pensare e non voglio aggiungerti altre preoccupazioni. Vai da tuo zio, credo che sia ancora sveglio. Se hai bisogno di qualcosa, sai dove trovarmi.” l’avvisò Chichi.
“Okay. Grazie, nonna.” replicò Pan, prima di dirigersi in camera di suo zio.
 
Poco dopo…
“E’ permesso?” entrò Pan.
“Hmm? Ciao Pan. Non mi aspettavo di trovarti qui.” l’accolse Goten, che sembrava molto occupato.
“Che stai combinando?” chiese la nipote.
“Non vedi? Sto lavorando. Trunks mi ha affidato dei documenti molto importanti e mi ha chiesto di verificare che non ci sia niente di anomalo.” spiegò lo zio, indicandole con lo sguardo una montagna di fogli sulla sua scrivania.
“Devi consegnarli domani?”
“A dire il vero, mi aveva detto che non c’era alcuna premura e che potevo prendermela comoda, ma siccome non ho molto da fare, ho deciso di occuparmene adesso.”
“Capisco. Sei cambiato molto, zio. Quasi non ti riconosco più. Il pelandrone che pensava a divertirsi e che faceva disperare la madre tutti i giorni ormai è solo un vecchio ricordo.”
“La vita va avanti e non si può restare per sempre bambini. Dovresti saperlo molto bene, del resto anche tu sei cambiata.”
“Veramente io sono la stessa di sempre.”
“Ma davvero? Stai per sposare il mio migliore amico e aspetti un bambino da lui. Hai deciso di trasferirti a casa sua prima ancora del matrimonio e ti stai prendendo cura della sua famiglia. Sì, forse il tuo carattere sarà lo stesso di sempre, però nel giro di poco tempo ti ho vista trasformarti da ragazzina irrequieta e impulsiva in una donna seria e responsabile.”
“Adesso non esagerare.”
“Dico sul serio, Pan. Sono molto felice per te. E ovviamente anche per Trunks. Siete una bellissima coppia e non potevo chiedere di meglio per voi.”
“Grazie, zio.”
“Ma dimmi, a cosa devo la tua visita? Conoscendo Trunks, a quest’ora si starà disperando a non avere accanto la sua futura mogliettina.”
“Ecco… ho bisogno del tuo aiuto per una questione importante. Riguarda Bra.”
“Bra? E cosa le è successo?”
“Sta malissimo e io non so cosa fare con lei. La morte di Bulma l’ha distrutta.”
“E’ comprensibile. L’ha persa per sempre e non possiamo nemmeno resuscitarla, visto che è morta di morte naturale e non per mano di qualche mostro, com’era accaduto alle nostre madri due anni fa. Bulma ha vissuto regolarmente la propria vita, anche se sarebbe potuta durare di più.”
“Ho provato tante volte a parlare con Bra, ma non vuole ascoltarmi. Non la riconosco più.”
“Mi dispiace, ma cosa vuoi che faccia?”
“Devi aiutarla a riprendersi. Forse a te darà retta.”
“Hmm… non ne sono così certo. Non ha voluto ascoltare te che sei la sua migliore amica. Per quale motivo pensi che con me possa cambiare idea?
“Chissà, forse perché ti considera una persona speciale. O magari perché ti ama.”
“Ahahahah!”
“Non c’è niente di divertente, zio! Bra sta male e tu ti metti a ridere?”
“Non rido di lei, ma di quello che hai appena detto. Bra innamorata di me? Ma non dire assurdità. Ho provato a consolarla durante il funerale di Bulma ma mi ha respinto malamente. E poi sta già con un altro, non ha bisogno di me.”
“E’ inutile fingere. Sono rimasta zitta per troppo tempo ma adesso ne ho abbastanza. Io so che la tua scelta di non frequentare altre donne non è stata colpa di Valese, ma perché provi qualcosa per Bra, e appena hai scoperto della sua relazione con Ken, invece che lottare per riconquistarla, hai rinunciato subito a lei.”
“Hmph! Trunks, sei proprio un bell’amico.”
“Trunks è preoccupato per te e lo è anche la nonna. Lei è felice che ti senta realizzato col tuo lavoro alla Capsule Corporation, ma non vuole che tu viva la tua vita da solo e senza fidarti di nessuno.”
“E anche se fosse? Conosci Bra meglio di me e sai che non è capace d’impegnarsi seriamente. Che futuro pensi possa avere con una ragazza del genere?”
“Potresti almeno darle una possibilità. Tu sei diverso dai ragazzi con cui Bra usciva tempo fa. Sei una persona sincera e leale e lo dimostra il fatto che tu sia stato fidanzato per tanto tempo con quella stupida di Valese e che hai cercato in tutti i modi di salvare la tua storia con lei. Chissà, forse Bra non ti lascerebbe dopo un mese o una settimana, anzi sono certa che si metterebbe la testa a posto, perché non ha mai amato nessuno quanto te. E per tua informazione, con Ken ha rotto da circa otto mesi.”
“Che cosa? Si sono lasciati? “
“Quel giorno Bra l’aveva invitato a casa sua per studiare insieme. Erano soli, Vegeta aveva accompagnato Bulma all’ospedale, Trunks era occupato in ufficio mentre io nella palestra di mio nonno, e così a Ken gli era venuta la brillante idea di portarsela a letto. All’inizio Bra l’aveva lasciato fare, credendo che volesse solo baciarla, ma quando si è accorta che le sue intenzioni erano altre, l’ha respinto subito. Ken ha perso il controllo, le ha dato una sberla e ha provato a violentarla. Tuttavia quell’idiota non sapeva con chi aveva a che fare e alla fine Bra gli ha dato una bella lezione. Poco dopo, arrivai a casa sua e la trovai sconvolta. Mi raccontò quello che era successo e mi pregò di non farne parola con le nostre famiglie.”
“Quel bastardo voleva violentarla? Perché non ne sapevo nulla?”
“Tanto cosa sarebbe cambiato? Tu hai deciso di chiuderti in te stesso e di non frequentare altre donne, mentre Bra ha voluto rispettare la tua stupida scelta. Si era fidanzata con Ken perché voleva dimenticarti, dopo quello che le avevi fatto, ma non è riuscita a innamorarsi completamente di lui e il suo stupido gesto ha contribuito a mettere la parola fine alla loro storia. La malattia di Bulma poi l’ha spinta a rinchiudersi in casa e a uscire fuori solo per le lezioni o gli esami. Non hai idea di come si sia sentita negli ultimi mesi, per questo ti ha respinto al funerale di sua madre.”
Goten restò senza parole dopo quello che aveva appena rivelato la nipote. Trunks gli aveva raccontato che nell’ultimo anno sua sorella aveva preso sul serio l’università come non aveva mai fatto in passato, superando tutti gli esami con il massimo dei voti, in modo da poter lavorare il prima possibile alla Capsule Corporation e dare una mano a lui e alla madre. La incrociava spesso ogni volta che passava a casa Brief, ma le era parsa la stessa di sempre. Non immaginava che in realtà Bra aveva nascosto la sua sofferenza, proprio come faceva lui, seppur con le dovute proporzioni. Bra infatti aveva rischiato uno stupro, fortunatamente evitato grazie al suo sangue sayan, e aveva visto perdere a poco a poco una persona a lei cara come sua madre.
“Non importa. Questi sono affari vostri e non ho intenzione di immischiarmi ulteriormente.” riprese Pan. “Però vorrei quantomeno che mi aiutassi a far tornare Bra la ragazza spensierata di un tempo. Rivoglio indietro la mia migliore amica. Parlale, ti prego. Ti chiedo solo questo, zio.”
“Pan… e va bene. Domani dopo il lavoro le parlerò, ma non ti prometto niente.” replicò Goten.
“Grazie. Beh allora ti lascio, visto che sei occupato. Buonanotte, zio.” lo salutò sua nipote.
“Notte.” sospirò Goten. Pan aveva ragione. Voleva bene a Bra, si sentiva attratto da lei, anzi l’amava e forse per questo aveva deciso di non frequentare altre donne. Ma lui non sapeva della sua rottura con Ken, di quanto stesse soffrendo per la morte della madre, e da quel che le aveva appena raccontato Pan, anche prima non se la passava meglio. Si sentiva un vero idiota a non essersi accorto della sua sofferenza, e l’idea di non rivedere più quella ragazza solare e piena di vita che era entrata nel suo cuore senza più uscirne, lo faceva star male. Doveva assolutamente fare qualcosa prima che fosse troppo tardi.
  
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