Anime & Manga > The Case Study of Vanitas
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Autore: AleDic    25/10/2017    1 recensioni
[The Case Study of Vanitas][The Case Study of Vanitas][Noè!Centric ⎸hints Noè/Vanitas ⎸Missing Moment ambientato da qualche parte dopo il capitolo 20 ⎸introspezione dominante ⎸798 parole]
Vanitas non gli piace. Noè lo ha messo bene in chiaro dal loro primo incontro. L’unico motivo per cui lo ha seguito è perché il suo Maestro gli ha chiesto di vedere con i propri occhi la vera natura del Libro di Vanitas. L’idea di stargli attorno non gli andava per nulla, ma non poteva disobbedire ad una richiesta del Maestro. Era così, all’inizio. Lo è anche adesso, probabilmente, poi qualcosa è cambiata.
{Seconda classificata a parimerito al contest “The crack – The ship – The canon! Get ready!” indetto da missredlights sul forum di Efp}
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Quello che sappiamo, quello che desideriamo conoscere
Fandom: Vanitas no Carte/The Case Study of Vanitas
Personaggi: Noè, Vanitas (Ciarlatan, il Maestro e Domi solo nominati)
Categoria: Ship
Pacchetto utilizzato: autunno
Introduzione storia: “Vanitas non gli piace. Noè lo ha messo bene in chiaro dal loro primo incontro. L’unico motivo per cui lo ha seguito è perché il suo Maestro gli ha chiesto di vedere con i propri occhi la vera natura del Libro di Vanitas. L’idea di stargli attorno non gli andava per nulla, ma non poteva disobbedire ad una richiesta del Maestro. Era così, all’inizio. Lo è anche adesso, probabilmente, poi qualcosa è cambiata.”
Note dell’autore: Ehilà! Finalmente riesco a scrivere qualcosina sulla nuova opera della maestra Jun, che mi sta prendendo tantissimo. Vanitas no Carte è partito molto molto meglio di Pandora Hearts e si prospetta qualcosa di altrettanto straordinario – nonostante io non ami i vampiri. Questa breve One-Shot è, più che altro, un tuffo nei pensieri di Noè su Vanitas, senza un vero plot di fondo. Volevo semplicemente scrivere una storiella su di loro. Spero che vi piaccia. ^-^

Alla prossima,

Ale  

 

 

 

 

 

 

 

 

Quello che sappiamo, quello che desideriamo conoscere

 

~ e quello che non sappiamo di sapere ~

 

{ 798 parole }

 

 

 

 

 

 

Ognuno di noi è una luna, ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno.

~ Mark Twain

 

 

 

 

Vanitas si muove nella grande sala piena di vampiri con una naturalezza impensabile per un essere umano. Impensabile sarebbe anche lanciarsi in un portale tra due mondi sapendo di non poterlo attraversare da solo, soprattutto se quel portale si apre su Altus, la capitale del mondo dei vampiri. Da quando ha conosciuto Vanitas, però, Noè ha iniziato a rivalutare ciò che si può definire “impensabile”.

La ragione per tutto è che non riesce a capirlo. Sin dalla prima volta che lo ha incontrato, quell’uomo è stato un completo mistero per lui; un mistero che ne porta con sé molti altri, come il leggendario Libro di Vanitas.

Tutti conoscono la storia del Vampiro della Luna Blu. Di certo, tutti i vampiri. Vanitas era nato sotto la luce di quell’astro oscuro, a differenza di ogni altro membro della sua razza, nati con la Luna Rossa. Considerato come un segno di sventura, i vampiri esiliarono Vanitas dalla loro società e quest’ultimo, solo e impaurito, pieno di rabbia e risentimento, giurò vendetta. Fu così che nacque il Libro di Vanitas, un oggetto capace di disturbare il vero nome dei vampiri. Un vampiro che subisce interferenze nel suo nome - definito come la sua essenza vitale - perde se stesso e la sua identità, trasformandosi in qualcos’altro, qualcosa di oscuro e terribile, simile a demoni senz’anima (che Ciarlatan sia uno di loro?)
“Stupidi vampiri che mi avete perseguitato, quando questo libro sarà aperto, una maledizione più terribile della morte vi colpirà!”
Con queste parole, Vanitas scomparve nel nulla.

 

Vanitas sta parlando con delle giovani vampire in un angolo dell’enorme sala. Anche se si tratta di una festa in maschera, Noè gli ha ripetuto più volte di non attirare l’attenzione – completamente invano, a quanto pare. Ma, per quel che ha visto fino ad ora, lui è fatto così: fa quello che vuole senza curarsi di quello che vogliono gli altri, tirando avanti per la sua strada. Eppure, la prima volta che si sono incontrati, si è auto-proclamato il salvatore dei vampiri.

 

Il Vanitas che ha davanti non è quello della leggenda. Il Vanitas che ha davanti è umano, ma possiede sul suo braccio destro il morso del Vampiro della Luna Blu, dal quale, ha detto, ha ereditato il nome e il Libro. Il Vanitas che ha davanti è piombato dentro un’aereonave in volo, presentandosi come un dottore che cura i vampiri. E Noè, pur con tutto l’impegno possibile, proprio non riesce a capirlo.

 

Vanitas non gli piace. Noè lo ha messo bene in chiaro dal loro primo incontro. L’unico motivo per cui lo ha seguito è perché il suo Maestro gli ha chiesto di vedere con i propri occhi la vera natura del Libro di Vanitas. L’idea di stargli attorno non gli andava per nulla, ma non poteva disobbedire ad una richiesta del Maestro. Era così, all’inizio. Lo è anche adesso, probabilmente, poi qualcosa è cambiata. È successo ad una festa come quella, quando Vanitas ha seguito lui e Domi e si è lanciato nel portale (Come faceva ad essere sicuro che lo avrebbe afferrato? Come poteva essere certo che avrebbe fatto in tempo? Come aveva potuto fidarsi in quel modo di lui?) Noè ha realizzato che Vanitas gli interessa. Non come il Libro, non come Ciarlatan, non come il Vampiro della Luna Blu. È il Vanitas che ha davanti ad interessargli più di tutto, ad attirarlo in maniera straordinaria e insopprimibile. Vuole capirlo. Vuole conoscere tutto di lui, sapere cosa pensi, come avrebbe proseguito sul suo cammino. Vuole sapere chi è davvero l’essere umano chiamato Vanitas.
(Non sa nemmeno qual è il suo vero nome).
Comunque sia, Vanitas continua a non piacergli.

 

«Sbaglio o ti avevo detto di non dare nell’occhio?»
Vanitas ha iniziato a fare un po’ troppe avances alle giovani vampire con cui stava parlando e Noè ha deciso che era il momento di intervenire. La grande sala è colma di gente in maschera, molte delle quali piene di alte piume variopinte che rendono difficile la visuale. Non è un problema per Noè. Lui non ha perso di vista Vanitas neanche per un secondo.
«Pensavo fossimo ad una festa.»
Quando Noè lo afferra per un braccio per trascinarlo fuori, su una delle terrazze di pietra bianca, Vanitas lo segue di buon grado nonostante quelle che sembrano proteste.
«Sai, di solito la gente va per divertirsi. E poi Halloween è perfetto per aspettarsi un attacco di Ciarlatan.»
Noè inclina leggermente la testa da un lato. Un sopracciglio si solleva appena, come un punto interrogativo.
«Cosa sarebbe Halloween?»
Vanitas sbatte più volte le palpebre, lanciandogli uno sguardo spaesato. Poi scoppia a ridere senza riserve.
«Ah ah ah! Sei davvero un tipo interessante!»
Noè rimane immobile ad osservarlo ridere per un po’, senza capire cosa intenda, poi lascia che i suoi occhi vaghino per il cielo notturno.
È in quel momento che la nota.
Grande e splendente più di mille stelle, c’è una luna blu.

   
 
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