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Autore: Journey    26/10/2017    0 recensioni
La prima volta che i miei occhi incontrarono i suoi rimasi sbalordito dalla profondità di quel blu. E quando le sue braccia mi accolsero per la prima volta per confortarmi, credo di aver percepito il tempo scandire i secondi allo stesso ritmo con cui batteva il mio cuore. Mai, prima di quel momento, avevo sentito il mio cuore battere così forte. E così, finalmente ho capito: non avrei mai potuto amare nessuno come amavo lei. Mi ero quasi dato per vinto. Avrei vissuto il resto della mia vita uscendo con ragazze interessanti delle quali non mi sarei mai innamorato e piano piano avrei visto lei invecchiare tra le braccia di un altro.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altro Personaggio, Jennifer JJ Jareau, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 4

Come tutti sanno, non sono molto capace di farmi i fatti miei. Infatti, non riesco proprio a non ficcare il naso negli affari altrui. Si sa, la curiosità è donna. Quando il piccolo Reid e la bella donzella italiana avevano rivelato il loro segretissimo segreto, non potevo che essere super felicissima per loro. Certo, ero a conoscenza della loro relazione già da svariate settimane e sapevo che quei due covavano qualche sorta di sentimento sin dalla prima volta che avevo visto quell'essere umano bellissimo di Sarah Conti alla caffetteria vicino casa del mio ex profiler preferito: Derek. Alle volte la mia curiosità, ma soprattutto i miei sospetti, mi portano a controllare la posizione del Gps sul telefono dei miei colleghi. Solo per accertarmi innanzitutto che stiano bene e che nessun serial killer li abbia rapiti e poi per avere un ulteriore conferma di aver ragione, insomma, mi capite, vero? Così avevo scoperto sin dall'inizio che quei due uscivano assieme. Devo dire che frequentavano molto spesso librerie e cinema. Non mi sarei mai aspettata nulla di diverso. Come coppia erano davvero carini. Speravo davvero con tutto il cuore che finissero col sposarsi e fare tanti piccoli genietti di cui sarei stata, ovviamente, la madrina e che avrei riempito di regali. Ma sto divagando. Quando dissero alla squadra di avere una relazione, tutti noi eravamo super felici. Il piccolo di casa aveva bisogno di una persona come Sarah nella sua vita. Aveva davvero bisogno di qualcuno che gli volesse bene e credetemi, quella ragazza gli voleva davvero bene. E sto divagando ancora, è solo che gli voglio un mondo di bene. Ma tornando a quel momento. Eravamo super felici. Poi, notai che qualcuno - a differenza del resto del team - non era in procinto di vomitare arcobaleni per la contentezza. La cosa mi sembrò parecchio strana. Così decisi di prendere da parte questa persona per fare due chiacchiere. Era arrivato il momento di una bella serata tra donne. Solo io e lei. Solo io e JJ. Così la invitai nel mio appartamento. Fortunatamente Will era a casa e ai bambini ci avrebbe pensato lui.
Quando la mia amica arrivò la feci accomodare e le porsi un bel bicchiere di vino bianco, il suo preferito, invitandola a raggiungermi sul divano. Ricordo molto bene quella sera, fu la sera in cui indossai per la prima volta il mio nuovo pigiama con i gattini. JJ mi chiese quale fosse il motivo di quella serata tra donne, considerando che solo qualche giorno prima avevamo passato un pomeriggio tra donne, facendo shopping al centro commerciale proprio come delle giovani adolescenti al loro primo anno di superiori. Il ragionamento non faceva una piega. Così dissi alla mia bionda preferita che avevo notato uno strano atteggiamento da parte sua e volevo approfondire la questione, non per farci sopra dei gossip, semplicemente perché volevo aiutarla. E lei mi guardò non riuscendo a capire a cosa mi riferissi. Le presi la mano e le chiesi se le cose andassero bene con Will. Lei era genuinamente confusa. Mi rispose che andava tutto bene a casa e che con Will le cose continuavano ad andare bene. Mi sentii davvero una stupida, forse mi ero immaginata tutto. Che figura pessima! Ovviamente mi chiese quale fosse il motivo di quella domanda e dovetti svuotare il sacco, anche se mi sentivo terribilmente in errore.
“Quando Spencer e Sarah hanno detto alla squadra della loro relazione, eravamo tutti molto felici e contenti al riguardo, soprattutto perché Spencer aveva davvero bisogno di qualcuno che lo amasse e gli volesse bene più di ogni altra cosa al mondo e Sarah è così carina e sembrano fatti per stare assieme” e stavo divagando ancora, ma questa volta, il mio divagare, era studiato. Cercavo di prendere tempo. Ma Jennifer lo capì.
“Penelope, arriva al punto!” mi disse. Così inspirai e cercai di calmarmi.
“Non mi sei sembrata molto contenta della loro relazione e ho pensato che potessi essere un po’ gelosa” dissi velocemente e mi attaccai al mio bicchiere di vino come se stessi bevendo dell’acqua dopo una maratona. Jennifer scoppiò a ridere e io, per poco, non mi strozzai col vino. Giustamente le chiesi perché stesse ridendo.
“Credevi che fossi gelosa perché Spencer si è fidanzato?” mi domandò ed io annuii senza allontanare il bicchiere dalle mie labbra.
“Penelope, non era gelosia quella, era premura. Sono solo molto preoccupata per lui. L’hai detto tu stessa, Spencer ha davvero bisogno di qualcuno che lo ami e che gli voglia bene più di ogni altra cosa al mondo. E io sono completamente d’accordo con questo. Ho davvero paura che, qualora le cose non dovessero funzionare tra lui e Sarah, ci rimarrebbe troppo male. Lui è il mio migliore amico, voglio solo proteggerlo. Se la stessa situazione si fosse presentata con te, avrei fatto lo stesso. E tu avresti fatto lo stesso per Derek. Vi voglio troppo bene per lasciare che qualcuno vi ferisca” affermò prendendomi la mano.
Cominciai a capire di cosa stesse parlando e per qualche secondo mi misi nei suoi panni. Però la storia per quanto convincente, non mi convinse. Si lo so, non ha senso, ma avevo un forte presentimento che il suo sentimento non fosse così nobile come voleva farlo apparire. Lei probabilmente capì di non avermi convito e rincarò la dose.
“Pensa a quando hanno ucciso Meave. Lui c’è stato malissimo. Si è chiuso in casa e per settimane non si è fatto vivo. Certo, era innamorato di lei, eppure non si erano mai visti prima di quel momento, non si erano mai neppure sfiorati. Con Sarah ci passa la maggior parte del suo tempo. Immagina se, per un motivo o per l’altro, lei dovesse uscire dal quadro. Lui come ci rimarrebbe? Questa volta non è una relazione platonica. Ne uscirebbe completamente distrutto” continuò lei.
“Io capisco quello che dici, JJ, ma - per quanto mi piacerebbe - non possiamo nemmeno tenerlo chiuso in una campana di vetro per paura che qualcuno possa ferirlo. Non è un bambino, è un uomo. È cambiato molto negli ultimi anni e tu lo sai bene. Ne ha passate tante, può sopportare un cuore spezzato. E poi sappiamo tutti che non ufficializzerebbe nulla di cui non fosse sicuro. Probabilmente ha trovato la persona che fa per lui, la sua metà, la sua anima gemella. E forse è arrivato il momento in cui ci regalerà tanti piccoli genietti” risposi cominciando a fantasticare su quali nomi avrebbero potuto avere i figli del dottor Reid. Ma JJ era visibilmente e chiaramente infastidita da questo discorso. E i miei dubbi non facevano che aumentare. Così decisi che l’unico modo per farla parlare era quello di farla innervosire. Ero pronta a rincarare la dose, quando il citofonò suonò. Presi il mio telefono che era collegato al citofono e sullo schermo mi apparve proprio il genio del BAU. Così gli aprii il cancello. Niente avrebbe potuto farla sbroccare più di me e Spencer che discutiamo del nome dei suoi futuri figli. Quando il ragazzo entrò in casa era euforico.
“Oh perfetto, siete entrambe qui, fantastico!” disse venendo verso di noi. Si sedette tra me e Jennifer e, dopo averci messo un braccio sulle spalle, ci tirò prima in un grande abbraccio e poi ci diede un bacio sulla guancia.
“Che ci fai qui, genio?” domandai super curiosa.
“Adesso che sapete di me e Sarah posso finalmente parlare di lei con qualcuno e con chi dovrei parlarne se non con le mie migliori amiche?” Il suo discorso non faceva una piega.
“E perché sei così felice? Mammina e papino si sono divertiti stasera? Mi regalerete presto un nipotino o una nipotina? Qualora fosse una nipotina la chiameresti Penelope, vero?” domandai felice.
“Rallenta, rallenta P, niente nipotini per il momento. Certo, abbiamo già avuto quella conversazione. Lei vorrebbe dei bambini, per l’esattezza ne vorrebbe più di due. Viene da una grande famiglia italiana. È la seconda di sei fratelli, di cui due sono nati dal secondo matrimonio della madre. Ma non è per questo che sono venuto qui. Sarei passato anche da te più tardi, JJ” ok, Jennifer si stava innervosendo tantissimo, riuscivo a percepirlo dal suo silenzio, da come si torturava le mani e dai suoi sorrisini forzatissimi.
“Su che aspetti, raccontaci, perché sei qui?” domandai curiosa.
“Stasera siamo andati a cena, l’ho portata in quel ristorante che da sul mare, quello con i gazebo e le lucine. La vista era spettacolare, tutto era perfetto. Abbiamo mangiato benissimo, abbiamo chiacchierato e riso un sacco. Ci siamo divertiti. Quando siamo tornati a casa sua ci siamo divertiti ancora di più, ma non è questo il punto. Mentre andavo via, mi ha detto che mi ama!” disse il ragazzo. Io ero ancora scioccata da quel suo “quando siamo tornati a casa sua ci siamo divertiti ancora di più”, ma non è questo il punto. Sarah gli aveva appena professato il suo amore. Spencer era super felice. JJ mi guardò. Aveva un’espressione persa. La situazione diventava sempre più complicata e preoccupante. Così abbracciai Reid. In questo modo dava le spalle a Jennifer e potevo tranquillamente comunicare con lei. Le mimai con le labbra una semplice frase: “Tu resti a dormire qui!” e poi tornai dal giovane Romeo che non riusciva a smettere di sorridere. Era diventato rosso in viso. Sapevo che c’era una sola domanda che avrei potuto fare in quel momento.
“E quando lei ha detto di amarti, cosa le hai risposto?” chiesi.
“È proprio questa la parte migliore. Non ho avuto paura questa volta, non ci ho ripensato, le ho risposto di getto e le ho detto che l’amo anche io. Per la prima volta dopo tanto tempo, finalmente mi sento felice. Sento di essere pronto ad andare avanti con la mia vita. Finalmente posso farci entrare un’altra persona. So che è relativamente presto, ma comincio davvero a pensare che con Sarah passerò il resto della mia vita. E la cosa non mi spaventa, non vedo l’ora che questa vita assieme cominci. Questo è stato il primo passo. Sono davvero felice” esclamò lui.
Il mio cuore si scaldò di gioia, come se stessi guardando una cucciolata di gattini che giocavano con un gomitolo di lana.
“Spencer questa è davvero una cosa fantastica! Sono felicissima per te, te lo meriti. Tu e Sarah starete benissimo insieme, siete fatti l’uno per l’altra. Lo penso da quando ci imbattemmo in lei alla caffetteria quel giorno. Sono davvero, davvero, davvero super felice per te. Ti voglio tanto bene e ti meriti solo cose belle nella vita” gli dissi stringendolo forte.
“Spence è una cosa bellissima” aggiunse JJ accarezzandogli il braccio.
Quando il ragazzo andò via e rimanemmo sole, guardai la mia amica negli occhi e le dissi: “Comincia a parlare!”

 
   
 
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