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Autore: Gian94    27/10/2017    0 recensioni
* AGGIORNATA DOPO IL REWORK DELLA LORE DI VARUS.
Una guerra brutale, sanguinosa, fisica e psicologica di eroi, streghe, mostri e Dei che si battono nell'innevato Freljord per il controllo supremo di Runeterra. Chi vincerà? Sarà la fazione degli Avarosani, che aspirano alla pace, oppure saranno i Darkin, demoni semidivini con poteri oscuri e distruttivi, con l'aiuto della strega dei ghiacci?
League of Legends: Lore del Freljord e dei suoi campioni con alcuni riferimenti a Star Wars!
Genere: Guerra, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aatrox, Ashe, Lissandra, Sejuani, Tryndamere
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 14: Il Grande Padre e l'Ombra del Padre


Passarono alcune settimane dalla liberazione di Sejuani e la gente dell'Artiglio d'Inverno si integrò benissimo alla vita degli Avarosani.

Ashe da quando aveva suggellato l'alleanza e l'amicizia con Sejuani e i suoi uomini, chiese a quest'ultima di essere la vice-reggente del Freljord, così in assenza di lei e di Tryndamere, avrebbe anche lei potuto coronare il suo sogno di essere Regina del Freljord. Tutto questo avvenne per qualche settimana, poiché Tryndamere e Ashe rimasero chiusi nella loro stanza, senza mai uscire se non per mangiare. I due sovrani non rivelarono il motivo di quella scelta, tant'è che alcuni servitori si insospettirono e mandarono quel piantagrane di Lautrix a spiarli dal buco della serratura del loro alloggio. Lautrix però non riuscì a riferire nulla poiché una gran quantità di luce inondava quella stanza e con tutta quella luce accecante non riuscì a intravedere ciò che facevano i due sovrani.

Ashe e Tryndamere stavano semplicemente usando la Forza, una Forza che stavano scoprendo l'uno nell'altra: Tryndamere stava insegnando ad Ashe a usare e controllare la sua essenza divina e viceversa lei insegnava al suo sposo le qualità di Figlio del Gelo che usava la Forza per fini altruistici. Facevano meditazione insieme, imparavano a sentire la Forza della loro essenza Iceborn scorrere nelle vene e a essere in comunione con le loro parti interne.

Erano felici insieme, ed erano un unico corpo e un unico spirito.

Una notte, dopo che i due fecero l'amore, si addormentarono stretti per mano e fecero il medesimo sogno: Ashe e Tryndamere vagavano per le fredde lande del Freljord vestiti da viandanti, con pesanti mantelli e cappelli. I due si tenevano per mano e seguivano un percorso indicato da un raggio di sole che guidava i loro passi fino a un alta montagna innevata. Arrivati in cima, i due videro un uomo che guardava il panorama, avvolto in un pesante mantello nero, con in testa un rozzo cappellaccio e con in mano una lancia. L'uomo guardava il vuoto, come assorto, in silenzio, da solo. Dopo che Ashe e Tryndamere si fermarono ad osservarlo, l'uomo di voltò: aveva una benda su un occhio e una lunga barba. Tryndamere riconobbe subito il nonno:

- Wotan! Nonno! Siete voi! - disse il Re inginocchiandosi.

- Voi, o Padre di tutti! Voi siete, o Grande Padre! - disse Ashe, prostrandosi anche lei.

- Vi aspettavo figli miei! Lunga è stata l'attesa, ma alla fine avete percorso la retta via... - disse Wotan.

- Che sta succedendo? Perché siamo qui? - chiesero i due sovrani.

- Siete nel posto giusto! Venite vicino a me, guardate! - disse Wotan mentre invitava Ashe e Tryndamere ad osservare il panorama con lui.

I due monarchi si affacciarono e videro un paesaggio bellissimo, con piante, alberi, cespugli, montagne, colline, radure verdi, prati fioriti e acque limpide ed incontaminate. Ashe fu subito rapita da tutto quell'incanto, mai lei e Tryndamere avevano mai visto nulla di simile.

- Non pensavo potesse esserci tanto verde nel Freljord... come è tutto... puro e pacifico! - disse l'Arciere dei Ghiacci.

- Tutto questo simboleggia il giardino interiore di un Figlio del Gelo. Un saggio Iceborn fa del proprio giardino interno un paradiso che poi si riflette nel mondo che lo circonda. -

- È fantastico... - disse Tryndamere.

- Venite, ora, da questa parte! - disse il Padre degli Dei.

- Dove ci porti? - domandò Ashe.

- Dall'altra parte della rupe. - disse Wotan.

Arrivati un altro ciglio della montagna, Wotan mostrò ad Ashe e Tryndamere un panorama totalmente distrutto: le nubi nere coprivano il cielo, fulmini color sangue incenerivano alberi e montagne, la terra era desolata, sporca di sangue e piena di cadaveri e scheletri. C'era una nuce oscura che continuava a succhiare energia dalla terra e la rendeva sempre più grande e distruttiva, prosciugando le fonti terrene. Ashe e Tryndamere non potevano credere di vedere un tale orrore dopo aver visto poco prima tanta bellezza.

- E questo? Cosa vuol dire? - chiese il Re del Freljord.

- Questo è ciò che invece è dentro un Darkin, una terra desolata che si riflette sul mondo intero, devastandolo! - rispose il Dio.

- Perché ci stai facendo vedere tutto questo? Cosa significa? - chiese la Regina.

- Voi state facendo questo sogno in comune per un motivo: domani Ragnarock si abbatterà sul mondo degli uomini e su quello degli Dei. Il paesaggio che avete visto prima è ciò che accadrà se vincerete voi Figli del Gelo, questo invece se vinceranno i Darkin! - rispose Wotan.

- Domani? - dissero i due sovrani spaurendo.

- Sì! L'abisso ululante che conduce a Nibelheim è ormai stracolmo, i Guardiani del Gelo domani ritorneranno e reclameranno il loro potere. Godetevi questa notte, perché quando vi sveglierete dovrete affrontare la battaglia finale! Avarosani, Artiglio d'Inverno e Figli del Gelo, sotto la guida mia e degli Dei del Walhalla siamo le potenze della luce e dell'ordine, mentre i Guardiani del Gelo e i Darkin, sotto la guida degli Dei dell'oltretomba, sono quelle delle tenebre e del caos. Da questo scontro il mondo degli Dei verrà distrutto per sempre, qualunque sia l'esito della battaglia e, francamente, era ora! - disse il Dio.

- Cosa vuol dire “qualunque sia l'esito della battaglia”? - chiese Ashe.

- La vostra battaglia sulla Terra è più importante della nostra: la nostra è già scritta nel destino, indipendentemente se vinceranno i Darkin o voi Iceborn, il Regno degli Dei (sia buoni sia cattivi) verrà distrutto. Questo è ciò che accadrà: Yggdrasill (l'albero) e Targon (il monte) che collegano il regno degli inferi a quello degli Dei verranno scossi e causeranno alluvioni, temporali, terremoti e catastrofi naturali, causando lo spegnimento degli astri del cielo. I nibelunghi dell'oltretomba comandati da Alberich, il re dei nani, si scontreranno contro i giganti guidati da Angrbodha, la gigantessa madre, uccidendosi a vicenda. La nave infernale Naglfar leverà le ancore per trasportare le potenze della distruzione alla battaglia guidate da Loge e Hel. I loro figli sono Fenrir (il lupo), Jormungand (il drago) e Garmr (il cane infernale), tre esseri demoniaci che assedieranno il Walhalla e lo faranno a pezzi. Io, Donner e Tyr li uccideremo ma dal loro morso velenoso rimarremo uccisi anche noi. I nostri valorosi guerrieri, Valchirie e Einherjar (tra cui Lothbrock, Siegmund e Siegfried) combatteranno contro i Demoni dell'Abisso distruggendosi a vicenda. Fricka, mia moglie, ucciderà Hel, ma rimarrà uccisa da Loge per vendicare la morte della sua compagna. Infine, Heimdall e Loge, nel duello finale, si uccideranno a vicenda; dopodiché il gigante del fuoco Surtr, proveniente da Múspellsheimr, darà fuoco al Walhalla e a Nibelheim con la sua spada fiammeggiante. Così tutto il mondo divino e sovrannaturale verrà distrutto per sempre, e noi Dei moriremo! Tutto a causa di quel dannatissimo anello che tutti, tra cui io, abbiamo cercato... -

Ashe e Tryndamere non trattennero le lacrime; non potevano pensare che tutto sarebbe finito.

- Non possiamo impedire che ciò avvenga? - domandò piano Tryndamere.

- No! Non si può cambiare il destino! Il crepuscolo degli Dei è alle porte e, onestamente, io non aspetto altro da tanto tempo! Attendo con ansia che quell'anello venga distrutto e che quel lupo demoniaco di Fenrir mi spezzi questa dannatissima lancia: io... il Dio degli Dei... di tutti il meno libero! - disse Wotan sofferente.

- E che cosa accadrà a Runeterra? -

- Runeterra, nonostante sia la terra di mezzo fra i due regni divini, non sarà influenzata dalla nostra battaglia se non da qualche temporale o terremoto. Ciò che dovete fare è sconfiggere i Darkin! Se li batterete, allora saremo solo noi Dei a morire e voi, nostri Figli e discendenti, farete risorgere il mondo dalle ceneri del Ragnarock. Se invece vinceranno i Darkin, non solo noi Dei moriremo, ma anche tutta Runeterra sarà invasa dalle tenebre e dal lato oscuro e si trasformerà come la valle oscura che vi ho mostrato prima! Tutto ciò non deve avvenire! - disse perentorio Wotan.

- Io sono tuo nipote, nonno! Che cosa mi sta dicendo il destino? Perché so tutto questo solo ora? Dov'è il mio posto nel mondo? - chiese Tryndamere.

- Tu sei il prescelto, Tryndamere! Sei l'eroe che cambierà il mondo e, di conseguenza, sei l'unico che può fermare i Darkin. È vero, Ashe è scritto che ucciderà Lissandra, Gnar che scaglierà i Guardiani del Gelo nell'abisso ululante, ma tu sei il vero eroe che puoi impedire la catastrofe su Runeterra. -

Tryndamere era ammutolito: aveva un arduo destino da portare sulle spalle. Poi chiese:

- E l'anello? Dove si trova ora? Cosa succederà se i Darkin lo trovano? -

- Se i Darkin trovano quell'anello il mondo è finito! Alberich, insieme ai figli del male Hagen, Gunther e Gutrune, sta già tornando sulla terra per cercarlo e reclamare il potere del lato oscuro. Quell'anello va riconsegnato alle Figlie del Rhein, è l'unico posto in cui quell'anello perderà potere, ricollocandolo nell'ambito naturale. -

- E mio padre? Può ancora redimersi da questo oscuro potere? - chiese Tryndamere.

- Sai, Tryndamere, Io, tuo padre Reklan e te siamo molto simili sotto certi aspetti: io sono il Dio del furore (il mio nome Wotan deriva da “Wut”, appunto furore) e quel furore è ciò che ti contraddistingue nelle tue gesta e nelle tue battaglie! La tua rabbia e il tuo furore non sono affatto seme Darkin come Aatrox vuole farti credere, ma sono doti che abbiamo in famiglia: la Forza scorre potente in me, in mio figlio Reklan e in mio nipote: si Tryndamere, sei tu il prescelto! -

- Io... tutta quella rabbia deriva da te, Grande Padre? -

- Sì! Solo la tua immortalità viene da Aatrox, ma se la userai con consapevolezza si rivelerà molto utile per la battaglia. Non devi cedere al lato oscuro come ho fatto io con Loge e come ha fatto Reklan con Aatrox! Questa lancia mi tiene vincolato alla legge divina che ho pattuito con Loge all'inizio dei tempi, per essere il Re degli Dei... volevo dividere e separare ogni cosa per avere controllo e potere... così Loge da sempre mi tiene in pugno, perché anch'io ho ceduto al lato oscuro, oltre ad essere stato un pessimo padre. Volevo che Reklan fosse diverso, ma anche lui si è dimostrato come me, addirittura è stato inghiottito da un Darkin! Tu sei l'unico, Tryndamere! Non permettere che Aatrox ti corrompa! Usa la Forza per unire e mettere insieme e non per dividere come abbiamo fatto io e tuo padre! Se vincerete, erediterete i miei poteri di rigenerazione della Terra! - concluse Wotan.

- E io e Gnar? Perché abbiamo anche noi questi poteri? - chiese Ashe.

- Perché Gnar è mio figlio, anche se rinnegato da me e mia moglie Fricka (infatti anche lui ha il dono del furore) e tu Ashe perché sei la sorgente della saggezza e fonte della luce eterna: tu hai illuminato Tryndamere quando era spento: il vostro amore sarà invincibile e vivrà nei secoli! Io vi invidio molto! - ammise il Dio.

- Ma allora, se io e Gnar abbiamo gli stessi poteri di Tryndamere, perché deve affrontare i Darkin da solo? Noi possiamo aiutarlo! Da solo contro cinque potrebbe non farcela e io non potrei vivere senza mio marito! - disse disperata Ashe.

- Perché i Darkin sono esseri tanto malvagi quanto scaltri, appunto figli di Loge: appena essi vedono legame e amore fra voi, la prima cosa che faranno e quello di distruggerlo! Useranno questo sentimento per ricattarvi l'un l'altra e allora la guerra sarà persa in partenza! Tu Tryndamere, quando combatterai, dovrai seppellire a fondo i tuoi sentimenti, o verranno manipolati da Aatrox! - rispose Wotan.

- Parlaci, o Grande Padre, invece di ciò che accadrà a Runeterra. Quali saranno le fazioni? Che luoghi verranno colpiti? Chi sono gli adepti e gli apprendisti dei Darkin? - chiesero i due sovrani.

- I Darkin sono cinque e i loro apprendisti si stanno armando per fare largo al glorioso ritorno dei Darkin e dei Guardiani del Gelo: l'ordine dell'ombra, formato da Zed, Kayn, Syndra, Val e Kai, domani marcerà sul tempio di Ionia, dove li aspettano Lee Sin, Irelia, Shen e gli altri guerrieri ioniani per combattere. A Shurima, il vuoto, dimensione generata da dai Darkin per invadere il sud di Runeterra, invaderà l'impero di Azir e lui e i suoi soldati dovranno difendersi. Demacia e Piltover combatteranno fino all'ultimo sangue contro Noxus e Zaun, queste ultime sono due città che hanno avuto molte aiuti in battaglia da parte di alcuni Darkin. Il monte Targon verrà attaccato dall'Harrowing; infatti, gli spiriti delle Isole dell'Ombra infesteranno la cima del monte per spegnere il fuoco della conoscenza e della vita che si trova sulla vetta. E poi... il Freljord! I Darkin sono ora cinque e i loro apprendisti sono quattro: rimani solo tu da convertire! Essi hanno scelto il vostro territorio perché sanno che ci sei tu, Tryndamere! I cinque Darkin risiedono dentro la fortezza della Guardia del Gelo e aspettano te, perché vogliono convertirti! Questo è ciò che domani vi aspetterà... sappiate che le tenebre già stanotte si stanno posando su Runeterra! Se sconfiggerai i Darkin, sappi che salverai anche tutti guerrieri che da loro sono stati corrotti ed essi torneranno normali! -

- Te lo prometto, nonno! Aatrox non mi farà schierare coi Darkin! Io posso salvarvi e non solo... voglio salvare anche mio padre! Se ne avrò la possibilità, farò in modo che il corpo di mio padre riprenda vita e che possa tornare dal nostro lato! - disse Tryndamere.

- Questo è già più difficile... Liberare gli apprendisti dalla corruzione di un Darkin è un conto... ma purificare un Darkin è quasi impossiblie! Purtroppo non so se gli ospiti umani dei Darkin dentro di loro sopravvivono o muoiono, e quindi non è detto che dentro Aatrox possa trovarsi tuo padre ancora vivo... credi di farcela? - chiese il Dio.

- Devo tentare! - disse piano il Re.

- Allora vi lascio dormire, addio! E... che la Forza sia con voi! - disse Wotan dissolvendosi fra le nubi.


Il sogno finì e Ashe e Tryndamere si goderono le restanti ore notturne di riposo, poiché l'indomani sarebbe stato il grande e nefasto giorno!



************************************



- È tutto pronto, Maestro? - chiese Lissandra.

- Sì! I Guardiani stanno annunciando il loro ritorno! Lo percepisci? - disse Aatrox.

- Sì... sento le loro urla di vendetta... sento che la vendetta dei Darkin è vicina! - disse maligna la strega dei ghiacci.

- Prepara le truppe, Lissandra! Tra qualche ora il Ragnarock si abbatterà su questo mondo e noi saremo i padroni assoluti! - disse Aatrox, mentre veniva raggiunto dai suoi fratelli.

- Fratelli miei! Tutti pronti? - chiese Aatrox.

- Sì, fratello! I nostri genitori, Loge e Hel, si stanno preparando! Tra poco festeggeremo la nostra vittoria! L'Ombra trionferà sulla luce! Per sempre! - gridò Rhaast.

- Oscurità sarà fatta! - disse Nocturne.

Mentre Lissandra usciva, i Darkin si sedettero in attesa del loro incontro con Tryndamere. Aatrox parlò al figlio in sogno:

- Osserva, Tryndamere: la mia più grande creazione! La sua rabbia cambierà il mondo! -


Tryndamere, nell'udire in sogno la sua profezia, si svegliò di colpo. Dopo qualche istante, disse:

- Padre... -

- Figlio... vieni con me! - rispose Aatrox.

- No... tu verrai con me! - disse deciso e consapevole il Re.



   
 
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