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Autore: Kano_chan    28/10/2017    1 recensioni
Selenis Lucis Caelum, nipote di Re Regis e cugina di Noctis, accompagnerà quest'ultimo nel suo viaggio assieme ai suoi amici di sempre: Gladiolus Amicitia, Prompto Argentum e Ignis Stupeo Scientia. Assieme affronteranno i nuovi pericoli che si metteranno sul loro cammino.
Se avete voglia di ripercorrere la trama di FFXV con l'aggiunta di qualche novità, Something Wild fa per voi!
~~~~~
Dall'Epilogo:
"Fine"
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Nuovo personaggio, Prompto Argentum
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Città di Lestallum, regione di Cleigne, alcune ore dopo.

Una volta usciti (finalmente) dalle rovine di Vesper, Ignis aveva ricevuto una chiamata da Cindy. La meccanica lo aveva avvisato di portare il Mithril a Lestallum, dove una sua amica, ingegnere presso la Exineris, lo avrebbe reso utilizzabile per le riparazione dello yacht. Aranea si era resa allora disponibile a dal loro uno strappo con la propria aereonave, dietro l’ovvio suggerimento del cancelliere Izunia...
Così, il viaggio di ritorno aveva dato loro giusto il tempo di schiacciare un pisolino, prima di essere scaricati nell’immediati pressi della città.
 
-    Voi iniziate ad andare alla centrale, io vado a prenotarci una stanza da qualche parte e poi vi raggiungo – disse Selenis.
-    Va bene, ci vediamo dopo – assentì Noctis.

Il gruppo si divise, e mentre i tre ragazzi presero un vicolo laterale in direzione della centrale elettrica, la principessa proseguì su per la scalinata della piazza principale. Il mattino aveva appena fatto capolino e
in giro non c’era praticamente nessuno. Selenis si sentiva ancora piuttosto stanca; non vedeva l’ora di mangiare qualcosa e di dormire qualche ora come si conveniva, prima di dover ripartire alla volta di Caem.
La giovane si diresse quindi verso un piccolo motel del centro; avevano deciso di comune accordo di non fermarsi al Leville per praticità, in quanto la loro permanenza sarebbe stata decisamente breve.
 

-    Buongiorno signorina! Se deve affittare una camera è proprio nel posto giusto – la accolse il proprietario da dietro la reception.
-    Buongiorno a lei! – rispose la ragazza – Si da il caso che avrei necessità di una quadrupla per questa notte –
-    È fortunata, ne ho una libera che dà proprio sulla piazza – disse l’uomo, allungandole il registro per farle firmare la prenotazione.
-    Ottimo – sorrise cordiale Selenis, afferrando le chiavi che le vennero messe sul bancone.
-    Buona permanenza –

La ragazza salì al piano di sopra, accedendo alla stanza. Si diresse subito verso le finestre, alzando le imposte e aprendole per far cambiare aria all’ambiente. Dopo una rapida occhiata decise che come sistemazione per quel giorno poteva bastare: i letti erano spaziosi e il cucinino sarebbe venuto incontro ai desideri di Ignis. Soddisfatta, la principessa uscì di nuovo per dirigersi verso la centrale.

-    L’allarme alla Exineris è rientrato alla fine? –

Selenis si fermò, girandosi verso i due ragazzi seduti fuori da un esercizio commerciale ancora chiuso.

-    Pare di sì – rispose uno dei due.
-    Scusatemi? –

Entrambi si voltarono a guardare la nuova arrivata.

-    C’è stato qualche problema alla centrale elettrica? – s’informò la principessa.
-    Qualche ora fa è comparso un gruppo di deamons e lo stabile è stato evacuato – le risposero – ma sembra che alcuni cacciatori arrivati da poco in città abbiano risolto il problema – aggiunse.
-    Ho capito, grazie – li salutò la ragazza.

“Che diamine è successo?!” si chiese rimettendosi in marcia “Spero sia andato tutto bene…”

Preoccupata, la giovane si mise a correre verso la centrale che sorgeva alle spalle della cittadina.
Era strano che i deamons fossero riusciti ad entrarci... solitamente la struttura,  così come tutta Lestallum, era ben illuminata e i deamons se ne tenevano ben alla larga. In tutti i casi, gli unici che potevano essersi occupati del problema erano Noctis e gli altri. Il tempismo del loro arrivo era stato più che provvidenziale.
Sempre correndo, Selenis sbucò dal vicolo che stava percorrendo, arrivando in vista dei cancelli d’ingresso alla centrale. Scorse subito i suoi amici,
fortunatamente illesi, ma quello che le bloccò il fiato in gola, fu di vedere che assieme a loro ci fosse anche Gladio. 
Il ragazzo stava chiacchierando con Noctis e Prompto a una decina di metri da lei. Selenis lo osservò, sentendosi euforica e fuori di sé dalla rabbia allo stesso tempo.
Gladio sembrava in ottima forma, tolta la nuova ed enorme cicatrice che gli solcava il petto, assieme a quella che gli segnava la fronte, andando a congiungersi con la vecchia ferita verticale. Mentre la ragazza lo guardava, lui finalmente si accorse della sua presenza.
Ci fu un momento di stallo in cui nessuno si mosse o osò parlare. Noctis e Ignis mantenevano un’espressione piuttosto neutra, mentre Prompto era evidentemente divorato dall’ansia. In quanto a Gladio, il suo viso alla fine si aprì in un largo sorriso.

-    Ehi! – la salutò alzando una mano.

Quell’unica parola riscosse finalmente Selenis che, con passo deciso, gli si avvicinò. Superò tutti gli altri senza neppure guardarli e gli mollò uno schiaffo in pieno viso.

-    Come hai osato?! – ansimò la principessa al colmo della collera.

Era sicura che lui non avesse sentito niente e che l’unica ad essersi fatta male fosse lei, ma almeno si era tolta la soddisfazione.
Gladio, per tutta risposta e senza battere ciglio, tirò fuori qualcosa dalla tasca dei pantaloni e la fronteggiò.

-    Vuoi sposarmi? – le disse mantenendo la più assoluta calma – Quando ovviamente tutto questo casino sarà finito – aggiunse, mostrandole l’anello che teneva nel pugno.

Selenis guardò il gioiello. Aprì e chiuse la bocca un paio di volte senza articolare alcun suono e poi afferrò l'anello quasi con stizza, mettendoselo al dito.


-    Certo! – rispose – Ma resti comunque un cretino!!! –

Il volto di Gladio si trasfigurò in una maschera di pura felicità mentre la afferrava per la vita facendola girare su sé stessa.

-    Mettimi giù! – protestò lei, sorridendo però.
-    Ehi fermi un attimo! –

Prompto si fece avanti confuso.

-    Cos'è appena successo? – domandò gesticolando nella loro direzione.
-    Congratulazioni grand’uomo! – si complimentò invece Noctis, dando una sonora pacca sulla schiena dell’Amicitia.
-    Oserei dire che era anche ora – soggiunse Ignis tendendogli una mano.
-    Oddio! Vi sposate! – esclamò allora il pistolero al colmo della felicità – Oh per i Siderei! Avremo due matrimoni! – saltò su dopo aver abbracciato Selenis – Oh vi prego, posso farvi da testimone?! –
-    Vacci piano biondino – lo frenò Gladio.
-    Dobbiamo prima risolvere il piccolo problema dell’Impero – disse Selenis.
-    Quindi volete sposarvi a Insomnia? – chiese Ignis con un sorriso.
-    Certo! – risposero in coro i due ragazzi.
-    Festeggeremo tutti assieme a casa – affermò Selenis, guardando Noctis che annuì serio – Ma adesso ditemi del Mithril – aggiunse ricordandosi del minerale.
-    Lo abbiamo affidato all’amica di Cindy, per questa sera dovrebbe essere pronto – rispose Ignis.
-    Bene.. – sospirò Selenis – Ora che ne dite di tornare indietro? Ho affittato una stanza al motel in piazza – 

Mentre gli altri assentivano alla sua proposta, la ragazza gettò un’occhiata all’anello che adesso le brillava all’anulare della mano destra.
Era una fascia d'argento, larga sul davanti e che si stringeva sul retro; finemente lavorata con un disegno che ricordava una corda sottile ed intersecata da un motivo di piccoli fiorellini.
Era di una semplicità disarmante, eppure aveva avuto il potere di destabilizzarla completamente.
Era veramente arrabbiata nera quando aveva schiaffeggiato Gladio, ma quando lui  le aveva fatto vedere cosa teneva nascosto, per un istante, un battito d’ali, si era rivista a casa sua, con una vita che proseguiva senza la minaccio dell’Impero. Quel semplice oggetto le aveva dato la speranza di poter tornare a quei giorni, ed era il regalo più grande che Gladio potesse farle.
Il gruppo, fatta eccezione per Ignis che si diresse a fare provviste al mercato, si ritrovò nella camera del motel.

-    Forza, togliti la giacca che do un’occhiata a quelle ferite – ordinò Selenis non appena vi misero piede.
-    Non è il caso, davvero…- Gladio non proseguì oltre sotto lo sguardo che la ragazza gli stava rivolgendo.

Docilmente si svestì, sedendosi su uno dei letti disponibili. La principessa si chinò su di lui, osservando da vicino e tastando delicatamente con i polpastrelli la pelle sul petto del ragazzo. La ferita si era quasi del tutto rimarginata, anche se la carne rimaneva di un rosso acceso. I bordi della cicatrice erano frastagliati e nel complesso era piuttosto spessa.

-    Che razza di orribile lavoro – commentò sprezzante Selenis passando a controllare quella più fine della fronte.
-    Temo di averlo fatto io – ammise Gladio mentre Prompto e Noctis sghignazzavano alle spalle della ragazza.
-    Non hai imparato niente da me in tutti questi anni? – sospirò Selenis tirandosi su – Tutto sommato stanno guarendo bene comunque – sentenziò.
-    Selis, Gladio, noi andiamo a fare un giro venite con noi? – domandò Prompto vedendo che la discussione era finita.
-    Io credo che resterò qui – sbadigliò l’Amicitia rivestendosi.
-    Io invece vengo con voi – rispose la ragazza.

La stanchezza che si era sentita addosso appena arrivata a Lestallum sembrava scomparsa del tutto grazie alle ultime novità.

-    Ti aspettiamo di sotto allora – asserì Noctis scendendo con l’amico.

La ragazza si stiracchiò e poi si voltò verso Gladio.

-    Non azzardarti a farlo mai più Gladio. – esordì lei catturando il suo sguardo – Non sparire mai più a questo modo lasciandomi indietro. – lo avvertì.
-    Ti ho fatta spaventare, mi dispiace – si scusò lui, allungando una mano e sfiorandole la guancia – Giuro che non accadrà una seconda volta –
-    Lo spero – replicò lei alzandosi in punta di piedi per lasciargli un bacio a fior di labbra.
-    A dopo – la salutò l’Amicitia quando fu sulla porta.

Un secondo dopo che Selenis se la fu richiusa alle spalle, questa venne di nuovo aperta da Ignis.

-    Ohi! – lo salutò Gladio che si era appena messo a sedere – Gli altri sono andati a fare un giro –
-    Sì, li ho incrociati di sotto – rispose il ragazzo – e dire che dicevano di non reggersi in piedi – commentò appoggiando il sacchetto con la spesa nel cucinino.
-    Mi dispiace, deve essere stata dura anche con l’aiuto di Aranea – replicò l’Amicitia.
-    Ce la siamo cavata, non pensare di essere così indispensabile – rispose Ignis prendendolo in giro.
-    Mi fa piacere saperlo! - ribattè con un ghigno il giovane - E il cancelliere? Oltre la sua gentilezza nel permettervi di recuperare il Mithril si è ancora dimostrato interessato a Selis? –
-    In realtà mi sono fatto l’idea che non sia lei l’oggetto della sua attenzione – osservò il ragazzo radunando gli utensili per cucinare.
-    In che senso? –
-    Nel senso che sembra mirare a qualcos’altro, ma non saprei dire a cosa nello specifico – disse Ignis iniziando a mescolare gli ingredienti nella ciotola con una spatola.
 
-    Bel casino – sospirò Gladio appoggiandosi allo stipite della porta – Lei come se l'è cavata? – 
-    I primi giorni sembrava dovesse incenerire qualsiasi cosa con il solo sguardo, ma poi è andata meglio – rispose il cuoco sollevando gli occhi sul viso preoccupato dell'amico – Per il resto niente visioni.... solo degli strani ricordi che ci hanno guidato dentro le rovine – aggiunse.
-    Ricordi? –
-    Sì, sembra che sapesse esattamente la strada da percorrere.. però senza sapersi spiegare il perchè – raccontò Ignis – Potrebbe essere un qualche residuo di un sogno fatto in passato ma che lei ha cancellato – ipotizzò.
-    Capisco... - mormorò Gladio dopo un momento di riflessione - Grazie di averle guardato le spalle al posto mio – aggiunse.
-    Lo farò sempre quando ce ne sarà bisogno – rispose Ignis.
-    Sai? Non mi ha chiesto nulla di dove sia andato; neppure una parola. – asserì Gladio grattandosi la barba – mi dispiace di averla lasciata senza una spiegazione, ma era una cosa che dovevo affrontare da solo ed era troppo pericoloso –
-    Lo so, e lo sa anche lei – replicò il suo amico – ma non sfidare la sorte una seconda volta – aggiunse sollevando lo sguardo dall’impasto per osservare il ragazzo.
-    Non lo farò – sorrise Gladio – ma che cosa stai preparando? Oh! Ancora quello.. – aggiunse vedendo gli ingredienti.
-    Sì, ma stavolta ho usato le banane – rispose Ignis.
-    Come mai ti piace così tanto cucinare? –
-    Beh.. –

***

Il giorno seguente i cinque ragazzi si rimisero in marcia. Holly, la capo ingegnere a cui avevano affidato il Mithril, come promesso glielo aveva consegnato la sera prima, pronto per essere utilizzato per le riparazioni dello yathc.
Il viaggio di ritorno sembrò più rapido rispetto a quello di andata, probabilmente perché con Gladio di nuovo a bordo, l’equilibrio del gruppo si era ristabilito.
Arrivarono a destinazione all’imbrunire del terzo giorno, trovando ad aspettarli il vecchio Cid.

-    Cindy mi ha avvisato che ci siete riusciti – li accolse l'uomo sul ciglio del sentiero.
-    Infatti – asserì Noctis – Ecco qui il Mithril – aggiunse porgendogli il sacchettino.

Il trattamento che Holly aveva riservato al minerale, lo aveva ridotto ad una sottilissima polvere argentata.

-    Non pensavo mai più di poterne vedere ancora – commentò Cid osservando l’interno del sacchetto – Mi metto subito al lavoro; per domani potremo salpare verso Altissia – li informò, e senza aspettare una replica, s'incamminò verso il faro.
-    Già domani? Ma è prestissimo! – esclamò Prompto.
-    Io direi che abbiamo perso tempo a sufficienza invece – replicò Gladio.
-    Parli proprio tu? – lo rimbeccò Selenis.
-    Le cose sono andate come dovevano andare, inutile discuterne – disse Ignis.
-    Prevedo che nel vostro matrimonio non vi annoierete – profetizzò Noctis ridendo.
-    Di sicuro Selis è più fortunata di Sua grazia Lunafreya nella scelta del marito – replicò Gladio con un sorriso sornione.
-    Chi si loda s’imbroda mio caro – soggiunse la ragazza – e poi… Ma che diamine?! –

La principessa troncò sul nascere il resto della frase, presa alla sprovvista da ciò che vide.
Davanti alla casa che ospitava i fuggiaschi di Insomnia, c’era apparecchiata una grande tavola, al di sopra della quale danzavano mossi dal vento una serie di coloratissimi festoni. Tutt’intorno erano state posizionate delle lanterne che iniziavano a rischiarare le ombre sempre più lunghe.

-    Congratulazioni!! –

Iris si precipitò verso di loro, correndo ad abbracciare un'alquanto basita Selenis.

-    Ma come? – mormorò la ragazza senza capire.
-    Può essere che mi sia scappato un piccolo ed insignificante messaggino sul tuo fidanzamento – rispose Prompto.
-    Guarda un po’ – sorrise la principessa.
-    Principe Noctis, principessa Selenis –

Talcott sopraggiunse accompagnato da Monica e Dustin.

-    Principessa, congratulazioni per il suo fidanzamento – disse il bambino in modo molto cerimonioso.
-    Ti ringrazio Talcott, avete organizzato tutto voi? – domandò guardando meravigliata il piccolo rinfresco.
-    Sì! Abbiamo pensato che vi avrebbe fatto piacere festeggiare prima della partenza – rispose il bambino.
-    Avete pensato bene – asserì Gladio scompigliandogli i capelli.
-    Abbiamo ricevuto un messaggio dal generale – soggiunse Monica – ha detto che arriverà per la vostra partenza –
-    Bene – rispose Noctis.
-    Cosa ne dite se allora iniziamo la festa? – propose Iris trascinando verso la tavola la sua amica.
-    Non ci lasci molta scelta – scherzò suo fratello.

La serata fu una delle più piacevoli passate sotto il cielo di Lucis. L’idea di cenare all’aperto era stata geniale! Il cielo era limpido e il clima mite faceva apprezzare il venticello che arrivava dal mare. L’aria fu presto riempita di chiacchiere e del tintinnio delle posate. I ragazzi raccontarono delle loro avventure, ridendo agli aneddoti un po’ ingigantiti
di Prompto .
Talcott rimase molto impressionato di ciò che gli riferirono sulle rovine menzionate da Jared. Osservare il suo viso spalancarsi dallo stupore quando gli descrissero la sala sott'acqua, fu una piccola gioia: nonostante tutto c’era ancora spazio per meravigliarsi.
Iris rimproverò non poco il fratello per la proposta così poco elegante che aveva fatto a Selenis, spiegandogli in lungo e in largo come l’avrebbe dovuta fare secondo lei. La principessa osservò divertita il suo fidanzato ascoltare la sorella a metà tra l’imbarazzato e il colpevole; quando però vide che la ragazza gli sorrideva rassicurante, si tranquillizzò.
C’era qualcun altro però, ad essere inquieto quella sera....
La principessa vide Noctis abbandonare la tavola per defilarsi verso l’altra parte del promontorio, e dopo aver scambiato un’occhiata con Ignis, si alzò per seguirlo.

Lo trovò vicino alla lapide che era stata eretta in memoria di Jared; alla base c’erano i fiori che Iris non mancava di cambiare ogni giorno.
Noctis sostava immobile davanti ad essa, apparentemente perso nei suoi pensieri.


-    So che cosa ti stai chiedendo – esordì Selenis.

Il ragazzo si girò, sorpreso nello scoprirsi non più solo.

-    E cosa? – domandò lui con il viso appena illuminato dalla luna.
-    Quanti ancora dovranno morire in questa stupida guerra di potere – rispose la ragazza.

Noctis tornò a voltarsi verso la lapide, conscio del fatto che la principessa avesse come al solito colto nel segno.

-    Lo so perché è la stessa domanda che continuo a pormi io – proseguì lei andando a sedersi sulla staccionata che dava sullo strapiombo.
-    E ti sei data una risposta? - le chiese Noctis prendendo posto al suo fianco.
-    No – sospirò lei – e non voglio darmela... ho paura di quale potrebbe essere. – aggiunse con un sorriso mesto.
-    Dici che mio padre se l'è mai chiesto? – mormorò il ragazzo.
-    Sono sicura che lo abbia fatto ogni giorno – rispose Selenis – Le decisioni che ha preso.. non oso nemmeno immaginare quanti sforzi gli siano costate –
-    Prima di tutto questo non mi ero mai soffermato a pensarci – ammise Noctis guardando il mare sotto di sé.
-    Quando papà è morto ho passato i primi tempi ad accusarlo per la decisione di seguirvi a Tenebrae – raccontò la giovane – La trovavo egoista.. lasciarmi a casa da sola per poi non tornarci mai più. Poi con il tempo ho realizzato con quanta pena l’aveva presa..-
-    Già, credo di capirti – replicò il ragazzo.
-    Quello che lui ha fatto per te, per Insomnia, ti aiuterà nelle scelte che dovrai affrontare in futuro – proseguì Selenis – Nulla di quello che ha compiuto è stato invano. Ma adesso basta parlare di cose così serie! E' la festa per il mio fidanzamento e voglio sapere da uno a dieci quanto sei ansioso di rivedere Luna! – esclamò la ragazza.
-    Eh? No! – protestò Noctis animandosi.
-    Noctis Lucis Caelum che finalmente sposa la sua amata! Potrebbero farci una serie di racconti, o perfino un videogioco! – proseguì lei imperterrita con la certezza di averlo fatto arrossire.
-    Tu stai troppo con Prompto – scosse la testa il principe, scendendo dalla staccionata a allontanandosi.
-    Eddai Noct, non fare il timido! –
-    Troppo tempo! Troppo! – esclamò lui senza fermarsi.

Selenis si mise a ridere e fece per seguirlo, quando nel suo campo visivo qualcosa si mosse.
A pochi metri da lei, Gentiana sostava come se fosse sempre stata in quel punto. La sua presenza si armonizzava così bene con l’ambiente che era quasi del tutto invisibile.

-    Gentiana! – disse la ragazza sorpresa.
-    Oh prima della notte, il momento decisivo è quasi giunto – disse la donna – Presto il Re scelto dal cristallo avrà bisogno della tua forza –

La principessa ascoltava la messaggera con il cuore che batteva all’impazzata.

-    Ma questo comporterà un sacrificio. Per il bene di questo mondo che sta sprofondando sempre di più nei flutti dell’oscurità, sarai disposta a pagarlo? – le domandò la donna avvicinandosi.

Selenis la osservò per qualche istante.

-    Farò qualsiasi cosa per proteggere Noctis e i miei amici – rispose la ragazza risoluta.

A quel punto la donna sorrise e aprì gli occhi, rivelando un paio di iridi scure come la notte seppur incredibilmente calde.

-    Le assomigli così tanto... – disse sfiorandole una ciocca di capelli bianchi con la punta delle dita.
-    Assomiglio a chi? – domandò confusa la principessa.
-    Selis!-

La ragazza distolse gli occhi dalla messaggera per una frazione di secondo, ma quando tornò a voltarsi, di lei non c’era più traccia. Selenis s’incamminò verso Prompto che l’aveva chiamata, restando però ancorata con la mente alla conversazione appena avuta.
Qualcosa le diceva che ad Altissia molte cose sarebbero cambiate.. solo che non sapeva dire se in meglio o in peggio.



Campeggio dell'autrice:

Taratataaaan!! *musichetta del mistero*
Buongiorno ragazzi!

Il ventottesimo capitolo è ricco di novita! A partire dalla proposta di fidanzamento di Gladio! Come al solito ho prediletto un'atmosfera più divertente che romantica, per non dire che il nostro Amicitia ha giocato un'ottima carta per togliersi dall'impiccio di dover affrontare Selenis xD La quale alla fine ha deciso di perdonarlo. Non potevo essere così cattiva da farli lasciare suvvia u.u Qualcuno di voi si sarà accorto che ho mescolato il capitolo con una delle puntate di Brother Hood, ma penso sarà l'ultima volta, anche perchè sono finite xD
E poi arriva Gentiana, misteriosa come suo solito, che avvisa la principessa che presto dovrà compiere un sacrificio per poter aiutare Noctis... cosa succederà mai? E soprattutto, a chi assomiglia la ragazza?? Qualche idea? ;)
Come al solito ringrazio tutti i Lettori che continuano a seguirmi e le mie Comrades per continuare a recensire <3
Ora scappo... devo finire Stanger Things entro sera xD

Bacioni,
Marta
  
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