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Autore: DesiKookie93    28/10/2017    2 recensioni
Scopri una verità che i tuoi genitori ti hanno nascosto fin da quando eri piccola... pensando di farlo per il tuo bene...
Come la prenderai?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PoV You


Mancavano ancora due giorni a quello in cui si sarebbe svolta la gara di ballo tra Jimin e Jungkook, e quindi al giorno in cui avrei finalmente visto mio fratello ballare.
Dopo il messaggio di Jimin che ci aveva mandato poco fa e la risposta positiva che aveva dato mio fratello, non vedevo l’ora che arrivasse quel giorno, perché ero troppo curiosa di vederli ballare entrambi.
Jimin lo avevo già visto un paio di volte, quando mi aveva invitato a vedere i suoi allenamenti in cui mio fratello lo aiutava, ma quest’ultimo lo avevo visto solo per qualche secondo quel giorno in cui mi aveva chiamato Jimin e in cui lo avevo quasi fatto arrabbiare, quindi non avevo praticamente visto ancora nulla.
Per questo ero così ansiosa che arrivasse il fine settimana, per poter finalmente vederli ballare, ma ballare sul serio.
Dopotutto mio fratello stesso si era definito migliore di Jimin, e anche quest’ultimo aveva detto, anche se indirettamente, che mio fratello era bravo.


Il mattino dopo, quando io e mio fratello uscimmo di casa e andammo verso il bivio dove come al solito ci aspettavano Jimin e Taehyung per andare insieme a scuola, io rimasi un attimo bloccata quando vidi Taehyung.
Nel momento in cui lo avevo visto mentre ci stavamo avvicinando a loro, mi erano tornate alla mente le sue parole che mi aveva detto il giorno precedente quando gli avevo chiesto il motivo per cui mi aveva fatto un succhiotto quando siamo usciti…

“Perchè mi piaci… E vorrei che fossi mia…”

Dopo che mi aveva detto quella frase, e dopo quello che mi avevano detto Jungkook e Yoongi sul fatto di stare attenta, non sapevo più come affrontarlo.
Non potevo certo fingere che non avesse detto nulla no?
E poi…
Se mi avesse solo detto che gli piacevo…
Ma aveva anche aggiunto che voleva che fossi sua…
E dicendo quest’ultima frase, mi era parso che avesse usato un tono piuttosto… possessivo…

Era proprio quell’ultima frase che mi lasciava perplessa, e proprio quelle parole mi fecero ricordare il momento in cui mi aveva “marchiata” due giorni prima, lo sguardo che mi aveva rivolto subito dopo quando si era staccato, e le parole di Jungkook quando mi aveva spiegato cosa fosse un succhiotto…

“Di solito i ragazzi lo fanno per dimostrare che una ragazza appartiene solo a loro.”

Quindi adesso che Taehyung mi aveva fatto quel segno, significava che ero sua?

Alzai lo sguardo verso di lui, riabbassandolo subito quando incontrai il suo, mentre mi rivolgeva il suo solito sorriso squadrato, mentre quei pensieri sembravano non volermi lasciare in pace.

- Tutto bene Y/N? - mi chiese, avvicinandosi un po’ a me e allungando un braccio, accarezzandomi lievemente la guancia.

Io annuii senza dire nulla, per poi iniziare subito ad incamminarmi verso la scuola, sentendo avvampare la guancia che mi aveva appena accarezzato.

Non vedevo l’ora di arrivare a scuola e sedermi al mio banco.
Almeno lì non avrei visto Taehyung.


Per tutto l’intervallo, non avevo guardato direttamente Taehyung, perché ogni volta che il mio sguardo andava a posarsi su di lui, continuava a tornarmi in mente la frase che mi aveva detto e il tono che aveva usato, facendomi arrossire completamente.
Come aveva detto Yoongi, io non ero abituata ai ragazzi, quindi trovarsi uno che all’improvviso mi diceva di piacergli e che voleva che fossi sua, mi metteva un po’ in soggezione.


Tornata in classe dopo l’intervallo, decisi di mettermi a disegnare qualcosa, dato che il disegno era l’unica cosa che mi teneva occupata la mente al punto che non pensavo a nient’altro che non fossero le linee a matita che tracciavo sul foglio bianco.
Solo quando finii completamente il disegno, mi accorsi di cosa effettivamente avevo disegnato.
Era la foto che tenevo sul mio comodino, quella che raffigurava me e Jungkook da piccoli in cui lui mi abbracciava.
Rimasi per un po’ a guardare quel disegno, e guardando i dettagli che avevo disegnato della casa che si trovava dietro di noi, più precisamente il punto che nella foto si trovava sopra le nostre teste, improvvisamente mi venne in mente l’immagine di quello stesso punto, ma coperto da un orario…

Ma dove potevo aver visto quell’immagine?
E quell’orario che ricordavo cosa significava?

Alzai inconsciamente lo sguardo mentre quelle domande mi ronzavano in testa, e senza accorgermi mi ritrovai a fissare mio fratello, che in quel momento era concentrato a prendere appunti sulla lezione che stavamo avendo in quel momento.

Perchè il mio sguardo andava sempre a posarsi su di lui?

Anche i miei disegni erano per la maggior parte, se non tutti, su di lui…
Cioè, all’inizio era normale visto che lo disegnavo come lo ricordavo da piccolo perché mi mancava, ma ora che potevo vederlo tutti i giorni, perché occupava ancora così tanto i miei pensieri da continuare a disegnarlo?

I miei pensieri furono interrotti dalla vibrazione del mio cellulare, a cui ovviamente avevo messo il silenzioso per non farmi scoprire dal prof, e vidi che era un messaggio.

Quando vidi che era un messaggio da parte di Taehyung, per un attimo smisi di respirare.
Perché mi aveva scritto se dato che quella era l’ultima ora, ci saremmo visti all’uscita da scuola, e quindi poteva aspettare quel momento per parlarmi?

Aprii il messaggio, e rimasi per qualche secondo a fissare quello che c’era scritto, non sapendo cosa rispondergli.
Mi chiedeva se dopo la scuola mi andava di uscire ancora con lui, e più precisamente mi chiedeva se volevo andare con lui a mangiare qualcosa e poi andare al karaoke a passare il pomeriggio.

Io non sapevo se rifiutare o meno.

Da una parte non mi sarebbe dispiaciuto uscire di nuovo con lui, l’altra volta ci eravamo divertiti insieme.
Però…
Dopo quello che è successo quando ci siamo salutati dopo la prima uscita e il fatto che sia Jungkook che Yoongi mi hanno detto di stare attenta a lui, non sapevo se fosse una buona cosa uscire di nuovo da sola con Taehyung.

Dopo averci pensato per un po’, decisi comunque di uscire insieme a lui.
Stavo rischiando lo so, ma speravo solo che questa volta non succedesse nulla.

Quando suonò la campanella di fine scuola, trovai Taehyung ad aspettarmi fuori dalla mia classe, così, dopo aver salutato Jungkook e Jimin, mi avviai verso l’uscita di scuola insieme a lui.
Prima che ci separassimo, avevo visto l’occhiata che Jungkook aveva rivolto a Taehyung, e non era per nulla rassicurante.

- Come sono andate le lezioni oggi? - mi chiese Taehyung mentre ci dirigevamo verso un ristorante poco distante dalla scuola.
- Uhm… Oggi non c’era nulla di interessante… - risposi, senza però incrociare il suo sguardo, e con la testa occupata da altri pensieri.

Arrivammo al ristorante e prendemmo posto ad un tavolo, e dopo aver ordinato, io mi ritrovai a cercare di concentrarmi su qualunque cosa che non fosse il ragazzo davanti a me.
Mi sentivo leggermente in soggezione a stare da sola con lui.

- Va tutto bene? - mi chiese, guardandomi con lo sguardo un po’ preoccupato.
- ...S-sì… - risposi io saltando leggermente sul posto sentendo la sua voce.
- Oggi mi sembri strana… -
- In che senso…? -
- Ho come l’impressione… che tu voglia evitare in qualunque modo di guardarmi direttamente. È tutto il giorno che ti osservo, e ogni volta che i nostri sguardi si incrociano, tu ti giri sempre da un’altra parte… Non volevo obbligarti ad uscire con me se non volevi… -
- N-no… non mi hai obbligata… ho scelto io di accettare… - dissi, guardandolo per la prima volta in tutta la giornata negli occhi.
- E allora perché mi eviti? -
- Non… ti sto evitando… - dissi, abbassando lo sguardo.

- E’ per quello che ti ho detto ieri? Del fatto che mi piaci? - disse lui, dopo averci pensato su un attimo.
- Eh? E-ecco… -

Si capiva così tanto?

Abbassai lo sguardo sulle mie mani, imbarazzata.

- Non preoccuparti. È colpa mia, forse sono stato un po’ affrettato a dirtelo. Ma volevo solo essere sincero quando mi hai fatto quella domanda. - disse lui continuando a guardarmi.

Io rialzai lo sguardo su di lui leggermente sorpresa dalle parole che aveva appena pronunciato.

- Andiamo? - disse, quando entrambi finimmo di mangiare.

Io annuii e mi alzai insieme a lui, dirigendoci verso la cassa a pagare, e poi uscimmo dal ristorante diretti al karaoke.


Quando arrivammo, Tae prese una stanza solo per noi due, e io mi sentii completamente in imbarazzo.
Non volevo cantare, non davanti a lui.

Non mi piaceva cantare davanti alle altre persone, perché mi sentivo sempre a disagio, e avevo paura di fare una brutta figura.
L’unico che mi aveva sentito cantare era stato mio fratello quando mi aveva sentito da camera sua, e non avrei voluto farmi scoprire nemmeno da lui.
Solo con Yoongi riuscivo a cantare liberamente, ma ci ero riuscita solo dopo parecchio tempo, infatti da quando ci eravamo conosciuti, erano pochissimi gli anni che aveva passato a sentirmi cantare.

Un’altra cosa che mi metteva in soggezione in quel momento, era che Taehyung aveva preso una stanza solo per noi due, non ci sarebbero state altre persone a cantare con noi, ma saremmo stati da soli.

Gli avvertimenti di Jungkook e Yoongi iniziarono a riempirmi la mente mentre ci dirigevamo verso quella stanza, e io iniziai seriamente a dubitare di Taehyung.

Appena entrati, mi fece sedere su uno dei divanetti, mentre lui stava davanti allo schermo del karaoke, in cerca di una canzone da cantare.

- Che canzone vorresti cantare? - mi chiese, dato che era indeciso su quale canzone mettere.
- I-io… non canto… - dissi, tenendo lo sguardo basso.
- Perchè no? - mi chiese girandosi verso di me, sorpreso.
- N-non mi piace cantare davanti a qualcuno. - risposi, mordendomi leggermente il labbro, arrossendo.
- A me piacerebbe sentirti cantare. - disse lui, la voce quasi un sussurro.

Io alzai lo sguardo su di lui a quella frase, arrossendo di più perché il tono che aveva usato era sincero, non l’aveva detto con il pretesto di farmi cantare per forza.

- Scusa… - gli dissi.

Nonostante la frase che aveva appena pronunciato, non me la sentivo proprio di mettermi a cantare davanti a lui, non ero ancora così fiduciosa nei suoi confronti.
E se avessi fatto una figuraccia per colpa del mio essere ansiosa a cantare davanti a qualcuno?
No, era meglio se me ne stavo buona e sentivo cantare lui, anche se mi dispiaceva un pochino, dopotutto non è normale andare a un karaoke e poi non cantare no?

Lui rimase a guardarmi per qualche secondo, poi tornò a concentrarsi sullo schermo davanti a lui, decidendo una canzone.
Iniziò così a cantare, e io rimasi incantata ad ascoltarlo.

Il tono della sua voce era molto basso, ma allo stesso tempo era molto dolce e caldo, e trasmetteva tutte le emozioni che la canzone che stava cantando doveva trasmettere.
Continuai a fissarlo anche per le canzoni successive, finché lui non si accorse del mio sguardo su di lui quando finì l’ennesima canzone.

- Che succede? - mi chiese, lo sguardo puntato nel mio.
- Eh? N-niente… - risposi, riprendendomi e spostando leggermente lo sguardo.
- Sicura? - mi chiese ancora, inclinando leggermente la testa di lato.
- S-sì... È solo che… Non sapevo sapessi cantare. - dissi quasi sussurrando.
- Oh… Ti piace? -
- Sì… Hai una bella voce. - ammisi, sentendo le guance scaldarsi.
- G-grazie… - disse lui.

Io lo guardai di nuovo sentendolo balbettare, e notai che era arrossito e aveva un’espressione timida in volto.
Quella reazione mi lasciò leggermente sorpresa.
Insomma, di solito era sempre sicuro di sé e non si faceva scrupoli a fare qualsiasi cosa, come ad esempio quando mi aveva fatto il succhiotto o mi aveva detto di piacergli…
Mentre adesso…
Tutto ad un tratto sembrava essere diventato timido, cioè, non che fosse cambiato completamente, ma quell’espressione che aveva in volto in quel momento, da lui non me la sarei mai aspettata.

Come a voler nascondere quel momento di imbarazzo, si girò di nuovo a decidere l’ennesima canzone da cantare.

Erano quasi passate due ore da quando ci trovavamo lì, e l’unico ad aver cantato quasi tutto il tempo era solo lui, io canticchiavo di tanto in tanto sottovoce quando lui non se ne accorgeva, perché anche se mi vergognavo a cantare davanti a qualcuno, quando sentivo la musica, la voglia di cantare era più forte di me, non riuscivo a tenere la bocca chiusa.

Avevamo anche fatto qualche pausa tra una canzone e l’altra, parlando un po’ tra di noi proprio come avevamo fatto durante la nostra prima uscita.

- Ti va se andiamo da qualche altra parte? Alla fine sono solo io che sto cantando… - disse lui dopo aver finito la canzone, facendomi il labbruccio.
- Certo, e scusa se non sto cantando. - risposi, abbassando un po’ la voce mentre finivo la frase.
- Tranquilla, non devi scusarti. Posso capire che non vuoi cantare davanti a qualcuno. - disse, sorridendomi. - Faccio l’ultima canzone e poi andiamo ok? -

Io annuii e rimasi a guardarlo cantare ancora una volta.

In quel momento, mi misi a pensare che forse stavo dando troppo peso agli avvertimenti che mi avevano dato su Taehyung.
Dopotutto, quel pomeriggio lo stavamo passando tranquillamente, e non era successo ancora nulla, nonostante in quel momento ci trovavamo in una stanza da soli, anche se in un karaoke.

Ma non avrei dovuto parlare troppo presto.

Mentre stava cantando quell’ultima canzone, io prestai attenzione al testo che stava cantando, e diventai rossa quando capii il significato delle parole.
Era una canzone in inglese, e io l’inglese lo capivo abbastanza bene da riuscire a comprenderlo, anche se non ero bravissima a parlarlo, e capii subito che il testo di quella canzone era molto sporco.
Non volendo continuare a prestare attenzione al testo, cercai di concentrarmi su qualcos’altro, ma avvampai quando mi resi conto che Taehyung aveva approfittato del fatto che ero concentrata sul testo per avvicinarsi a me, abbandonando il microfono sul tavolino davanti al divanetto su cui ero seduta.

Si era seduto accanto a me, e mi stava sussurrando la canzone contro il collo, il suo respiro caldo che colpiva la parte di pelle scoperta dalla maglia.
Io trattenni il fiato non sapendo come reagire, in quel momento non avevo nemmeno la forza per allontanarlo.
All’improvviso, sentii un leggero brivido lungo il fianco dalla parte opposta a dove c’era Taehyung, e solo quando sentii una sensazione calda sulla pelle capii che mi aveva infilato una mano sotto la maglia, e stava risalendo il mio fianco, mentre la sua bocca si era attaccata al mio collo, lasciando una scia bagnata sulla mia pelle.

- T-tae… - dissi, cercando di allontanarmi almeno un po’.
- Shh… - disse lui, per poi riprendere dove si era interrotto.

Quando però sentii la sua mano che si stava avvicinando al mio seno, mi alzai di colpo, lasciandolo sorpreso.
Dov’era finito il Taehyung che avevo visto fino a qualche momento prima?
E cosa aveva intenzione di fare in quel momento, al karaoke, dove chiunque avrebbe potuto vederlo?

- Ehi… - disse lui, continuando a guardarmi, sorpreso dalla mia reazione.
- C-che diavolo volevi fare? - dissi io, senza incrociare il suo sguardo.
- Non credo servano spiegazioni, no? - disse lui in tono malizioso, e io sentii le mie guance avvampare.
- I-io me ne vado… - dissi, prendendo la mia cartella e dirigendomi verso la porta della stanza.
- Aspetta! - disse lui alzandosi, e afferrandomi un braccio prima che aprissi la porta.
- No. Non mi piace quando fai così! - dissi io, e subito dopo uscii da quella stanza e più velocemente che potevo mi diressi verso casa.

Perchè doveva comportarsi così?
Sentii gli angoli degli occhi bruciare leggermente mentre lacrime amare cominciavano a formarsi ai loro angoli, ma cercai di trattenerle.

Quando arrivai a casa, mi precipitai in camera mia, non volevo che qualcuno mi vedesse in quello stato.
Volevo solo dimenticare quelle ore passate con Taehyung.
Mi sdraiai sul mio letto, nascondendo il viso nel mio cuscino, e inconsciamente finii per addormentarmi.


All’improvviso, sentii una sensazione piacevolmente calda sulla mia guancia, e fui indecisa se aprire o meno gli occhi, per paura che se li avessi aperti, quella sensazione sarebbe sparita.
Rimasi così a bearmi di quel calore per un po’, finché troppo curiosa di sapere da dove provenisse, aprii leggermente gli occhi, per poi arrossire quando capii cosa mi stava sfiorando.

Jungkook era seduto sul lato del mio letto, e mi stava accarezzando la guancia mentre il suo sguardo era puntato su di me, e quando incontrò il mio, arrossì e per un momento bloccò il movimento della sua mano sulla mia guancia.

- T-ti ho svegliata? - mi disse, abbassando leggermente lo sguardo.
- No… - risposi, spostando per qualche secondo lo sguardo sulla sua mano ancora vicina alla mia guancia, per poi tornare a guardare lui.

Non volevo che smettesse di accarezzarmi, però non avevo nemmeno il coraggio di dirgli di continuare.

- Va tutto bene? - mi chiese, e il suo tono era molto dolce.
- Mh? Sì… - risposi, abbassando poi lo sguardo quando mi tornò in mente cosa successe solo qualche ora prima con Taehyung.
- Bugiarda… - sussurrò lui, ricominciando ad accarezzarmi la guancia.
- Cosa…? - alzai lo sguardo su di lui.
- Sei una bugiarda. Ti si legge in faccia che è successo qualcosa. - disse lui, leggermente imbronciato.
- … -

Io strinsi di più il cuscino che avevo tra le braccia, nascondendo un po’ il viso.
Non mi andava di parlare di quello che era successo, ancor meno con Jungkook.
Di sicuro si sarebbe arrabbiato dicendomi che lui mi aveva avvertito di stare attenta a Taehyung e io avevo comunque accettato di uscire ancora con lui.

- Va bene se non ne vuoi parlare con me. Ma non dire mai più che va tutto bene quando è una bugia. - disse lui gonfiando leggermente le guance, ancora imbronciato.

Era dannatamente tenero quando faceva così.

Io annuii e lo guardai per qualche minuto prima di parlare.

- Comunque… Che ci fai in camera mia? - chiesi, vedendolo arrossire alla mia domanda.
- E-ecco… I-io ero venuto a chiamarti perché era ora di cena… Però ho visto che dormivi e non volevo svegliarti… - rispose, guardando altrove.
- E… Aspetta! Che ore sono adesso? - chiesi spalancando leggermente gli occhi, sorpresa.
- Sono quasi le nove. -
- Cosa? Scusa… Tu hai già mangiato? -
- No, sono stato qui da quando sono venuto a chiamarti. - disse, scuotendo leggermente la testa.
- A-allora, cucino io. Per farmi perdonare. - dissi io, alzandomi dal letto per andare in cucina.

Jungkook mi guardò un po’ sorpreso, ma poi si alzò anche lui e mi seguì.

- Y/N, non c’è bisogno che ti fai perdonare… - mi disse, quando arrivammo in cucina.
- Però per colpa mia hai saltato la cena… - dissi io, lo sguardo rivolto verso la padella in cui avevo appena versato il cibo da cuocere.
- Ti aiuto. - disse lui, iniziando ad apparecchiare.

Mi dispiaceva sul serio che avesse saltato la cena, anche se io non ero l’unica ad avere la colpa in questo.
Dopotutto era lui che era rimasto in camera mia invece di mangiare anche senza di me.
Ma… perché era rimasto?
E… aveva passato tutto il tempo ad accarezzarmi?

Con la coda dell’occhio, lo fissai mentre apparecchiava la tavola per entrambi, continuando a farmi queste domande.

- Pronta per domani? - mi chiese quando ebbe finito, e si avvicinò ai fornelli dove ero ancora io.
- D-domani? - chiesi, leggermente spaesata.
- Hai già dimenticato la sfida tra me e Jimin? - mi chiese lui, sorpreso.
- N-non l’ho dimenticata. - dissi io, mordendomi il labbro inferiore.

Con quello che era successo quel giorno, non avevo realizzato che la sfida si sarebbe svolta l’indomani.
Cenammo in silenzio, nessuno dei due parlò più, e insieme lavammo i piatti prima di tornare nelle nostre camere.

- Buonanotte, Y/N. - disse mio fratello, baciandomi sulla guancia per poi rivolgermi un sorriso dolce.
- Buonanotte… Jungkookie. - risposi, usando il suo soprannome, che notai lo fece sorridere di più.


Il mattino seguente, io e Jungkook facemmo colazione insieme, e dopo aver passato la mattinata nelle nostre rispettive camere, dopo pranzo ci preparammo per andare da Jimin, che ci aspettava al solito posto, per dirigerci insieme dove si sarebbe svolta la gara.

Mentre camminavamo verso l’edificio, mi soffermai a guardare l’abbigliamento di Jimin, anche se non ne capivo il motivo.
Indossava una felpa nera di forse due taglie in più di lui e un paio di pantaloni di jeans bianchi tutti strappati, che fasciavano perfettamente le sue gambe.
Dopo essere rimasta a guardarlo per un po’, mi girai a guardare mio fratello.
Come Jimin, anche lui indossava una felpa nera larga, ma invece dei jeans, indossava un paio di pantaloni neri della tuta.

Eravamo a metà strada quando io vidi qualcuno di familiare.

- Yoongi! - chiamai, e il ragazzo che avevo notato, non molto distante da noi, si girò sentendosi chiamare.
- Ciao, Y/N. Cosa ci fai in giro? - mi disse lui quando si avvicinò a noi.
- Potrei farti la stessa domanda. È raro trovarti fuori di casa. - dissi io sorridendo.
- Ya! Potrò uscire anche io qualche volta no? - disse, fingendosi leggermente offeso. - Voi dove andate di bello? - disse, spostando lo sguardo su tutti e tre.
- Io e Jungkook faremo una gara di ballo, e Y/N farà da giudice. - disse Jimin.
- Interessante. - rispose Yoongi.
- Vuoi venire anche tu? - chiesi, guardandolo.
- Beh, adesso non avrei nulla da fare, infatti stavo tornando a casa. Se per voi va bene, allora vengo. - disse, alzando leggermente le spalle.
- Allora è deciso. - dissi io, prendendo a braccetto Yoongi e iniziando di nuovo a dirigermi verso l’edificio abbandonato.

Appena arrivammo nella stanza dove avevo già visto allenarsi Jimin, io e Yoongi andammo a sederci davanti all’enorme specchio che copriva una parete, mentre Jungkook e Jimin si misero uno alla nostra destra e uno alla nostra sinistra, al centro della sala.

- Inizio io? - chiese Jimin a Jungkook, e lui rispose annuendo con il capo.

Io presi il telefono di mio fratello, che lui mi aveva dato dopo averlo collegato al suo speaker per mettere la musica, e misi la canzone che Jimin aveva scelto di ballare, Butterfly.

Quando iniziò a ballare, rimasi incantata.
Ogni suo movimento era dolce e leggero, sembrava davvero una farfalla che volava.

Jungkook invece aveva deciso di ballare Save Your Goodbye.
Inutile dire che rimasi a bocca aperta guardandolo.
Era davvero bravo, ma tanto, non riuscivo nemmeno a spiegare quello che provavo guardandolo.

Però…
Guardando mio fratello ballare, avevo una strana sensazione, anche se non riuscivo a spiegarmi di cosa si trattasse.

Dopo aver ballato una canzone ciascuno da soli, decisero di ballare insieme un mix di canzoni di gruppi kpop femminili che ascoltavano, e io arrossii guardandoli.

Quando avevano imparato quei passi?

Quando finirono anche quelle canzoni, fu il turno di Jungkook di ballare di nuovo da solo, quindi misi la nuova canzone fissandolo.

Anche quella volta però, sentii ancora la sensazione che avevo sentito durante la prima canzone.

Nonostante mi piacesse moltissimo vederlo ballare, avevo come la sensazione che mancava qualcosa ai suoi passi, ma non sapevo spiegarmi cosa.

Jimin mi disse la prossima canzone da mettere, ed era completamente diversa dalla prima che aveva ballato.

Se prima ne aveva ballata una lenta e dolce, quella che stava ballando ora era potente, completamente diversa.

Ad un certo punto, vidi che mentre ballava aveva iniziato ad alzarsi la felpa, per poi sfilarsela e buttarla da un lato, ma non era finita lì.
Infatti il momento seguente, si strappò letteralmente la canottiera a metà, anche se non completamente visto che la lasciò penzolare lungo i fianchi continuando a ballare fino alla fine.

Io mi coprii il viso con le mani quando lo fece, imbarazzata, mentre Yoongi girò il viso da un’altra parte.

- Direi che è meglio finirla qui. - sentii dire a Jungkook, e guardandolo vidi che storse leggermente le labbra guardando Jimin, che si era avvicinato a me e Yoongi per bere dalla sua bottiglia dell’acqua.
- Già, se continuassimo non oso immaginare cos’altro strapperà Jimin oltre alla sua maglia… - disse Yoongi, lanciando un’occhiata alla canottiera che ancora pendeva dai fianchi di Jimin.
- Ya! - disse Jimin, quasi strozzandosi con l’acqua alle parole di Yoongi. - Non l’ho fatto apposta. Fa parte della coreografia. - aggiunse, imbronciato.
- E dovevi proprio ballare quella coreografia oggi? - disse Jungkook, e io percepii una nota di irritazione nella voce.
- Perchè? Che ho fatto di male? - chiese innocentemente Jimin, ma scambiando un’occhiata con Jungkook, sembrò capire a cosa lui alludesse, e andò velocemente a recuperare la sua felpa, indossandola, per poi strappare definitivamente la canottiera ormai inutilizzabile.
- Dai ragazzi non litigate. - dissi io, cercando di farli stare calmi.
- Chi ti è piaciuto di più? - chiese Yoongi, guardandomi curioso.
- Beh… Jimin lo avevo già visto qualche volta mentre si allenava, ma oggi mi ha sorpresa come se non lo avessi mai visto ballare prima… - dissi pensierosa. - Jungkook… -

Mi bloccai un attimo.
Cosa potevo dire di Jungkook?
È vero che ero rimasta molto colpita a vederlo ballare, ma c’era quella strana sensazione che avevo provato entrambe le volte in cui aveva ballato che non mi faceva dare un giudizio su di lui.
Lo guardai un attimo, come se soltanto guardandolo potevo trovare la risposta a quel dubbio che stavo avendo.

- Non ti sei impegnato completamente vero? - la voce di Yoongi mi arrivò alle orecchie all’improvviso, lasciandomi sorpresa.

Cosa?
Voltai lo sguardo su di lui, notando che stava fissando mio fratello, aspettando una risposta, così mi girai anche io verso di lui.

- Mianhae… - disse Jungkook, abbassando lo sguardo.

In quel momento capii la sensazione che avevo provato guardandolo ballare.
La sensazione che non stava dando il massimo, che non si stava impegnando completamente nei passi che stava facendo.

- Yoongi, non prendertela. Dopotutto è la prima volta che balla davanti a qualcuno che non sono io. Di solito balla solo quando siamo da soli, infatti quando Y/N veniva a vedere i miei allenamenti, lui se ne stava seduto a mettere la musica e dirmi dove sbagliavo. - disse Jimin, come per difenderlo.
- Questa però era una gara a chi balla meglio. Quindi che fosse la sua prima volta o no doveva impegnarsi completamente, e non l’ha fatto. - disse Yoongi con tono duro.
- Yoongi, basta. Non c’è bisogno che ti arrabbi così. - dissi io.

Non mi piaceva che inveisse così tanto su Jungkook, e inoltre avevo notato che alle sue parole, mio fratello sembrava molto dispiaciuto.
Non riuscendo a trattenermi, approfittando del fatto che Yoongi e Jimin si erano messi a discutere tra di loro, mi alzai andando verso di lui, volevo accertarmi che le parole di Yoongi non lo avessero ferito troppo.

- Non dar peso a quello che ti ha detto Yoongi, mi ha molto sorpreso vederti ballare. Non pensavo fossi così bravo. Cioè, tu stesso avevi detto di esserlo, e anche Jimin me lo aveva detto ma… - gli dissi, prendendogli le mani con le mie, anche se mi sentivo in imbarazzo in quel momento.
- Tranquilla, però ha ragione. Non mi sono impegnato al massimo nonostante questa era una sfida, quindi è colpa mia. Invece di concentrarmi sui passi, ero più concentrato a non fare brutta figura davanti a te. Avevo paura di sbagliare qualche passo. - disse lui, la voce che si affievoliva sempre più fino a diventare quasi un sussurro.
- Cos…? Avevi paura… di fare brutta figura… davanti a me? - dissi, sorpresa.

Lui annuì leggermente, e io dopo averlo fissato qualche secondo, lo abbracciai, stringendolo forte.

- Pabo. - gli sussurrai all’orecchio, e lo sentii ridere piano mentre ricambiava l’abbraccio.

Quando ci staccammo, mi girai verso Jimin.

- Questa sfida l’hai vinta tu. Ma devi concedere a Jungkook la rivincita. E questa volta si impegnerà al massimo. - gli dissi.
- Certo! Non vedo l’ora! - disse Jimin, sorridendo.

Così, decidemmo che l’indomani, dato che nessuno di noi era impegnato, avremmo iniziato a preparare le coreografie per la prossima sfida, e sia Jungkook che Jimin lasciarono a me la scelta delle canzoni da ballare.


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- Angolo Autrice -

Lo so, sono in enorme ritardo, ma ho avuto diversi problemi a scrivere questo capitolo, perché ero indecisa su cosa poter scrivere oltre alla gara di ballo, anche perché se avessi parlato solo di quella, questo capitolo sarebbe venuto incredibilmente corto, quindi ho dovuto inventarmi qualcosa.
Per la scena con Tae al karaoke, stavo pensando ai video di Jungkook quando si era filmato nella stanza di un karaoke a cantare, quindi per questo ho scritto che erano in una stanza.
Spero che vi piaccia.
Vi aspettavate questo risultato nella sfida?
Fatemelo sapere, secondo voi chi doveva vincere?
Ringrazio sempre chiunque spenda un po’ del suo tempo per leggere questa storia e chi la recensisce.

Alla prossima, bacioni! <3

   
 
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