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Autore: instability girl    21/06/2009    2 recensioni
Forse non erano gli altri che evitavano lei. Forse la causa della propria solitudine era il suo stupido comportamento. Non voleva nessun contatto con il mondo esterno e di conseguenza non doveva stringere amicizia con altre persone. Sicuramente avrebbe finito per raccontare il suo ‘segreto’... Zoe era una delle preoccupazioni maggiori di Amy. Da qualche tempo era diventata chiusa, silenziosa, schiva quasi come se volesse tagliare i ponti con il resto del mondo. Evitava le sue compagne.
Genere: Generale, Malinconico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aoi, Kai, Reita, Ruki, Uruha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Zoe's shy problems
Era una calda giornata di fine maggio. L’aria era umida, calda che non lasciava respirare.  Zoe era seduta sul divano del soggiorno con un libro in mano e l’unica cosa che poteva fare era pensare. “Sono sola…” pensava mordicchiandosi l’unghia del pollice. “Sono arrivata da poco in Giappone, è vero, ma una ragazza di 19 anni deve pur avere degli amici con cui stare!” Forse non erano gli altri che evitavano lei. Forse la causa della propria solitudine era il suo stupido comportamento. Non voleva nessun contatto con il mondo esterno e di conseguenza non doveva stringere amicizia con altre persone. Sicuramente avrebbe finito per raccontare il suo ‘segreto’.   Zoe non aveva mai ricevuto un appoggio sicuro dalla sua famiglia. Difatti, suo padre era appena stato rinchiuso in prigione visto che faceva parte di un’organizzazione criminale. Il signor Walker era un pezzo grosso della mafia americana/giapponese che faceva da “mezzo di comunicazione” tra l’Australia e il Giappone.  Era stato intercettato dalla polizia Giapponese durante uno scambio di stupefacenti e ora si trovava rinchiuso in una prigione a Sidney.  A causa del padre, Zoe insieme alla sorella gemella Amy, erano state “quasi costrette” ad andare a vivere in Giappone con la loro madre, Tanya Stuart.  La signora Stuart aveva divorziato tempo fa con il signor Walker. Lui non si era mai abituato al tipo di vita che sua moglie conduceva e sosteneva che il suo “stile di vita” smontava il cervello delle figlie.  Tanya Stuart era una cantante molto famosa in America e con il trascorrere degli anni la fama era dilagata in molti paesi europei e infine anche in Giappone.  Zoe ed Amy avevano sempre sognato di andare a vivere con la madre, ma all’epoca la signora Stuart attraversava un periodo critico della sua carriera a causa dei giornali scandalistici che inventavano storie su di lei e per questa ragione Zoe e sua sorella erano state affidate al loro padre.  “Papà è un tipo abbastanza irascibile” si ricordava Zoe. A Sidney, Zoe era stata picchiata più volte per motivi futili, ma che avevano dato fastidio al signor Walker. Amy era stata picchiata più spesso. Forse per il suo carattere ribelle.  Amy era molto diversa da Zoe. Era una ragazza sincera e molto spesso questa sincerità poteva ferire. Per di più era una ragazza abbastanza coraggiosa e sicura di sé. Come Zoe, amava ridere, scherzare, divertirsi. Una cosa sola differenziava Zoe da Amy: la timidezza.  Zoe era così timida da non riuscire nemmeno a cantare di fronte a tutti i suoi amici o famigliari. “Il mio problema è la paura di essere giudicata”.  Il corso dei pensieri di Zoe fu interrotto da un’arrabbiatissima Amy che era entrata nella sua stanza come una furia e ora pretendeva una risposta alla sua domanda. - Zoe Walker perché non ti sei presentata a scuola? –  Zoe arricciò il naso. Non avevo voglia – “Oh! Guarda che idiota che mi ritrovo per sorella!” pensò Amy furibonda.  - Non avevo voglia e basta. Lo so, sarei dovuta venire. - Ammise Zoe tenendo lo sguardo fisso sul pavimento. - Zoe… Andiamo! Non è per… la scuola in sé, io mi riferisco al dopo scuola! Alle prove con i King Noz! – - Ho capito – Zoe annuiva lentamente. – Si, la verità è che mi annoiavo anche a venire a provare – Amy la guardò in cagnesco.  - Zoe, stai prendendo la cosa troppo sotto gamba, mentre Amy pronunciava quelle parole, si sentì terribilmente in colpa. Non voleva certo dirle quelle cose a sua sorella.  - Abbiamo provato con te solo due volte! E quando lo abbiamo fatto , eravamo rinchiusi in una stanza,appartati perchè tu ti vergogni! - - Amy mi dispiace… - tentò di dire Zoe, però Amy la bloccò nuovamente, così come prima aveva interrotto i suoi pensieri. - No, no, no! Aoki, Sato e Mayu non sono riuscite a diventare tue amiche. Eppure sono nella nostra stessa classe e mi hanno riferito che quando le incontri fai finta di non vederle. - E’ vero? – Amy era arrabbiata davvero. Non riusciva a capire perché sua sorella si stava comportando in quel modo. “Ha ragione” fu il commento mentale di Zoe. - Zoe…- il tono di voce di Zoe si abbassò e d’un tratto sembrò supplicarla – Io ci tengo al nostro gruppo. Ci tengo ai King Noz. Ti prego…non saprei dove trovarla una cantante brava e bella come…ME! – Zoe scoppiò a ridere, ma allo stesso tempo pensava alle parole di Amy che iniziavano a pesarle davvero. Non sapeva dare una risposta ad Amy. “Ma qualcosa deve cambiare”. Amy sospirò lievemente, uscì dalla camera di Zoe, ma quando stette per chiudere la porta si bloccò sulla soglia e disse: - Domani pomeriggio, stesso orario, aula di musica – SBAM. Zoe saltò in aria dalla paura, spaventata dal rumore. Ancora una volta Amy era uscita sbattendo forte la porta.
  
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