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Autore: ali04    29/10/2017    2 recensioni
Studio canto da quando ne ho memoria. Credo che, sentita la mia bravura, i miei genitori avessero deciso che, visto che avevo un talento, era meglio sfruttarlo.
Con il pianoforte, invece, ho iniziato a sei anni, solo perché non ritenevo che il pianista del corso che seguivo fosse abbastanza bravo per accompagnare la mia ugola d'oro.
E, come sospettavo, ho scoperto di essere incredibilmente bravo anche in quello. Così eccomi qui: davanti alla SAA, pronto per la mia audizione.
Sarà una passeggiata per uno come me.
Io sono Byun Baekhyun, e la mia vita sta per cambiare.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Chen, Chen, D.O., D.O., Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3. IL FALÓ
 
POV BAEKHYUN

Quel maledetto gigante mi aveva lasciato lì, con tutte le valige e il letto sfatto. Era stato gentile fino a poco prima, perché ora se n'era andato? Forse avevo esagerato a fare il ragazzino viziato, ma insomma, mica dovrò farmi davvero il letto da solo? Poi era pure il letto in alto...
- Serve aiuto? 
Mi voltai verso chi aveva parlato e, accanto a me, c'era un ragazzo con moltissimi libri tra le mani. 
- Credo che una mano serva a te - gli dissi mentre lo liberavo da un po' di quegli enormi volumi. 
- Cosa sono tutti questi libri? 
- I testi di musica miei e di Jongin - rispose lui, posando i libri sul letto sotto il mio - Verrà più tardi a prenderli.
Misi anche io i libri sul letto e poi mi inchinai: - Piacere, sono Baekhyun.
- Kyungsoo - rispose lui con un sorriso timido.
- Chi è Jongin? Un altro compagno di stanza? 
Lui scosse la testa ed arrossì: - Jongin è il mio ragazzo. 
- Che bello, tu e il tuo ragazzo siete entrambi qui. 
- Sì, io sono qui per il canto, mentre lui per la danza.
- Già, sono la coppia perfetta: il dio del canto e il dio della danza. Che accoppiata, eh? 
Sussultammo entrambi e ci voltammo: vicino a noi c'era un ragazzo con un sorriso enorme, quasi quanto quello di Chanyeol. 
- Ciao, sono Chen - disse lui guardandomi, poi andò ad abbracciare Kyungsoo. 
- Ehi Soo, è bello rivederti.
- Anche per me, sono felice di essere in camera con te anche quest'anno. 
I due sciolsero l'abbraccio, poi Chen si arrampicò fino al letto in alto.
- Tu saresti?
- Baekhyun, Byun Baekhyun.
- Bel nome. E sei qui per..? 
Sorrisi orgoglioso: - Suono il piano e canto.
- Oh, anche noi cantiamo - disse Kyungsoo.
- In realtà Kyungsoo è il più bravo del campo: ha una voce spettacolare. Credo che nessuno canti meglio di lui.
Kyungsoo arrossiva mentre io sbuffavo. Certo, il migliore. Non lo sarebbe più stato visto che ero arrivato io. Ovviamente non lo potevo dire, per mantenere un'aura di mistero, ma ero certo che quei due non mi avrebbero mai superato. 
- Non saranno tue tutte quelle valige? - mi chiese Chen, mentre dondolava le gambe fuori dal letto. 
- Sì, certo.
Ma perché tutti erano così sorpresi? Avevo tante cose indispensabili, e allora?
- Vuoi aiuto per rifare il letto? - Kyungsoo fece per prendere il mio cuscino, ma lo fermai. 
- Non è necessario, sono perfettamente in grado di farlo da solo – risposi velocemente. In realtà non avevo la minima idea di come fare, ma non l'avrei mai ammesso davanti a loro. 
Kyungsoo annuì: - Tra poche ore inizia il falò di presentazione, meglio iniziare a prepararci. 
- Giusto! - Chen scese con un salto dal letto - Meglio essere già pronti quando Suho verrà a cercarci.
I due ragazzi fecero per avviarsi verso l'uscita, quando si ricordarono di me. 
- Vieni anche tu, Byun Baekhyun?
Ovvio che no! Un falò in mezzo alle montagne, aggredito dagli insetti e dai ragazzi ubriachi e molesti? Non ci sarei andato nemmeno morto.
- Certo, molto volentieri. Però prima sistemo il letto e i bagagli - sfoderai il mio miglior sorriso e salutai i miei nuovi compagni di stanza.
 
 
POV CHANYEOL

Quella sera, al falò, avevo suonato una delle mie canzoni preferite con la chitarra, ricevendo molti applausi. Una volta finito, mi alzai e feci un teatrale inchino, poi andai a sedermi vicino al mio compagno di camera Jongin e al suo ragazzo. Quei due erano la perfezione fatta coppia: erano in perfetta sintonia ed entrambi eccellevano nelle loro attività. 
Quanto sarebbe piaciuto anche a me trovare una persona con cui essere così affine. 
Mentre pensavo a queste cose, stranamente, mi venne in mente il ragazzino pieno si valige che avevo aiutato qualche ora prima. 
Lo cercai con lo sguardo tra la folla, che era lì per assistere alle esibizioni intorno al falò, ma non lo vidi. Certo, era talmente basso che non era facile scorgerlo così.
Un momento, non era nella camerata 4 anche Kyungsoo?
- Ehi, Soo? - lo chiamai per attirare la sua attenzione - Per caso conosci un certo Baekhyun? 
Il ragazzo sorrise: - Certo, l'ho conosciuto prima. Siamo vicini di letto.
Jongin gli lanciò un'occhiata: - Hai uno nuovo come vicino?
Ignorammo entrambi la finta gelosia di Jongin e ci guardammo intorno alla ricerca di quella testolina mora. 
- Lo vedi? - mi chiese Kyungsoo, ma io scossi la testa. 
- Non sarà ancora in camera a rifare il letto?
- Come? – chiesi, confuso. 
- Non sapeva rifarsi il letto, ma non voleva ammetterlo. Spero non sia ancora in camera.
Mi alzai dal mio posto e affidai la chitarra ai due ragazzi. 
- Vado a controllare. 
Non sapevo perché mi importasse così tanto. In fondo, io e Baekhyun non eravamo nemmeno amici, ma il fatto che mi fosse sembrato così sperduto e confuso quel giorno, aveva fatto nascere in me un istinto di protezione nei suoi confronti. 
Non avevo ancora raggiunto la camerata 4, che già nell'aria si sentivano delle molto poco fini imprecazioni: insulti e parolacce così originali che facevo fatica a comprenderli. 
Mi affacciai alla porta della camera e lo vidi: era aggrappato al letto con una mano, mentre con l'altra tentava di sistemare il lenzuolo. Ovviamente non riuscì a resistere a lungo in quella posizione e cadde all'indietro. Per sua fortuna l'avevo appena raggiunto e lo afferrai per un braccio prima che potesse farsi male. Appena mi vide sussultò e si scansò, lasciando volare un'altra imprecazione. 
- Certo che ne hai di fantasia - risi ed allungai il collo per vedere com'era il suo letto. E beh, faceva schifo. 
- Cosa ci fai qui? - chiese lui stizzito, incrociando le braccia al petto. 
- Sono venuto a vedere dov'eri finito, il falò di presentazione è già iniziato.
- Oh ma vaffanculo! Non me ne frega niente del vostro stupido falò! - urlò lui spazientito. 
Aveva davvero un brutto aspetto, con i capelli tutti arruffati, le maniche della camicia mal arrotolate sui gomiti e lo sguardo incazzato. 
Senza dire niente, mi avvicinai al letto a castello e disfai tutto quello che aveva fatto lui per ricominciare da capo. 
- Cosa fai?
- Ti faccio il letto - gli risposi sorridendo. Vista la mia altezza non avevo nemmeno bisogno di arrampicarmi: ci arrivavo senza problemi. Baekhyun aprì la bocca, probabilmente per lamentarsi ancora, ma alla fine si arrese ed andò, sospirando, a sedersi nel letto di fronte. Visto com'era perfettamente ordinato era sicuramente di Suho. 
- Perché non hai chiesto aiuto? - gli chiesi mentre sistemavo il lenzuolo. 
Lui mormorò qualche parola, ma quando lo guardai interrogativo, ripeté ad alta voce.
- Perché mi vergognavo.
Lo guardai sorridendo: provavo tenerezza per quel piccoletto perché era così fuori posto qui. 
- Non devi vergognarti di chiedere aiuto. 
Finii di sistemare il letto ed andai a sedermi vicino a lui.
- È che quel Kyungsoo e l'altro ragazzo, Chen, avevano appena finito di dire quanto fossero bravi e perfetti, fidanzati compresi. Non mi andava di uscirmene con "ehi, non so farmi il letto, mi aiutate?".
Risi e feci per mettere la mano sopra le sue, ma mi fermai appena in tempo. Che diavolo mi prendeva? 
- Ascolta - dissi per rassicurarlo - siamo tutti lontani da casa, in un luogo che ha tutt'altro che agi e comodità. Dobbiamo studiare mentre i nostri coetanei sono in vacanza a divertirsi. Siamo tutti qui e siamo sulla stessa barca. Perciò non vergognarti di chiedere aiuto, soprattutto a ragazzi come Kyungsoo, Chen o Suho. Li conosco e credimi, ti aiuteranno volentieri per qualunque cosa. 
Lui annuì tenendo lo sguardo fisso sulle sue mani. 
- Se per caso loro non sono nei paraggi, vieni a cercarmi - continuai sorridendo - Ti aiuterò io. 
- Perché sei così gentile con me?
Perché lo ero? Solo perché ero gentile di natura oppure c'era un altro motivo? 
Feci spallucce e poi mi alzai in piedi:
- Andiamo, non ci siamo persi molto del falò. 
Lui sbuffò e si alzò. 
- Va bene, vediamo perché c'è tutta questa fissazione per il falò. 
*

Arrivammo proprio mentre Jongin stava ballando. Tutti i ragazzi seduti sulle panche intorno al falò e allo spazio adibito alle esibizioni battevano le mani, dandogli il tempo. 
- È davvero bravo! - disse Baekhyun, guardandolo stupito. 
- Quello è Jongin, il ragazzo di Kyungsoo. 
Baekhyun annuì senza togliere gli occhi dal mio amico che ballava. 
- Perché non ti esibisci anche tu? - gli chiesi, ma lui scosse subito la testa. 
- No, grazie. - disse. 
- Perché no?
Baekhyun non mi rispose e, in quel momento, il numero di Jongin finì. Il direttore del campo, Leeteuk, riprese il suo posto al centro della pista.
- Allora - urlò per farsi sentire da tutti - chi vuole essere il prossimo?
Prima di potermene pentire, presi Baekhyun per un braccio e lo trascinai in mezzo alla pista. Lo lasciai lì, vicino a Leeteuk, che subito gli chiese il suo nome. 
Lui rimase un momento intimorito, ma poi il suo orgoglio prese il sopravvento e rispose con spavalderia: - Baekhyun.
- Bene Baekhyun, cosa farai per noi?
- Canto.
Leeteuk si fece da parte, lasciando tutta la scena a Baekhyun. Lui mi lanciò uno sguardo con il chiaro intento di incenerirmi, poi prese un bel respiro e cominciò a cantare. 
Non ho parole per dire cosa provai in quel momento. La sua voce era stupenda, meravigliosa, incredibile. 
Nessuno se l'aspettava, infatti rimasero tutti ammutoliti ad ascoltarlo. Nel silenzio della notte si potevano sentire solo la voce di quel piccoletto e il battito del mio cuore che, sono sicuro, fosse così forte da essere udibile a tutti.
   
 
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