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Autore: ladyzaphira    31/10/2017    2 recensioni
Peter Benjamin Parker aveva appena cinque anni quando la sua vita venne completamente stravolta per la SECONDA volta: Prima aveva perso i suoi genitori, morti a seguito di un incidente aereo, poi i suoi zii in circostanze ancora più oscure.
Una rapina finita male aveva detto la polizia, fatto sta che all'orfanotrofio nessuna famiglia aveva mostrato la minima intenzione di adottarlo finché la disattenzione di un custode non perrmise al piccolo Peter di scappare in strada.
Sarà proprio lì, in uno dei tanti vicoli oscuri della grande mela che troverà una nuova famiglia disposta ad accoglierlo ...
... una famiglia speciale che aveva trovato rifugio nelle sue fogne.
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Una sorta di esperimento su cui volevo lavorare da un bel po' di tempo.
Non è ambientata in un universo preciso, perciò prenderò spunto da quasi tutte le serie animate che conosco, sia TMNT (Tmnt 2003 - tmnt 2012) sia spiderman (Spectacular spiderman 2008 - Ultimate spiderman e marvel's spiderman 2017, che è quella in attuale programmazione).
Beh, che altro dire? Buona lettura!! ^^
Genere: Angst, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A Teenager Mutant Ninja Superhero'
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Peter si sistemò meglio la sciarpa intorno al collo, alzandola fin sopra al naso mentre si guardava intorno circospetto.
 
Il suo senso di ragno gli assicurò che il maestro Splinter era a meditare nel dojo, mentre i suoi fratelli si erano ritirati ognuno nella propria stanza.
Nessuno lo avrebbe fermato.  
Abbandonò la tana senza fare il minimo rumore, in perfetto stile ninja.
Sensei ne sarebbe stato orgoglioso!! Del motivo per cui lo stava facendo invece? Beh, forse lo sarebbe stato un po’ meno …
 
… Peccato che il suo allievo più giovane non fosse nello stato mentale adatto per rifletterci.
 
Percorse in corsa un breve tratto fognario, finché non avvistò il primo tombino disponibile per salire in superficie.
 
Da lì in avanti trovare Carradine si dimostrò più facile di quanto si aspettasse.
 
Gli bastò seguire la scia di luci e sirene della polizia.
Tre volanti per la precisione, tutte all’inseguimento di un’auto vecchio modello color crema con cofano e parabrezza vistosamente ammaccati ed incrinati per via della corsa spericolata del conducente, che l’aveva portato a investire banchi di venditori ambulanti ed oggetti vari.
Peter seguì il tutto dall’alto dei tetti, saltando con velocità ed agilità superiori a quando gli anni di addestramento ninja lo avessero portato grazie ai suoi poteri.
Forse venire morsi da quel ragno non era stato poi così negativo.
Quattro occhi in più e le zanne erano un piccolo prezzo da pagare se ciò gli avrebbe permesso di mettere le mani su quell’assassino!!
 
Il giovane saltò, atterrando direttamente sul muro del palazzo davanti per poi arrampicarsi con facilità sul cornicione soprastante, il tutto senza l’utilizzo degli shuko.
 
Chi aveva più bisogno degli shuko?!
Ora che le sue stesse dita gli permettevano di aderire a qualsivoglia superficie in modo di gran lunga più efficacie?! Tuttavia, anche così dovette riconoscere che non sarebbe riuscito a stargli dietro a lungo.
 
Era giunto il momento di arrestare la corsa di quel bastardo.
 
Peter tirò fuori da sotto la casacca un paio di shuriken e, dopo essersi calcolato brevemente distanza ed angolazione, spiccò un balzo, lanciando allo stesso tempo i dardi affilati contro una delle ruote posteriori dell’auto di Carradine.
Gli shuriken affondarono nella gomma quasi per metà, bucando il pneumatico e facendo perdere così il controllo del mezzo al criminale, che andò a sbattere contro il cancello di un vecchio edificio in disuso, dalle parti del molo.
Per sua fortuna quest’ultimo era riuscito a rallentare in vista dell’impatto pertanto riuscì ad uscire dall’auto senza troppi danni, prima che arrivassero le volanti della polizia.
 
Non sapendo dove scappare, si introdusse nell’edificio.
 
“Ehi amico!! Non abbiamo intenzione di aspettare qui tutta la notte!!” si fece sentire uno degli agenti, appena sceso dalla sua volante con un megafono in mano “Sii furbo, e collabora!! Abbiamo allertato le pattuglie del molo, il che significa che sei circondato e se ci costringerai ad entrare ti assicuro che NON sarà piacevole!!”
 
Carradine ringhiò, spiando i poliziotti dall’angolo di una finestra rotta.
“Dannazione!!” imprecò caricando la pistola, l’unica arma che aveva con sé “Devo uscire di qui, in un modo o nell’altro”
 
“Tu guarda che combinazione” sibilò d’un tratto una voce dall’alto “Stavo pensando la stessa, identica, cosa …”
Il rapinatore alzò la testa di scatto, sgranando gli occhi.
“… ASSASSINO!!”
 
Sei occhi verdi lo fissavano nel buio del magazzino.
 
BANG!! BANG!!
 
Due colpi di pistola, uno subito dopo l’altro …
… Nessuno dei due andò a segno.
 
Peter avvolse la catena della kusarigama attorno la pistola del criminale e la tirò verso di sé, strappandogliela dalle mani.
Dopo di che fu facile atterrarlo, anche troppo facile.
Così facile che il sedicenne provò un profondo senso di disgusto quando, dopo aver gettato finalmente Carradine a terra, lo osservò piagnucolare cercando di strisciare lontano.
 
Non sembrava neanche la stessa persona di quella sera …
 
… Eppure lo era.
 
Dio, come poteva un simile verme avergli tolto così tanto?!  
“T-Ti prego b-basta!!” implorò quest’ultimo, rimettendosi in piedi a fatica “Non f-farmi del m-male, solo … dammi u-una possibilità!! Dammi una possibilità!!”
 
Una possibilità?! Voleva una …
 
Per qualche, paradossale, secondo il ragazzo rischiò sul serio di scoppiargli a ridere in faccia.
 
“Una possibilità dici, e i miei zii?!” esalò, tremante di collera a malapena trattenuta “A loro hai dato forse una possibilità?! Eh?!”
Lo afferrò, con ambo le mani, per il colletto della felpa che indossava e lo sbatté con quanta più forza possibile contro la superficie della colonna accanto.
“EH?! GLIEL’HAI HAI DATA?!” esplose infine.
Il rapinatore si lasciò scivolare di schiena lungo la colonna con un gemito addolorato.
“Z-Zii?!”
“May e Ben Parker, questi nomi non ti dicono NIENTE?!” ringhiò il castano fissandolo dall’alto in basso “Ti importa così poco della vita altrui da non ricordare neanche i nomi di chi hai ammazzato?!”
“P-Parker …?” replicò l’altro, sorpreso “Ma … m-ma perché mai? Che cosa c’entri TU con loro?!”
 
Peter rispose con un energico calcio allo stomaco.
L’uomo si piegò in due, reggendosi a malapena con una mano a terra e l’altra premuta sulla zona offesa.
 
“Erano brave persone” sibilò il giovane “Erano tutto ciò che restava della mia famiglia e tu le hai uccise!!” lo tirò su, premendolo contro la colonna “Perciò dimmi perché non dovrei ammazzarti qui, ADESSO …?!”
Un fascio di luce biancastra passò attraverso le finestre del molo, illuminandoli entrambi per pochi momenti prima di spostarsi.
“La tua f-famiglia …? Aspetta, non dirmi che …” Carradine sgranò gli occhi nella realizzazione “… Tu sei il moccioso che ci avevano ordinato di catturare?!” 
Peter, il quale aveva già caricato indietro il pugno con l’intento di colpirlo ancora si irrigidì.
 
“Cosa …?! Che diavolo vai blaterando?!”
 
“Un lavoretto facile, facile, mi avevano detto” sbottò l’altro storcendo la bocca pensando a quel periodo di undici anni prima “Mi avevano pagato affinché tenessi d’occhio la vostra stupida casa, e trovare il momento migliore per farli entrare” seguitò “Non immaginavo che mi avrebbero usato come capro espiatorio se le cose non fossero andate come programmato” 
 
A Peter ci vollero diversi momenti per assimilare tutte quelle informazioni.
 
“Chi … chi ha organizzato una cosa simile? Perché?!”
Per la prima volta da quando lo stava pestando, il bastardo incurvò le labbra in un sorriso viscido.
 
“E perché mai dovrei dirtelo?”
 
PESSIMA scelta di parole.
 
L’adolescente digrignò i denti e stringendo la presa sul malvivente lo trascinò davanti all’ambia finestra che dava sul molo.
 
Lo sbatté contro la vetrata con forza tale da spaccare il vetro, per poi lasciarlo dondolare nel vuoto.
“Arrghh!! C-Cosa?! Che pensi di fare …?!” squittì Carradine spaventato.
 
“Te lo chiederò un’altra volta” affermò piano il giovane “CHI è stato?!”
“N-Non … non lo so!!” confessò l’altro in preda al panico “Non mi è mai stato detto il suo nome, i soldi mi venivano dati in contanti e …”
“Bugiardo” sibilò Peter.
“… NO!! E’ la verità, lo giuro!!”
 
Ci fu un breve momento di silenzio.
Momento in cui il castano pensò che, forse, arrivati a quel punto, non avrebbe mai saputo la verità su ciò che accadde quella maledetta notte in cui Carradine uccise i suoi zii, né avrebbe scoperto chi fosse stato il mandante e ciò le rese ancora più furioso e amareggiato.
“Beh, se le cose stanno così” mormorò il giovane “Allora non abbiamo più nulla da dirci, giusto?”
 
“NO!! NO!! Ti prego!!” prese a strillare l’uomo come sentì la presa di Peter sulla sua felpa allentarsi.
Davvero lo avrebbe lasciato cadere nel vuoto!!??
 
“NO, Peter!! NON FARLO!!”
 
Quelle parole, gridate da una voce familiare, sortirono l’effetto di una doccia fredda sul castano che si voltò di scatto
“Cosa, LEO …?!” Peter sbatté le palpebre, sorpreso quando vide apparire il fratello.
 
Il ninja dalla maschera azzurra alzò le mani all’altezza del petto ed avanzò di un paio di passi, con cautela, non volendo rischiare di innervosire ulteriormente il fratello minore almeno finché avrebbe tenuto quell’uomo in bilico.
Aveva assistito all’intera scena, promettendosi di intervenire solo se fosse stato assolutamente necessario.
 
“Leo?” ripeté Peter, socchiudendo gli occhi “Cosa ci fai …? Da quanto TEMPO sei qui?!” 
 
“Abbastanza da sapere per quale motivo stai facendo penzolare quel verme fuori dalla finestra dal quarto piano di un palazzo” rispose l’altro con calma.
“Non provare a fermarmi Leo” ribatté il ragazzo, lanciando un’occhiata carica di odio verso Carradine “Questa cosa riguarda solo me, tu stanne fuori!!”
 
“E permetterti di fare una cosa di cui so per CERTO che poi ti pentiresti?!”
 
Lo spadaccino scosse la testa.
“No Pete, non posso farlo!! Ascolta, so che sei ferito e arrabbiato, e che questa persona” dovette fare uno sforzo immenso per non calcare l’ultima parola con eccessivo disprezzo “Probabilmente merita tutto quello che gli sta accadendo, probabilmente merita la morte ma voglio solo che rifletti un momento …” continuò avvicinandosi ancora.
Il minore sibilò in avvertimento, scoprendo le zanne.
“… Uccidere quest’uomo non riporterà indietro i tuoi zii, ne cancellerà tutto il dolore che hai provato in questi anni”
“Tu non sai …!!” fece per replicare l’altro, salvo poi essere interrotto dalla tartaruga.
“Oh no, credimi IO lo so!!” ribatté l’azzurro serio “So cosa stai provando, perché era da me che venivi ogni volta che avevi gli incubi, era nel mio letto che ti riaddormentavi … ” le labbra assunsero una piega malinconica al ricordo “... Ed era sempre con ME che ti confidavi”
 
Peter non rispose, limitandosi a passare lo sguardo da Carradine a Leonardo e viceversa, lentamente.
Le spalle gli tremavano, mentre la vista cominciava a risultargli acquosa.
 
Era vero, ogni singola parola.
 
“Per questo so che i tuoi zii erano davvero breve persone” riprese Leo “Che non avrebbero mai voluto che loro nipote diventasse esattamente come l’uomo che li ha uccisi, un assassino”
“Dopo tutto quelle che quest’uomo mi ha fatto” ringhiò appena Peter “Dovrei semplicemente lasciarlo andare così?”
“Nessuno dice che devi lasciarlo andare” precisò il leader “Semplicemente lascialo alla polizia, il maestro Splinter dice sempre che ci sono momenti nella nostra vita in cui è nostro dovere e privilegio scegliere che tipo di persone vogliamo essere, beh QUESTA è una di quelle volte!! Ciò significa che sta a te scegliere se vuoi essere come lui …” indicò Carradine “… O come i tuoi zii, e in entrambi i casi io non ti fermerò”
 
Dettò ciò Leonardo face qualche passo indietro, volendo provare la sincerità delle sue parole al fratellino.
Era serio quando aveva detto che qualunque cosa avesse deciso di fare Peter non lo avrebbe fermato, poiché spettava a lui, e soltanto a lui, scegliere chi volesse essere ed affrontarne le conseguenze.
 
Passarono diversi momenti in cui la tensione nell’aria era tale da risultare quasi una cosa fisica.
Poi Peter finalmente scelse.
 
Gettò Carradine dentro l’edificio, mandandolo a sbattere di testa contro la stessa colonna di prima.
 
Il colpo fu tale da fargli perdere i sensi.
 
Il ragazzo abbassò lo sguardo, tremando ancora più forte finché le gambe non cedettero facendolo cadere in ginocchio.
Le spalle scosse da singhiozzi, intanto che si premeva le mani sugli occhi.
 
Fu allora che Leonardo andò ad inginocchiarsi accanto a lui e lo abbracciò forte, lasciando che si sfogasse.
“Ssssh Pete, va tutto bene” tubò dolcemente, accarezzandogli la testa.
“Mi dispiace …” singhiozzò l’altro “… Credevo … c-credevo che una v-volta trovato l’assassino d-dei miei zii sarebbe stato più facile!! H-Ho visto il servizio al t-telegiornale e non ci ho visto p-più …”
 
“Lo so fratellino, lo so” sussurrò lo spadaccino “Ci vuole forza e tanto, tanto coraggio a lasciare andare i propri demoni, sono fiero di te”
 
Restarono così per un po’, lasciando a Peter il tempo di tranquillizzarsi abbastanza da permettere a Leonardo di lasciarlo per andare ad occuparsi di Carradine.
Usò dei vecchi cavi trovati lì intorno per legarlo dopo di che, una volta assicurata l’altra estremità alla colonna, lo gettò giù dalla finestra, lasciandolo penzolare come un salame davanti agli sguardi sbigottiti dei poliziotti lì sotto.
 
“Coraggio Pete” disse l’azzurro, aiutandolo ad alzarsi in piedi “Torniamo a casa, gli altri saranno preoccupati”
 
“Va bene” mormorò il castano affiancando il fratello.
 
“Leo?”
“Sì?”
“Grazie”
 
“Di niente Otouto, per stanotte niente ronda …” decise il maggiore, sorridendo “… E magari domani tu e Donnie potrete spiegarmi come diavolo fai ad avere SEI occhi invece di DUE”
 
“EEH?!”
 
…………………………………
 
Nono capitolo, scusate se ci ho messo un po’ ma mi ero un attimo …
… Come si dice? Impappinata, boh?!
Comuuuunque!! Spero che questo momento Angst/fluff tra Leo e Peter vi sia piaciuto e ci vediamo al prossimo e forse ULTIMO capitolo di questa storia.
Sì, avete capito bene!!
Ultimo capitolo, in quanto è mia intenzione creare una vera e propria SERIE apposita per questo crossover (cavolo se mi sta prendendo ragazzi!! XD).
L’universo TMNT e quello Spiderman (Marvel) sono entrambi immensi e ricchi di personaggi e situazioni interessanti, ed ho pensato che sarebbe stato un peccato sacrificare alcune cose rispetto ad altre per una storia sola.
Spero che comprenderete la mia scelta.
 
Detto ciò ringrazio come sempre Kunoichi_Beast, Marlena_Libby e Reign_00evil!!
Ci vediamo nel prossimo capitolo gente!!
  
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