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Autore: PrincessMiyu    31/10/2017    2 recensioni
Un incontro dettato dalla totale casualità, lascerà in Kagome ed Inuyasha un segno indelebile.
Due ragazzi dal carattere diverso, ma accomunati dalla grande passione per i film d’autore, che li porterà a scoprire che in comune non hanno solamente l’amore per le opere cinematografiche.
Un amore cercato, bramato, a tratti non corrisposto e anche sofferto, sono gli elementi perfetti di una storia d’amore meravigliosa che può essere migliore di qualsiasi film.
È davvero possibile che una pioggia di petali di ciliegio, possa far capovolgere completamente i mondi di due persone?
Ecco a voi la long di “At the beginning with you”!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 15: Quando sono gli occhi a parlare.
 
 
Pov Kagome
 
Che cosa mi è saltato in mente di accettare l’invito di Inuyasha? Certo che sono proprio cretina! Però se non mi ha dato possibilità di scelta vuol dire che è una cosa importante. Non so nemmeno dove dobbiamo andare! La cosa più brutta dell’essere donna è proprio il non sapere cosa mettersi quando non sai dove andrai, allora ho cercato di andare sulla via di mezzo. Ho optato per un vestito aderente blu scuro a manica lunga, ma che lascia le spalle scoperte e delle scarpe dello stesso colore col tacco alto. Tanto nel caso in cui rimanessimo fuori c’è sempre il giubbotto che salva tutto. Mi metto un velo di trucco e sono pronta.
Alle 19.30 arriva Inuyasha. Bello come sempre e quando si mette in tiro lo è ancora di più. Certe volte vorrei fregarmene e farlo mio seduta stante; peccato che abbia una coscienza e che lo ami troppo per poter fare una cosa così da maniaca. Potrei fare concorrenza a Miroku!
- Buonasera bambina. –
- Vado bene vestita così? –
- Sei perfetta! – mi sorride.
E tu sei scorretto! Come faccio a mantenere la calma se fai così? Non posso fare a meno di arrossire, ma faccio finta di nulla.
- Fiu! Meno male, mi hai tolto un pensiero. Ancora devi dirmi dove dobbiamo andare. Saremo solo noi? – chiedo nervosa.
- Ehi bambina, calma! Dai tempo al tempo, in macchina ti spiego tutto. –
Saliti in macchina mi spiega del loro nuovo lavoro, però non dicendomi ancora cosa c’entri io.
- È fantastico Inuyasha, ma non capisco che c’entro. –
- Stai andando a fare un colloquio di lavoro. –
- Cosa? Inuyasha ti avevo detto che non c’era bisogno. So cavarmela da sola. – sbotto leggermente adirata.
- Uffa quanto parli! Io non ho fatto proprio niente. È il signor Nomi che ha chiesto di te. –
- Ma non capisco cosa voglia da me. –
- Appena parlerai con lui lo saprai. –
Non posso crederci. Un lavoro! E me lo sta offrendo uno dei produttori più famosi in Giappone.
Mi sto agitando! Non basta che accanto a me ci sia l’uomo che amo (ma che non ne ha la più pallida idea!), devo pure sopportare la tensione di una cena di lavoro.
Calma Kagome, respira!
Arrivati al ristorante, Inuyasha nota la mia agitazione e mi porge il braccio sorridendomi, come per rassicurarmi. Entriamo e ci dirigiamo verso il cameriere.
- Buonasera. Siamo il signor No Taisho e la signorina Higurashi. Siamo ospiti del signor Myoga Nomi. –
- Sì certo. Il signor Nomi e sua moglie sono già arrivati, vi accompagno da loro. –
Il cameriere ci accompagna al tavolo dove è seduta una coppia.
- Signor No Taisho, ben arrivati. Lei dev'essere Kagome Higurashi. Incantato di fare la sua conoscenza. –
- L’onore è tutto il mio signor Nomi. –
- Vi presento mia moglie Itomi. –
- È un vero piacere conoscerla signora. Inuyasha No Taisho. –
- Il piacere è mio. –
- Prego sediamoci. –
Dopo aver ordinato degli antipasti e finiti i vari convenevoli, iniziamo a parlare di lavoro.
- Allora signorina Higurashi, penso che lei sappia già del perché di questa cena. –
- Più o meno. So che lei vuole che il team di Inuyasha si occupi del sito web della sua casa di distribuzione, ma sinceramente non so come posso esserle utile. –
- Grazie anche a Totosai, ho dato un’occhiata al suo lavoro e ci sono feedback molto positivi, tranne che dal suo ex datore di lavoro Naraku Onigumo. – dichiara serio.
Sento quel nome e mi torna la paura che per causa sua non mi vogliano far lavorare.
- Ma sa che le dico? Conosco Naraku e suo padre e credo che siano la dimostrazione che la stupidità e l’avidità siano caratteri genetici. La sua ostinazione a dire quanto lei fosse incapace mi fa invece pensare su quanto lei in realtà sia capace. Visto che la nostra di casa di distruzione ormai è leader nel settore a livello nazionale, come già avevo anticipato al signor No Taisho, vogliamo espanderci anche in rete. Vorremmo creare una comunità online che ci aiuti a diffondere il nostro lavoro con più velocità grazie a delle aree di discussione, recensioni e novità sui film o quant’altro, cose che lei già fa. Non voglio girarci intorno, quindi arrivo al sodo. Vorremmo acquistare il suo blog. -
Come? Ho sentito bene?
- Mi scusi signor Nomi, non capisco. In che senso comprare il mio blog? –
- Nel senso che il suo diventerebbe una specie di blog aziendale. Avrà il suo studio, il suo team di cui lei sarà la director. L’unica cosa che ovviamente dovrà fare è ridimensionare i suoi argomenti e limitarsi solo in ambito cinematografico, però per il momento dobbiamo iniziare così. Dovrà comunque pubblicizzare la nostra azienda. –
Non posso credere a quello che ho sentito. Acquistare? Ridimensionare?
Davvero vogliono il mio blog? Non è una scelta facile visto che alla fine dovrò sempre limitarmi in qualche modo, sembra come se stessi vendendo mio “figlio”. Però…
- Signorina Higurashi, se vuole pensarci non c’è problema e ne ha tutto il diritto. Però le voglio dire che vorremmo iniziare sin da subito a lavorarci e abbiamo necessariamente bisogno di qualcuno. –
Ci penso ancora un po’ e noto che anche Inuyasha è agitato quasi quanto me. Non ha detto una parola mentre io e il signor Nomi discutevamo, molto probabilmente voleva che decidessi tranquillamente senza che venissi influenzata.
Ma sì...
- Signor Nomi, con tutta franchezza, quando mi ha parlato di acquistare e ridimensionare gli argomenti, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata di rifiutare. Per un momento ho pensato che se davvero lo vendessi è come se dessi una mia creatura, che ho creato e costruito da sola seguendo il mio istinto e le mie passioni. E non voglio nemmeno passare per quella che si vende al miglior offerente solo perché non ha più un lavoro. – mi fermo per riprendere fiato e per poter dire la mia decisione – Ma non credo che per il mio blog ci sia un’occasione migliore di questa. Parlare di cinema è sempre stata la mia più grande passione e se devo minimizzare il numero di argomenti accetterò questa condizione. Quello che desidero fare è parlare di cinema senza che nessuno mi obblighi su come e su cosa devo scrivere. Mi basta solo questo. Se per lei sono condizioni accettabili, allora sarei più che onorata di far parte della sua società. –
Vedo il volto di Inuyasha rilassarsi, l’avevo lasciato col fiato sospeso per tutto il mio discorso. Finalmente sul suo viso spunta quello splendido sorriso che mi fa battere il cuore, poi mi volto verso il signor Nomi per sentire cosa ha dire.
- Allora dobbiamo assolutamente brindare a questo nuovo rapporto di lavoro. Saremo una grande squadra. – afferma alzando il calice e noi facciamo altrettanto e brindiamo.
 
La serata trascorre molto serena quando, ad un certo punto, cominciamo a non parlare più di lavoro.
- Voi due come vi siete conosciuti? Siete proprio una splendida coppia. – se ne esce di punto in bianco la signora Itomi.
Coppia? Ha detto coppia? Sarò passata tra la vita e la morte nell’arco di tre millesimi di secondo e non so nemmeno cosa fare. Oh signora Itomi, quanto si sbaglia, ma soprattutto quanto vorrei fosse vero.
Non posso far vedere che c’è qualcosa che non va, quindi devo intervenire assolutamente, stiamo in silenzio da troppo tempo per i miei gusti. Poi perché diavolo Inuyasha è fermo come un pesce lesso? Sembra come entrato in trance.
- No no no no. Signora si sbaglia. Io e Inuyasha siamo solo ottimi amici. Nulla di più! – spiego con convinzione ma allo stesso tempo con agitazione, infatti appena termino di parlare deglutisco a vuoto come se da quelle parole avessi perso tutta la saliva.
Il “nulla di più” magari lo potevo evitare, visto che per me è una balla colossale.
Cavolo, Inuyasha mi ha guardato proprio strano!
 
Pov Inuyasha
 
Wow! Ha accettato questo lavoro. Per un attimo avevo pensato che avrebbe rifiutato, meno male, così potrà fare quello che ha sempre sognato. Ora possiamo lavorare nuovamente insieme, non proprio insieme però avremo una specie di collaborazione.
Tra una cosa e l’altra, il discorso passa dal lavoro alla nostra vita di tutti giorni.
- Voi due come vi siete conosciuti? Siete proprio una splendida coppia. – afferma la moglie del signor Nomi.
Rimango pietrificato da questa dichiarazione, il mio cuore sta battendo ad una velocità disumana e veramente non so che cavolo rispondere. Mentre cerco di spiccicare almeno una sillaba, sento intervenire Kagome.
- No no no no. Signora si sbaglia. Io e Inuyasha siamo solo ottimi amici. Nulla di più! – dichiara schietta mentre la fisso un po’ sbigottito.
“Nulla di più”? Caspita! Non ha perso tempo a giustificarsi e a dire che siamo solo amici.
Non credevo che solo l’idea di essere scambiata per la mia ragazza le facesse così schifo.
Ecco! Ora ricominciano le mie reazioni strane. Perché diavolo mi dà fastidio che lei abbia negato? È ovvio che siamo amici. Devo ripeterlo come un mantra nella mia testa fino a quando non ritrovo la mia sanità mentale.
Saranno passati pochi secondi da questo scambio di battute, ma mi sono sembrate ore infinite.
- Sì è vero, siamo solo amici. E, in realtà, ci conosciamo da qualche mese. – intervengo alla fine facendo il finto vago.
- Sette mesi. – precisa Kagome.
- Oh beh! Allora scusate per la gaffe. Signori scusate, vado un attimo alla toilette. –
- Vengo con lei. – aggiunge la mia A-M-I-C-A.
Le vediamo allontanarsi e Myoga sospira.
- Donne! Devono andare sempre in bagno in coppia. – asserisce rassegnato facendomi sorridere. – Posso confessarti una cosa, Inuyasha? Posso chiamarti Inuyasha, vero? Ovviamente puoi darmi del tu. –
- Sì certo. – annuisco un po’ confuso.
- Ci avrei messo la mano sul fuoco che Kagome fosse la tua compagna. –
Ancora con questa storia? Ma lo fanno apposta per farmi diventare pazzo?
- Mi dispiace, ti saresti scottato, ma io sono già impegnato con Kikyo Tama. –
- Kikyo Tama? La figlia di Hisaku Tama? –
- Sì. Stiamo insieme da cinque anni. –
- Ah! Quanto è piccolo il mondo. –
- In che senso? –
- Nel senso che sei fidanzato con la figlia di uno dei collaboratori più attivi dell’ex capo di Kagome. È bizzarra come coincidenza. –
A questa sua affermazione rimango un po’ interdetto. Già… coincidenza bizzarra!
Continuo scervellarmi dopo quel che ha detto, ignorando completamente il signor Myoga.
- Inuyasha! – mi richiama – Va tutto bene? Ti ho perso per un attimo. –
- Sì, mi era venuta in mente una cosa. Scusami, stavi dicendo? -
- Quindi tra te e Kikyo è una storia seria. –
Seria? Sì è seria, non può essere diversamente… vero?
Annuisco soltanto, ma vedo che non è molto convinto.
- Sai, non ti conosco molto bene, ma ho la mia età. C’è un detto che fa: “La lingua può nascondere la verità, ma gli occhi… mai!”. Gli occhi non ingannano mai, Inuyasha. È quasi evidente che i tuoi dicano tutt’altro di quel che dici. –
Non faccio in tempo a ribattere che ritornano le signore.
Maledizione! Adesso penserà che abbia ragione e crederà davvero che io sia innamorato di Kagome. Come se già non lo pensassero tutti, o almeno lo pensa Miroku e credo anche Bankotsu.
Che situazione del cavolo!
Accidenti però, è davvero stupenda stasera. Appena l’ho vista a casa sua ci mancava solo che iniziassi a sbavare come un mastino e quando le sue guance diventano leggermente rosse è ancora più bella.
Ancora mi chiedo come faccia ad essere sicura e determinata, ma allo stesso tempo diventare così adorabile e, a volte, fragile, al punto che vorrei stringerla a me per proteggerla da tutto il male del mondo.
E come al solito ho pensato a Kagome in modo che non avrei dovuto. Grandissima testa di cazzo! Vuoi ricontrollarti?
 
Finita la cena salutiamo Myoga e consorte e riporto Kagome a casa.
Siamo di fronte all’appartamento di lei e non so come, ma stasera sembra più taciturna del solito. Dovrebbe essere contenta per il lavoro e invece è come se avesse qualcosa che non va.
Cosa posso fare?
- Inuyasha, grazie per la bella serata. Come al solito mi hai salvato, non saprò come ringraziarti per questo. –
- Ma perché ogni volta che stiamo insieme mi devi sempre ringraziare o cercare un modo per ripagarmi? Per una volta potresti non dirmi nulla e accettare che sono qui… per te. – deglutisco a questa affermazione, ogni mio buon proposito della serata è andato a farsi benedire.
- Magari potessi. – dice quasi sussurrando.
- Che significa? –
- Niente, ho solo bevuto un po’ troppo. –
- Ma se non hai bevuto quasi niente. Perché fai così? Sei strana da un po’ di tempo. –
- Non sono strana. Ti assicuro che sto bene. –
Mi avvicino ancor di più e le poggio una mano sulla guancia per poterla guardare meglio. Per un istante mi sono beato, ancora una volta, di quelle labbra meravigliose.
- Me lo diresti se qualcosa ti turbasse, vero? – la guardo intensamente e anche se solo illuminati dalla luce del lampione noto che è arrossita, e senza staccare il suo sguardo dal mio annuisce debolmente – Allora ti credo. – mi stacco quasi immediatamente come se mi fossi scottato.
- È meglio che vada. Buonanotte bambina. –
- Buonanotte. –
Dopo averla lasciata rimango in macchina per qualche istante prima di partire. Poggio la testa e le braccia sul volante e continuo a chiedermi il perché di tutto. So che a questo punto dovrei allontanarmi da lei, ma è l’ultima cosa che voglio.
Ho paura che se anche dovessi solo prendere in considerazione l’ipotesi di essere innamorato di Kagome, credo che non uscirei vivo da questa situazione, però non voglio nemmeno pensarlo, devo solo sforzarmi e cercare di portare avanti ciò che ho iniziato. Non mi sono mai sentito in questo modo e non so come comportarmi, ma so solo che più passa il tempo più quelle labbra saranno il mio tormento.
 
 
Dicembre
 
Il lavoro sul sito del signor Myoga mi toglie un sacco di tempo, ma stiamo andando alla grande. Anche Kagome sta lavorando molto, non ci siamo sentiti spesso, solo qualche volta la sera prima di andare a letto. So che è stata molto impegnata a cercare i collaboratori per il blog, che ha potuto scegliere personalmente su consenso del signor Myoga.
Ho ripensato molto a quella sera e, certe volte, non riesco a chiudere occhio, forse è anche per quello che parlo con Kagome prima di andare a letto, per rasserenarmi.
Come può riuscire a tranquillizzarmi la causa della mia confusione? Avrei bisogno di farmi vedere da qualcuno bravo, ma molto bravo.
Sono a letto e compongo nuovamente il suo numero.
- Pronto? – mi risponde con una voce alquanto inquietante e mi sa che si è presa un bruttissimo raffreddore. Ho una gran voglia di prenderla un po’ in giro.
- Oh! Mi scusi credo di aver sbagliato numero. Dovevo chiamare un’amica, ma mi sa che ho chiamato l’uomo delle nevi. – non riesco a non ridere.
- Vuoi essere bandato a fanculo ora o tra cinque binuti? – risponde stizzita, ma la sua voce è davvero buffa.
- Oh Kagome sei tu allora? Pensavo di aver chiamato in qualche paese dell’Himalaya. –
- Guarda sto per bettere giù, razza di cavernicolo. –
- Non sapevo che stessi così uccisa. Da quanto stai così? –
- Da due giorni. Ba è solo raffreddore, non ho febbre né altro, solo tanto cola naso.
- Meglio così allora, altrimenti avrei dovuto farti da infermiere per sdebitarmi per quello che hai fatto per me. –
- Albeno i biei bedicinali non sono scaduti.
- Simpatica lei! … Senti che stai facendo? Oltre ad annegare nei fazzoletti? –
- Vedo “Casablanca”.  Lo stanno facendo sul satellite in questo bobento.
- Uh! Maledetta e non mi dici nulla? Canale? –
Prendo il telecomando per accendere la tv che ho in camera.
- 211. –
- Lo sai che questo scenario fa molto “Harry ti presento Sally”? –
- Non te ne uscirai anche tu con discorsi assurdi sui vari tipi di donna, vero?
- Ma come diavolo fai a ricordarti a memoria tutte le scene dei film? –
- È un dono.
- Comunque Harry sapeva il fatto suo. Lei sì che è a basso mantenimento. –
- Non bi starai bica paragonando a Sally, voglio sperare!
- A Sally? Tu? Ma se tu non sai nemmeno che significa la parola “a parte”. Se fosse per te mangeresti anche bendata, senza sapere che c’è dentro. –
- Inuyasha, per caso ti sta puzzando vivere? Bi hai chiabato solo per prenderbi in giro?
- Ma no, mica solo per quello. Volevo anche sapere come andava il lavoro. –
- Tutto bene! Sono riuscita a trovare dei bravi ragazzi e per ora li ho assunti cobe stagisti. E per il resto è davvero tutto bellissibo. Anche se avere a che fare con aggeggi infernali come diecibila pc, Tablet e altri strumenti di tortura touch bi faranno uscire pazza.
- Eh ragazzina! Gestire un blog significa stare dietro ad un pc, quindi vedi di curarla questa tecnofobia. –
- Sarò tecnofobica, ba albeno lo so usare. –          
- Sì certo. Ti assicuro che mia nipote saprebbe usarlo meglio di te… A proposito di mia nipote. I miei tra qualche giorno ritorneranno in Giappone per il Natale, faremo una festa la vigilia e sei ufficialmente invitata. –
- Che bello! Sono felice di rivedere i tuoi. Ci sarò senz’altro. –
- Perfetto, bambina. Allora ti lascio dormire. –
- D’accordo. Cobunque sappi che appena ti vedo ti disintegro per averbi dato dell’inetta.
- Non ti ho dato dell’inetta. Dico solo che con i computer sei una schiappa. –
- Guarda sto troppo bale per risponderti. Ti banderò a fanculo quando bi sentirò beglio.
- Beh, in effetti con questa voce non faresti paura nemmeno ad una formica. –
- Quindi abbetti che faccio paura, di solito.
- Forse farai paura, ma non a me. – la sento ridere di gusto. Ormai i nostri battibecchi sono diventati quasi d’obbligo, ma ci divertiamo da morire. Solo con lei mi sento così libero di parlare. – Ehi! Cerca di dormire e riprenderti che ti voglio in forma. E chiamami se hai bisogno, non fare che stai male e non telefoni. –
- Non bi chiabo Inuyasha. Non sono così stupida.
- Va bene, me lo sono meritato. Buonanotte bambina. –
- Notte Inu!
Inu? Mi ha chiamato Inu? Non so perché detto da lei non mi dà per niente fastidio, anzi, mi piace.
Ho odiato tutti i diminutivi possibili e sono poche le persone che si permettono di chiamarmi Inu, ma detto da Kagome è come se assumesse tutto un altro suono che quasi mi piace sentire.
Va be’ dai a lavoro Inuyasha! Che bisogna ultimare il sito di Myoga prima di Natale, troppe cose da fare e poco tempo.
Per le tue pippe mentali ci sarà tempo.
 
 
 
 
Pov Kagome
 
 
Perché la mia bocca non sta mai zitta? Ma tra tutti i nomi proprio “Inu” lo dovevo chiamare?
Il moccio invece che uscirmi dal naso, mi entra ancora di più nel cervello? Da una parte sono sollevata che ultimamente ci sentiamo solo per telefono, anche se mi manca, almeno così posso fingere che sia tutto normale e non gli faccio vedere che muoio ogni volta che sto con lui. Per telefono posso nascondermi tranquillamente senza far trapelare nulla, ma se poi me ne esco con “Notte Inu” tutte le mie buone intenzioni se ne vanno a farsi friggere.
Finisco di vedere “Casablanca” mentre continuo a soffiarmi irrimediabilmente il naso.
Quanto odio stare così. Se avessi avuto almeno la febbre, qualche giorno a letto e sarei tornata come nuova, ma così è solo una tortura. Andare a lavoro in queste condizioni è davvero tragico, sembro sul serio l’uomo delle nevi.
I nuovi stagisti sono in gamba e uno in particolare è molto bravo, Akitoki Hojo, anche se mi sa tanto che ha un debole per me; infatti non ha perso tempo nel chiedermi di prenderci qualcosa da bere un giorno di questi, ma ovviamente ho rifiutato. A parte che non mi va di unire la vita personale col lavoro, ma dall’altra come posso uscire con un uomo se nella mia mente c’è solo Inuyasha?
Mi chiedo perché non gli ho parlato di Hojo, forse mi illudo che gli possa importare qualcosa se lo dicessi, ma alla fine credo che mi inciterebbe a lasciarmi andare e sono sicura che mi farebbe ancora più male.
Sono una povera stupida!
Parlandone con Sango, mi ha consigliato di dargli una possibilità anche se non mi sembrava molto convinta, anzi, quando si apre l’argomento Inuyasha cerca sempre di sviare il più possibile. Quando ero io a non volerne parlare mi istigava a sputare il rospo con tanto di sfottò sul fatto che mi fossi presa una cotta, adesso cerca in tutti i modi di non aprire il discorso, come se volesse evitare di dirmi qualcosa. Purtroppo so già cosa vuole evitare di dirmi e la lascio fare visto che non ho intenzione di sentire che sto sbagliando a rimanere amica di Inuyasha e che così mi faccio solo del male e tutto il resto…
Come se non lo sapessi!
Mentre sto per addormentarmi ricevo un messaggio:
 
Buonanotte capo. Fare una bella dormita ti farà bene.
Ci vediamo a lavoro.
Hojo.
 
Caspita, adesso pure i messaggi di buonanotte? Noto che è un tipo alquanto insistente.
Rispondiamogli in modo tale da non dare troppa confidenza.
 
Grazie per la premura, ma so cavarmela. Per un semplice raffreddore, poi.
Ci si vede a lavoro.
 
Speriamo che lo capisca. Odio le persone insistenti.
Meglio andare a dormire, ne ho assolutamente bisogno.
 
 
 
 
 
 
Angolino svago
 
 
Il cognome che ho scelto per Myoga vuol dire pulce in giapponese.
*Durante la telefonata, per far sì che si notasse che Kagome fosse raffreddata ho sostituito tutte le “m” con le “b”.
 
 
Lo so… sono una brutta persona T^T
Mi dispiace per averci messo una vita ad aggiornare, ma come già vi avevo anticipato, sono sommersa dagli esami ed essendo gli ultimi, paradossalmente, sembrano non arrivare mai XD
Tornando al capitolo… la nostra Kagome finalmente trova un nuovo lavoro *yeeee* sicuramente più gratificante ^_^  e Inuyasha… è inutile che continuo a dirlo ma è sempre Inuyasha… lento lento ma ci sta arrivando (moooolto lento -_-)
L’idea per quel genere di blog l’ho avuta spulciando da internet e vedendo il sito della Warner Bros xD e poi la parte finale un po’ alla “Harry ti presento Sally” era una cosa che volevo fare da un po’ e alla fine eccola lì.
Spero che vi sia piaciuto e che soprattutto non vi siate stancate con l’aspettarmi XD
Vi chiedo perdono e ringrazio chi mi sostiene e sopporta (sai che parlo di te Yasha *^*) Grazie a chi ha letto e recensito spero di avervi fatto valere l’attesa... che dire, se vi va, vi aspetto al prossimo capitolo intitolato ehm… “At the beginning with you” (eh sì è il titolo della storia ^^)
Un abbraccio e alla prossima.
PrincessMiyu :*
 
 
 
 
 
 
 
 
            
   
 
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