Robert’s POV

< Si! > sbuffo per l’ennesima volta < Si Nick, sto salendo proprio in questo istante! Sai a volte sembri mia madre più che il mio manager > sghignazzo prendendolo in giro.
< Capisco… Si! Senti bellezza ti richiamo quando atterro a Londra,ok? Tanti bacini > concludo ridendo e schioccando baci al mio manager che in tanto mi urla contro.
Nick,per quanto potesse essere gentile e sempre disponibile,a volte è irritante.. Anzi molte volte!
Grazie al cielo stavo per decollare dall’aeroporto di Los Angeles per tornare nella mia bella,piovosa,fredda e tetra città.
La mia amata Londra! Ah quanto mi era mancata!Ovviamente anche la mia famiglia,ma la mia città..
Chi è che non è innamorato della propria città? Purtroppo a causa del lavoro sono costretto a lasciarla per interi mesi.
Tornando al presente,finalmente questo dannato bus è riuscito ad arrivare all’aereo,pensavo non lo trovasse.
Ecco,ora come da copione i piloti ci accolgono,l’hostess mi porta al mio posto, attendiamo i ritardatari e questo non fa altro che ritardare la partenza;e tutto ciò mi fa innervosire.
Già odio stare seduto per così tante ore,poi sprecare dei buoni minuti per attendere qualche tonto che non riesce a trovare il gate è il colmo!
< Mi scusi! > giro il capo chiamato da un voce molto acuta < Signor Pattinson vorrebbe qualcosa? > mi chiede con fare molto “lecchino” l’hostess.
< Avete dei valium? > rispondo acidamente < Mi spiace non ce li danno in dotazione.. E deve esserne felice.
Se in caso contrario li avessimo ora i nostri piloti sarebbero sotto l’effetto di narcotici > conclude ridendo.
Pessima battuta,anche se non ci assomigliava e magra consolazione. < Ah! > ribadisco sempre più depresso < Allora potrebbe portarmi un bicchiere d’acqua? E comunque come mai non partiamo? Aspettiamo qualcuno? >
< Si,purtroppo stiamo aspettando una persona. I suoi bagagli sono stati imbarcati ma di lei nessuna traccia.
In caso non si facesse vedere dovremmo sbarcare i suoi bagagli. Comunque arrivo subito con la sua acqua. > sgattaiola via ridacchiando.
Oh cacchio! Come? Un tizio non si trova e abbiamo a bordo i suoi bagagli?
E ti pareva che beccavo l’aereo con una piccola percentuale di sabotaggio? Oh mamma! Nell’istante in cui finii i miei pensieri al quanto negativi lo stewart ci comunicò che il ritardatario era salito e iniziavano il decollo.
Che bella sensazione! Il vedere le nuvole sotto di me mi da un non so che di relax.. In questo preciso momento sento che sto perdendo le forze,le mie palpebre si stanno chiudendo,e Morfeo inizia a trasportarmi nel mondo dei sogni, quando..
< AHHHHHHHH!!! Che dolore immane! Porca puttana! Che dolore! Scusi ma poteva stare più… > in quel momento il dolore scomparve,come il sonno.
Le mie palpebre si aprono di scatto. Ho di fronte a me un’esemplare femminile di donna europea molto sexy e dallo strano stile.
Capelli castani e occhi color cioccolata,naso perfetto anche se schiacciato verso la fine,occhi di un taglio semi asiatico e pimpanti e .. una bocca da urlo!
Sembrava rifatta per come era bella. E quel poco di corpo che vidi mi sembrava molto robusto,no grasso,sportivo direi.
< 545$$$!!&/$£% > disse. E’!? Ma cosa diavolo stava dicendo? Ehm.. < Scusa ma non parlo la tua lingua > rispondo cauto
< Perdonami > dice con uno strano,ma buono,accento inglese/americano/ e un’altra lingua che ancora non ho riconosciuto.
< Perdonami non l’ho fatto apposta a schiacciarti il piede; è stato un incidente! Sai porto 45 di scarpa e a volte,anzi spesso, arrivano prima loro e poi il mio naso > ride imbarazzata mentre si siede.
< Accidenti! 45? Porti più di me! > esclamo esterrefatto. < Sai l’ho ripreso da mio padre. I suoi stivali ,è capo squadra dei vigili del fuoco, hanno la splendida misura di 47/8. Però le scarpe da ginnastica è 45 se no le scarpe eleganti sono quasi sempre 44.
Comunque, potresti spiegarmi per quale motivo ti sto facendo una cultura sui miei numeri di scarpa? > Ride ancora imbarazzata e questa volta ha del leggero rossore sulle gote.
< Be è molto interessante, anche se credo che sei da Guinness > rispondo divertito. Annuisce con il capo e si siede accanto a me.
Tranquillamente tira giù il tavolinetto del sedile di fronte,prende da una borsa il suo microscopico portatile ed inizia a digitare frasi e contenuti a me sconosciuti.
Purtroppo il sonno è scomparso allora non sapendo che fare sbircio distrattamente la schermata del suo pc. Non capisco assolutamente un tubo di ciò che scrive. < Serve qualcosa? > chiede fermandosi
< Oh! Scusa,no. Ero interessato a ciò che scrivevi anche se non ho capito nulla > rido un pochino mortificato per averla disturbata, era veramente presa dallo scrivere.
< Naa, non ti preoccupare. Anzi avevo intenzione di fermarmi per riposare gli occhi. > sorride dolcemente
< Non mi vorrei impicciare > chiedo effettivamente impicciandomi, < ma cosa stai scrivendo? > < Sto facendo la mia tesi di laurea su “Sviluppo di un nuovo metodo di ionizzazione chimica per trasferimento di carica in spettrometria di massa “ >
< Eh? Sai non so se riesci a leggere la mimica facciale, però credo che se ti concentri bene potrai vedere sulla mia che non sono uno studioso e mai lo sono stato. > sghignazzo.
< Scusami. Ogni volta riscuoto questo effetto. Comunque sarebbe .. > < No,no. Non ti sprecare. Ti credo. Wow. Complimenti e in che cosa ti laurei? >
< In chimica, anche se questo è il primo passo. Perché essendo una laurea triennale poi il 75% delle volte dovresti continuare e prendere la specializzazione. Io vorrei prendere biochimica, e poi se riesco vorrei fare anche dei corsi sulle scienze forensi. Sai mi sono sempre piaciuti i laboratori alla CSI e all’NCIS. >
< Caspiterina. Complimenti. Mi sento un po’ in imbarazzo. Comunque sei giovanissima e già ti laurei? > < E già. > conclude abbassando lo sguardo. < Perdona la domanda: ma quanti anni hai? >
< Ne devo compiere 19 ad Agosto. > < COME!? > Ero sbalordito. Cacchio così piccola e così intelligente. Allora è vero che la generazione dei 1990 è quella dei cervelloni?
< Accidenti. Ma sei giovanissima! Come è possibile che ti laurei adesso? Non mi dire che in un anno hai dato tutti gli esami? > < In teoria non è un anno che sto all’università,anzi tra poco entro nel terzo. >
< Scusa ma di dove sei? Non credevo che esistessero città che permettevano prima di compiere la maggiore età di entrare in una facoltà. > < Sono italiana,di Roma per la precisione. Comunque hai ragione tu. In teoria nel mio paese l’università si inizia dopo gli esami di maturità che se non vieni bocciato li affronti tra i 18/19 anni.
Il mio è un caso speciale. Purtroppo ho avuto dei problemi di salute anche abbastanza gravi fin da piccola,ora li gestisco meglio, e quindi ero quasi sempre ricoverata in ospedale.
Così i miei genitori per non farmi perdere le ore di lezione mi presero un insegnante privato,il quale all’età di 16 anni mi portò,come preparazione intendo,a studiare argomenti dell’ultimo anno di liceo.
Così i miei chiesero,sotto consiglio del prof,se potevano farmi fare gli esami come privatista e senza discussioni mi diedero l’ok. Ed eccomi qui 3 anni dopo e quasi laureata. > conclude ridacchiando.
Ah ah! Sto parlando con un’italiana! Cacchio. Ora capisco la bellezza,molto mediterranea. < Wow. > ok ho finito il mio vocabolario; sto parlando con una piccola Einstein!
< Comunque > continuo < sono veramente ignorante, non mi sono neanche presentato: mi chiamo Robert Thomas Pattinson per essere precisi > < Lo sapevo! > ride < Allora devo essere anche io precisa: mi chiamo Sofia Damiana Proccaccino >
< Ma che nomi deliziosi. Specialmente Damiana. Non l’ho mai sentito. Ho udito qualche volta Damian. C’è anche un film dove il diavolo si chiama così. > annuisco sorridendo
< Che coincidenza! Anche mia madre me lo dice sempre.. Forse si vuole autoconvincere di non aver messo al mondo la rincarnazione del diavolo no? > ride complice.
Passarono ore. Ci portarono la cena e per ultimo l’oggettistica per la notte. Ma non avevo sonno;pendevo dalle sue labbra. Amavo sentire quella “sconosciuta” raccontare della sua vita o dei suoi lavori,come lei rideva ogni qual volta gli narravo qualche aneddoto simpatico sulla mia infanzia o successomi da poco sul set.
< Manca poco! > sussurrai strafelice < Siamo quasi arrivati nella mia bella città! Ti fermi anche tu qui? > < No,purtroppo ho lo scalo e mi attende un treno per Roma. Sarà per la prossima volta no? >
< Che peccato. Inoltre se quell’idiota non fosse arrivato in ritardo forse eravamo già arrivati! > < Di cosa stai parlando Rob? >< Ma come? Di quel tonto che è arrivato in ritardo e per questo motivo l’aereo non partiva? >
ride colta sul misfatto. Cacchio! E le ho dato pure dell’idiota! < Perdonami non sapevo che fossi tu! >
< Ma ti pare? Non ti preoccupare,me lo merito. Anche se se lo dovrebbero beccare le guardie al metal detector! E’ colpa loro se ho ritardato! Sai ti avevo detto della mia malattia no? Ecco io > si alzò poco la maglia,fino a sotto al reggiseno
< sono un poco cyborg >sghignazza < porto un pancreas artificiale,perché sono diabetica, e con me ho tutte le mie medicine che non sono altro che aghi,siringhe,e flaconi di insulina.
Ecco sta qui il problema: 1) pensavano che avessi addosso una bomba,2) credevano che la mia insulina fosse nitroglicerina e 3) forse temevano che potessi recidere la carotide a qualcuno con le mie siringhe. >
< Oh Dio! > rido tappandomi la bocca dopo questa confessione lampo. Purtroppo le ore erano volate in un modo impressionante;non mi era mai successo.
< Ti prego Sofia > le dico < mi potresti lasciare il tuo numero o la tua mai? Sai mi sono affezionato tanto a te anche se sembra strano,visto che per entrambi siamo degli sconosciuti;
però non so che forza sia che mi ordina di chiederti queste cose! > chiedo carinamente.
< Ma certo! Ti pare!? E comunque socio la cosa è reciproca! Anche per me è lo stesso. > e così ci scambiammo i nostri contatti.
< Spero di rivederti presto e ti chiamerò ancora prima te lo giuro! > le dico stringendola in un abbraccio < Lo spero bene Signorino se no sarò costretta a venire qui e picchiarti! > ride anche se intravedo nei suoi occhi un po’ di tristezza.
< Ci vediamo > le sussurro nell’orecchio < Lo puoi giurare > risponde baciandomi la guancia e incamminandosi verso il suo gate.

Point of Return
Finalmente ho deciso di scrivere anche io!*-* Tanto con tutti questi mesi e senza compiti ne debiti
cosa posso fare oltre a lavorare,andare in piscina,a cercare l’abito per i miei 18 anni,preparare la valigia per Nottingham e scrivere?
NIENTE! X_______X’’’ Spero che questo primo capitolo sia piaciuto >ççç<
Anche perché l’ho mezzo sognato,per questo ho voluto scriverlo ù_ù .
Comunque tutto quello che ho scritto sul fatto che ha 19 anni deve dare la tesi di laurea è un fatto che in famiglia è successo.
Qualche anno fa (mi sembra che erano gli anni ’80) un parente aveva avuto la stessa storiuccia dell’ospedale allora gli hanno fatto fare tutto questo bordello di cose xDDD.
Comunque concludo sperando in recensioni o quanto meno in visite.
Kiss<3

Proca__

p.s. Aggiungo: “Se riesco vorrei aggiornare a giorni alterni sperando di riuscire a scrivere capitoli”