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Autore: Immortal_Black    02/11/2017    0 recensioni
"Devi avere più personalità! Trovare qualcosa che ti renda unica, anzi trovare qualcuno che ti faccia sentire unica!"
Ti sei tinta i capelli di verde. Non ti senti per nulla a tuo agio, la persona che vedi riflessa ha, per qualche umoristica ragione, perso la sua individualità per diventare come tutti gli altri.
[Partecipante alla challenge Character x Reader indetta da Abyss Cronica]
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tsukiyama Shū
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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   New hair, New life 

Prompt: Qualcuno si tinge i capelli  

CharacterShuu Tsukiyama 

Sei seduta al tavolo del solito bar, allo stesso orario, mentre bevi il medesimo the ai mirtilli con due cucchiaini di zucchero. Lo sorseggi lentamente mentre pensi a quanto la tua vita possa sembrare monotona agli occhi degli altri. Le tue amiche te lo dicevano spesso: "Devi avere più personalità! Trovare qualcosa che ti renda unica, anzi trovare qualcuno che ti faccia sentire unica!" Non ti era mai importato più di tanto, probabilmente perché il sembrare uguale a tutti ti rendeva allo stesso tempo diversa.  

Non ti era mai importato fino al martedì della settimana appena passata. 

Eri all'interno del tuo negozio di fiori, dietro al bancone e stavi leggendo un articolo che parlava dell'importanza del verde nella vita di tutti i giorni. Hai sentito suonare la campanella che annuncia l'ingresso di un cliente nel negozio, alzi gli occhi dalla rivista e ti scontri con una delle persone più eccentriche ed esibizioniste dell'intera Tokyo. È un ragazzo che sembra avere pressappoco la tua età (20-22 anni), con indosso un completo gessato rosso e viola che si intona in modo sorprendente al colore dei suoi occhi e dei suoi capelli, anch'essi color campo di violette. Sai che per educazione dovresti dargli il benvenuto, ma quell'uomo emana una sorta di strana aura e un misto di paura e inquietudine ti pervadono. Il ragazzo ti nota e accenna un inchino, enfatizzando molto i movimenti. 

"Bonjourmademoiselle" 

"Ehm... Benvenuto, posso aiutarla?" Spazzi via i brutti pensieri dalla mente e cerchi di comporre un sorriso che non sembri una smorfia di dolore, fallendo miseramente. 

“Sto cercando il mazzo di fiori perfetto, da regalare a una persona per me importante come l’aria che respiro!” Accompagna le parole con ampi gesti ed espressioni teatrali, che fatte da un'altra persona ti avrebbero fatto piegare dalle risate. Questo ragazzo, invece, ti sembra solo molto strano o addirittura sospetto. Annuisci distrattamente e gli indichi la sezione del negozio che conteneva i bouquet e le composizioni floreali. Lui si avvicina, guarda i fiori per un secondo e poi torna verso il bancone 

“Tra questi non esiste nulla che riesca ad ispirarmi, così come mi ha ispirato lei!” Mentre dice queste parole si porta drammaticamente una mano a coprirsi gli occhi e inclina la testa all'indietro. Tu alzi le sopracciglia e spinta dalla voglia di liquidare quello strambo al più presto gli proponi di realizzare una composizione personalizzata, così che possa trovare immediatamente quello che cerca. Il ragazzo allarga le braccia e dicendo un “That's amazing” esce dal negozio, lasciandosi dietro un profumo di lavanda con uno strano retrogusto dolciastro. 

Fissi il punto in cui si trovava l’uomo, rendendoti conto che, oltre a non sapere minimamente che genere di bouquet devi preparare, non sai nemmeno a nome di chi e per quando gli serva. Non che sia una persona facile da dimenticare, ma quel tizio potrebbe averti fatto solo uno stupido scherzo. Con questi pensieri in testa inizi ad abbozzare un piccolo mazzo di fiori, abbastanza sobrio, visto che sei tu a disegnarlo.  

L’orologio a cucù che è appeso ad una parete del negozio, inizia a suonare il mezzogiorno e per te è arrivato il momento di chiudere il negozio per la pausa pranzo. Abbandoni il tuo blocco degli appunti sul tavolo, chiudi la porta a chiave e ti dirigi verso il bar dall’altro lato della strada. Ti siedi su un tavolino all’esterno, leggermente riparato da una tettoia e ordini un the ai mirtilli. Quando la bevanda calda ti viene consegnata aggiungi due cucchiaini di zucchero, soffi sulla superfice e inizi a sorseggiarla lentamente. È da due anni ormai, che frequenti sempre il solito bar. Durante la pausa pranzo ti fermi sempre a prendere un the e, tempo permettendo, ti siedi su un tavolino all'aperto. Tu non mangi mai a pranzo, l’unico pasto che riesci a consumare senza farti venire il voltastomaco è la cena, però dev'essere qualcosa di preparato esclusivamente da te. Finisci di bere il tuo the, paghi il conto e ti dirigi verso il tuo negozio. Davanti alla vetrina vedi lo stesso uomo di quella mattina. Appena ti vede fa una specie di inchino e si scusa per essere andato via senza darti nessuna indicazione. Apri la porta e lo fai entrare. Vi dirigete verso il bancone e gli mostri il bozzetto che hai realizzato. Il ragazzo annuisce e dice che quel bouquet rappresenta in tutto e per tutto la persona a cui deve regalarlo. Vi accordate su alcuni particolari, come il prezzo e la data di consegna, e il ragazzo se ne va di nuovo. Questa volta però sai qualcosa in più su di lui: si chiama Tsukiyama Shuu. 

Passano i giorni e Tsukiyama si presenta in negozio due volte al giorno, una prima della pausa pranzo, che finite per fare insieme, e una prima della chiusura del negozio. Dopo circa quattro giorni il mazzo di fiori è pronto, e in questo periodo tu hai iniziato a nutrire sentimenti contrastanti verso quel ragazzo dagli occhi viola: in qualche modo quel suo essere eccessivo e fuori dall’ordinario ti attrae in un modo che non avresti mai pensato possibilee allo stesso tempo lo invidi per essere così diverso e particolare. La sua compagnia riesce a farti sentire unica e monotona contemporaneamente.  

Continuate a frequentarvi, anche dopo la fine del tuo “incarico lavorativo”. Vi vedete a pranzo, al solito bar, dove tu prendi il solito the e lui sempre e solo un caffè senza zucchero. Non ti sembra di averlo mai visto mangiare qualcosa di diverso, almeno come alimentazione siete simili. Vi incontrate tutti i giorni, tutti i giorni tranne questo. Oggi che hai preso finalmente una decisione per rendere la tua vita “unica” lui non si presenta. “Sarà malato” sussurri tra te e te, mentre osservi il tuo riflesso nella vetrina del negozio. Ti sei tinta i capelli di verde. Ecco la svolta, quell’incipit da cui poi potrai rendere diversa tutta la tua monotona esistenza. Non ti senti per nulla a tuo agio, la persona che vedi riflessa ha, per qualche umoristica ragione, perso la sua individualità per diventare come tutti gli altri. Finisci il tuo the e torni al negozio. È autunno e alle sette, orario di chiusura del negozio, il cielo è già scuro. Cammini in fretta per le vie di Tokyo, la sciarpa che ti lascia scoperti solo gli occhi e la cuffia che nasconde i tuoi “nuovi” capelli verdi. Per arrivare a casa devi passare per un parco, a quell’ora è sempre deserto. Alla fioca luce di un lampione intravedi una figura seduta su una panchina. Non rallenti nemmeno. Continui a camminare velocemente cercando di scaldare le mani fredde soffiandoci su. Senti qualcuno che con presa ferma ti afferra il braccio e ti tira verso di se. Ti cade la cuffia, e i tuoi capelli quasi risplendono alla luce artificiale del lampione. Riconosci la persona che hai di fronte, è TsukiyamaCerchi il suo sguardo per chiedere delle mute spiegazioni e quello che vedi ti fa spalancare occhi e bocca. Iridi e pupilla sono completamente rossi e comunicano una sola sensazione: Fame. È un ghoulTsukiyama è un fottutissimo ghoul. Un mostro che mangia esseri umani. Che mangia quelli come te. Ti si avvicina passa la mano libera tra i tuoi capelli, il tuo cuore accelera e tu non sai dire se lo fa per la paura o l’eccitazione. Continua a guardare i tuo capelli con un’espressione tra il disgustato e l’arrabbiato 

Tsk, ora non vali più la pena di essere degustata” la presa attorno al mio braccio si allenta e lui si allontana da te. Prima che la tua ragione possa fermarti dalle tue labbra sfugge una parola. “Perché?” Lui si gira di nuovo verso di te e torna a strangolarti il polso con una mano. Si avvicina al tuo orecchio e sussurra: “Non sei più interessante, sei diventata esattamente come tutti gli altri. Volevo assaggiare la carne di una persona che considera la propria esistenza una copia di quella di qualcun altro, ed è proprio questa caratteristica a renderla diversa” il tuo cuore mancò un battito e ormai il filtro che dovrebbe impedirti di dire cavolate si è disattivato. 

 “Quindi se continuo a comportarmi in modo bizzarro non mi mangerai?” Il ghoul ti guarda confuso piegando la testa di lato e chiedendosi se non fossi malata di mente. Tu interpreti il suo silenzio come un affermazione. Ti sporgi verso di lui e posi le tue labbra sulle sue, in un contatto breve, quasi effimero. Ora sai per certo di aver firmato la tua condanna a morteQuello che di certo non ti aspetti è che lui riprenda il contatto, assalendo le tue labbra con quella che si può definire solo con voracità, e questa non è per niente una cosa positiva. Ti morde il labbro fino a farlo sanguinare per poi leccare tutte le goccioline cremisi. Si allontana da te e finalmente ti lascia il braccio, che è diventato bordeaux e fa un male cane. Tsukiyama si avvicina alla panchina dov’era seduto e raccoglie qualcosa che aveva abbandonato sulla seduta di legno. Ti porge quello che aveva in mano e ti sussurra: “Se continui ad essere uguale agli altri, potrei anche non mangiarti” per poi andarsene lasciandoti in mezzo al parco, con in mano il bouquet che avevi precedentemente realizzato per lui. Quello che lui doveva regalare alla persona che lo aveva ispirato, importante come l’aria che respirava… 

Eri diventata la fidanzata di un ghoul?? 

   
 
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