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Autore: Altair4    04/11/2017    0 recensioni
Se siete appassionati di Star Wars, Star Trek, Galattica, Farscape ecc… questa storia potrebbe piacervi. Sequel di “Senza Nome le origini”, è ambientata in un’altra dimensione rispetto la nostra ed in una galassia a spirale barrata come la Via Lattea. Questa galassia è chiamata Trixtar ed è ricca di mondi popolati da esseri viventi e senzienti. Come nella storia precedente ci saranno dei gialli da risolvere, per cui Senza Nome sarà ancora una volta alla ricerca della verità, stavolta però con l’aiuto di personaggi davvero singolari. Tanto singolari da non saper definire se una delle coppie che si formeranno sia het, FemSlash…ecc. Non resta che togliervi la curiosità…
Genere: Avventura, Science-fiction, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dopo aver registrato le sue impronte, Shara condusse Ṡénza e Tril in una stanza per parlare liberamente. Shara era la prima sospettata perché, come cugina di Fertel, avrebbe ereditato il trono. Ad ogni modo faceva parte della famiglia reale ed i due investigatori dovevano andarci con i piedi di piombo o almeno era quello che pensava Tril.
         -Prescilla ti ha aggiornato su quello che abbiamo scoperto nella stanza di Fertel?- Chiese Tril con un tono molto calmo e gentile.
         -Sì…mio cugino era in compagnia di un’aliena…Prescilla mi ha detto che forse non è stata l’aliena ad ucciderlo-
         -Pensiamo di no, tu sai chi è?- Disse Ṡénza con un tono meno cortese.
         -Per la verità l’unica aliena che ho conosciuto era una Terziana, una certa Gila, Girta, non ricordo, che era interessata a Fertel…ma l’ho convinta a desistere- Shara si zittì un attimo e poi aggiunse:
-Se non sono stata soddisfacente, chiedete allo sciamano Rol, saprà sicuramente rispondere a questa domanda, ha sempre assecondato i capricci di mio cugino, fin da quando eravamo piccoli. Uno sciamano non dovrebbe comportarsi così…alcuni di loro approfittano del potere che hanno a palazzo per mettere bocca in faccende politiche ed influenzare i miei zii: il re e la regina-
         -Perché non sei mai voluta diventare una sciamana? Eppure tu hai sicuramente ereditato il potere- Ṡénza voleva arrivare al punto.
         -Vorrei vivere tranquilla, adoro le mie piante ed il palazzo non ne è mai privo grazie a me. I Raha erano quasi estinti a causa dei cambiamenti climatici del pianeta, ma grazie al lavoro dei miei avi ed in seguito grazie ai miei genitori questa pianta preziosa vive ancora. Vegliare sulla sua sopravvivenza è il mio compito adesso…non sono totalmente priva di poteri, ho imparato da sola a far crescere sane le piante ed è tutto quello che voglio fare-
         -Quindi i Lyr si sono estinti perché sono venuti a mancare i Raha- Commentò Ṡénza, Tril ascoltava in silenzio.
         -Sì, ma anche perché la stirpe che ha dato origine ai Teraziani gli dava la caccia!-
         -Vuoi dire che i Terziani sono Verani emigrati su Terzia?-
         -Dicono di sì…parliamo di tempi molto antichi…una parte di loro lasciò Vera, chi rimase qui dava la caccia ai Lyr-
         -Tu lo sapevi Tril?-
         -Sapevo che c’è una leggenda secondo cui i Terziani provengono da Vera, ma si parla di tantissimo tempo fa e non è chiaro cosa sia vero e cosa non lo sia. La stessa Prescilla mi ha sempre detto che nessuno ha le prove certe di questo-
         -Lo so che è così, mi sembra ovvio, non sono tanto diversi da noi fisicamente. Anche se non c’è armonia sul loro pianeta. Sono solo bravi a costruire macchine diaboliche, non hanno gli sciamani ed uccidono la natura intorno a loro-
         -Sembra che parli dei terrestri, non è vero Ṡénza?-
         -Uffa Tril…sì…è vero…ma non mi piace quando parli male dal pianeta di mio padre- Ṡénza sapeva che Tril aveva perfettamente ragione, ma sentir parlare male della Terra la irritava comunque.
         -Dove ti trovavi la notte in cui è stato commesso l’omicidio?- Chiese Ṡénza mentre Tril pregava mentalmente che Shara non si arrabbiasse.
         -Cosa facevo io? Non so… dormivo? Perché mi fai questa domanda?-
         -Pensiamo che qualcuno abbia portato via il cadavere dell’amante di Fertel e…-
         -Vorresti dire che sono andata lì, ho preso un cadavere e l’ho nascosto? Prescilla me lo aveva detto che mi avresti fatto domande offensive, ma non pensavo che arrivassi a tanto-
         -Credo soltanto che qualcuno si sia preoccupato della reputazione del principe, da come mi hai risposto capisco che non sei stata tu-
         -Certo che no e poi anche se lo avessero trovato con una femmina aliena, nessuno avrebbe osato dire nulla, tutti sapevano che aveva gusti strani, ma era il principe e non era sposato!-
         -Capisco…perdona i miei modi poco ortodossi, ma per fare bene il mio lavoro, devo porre domande offensive talvolta…adesso che succederà, dovrai imparare ad usare i poteri da sciamana?-
         -Purtroppo sì, mia zia potrà regnare ancora a lungo ma non è giovanissima…hai altre domande oltraggiose da formulare?- Chiese Shara con una certa calma di superficie.
         -Non per il momento, andrò a fare domande oltraggiose a Rol, grazie del suggerimento, sei stata molto utile per queste indagini e ti ringrazio infinitamente-
         -Ora va meglio…adesso scusatemi, le mie adorate piante mi aspettano-
Shara se ne andò senza indugiare oltre e lasciò soli i due investigatori.
         -L’aveva detto Prescilla di parlare con questo Rol, nemmeno si è presentato per le impronte- Disse Ṡénza.
         -Rol è un altro personaggio importante a palazzo ed ha le stesse funzioni di Prescilla, si alternano alla produzione di energia, sono sicuro che appena potrà, arriverà-
         -Andiamo a cercarlo noi-
         -Calmati Ṡénza, devi essere meno aggressiva, se sei gentile ottieni tutto quello che vuoi, altrimenti diventeranno un muro impenetrabile e nemmeno Prescilla potrà aiutarti. Credimi, ha veramente tanto fiducia in te e ci sarà di aiuto, ma non ha potere assoluto sui Verani-
         -Ok Tril, però dovevi prepararmi meglio-
         -Non c’è stato tempo con questi Paichiani sempre in mezzo, non riesco mai parlarti con calma da solo e poi…adesso che siamo soli volevo ringraziarti per ieri sera…-
         -…figurati siamo amici ormai. Ho promesso che cercheremo i tuoi una volta che questa storia sarà risolta e non mi tirerò certo indietro-
         -Ho sentito che hai affetto per me…-
         -Come si fa a non volerti bene Tril…ma devo avvertirti di una cosa, quando ero sulla Terra condizionavo le persone…non ci riuscivo con tutti, ma molti sentivano un sentimento, un istinto come volessero proteggermi…l’ho sentito anche in te…se ti senti strano è colpa mia-
         -Tu sei molto empatica, più di me…in effetti mi sento strano…e temo che Treodor ti possa fare del male…e poi vogliono ucciderci, sono molto in pensiero da quando siamo arrivati…quindi posso stare tranquillo, non sto impazzendo?-
         -No, va tutto bene-
         -Grazie per avermelo spiegato, stavo per dubitare della mia natura…pensa che mi sono chiesto come verrebbe una prole dalla nostra unione…assurdo vero?-
         -Ehm già…- Ṡénza era in imbarazzo, la questione era peggiore di quello che pensasse, Tril aveva sviluppato un sentimento per lei, ma forse parlandone così apertamente aveva trovato il modo di venirne fuori senza ferire nessuno.
         -Senti, non è che per caso mi hai visto nella mia forma originale stamani? Ero così a pezzi che quando mi sono svegliato non ero più in forma Xiariana…mi rilasso così solo quando dormo da solo…non pensavo che…-
         -Sì ti ho visto…-
Tril la guardò con orrore.
         -Ohmiodio e come sono? Sono come un lumacone terrestre…ti faccio schifo?-
         -No Tril, sei molto carino, hai dei lineamenti molti dolci, la tua pelle è un po’ viscidina ma non come quella di una lumaca, stai molto meglio in quel modo che da Xiariano-
         -Grazie…nessuno mi ha mai detto che sono carino… sono quasi curioso di vedermi adesso-
Proprio in quel momento si sentì bussare alla porta in modo impaziente.
         -Tril, Ṡénza cosa fate ancora lì? C’è un certo Rol che vi vuole parlare- Era Cleria, gelosa di cosa stava accadendo tra Tril e Ṡénza. Treodor arrivò subito dopo in compagnia dello sciamano che, come Prescilla, aveva molta influenza sulla famiglia reale. Rol era il tipico nanerottolo chiaro di carnagione, era abbastanza alto per essere un Verano, aveva due occhi glaciali che contrastavano con il sorriso bonario sempre stampato sulla sua faccia, sembrava rubato dal viso di un altro.
         -E così voi siete gli ambasciatori mandati da Kara…come mai siete accompagnati da questi guerrieri bellicosi?-
Treodor si sentì chiamato in causa:
         -L’amore non ha confini, vero mia pietra preziosa di Valdav?-
         -Sì…amore…ma come sei galante...ehm, sono i nostri compagni, sa com’è…l’amore è cieco!- Rispose Ṡénza canzonatoria, Rol non cambiò una virgola della sua espressione.
         -E quindi come posso esservi utile?-
         -Vorremo sapere se era a conoscenza dei vizi del principe Fertel…- Ṡénza aveva cominciato l’interrogatorio nel modo peggiore.
         -Non mi sembra corretto rivelare i segreti del nostro defunto principe…-
         -E’ fondamentale per le indagini, avete promesso collaborazione completa- Disse Ṡénza con voce leggermente alterata. Tril cercò subito di trovare un modo diplomatico per ottenere le informazioni.
         -Venerabile Rol, capiamo benissimo il vostro dolore e non vogliamo essere irrispettosi…ma sappiamo già che aveva un’amante aliena, forse è morta ed il cadavere è stato portato via da qualcuno del palazzo. Se è a conoscenza anche di un solo dettaglio che ci permetta di capire chi è coinvolto in questa storia, non solo noi gliene saremo grati, ma anche tutto il popolo Verano lo sarà. Sono sicuro che vuole sapere chi ha ucciso il vostro amato principe-
         -Capisco benissimo la situazione…è vero, il principe aveva un’amante aliena, ma io non l’ho mai vista, non mi occupo certo di queste faccende…-
         -Sa mica da dove viene?- Chiese Ṡénza speranzosa.
         -Bé, dunque…era…Terziana…credo-
         -Terziana? Ma non può essere, il DNA che ho trovato non era di una Terziana-
         -Mi dispiace altro non so…è tutto quello che volevate da me?-
         -No, ti prego di appoggiare le tue mani su questa superficie liscia-
Rol appoggiò le mani sul tablet mentre chiedeva.
         -A che serve?-
Ṡénza esitò un attimo, aspettò che il tablet finisse la scannerizzazione e poi rispose:
         -Serve per le impronte…-
         -Le impronte? Ed a cosa vi servono le mie impronte?-
         -Dobbiamo sapere chi è stato nella camera del principe il giorno che è morto…vuole dirci qualcosa?-
Lo sciamano sembrò un attimo sorpreso, poi tornò alla sua solita espressione facciale e rispose:
         -No, entro raramente nella stanza del principe, non gli piace che ficchi il naso nei suoi affari…glielo avevo detto che non era saggio avere un’amante Terziana, ma lui ha detto che sarebbe stata un Terziana molto speciale e che non correva rischi…è stato molto accurato nel tenermi allo scuro…dopo questa storia non si è più rivolto a me…conoscendolo avrà trovato sicuramente qualcun altro per chiedere consiglio…era molto insicuro ed un regale non se lo può permettere!-
All’improvviso non sembrava più lo sciamano devoto al suo principe, sembrava quasi indispettito e geloso che qualcuno fosse entrato nelle grazie di Fertel al suo posto. Questo personaggio misterioso era probabilmente la chiave di tutto.
         -Grazie Rol sei stato molto utile, ma se ti viene a mente qualsiasi elemento che ci possa aiutare non esitare a dircelo, per il bene di Vera- disse Ṡénza che aveva ritrovato un tono calmo e pacato.
         -Lo farò senz’altro ed ora scusatemi-
Rol se ne andò di pessimo umore come se fuggisse da qualcosa.
         -Bene, sembra di essere allo sportello di qualche ente dello stato…a quale sportello ci manderanno la prossima volta?- Commentò Ṡénza dimenticando che i suoi amici non potevano assolutamente capire di cosa stesse parlando.
         -Di quale sportello parli?- Chiese Tril.
         -Ma nulla, roba da terrestri…che non vi affligge perché avete dei computer che si occupano della burocrazia! O meglio da voi non esiste-
         -Non so cosa sia, ma suona così male questa parola…burocrazia- Commentò Cleria.
         -Parole sante- Le rispose Ṡénza.
         -Adesso dobbiamo capire chi è entrato nella stanza del principe…ma se quell’aliena di cui parlavano Rol e Shara era Terziana…allora c’è un’altra amante- Disse Tril.
         -Questo principe mi sta ancora più simpatico…- Disse Treodor, tutti lo ignorarono, ma Cleria lo prese da una parte e gli disse:
         -Piantala Treodor! Non capisci che così peggiori la situazione? Ṡénza non ragiona come te, ma come me! Non l’hai ancora capito razza di idiota! Non mi aiuti se ti fai detestare!-
         -Ok ok! Ho capito…non farò più battute del genere…stavo solo scherzando!-
         -Era una battuta idiota, tu fa’ quello che ti dico e forse riuscirai ad avvicinarla-
         -Ok va bene…sorellina-
Intanto Tril e Ṡénza si erano avviati al loro laboratorio per inserire tutti i nuovi dati nel computer temporaneo ricreato dal bracciale. Un accumulatore di energia a forma di bottone permetteva che tutta la strumentazione esistesse e funzionasse anche senza il bracciale presente.
         -Bene, adesso lasciamo che il computer faccia la ricerca delle impronte, dobbiamo scoprire chi era il nuovo consigliere di Fertel…quante amanti esotiche si è fatto mandare e chi fa le consegne… possibile che ci sia un traffico di poverette e nessuno sappia nulla?- Si chiedeva Ṡénza.
         -Non so cosa dirti, credo che quando avremo la rosa delle persone che hanno accesso alla camera regale ci capiremo qualcosa di più. Intanto che ne dici se andiamo a fare due passi nel bosco? E’ molto bello…-
         -Senza Cleria e Treodor?-
         -Ti manca la presenza di un maschio? Hai bisogno di protezione?-
         -No, cosa dici è che…- Ṡénza non sapeva come fare perché Cleria non pensasse che lei era interessata a Tril.
         -Allora andiamo…-
Tril prese per mano Ṡénza, una volta usciti dalla stanzetta, si trovarono di fronte Treodor, Cleria e Krio.
         -Andiamo a fare due passi per chiarirci le idee, voi restate qui a controllare che il computer faccia il suo dovere e che nessuno ci metta le mani- Disse Tril.
         -Che cosa? Non possiamo lasciarvi soli ed indifesi- Disse Cleria preoccupata.
         -Ṡénza è capace di stendere Treodor con un pugno, verrà Krio con noi giusto per sicurezza…vedo che agita la coda come un pazzo, cosa dice Ṡénza?- Chiese Tril.
         -Che vuole venire con noi, ma anche Cleria si può unire a noi…può restare Treodor a guardia del computer…- Disse Ṡénza.
         -Scusatemi ma devo discutere di alcune faccende importanti con Ṡénza, non occorre la vostra presenza, saremo presto di ritorno- Replicò Tril.
Cleria guardava furiosa Ṡénza, la quale le fece l’occhiolino per farle capire che non doveva temere nulla, ma la Paichiana non capì-
         -Ti è entrato qualcosa nell’occhio Ṡénza?-
         -No…insomma non vi preoccupate, è solo una questione che riguarda la missione, saremo presto di ritorno-
Una volta fuori dal tempio Ṡénza si rivolse a Tril.
         -Si può sapere cosa ti è saltato in mente, cosa volevi dirmi?-
         -Voglio vedere come sono realmente…ma ho paura, puoi restarmi vicino e rassicurami che vada tutto bene?-
         -Certamente…ma non ti fidi di Cleria e Treodor?-
         -Prima voglio vedere come sono e poi vedremo-
Appena raggiunsero una piccola radura sufficientemente lontana dal tempio, Tril formò uno specchio con l’energia del suo bracciale, poi chiuse gli occhi stringendo una mano di Ṡénza.
Lentamente la sua pelle di Xiariano si trasformò in una superficie morbida ed un po’ vischiosa sempre color metallo, quei lineamenti duri e mascolini si trasformarono in curve dolci, le scaglie sulla testa in qualcosa di simile a delle alghe. Tril si tolse i vestiti e Ṡénza chiuse gli occhi di scatto pudica.
         -Sapevo di avere ereditato gli organi riproduttivi dal mio genitore Kreosiano ma non pensavo di aver ereditato anche i tratti del suo viso…però non ho le mani ed i piedi palmati per nuotare…la mia muscolatura, la forma delle braccia e delle gambe sono quelle di uno Xiariano…è vero non sono brutto…oserei dire che sono proprio bello! Perché chiudi gli occhi?-
         -Non lo sai che i terrestri sono pudici?-
         -Avevi detto che sono carino…guardami…ti prego-
Ṡénza aprì gli occhi ma lo guardò dritto nei suoi: erano di un blu stupendo costellato di pagliuzze dorate.
         -Sei bellissimo Tril-
Le mani di Tril cominciarono a scorrere su quelle di Ṡénza, su per le braccia fino al viso di lei che guardava quel blu cangiante incantata.
         -Anche tu sei bellissima…ti prego mostrati in forma terrestre…hai una pelle così morbida-
Ṡénza come stregata riassorbì il Proteallo.
         -Sei ancora più bella così-
Cominciò a toglierle il vestito e l’abbracciò per sentire chiaramente la sensazione e per carezzare quella pelle così diversa dalla sua. Avvicinò il suo viso a quello di lei mentre finalmente poteva leggere suoi pensieri e capire tutto fino in fondo. In quel momento c’era un’attrazione reciproca, ma Ṡénza sapeva che si doveva ribellare, non poteva unirsi a lui, sapeva che Cleria amava Tril veramente, mentre lei in quel momento voleva solo essere amata per non sentirsi sola. Krio fece un ruggito, Ṡénza in un attimo si era ricoperta di Proteallo ed afferrò al volo due frecce che avevano lei a Tril come bersaglio.
         -Svelto nel bosco e trasformati in forma Xiariana, presto!-
         -Ma che succede?-
Ṡénza lo trascinò a forza dietro un cespuglio.
         -Aspetta qui! Krio stai qui con lui!-
Ṡénza uscì fuori dal cespuglio, saltò su un albero, poi passò di ramo in ramo verso la direzione in cui aveva visto provenire le frecce ma non trovò nessuno. Stava per tornare indietro per non lasciare Tril da solo, quando vide Cleria che prendeva a calci un albero. Scese a terra.
         -Cleria che succede, cosa fai qui?-
         -Cosa fai tu maledetta!-
Cleria cercò di colpire anche lei, ma Ṡénza la bloccò immediatamente.
         -Che cosa stai facendo? Ci hai lanciato tu le frecce?-
         -Quali frecce? So solo che ecco…stavi abbracciata a Tril…avevi detto che non te ne importava nulla!-
Cleria cominciò a battere i pugni sul petto corazzato di Ṡénza, la quale la lasciò sfogare un po’, poi le prese le mani.
         -Perdonami Cleria…ho avuto un attimo di debolezza…non mi aspettavo che fosse così bello…ha degli occhi ipnotici bellissimi…ma lo avrei fermato…lo so quanto lo ami…e lui è così confuso…gli parlerò, gli farò capire che non lo posso amare…-
         -Ho visto la sua vera forma…ed è stupendo... lo so che vuole te…non so cosa fare…-
         -In realtà non lo sa cosa vuole…ma una cosa è certa, anche lui si sente solo come noi…ti prego non odiarmi, non voglio portartelo via…ma può darsi che alla fine non voglia né me né te…deve ancora capire…-
         -Va bene…va bene…ma parlavi di frecce?-
         -Qualcuno ha cercato di colpirci ed è sparito nel nulla, ho lasciato Tril con Krio, raggiungiamolo presto-
         -Vai tu…non voglio che sappia che vi ho visto…parlagli ti scongiuro…digli cosa senti-
         -Non temere Cleria, lo farò-
Ṡénza a velocità inaudita per un bipede raggiunse Tril, era ancora nascosto nel cespuglio che accarezzava Krio.
         -Tril tutto bene?-
         -Sì…-
         -Mi è scappato il maledetto, chiunque sia…torniamo al tempio non siamo al sicuro qui-
         -Aspetta…vorrei ecco…-
         -Non posso avere figli Tril, non per il momento-
         -So come ragionate…non importa adesso…vorrei toccarti ancora…-
         -Non credo sia il caso…ecco io non posso amare nessuno Tril…-
         -Ma ho sentito attrazione…ho sentito qualcosa…-
         -E’ vero, sei bellissimo Tril ed i tuoi occhi sono ipnotici…lo sapevi?-
         -No…non lo sapevo-
         -Mi stavi ipnotizzando, mi stavi facendo credere che sono innamorata di te…ma non è così-
         -Quindi non ti piaccio-
         -Tril ho detto che sei bellissimo…ma sei peggio delle donne!-
         -Non importa se non mi ami…voglio provare anche io a fare l’amore-
         -Bene allora non è possibile, se non c’è amore si chiama sesso, è questo che vuoi da me?-
         -Sì…credo-
         -Allora non sei tanto diverso da Treodor!-
         -No io…scusami sono confuso… non mi sono mai sentito attratto da nessuno…è da quando ti ho visto su Xiar che sento il bisogno di starti vicino, di difenderti, di essere presente nella tua vita-
         -E’ colpa mia te l’ho detto…andiamo adesso…-
Tril riprese la sua forma originale, prese le mani di Ṡénza le portò al suo viso e la guardò con quegli occhi ipnotici e stupendi, ma la risposta di Ṡénza fu uno strato i Proteallo anche sopra i suoi occhi cerulei che la schermarono da quello sguardo. Ora Ṡénza poteva vedere solo gli infrarossi. Per un attimo rimase sorpresa di questa nuova capacità, poi liberò le mani e disse:
         -Non toccarmi e non osare ipnotizzarmi! Sono stata chiara? Se vuoi che portiamo a termine questa missione tieni i tuoi slanci amorosi per te o per qualcuno che li meriti, molto più di me!-
         -Forse piacerò solo a te…-
         -Non dire stupidaggini! Apri gli occhi e scendi dal tuo piedistallo, non siamo tanto diversi da i Paichiani io e te! E adesso torna in forma Xiariana, muoviti! Krio? Dove sei?-
Lo pseudofelino era acciambellato sopra una roccia, scese pronto a ricevere ordini.
         -Tu ci guardi le spalle, ok?-
La sua coda nero a rossa si alzò e si abbassò per dare risposta affermativa. Tril si rassegnò e tornò Xiariano.
         -Cosa è successo ai tuoi occhi Ṡénza? Non te lo avevo mai visto fare…-
         -Non ne ho la minima idea, forse lo sapevo fare da tempo e non lo sapevo…posso vedere chiaramente il calore che emetti, credo di poter vedere gli infrarossi così…-
Mentre discutevano ancora sulle la nuova capacità di Ṡénza, raggiunsero il tempio, Treodor li aspettava sulla soglia.
         -Ci avete messo parecchio…il vostro computer ha finito, dovete rompere i cabbasisi ad almeno dieci persone-
Treodor era seccato perché aveva visto sua sorella tornare dal bosco sconvolta, poi aggiunse:
         -Vi siete divertiti a sufficienza nel mentre?-
         -Non essere stupido Treodor e adesso lasciaci lavorare- Disse Ṡénza imbarazzata, il Paichiano si allontanò dicendo:
         -Se avete bisogno di me sono quello che si scolerà parecchie birre qui al refettorio, Cleria è in camera non so a fare cosa-
Ṡénza già non lo ascoltava più.
         -Adesso Tril entri con me nella stanza laboratorio e mantieni un contegno decoroso, chiaro?-
         -Sì…-
Diedero un’occhiata ai risultati e videro che ben sette persone avevano avuto accesso alla camera del principe. Rol non era tra loro e nemmeno Prescilla.
         -Sette non sono poi tante, qualcuno di loro saprà dirci qualcosa…- Disse Tril.
         -Non è strano?…-
         -Cosa?-
         -Rol ha detto che un’amante del principe era Terziana, come mai non ci sono impronte Terziane nella stanza?- Precisò Ṡénza.
         -Forse è stata con lui tempo fa, ricordi che Shara ha detto che aveva convinto una Terziana a lasciare il principe? Facendo le pulizie hanno tolto le sue impronte. Oppure quelle impronte sul calice che non identifichiamo bene sono Terziane e sono rovinate-
         -Lo scopriremo presto, andiamo da Prescilla, dovrà radunare tutte e sette le persone coinvolte, inoltre voglio parlare con i Terziani che sono in galera, tra loro ci deve essere la ex amante del principe-
         -Bene…ma poi mi spiegherai cosa vuol dire che devo aprire gli occhi?-
         -No, devi capire da solo-
         -Invece avrei bisogno di approfondire questo sentimento e di capire…perché se hai detto che sono bellissimo, non mi vuoi?-
         -Per lo stesso motivo per cui non voglio Treodor. Perché sono innamorata di David…perché questo concetto non vi entra in testa? E adesso basta, non voglio più parlare di questo argomento. Vai tu da Prescilla, ti raggiungo subito, devo fare una cosa da donne terrestri che tu non potresti mai capire-
         -E cioè?-
         -Non sono fatti tuoi, ed ora vai…per favore-
         -Va bene tiranna…lo dirò a Kara quanto sei scorbutica-
         -Fai pure, tanto lo sa di già-
Ṡénza raggiunse Cleria nella camera e la trovò sdraiata sul letto che piangeva.
         -Cleria…tu piangi…-
         -Perché? Lo fate solo voi smorfiosette terrestri?-
         -Non lo sapevo che anche i Paichiani…comunque mi sono chiarita con Tril…lui vuole solo provare cosa significa fare l’amore…ha quasi tentato di ipnotizzarmi…si è comportato quasi peggio di Treodor…ma perché non gli dici che lo hai visto nella sua forma originale e che ti piace…forse potrà nascere qualcosa tra di voi…-
         -Dici sul serio? Non credo di piacergli…-
         -Ma sì, certo che sì, l’ho sentito io stessa che ti trova bellissima, solo che ha un’immagine distorta di te. Ti vede principalemnte come una guerriera spietata e poi non gli hai mai mostrato cosa senti per lui…stasera quando sarete soli, parlagli-
         -Va bene Ṡénza…ci proverò…grazie-
Ṡénza si sentì più leggera, anche se gli era costato fatica staccarsi da Tril, sapeva che aveva fatto la cosa giusta. La lontananza da Xiar l’aveva resa più vulnerabile, se l’amore per David non l’avesse protetta non sapeva come sarebbe finita. Con questi pensieri raggiunse Prescilla e Tril.
         -Abbiamo radunato quasi tutti…perché vuoi vedere anche i Terziani?- Chiese Prescilla.
         -Perché Rol e Shara ci hanno detto che Fertel ha avuto un’amante Terziana. Abbiamo trovato delle impronte strane, dobbiamo capire se sono Terziane o no-
         -Nessun problema allora, quando lo riterrete necessario potrete andare direttamente alle prigioni per vedere i Terziani. Seguitemi-
Le sette persone erano quattro femmine e tre maschi, Prescilla ci tenne a precisare che le Verane erano tutte sposate tranne una, ma Ṡénza volle comunque interrogarle tutte. Tril era sempre presente e cercava di rendere l’interrogatorio meno pesante possibile, riformulando le domande in modo molto cortese. A metà degli interrogatori fecero il punto della situazione
         -Allora riassumendo… questi primi due Verani e due Verane non possono in alcun modo avere a che fare con i vizi del principe perché o si occupano dei suoi vestiti o semplicemente puliscono la stanza e non passano mai molto tempo nemmeno a palazzo. Inoltre la sera dell’omicidio hanno tutti alibi accertati perché erano ad una cena dove era presente anche Prescilla-
         -Ok Tril, però potrebbero essere coinvolti comunque…vediamo i prossimi-
         -La prossima è una Verana di nome Amanta è quella non sposata-
         -Bene, falla entrare-
Tril non aveva più rammentato l’episodio nel bosco ma si vedeva che un po’ soffriva della situazione, invece Ṡénza, dura come la pietra, continuava il suo lavoro e lo guardava senza la minima emozione. Entrò Amanta, una Verana molto più magra della media, si sedette di fronte a quelli che per lei erano alieni alti e secchi, parlò come se confessasse una grave colpa:
         -Sì, avevo rapporti col principe, ma non sono sposata, non ne parlavo in giro perché nessuno mi avrebbe voluta, non potevo dirgli di no e non mi sarei mai sposata così…nessuno si sarebbe messo contro il prinicipe…chiedo perdono-
La poveretta abbassò la testa sconsolata, Ṡénza gli rispose con cortesia:
         -Non vogliamo giudicarti per questo, noi vogliamo solo sapere se quella notte hai visto qualcosa di sospetto, se sai chi è l’amante aliena del principe o se hai sentito anche solo un’informazione che ci può essere utile-
         -Davvero?-
         -Amanta, vogliamo solo sapere chi ha ucciso il principe…-
         -Io non sono stata, anche se non ero felice di essere la sua amante…speravo che qualcuno mi salvasse sposandomi, dopo non avrebbe preteso da me quel servigio…-
         -Quindi ti obbligava?-
         -Sì…non era il Verano gentile che pensavano tutti…non con me…-
         -E sai nulla della Terziana sua amante?-
         -Ho sentito solo delle voci…sembra che fosse la sua preferita, diceva che era stufo di noi bionde Verane, che i capelli neri gli piacevano molto di più-
         -Sai chi conosce questa Terziana?-
         -Frero…lui gliel’ha sicuramente trovata…diceva che questa Terziana era bella grossa-
         -Al principe piacciono grosse?- Chiese Ṡénza per pura curiosità femminile.
         -Non solo a lui…io sono di costituzione fine…si intratteneva con me perché tutte le altre cameriere sono sposate…tutti i Verani preferiscono che una sia grossa-
         -Quindi il principe non è mai andato a letto con Verane sposate?-
         -Non può, tutti gli sciamani se ne accorgerebbero subito…perché da voi nessuno se ne accorge se tradite?-
         -No…non c’è un controllo. E che succede se qualcuno lo fa?-
         -Dipende, alcuni vengono messi in prigione, altrimenti viene sciolto il matrimonio, ma con disonore-
         -Non capisco, perché alcuni vengono messi in prigione?-
         -Vengono messi in prigione quelli che osano giacere con un componente della famiglia reale, è un reato-
         -Lo sapevi Tril?-
         -No, Prescilla non me lo ha mai detto e non sapevo nemmeno che gli sciamani controllassero anche i matrimoni-
         -Forse lo danno per scontato…ecco perché le Verane che abbiamo interrogato prima hanno detto che Prescilla poteva testimoniare su ogni cosa che dicevano…ma tu Amanta cosa facevi la notte che è morto il principe?-
Amanta arrossì e poi con un leggero sorriso disse:
         -Avevo un appuntamento...per fortuna il principe non aveva bisogno di me quella notte…forse mi sposerò…vi prego non dite nulla di me e del principe-
         -Va bene Amanta, ti ringraziamo molto per il tuo aiuto, se ti viene in mente qualcosa, per favore vieni a riferircelo. Non diremo nulla della tua relazione, ma solo se non avrai veramente nulla a che fare con la morte del principe-
         -Grazie…vi prometto che farò del mio meglio per aiutarvi…non ho fatto nulla io…potete chiedere conferma a Prater il mio fidanzato-
         -Molto bene, vai pure-
I Verani interrogati fino a quel punto avevano tutti un alibi a parte una, Pepa, che non guardava i suoi interlocutori negli occhi e sembrava nascondesse qualcosa.
         -Allora Pepa se sai qualcosa devi dircelo- Disse Ṡénza con sguardo severo.
         -Non ho nulla da dire, non sono l’amante del principe…-
         -Lo sappiamo, vogliamo sapere cosa sai della Terziana o dell’altra aliena e cosa facevi la notte in cui è morto il principe-
         -Oh insomma sono fatti del principe, non vi riguardano-
Ṡénza perse la pazienza si alzò in piedi ed appoggiò i palmi delle mani sul tavolo di simil-vetro che la separava dalla Verana cocciuta.
         -Forse non hai ancora capito, se non ci facciamo i fatti del principe non sapremo mai chi l’ha ucciso. Sei forse stata tu? E’ per questo che non rispondi alle domande? Lo sai vero che ti posso far mettere in prigione, magari vicina ai Terziani?-
Ṡénza stava riversando tutta la sua rabbia da terrestre, tutta la frustrazione per essersi comportata in modo responsabile con Tril, quando avrebbe potuto avere un po’ di consolazione, qualcuno che la stringesse a sé. Ma non poteva, a lei non era permesso. Tril la guardò sconcertato, non ebbe il coraggio di dire una parola e fu provvidenziale.
         -Va bene, va bene…io…io ho solo fatto in modo che l’aliena entrasse non vista…non ho fatto altro…-
         -Ma questa aliena era una Terziana o no?-
         -Non lo so, non l’ho vista per bene, aveva un cappuccio…però non era alta e secca come voi…era alta poco più di me…quindi credo che fosse la Terziana…ho solo impedito che la vedessero in troppi…-
         -E poi l’hai fatta uscire dal palazzo?-
         -Poi non so un bel nulla, lo giuro…vi prego ho paura dei Terziani…ci odiano-
         -Va bene Pepa, se avremo ancora bisogno di te, ti faremo chiamare-
         -Non mi mandate in galera?-
         -Per ora no, ma tu devi collaborare, altrimenti sai cosa ti aspetta-
         -Va bene signora ambasciatrice…le farò sapere se scopro qualcosa-
         -Ben detto Pepa, ora vai-
La povera Verana non se lo fece ripetere una seconda volta e uscì in fretta e furia.
         -Ha funzionato lo riconosco, ma mi vuoi spiegare cosa ti è preso?- Chiese Tril.
         -Mi dava sui nervi, tutto qui!-
         -Allora possiamo procedere? Non è che in un momento di rabbia afferri qualche Verano per il collo?-
         -Se si comportano bene…forse no-
         -…rassicurante…comincio a pensare che Treodor sia più adatto di me…-
         -Che cosa vorresti insinuare?-
         -Che forse con un Paichiano staresti meglio che con me, fanno certe litigate e si menano tra coniugi che è una meraviglia, sarebbe perfetto per te!-
         -Se non la smetti ti appendo al muro e ti….-
         -Vedi? Sei violenta!-
         -Oh insomma mi girano, va bene?-
         -Ha niente a che vedere con quello che è successo prima?-
         -Forse, ma se mi fossi lasciata ipnotizzare da te, adesso starei peggio, quindi per favore andiamo avanti e non rammentarmelo più, come te lo devo dire?-
         -Si vede che non c’è più l’effetto di Xiar…ecco come sono i terrestri-
         -Sì siamo barbari! Contento? CONTENTO?-
         -Ehi, Ehi, Ehi! Datti una calmata, passiamo al prossimo, questo Frero è sicuramente il tipo losco che ha procurato la Terziana al principe, rifattela su di lui!-
         -Bene…a volte con le maniere troppo garbate e mielose come fai tu non si ottiene nulla-
         -Mielose?-
         -Ok non sai cosa è il miele giusto?-
         -No-
         -E’ una secrezione zuccherina e viscosa che producono degli insetti della Terra-
         -Mmm sembra buona-
         -Caspita non l’avevo mai descritto così…detta in questo modo mi fa pure un po’ schifo-
         -Siete voi terrestri che lo mangiate non guardare me, anche noi però mangiamo alimenti processati da altri animali e non ci fa schifo il pensiero…siete strani voi terrestri-
         -Va bene, siamo barbari e strani, fai entrare il Verano-
Frero era un Verano di altezza media, entrò tranquillo nella stanza, si sedette di fronte a quegli alieni con un sorriso beffardo disegnato in volto e disse:
         -Ma vi danno da mangiare? Siete magrissimi-
         -Pensa un po’ Frero, per noi voi siete grassi, bassi e brut…-
         -Ṡénza! Passiamo alle domande importanti…non trovi che sia il caso?-
         -Hai ragione…non divaghiamo…sappiamo che ti occupavi dei vizi del principe…-
         -Sì certo, quanto tempo abbiamo? Vi racconterò tutto-
Frero sorrise e mise entrambe le braccia dietro la testa, Tril e Ṡénza si guardarono interrogativi.
 
P.S. Ciao a tutti! ;-)
Come dicevo il cerchio si stringe, mentre le questioni sentimentali si complicano. Tril ha avuto finalmente il coraggio di guardarsi allo specchio che non è qualcosa da poco, per fortuna è un “bel biondin”…sì sono stata un po' banale, i protagonisti sono tutti belli, è colpa della TV che ci tartassa con questa storia che dobbiamo essere perfetti, quasi quasi nella prossima storia che scriverò metterò un bruttone o una bruttona come protagonista! Ecco che ricomincio a farmi le recensioni da sola come una pazza schizofrenica! Ci do un taglio!
Alla prossima
Ciaux
Altair
   
 
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