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Autore: Prettybene9816    07/11/2017    0 recensioni
E' il sequel di "Professore, scusi posso amarla?"
Se non avete letto il libro precedente ,non cambia nulla perchè i protagonisti sono diversi, ma per capire meglio il passato e le identità di questi nuovi personaggi, è consigliato di leggerlo.
Farid.
Farid punto e basta, è cosi' che si fa chiamare..non vuole che nessuno sappia il suo cognome, perchè lui stesso rifiuta quel cognome.
Ha vissuto e ha vissuto fin troppo per essere un uomo di soli 24 anni.
Per non pensarci ,si sfoga nel calcio e riesce a diventare ben presto un calciatore di fama mondiale,ma questo non gli basta .
Lui è sbagliato e anche la sua vita è sbagliata ed è maledettamente attratto dal peccato, perchè il peccato non si rifiuta mai.
Una caratteristica di lui?
Non ha paura di morire, ha paura di vivere.
*****************************************
Kemal.
Kemal Cortada.
Un rifiuto umano si soprannominava.
Cresciuto da terroristi che hanno sempre voluto da lui la violenza.
La sovrana violenza.
Dopo trent'anni ritrova suo fratello e finalmente viene a scoprire tutta la verità ma..lui è Kemal.
Il Kemal che è cresciuto nel male e che non conosce altro.
Una caratteristica di lui?
Convive con la solitudine e ama la sua gatta Luna.
Irrazionalità, piacere,
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Posteriores enim cogitationes sapientiores solent esse. I pensieri che vengono in un secondo momento di solito sono più saggi. BEKKA' S POV: " Non mi sento pronta.." mormoro fermandomi in mezzo alla strada. "Bekka muoviti!" Mi rimprovera Vivi. "No Vivi sul serio..non me la sento di posare in.." Cerco di dire ma Vivi spazientita,mi prende per mano e mi trascina all'interno del palazzo. "Invece si che sei pronta e.." Si gira improvvisamente e dice "Non posso annullare su due piedi uno shooting! Siamo qui..proviamoci poi..Bekka, sei una modella! Devi solo posare!" "Si ma almeno vorrei posare vestita!" Mi lamento mentre entriamo in un ascensore e lei preme il tasto 8. "Chiederò al fotografo se puoi coprirti almeno con una vestaglia" dice Vivi dandomi una speranza. "Davvero? Me lo giuri? Basta che io non sia completamente in intimo" dico aggrappandomi al braccio di Vivi. "Certo che non ti capirò mai..Prima intraprendi questa strada e poi ti vergogni a portarla avanti. Io proprio non ti capisco" borbotta Vivi. "Oh tranquilla che mollerò al più presto questa strada..Era solo per farmi qualche soldo. Ho ben altri progetti per la mia vita" dico tranquillamente. "Si ok ma ora concentrati! Stai andando a fare lo shooting per..?" La fisso imbambolata e Vivi tirando fuori una cartellina, dice severa "Bekka! Te l'ho ripetuto più volte in macchina! " "Scusami scusami..ero ferma a quando mi avevi detto che avrei dovuto posare in intimo" dico facendo gli occhioni. Di solito con Melisa funziona. "Stai per posare per la stilista Karen Sarowski che ha creato una nuova fragranza per lui e per lei denominato 'Douce caresse' in italiano 'morbida carezza' e.." Mi spiega velocemente ma la stoppo chiedendo " Perché non 'dolce carezza' ?" Lei mi fulmina con lo sguardo e sbotta "Fa lo stesso! La stilista è nata da genitori russi ma si è trasferita in Francia da sola all'età di 19 anni. Ha lavorato presso.." "19 anni? Cioè la mia età..che tipa coraggiosa" osservo Vivi continua a guardarmi male e io alzando le mani in segno di resa,chiedo "Ok..Ho capito tutto solo..una cosa. Se la fragranza è per lui e lei, io dovrò.." "Esatto. Sarai affiancata da un modello che.." Cosa?! "Devo stare in intimo con un altro?!" Sbotto allarmata non lasciandola finire. Lei intuisce il mio panico e dice "Calmati! Primo punto..farò in modo che tu possa coprirti almeno per il busto, secondo punto..Non ho idea di chi sia il modello che si affiancherà a te, terzo punto..può essere che sia gay e non gli piaccia la patata quindi l'imbarazzo sarà molto di meno" "Giuro che a fine mese finirò con tutto questo..Sono davvero stufa di tutti questi appuntamenti e di idioti che mi pedinano" dico indicando la rivista che ho in mano dove in copertina ci sono io che corro perché sono in ritardo per l'università ma sotto c'è scritto ' Starà scappando dall'ex ragazzo Simone Ruggiati?' "Che poi..chi diavolo è Simone Ruggiati?!" Chiedo perplessa riposando la rivista in borsa. "Come non sai chi è? È un famosissimo cuoco! Io e Adil non perdiamo nessuna puntata di 'Cuochi e fiamme' "Mi spiega Vivi. "Ah..almeno so il mestiere del mio ex ragazzo" dico ridacchiando. Anche Vivi ridacchia mentre si aprono le porte dell'ascensore e veniamo subito accolti da un ragazzo rosso e secco che mi porge un bouquet di fiori freschi e dice "È piacere averti con noi Bekka" Prendo subito in mano l'enorme mazzo di rose bianche e dico sorridendo "Il piacere è tutto mio se mi accogliete con questo mazzo di fiori bellissimo " Il ragazzo è palesemente imbarazzato infatti Viviana cerca di deviare la conversazione tra di noi e dice allungando la mano "Io sono Viviana Fernando, la manager di Bekka" "Piacere tutto mio signorina..vi accompagno al camerino dove potrete già trovare il necessario per lo shooting " dice il ragazzo riprendendosi e facendoci strada. Vivi scuote la testa divertita alle spalle del ragazzo mentre io infilo il naso tra i petali dei fiori e chiudo per un secondo gli occhi per assaporare in pieno la freschezza e il profumo dolce delle rose. Ecco un'altra cosa vantaggiosa del lavorare come modella. "Scusami, ma sai qualche informazione sul modello che sarà affiancato a Bekka? Non mi è stato riferito nulla e.." cerca di chiedere Vivi. "È leggermente in ritardo il modello ma vedrà che saranno solo questioni di minuti" ci spiega subito il ragazzo. "Ah pure in ritardo..Non è per caso Fabrizio Corona?"chiede Viviana facendomi alzare immediatamente lo sguardo. Il ragazzo ridacchia pensando che Vivi abbia fatto una battuta e dice "No no..è un modello straniero" Vivi mi lancia un'occhiata come per dire 'vedi, manco parla la nostra lingua ' e io le sorrido più sollevata. "Ecco qua questo è il camerino. Se vi dovesse servire qualcosa, chiamatemi immediatamente "dice il ragazzo aprendoci una porta rossa con sopra il mio nome. Lo ringraziamo gentilmente ed entriamo dentro il camerino. Viviana getta immediatamente la borsa su un divano e io poso delicatamente il mazzo di rose sul tavolo mentre lei dice "Accendi l'aria condizionata che si muore!" Eseguo gli ordini e poso la mia borsa su una poltroncina gialla di similpelle. "Che buoni questi cioccolatini!! Bekka allontanameli o ingrasso e non potrò entrare in nessun abito da sposa" borbotta lei infilandosi in bocca un altro cioccolatino. Ne approfitto anch'io prendendone uno e faccio per prenderne un secondo ma sentiamo bussare alla porta. Vivi mastica più velocemente possibile e io getto il cioccolatino al proprio posto con tristezza. Non vorrei che mi prendano per ingorda. "Si può? "Chiede una donna sui quaranta coi capelli rossi lisci e un sacco di lentiggini in faccia. "Ehi Karen! Entra" dice Vivi alzandosi. Come abbia fatto ad ingerire l'ultimo cioccolato in due secondi ,è un mistero.. "Vi trovate bene? Vi serve qualcosa? "Chiede subito entrando nello stanzino. Mi stupisco nel vedere quanto sia alta e sorridendole, mi presento. "Piacere Bekka" "Il piacere è tutto mio cara" dice lei stringendomi la mano. Sembra cordiale. "E tu? Come vanno con i preparativi?" Chiede la stilista a Vivi. Io guardo Vivi perplessa da questa confidenza ma Vivi le sorride e dice "Male se mi fai trovare un vassoio intero di cioccolatini in vista del matrimonio! " Karen, la stilista, ridacchia e abbraccia Vivi felice. Io intanto mi torturo le unghia delle dita e dopo che le due hanno finito di scherzare, Karen dice "È appena arrivato il modello e si sta cambiando..Tra quindi minuti dovremmo iniziare, per voi va bene?" Io e Vivi ci scambiamo una rapida occhiata e lei capendomi, dice "In realtà volevo chiederti un favore Karen..Bekka non si sente a suo agio completamente in intimo con un altro modello, non è che potresti farle indossare non so..una piccola vestaglietta o dimmi tu. So che è una richiesta troppo grande e buttata sull'ultimo ma se non fosse grave ,non te lo chiederei" Karen non fa una smorfia di rabbia come mi aspettavo al contrario dice "In realtà ho cambiato anch'io idea sull'ultimo! Ho deciso che la modella sarà coperta dal busto in su e il modello dal busto in giù! Vi avevo già lasciato insieme all'intimo anche una canottiera bianca " Io sospiro sollevata e sorridendo di gioia ,la ringrazio. Lei mi fa un occhiolino quasi capendomi e dice "Va bene io andrei..Vi aspetto di là anche perché il modello deve ripartire presto e abbiamo poco tempo" "Certo dieci minuti e ti raggiungiamo" dico mentre lei ci sorride ed esce dalla stanza . Butto un altro sospiro di sollievo e afferro il pacchetto con l'intimo e la canottiera da indossare. "Saggia donna" dice Vivi ributtandosi sul divano e riprendendo un altro cioccolatino. "Molto carina ma..voi vi conoscevate?" Chiedo raggiungendo il separè. "Come no! Organizza tutte le sue sfilate nelle proprietà di Adil e Bilel e mi fa sempre entrare gratis e in prima fila in ogni sfilata!" Dice Vivi buttando le cartacce dei cioccolattini. "Davvero? Ma ci vai sola? " grido da dietro il separè mentre mi levo i jeans. "È una stilista molto famosa e richiesta..è già tanto che mi faccia stare in prima fila! "Capisco..Io non l'ho mai sentita nominare" confesso mettendomi le mutandine. "Ecco questa evita di dirglielo.."dice facendomi scoppiare a ridere. "Sono rimasta stupita dalla sua altezza piuttosto..quant'è alta? 1 e 85?" Chiedo levandomi la maglietta. "1 e 88 per l'esattezza, è una spilungona" concorda Vivi. "Poteva fare la modella" mormoro faticando ad indossare il nuovo reggiseno. "Lo ha fatto per un sacco di tempo! Ha iniziato a guadagnare così appena venuta in Francia "m'informa Vivi. "Davvero? Era povera?" Chiedo curiosa. "Veniva da un poverissimo quartiere popolare di San Pietroburgo..In famiglia sono cinque sorelle e due fratelli e lei è la prima delle sorelle" "Quindi erano in..9 in famiglia? "Chiedo un po' sorpresa indossando la canottiera. "Il padre è morto quando è nato l'ultimo fratellino.." dice Vivi dispiaciuta. "Oh..e ora è una delle donne più influenti del mondo però..Alla fine lavorando duramente, si va avanti vero"dico guardando il lato positivo. "Beh anche tu.." dice Vivi. Esco dal separè e le sorrido. "Ne hai passate anche tu tante ma.." Si avvicina a me prendendomi le mani e dice "Ora sei una bellissima modella e amata da un sacco di gente, sopratutto dai tuoi cari e amici" Quasi mi commuovo alle sue parole e l'abbraccio. Non mi aspettavo queste parole da una come Viviana ma in fondo l'ho sempre saputo che dentro è tenerissima. "Su che il modellino non ha tempo da perdere " dice Vivi. Ci stacchiamo dall'abbraccio e mi accomodo su una sedia permettendo a Vivi che mi trucchi. È una sua grande passione il trucco e già da piccola Beni raccontava che s'impastricciava il viso e usciva da casa senza vergognarsi dei colori abbinati male. Rido ancora all'idea. Ovviamente nel crescere è migliorata e ora è lei che mi trucca molte delle volte. Non è come gli altri makeup artist che per metterti la matita ti cavano un occhio..lei è molto più delicata. Dopo poco mi guardo allo specchio e vedo un trucco assolutamente naturale solo con un po' di burrocacao ai frutti rossi alle labbra per risaltarle di lucidità. Sorrido soddisfatta e Vivi passa a farmi qualche onda con la piastra nei capelli tenendoli sempre più naturali possibile. Appena finito ,indosso una vestaglia e con Vivi lasciamo il camerino. "In tutto questo non ho neanche idea come sia il profumo" rivelo a bassa voce a Vivi. Lei sorride e dice "Non è la prima volta che crea fragranze Karen..Sarà sicuramente buonissimo e..Ti prego promettimi che ti lascerai andare col modello! Fai finta che sia Fiodor non so..ma lasciati andare! Questa campagna è una delle più importanti della tua carriera, hai capito? " Annuisco con la testa e sconfitta mormoro " Va bene..Lo prometto. Farò il mio possibile" Vivi mi abbraccia felice ed entriamo nel set. Ad accoglierci ci sono due fotografi femmine e un altro maschio accompagnati da Karen che parla con un tecnico. Butto un occhio sul set costituito da un enorme letto matrimoniale con lenzuola bianche, una sedia poco più lontana e una porta finestra a destra dove esce un sacco di luce. Guardo immediatamente Vivi che nota il mio irrigidimento e mormora al mio orecchio "È solo un letto, calmati" "Non è quello a farmi agitare" sussurro a disagio. "Pensaci..Ci siamo tutti noi che vi guardiamo..Non può toccarti dove non vuoi o fare il volgare "cerca di calmarmi lei. Io annuisco con la testa e dico a Vivi pianissimo "Chiedi a Karen se il modello è gay?" Vivi alza lo sguardo al soffitto ma esegue e chiede a Karen "Karen..senti..ma il modello che affianca Bekka è..ecco omosessuale? " Karen ci guarda divertita e chiede "Perché? Avete preferenze su modelli etero sessuali ?" "No no..è che il mio migliore amico è omosessuale e lo adoro quindi ritengo un po' tutti i ragazzi omosessuali fantastici come lui" spiego subito prima che possa pensare che sia omofoba o cos'altro. Karen scuote la testa ancora divertita ma improvvisamente guarda alle mie spalle e dice indicando alla mie spalle "Perché non glielo chiedi tu direttamente? " Mi giro di scatto per scoprire chi sia questo misterioso modello ma appena lo scorgo da lontano circondato da bodyguard, smetto subito di respirare. Non è possibile. FARID' S POV: "No muoviti! Abbiamo già tardato abbastanza!" Grido correndo fuori dalla limousine e correndo dentro il palazzo dove si terrà lo shooting. L'aereo ha tardato parecchio e per tutto il tempo me la sono presa con Jamal. Per forza. Se ne stava calmo! "Farid aspettami!" Grida lui mentre io allento la cavolo di cravatta e clicco per l'ascensore. "Il servizio è per le 15 e sono le 15:45! "Dico agitato mentre continuo a cliccare il bottone. "Si e se non smetti di cliccare il bottone come un indemoniato, bloccherai sicuramente l'ascensore " borbotta Jamal levandosi la giacca. Anche lui sta iniziando a perdere la pazienza. Buttiamo entrambi un occhio dietro di noi e vediamo i fotografi e giornalisti di nuovo alla riscossa. "Merda.."mormoro guardando l'orologio. "Salite con l'ascensore voi..Io cerco di bloccare i parassiti e vi raggiungo usando le scale" dice Youssef. È il nostro bodyguard da anni ed è cresciuto con noi ovviamente sottotutela di Omar & Company. È un tipo di poche parole che non ama relazionarsi con le persone ed educato fin da piccolo a proteggere tutti noi per eventuali evenienze. La cosa positiva è che non è pesante come gli altri che controllano persino a che ora vado a pisciare. Inutile dire che è un mio complice e Ahmed non sa nulla di questo mio scalo a Palermo, almeno per poco ,perché i fotografi lo sbatteranno in ogni giornale possibile immaginabile. Per questa ,come ha definito Jamal 'follia',ho solo due ore dopodiché dobbiamo prendere l'aereo per Cardiff e raggiungere il nuovo centro Adidas che dovrò inaugurare. Sono già distrutto ma solo l'idea di poterla finalmente vedere in carne ed ossa, mi fa andare fuori di testa. Io e Jamal annuiamo con la testa ed entrando nell'ascensore ,lui clicca il tasto 8. Osservo come Youssef e altri cinque bodyguard bloccano i fotografi che ci accecano di flash ma per fortuna si chiudono le porte e io chiudo gli occhi per chiarirmi la vista. Diventerò un cieco un giorno con tutti questi flash in faccia. Anche Jamal si stropiccia gli occhi e sospirando ,borbotta "Siamo fottuti..come lo spiegheremo ad Ahmed?" "Ci penserò io..ora però non rompere "dico in attesa che l'ascensore arrivi a destinazione. "Cercherò di non rompere se solo mi prometti che tra due ore saremo fuori da questo palazzo" dice Jamal severo. Annuisco con la testa distrattamente e dico "Si si.." "Farid sono serio" Mi avverte lui. Gli lancio un'occhiata e dico "Anch'io Jamal" Lui mi guarda con sospetto ma non parla più. Finalmente ha deciso di chiudere quella fogna. Finalmente arriviamo all'ottavo piano e ad accoglierci c'è un ragazzo rosso e magro che mi porge un mazzo di fiori(?) Lo afferro non delicatamente e chiedo nervosamente "Lei è arrivata?" "La modella intende signore? "Chiede subito lui. Annuisco con la testa e lui mi spiega che è in camerino a cambiarsi. A quanto pare ha fatto tardi anche lei. "Signore io sono un suo grande tifoso e sarei onorato se.." "Si certo tutto quello che vuoi ma prima fammi vedere il camerino. Non ho assolutamente tempo da perdere " dico mentre lui scatta come una molla e ci porta in fondo al corridoio. "Ecco signore" indica una porta rossa. La apro e mi fiondo dentro senza dire una parola. Sento Jamal scusarsi da parte mia e assicurargli un autografo. Io intanto afferro un pacco che presumo sia gli indumenti da indossare e senza pudore, mi spoglio lì. Per fortuna Jamal ha già chiuso la porta e io rimanendo in boxer , inserisco i jeans blu. A quanto pare sono a petto nudo. Metto il bottone nell'asola mentre Jamal mi lascia una specie di cartolina con un pennarello e dice "Autografalo e dallo al ragazzo di prima" Sospiro ma eseguo. Guardo per l'ultima volta l'orologio e sento Jamal aprire la porta. Amo la sua efficienza. Esco di scatto anch'io e mi ritrovo i sei bodyguard di prima che mi seguono lungo il corridoio guardandosi attorno. Vorrei dire a tutti quanti che so cavarmela anche da solo ma fischio al ragazzo rosso di prima e gli porgo la cartolina. Lui si emoziona immediatamente ma non ha tempo di ringraziarmi che i bodyguard lo coprono e avanzano insieme a me. "La notizia sta già correndo per il web "dice improvvisamente Jamal col cellulare in mano. Non sto a sentirlo e chiedo "Dov'è il set? Dov'è lei?" Jamal non mi risponde ma Youssef fortunatamente mi comprende e mi indica due portoni che molto probabilmente portano al set. Mi schiarisco la voce agitato e quasi corro ai portoni. Ho le mani che tremano per la voglia di stringerla. Spingo in avanti i portoni ed entrando con tutto il gruppo, vado subito alla ricerca di lei. Sento dei fotografi che si presentano subito a Jamal e constretto da lui ,stringo la mano a tutti continuando a guardare altrove. Dov'è? Continuo a setacciare il set con lo sguardo ma vengo distratto dal regista che m'invita a raggiungere subito il set dato che Jamal gli ha appena spiegato che abbiamo pochissimo tempo. Io annuisco con la testa ma chiedo "Dov'è la..la modella?" Lui all'inizio non mi ascolta ma dopo un po' sento come se qualcuno mi stia bruciando la schiena con lo sguardo e quando mi giro per capire, riprendo finalmente a respirare. Tulipano..dico tra me. Una donna coi capelli rossi di fianco a lei mi chiama e io non facendomelo ripetere, li raggiungo. Mentre li raggiungo,squaglio con lo sguardo il viso di Bekka truccato in maniera naturale risaltando quei occhioni neri e dolci che si ritrova insieme alle labbra che sembrano morbide e pronte a essere morse dalle mie. Osservo i suoi capelli, leggermente più lunghi, neri e ondulati, il viso delicato e le guance che svettano in mezzo a quel ben di dio. Il corpo va tutto in fiamme e accostandomi vicino alla donna rossa, continuo a fissarla. Non è bellissima. È qualcosa di infinitamente di più. Guardo i suoi occhi spalancati e quasi ridacchio per lo stupore nel suo viso. È così piccola e dolce.. "Ecco il famigerato modello! Farid ti presento la modella che ti affiancherà, Bekka e Bekka ti presento Farid. È un famoso calciatore che gioca alla.. "dice la donna ma io la fermo dicendo "Credo che lei lo sappia" La donna aggrotta le sopracciglia e chiede "Vi conoscete già?" Bekka annuisce leggermente la testa e la donna dice presentandosi a me "Scusami per la maleducazione..Io sono Karen e loro sono.." " Si, li ho già conosciuti' taglio corto. Voglio toccare al più presto Bekka. Non ce la faccio più. "Bene allora..ah! Bekka aveva una curiosità sul tuo conto" dice Karen ridendo. Distolgo per pochissimo lo sguardo dal mio fiore e chiedo "Che curiosità? " Karen mi appoggia il gomito sulla spalla e dice "Bekka voleva sapere se eri gay ma vi conoscete già quindi posso immaginare che lei sappia già la risposta " Ritorno a guardare Bekka che guarda per terra superimbarazzata e io dico alzando l'angolo della bocca malizioso "Credo che sappia molto bene anche la riposta a questa domanda" Karen scoppia a ridere ma Bekka lancia un'occhiata alla sua amica che sta conversando con un fotografo in speranza che la possa tirare fuori da questa situazione. Timoroso che possa seriamente tirarsi indietro ,dico a Karen "Possiamo incominciare? Ho poco tempo, lo sai.." "Certo! Accomodatevi intanto sul letto" dice Karen indicandoci un letto matrimoniale enorme con lenzuola chiare. Bekka é restia all'inizio ma come se ha preso improvvisamente coraggio, avanza superandomi e si siede sul letto. Conoscendola vuole dimostrare che è più forte di quello che crede ma solo io ho potuto vedere quanto è fragile il mio fiore. Sorrido a questa presa di coraggio mentre un fotografo dice "No no..partiamo con le foto. Al video sul letto ci penseremo dopo" Bekka si rialza ma prima che possa andarsi a sedere sulla sedia, mi vado a sedere io. Lei sbatte ripetutamente le palpebre per capire dove mettersi e si raggela appena sente dire "Puoi metterti a cavalcioni su Farid! Dovete sembrare più iffiatati possibile" Io per peggiorare la situazione mi picchetto le coscia e vedo Bekka deglutire. Non se lo aspettava per niente. Attendo che si tiri indietro invece scioglie il nodo della vestaglia e se ne libera ,rivelando una canottiera bianca ,delle mutandine verdi scure e le lunghe gambe levigate e toniche. Mi manca il respiro. Si avvicina a me e senza resistenza allungando una gamba, si mette cavalcioni su di me. Immediatamente butto un sospiro e inspiro di nuovo a fondo. Si è solo seduta su di me e io mi sento morire. Bekka sceglie di non guardarmi in faccia e attende istruzioni dal fotografo mentre io studio ogni suo movimento. La fotografo con gli occhi per portarmela sempre a presso. Sempre con me. "Ecco si..ora Bekka poggia una mano dietro il suo collo e l'altra sul suo viso..delicatamente. Un tocco morbido" Sento Bekka irrigidirsi ma esegue e io quasi gemo dentro di me quando posa una mano sul mio viso. So che è costretta. So che non lo fa di sua volontà ma è paradisiaco lo stesso. "Farid ora tu porta avanti il busto andandole incontro e porta le mani sulle cosce di Bekka..come ad assicurarti che stia al sicuro sopra di te" Eseguo immediatamente e porto in avanti il busto avvicinandomi ulteriormente a lei. Bekka invece cerca di indietreggiare con la schiena per non risultare troppo vicina a me ma le riesce male perché rischia di cadere di lato e io rafforzando la presa sulle sue coscia, evito che cada. Con piacere noto che la mano dietro il mio collo ha una presa più ferrea per la paura della mezza caduta di prima e avvicinandomi al suo viso, mormoro "Attenta piccola" Lei continua a non guardarmi in faccia e come se il fotografo fosse dalla mia parte ,dice "Guarda Farid, fissalo intensamente " Bekka non lo fa subito ma inspira a lungo e gira piano piano il viso su di me mentre io schiudo le labbra. Ha lo sguardo quasi lucido che risalta le pupille dei suoi occhioni, il viso delicato e profumato, le guance un po' rosa colorate di fard e le labbra carnose lasciate naturali . È più bella di come me la immaginavo. Non ha paragone. "Ridete! Dovete essere allegri ma dolci"grida di sottofondo il fotografo. Bekka scuote la testa facendo capire al fotografo che non ci riesce ma io risalgo con le mani le sue coscia, ottenendo la sua attenzione e sussurro "Shh..Ti aiuto io" Lei mi guarda perplessa non proferendo parola e io mormoro "Ti ricordi di quella volta che ho provato a friggere le nuvole cinesi e per sbaglio ho fatto cadere delle gocce di olio sul fornello caldissimo? " Bekka alza leggermente l'angolo della bocca come per trattenersi a ridere e io mormoro ancora avvantaggiato dall'avere la sua totale attenzione " il fornello ha preso fuoco e tu hai incominciato a gridare per tutta la casa in cerca di una caraffa per riempirla d'acqua e buttarla sul fornello " Ora sorride leggermente e io aggiungo "Io ero scettico sul versare l'acqua sul fornello bollente ma tu troppo agitata hai scaraventato l'acqua sul fornello e il fuoco non è diminuito bensì ha quasi toccato il tetto della cucina!" Sorrido nel vederla sorridere poco a poco coi denti e dico "Fortunatamente il fuoco si è calmato da solo e mentre tu stavi morendo di paura dentro ,io ho chiesto divertito.." " Lo rifacciamo?" Completa Bekka scoppiando a ridere. Annuisco anch'io con la testa e rido alla sua risata. Lo sapevo che ci sarei riuscito. Lei ride ancora e io guardandola nella sua magnificenza, sorrido insieme a lei. Come ho fatto a vivere per tanto tempo senza questo? Senza di lei? "Perfetto, può bastare! Abbiamo abbastanza foto. Passiamo al video sul letto" ci ordina il fotografo facendo rabbuiare immediatamente Bekka. Cazzo ho faticato per farla ridere e lui rovina tutto? Bekka scatta da me e io subito sento la mancanza del suo corpo su di me. È qui che deve stare diamine. Mi rialzo un po' addolorato mentre osservo Bekka correre verso Viviana e dirle qualcosa. La guardo sottecchi che le parla quasi con disperazione ma dopo un po' annuisce e si gira per raggiungere lentamente il letto. Viviana va subito a dire qualcosa al fotografo e io comincio a sudare freddo. Non vorrà andarsene adesso? La vedo passare di fronte a me e io afferrandole senza pensare il polso, chiedo sottovoce "Che succede? Perché.." Bekka mi fulmina con lo sguardo e scostandosi dalla mia presa, sibila in faccia "Non mi toccare." Io rimango scottato dalle sue parole e la osservo raggiungere il letto. Perché mi parla così? Vedo con la coda dell'occhio Viviana che parla con Jamal e lui annuire subitamente. Che stanno architettando? "Ok muoviamoci!" Dice il fotografo mentre anch'io raggiungo il letto. Lei è già seduta che guarda per terra e io preoccupato vado a sedermi di fianco a lei. "Tutto bene?"chiedo sottovoce. Bekka alza lo sguardo ma solo per un secondo perché ritorna a guardare per terra e si mette un po' più lontana da me. "Mettevi seduti al centro del letto" grida il fotografo mentre lei scatta e io la seguo. "Un po' più a destra Bekka e Farid più vicino a lei" dice il fotografo. Eseguiamo e presto me la ritrovo a pochissimi centimetri da me. La spoglio con lo sguardo e senza curarmi del fatto che ci sono un sacco di persone che ci guardano, mormoro "Ho un sacco di cose da raccontarti sai.." Lei alza lo sguardo su di me e io alzo leggermente l'angolo della bocca. So che mi sta ascoltando anche se fa finta. Mi faccio ulteriormente più vicino e dico piano "Dopo il servizio ho alcuni minuti per cambiarmi e fare autografi..potrei venire nel tuo camerino di nascosto e parlare, ti va?" "Farid muovi le mani, toccale le braccia..Il viso..i capelli. Siete amanti adesso!" grida il fotografo mentre scatta mille foto al secondo. Alzo una mano piano e posandola sul suo viso, alzo l'altra per poi scendere con le dita a sfiorare la pelle del suo braccio. Sento la pelle d'oca di Bekka e avvicinando di più il viso, sussurro "Sei bellissima..sei cresciuta un sacco e sei bellissima sempre dio. Ti seguo sulle riviste, giornali, news..muoio ogni volta che ti vedo Bekka" Abbasso il viso al suo collo e prendendola per i fianchi delicatamente, sfioro col naso un passaggio dal collo alla spalla. La sento sospirare e sorrido. Lo so che ama quando lo faccio. Non per nulla lo faccio più lentamente possibile. "Non è cambiato nulla..profumi sempre di fiori" sussurro lasciando un bacio sulla sua clavicola. Sento le mani di Bekka posarsi sulle mie braccia e io abbassando gli occhi sui suoi fianchi, sussurro "Non c'è più il mio segno.." Alzo lo sguardo come per rimproverarglielo ma lei spalanca gli occhi, socchiudendo le labbra e mormora "Cosa? Sei stato tu a.." Non lo aveva capito? "Avrei mai permesso a qualcunaltro di toccarti?"chiedo sorridendole. "Ma..perché? Come facevi a sapere che ero lì?" Chiede lei appoggiando le mani sul mio petto nudo inconsapevolmente. Appoggio le mie mani sopra le sue e mormoro al suo viso "Ti proteggo sempre..non scherzavo quando ti ho detto che ci sarò sempre per te" Lei mi guarda addolorata come se si ricordasse delle mie parole e io prendendole subito il viso tra le mani, mormoro "Non scherzavo neanche quando ti ho detto che ti amo e continuerò ad amarti finché avrò respiro in corpo..Non ho mai scherzato tulipano, sono sempre stato sincero e sai perché? " Le prendo le mani che sono scese ai miei addominali e portandoli all'altezza del mio petto, mormoro "Perché vengono da qua tutte le parole che ho detto..sei il mio cuore Bekka. Non scordatelo mai" La vedo sbattere ripetutamente le palpebre e sussurrare "Tu mi hai abbandonata" Porto in avanti il busto per aderirmi completamente a lei e stringendo le sue mani sulle mie, scuoto la testa dicendo " No no no..io non ti ho abbandonato! Tu pensi che me ne sia andato perché non ti volevo più..Ti sbagli. Ti sbagli mille volte fiore mio" Lascio un bacio sulla sua tempia e mormoro "Ho dovuto farlo..avrei tanto voluto stare con te..svegliarmi con i tuoi baci, addormentarmi con te fra le mie braccia, litigare con te, far pace con te, mangiare con te, preparare il cibo per te, farmi la doccia con te..avrei tanto voluto vivere con te ma non ho potuto. Non posso spiegarti adesso ma..giuro che l'ho fatto per te. Faccio tutto questo per te.. Bekka muoio ogni giorno della mia vita sapendoti lontana da me..Non ha più nessun gusto la vita..Sono costantemente controllato e posso immaginarti mia solo nei miei sogni. Mi fa tutto così male..aiutami ti prego" Bekka aggrotta le sopracciglia e con gli occhi lucidi, chiede "Chi ti controlla? Che ti sta accadendo Farid?" Scuoto la testa. "Meno ne sai ,meglio è..Non voglio assolutamente coinvolgerti in tutta questa merda ma me lo puoi fare adesso un favore? Un piccolissimo favore?" Mi avvicino alle sue labbra e chiedo supplicante guardandola negli occhi "Mi dai un bacio? Solo uno..mi mancano come l'aria " Sfioro il suo naso col mio e sussurro sulle sue labbra "Un piccolo bacio.. per favore ne ho bisogno amore mio" Lei gira il viso per evitare le mie labbra ma lo rigiro dalla sua parte e mormoro ancora "Ti prego..so che lo vuoi anche tu..per favore tulipano" Lei continua a girare il viso e io sospirando cedo. Non posso obbligarla. "Ok va bene scusami..è troppo per te, lo capisco. È giusto così " mormoro allontanando di poco il viso. Lei deglutisce e mi guarda come per ringraziarmi e io chiedo cambiando argomento ,sorridendole "Come stanno i bambini? Tua madre? L'università? Hai ordinato quel macello del tuo armadio? Mangi bene? Come stai tu?" La vedo sorridere di poco e dire contrariata "Il mio armadio non è un macello" Scoppio a ridere ritrovando finalmente la mia Bekka e chiedo "È vero che ti vuoi trasferire?" La vedo annuire con la testa mentre il fotografo ci grida per la quarta volta di distenderci sul letto. Ci distendiamo e passando una mano nei suoi capelli, chiedo "E con il doposcuola come farai?" Lei si mette sul fianco appoggiandosi sul gomito e mormora "Non è tanto distante da casa mia..li farò venire lì " Accarezzo la sua mascella e mormoro contrariato "Vedo nei giornali che sei sempre accompagnata da mille ragazzi. Chi sono questi stronzi?" Lei aggrotta le sopracciglia e borbotta "Non affari tuoi..sono solo amici" Mi metto anch'io sul gomito e chiedo "Solo amici? Sicura?" "E a te cosa importa? "Chiede lei severa. "Come cosa m'importa? Sono il tuo ragazzo" dico scombinandole i capelli mentre lei cerca di scostarsi. "Vedi di allontanarti da questi coglioni che non mi piacciono per niente " aggiungo borbottando. Lei scuote la testa contrariata e dice "Non risulta a nessuno che tu sia il mio ragazzo " La guardo sorpresa e buttandola immediatamente di schiena, le salgo a cavalcioni per poi dire poggiando le mani ai lati della sua testa "È un segreto tra di noi infatti..non c'è bisogno che lo vengano a sapere gli altri" Lei nonostante tutto ridacchia perché ho usato un tono di rimprovero e io approfittandomene di questa sua espressione pacata, le accarezzo le guance. Sembrano fatte di pasta di zucchero. "Dimmi che non ti ha toccata nessuno.."mormoro quasi timoroso di averlo chiesto. Lei si rabbuia e dice "Ti ho detto che non è affar tuo" Io la guardo storto mentre lei scivola di lato dalla mia presa e si libera. "Che vuol dire? Hai un altro?"chiedo aggrottando le sopracciglia. Lei seduta sul letto mi guarda e sta in silenzio. Io stringo i pugni e dico alzando di poco la voce "Tu non puoi avere un altro. Ci sono già io" Bekka continua a stare in silenzio e io dico avvicinandomi a lei "Dillo. Dillo che sei sola mia" Lei indietreggia intimorita da me e io chiedo confuso "Perché tu sei mia ,vero Bekka? Io tuo e tu mia?" Bekka fa per parlare ma sento qualcuno battermi sulla spalla e io mi giro adirato. Chi cazzo è stato? "È da ore che ti chiamo! Vieni di là un attimo che hai una chiamata urgente " dice Jamal spazientito. È da ore che mi chiama? Io non ho sentito nulla. "No Jamal..Dopo. "dico scuotendo la testa. Devo ancora chiarire con Bekka e portarla in camerino per raccontarle tutto. Non ha senso nasconderglielo. Soffriamo entrambi e non ho intenzione di rischiare che dei coglioni da quattro soldi mi portino via da me Bekka. Le devo dire tutto e cercare insieme una soluzione. Anche se vorrà dire che potremmo incontrarci solo una volta alla settimana per poche ore. Saranno oro per me quelle ore. "No Farid. Adesso, è lui " dice Jamal guardandomi severo. Ahmed. Mi rigiro verso Bekka seccato e prendendole le mani ,dico piano "Faccio questa chiamata e arrivo subito. Stai ferma qui ,ok? Arrivo subito amore mio" Lei non proferisce parola e io lasciandole un bacio sulle tempie, mormoro veloce "Ho un sacco di cose da dirti..vedrai che si sistemerà tutto. Non vedo l'ora di chiarire tutto" Jamal insiste di far veloce e io lasciando le mani di Bekka per poi alzarmi, dico "Ferma, sto arrivando. Due secondi e arrivo" Lei annuisce con la testa e mi fa un piccolo sorriso. Ci crede anche lei. Lo sapevo che mi ama ancora. Ne ero certo. Le sorrido anch'io estasiato dal vederla sorridere e corro tra fili e fotografi per raggiungere il camerino. Afferro col fiatone il cordless e chiedo "Pronto? " "Si..mi diceva che voleva ordinare tre pizze. Come le vuole? " Cos..?! "Chi sei? "chiedo perplesso. Ahmed mi sta prendendo per il culo? "Signore ha chiamato lei alla pizzeria 'Graziano '. Se non ha ancora scelto il gusto delle pizze, la richiamo più tardi?"chiede l'uomo. "Ha sbagliato numero" dico per poi riattaccare. Che razza di scherzi sono questi? Esco dal camerino rifacendo la corsa e rientrando nel set, dico a Jamal che è sulla soglia del portone "Che problemi hai? Mi chiami fuori per prenotare delle pizze?!"chiedo esterrefatto. Jamal alza le spalle come se non ne sapesse nulla e io ignorandolo, entro nel set. Mi divincolo tra fili e fotografi velocemente e raggiungo il letto ma appena lo raggiungo, mi raggelo. Dov'è? Faccio un giro attorno a me e rimango confuso. Ma che..? "Dov'è lei?"chiedo ad uno che sta smontando il letto. "Chi signore? "Chiede lui. "Lei. Dov'è lei."chiedo incominciando a respirare con affanno. "La modella dice? Non saprei" dice lui svitando un chiodo. Mi giro ignorandolo e cerco ancora con lo sguardo Bekka o Viviana. "Dov'è Bekka?"chiedo ad un fotografo che sta controllando le foto nella camera. Alza lo sguardo su di me distratto e dice "Oh Farid! Ottimo lavoro! Siete venuti.." "Dov'è Bekka? Dov'è Viviana? "Chiedo con apparente calma. Scoppierò da un momento all'altro. Me lo sento. "Ah loro? Il servizio è finito quando te ne sei andato..saranno in camerino, non so.."Mi risponde lui. Marcio fuori dal set senza ringraziarlo e corro al camerino di Bekka. Di solito i camerini dei maschi e delle femmine sono su due piani diversi quindi sarà nel lato destro. Corro per tutto il corridoio e controllando tutte le targhette dei camerini, mi fermo di botto nel vedere quello suo. Busso alla porta forte ma inutile dire che non risponde nessuno. Busso un'altra voce pregando dentro di me che sia ancora qui ma non sento niente ancora. "Bekka apri!" Grido dando un altro pugno forte. Giuro che scaravento la porta. Busso ancora ma niente. L'ha voluto lei. Mi allontano di poco e caricando con la spalla, butto a terra la porta. Sento delle persone gridare ma strafregandomene entro dentro e mi paralizzo. Non c'è. Non è possibile. "Bekka?" Mormoro avanzando nello stanzino. Non voglio crederci. "Bekka..Ti prego" sussurro con la voce tremante. Non potrò più vederla. Era la mia unica chance di spiegarle tutto. Ahmed non mi farà fare più un passo senza che non sia controllato da lui stesso. "Bekka.." mormoro mentre una lacrima scivola lungo il viso. Credevo che anche lei lo volesse. O..forse è stata obbligata ad allontanarsi da me. Asciugo la lacrima immediatamente ed esco dalla stanzino. Jamal voleva scatenare la bestia? E che bestia sia. Entro dentro il set e rintracciando velocemente Jamal , lo sorprendo mollandogli un pugno in piena faccia. Lui cade a terra accecato dal mio pugno ma io afferrandolo per la camicia , lo rialzo e grido "Dove cazzo è? Dimmelo!" Jamal cerca di muovere la testa ma io lo risbatto contro il muro e grido "Stavate tramando tutto alle mia spalle! Che cazzo di persona sei Jamal?! Lo sapevi che dovevo parlarle! Sapevi che.." Sento improvvisamente delle braccia afferrarmi per le spalle e girandomi di scatto, vedo Youssef che cerca di tirarmi indietro. Mi svincolo dalla sua presa e grido "Non toccarmi. Non toccatemi!" Mi giro verso tutti i fotografi che mi guardano allibiti e afferrando di nascosto la pistola che porta sempre a presso Youssef, la punto contro tutti e grido impazzito "Ditemi dov'è Bekka! Ditemelo e non vi sparo!" "Farid che cazzo stai.." "Tu sta zitto pezzo di merda!" Grido a Jamal puntandogli la pistola mentre lui sapientemente alza le mani e indietreggia. Mi rigiro verso tutti gli altri e scaraventando a terra delle luci, grido "Allora?! Chi l'ha vista?" I fotografi alzano le mani in alto spaventati a morte e io stufandomi, sparo ad una lampadina. Tutti sussultano al colpo mentre io grido fuori di me " parlate o vi ammazzo! Dov'è! " "Farid stai solo pegg.." cerca di dire Jamal ma all'improvviso una donna grida "L'ho vista che faceva le scale per uscire! " Mi giro immediatamente verso la donna e chiedo avanzando con la pistola "Ne sei sicura? Lo sai che se mi hai mentito, ti sparo in testa e.." " Si si! " dice la donna terrorizzata. Io sorrido sollevato e indietreggiando, corro fuori dal set. Non è passato troppo tempo. Posso ancora raggiungerla. Corro per le scale come un pazzo e faccio cadere la pistola per quanto tremano le mani. Non perdo tempo a raccoglierla e corro per otto piani di scale per poi raggiungere l'ingresso e correre fuori. Solo ora mi accorgo di essere a petto nudo solo con dei jeans e i fotografi all'esterno stanno scattando foto come impazziti. Mi guardo attorno alla ricerca di Bekka ma sono circondato da troppi fotografi quindi cerco di passare in mezzo a questi e finalmente riesco a scorgere Viviana che entra in un auto. Bekka sarà sicuramente con lei! "Tulipano!" Grido incominciando a spingere fotografi. "Tuli..." Faccio per gridare ma mi sento alzato in aria con qualcunaltro che mi tappa la bocca. Youssef cazzo! Cerco di svincolarmi agitandomi tra quelle immense braccia ma sento qualcuno gridare "Portatelo in ascensore! " Cosa? No!! Devo stare con Bekka! Devo spiegarle che non l'ho abbandonata! Sono stato costretto a farlo! Io la amo. La amo più di ogni altra cosa al mondo. Sento come delle porte metalliche che si aprono per poi richiudersi subito e io impreco dentro di me. Sto perdendo tempo! Devo raggiungerla! Finalmente risento i piedi per terra e svincolandomi dalla presa, vedo che sono all'angolo di un ascensore con Jamal , Youssef e altri due bodyguard di fronte. Li guardo incazzato nero e urlo "Che cazzo fate! Voi non potete fare questo! Non potete farmi questo! Jamal!" Mi giro verso Jamal e grido "Avevo chiesto solo un po' di tempo con lei! Non chiedevo altro! Pensavo che almeno tu.." Sento improvvisamente una fortissima scossa elettrica sull'addome che va dritto al cervello e appoggiandomi debolmente alla parete metallica, grido sperando con tutto il mio cuore che possa sentirmi "No! Bekka! Bekka!!!" Sento un'altra scossa che mi fa strisciare per terra e con la vista che inizia a sfocare, mormoro "Bekka..aiutami! Sono controllato e non posso ragg..aaahhhh" Sento ancora un'altra scossa fortissima che frigge completamente il mio cervello finché chiudo gli occhi stremato e la vedo di fronte a me che mi sorride dolce. È un' allucinazione? È veramente la mia Bekka? Sorrido anch'io mentre cado lento nell'oblio dopo aver sentito Jamal dire "Chiamate un aereo..dobbiamo tenerlo più lontano possibile da lei" E con la consapevolezza che nessuno mai può imperdirmi di stare lontano dal mio fiore, mi spengo completamente
   
 
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