23 Luglio 2017
Caro diario, sono da poco rientrata in albergo dopo una serata che ancora non riesco a figurare nella mia mente. Sono l'una e venti del mattino, ho avuto una lunghissima ed emozionantissima giornata alle spalle e a breve ho anche la camera da liberare, visto che il mio soggiorno fiorentino è giunto al termine. Dovrei dormire qualche ora, ci ho provato anche a mettermi a letto, ma non ho fatto altro che rigirarmi: sono successe così tante cose che non riesco proprio a chiudere occhio.
Tornando al party... che posso dirti, la location era meravigliosa! Siamo arrivate in un agriturismo fuori Vinci con preparazioni tutte in tema col mondo di Harry Potter. Lungo il viale d'ingresso ad accoglierci c'erano dei ragazzi (cosplayer ufficiali dell'evento) che impersonificavano alcuni tra i personaggi più noti del film, come Bellatrix, Lucius, Sirius, Lupin e Tonks. Io purtroppo, arrivata insieme alle altre con l'ultima navetta, non ho potuto partecipare alla sessione dedicata ai giochi a tema durante l'aperitivo, e ho solo dato un veloce sguardo in giro notando i fantastici dettagli che abbellivano i giardini dell'agriturismo. C'erano quà e là volantini sparsi in giro con la scritta WANTED sulla faccia di Harry, c'era la sezione dedicata agli elfi domestici e la possibilità di lasciare un calzino per liberali dalla schiavitù, ma soprattutto c'era un'area dedicata ai duelli tra maghi! Sono rimasta affascinata da tutto questo, ma anche rattristata perché non sono riuscita a parteciparvi.
Una
volta radunati tutti gli invitati, ci hanno mostrato il tableau con i
vari tavoli e posti a sedere, che dire: hanno avuto un'idea veramente
carina, richiamando i tavoli con nomi di incantesimi e colori che
facevano riferimento a quelli delle quattro casate. Ho faticato per
trovarmi, ma alla fine ci sono riuscita e indovina? Incantesimo "Avada Kedavra"
al tavolo dei Serpeverde! Fantastico no?
Una volta entrata in sala da pranzo sono rimasta senza parole,
era magnifica, sembrava davvero di essere ad Hogwarts, a fare capolino
c'erano quattro lunghe tavolate poste sotto agli stendardi delle
proprie casate e sotto un mucchio di lettere di ammissione. Era un
tripudio di colori: rosso, giallo, blu e verde!!! Le decorazioni dei
tavoli erano favolose, ognuno di noi aveva il proprio posto a sedere
con tanto di nome e soprattutto bevande e tovagliati
erano del colore della propria casata! Meraviglioso tutto in verde, il
mio colore preferito!
Tutto perfetto cibo buono ma di Tom ancora nulla...
La
prima mezz'oretta abbiamo passato il tempo tra di noi e con le compagne
di tavolo abbiamo fatto più o meno amicizia.
Ah! E soprattutto sono arrivate le foto che avevamo fatto nel
pomeriggio! Le ragazze dello staff hanno cominciato a girare per i
tavoli e a rilasciare gli scatti in cui tutte noi eravamo immortalate
con Tom Felton.
Quando ho visto la mia, sono rimasta senza parole: certo,
potevo venire meglio, ma eravamo noi due, me e lui insieme nella stessa
foto, abbracciati, come una coppia di fidanzati!
Il sogno di una vita!
( Sì lo so,
ha fatto foto
abbracciato con tutte le ragazze che sono andate alla
convention, ma cosa importa! A casa avrò
solo la mia e potrò contemplarla e fantasticare su di noi
quanto mi pare e piace!)
Poi Tom è arrivato e da lì in poi è successo di tutto. Dopo il suo annuncio in sala tutte noi siamo rimaste incantate e lo abbiamo seguito passo passo( dai nostri posti) in tutti i suoi movimenti. Per l'occasione aveva fatto anche un cambio d'abito, sostituendo alla camicia che portava in mattinata, una semplice maglietta grigio chiaro a pois. Incantevole come sempre, e come sempre me lo mangiavo con gli occhi!
Il tempo con Tom al party è durato più o meno un'ora, tempo in cui si è dedicato a ciascun tavolo passando a salutare tutti i commensali e a brindare con ciascun gruppo di ragazzi. Ovviamente ogni occasione era buona per fotografarlo o filmarlo e arricchire sempre più la mia galleria sul telefonino! È stato simpaticissimo e molto disponibile con tutti, a ciascuno ha dedicato una parola e del tempo. Peccato che noi dei Serpeverde eravamo gli ultimi ad averlo con noi e quindi ci è toccato guardarlo da lontano per la maggior parte del tempo. Il suo arrivo al nostro tavolo sembrava non venire mai e più il tempo passava, più l'ansia aumentava!
Infine,
dopo circa tre quarti d'ora, è arrivato finalmente al tavolo
della sua casata: i Serpeverde!
Dal momento che per ogni tavolo passava solo da un lato, ero
convinta che con la mia grandissima (S)fortuna, passasse dal lato
opposto al mio e quindi, di non poterlo avere accanto come le fortunate
degli altri tavoli.
E invece no!
Per una volta la fortuna è stata dalla mia parte e
Tom ha deciso di cominciare il giro dei saluti proprio dal lato in cui
eravamo sedute io e le altre ragazze del Meet&Greet.
Che dire... era a 5 ragazze da me e il cuore andava
già mille, in ansia per quello che sarebbe accaduto una
volta che lui fosse arrivato accanto a me.
Il panico ha cominciato ad assalirmi
e non ho capito più nulla. Avevo così tante
domande da fargli, cose da chiedergli, che quando è arrivato
tra me e la mia vicina di sedia ho letteralmente dimenticato tutto.
Tom
ha deciso di fermarsi esattamente tra lo spazio vuoto che c'era tra la
mia sedia e quella dell'altra ragazza alla mia destra, e da
lì non so cos'altro sia successo. Ne
ho solo un
vago ricordo!
Lui ha salutato tutte e poi si è voltato verso di
me, mi ha fatto un sorriso e con una mano mi ha toccato la spalla,
forse era una pacca amichevole o forse era una carezza, non so. Quello
di cui sono certa è che le mie guance erano praticamente
andate a fuoco! Mi sono sentita avvampare e non ho avuto nemmeno la
forza di salutarlo.
Le ragazze di fronte a me, più audaci e sciolte
hanno cominciato a chiacchierare con lui e guadagnare quel briciolo di
tempo che avevano in sua compagnia. Come dargli torto, avendolo di
fronte e non accanto (come me e
l'altra ragazza che praticamente eravamo ammutolite)
almeno hanno intrapreso una conversazione con lui.
Tom però, dopo
aver chiacchierato con loro, ha notato
questo mio strano silenzio e
infatti è
ritornato su
di me con lo sguardo e
col suo fantastico
accento inglese
(e il sorriso più dolce del mondo) mi ha chiesto
"Hey, How are you!?"
Cioè
capisci?! Già faticavo
di mio
per mantenere la calma con Tom a pochi centimetri da
me, lui poi si gira e mi chiede "come stai?"
Ovviamente è partita la risata isterica o
meglio d'imbarazzo, mi sono voltata di scatto lasciandomi
coprire il viso dai lunghi
capelli scuri, tentando
così di coprire anche il volto ormai in fiamme. È
scoppiata ovviamente
anche una risata di gruppo, tra i membri del tavolo,
alla quale ha
preso parte anche
Tom!
Volevo parlargli, dirgli che stavo
bene, ma in
realtà avrei mentito, perché non stavo bene, ero
super agitata! Probabilmente gli
ho risposto
a monosillabi, non ricordo davvero cosa sia successo ma sono certa che
mi ha ritoccato
la spalla,
quasi come un incoraggiamento, come
a rassicurarmi
che andava tutto bene.
Ha
notato poi, le diverse foto sul tavolo, dopo aver dato una rapida
occhiata a quelle delle altre ragazze, ha preso la nostra
e gli ha dato uno sguardo. (Ora che ha anche tenuto tra le sue mani la
nostra foto, posso davvero morire felice) Dopo aver osservato che
fossimo venuti bene mi ha chiesto
se a me piaceva e se ne fossi rimasta contenta.
Ovviamente!
Ma io mi sono limitata ad un cenno del capo e un mezzo
sorriso, dopodiché ha preso il calice si è sporto
verso il centro del tavolo e ha brindato con tutte
noi!
Durante il cin cin
le nostre mani si sono sfiorate ancora una volta e
un'altra scarica mi ha attraversata la schiena!!!
Dopo essersi congedato da noi è passato al gruppo successivo di ragazze e solo dopo diversi minuti mi sono ripresa. Sono ritornata in me e ho continuato a scattargli qualche foto O fargli qualche video. (Sì praticamente ho la memoria del cellulare piena)
Ho
da raccontarti poi del
meet and
greet e di
quello che
è successo dopo,
cavolo: è successo così tanto
e così
in fretta e
così all'improvviso che ho
troppe informazioni
nella mia testa, ma ora
rischio di fare confusione!
Non sono neanche sicura di quanto sia accaduto realmente e
di quanto invece
è solo esclusivamente
nella mia testa, motivo per il quale credo che
mi serva urgentemente qualche ora di sonno. Domani mattina o
meglio tra qualche ora ti
continuo ad aggiornare su quanto avvenuto ieri, sperando di avere la
mente più lucida e di
raccontarti tutto il resto.
Passo e chiudo, tua Nik.