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Autore: giucri89    09/11/2017    1 recensioni
Il sogno di Kim NaNa è quello di diventare una segretaria di direzione ma non ama gli straordinari, in quanto persona pigra o come ama definirsi "a risparmio energetico". Al contrario Park ChanYeol è un tipo dinamico; è Chaebol di III generazione a cui sta stretto questo titolo. L'ultimo dei suoi desideri è, infatti, quello di sedersi in un ufficio tutto il giorno. il suo sogno è sfondare con la band da lui creata insieme ai suoi amici, gli EXO. Cosa succederà quando le strade lavorative di Nana e ChanYeol s'incontreranno? Soprattutto dopo un evento particolarmente imbarazzante che li ha coinvolti qualche giorno prima...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chanyeol, Chanyeol
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6
 
 
Fra me e te si percepisce
un tremore che ci assorbe,
finirò per sciogliermi in esso.
È come se il mondo si fosse fermato.
La mia vita è piena di te,
tutto è perfetto.
È strano, come cadere dal cielo.
Con tanti punti ed una sola persona.
Deve essere un miracolo,
cadere proprio vicino a te.
Falling For You-EXO
 
 
- ChanYeol -
 
Cosa diamine mi è saltato in mente? “Perché non resti qui con me e fai tornare la tua amica a casa con i miei amici?”. Ma da dove mi è uscita fuori una frase del genere?! Cosa penserà di me? Che sono un tipo che ci prova con tutte? Be’ ammetto che ho avuto diverse storie occasionali in passato nate così per caso, tutta roba da niente ma adesso è il momento? Deve essermi salito troppo alcool alla testa. Ormai di certo non posso tirarmi indietro. Credo di aver stupito persino i miei amici. BaekHyun mi prenderà per uno stupido sicuramente, prima ho praticamente fatto non so quante storie per non avere ragazze tra i piedi proprio oggi e adesso me ne esco con una frase del genere. Sul serio ChanYeol cosa non va in te oggi? Aaaah! Comunque sia non posso far trapelare i miei pensieri attuali, farei una figura peggiore di quella che sto già facendo, quindi, devono continuare, in qualche modo devo sembrare coerente. La ragazza in questione, come ha detto di chiamarsi? Kim NaNa? Credo sia giusto, mi guarda con occhi spalancati, non sarà solita ricevere proposte del genere ad un primo incontro? «NaNa-ssi, fammi ancora un po’ di compagnia e poi chiamerò un taxi per te, te lo prometto», cerco di rassicurarla. I lineamenti del suo volto sembrano distendersi ma non completamente. Sembra ancora indecisa sul da farsi. «Io… non so…», infatti, è confusa come pensavo. «NaNa-ssi, fai come dice Chan-ah, stai tranquilla, non ha mai morso nessuno, puoi stare serena e per la tua amica non devi preoccuparti, io e il mio amico qui presente, anche se non sembrerebbe, siamo delle persone davvero affidabili», con la faccia che BaekHyun si ritrova non so se riuscirà a convincerla della sua affidabilità, fortunatamente JunMyun emana tutta un’altra aura. Lui si che incalza le caratteristiche tipiche del ragazzo gentile e affidabile. Sembra essere ancora dubbiosa, decido di sedermi nuovamente. Sembro un tipo così inaffidabile? Perché impiega tutto questo tempo per dare una semplice risposta? Bisogna velocizzare i tempi, così la afferro per un braccio facendola sedere nuovamente accanto a me. Ho smesso di chiedermi il perché di queste mie azioni oggi, deve essere interamente colpa dell’alcool. Non so perché ma mi piacerebbe restare un po’ più tempo con questa ragazza. Quando BaekHyun è venuto a parlarmi alla fine della prima parte dell’esibizione, in realtà mi ero già accorto dello sguardo fisso su di me di questa ragazza. È stato abbastanza imbarazzante continuare come se nulla fosse. Credo di aver sbagliato anche alcuni passaggi ma fortunatamente nessuno se n’è accorto. Io non sono solito credere a cose come il destino, sono solo sciocchezze che illudono la gente. Quindi, non starò qui a pensare che questa ragazza seduta accanto a me sarà la ragazza della mia vita, anche perché sarebbe da veri idioti, ma devo dire che mi attira e anche parecchio. In realtà durante il concerto non ho fatto altro che fissarla con la coda dell’occhio facendo in modo che non si accorgesse di nulla. Ho fatto tante storie per questo incontro dopo l’esibizione ma sotto sotto ne ero un po’ contento, cosa che non confesserò mai a BaekHyun, indentiamoci. Adesso che mi si è presentata l’occasione, l’istinto mi dice di trattenere un altro po’ questa ragazza. Oggi è stata una giornata davvero pesante, mi piacerebbe rilassarmi ancora un po’ e non pensare più a nulla di serio fino a domani mattina. Vorrei ubriacarmi tanto da non ricordare nemmeno il mio nome e poter dormire tranquillo stanotte. Purtroppo non mi piace bere da solo, JunMyun hyung e BaekHyun sono dei pessimi bevitori, invece, questa ragazza sembra un’ottima bevitrice, nonostante sia già al secondo giro della serata mantiene la sua lucidità. Sarebbe un’ottima compagna di bevute. Il mio gesto deve comunque averla sorpresa perché sembra aver perso completamente la parola. Le sue guance si stanno tingendo di rosso, non riesco a capire se sia l’effetto dell’alcool o riguarda il mio gesto, mi piacerebbe che fosse più per il secondo che per il primo. Ma cosa mi metto a pensare? JunMyun che si era allontanato un attimo per chiamare l’autista sostitutivo ritorna al nostro tavolo, «Tra cinque minuti l’autista sarà qui», ci comunica. «Oh, bene!», gli fa eco BaekHyun. «Allora portiamo noi la tua amica a casa NaNa-ssi, stai tranquilla», ripropone nuovamente BaekHyun. «O-ok, va bene, facciamo così», pronuncia sconfitta alla fine. Un sorriso di vittoria si dipinge automaticamente sul mio volto. Salutiamo JunMyun hyung, BaekHyun e HaeRi-ssi e alzo la mia mano per chiamare il cameriere chiedendo di portare altra birra e altro soju. Il silenzio sembra essere calato sul nostro tavolo, in questi casi l’assenza di BaekHyun si fa sentire e devo dire anche dell’amica di NaNa, era una tipa abbastanza chiassosa, sembrava quasi il corrispettivo femminile di BaekHyun. Se quei due avessero una storia certamente ne verrebbe fuori qualcosa di esplosivo. Meglio non incoraggiarli su questa via. Il cameriere porta al tavolo quello che gli avevo poc’anzi chiesto. Riempio il bicchiere della mia nuova compagna di bevute. «Mi dispiace averti trattenuta alla fine», mi sento in dovere di dirle. Lei continua a guardarmi con quell’aria sorpresa e confusa allo stesso tempo, posso pensare di trovarla adorabile? Sento che mi sto cacciando in qualche guaio e per adesso non è proprio il momento. «N-no, tranquillo, va bene, alla fine va bene così, oggi finalmente per la prima volta mi hanno offerto un lavoro, quindi, va bene continuare a festeggiare», dice alzando il bicchiere per brindare. «Che cosa curiosa, anch’io oggi ho scoperto di essere stato preso per un lavoro», vorrei dire obbligato ma non mi sembra il caso di far sapere tutto della mia vita ad una perfetta sconosciuta che molto probabilmente da domani non vedrò mai più. «Oh bene, allora festeggiamo», afferma riempiendo nuovamente il mio bicchiere. «Era per questo motivo che tu e le tue amiche eravate al locale dove stavamo suonando?», domando per mantenere viva la conversazione. «Già», risponde semplicemente. «L’ultima volta i tuoi capelli erano rossi, adesso sono grigi, deve piacerti proprio colorarli», esclama improvvisamente. Cosa vuol dire questa frase? Ci siamo già visti? Dove? Quando? «Tu… come…», non riesco a completare la frase che subito la sento ridere di gusto. «Sei una stalker per caso?», domando incuriosito. Ma la mia domanda non fa altro che aumentare l’ilarità della controparte. «E chi può dirlo. Magari sono una fan sfegatata di Park ChanYeol, il batterista degli EXO», afferma ancora tra le risate. Mi sta prendendo in giro adesso? Fan? Non credo che una band come la nostra possa dire di avere dei veri e propri fan, non ci incoraggiano i nostri parenti più stretti figurarsi degli sconosciuti. «Mi stai prendendo in giro, non è vero?», le domando. Lei non risponde continua semplicemente a ridere. La sua risata deve essere contagiosa perché adesso anche a me scappa una risata. Sarà che stiamo bevendo troppo? Credo che l’alcool ci stia già annebbiando tutti i neuroni.
 
Che ore saranno? Guardo il mio orologio. Accidenti senza accorgermene sono già le 02:30, il tempo in compagnia di questa ragazza sembra volar via presto. Credo che neanche lei si sia accorta dell’orario. Ho perso il conto di quante bottiglie di soju e birra abbiamo fatto fuori. «Si è fatto proprio tardi», esclamo con un fil di voce. NaNa deve avermi sentito comunque perché subito la sento pronunciare «Oh, non sarà meglio andare via?». A dire la verità non mi va proprio di andare via. Il cameriere ci guarda storto. Mi giro attorno, praticamente siamo gli unici clienti rimasti, probabilmente vorrebbe buttarci fuori a calci, chiudere il locale e tornarsene a casa. Mi sembra anche giusto. Ma io non voglio, è questo quello che continuo a pensare. Ho come l’impressione che oggi sarà il mio ultimo giorno di libertà e voglio godermelo fino alla fine. Subito nella mia mente, forse davvero troppo annebbiata dall’alcool, balza un pensiero. «NaNa-ssi, penso che il tizio del locale voglia chiudere al più presto dal modo in cui ci sta lanciando occhiatacce, ma io vorrei ancora bere qualcosa, ti va di fare un altro giro a casa mia? Ho delle birre fresche in frigo che aspettano solo noi, ti va?», domando infine tutto d’un fiato.
  
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