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Autore: FunnyYoungMe    09/11/2017    0 recensioni
Kyuhyun è perdutamente innamorato di Jongwoon. Il fato per lui ha in serbo qualcosa di inaspettato e sta a lui accettare o meno.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Kyuhyun, Sungmin, Yesung
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Congratulazioni!” Sento ripetere all'infinito dentro la palestra della scuola.

Oggi, finalmente, mi sono diplomato e posso cominciare la mia vita da adulto. Oh, e con me, altri 500 studenti, ma non è questo il punto.

Qualche settimana fa, per l'esattezza il giorno del mio terzo anniversario con Jongwoon, il mio fantastico ragazzo mi ha proposto di andare a vivere nel suo appartamento vicino all'università dove, guarda caso, studierò anche io. I miei non è che non fossero contenti, anzi, mia madre è andata subito a controllare la casa e dare consigli a Jongwoon. Però mi hanno espressamente detto che gli mancherò.

Da una parte, sentirò la loro mancanza perché andiamo, sono dei genitori fantastici, soprattutto visto che non hanno buttato per strada il loro figlio gay. Ma dall'altra parte… Voglio dire, abiterò con il mio ragazzo e… be’, si può immaginare quello che pensa qualunque adolescente con gli ormoni in subbuglio quando collega le parole 'fidanzato’ e 'convivenza’.

“Il mio bambino ha finito la scuola! E ora andrà anche via di casa!” Strilla mia madre gettandomi le braccia al collo e stritolandomi, quasi lasciandomi senz'aria.

“Suvvia cara, lo stai asfissiando”, la ammonisce mio padre mentre mi posa una mano sulla schiena, mostrandomi quanto sia contento per me.

“Insomma, se tu sei un insensibile a cui frega poco dei raggiungimenti di suo figlio non è di certo colpa mia! A causa tua, nostro figlio ha un cuore di ghiaccio”, continua ad urlare mia madre.

In quel momento si avvicinano i signori Kim, sorridenti ed eccitati quasi quanto i miei genitori.

“Non dica così, signora Cho. Suo figlio diventa un pasticcino quando è in compagnia del mio tortolino”, esordisce la madre di Jongwoon, asciugandosi una lacrima per la contentezza.

Tra lei e mia madre non riesco a capire chi sia più matta. Forse, si basa su di loro il parametro per calcolare la pazzia delle persone.

“Il tuo 'tortolino’ è qui, mamma, e sarebbe molto felice se mi lasciaste congratularmi con il mio ragazzo”, si sente la voce di Jongwoon alle nostre spalle.

Quel tono basso e rasposo manda brividi lungo la mia schiena e la sensazione aumenta quando mi posa una mano sulla bassa schiena, accarezzandomi lievemente la zona.

“Sei formidabile, piccolo”, mi sussurra all'orecchio, approfittando che i nostri genitori si sono girati per parlare con Sungmin e i suoi.

Mi giro verso di lui e lo stringo tra le mie braccia, appoggiando il mento sulla sua spalla. Nonostante siano passati tre anni, lui non è cresciuto di molto, mentre invece io sì, e ora i miei cinque centimetri in più mi obbligano ad appoggiarmi a lui.

“Grazie, hyung, ma l'unica cosa che ho fatto è stata studiare”, ribatto prima di dargli un bacio sulla mandibola.

“Anche io studiavo, ma non sono uscito con il voto più alto dell'intero istituto”, commenta orgoglioso.

“Eri troppo impegnato a 'imparare cose nuove’ con il tuo ragazzo.”

“No”, dice deciso lui.

Alzo la testa dal collo e lo guardo negli occhi, ma vedo solo amore riflesso nei suoi occhi.

“Ero impegnato a riempire di coccole e smancerie il mio fidanzato viziato”, aggiunge infine, strappandomi un sorriso.

“Mi fai venire la pelle d'oca ogni volta che dici cose carine”, commento sogghignando.

“Parla quello che mi chiama 'principe azzurro’.”

“Come fai a saperlo?!”

“Forse ho letto il tuo diario…”

“Yah! Sono cose private quelle!”

Lui mi stringe tra le sue braccia e avvicina la bocca al mio orecchio. “E io ti ricordo che tra di noi, non ci sono segreti”, sussurra.

Arrossisco, capendo perfettamente a cosa si riferisce. Lui scoppia a ridere e mi pizzica le guance.

“Ancora così innocente?”

Sto per rispondergli quando sento il peso di qualcuno sulla mia schiena. Con la coda dell'occhio vedo i capelli biondi di Sungmin, che mi rivolge un sorriso smagliante.

“Non ci posso ancora credere che finalmente siamo liberi!”

“Sì, per poco tempo. Ti ricordo l'università”, gli rammento serio.

“Sì, università… Tu non vedi l'ora di essere a casa col tuo bello per sc…”

Gli tappo la bocca con la mano; Jongwoon scoppia a ridere e i miei genitori ci guardano col sopracciglio inarcato.

“Per scoprire cosa significhi vivere gomito a gomito.” Rido nervosamente grattandomi il capo imbarazzato.

Jongwoon prende la mano che copre la bocca di Sungmin e la stringe tra le sue dopo averci posato un bacio sul dorso. Mi sorride dolcemente prima di girarsi verso i nostri genitori.

“Porto fuori Kyuhyun; ve lo riporto stasera.”

“Va bene caro. Mi raccomando, state attenti”, ribatte mia madre rivolgendoci uno sguardo che lascia sottintendere a cosa si riferisca.

“Mamma!” Esclamo coprendomi il volto.

“Sicuro signora Cho”, replica invece il mio ragazzo.

Devo rassegnarmi al fatto che attorno a me non c'è nemmeno una persona normale. O almeno quando sono insieme alla mia famiglia e a quella di Jongwoon.

Sungmin ci saluta, ricordandomi che domani viene a casa mia per celebrare il diploma con i nostri genitori. Lo stringo qualche istante tra le braccia prima di lasciarlo andare.

Mentre lo guardo allontanarsi, sento Jongwoon cominciare a tirarmi la mano per farmi camminare. Dopo aver salutato anche i miei genitori e quelli di Jongwoon, lo seguo fuori dall'edificio, verso la sua auto.

Mi fa entrare in macchina e, come il giorno in cui ci siamo messi insieme, comincia a guidare senza proferire parola. Mentre lui guida, io lo osservo per bene.

Come quel giorno di tre anni fa, gli vedo stringere con forza il volante mentre una rughetta gli compare in fronte, tra le sopracciglia, dimostrando quanto sia preoccupato per qualcosa. Non gli faccio domande perché so che se lo presso, peggioro solo la situazione, per cui gli poso una mano sulla gamba, disegnandoci sopra dei cerchiolini per infondergli un po' di calma.

Lui gira il capo verso di me per una frazione di secondo, rivolgendomi un sorriso pieno di amore e affetto, lasciandomi imbambolato e ricordandomi lo sguardo che aveva quando si è dichiarato a me.

Ricambio il sorriso e quando torna a guardare la strada, gli lascio un bacio sulla guancia, scompigliandogli un po' le ciocche nere. Lui mi prende la mano e dà un bacio ad ogni nocca, facendomi arrossire come le prime volte in cui ci dimostravamo affetto dopo esserci dichiarati.

Dopo venti minuti passati in silenzio, parcheggia fuori dal parco dove ci siamo baciati per la prima volta. Lo guardo incuriosito, con una domanda sulla punta della lingua, ma il suo sguardo mi convince a non parlare, ma di lasciarlo guidarmi all'interno del parco.

Mi porta sotto il nostro albero e mi fa sedere a terra senza mai lasciare andare la mia mano. Si gira verso di me e, dopo avere messo l'altra mano sulla mia nuca, si avvicina a me per baciarmi dolcemente.

Nonostante questi tre anni insieme, la sensazione di starci baciando per la prima volta non è mai scemata, e ogni volta è come se toccassi il cielo con un dito.

I suoi baci sono come una droga, non riesco a farne a meno e mi perdo nel mio mondo fatto di zucchero filato.

Sorrido nel bacio e gli carezzo il viso delicatamente.

“Quando tu ti sei diplomato, ti ho dato un regalo, ricordi?” Gli domando dolcemente e lui annuisce. “Ne ricevo anche io uno, oggi?”

Jongwoon non risponde, rivolgendomi un sorriso strano mentre si alza.

“Vado a prendere due gelati”, annuncia prima di allontanarsi.

Lo guardo camminare e dirigersi al chiosco vicino alla fontana, fermandosi a fare l'ordine al signore.

Mi ritengo una persona molto fortunata. Da quando stiamo insieme, non mi sono mai sentito giù, se non dopo qualche lite occasionale ma normale nelle coppie, e mi ha sempre fatto sentire speciale. Se mi chiedessero cosa voglio in più dalla vita, non saprei cosa rispondere.

“Ecco qui.” Jongwoon interrompe i miei pensieri mettendomi davanti agli occhi un cono con il gelato al limone.

“Grazie”, commento prendendolo in mano.

“Figurati", ribatte prima di darmi un bacio lieve sulle labbra.

Torna a sedersi di fianco a me, prendendomi la mano libera e intrecciando le nostre dita.

Sto mangiando il cono quando sento qualcosa di duro e freddo colpirmi i denti. Mi guardo le mani e, sul fondo del cono, vedo un anello d'argento. Lo tiro fuori e dentro, vedo incise le iniziali “K” e “J”.

Quando alzo lo sguardo, Jongwoon è inginocchiato davanti a me, con una rosa che non so da dove l'abbia tirata fuori.

“Kyuhyun, lo so che siamo giovani, che tu hai appena finito la scuola e che io devo ancora finire l'università, ma in questi tre anni che stiamo insieme e tutti gli altri che ci conosciamo mi sono reso conto di una cosa… Nel mio futuro, vedo solo te. Ci vedo vivere insieme, costruire un futuro e passare il resto dei miei giorni con te. Non sarò la miglior persona al mondo, ma per te, potrei diventarlo. Con tutti i miei difetti, le mie infantilità… vuoi sposarmi? Non ti chiedo di farlo già fra tre mesi, ma quando saremo pronti”, dice Jongwoon con gli occhi lucidi e un sorriso smagliante sulle labbra.

Rimango di sasso. Non mi aspettavo una proposta di matrimonio, assolutamente. Sì, immaginavo che prima o poi avremmo fatto quel passo, ma non pensavo così presto.

Lo vedo tremare, ancora in attesa della mia risposta, ma mi ha davvero sorpreso. Sono senza parole.

“Se… Se non vuoi, stai tranquillo. Io… Io non me la prendo e… Insomma, potremmo continuare a stare insieme e…” Jongwoon comincia a straparlare e mi si stringe il cuore al vederlo così imbarazzato.

Con l'anello stretto in pugno, getto le braccia attorno al suo collo e lo riempio di baci, urlando tra uno schiocco e l'altro il tanto atteso e desiderato “sì”.

Lui mi stringe a sé, cominciando a ridere e riempiendomi anche lui di baci.

Non sarà stata la proposta di matrimonio più romantica e perfetta al mondo, ma ciò che importa è il fatto che abbia deciso di passare la vita insieme a me. Con queste parole sincere ha aperto del tutto il suo cuore per cominciare un futuro insieme.

 

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“Te l'avevo detto o no che oggi gli avrebbe chiesto matrimonio?” Dice la signora Kim guardando attraverso il binocolo la futura coppia di sposati.

“Ti devo comprare quella borsa che mi hai detto… Spero solo che mio marito non dia di matto per la spesa”, commenta la signora Cho ravviandosi i capelli dopo aver posato dentro la sua borsetta i binocoli che fino a poco prima stava usando.

“Oh tranquilla, penso sarà più preoccupato quando scoprirà che il suo piccolino si sposa con il sosia di Mr. Grey, ma più dotato”, cerca di tranquillizzarla la madre del maggiore.

“Prego che non gli venga un infarto”, replica l'altra donna.

“E ora… Diamo inizio ai preparativi del matrimonio. Kyuhyun ci metterà tre anni per finire l'università quindi, appena completerà gli studi, ci sarà il matrimonio e…”

La signora Kim continua a parlare mentre la madre di Kyuhyun la ascolta attentamente, ogni tanto facendo qualche osservazione.

Dall'altra parte del lago, invece, la coppia di fidanzati celebra la loro futura unione tra baci e carezze, qualche volta, sentendo un brivido percorrergli la schiena. Persi come sono nel loro mondo, attribuiscono la sensazione all'eccitazione, senza nemmeno immaginare che di lì a poco, la loro vita diventerà una giostra di emozioni e di continue scelte alle quali li sottoporranno le loro madri in vista del matrimonio.

╗╗╗╗

Come vi avevo promesso, ecco qui il sequel. Too much fluff per il mio bene; devo tornare al mio solito genere mix.

Spero vi piaccia anche questo oneshot ;) ;)

 

   
 
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