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Autore: cin75    11/11/2017    4 recensioni
Quando una frase, un'emozione o un semplice incoraggiamento rendono un legame ancora più forte di quello che già è!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La prima volta che parole come "Ci penso io a te!" vengono pronunciate in soccorso di uno dei fratelli, è Dean a dirle.

E' in ginocchio nel fango. E’ disperato ma cerca di sorridere e pensare al meglio. Deve farlo, perchè tra le sue braccia ha il corpo, pugnalato vigliaccamente alle spalle, di Sam.

Il suo Sammy. Il suo fratellino. La sua unica famiglia. L'unica persona per cui si farebbe uccidere senza battere ciglio.

Dean stringe con forza quel corpo così dolorosamente pesante tra le braccia, lo incita a non arrendersi. Mette una mano sulla ferita impietosa che, indifferente di quel dolore, continua a sanguinare portandosi via la vita di suo fratello. Lascia che Sam appoggi appena la testa sulla sua spalla, così che lui possa dirgli che non è niente di grave, che non è brutta come sembra. Che starà bene , che ci penserà lui, che si prenderà cura di quella spina nel culo del suo fratellino.

Perché questo è il suo compito, prendersi cura di lui, del suo fratellino.

Lo dice tante volte, lo dice con sempre più esasperazione nella voce, fin quando Sam non reagisce più e i suoi occhi non lo guardano più e le sue braccia non fanno più resistenza e il suo viso perde ogni espressione e diventa la maschera apatica con cui la Morte lascia il suo biglietto da visita.

E allora Dean, si stringe al petto Sam. Prega mille e mille supplichevoli “No!” al Cielo o a chiunque possa aiutarlo ad aiutare Sam. E quando quell’aiuto non arriva, Dean chiama prima piano il nome di Sam, poi lo scuote con rabbia perché il suo fratellino non gli obbedisce, non apre gli occhi al suo richiamo.

Poi grida, disperato, in lacrime , la consapevolezza di aver perso tutto.

Di aver perso Sammy.

 

#####

 

La seconda volta che quelle parole vengono dette con lo stesso disperato incoraggiamento, questa volta è Sam a doverle dire.

Sono passati anni, tanti anni.

Ma la caccia non li ha cambiati, anzi.

Nonostante le liti e le incomprensioni, gli allontanamenti e le riappacificazioni, la loro missione primaria non è cambiata: il loro legame prima di tutto.

Ed è per questo che , ora, Sam, è in una fabbrica metallurgica, accoccolato di fronte a Dean, martoriato dai colpi di Metatron e trafitto da parte a parte dalla lama angelica dello scriba.

Hanno litigato e , Sam, tempo prima gli aveva perfino detto che, se per salvare il mondo fosse stato necessario, non lo avrebbe salvato. Lo avrebbe lasciato morire.

Ma si sa!

Le parole e le promesse reciproche tra i Winchester, lasciano il tempo che trovano.

E Sam tira su quel fratello sfinito dagli eventi e dalla perdita di sangue e gli dice: “Ci penso io a te!”. Gli dice che farà un incantesimo, o troverà un curatore stile LaGrange e lo rimetterà in piedi.

Altro che lasciarlo morire!


Ma quello che ha subìto Dean è troppo e loro sono così distanti da una possibile via di uscita che possa salvarlo.

Ed è allora che Dean e Sam si guardano negli occhi come da tempo non facevano.

Sono fiero di noi!” gli sussurra Dean per confermare quel loro legame, e forse confortare quel dolore che sa proverà il suo Sammy.

Poi si lascia andare, chiude gli occhi e si lascia cadere sulla spalla di Sam, esattamente come Sam, anni prima, accoccolati in quel fango, fece con lui.


Questa volta è Sam che supplica quei “No!”-

E’ Sam che , tra lacrime dolorose e disperate, chiama il nome di Dean.

Suo fratello maggiore, la sua unica famiglia, la persona a cui fin da piccolo voleva somigliare, la persona che nonostante tutto lo ha sempre voluto al suo fianco.

Lo abbraccia forte, lo abbraccia stretto.

Con la consapevolezza di aver perso tutto.

Di aver perso Dean.

 

#####

 

In quegli anni, in quel dolore, però, i due fratelli non sono soli. O per lo meno non lo sono sempre.

Arriva un angelo, tra vento, lampi e scintille, rumori assordanti. Ali meravigliosamente inquietanti.

Castiel!!

Diventato Cass. Divenuto un fratello in tutto e per tutto.

Castiel che si ribella per loro, che volta le spalle al Paradiso per Sam e Dean.

Castiel, l'angelo del Paradiso, diventato il guardiano dei Winchester.

Cass che muore e muore e muore per il legame che si è creato con i due fratelli.

Per quel legame diventato talmente e inaspettatamente forte che , se anche con parole diverse, anche lui , a modo suo, lo porta a dire ai due fratelli che “Ci penserà lui a loro!” e glielo dice su un ponte, dopo aver ucciso Billie.


Gli dice: “Voi siete troppo importanti per questo mondo e io non lascerò mai che vi succeda qualcosa!

 

Perchè Cass è diverso. Usa parole sue, ha espressioni sue, ha sentimenti suoi, ha idee sue. Sì, idee sue.

Perché è questo che , tra le tante meravigliose cose che gli hanno insegnato i due fratelli, Castiel ha imparato: usare la testa a dispetto di ciò che gli viene ordinato per forza.

E Cass la usa la testa ed è per questo che Sam e Dean lo accolgono in famiglia, come un fratello, come il migliore amico, come una persona che sbaglia ma che sa o almeno prova strenuamente, anche a rimediare ai propri errori.

Perché sono anni che Cass ha smesso di essere un angelo, per diventare un altro Winchester.

Perché se Sam glielo dimostra con i fatti, Dean glielo ripete spesso: “Sei il mio migliore amico, sei come un fratello per me! Abbiamo bisogno di te. Io ho bisogno di te.

E Cass ci crede. Ci crede da tempo.


Ma poi muore.

Cass muore, ucciso da Lucifero. E l’ultima cosa che vede è lo sguardo atterrito di quei suoi due fratelli umani. Il dolore sui loro volti.

E quando si sveglia nel Vuoto è a loro che pensa, è da loro che vuole tornare. E allora sfida perfino quell’antica entità cosmica, perché la forza che lo attira verso Sam e Dean la sente perfino più forte di quella che lo attira verso il sonno eterno.

 

Sam e Dean hanno bisogno di me!” è questo quello che dice all’altro Castiel oscuro.
Perché vuole tornare a dire: “Ci penso io a voi!”

 

#####

 

E poi?, poi arriva Jack.

Ora c’è Jack.

Figlio di Lucifero, che lo vuole crescere per il Male. Figlio di Kelly, che lo ha nutrito con l’amore più intenso e sincero.

Jack che non fa altro che guardare e riguardare quei pochi secondi di video: “Ciao Jack, sono la tua mamma!” e sorride perché lei gli sorride.

 

Jack che conquista immediatamente Sam. A cui piace Sam, perché Sam gli chiede di andare con lui e Dean e provare a fare il bravo ragazzo, che gli dice che ci tiene a lui, comunque andranno le cose.

Jack, che, invece, ha paura di Dean perchè Dean non lo guarda mai negli occhi, perchè lo chiama sempre e solo "ragazzino", perchè gli ha detto che sarà lui ad ucciderlo quando sarà il momento di farlo.

Dean che non gli ha fatto capire se lo ucciderà per compassione o per vendetta.

Dean che gli dà la colpa per la morte di Castiel, per la perdita di Mary.

Ma Jack sa, che ha Sam dalla sua parte. Perchè Sam parla con lui, lo rassicura, gli parla con cautela per non spaventarlo, cerca di spiegargli il bene e il male. Sam che si confida con lui e ha gli occhi lucidi quando gli parla di come hanno perso Mary.

Jack che sa che Sam ha il suo stesso dolore per aver perso la mamma.

 

Jack che ora , proprio su ordine di Sam, non si muove d'accanto al corpo ferito di Dean.

Jack che lo guarda con preoccupazione e apprensione e gli sussurra "Ci penso io a te!" e senza aspettare una qualsiasi replica, sposta le mani del cacciatore, tenute sul fianco trafitto, e ci mette le sue. E preme forte perché il sangue smetta di uscire.

Jack che dice: “Sta’ zitto, non ora. Risparmia le forze. Sam sta portando qui la macchina!” quando Dean cerca di parlargli e forse di ringraziarlo.

Jack che è ancora seduto accanto al letto di ospedale di Dean quando il cacciatore si sveglia e gli dice finalmente: “Grazie!”

Jack che sorride, anche con Dean, perché adesso Dean gli sorride.

 

Sam che entra nella stanza e ringrazia Dio , o chi ci sia ora nell’alto dei Cieli, perché vede che suo fratello sta bene. Perchè lo vede guardare con meno astio o odio il “ragazzino”

Sam che sa che, nonostante le apparenze che vuole mostrare il maggiore, non ha ancora conosciuto qualcuno con il cuore grande come quello di Dean.

 

#####

 

Il loro tempo insieme, quello di Sam e Dean, doveva essere solo una caccia di qualche ora e poi Sam sarebbe dovuto tornare a Stanford.

Poi, sarebbe dovuto essere solo quell’anno, giusto il tempo di ritrovare John e poi Dean avrebbe dovuto mantenere la promessa e avrebbe dovuto concedere a Sam di ritornare alla “sua” vita.

 

Ma niente è come si erano detti.

Decisamente, niente è come si erano detti!!

 

Passano altri anni da quella sofferenza.

Passano altre promesse. Passano altre liti e altri chiarimenti.

Altri abbracci. Altre porte sbattute.

Arrivano e passano altre cacce, altri mostri e altre vite da salvare e salvate. Altre perse!

 

Ma ogni volta, ogni volta, i due fratelli riescono a ritornare indietro, l’uno dall’altro. Che sia per un patto o per un miracolo, Sam e Dean, sono ancora e sempre insieme. Questa è la verità.

Loro , sono e saranno sempre insieme.

Questa è la loro verità.

Una verità forte e potente quanto la vita stessa.

 

 

Minuti che diventano ore,
Ore che diventano anni,
verità che diventano potenza”

(One Repubblic, Truth to power)

 

 

   
 
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