Serie TV > Teen Wolf
Ricorda la storia  |      
Autore: Rosso_Pendragon    11/11/2017    1 recensioni
Stiles!Merlin e Derek!Arthur
Scena tratta dal finale della quinta stagione di Merlin [Spoiler 5x13]
Dal testo:
Vorrebbe poter far avverare il suo destino, ma tra le sue braccia se ne sta realizzando uno differente, qualcosa che ha innescato con le sue mani.
“Dovevo proteggervi…”
Lo sussurra piano e Derek appoggia la mano sulla sua, premendo insieme sul proprio fianco, rassicurandolo e voltando il viso quel tanto che basta per mostrare i suoi occhi verdi, profondi e quasi opachi.
“Hai fatto del tuo meglio Stiles, sei stato un ottimo servitore”
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note Autrice:

Questa storia finisce male, ve lo dico. È tratta da uno dei momenti più tristi nella storia del mio shipping, ossia la 5x13 di Merlin, amo e odio quella puntata. Perché non scriverla Sterek?


È solo una scena in pratica e forse i personaggi sono un po’ ooc, ma volevo scriverla comunque ahahah

Se siete deboli di cuore non leggete! Anche se secondo me non fa così male…

Il titolo è ispirato all’omonima canzone di Heather Nova che amo e che mi ha accompagnato nella scrittura.

La dedico alle mie due pupe che l’hanno letta e mi hanno fatto pubblicare anche se doveva rimanere nel mio pc (Fefi, Giuls, perdono.) e a Cri che invece era super contenta che avessi ucciso qualcuno!

Love u all

Buona lettura <3

R

 

PS. Visto che dovrei studiare non l’ho riletta, ogni errore perciò è dovuto alla mia pigrizia ahahah

 

 

Le maglie dell’armatura di Derek sono sempre più scure e anche se Stiles continua a coprire la ferita con la sua mano, premendo con insistenza, questo rallenta solo di poco il sangue che gli sta bagnando le dita.

Vorrebbe tornare indietro nel tempo, avere il potere necessario per ricominciare la loro storia d’accapo. Vorrebbe poter far avverare il suo destino, ma tra le sue braccia se ne sta realizzando uno differente, qualcosa che ha innescato con le sue mani.

“Dovevo proteggervi…”

Lo sussurra piano e Derek appoggia la mano sulla sua, premendo insieme sul proprio fianco, rassicurandolo e voltando il viso quel tanto che basta per mostrare i suoi occhi verdi, profondi e quasi opachi.

“Hai fatto del tuo meglio Stiles, sei stato un ottimo servitore” ha la voce un po’ roca, affannosa mentre Stiles sostiene il suo peso e fa un altro passo in avanti, trascinando con sé il corpo del suo signore. Non vuole che Derek muoia e non lo permetterà, lo ha deciso molto tempo fa quando lo ha salvato per la prima volta.

Ti odiavo così tanto e ora… ora…

“Non importa se ho fatto del mio meglio, posso fare di più, non morirete stanotte” manca così poco, solo un altro po’ e arriveranno ad Avalon, solo un altro po’ e potrà guarirlo.

“Avete un dannato regno da governare, delle leggi sulla magia da cambiare, una donna da sposare…” e qui si blocca per un secondo, socchiudendo gli occhi nocciola e stringendo il fianco dell’altro uomo con un braccio. Scuote la testa, schiarendosi la gola, abbassando il capo per non vedere il viso di Derek che lo scruta “…Andrà tutto bene, vedrete. Poi ci prenderemo un po’ di meritato riposo l’uno dall’altro, ormai mi starete odiando per tutta questa vicinanza forzata”.

La mano sulla sua non preme più, ma gli accarezza le dita, il palmo del suo re è freddo attraverso il cuoio dei guanti, ma la carezza lo scuote e lo lascia senza fiato mentre sente la voce del sovrano piccola, docile, così diversa dal suo solito.

“Non penso che riuscirò a fare nessuna di queste cose… non so più se voglio fare alcune, magari ho cambiato idea” e Stiles è costretto a voltare il capo per incontrare quel piccolo sorriso luminoso che Derek gli sta rivolgendo. È un sorriso che sa di una promessa segreta e sorride di riflesso, sospirando, ma non dice nulla, continua solo ad avanzare.



Non morirete. Non morirete. Non oggi. No.

***

Hanno camminato troppo, Stiles ne è consapevole.

La piccola scheggia che viaggia verso il cuore di Derek si è avvicinata ad ogni battito sempre di più e di più. Non basta la sua magia a fermare quell’avanzare. Sente gli occhi pizzicargli e stringe i denti, perché non è possibile che lo possa perdere. Sente il suo cuore battere frenetico e le dita zuppe di sangue, molto del quale ormai secco. Il respiro di Derek è affannoso, il suo petto si solleva per poi riabbassarsi con energia, come se ogni respiro gli costasse qualcosa, ma il suo signore non smette di respirare e Stiles gliene è grato. Ha i muscoli delle braccia che urlano per il dolore, ma non si ferma, un altro passo. Solo un altro…

Stiles e Derek non arrivano ad Avalon. Cadono a terra prima.

Le braccia di Stiles cedono, un solo istante, e poi sono a terra. Il peso di Derek li ha spinti entrambi al suolo. Ha sollevato armi, armature, ha trascinato cesti pieni di erbe e unguenti per Deaton, ma non ha mai portato un peso così importante, non ha mai dovuto trascinare il corpo di Derek.

Non così.

Il suo corpo pieno di vita, i muscoli possenti, sembrano all’improvviso macigni che Stiles non riesce a smuovere, ci prova, si morde le labbra a sangue e si rende conto che Derek lo sta fissando con una sorta di strana serenità in quegli abbaglianti occhi verdi.

Si guardano, ansanti, privi di forze e Stiles ha un groppo alla gola mentre ricorda il giorno in cui ha visto il cerimoniere incoronare il suo Derek, il suo principe, ora re.

Lo guarda con una  sorta di disperazione e quasi vede le dita pallide che gli poggiano la corona sul capo, l’oro che risalta tra i suoi capelli corvini. La postura eretta, fiera e quegli occhi che non guardano il suo popolo, non subito, che si fermano su di lui per quel breve istante che basta a mimargli con le labbra “ragazzino” e Stiles sa che ha gli occhi lucidi ora come in quel momento, quando le labbra di Derek si erano incurvate leggermente verso l’altro mentre tutti urlavano il suo nome.

Stiles allontana la mano dal petto del suo signore e gliela poggia sul viso, chiamandolo.

 Come quel giorno Derek, ti invoco. Devi ancora essere un grande re.

Gli occhi di Derek sono lucidi, ma non sono più opachi quasi cristallini, fissi nei suoi.

“shhh Stiles, ti sento. Smettila.”

“E voi smettetela di fissarmi così, alzatevi, dobbiamo proseguire. Non potete essere così testardo da volervi riposare proprio ora. Ci siamo quasi… dovete solo resistere” Le ultime parole sono una lama sulla sua stessa lingua, Derek lo guarda, ma non si muove, gli poggia ancora la mano sulla sua, ricoperta di sangue contro la guancia barbuta.

“Hai le dita fredde Stiles, a casa dovrai fare un bagno caldo, starai congelando”.

Gli sfugge una risata strozzata, quasi isterica mentre Derek si porta le sue dita alle labbra soffiandoci sopra, cercando di scaldargliele. Non sente più le dita, ma sente quel soffio caldo che gliele sfiora, leggero. Rabbrividisce mentre Derek gli bacia le nocche e chiude gli occhi.



“Mio signore… dobbiamo muoverci” la mano di Derek si stringe di più alla sua e parla piano, tanto che Stiles si sporge in avanti, i loro volti vicinissimi nella posa scomoda. “Non credo di riuscire ad alzarmi, puoi… puoi solo… stringermi?”

La richiesta lo coglie così impreparato che sente una lacrima scivolargli giù gelandosi sulla sua guancia. Quella piccola ammissione lo ha congelato, gli ha fermato il cuore, trema senza rendersene conto mentre stringe Derek contro di sé. Non deve neanche chiederlo, il suo intero corpo si muove a circondare quello del suo signore mentre sussurra piano “Derek?”

Gli occhi verdi si riaprono piano, calmi, chiari e lo scrutano mentre Stiles è immobile, stretto a lui. “Non puoi fare più nulla”

Scuote la testa, ma lo stringe di più. “Vi prego, possiamo ancora farcela, non morirete così! Non morirete!”

La sua voce è piena di disperazione e orrore, di colpa, non può accadere, Derek non può morire.

Il suo re che è sopravvissuto a tutto, che ha perso tutto e si è ricostruito con le sue mani, che ha trovato il suo posto nel mondo, non può morire per colpa sua quando ha ancora così tanto da fare.

Derek gli sta parlando, pianissimo, ma Stiles non è sicuro di sentire. Si riscuote perché sta perdendo quelle parole e non può permetterselo. Ha bisogno di sentirlo parlare, di sapere che è ancora con lui, che non lo sta lasciando da solo in questo mondo troppo grande.

A cosa servo io senza di voi?

“Ascolta… devo dirti delle cose, mi senti?”

annuisce, scuote la testa, riappoggia la mano su quella ferita da cui esce sempre meno sangue, ma ci preme comunque sopra, delicatamente. Non ancora, ti prego…

“Proprio ora avete deciso di parlare, sono anni che mi ordinate cose a monosillabi e proprio oggi vi mettete a parlare…” cerca di sorridere, ridacchia amaro e Derek ricambia la risata, sollevando una mano poggiandogliela ai capelli corti e scompigliati. “Mi dispiace di aver parlato poco, so che non sarà mai abbastanza… Stiles…”

anche Derek ha chi occhi lucidi ora quasi, di nuovo scuri, più suoi.

“Quando eravamo solo due ragazzini tu mi hai dato la forza di affrontare le mie paure, di diventare un buon principe, un buon re.” Prende un respiro e chiude gli occhi e Stiles si sente di nuovo gelare, la mano gli preme più forte contro il fianco del suo re, ma è solo un attimo, poi le palpebre di Derek si risollevano e ritornano a respirare, insieme. “Mi hai aiutato a costruire il nostro regno Stiles, nostro” la mano fra i suoi capelli si muove pigra, lenta, in una carezza morbida, che sa di un affetto che il servo coglie, ma a cui non da un nome.

“Ce l’avreste fatta anche senza di me, siete forte Derek, tanto e supereremo anche questa”

La speranza nella sua voce non vacilla, è chiara, limpida, come i sentimenti che ha sempre provato. Ci crede e ci crederà sempre. Lo sguardo di Derek è come una piuma, sul suo viso, e sorride ampio come fa ultimamente quando rimangono soli e Stiles dice qualcosa di assolutamente stupido.

“Forse…” la carezza tra i suoi capelli scende a incorniciargli il viso, il cuoio dei guanti gli ricorda troppe cose, troppi giorni insieme e quell’odore intaccato da quello ferroso del sangue gli fa storcere il naso, il suo sorriso vacilla, solo un istante.

“Volevo dirti una cosa… qualcosa che non ti ho detto mai, non così” il mago scuote la testa, il sorriso che scompare dalla  sua bocca mentre la carezza sulla sua guancia ci fa più insistente, mentre la mano guantata gli si muove sul viso e gli sfiora le labbra. I loro occhi uniti nel bagliore del giorno che va crescendo, in tutta quella stanchezza che Stiles sente attraversare i loro corpi uniti in un abbraccio. “Grazie” le labbra di Derek si muovono pianissimo, sussurrano, e Stiles si sente travolgere da quella piccola parola, da quell’amore che sente crescergli nel petto. Si sente per un solo istante sull’orlo delle lacrime per un motivo diverso da qualsiasi altro. Derek lo tira giù, contro il suo collo e Stiles dimentica di premere contro la ferita del suo re, abbracciandolo davvero, singhiozzando mentre le mani di Derek gli abbracciano di rimando il viso docili e piano le dita del sovrano si fermano, scivolando via. Stiles ha gli occhi appannati mentre si tira indietro per guardarlo in viso. Derek sorride e chiude gli occhi sospirando piano, lasciandolo solo. Sbatte in fretta le palpebre toccando il viso del suo signore, scuotendolo piano, chiamandolo, ma non riceve risposta.

Mentre il sole si alza in cielo e gli occhi gli si riempiono di nuovo di lacrime, di disperazione, Stiles rimane solo al mondo.

Metà di un insieme.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: Rosso_Pendragon