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Autore: Emily27    12/11/2017    2 recensioni
Cersei era stata la sua devozione, la sua luce, la sua ossessione, invece adesso non era più niente. Non gli interessava più niente. Ciò che odiava era l'amore che aveva provato per lei.
(SPOILER 7a stagione)
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brienne di Tarth, Jaime Lannister
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'amore si ama





 
Vieni qua, vieni qua, io ti volevo bene
ma riparlarne è inutile, inutile
non ha più senso pensarti, capire, provare o sparire

Vieni qua, vieni qua, sempre la stessa storia
un equilibrio instabile, instabile
che crolla al vento di una nuova gloria
l'amore si odia

Ed ogni petalo, sai, si finge di essere una rosa
per ogni goccia vorrei
diluvio sopra ogni cosa, ogni cosa
ma tu non meriti più un attimo della mia vita



 
 
Grande Inverno si stagliava contro il cielo grigio in lontananza, con le torri e i cornicioni ricoperti da un manto bianco, così come la radura che lo circondava. La neve continuava a scendere in piccoli fiocchi e il freddo era estremamente intenso. Jaime rabbrividì e pensò che, una volta giunto al castello, avrebbe chiesto abiti più pesanti e una pelliccia da mettere sulle spalle, sempre che le Ladies di Grande Inverno non avessero preferito lasciarlo morire congelato. Il che non era da escludere.
In sella al suo cavallo nero, che aveva cavalcato per giorni e giorni fino ad arrivare lì, Jaime osservava la dimora degli Stark da lontano. L'ultima volta che era stato in quel posto le circostanze si presentavano ben diverse, sembravano trascorsi secoli da quando Re Robert si era recato a Grande Inverno per offrire a Ned Stark l'incarico di primo cavaliere. Tutto era cambiato da allora, ma soprattutto era stato lui a cambiare. Non era più colui che indossava la maschera di “Sterminatore di Re”, l'epiteto con cui era stato marchiato senza possibilità di appello. Adesso era Jaime, un uomo in grado di distinguere quello che era onesto da ciò che non lo era senza più nasconderlo, che aveva imparato ad ascoltare e a offrire il buono che aveva, quello stesso senso del giusto che un tempo lontanissimo lo aveva condotto a violare un giuramento, un gesto per il quale si era guadagnato di farsi etichettare come “Sterminatore di Re”.
Jaime doveva il suo cambiamento agli eventi che aveva vissuto, ma soprattutto esso era merito dell'unica persona che gli aveva visto l'anima. Quella persona ora si trovava proprio a Grande Inverno.
Jaime spronò il cavallo al passo e avanzò verso il castello, mentre i fiocchi di neve gli pungevano il viso, dove la barba era lunga di molti giorni. Se aveva galoppato fino a Grande Inverno, era per onorare la promessa che sua sorella non aveva avuto intenzione di mantenere fin dal principio.
L'istante in cui lei glielo aveva comunicato era stato decisivo, la corda si era spezzata, la natura di Cersei mostrata in tutta la sua meschina chiarezza. Jaime non intendeva prestarsi ai suoi giochi, non più, anche se significava rompere il filo che li univa.
Gregor Clegane aveva quasi estratto la spada, sarebbe bastato un cenno da parte di lei e avrebbe posto fine alla sua vita, ma in quel momento l'unica cosa che contava per Jaime era l'onore, a cui non sarebbe venuto meno anche a costo di morire.
Aveva voltato le spalle a Cersei e se n'era andato, sentendo riecheggiare il suo nome in un grido silenzioso e pieno di rabbia, e il rumore del loro legame che andava in frantumi, come una lastra di ghiaccio con troppe crepe che cede sotto il peso della verità.
A Cersei aveva dato tutto se stesso, aveva fatto qualsiasi cosa per lei, creduto in un domani da conquistare insieme, illudendosi che anche per sua sorella fosse lo stesso, ma si sbagliava, era stato soltanto un burattino nelle sue mani, e forse in fondo lo aveva sempre saputo. Cersei era stata la sua devozione, la sua luce, la sua ossessione, invece adesso non era più niente. Non gli interessava più niente. Ciò che odiava era l'amore che aveva provato per lei. Sapeva che presto o tardi sarebbe arrivata la sua vendetta, e lui sarebbe stato pronto ad affrontarla.
Giunse alle porte di Grande Inverno, dove due guardie gli sbarrarono la strada.
«Sono Jaime Lannister», si presentò smontando da cavallo.
I due uomini lo scrutarono e le loro mani corsero alle impugnature delle spade. Stava per giustificare la sua presenza lì, quando udì una voce alle loro spalle. Una voce che conosceva molto bene.
«Lasciatelo passare».
Le guardie si scostarono e lui oltrepassò la soglia della residenza degli Stark, trovandosi di fronte a Brienne, coperta da un pesante mantello.
Era contento di vederla, in realtà per tutto il viaggio aveva pensato al loro incontro, quando le avrebbe mostrato di aver mandato a farsi fottere la lealtà, quella verso la persona sbagliata.
«Ben arrivato a Grande Inverno», lo accolse lei in tono solenne, ma con i suoi occhi celesti che tradivano gioia.
«Grazie», rispose, mentre un solerte scudiero prendeva in consegna il suo cavallo.
«I tuoi uomini?», domandò Brienne pragmatica.
Jaime fece segno di no con la testa, rammaricato di dover dare la notizia. «Cersei non manderà nessuno, ha rotto la promessa, mi dispiace». Vide i pugni della donna serrarsi. «Ma ci sono io».
Brienne aveva assunto un'espressione tra lo stupito e l'irato, che fu sostituita da un'altra di autentico compiacimento, accompagnata da un cenno di assenso del capo.
«Darò di tutto, per quanto mi sarà possibile», garantì lui abbassando gli occhi sulla sua mano fatta d'oro coperta dal guanto nero.
«Tu hai molto da dare, Jaime».
Per tutta la vita aveva desiderato che qualcuno gli dicesse quelle parole, che credesse in lui, e lo guardasse in quel modo, con orgoglio perché aveva fatto la cosa giusta. Era tremendamente felice che a farlo fosse stata Brienne.
Lei era la sua purezza, la sua verità, la parte migliore di sé, ora più che mai ne era consapevole.
Il fatto che Cersei non avesse mantenuto fede alla sua promessa, non inviando il suo esercito, avrebbe costituito un grosso problema, se ne rendevano conto entrambi, ma le preoccupazioni erano rimandate a dopo, quel momento era riservato soltanto alle emozioni che i loro sguardi si stavano scambiando. Questa volta non era uno dei loro addii, ma un inizio.
«Vieni», lo invitò lei facendo strada verso l'interno del castello.
Jaime la seguì camminandole a fianco e strofinandosi le braccia. «Non avresti una pelliccia? Fa un po' freddo qui».
«E poi cos'altro, una coperta di lana e un materasso di piume?».
«Mmh, non sarebbe male».
Jaime scorse un lieve sorriso aleggiare sul volto di Brienne e sorrise a sua volta.
Si gelava lassù al Nord, ma nel suo cuore avvertì un calore che non aveva mai provato prima di allora.
L'amore si odia.
E l'amore si ama.



 

(“L'amore si odia” Noemi Feat.Fiorella Mannoia)




 
  
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