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Autore: tfoxr    18/11/2017    1 recensioni
Avete presente i gruppi di ragazzi popolari al liceo? Naturalmente. Ecco, in questi gruppi, avvolte, si nascondono ragazzi nerd, ma che dire nerd è poco eh. Da fuori non diresti mai che Tony abbia problemi a relazionarsi con le ragazze, neanche i suoi amici di una vita lo direbbero. Immancabile alle feste, e sempre socievole con la tipa di turno. In realtà quella di Tony non è altro che una maschera, modellata talmente bene da sembrare reale. Questa vita tra due mondi col tempo logora però, Tony deve trovare una soluzione.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Universitario
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"Ca**o è tardissimo"

Primo giorno di scuola e come al solito ero in ritardo. Svegliarsi presto dopo 90 giorni di fancazzismo era uno strazio. Per fortuna era il mio "ultimo" primo giorno di scuola. Vabbè dopo sarebbe arrivata l'università,ma non era da me pensare al futuro.

"squilla il telefono"

Io. "Ohi Lucia! B-Buongiorno." Balbetto un po', sonno e paura nel parlare con le ragazze è un mix perfetto per uno sfigato.

Lucia. "Buongiorno scemo! Ohi puoi darmi un passaggio questa mattina? I miei sono usciti presto per andare a lavoro."

Io. "Certo tranquilla, tra mezz'ora sono sotto casa tua."

Lucia. "Va bene. Mi raccomando non fare tardi scemo!"

Io. "Nono tranquilla, grazie del solito complimento eh! haha"

Lucia. "Lo sai che ti voglio bene haha. A dopo."

Io. "Lo so. A dopo."


Avete presente lo stereotipo della ragazza della porta accanto? Ecco, se avete presente il tipo, potete immaginare Lucia. Esteticamente perfetta, diciamocelo dai, una gran figa. Capelli lisci e castani, viso angelico e occhi azzurri. 

Inutile dirvi che aveva la coda di ragazzi invaghiti di lei dalle scuole medie. Abitava a due vicoli dietro casa mia, e la conoscevo da boh, credo da sempre. Elementari, medie e superiori, sempre in classe insieme. 

Naturalmente in tutto quel tempo ho dovuto fare anche la conoscenza di tutti i suoi ragazzi che si sono susseguiti nel tempo. In alcuni momenti credo anche di esserle piaciuto, ma non ho mai avuto il coraggio di spingermi oltre. Da buon sfigato ho preferito accontentarmi del ruolo di "amicone." Sempre pronto a consolarla quando litigava o si lasciava con qualcuno. Vabbè meglio non pensarci.

"Mamma io vado! Prendo la macchina."

"Va bene, stai attento mi raccomando!"

"Sisi."


Entrai in macchina, partii e nel giro di un minuto arrivai sotto casa di Lucia. Vicini di casa che più non si può insomma.

"squilla il telefono"  

Ca**o è Salvo. Dovevamo vederci al bar, l'avevo completamente dimenticato.

Salvo. "Zio ma dove cavolo sei! Sono dieci minuti che ti aspetto davanti al bar!"

Io. "Scusa Salvo, Lucia mi ha chiesto un passaggio, sto aspettando che scenda."

Salvo. "Va bene dai, ci vediamo a scuola allora. Ciao zio."

Io. "Ciao bello."

Se c'è una cosa che odio è aspettare in macchina. Per fortuna Dio ha creato il tabacco. Mi accesi una sigaretta. Dovrei smettere di fumare ma quest'anno ho la maturità, non mi sembra il caso di prendere decisioni così drastiche in un anno che si preannuncia turbolento. Mentre vagheggiavo sui miei innumerevoli vizi, la signorina finalmente si decise a scendere. Sentii il portone aprirsi e vedi lei uscirne tutta agghindata. Normale primo giorno di scuola, tutti precisi e ordinati come se dovessimo far colpo su qualcuno. 

Lucia. "Ciao scemo!"

Io. "Ciao scema. Che dici ci andiamo a scuola o no? Dai sali."


Parlare del più e del meno non è mai stato il mio forte, con le ragazze ancor di più. La cosa non era diversa neanche con una ragazza che conoscevo da più di 10 anni. 

Io. "Ohi poi hai risolto con Matteo?"

Lucia. "No. Ci siamo lasciati definitivamente, parliamo d'altro please?"

Io. "Va bene scusa. Non ti vedo da un po' non ero aggiornato haha."

Lucia. "Colpa tua che non ti sei fatto vivo per tutta l'estate, lo sai che ti dico tutto."

Io. "Hai ragione. Ho avuto un'estate piena di impegni."


In realtà ho evitato volutamente di chiamarla. La sola idea di andare a mare con lei mi creava prurito e stress. Sono uno sfigato, lo so.

Lucia. "Sì certo, un'estate impegnata a fare lo scemo all'estero."

Io. "Che intendi?"


Come immaginavo le storie delle nostre avventure in Grecia ormai erano di dominio pubblico. Del resto è quello che succede quando vivi in un piccolo paese. E in fin dei conti nessuno della nostra compagnia aveva evitato di divulgarle, me compreso.

Lucia. "Sei proprio scemo se cerchi di fare il vago con me. Ho saputo che ti sei divertito lì."

Non volevo affrontare quel discorso con lei. Ok ormai le stronzate raccontate giravano ma non avevo voglia di fomentarle ancor di più.

Io. "Si infatti. Il posto era fantastico e il mare spettaccolare. Ci siamo divertiti un casino!"

Lucia. "Vabbè come non detto. Sei proprio scemo."


Se solo sapessi. Volevo dirle la verità, ma avevo paura che mi reputasse un coglione. E poi, mi sembrava quasi gelosa. Anche se il coraggio di provarci non lo avrò mai, non mi dispiace pensare che forse, un po' le piaccio. O almeno a me piaceva pensarla così.

Arrivati a scuola parcheggiai la macchina nell'ampio spiazzale. Scendiamo e ci avviamo sotto il porticato. Dio, ora dovrò far finta di salutare con entusiasmo tutte quelle persone che in realtà odio. Purtroppo devo curare i rapporti sociali, non sia mai che perda punti nella testa di persone di cui non mi frega nulla. Quanto sono idiota.

"Oh finalmente è arrivata anche la coppietta! A quando le nozze raga?"

Ecco il solito umorismo spicciolo di Daniele, il burlone della mia classe. Burlone è una parola grossa, le sue stronzate fanno ridere soltanto lui.

Lucia. "Fanculo Dani!" 

"Ti ha risposto lei haha." Mentre dico questo gli do un pugnetto sulla spalla in segno di saluto.

All'improvviso ricevo un calcetto da dietro.

Salvo. "La prossima volta che mi dai buca le prendi."

Io. "Haha sicuro di riuscire a darmele?"

Salvo si mise a ridere e mi abbracciò, più che altro per dirmi una cosa all'orecchio.

Salvo. "Oh ma hai visto le primine? Zio quella classe è piena di fighe."

Io. "Ma avranno 15 anni."

Salvo. "Appunto, carne fresca haha."


Io. "Tu sei tutto scemo haha."

Salvo. "Zio ho deciso. Devo trovarmi una ragazza."


Io. "Buona fortuna, dove la trovi una che ti segue tra locali e serate passate tra canne e FIFA?"

Salvo. "Haha la troverò fidati. La caccia è partita!"

Risposi con un sorriso. Mentre mi guardavo intorno per vedere se ci fosse qualche faccia nuova fermai gli occhi su un gruppetto. Erano i ragazzi della 3d. Tra questi c'erano due ragazze che parlavano tra di loro, non ricordavo i loro nomi ma le avevo viste spesso l'anno prima e ricordo di aver pensato che fossero davvero due belle ragazze. Una alta, castana con i capelli corti e con gli occhiali. L'altra era bassina e con lunghi capelli biondi. Cercavo di capire quale delle due fosse più bella ma era impossibile capire quale delle due lo fosse di più. 

I miei film mentali vennero interrotti dal suono della campanella. All'improvviso una marea di ragazzi si riversarono verso l'entrata. 

Io. "Cazzo! Non posso salire in aula senza prima accendermi una sigaretta."

Fermai Salvo che si stava avviando verso l'entrata.

Io. "Oh che dici ci smezziamo una sigaretta prima di salire?"

Salvo. "Va bene, accendine una tua che io ne ho poche."

Io. "Okok."

Salvo. "Sai zio, credo che questo sarà un grande anno!"


Feci un tiro e nel mentre guardavo salire le due ragazze di prima.
Io. "Lo spero fratello."

FINE CAP. 3

Ringrazio tutte le persone che stanno leggendo questa storia. Nel caso abbiate dei consigli da darmi li accetto volentieri!
Ciao a tutti e buona lettura.
   
 
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