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Autore: orchidee    22/11/2017    1 recensioni
Ciao a tutte. Questa è la mia seconda FF. completa e da le risposte alla precedente, Besame. E' una storia forse un po' pazza e l'ho immaginata in due parti, in due momenti distinti. La prima si ricollega alla mia prima storia, la seconda è il seguito, ma si discosta e molto per temi e atmosfere. Spero possa piacervi e possa darvi magari qualche emozione. Grazie in anticipo a chi vorrà dedicare un po' del proprio tempo alla lettura.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fantasie'
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Capitolo 16
 
Quella sera però Marcella non accettò l'invito di Nicola, gli disse di non capire la ragione per cui le aveva regalato le sue quote, ma che non aveva nessuna importanza. L'Ecomoda sarebbe comunque stata dei loro figli e se aveva deciso di non rinunciare, era solo per loro. Era però confusa, credeva che quel regalo fosse una sorta di addio, un modo di chiudere, e in un certo senso lo aveva sperato. Ma lui era lì e le chiedeva di uscire a cena... Si limitò a chiedergli tempo sperando che non fraintendesse le sue intenzioni. Lei voleva superare l'avversione che provava per quell'uomo. Sapeva che nel momento in cui fosse riuscita a guardarlo senza soffrire avrebbe potuto ricominciare a vivere serenamente. E sperava di poter discutere con lui senza provare dolore molto presto. Nicola invece aveva interpretato la sua richiesta di tempo come se lei volesse semplicemente rimandare l'inevitabile e che ormai mancasse poco alla loro riconciliazione. 
Lui la ricopriva di attenzioni, era disponibile, le dimostrava ogni giorno il suo interesse, era tornato a condurre una vita lontana dai flash dei fotografi. Si impegnava con il lavoro e con i bambini. Lei non poteva non vedere quello che stava facendo.
 
“Cosa devo fare?”
“Perché non accetti?”
“Sarebbe strano...”
“Strano? Bere un caffè con un amico che non vedi da tempo, ti sembra strano?”
“Non pensavo mi avrebbe cercato qui in ufficio... Temo possa farsi idee sbagliate!”
“Ti ha invitato per un caffè! Non ti ha chiesto in moglie! Mi hai detto che ti era simpatico, che ti piaceva parlare con lui...”
“Beh, diciamo che l'alternativa oltre a Patrizia Fernandez e Monica Agudelo era Mario Calderon... Lui sembrava un santo e uno scienziato se paragonato agli amici che frequentavo qualche anno fa... Io non avevo la tua for... Io non ho mai avuto amici come... Beh, hai capito!”
“Quindi credo che sarebbe carino rivederlo!”
“Armando era convinto provasse qualcosa per me... E non so gestire una situazione del genere!”
“Marcella! Sono passati secoli, purtroppo per noi - Betty rise - anche se fosse, mi hai detto che è sposato...”
“Hai ragione, ma non esco con un uomo che non sia mio figlio da... Lo sai!”
“Ti farà bene! Passare un po' di tempo con gente diversa sarà solo un piacere...”
“Lui cosa ne penserà?”
“Che ti ha perso! Oppure non penserà a nulla! In questo momento non mi interessa!”
“Non devi rinunciare a lui per colpa mia! Hai dimostrato di essere la migliore delle amiche, ma non sei obbligata a continuare ad evitarlo...”
“Non lo faccio per te! Io credo che Nicola non sia cambiato... È vero, non sta più combinando sciocchezze, sembra tornato quello di una volta... Ma in fondo non mi convince... Temo che il suo, sia solo un modo per riconquistare te! Non mi sembra sincero... È solo un uomo di successo, compiaciuto di se stesso e convinto che tutti debbano sottostare ai suoi capricci, o bisogni!”
“Non mi interessa...”
“Non credo sia così! Anzi credo che tu abbia avuto la stessa sensazione! Posso dirti che se fosse tornato il mio fratellino, il ragazzo di una volta, ti spingerei a perdonarlo! O almeno proverei a essere dalla sua parte...”
“Non lo perdonerei comunque!”
“Se fosse sincero lo perdoneresti! E ne varrebbe la pena!”
“Non è così... Quindi devo uscire con Luca?”
“Direi che se tu non lo facessi, mi offenderei! Amica mia, ti divertirai!"
 
E in effetti fu così. Qualche giorno dopo, Marcella aveva incontrato Luca in una caffetteria poco distante dall'Ecomoda. Era sinceramente indecisa se vederlo, un po' intimorita da una situazione tutto sommato nuova. Era strano, da sempre aveva interagito con uomini di ogni tipo, era abituata a trattarli come pari e loro la rispettavano e alcuni la temevano. Molti dei suoi dipendenti erano uomini. Ma le sembrava diverso. Era abituata a lavorare con gli uomini, ma sapeva che in quel caso si trattava di un incontro amichevole. Comunque si era sforzata di essere come ogni donna al mondo e non se ne era pentita. Luca si era dimostrato un'ottima compagnia. Non era cambiato, era gentile e affabile. Con modi eleganti ed educati. Era piacevole conversare con lui e si era divertita . Tanto da non rendersi conto che i caffè erano diventati due a cui si erano aggiunti dei succhi di frutta. Mariana la chiamò preoccupata non vedendola tornare. Marcella guardò l'orologio e si accorse che erano passate più di due ore. Salutò Luca che si fece promettere di rivederla, magari per una cena, senza fretta. Lei accettò sorridendogli. Una volta tornata in ufficio si rese conto che in quelle due ore aveva completamente dimenticato il dolore che non la abbandonava da troppo tempo. Si scoprì a sorridere da sola. Era stata solo una breve uscita con una persona che non la guardava con commiserazione o giudicando la sua vita, i suoi errori. Una persona che le aveva fatto riscoprire un po' di spensieratezza e non vedeva l'ora di poter ripetere l'esperienza. 
“Marcella!! Ero in pensiero... Ti ho mandato dei messaggi ma non hai risposto e quando ho chiamato in ufficio Mariana mi ha detto che non eri ancora rientrata...”
“Scusami cara, non mi sono accorta che erano passate due ore... So che ti avevo promesso di farti sapere qualcosa...”
“E quindi? È andata bene?”
“Beh, non so cosa tu intenda, ma mi sono divertita. Luca non è molto diverso da come lo ricordavo! Abbiamo parlato di un sacco di cose ed è stato molto piacevole!”
“Lo sapevo! Sapevo che ti avrebbe fatto bene!”
“Prima che tu me lo chieda, sì, mi ha invitata a cena... Ho accettato. Credo mi farà conoscere sua moglie!”
“Peccato sia sposato!”
“Betty, per favore! Perché dovrebbe essere un peccato?”
“Perché penso tu abbia bisogno di una persona che ti faccia dimenticare le amarezze...”
“Credi non sia in grado di stare sola?”
“No! Al contrario! Io penso che tu sia bravissima a stare da sola! Ma credo anche che staresti meglio se riuscissi a condividere qualcosa con una persona...”
“Mi spiace, ma Luca ha una moglie e non sarà lui quella persona!”
“È un passo! È comunque un passo!”
Betty salutò l'amica felice di averla sentita serena e dopo tanto tempo un po' meno triste.
 
Contro ogni aspettativa Luca non presentò nessuna moglie a Marcella. Si erano incontrati in un piccolo ristorante non troppo frequentato e Marcella fu stupita di trovarselo davanti solo. Si sentì come se stesse tradendo la fiducia di una donna che nemmeno conosceva e si chiuse nei confronti dell'amico. Luca si rese conto che la donna che aveva davanti sembrava molto più distaccata e scostante rispetto a quella che aveva riscoperto pochi pomeriggi prima. Cercò di farla sorridere ma nonostante tutto sembrasse andare per il meglio, Marcella sembrava lontana. 
“Marcella, c'è qualcosa che non va? Mi sembra non ti stia divertendo... Forse il ristorante non è di tuo gradimento? Oppure molto più probabilmente ho sbagliato qualcosa?”
“Ecco, nulla di tutto questo! Il locale è molto carino e tu sembri davvero una persona perbene! Però mi chiedo per quale motivo tu mi abbia invitato a cena. Pensavo fosse un modo per presentarmi tua moglie, invece non solo tu non l'hai portata, ma soprattutto non parli di lei in nessuna occasione... Non voglio che tu creda che io sia qui per qualcosa di diverso da quello che è...”
“Io pensavo tu fossi qui per chiacchierare, per ridere delle nostre avventure da ragazzini e per raccontare qualcosa su di noi... Tutto qui!”
“Perché allora non c'è tua moglie?”
“Perché mia moglie, la mia ex moglie, vive a Città del Messico insieme al suo compagno, mio ex amico, per il quale mi ha lasciato lo scorso anno! È per questo motivo che sono tornato a Bogotà. E te ne avrei parlato se non mi fossi preoccupato per tutta la sera del tuo strano umore...”
“Scusa... Non lo immaginavo...”
“Non importa... Marcella, mi dispiace molto che abbia pensato queste cose... E mi dispiace molto di più che il tuo matrimonio ti abbia portato a pensare che tutti gli uomini siano indegni della tua fiducia...”
“Non hai alcun diritto di giudicarmi!”
“Non lo sto facendo! Io non ti ho chiesto nulla! Non mi interessa per quale motivo il tuo matrimonio sia finito! Ma eri una ragazza piena di vita e la vivevi con gioia e spensieratezza! Questa sera invece sei dura e inflessibile... Il dolore cambia le persone! Lo so bene perché anche per me non è stato facile accettare quello che mi ha fatto la mia ex, ma quando incontro una persona non mi pongo sulla difensiva...”
“Tu conosci solo la ragazza che ero! Non la donna che sono diventata... Ho passato un periodo difficile tutto qui...”
“Allora voglio essere del tutto sincero! Ti ho invitata perché mi piaci! Mi sei sempre piaciuta! Ho sempre adorato il tuo sorriso e quando l'altro giorno me lo hai regalato, ho capito che non volevo né potevo farmi sfuggire l'occasione di rivederti! Mi piaci! Non lo nego e spero che questa sia solo la prima di una serie di cene... Ora puoi alzarti e andare via! Ma spero rimarrai, finiremo la cena e parleremo... Di quello che vuoi!”
“Luca, io non mi sento pronta per una cosa del genere... Scusami!”
Marcella lo lasciò solo, tornò a casa e pianse. Pianse per il modo in cui si era comportata e per aver giudicato un uomo a causa dei suoi pregiudizi! E pianse per il suo matrimonio e per Nicola che amava con tutta se stessa, che non riusciva a dimenticare e che gli aveva rovinato la vita! Che la confondeva con il suo comportamento ambiguo. Lo odiò con tutta la forza che le rimaneva.
Il mattino seguente, Mariana la avvertì che era arrivato un mazzo di fiori e che si era permessa di accettarlo, le chiedeva scusa ma non sapeva cosa fare e aveva preferito ritirarlo per non sbagliare. Marcella entrò in ufficio e notò che i fiori non erano gli stessi che le inviava Nicola qualche tempo prima. Lesse il biglietto e i suoi dubbi trovarono conferma. Luca le chiedeva scusa per essere stato inopportuno. Le chiedeva di dimenticare quella disastrosa serata e che sperava di rivederla. Ma non l'avrebbe disturbata se non fosse stata lei a cercarlo. Sorrise...
“Signora Marcella, vuole che li butti via?”
“No, no Mariana, grazie!”
Rimase qualche minuto a riflettere poi chiamò l'unica che sapeva poteva aiutarla infondendole un po' di fiducia. Le raccontò quello che era successo la sera prima e tutte le sue paure. Betty le disse solo che aveva il diritto di rifarsi una vita, era uscita con una persona che era stata sincera e che forse quella persona, meritava almeno una possibilità con lei! Quando chiusero la telefonata Marcella inviò un breve messaggio a Luca in cui gli faceva sapere di lasciarle solo un po' di tempo, lei avrebbe avuto piacere a rivederlo.
 
Betty era entusiasta della possibilità che Marcella ricominciasse a credere negli altri e sopratutto a se stessa. Non credeva che Nicola fosse davvero cambiato. Gli sembrava solo avesse messo da parte i colpi di testa per riconquistare la fiducia della moglie e quella degli amici. Non dubitava fosse pentito di quello che aveva fatto! Ma era convinta che ancora non avesse davvero capito il male che aveva provocato e che ancora sottovalutasse i suoi errori. Non credeva fosse sincero. Eppure lui era sempre stato il suo migliore amico. La spalla su cui appoggiarsi nei momenti difficili. Nicola c'era sempre stato! Sempre! Non l'aveva mai abbandonata e l'aveva sempre sostenuta. Si chiedeva se lei fosse una buona amica, se davvero il modo in cui lo trattava fosse giusto. Eppure aveva provato a parlargli. Ma senza cavare un ragno dal buco. Lui era troppo convinto delle sue possibilità, troppo convinto che il successo ottenuto fosse sufficiente per meritare rispetto... Nicola era un ragazzo dolce, rispettoso e credeva nell'amore! Lo era sempre stato! Anche quando Ugo Lombardi lo aveva trasformato in un uomo di classe, facendolo diventare sicuro di se e delle sue possibilità, non era cambiato. Aveva diretto una grande azienda e l'aveva trasformata in una multinazionale con un fatturato da capogiro. Era riuscito, con il suo lavoro, a rendere grande una piccola compagnia che gli aveva permesso di comprare parte dell'Ecomoda. Ma era rimasto fedele a se stesso! Si dedicava al lavoro e alla donna che amava. Per lui non era importante il giudizio della gente. Non era interessato al clamore che spesso lui e sua moglie suscitavano quando partecipavano ad eventi mondani. Per lui l'unica cosa importante era la sua famiglia. Il lavoro gli permetteva di dare alla moglie e ai figli tutto quello che lui non aveva mai avuto. E poi amava il lavoro che svolgeva, si trovava bene a giocare con i numeri, con azioni o fondi. Era quello che sapeva fare. Ma aveva sempre svolto il suo lavoro rispettando gli altri, i dipendenti, le loro esigenze. Non aveva mai lucrato sugli altri ed era riuscito a vincere la sua scommessa. Era un uomo ricco e importante, rispettato. La piccola TerraModa, nata solo per non far fallire l'Ecomoda, produceva una grande ricchezza e impiegava decine di dipendenti. L'aveva resa un'eccellenza e lei lo aveva aiutato. Avevano lavorato insieme per anni, senza un problema, uno screzio. Poi lei se n'era andata. Lui aveva ripreso la dirigenza e continuava a gestirla con incredibili profitti. Ma anche in quel caso era cambiato. Era diventato più spregiudicato, non pensava più a rispettare tutti, ma solo a tutelare gli interessi dei suoi clienti e i suoi. Non era sbagliato, era un lavoro, ma lui era stato capace di avere successo senza violare i suoi valori. Ora invece era solo uno dei tanti ricchi interessati solo a se stessi. Quando era successo? Sicuramente tutto era iniziato con la crisi del suo matrimonio. Sapeva che il suo amico soffriva per quello che era successo e per la situazione che ne era derivata, aveva smesso di credere che la sua famiglia fosse tutto? No, non era quello. Ma aveva sicuramente perso la fiducia in ciò in cui credeva. Aveva lottato per rendere felice sua moglie. Si era impegnato, felice di quello che faceva ed era bastato così poco perché tutto andasse in pezzi! Pochi secondi. Se quella macchina avesse accellerato o rallentato qualche secondo prima... Era quello il momento in cui Nicola era cambiato. Avevano cercato di stare vicino a lui e a Marcella, ma era evidente che non erano riusciti ad aiutarli. Cosa aveva sbagliato? Cosa avrebbe potuto fare lei per i suoi amici? Per Nicola? Avevano parlato tanto, poi ad un certo punto si era allontanato anche da lei! Forse quando aveva iniziato la relazione con un'altra donna... Poi era stato impossibile discutere con lui. 
“Nicola...”
“Ciao Betty! Come stai?”
“Ecco io sono preoccupata per te... Come stai?”
“Se ti riferisci al fatto che io e Marcella non siamo ancora tornati insieme, stai tranquilla! Sono certo che le cose stiano cambiando.”
“Perché non ci vediamo? Mi piacerebbe parlare un po' con te!”
“Ti va di passare per un caffè qui in ufficio? Sono un po' impegnato con un affare che sembra ostico e non riesco a muovermi...”
“Volentieri!”
Nicola non badò al tono dell'amica, e anche quando si incontrarono non diede molto peso agli avvertimenti di Betty. Per lui era chiaro che Marcella lo amava e non considerava nessuna possibile alternativa.
“Nicola, perché non ti prendi tempo per pensare?”
“Betty, io non devo pensare a nulla! Con Marcella ho sbagliato tutto, lo so! Sto cercando di rimediare! Mi impegno nel lavoro e non ho più combinato alcun casino... Lei lo sa e sono certo che sappia anche che lo faccio per lei...”
“Dovresti farlo per te stesso! Perché hai capito che andare a letto con ogni donna che capita è sbagliato, che non ti rende migliore o più interessante! Dovresti farlo per rispetto di tutte le donne, non solo per la tua ex moglie!”
“Nessuna donna si è lamentata Betty! Nessuna! Ero libero, non ho fatto nulla di male... Forse avrei potuto essere più discreto per lei... Ma mi spieghi perché continui a giudicarmi?”
“Non ti sto giudicando... Io vorrei solo ritrovare il mio amico Nicola, quella meravigliosa persona sempre pronta a capire me e gli altri! Disponibile e gentile! Anche nel lavoro... Mi sembra che in questi uffici ci sia invece un clima molto teso...”
“Solo per l'affare di cui ti parlavo, sì, sono sotto pressione ma quando lo avrò portato a termine anche i dipendenti avranno il loro tornaconto!”
“Sono sicura che sarà il solito successo, ma non parlo dei guadagni, sto parlando delle persone che perderanno tutto per colpa del tuo affare!”
“Non posso accollarmi i problemi degli altri!”
“No, hai ragione ma abbiamo sempre gestito la TerraModa con un occhio anche agli altri...”
“Si tratta di una banca! Una banca e basta! Hanno fatto degli investimenti sbagliati e ora sono sull'orlo del fallimento. Io interverrò con un aiuto che salverà molti dei soci, dei dipendenti e degli investitori! Chi ha sbagliato pagherà! Ma si tratta dei dirigenti incompetenti!”
“Alcune delle persone di cui parli hanno una famiglia! Se hanno commesso degli errori è stato perché si sono fidati di speculatori senza scrupoli...”
“Dovrei perdere milioni di dollari per persone che non hanno saputo fare il proprio lavoro?”
“Qualche tempo fa forse lo avresti fatto... O forse avresti gestito tutto con meno spregiudicatezza...”
“Beh, forse... Ma sai bene che si tratta solo di lavoro!”
“Solo lavoro? Hai ragione, ti prometto che non mi intrometterò più! Voglio solo dirti che nemmeno a Marcella piace il tuo modo di agire...”
“Hai parlato con lei di queste cose?”
“No, quando parliamo non sono queste le cose di cui discutiamo, ma sai che disprezza l'avidità, la superbia...”
“Non le è mai importato come gestivo la TerraModa...”
“Perché sapeva come lo facevi! Voglio darti un consiglio e spero tu capisca che se lo faccio è perché ti voglio bene! Se davvero vuoi provare a riconquistarla torna ciò che eri! Falle riscoprire il ragazzo di cui si era innamorata. Dimostrale di non essere solo un uomo senza scrupoli che considera le donne come oggetti, che hai smesso di cercarle perché il sesso non è quello che vuoi! Non solo per farle un piacere! Che nel tuo lavoro sei bravo e non hai bisogno di rovinare gli altri per avere successo! Torna ad essere dolce, sincero! Gentile! Non arrogante e convinto di te stesso! Mettiti in discussione e non pretendere nulla dagli altri! Non pensare solo a te stesso e a quello che vuoi tu! Ti sei chiesto cosa voglia lei? Cosa davvero vuole?”
“Lei mi ama, vuole essere felice e lo sarà solo con me!”
“No! Lei vuole la pace e vuole un uomo con cui ridere! Con cui parlare, con cui condividere le cose belle e anche quelle brutte! Non con un uomo ricco e soddisfatto, che pensa a se stesso come ad un dio!”
“Io non sono come mi descrivi...”
“Forse, ma ti assicuro che è difficile vedere qualcosa di diverso!”
“Allora cosa devo fare?”
“Io non so! Non lo so quello che devi fare! Ma sono certa che quando avrai capito che non sono le parole ad essere importanti, che non è quello che appare ma quello che davvero è a qualificarti, sono certa che con lei avrai una possibilità...”
Nicola non le rispose. Lei lo salutò.
   
 
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