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Autore: Socialbutterfly85efp    24/11/2017    0 recensioni
Blaine Anderson viveva una vita normale a New York.
Beh.. normale quanto poteva quando sei un medico del pronto soccorso.
Le sue giornate consistevano , normalmente, nel prendersi cura dei suoi pazienti e sistemare le cartelle cliniche.
Poi tornava a casa , si rannicchiava sul divano con del cibo da asporto e guardava il finale di qualche partita.
I suoi amici lo prendevano sempre in giro sull’aver bisogno di ravvivare la sua vita amorosa, ma Blaine rispondeva sempre di non avere tempo. Cosa che era solo una parte di verità.
L’altra era che non aveva ancora incontrato la persona giusta.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Mercedes Jones, Rachel Berry, Sam Evans | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Da quando Kurt aveva accettato il suo invito, Blaine era stato al settimo cielo.

Aveva cominciato a cercare online un bel ristorante per l’appuntamento.

Quando trovò il nome di un piccolo ristorante italiano, che guarda caso era vicino a dove abitava Kurt, Blaine fece immediatamente la prenotazione.

Blaine era davvero eccitato e non vedeva l’ora che arrivasse Martedì.

Anche se aveva dal lavoro su cui concentrarsi, ogni volta che aveva una pausa, il suo imminente appuntamento con Kurt riempiva i suoi pensieri.

Invece Kurt, che era stato molto impegnato ad occuparsi di Lila e Cory, non ebbe quasi un attimo di tempo per pensare al suo appuntamento con Blaine.

Forse era stata una cosa buona.

Quando finalmente arrivò il Martedì, Blaine passò la maggior parte della giornata ad assicurarsi che tutto fosse perfetto.

Decise di aver bisogno di un nuovo completo perché quando aprì l’armadio non trovò nulla che andasse bene per un “primo appuntamento”.

Blaine afferrò velocemente il portafogli, il cellulare e le chiavi ed uscì di casa.

Aveva un paio di ora per fare compere prima di dover andare a prendere Kurt, così si avviò verso il centro commerciale.

Una volta al centro commerciale , Blaine si diresse verso uno dei negozi più grande.

Cominciò a guardarsi intorno nel reparto liquidazioni per uomo.

Niente colpì la sua attenzione , così continuò a cercare.

Alla fine, trovò una bella camicia blu con il pantalone abbinato.

Trovò velocemente la sua taglia ed andò a provarli.

Mentre era nel camerino si guardò attentamente allo specchio.

Gli piaceva come gli stava questo nuovo completo , ma pensò di aver bisogno di qualcosa da abbinare.

Forse un nuovo papillon?

Blaine si cambiò ed andò a cercare dove fosse il reparto accessori.

Una volta trovato, cercò tra i papillon di vari colori e forme fin quando non trovò quello perfetto.

Poi pagò il suo nuovo completo e tornò nel suo appartamento e cominciò a prepararsi per l’appuntamento.

Nel frattempo a casa Hummel, Kurt stava aiutando Carole a preparare la cena, prima di prepararsi per il suo appuntamento.

Aveva parlato del suo appuntamento con Blaine insieme a Burt e Carole, ma aveva tenuto il segreto con Lila e Cory.

Non voleva sconvolgerli e lasciarli in lacrime con i suoi genitori.

“Allora... sei eccitato per il tuo appuntamento di stasera?” sussurrò Carole mentre tagliava le verdure.

Kurt scrollò le spalle.

“Credo... voglio dire... come ho anche detto a Rachel... è passato così tanto dall’ultima volta che sono uscito per un appuntamento.”

Carole annuì.

“Ma scommetto che una volta fuori... ti divertirai..” 

“Non so se mi ricordo cosa significhi divertirti” confessò Kurt.

Carole rise ed avvolse un braccio sulle spalle dei suo figliastro.

“Oh tesoro... andrà bene” lo rassicurò.

Kurt sorrise per tutto il tempo in cui finirono di preparare la cena.

Dopo che Lila e Cory finirono di cenare, Kurt per prima cosa, fece il bagno a Cory mentre Lila finiva di fare i compiti con Burt e Carole.

“Ok... ometto... è l’ora di lavare i capelli” disse Kurt, passandogli un asciugamano  per coprirsi gli occhi.

“Ok  papà” rispose Cory, coprendosi gli occhi.

Kurt raccolse un po’ d’acqua in un contenitore di plastica  e la versò sulla testa di Cory già bagnata.

Quando sentì l’acqua scorrergli sulla schiena , Cory iniziò ad agitarsi e a ridacchiare.

Amava la sensazione dell’acqua che scorreva sulla sua schiena.

“Ok pesciolino... finito” disse Kurt, “ vuoi giocare con i tuoi giocattoli nella vasca per un po’?”

Cory annuì e Kurt rise.

“ok... metto il timer e quando suona... significa che è il momento di uscire” lo istruì Kurt , mentre prendeva il timer dal mobiletto sopra il lavandino , impostandolo su 3 minuti.

Cory sprizzò l’acqua  con i suoi giocattoli , ridendo.

Amava stare in acqua...

Era un piccolo pesciolino...

Amava fare il bagno... ma odiava uscire dalla vasca...

Non appena il timer suonò, indicando che Cory doveva smettere di giocare e che era il momento per lui di uscire dalla vasca… Cory non ne fu felice.

“Ok Cory... è l’ora di uscire...” disse Kurt

“No!” piagnucolò Cory.

“Si... è ora di andare a letto” lo rimproverò Kurt, mentre tirava su un bagnato Cory fuori dalla vasca e lo avvolgeva in un asciugamano asciutto e pulito.

Cory iniziò a sbadigliare.

“Storia?” chiese.

Kurt rise, mentre continuava ad asciugare suo figlio.

“Si... ma penso che tu debba aspettare che faccia il bagno a Lila”

“La “mia” Lila!” lo corresse Cory.

Kurt rise per quanto divertente fosse suo figlio.

“Ok... la “tua” Lila”

Cory sorrise.

Una volta che Cory fu completamente asciutto, Kurt gli mise un pannolino ed un pigiama pulito.

“Perché non vai al piano di sotto a leggere un libro con nonno e nonna mentre faccio il bagno alla “tua” Lila” gli suggerì Kurt.

Cory annuì e scese al piano di sotto con Kurt che lo seguiva fino in salotto, dove Lila stava leggendo un libro con Burt e carole.

“Hey Lila... è l’ora del tuo bagno... zucchina” disse con dolcezza Kurt.

Lila mise il suo segnalibro nel libro e lasciò che Kurt la prendesse in braccio e la portasse al piano di sopra.

“Mi laverai i capelli stasera?” chiese Lila mentre andavano in bagno.

“No.. te li ho lavati ieri sera...” rispose Kurt, mentre la sistemava con attenzione sul gabinetto.

“Prima di farti il bagno... vado a prenderti il pigiama” 

Lila annuì.

Kurt andò nella stanza di sua figlia, prese un pigiama pulito e tornò in bagno.

“Ok... nanerottola... andiamo a pulirci...” sorrise Kurt.

Le tolse con attenzione i vestiti , cercando di non farle male.

Poi iniziò a farle delle spugnature. 

“Per quanto tempo ancora devo fare queste spugnature schifose” chiese Lila, chiaramente annoiata.

Kurt sospirò.

“So che non ti piace tesoro... ma non dobbiamo far bagnare i gessi” le spiegò Kurt.

Lila si accigliò.

“Mi dispiace” si scusò Kurt.

Una volta che Lila fu lavata, Kurt le infilò il pigiama e la portò in braccio nella sua camera da letto.

Stava dormendo nel letto di Kurt da quando era tornata dall’ospedale.

Era quasi terrorizzata di dormire nel suo letto a castello.

Kurt capiva.

Cory entrò di corsa e si infilò nel lettone accanto alla sorella.

Burt e Carole erano uno accanto all’altro sulla soglia.

“Ok... nonno e nonna vi hanno letto due storie... quindi è ora di augurare la buonanotte” disse con dolcezza Kurt.

“Vi voglio un mondo di bene… ci vediamo domattina” diede ad entrambi un bacio sulla guancia e li guardò chiudere gli occhi ed addormentarsi.

Kurt afferrò il vestito che aveva lasciato appeso sull’anta dell’armadio e lasciò silenziosamente la stanza, chiudendo la porta dietro di se.

“Vado a cambiarmi adesso” sussurrò ai suoi genitori.

Loro annuirono e poi, mentre Kurt si diresse verso la camera degli ospiti, scesero al piano di sotto.

Kurt aveva portato tutto l’occorrente per la doccia e le sue creme idratanti nel bagno degli ospiti, solo per quella sera, perché sapeva che i suoi figli volevano dormire nel suo lettone e non voleva disturbarli o farli arrabbiare.

Dopo aver fatto la doccia, si vestì; aveva scelto una camicia bianca con un gilet nero , i jeans scuri e le sue Converse blu.

Scese al piano di sotto e si diresse in salotto.

“Allora... cosa ne pensate?” chiese a suo padre e a Carole, in piedi davanti a loro facendo una piroetta.

“Sei bellissimo Kurt” disse Carole con enfasi.

“Stai bene figliolo” rispose Burt .

“Non pensate sia un po’ troppo?” chiese Kurt preoccupato.

“ No tesoro... stai benissimo... ti amerà” si complimentò Carole.

Kurt sorrise.

“Grazie” disse guardando l’orologio, “ sono quasi le 8”

“Rilassati Kurt...arriverà” disse Burt , alzandosi e poggiando una mano sulle spalle di Kurt cercando di tranquillizzarlo.

Kurt prese un profondo respiro e cominciò a pensare a tutto quello di cui aveva bisogno di fare prima di uscire e ad assicurarsi di avere tutto quello di cui aveva bisogno per la serata.

“Se Lila o Cory si dovessero svegliare durante la sera, per favore non ditegli dove sono andato... solo... ditegli semplicemente che sono da Rachel.” esclamò Kurt.

“Ti vuoi rilassare?” lo pregò Burt, “ tutto andrà bene... non c’è nulla di cui preoccuparsi... questa non è la prima volta che ci occupiamo dei nostri nipotini...”

Kurt annuì.

“Lo so... ma sono stati davvero appiccicosi in questi giorni... soprattutto da quando Lila si è fatta male”.

Carole annuì.

“Lo capisco tesoro... ma fidati di me... andrà tutto bene.

Vogliamo che esci... che resti fuori tutto il tempo che vuoi e che tu diverta “ insistette Carole.

Kurt sospirò.

“Hai ragione... per quanto odi ammetterlo... avete entrambi ragione.”

Sia Burt che Carole sorrisero e risero.

Un paio di minuti dopo, ci fu un lieve bussare alla porta seguito dal vibrare del cellulare di Kurt.

Kurt lo prese e vide che era un messaggio di Blaine.

“Hey Kurt... sono qui fuori...

Non voglio suonare il campanello perché hai detto che i bambini avrebbero dormito a quest’ora così ho provato a bussare quando più piano ho potuto... 

Ti sto messaggiando solo nel caso non avessi sentito.

Blaine”

Kurt sorrise ed andò ad aprire la porta.

Blaine era li, un sorriso sul volto ed un mazzo di rose gialle e rosse in mano.

“Ciao Kurt” lo salutò Blaine.

Kurt restituì il sorriso .

“Ciao Blaine...”

Blaine abbassò lo sguardo sui fiori.

“Oh... questi sono per te” gli disse Blaine allungandogli i fiori.

Kurt cominciò ad arrossire.

“Wow.. .sono bellissimi… grazie..”

Blaine sorrise.

“Prego..”

“Vuoi entrare un minuto?” suggerì Kurt.

“Umm...” esitò Blaine.

“Perché non lasciate a me i fiori così voi due potete uscire?” suggerì Carole, arrivando da dietro Kurt e prendendo i fiori.

“Oh... Blaine... lei è la mia matrigna... Carole...  Carole lui è Blaine” li presentò Kurt.

“E’ un piacere incontrarti Blaine” rispose Carole.

“Anche pe me” rispose Blaine.

“Divertitevi voi due” urlò Burt dal salotto.

Kurt ruotò gli occhi.

“Pronto ad andare?” chiese Blaine.

Kurt afferrò velocemente il suo cappotto ed uscì con Blaine, chiudendosi la porta alle spalle.

“Pronto”

Blaine e Kurt di incamminarono verso il ristorante.

“Allora... dove stiamo andando?” chiese Kurt.

“E’ una sorpresa” rispose Blaine , mentre giravano l’angolo.

“Ti prego... dimmi che non è un BBQ*?”  si lamentò Kurt.

Blaine rise.

“No... non preoccuparti... ho ascoltato le tue raccomandazione e mi sono tenuto alla larga dalla salsa barbecue.”

Kurt scosse la testa.

“Allora,.. Lila come sta?” chiese Blaine.

“Sta bene... mi dispiace tanto che ha gettato per terra il tuo regalo... credo fosse arrabbiata perché non riusciva ad usare entrambe le mani...” spiegò Kurt, “quando è tornata a casa... e Cory le ha dato il suo regalo di bentornata... non ha voluto aprirlo...

Credo fosse troppo da affrontare per lei in un solo giorno”.

Blaine annuì.

“Non ti preoccupare... capisco...”

Voltarono ad un altro angolo e si ritrovarono davanti ad un ristorante italiano.

Kurt si voltò verso Blaine.

“Blaine... dove siamo?” chiese chiaramente confuso.

Blaine prese le mani di Kurt tra le sue e lo tirò verso l’entrata.

“Qui è dove mangeremo... ma solo per  la cena.

Prenderemo il dessert da un’altra parte”.

Kurt sollevò un sopracciglio, ma comunque seguì Blaine. 

“Buonasera... tutto okay stasera?”

Blaine sorrise.

“Si... ho una prenotazione a nome Anderson”.

La direttrice abbassò lo sguardo sul blocco delle prenotazioni, poi guardò di nuovo Blaine.

“Si... se mi seguite, vi mostrerò il vostro tavolo...” prese due menù e li accompagnò al loro tavolo.

Gli aveva riservato un tavolo molto intimo, con luci soffuse.

Porse loro i menù, quando Blaine e Kurt si sedettero uno di fronte all’altro.

“La vostra camerier arriverà tra un minuto... buon appetito” disse dolcemente e se ne andò.

Blaine e Kurt aprirono i loro menù.

Blaine alzò lo sguardo dal menù e sorrise a Kurt.

Kurt alzò lo sguardo velocemente e vide il sorriso sul volto di Blaine.

“Cosa?” chiese preoccupato Kurt.

Blaine rise.

“Nulla... sono solo molto felice” 

Kurt sorrise.

“Anche io...”

La loro conversazione fu interrotta dall’arrivo di una giovane donna al loro tavolo.

“Buonasera... il mio nome è Jessica e sarò la vostra cameriera per stasera” si presentò, “volete cominciare con un po’ di vino?”

Blaine guardò Kurt.

“Vuoi del vino?” 

Kurt sospirò.

“In realtà non bevo vino da anni” .

“Entrambi prenderemo un bicchiere di vino rosso della casa” disse Blaine.

Jessica annuì e segnò l’ordinazione sul suo tablet.

“Due bicchieri di vino rosso della casa... volete anche dell’antipasto?”

“Umm... in realtà ancora non abbiamo deciso...” ammise Blaine.

Jessica annuì.

“Bene... vado a prendervi da bere e vi lascio dell’altro tempo per studiare i menù”.

Blaine e Kurt annuirono, ringraziandola, poi Jessica andò via.

Blaine e Kurt studiarono i loro menù per decidere, finalmente, cosa ordinare.

“Sai già cosa prendere?” chiese Kurt.

Blaine annuì.

“Penso che prenderò i manicotti”.

Kurt rise.

“E tu? “ chiese Blaine.

“Stavo pensando alla parmigiana di melanzane” ammise Kurt.

Jessica tornò e poggiò i bicchieri di vino di fronte a loro.

“Grazie” dissero Blaine e Kurt all’unisono.

Jessica sorrise.

“Prego... avete deciso o avete bisogno di un altro po’ di tempo?”

“Penso che siamo pronti” rispose Kurt.

Jessica prese il suo tablet pronta a segnare le loro ordinazioni.

“Io... prendo la parmigiana di melanzane, per favore” chiese Kurt.

Jessica annuì.

“ E per lei?” chiese a Blaine.

“Io prendo dei manicotti*, per favore” rispose Blaine.

Jessica annuì di nuovo.

“C’è altro che posso portarvi?”

Entrambi gli uomini scossero la testa.

“Ok... porto di la le vostre ordinazioni che arriveranno presto” sorrise Jessica, mentre riprendeva i menu, poi andò via.

Una volta che furono di nuovo soli, Blaine decise di  iniziare una nuova conversazione.

“Allora... hai sempre vissuto qui a New York?” gli chiese

“A dire il vero, dopo il diploma mi sono trasferito qui , per il college, dall’Ohio”.

Blaine spalancò immediatamente gli occhi.

“Davvero? Anche io vengo dall’Ohio”

“Oh mio dio... io sono di Lima e tu?” chiese Kurt.

“Io da Westerville... penso sia , probabilmente, ad un paio di ore da Lima” ammise Blaine.

Kurt annuì.

“Quindi... hai incontrato la mia famiglia... cosa mi dici di te? Hai fratelli o sorelle?” 

Blaine annuì, prendendo un sorso di vino.

“In realtà, ho un fratello più grande di me... è un attore e vive in California. 

Col fatto che siamo entrambi molto impegnati, non ci vediamo molto spesso” 

Kurt aggrottò la fronte.

“Oh... mi dispiace... per questo“.

Blaine scosse la testa.

“Non esserlo... 

Non andiamo molto d’accordo quando siamo nella stessa stanza... quindi penso... sia meglio così” si lasciò scappare una risatina.

Kurt prese un sorso di vino.

“ Hai sempre voluto diventare un medico?”

Blaine scrollò le spalle.

“Beh... all’inizio volevo diventare un famoso cantante... ma mio padre… ha distrutto il mio sogno molto in fretta”, prese un altro sorso di vino, “ dopo averci pensato per un po’... mi sono preso una cotta per George Clooney, quando interpretava il dottor Doug Ross in E.R.

E dopo... aver seguito tutta la serie ed aver visto come i dottori salvassero vite, anche se erano attori, ho realizzato … che volevo aiutare le persone.”

Kurt sorrise.

“Quindi è allora che hai deciso di diventare un medico?”

Blaine annuì continuando a sorseggiare il suo vino.

Jessica tornò con le loro ordinazioni e li posò davanti a loro.

“Fatemi sapere se c’è altro di cui avete bisogno, per favore” disse con dolcezza prima di andar via.

Blaine alzò il bicchiere.

“Penso che dovremmo fare un brindisi”.

Kurt sollevò un sopracciglio ma alzò comunque il suo bicchiere.

“ A cosa brindiamo?”

Blaine ci pensò un attimo.

“ A noi! E... alla speranza di una nuova amicizia”

Kurt sorrise, mentre facevano tintinnare i bicchieri, e sorseggiò il suo vino.

Blaine e Kurt si godettero la cena in un confortevole silenzio.

Quando arrivò il momento di pagare il conto, Blaine insistette per pagare.

Dopo aver cenato , Blaine e Kurt lasciarono il ristorante.

“Ed ora... il dessert” dichiarò Blaine.

“Il dessert? Sono già pieno per la cena... scherzò Kurt.

Blaine prese Kurt per mano e lo trascinò via dal ristorante italiano.

Si incamminarono, attraversarono alcune strade, fin quando non arrivarono davanti ad una piccola pasticceria/ gelateria.

“E qui, Kurt Hummel... è dove prenderemo il dolce” annunciò Blaine.

Kurt guardò il piccolo negozio ad occhi spalancati mentre Blaine lo trascinava all’interno fino al bancone.

“Allora Kurt... scegli qualsiasi dolce ti piaccia” disse Blaine, “ prendine qualcuno anche per Cory e Lila”.

Kurt sorrise.

“Di solito non lascio che mangino dolci” ammise.

“Oh... andiamo Kurt... un po’ di cioccolata non può far male” scherzò Blaine.

Kurt ruotò semplicemente gli occhi.

“Ok... forse... prendo solo un paio di pezzetti per loro.”

Blaine sorrise.

Dopo che Blaine e Kurt finirono di prendere i dolci , Blaine accompagnò Kurt a casa.

“Oh Kurt... stavo quasi dimenticando di chiedertelo... che lavoro fai? Voglio dire... a parte l’essere un padre meraviglioso di due bambini?” chiese Blaine, mentre camminavano.

Kurt arrossì.

“ Sono uno stilista”

“Davvero? Wow... è fantastico” Blaine sorrise

Kurt abbassò lo sguardo.

“Blaine... posso farti una domanda?”

“Certo... puoi chiedermi tutto” rispose Blaine.

“Umm... davvero non so come chiedertelo... ma... sai del mio ex marito... mi stavo solo chiedendo...se avevi qualche ex” balbettò Kurt.

Blaine sospirò.

“Si... ho un ex fidanzato”

Kurt alzò di nuovo lo sguardo su Blaine.

“Ti dispiace se ti chiedo cosa è successo? Voglio dire... tu sai quello che è capitato tra me ed Adam..”

Blaine si massaggiò il retro del collo.

“Beh... hum...  c’era questo ragazzo che incontrai al liceo.” Iniziò, “  all’inizio... non sopportavo questo ragazzo… poi iniziammo ad uscire insieme... ed iniziammo a conoscerci veramente.

Dopo il liceo... ci siamo trasferiti qui insieme.

Lui andò alla Columbia per fare legge, mentre io andai alla NYU per medicina...” continuò Blaine, “ ma... una sera... tornai a casa dal lavoro... sono entrato nell’appartamento ed ho sentito della musica soft venire dalla camera da letto... e lui era li a letto con un altro ragazzo”.

“Oh mio dio Blaine... mi dispiace” disse con dolcezza Kurt, poggiando una mano confortevole sulle spalle di Blaine.

Blaine scosse la testa.

“Va bene... non sei il mio ex e nemmeno il ragazzo con cui mi ha tradito.”

Prima di poter dire un’altra parola , entrambi voltarono la testa realizzando dov’erano.

Erano arrivati a casa di Kurt.

“Credo che dovrei lasciarti entrare, ora” ammise Blaine.

Kurt arrossì.

“Si... credo anche io...”

“Beh... l’appuntamento non è completamente finito fin quando non ti accompagno alla porta” sorrise Blaine.

Kurt rise.

Poi Blaine intrecciò le loro dita mentre si dirigevano verso la porta.

“Ho trascorso una bellissima serata “ disse Kurt, felice e sorridente.

Blaine sorrise.

“Anche io”

Rimasero fermi davanti alla porta per un minuto, insicuri su cosa dire o fare.

“Dovrei davvero entrare” insistette Kurt.

“Oh si... certo...” 

Blaine sospirò.

“Ti chiamo domani?”

Kurt annuì.

“Certo... naturalmente”.

Blaine annuì.

“Ok... buonanotte Kurt “

“Buonanotte Blaine” disse Kurt.

Blaine si voltò verso il sentiero ed iniziò ad andarsene, mentre Kurt  prese le chiavi e si voltò verso la porta.

Prima che potesse aprire la porta, Kurt sentì qualcuno picchiettare la sua spalla.

Kurt trasalì, prima di realizzare che era Blaine.

“Blaine... mi hai fatto prendere un colpo” sussultò Kurt.

“Scusami” si scusò Blaine, “ ho solo dimenticato una cosa”.

Prima che Kurt potesse dire qualcosa, le labbra di Blaine furono sulle sue.

Quando si separarono , si guardarono negli occhi e non potettero fare a meno di sorridere.

Nessuno dei due aveva bisogno di dire qualcosa.

Blaine baciò la guancia di Kurt un ultima volta, poi si voltò e si diresse verso casa.

Kurt si voltò ed aprì la porta, entrano in casa.

Era al settimo cielo.

Aveva appena avuto un meraviglioso appuntamento con l’uomo più fantastico al mondo ed era finito anche meglio di quanto potesse immaginare.

Kurt notò che tutte le luci di casa erano spente, cosa che indicava che tutti erano addormentati.

Accese, silenziosamente, una delle lampade da terra del salotto e si preparò per andare a dormire sul divano.

Non voleva rischiare di svegliare Lila e Cory o rischiare di ferire sua figlia mentre aveva i gessi.

Una volta sistematosi comodamente, spense la luce e scivolò nel sonno, sognando del suo perfetto appuntamento col perfetto dottor Anderson.


NOTE

Buona lettura

A lunedì
   
 
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