Era una mattina come tante a Las
Vegas e i membri della
Odyssey si stavano godendo il loro meritato riposo.
US si trovava davanti al computer ad
elaborare dei dati per
il caso dei Peccatori mentre Xavin invece stava guardando il notiziario
locale.
“Ultime notizie, Light
Argus, giovane rampollo e capo delle
industrie Argus è appena arrivato a Las Vegas ed ha
dichiarato l’intenzione di
costruire la nuova sede mondiale principale qua a Las Vegas; in seguito
ha
rilasciato un’intervista dove ha parlato dei progetti futuri
della ditta e dei
nuovi servizi che offriranno con la nuova gestione.”
Annunciò la giornalista.
Mentre continuavano a parlare, Xavin
provò a girare per i
canali, ma quasi ogni notiziario stava trasmettendo la stessa identica
notizia.
La ragazza si incuriosì e
andò a cercare Light Argus su
Internet; poi si rivolse a US dicendogli:
“Hai sentito, sembra un
tipo interessante questo Light; 25
anni, Laureato in Ingegneria a 16, campione juniores di pugilato e
scherma, playboy
e filantropo; oltre a questo è riuscito anche a ristabilire
l’economia precaria
della ditta di famiglia in meno di due anni.”
“Non è tutto
questo granché, le industrie Argus erano rivali
delle Stark Industries, fabbricavano principalmente armi, se
è riuscito a
risolvere la crisi aziendale è perché
probabilmente ha stretto un contratto con
dei mercenari o con un gruppo armato; alla fine è solo una
brutta copia di Tony
Stark.” Rispose US mentre lavorava al computer.
“Noto una punta di gelosia
nelle tue parole, di che cosa hai
paura, che possa innamorarmi?”
“Non mi interessa di chi ti
innamori, ma tra poco potrai
dire di amarmi, vieni a vedere.”
Xavin si avvicinò al
computer e US gli mostrò il nuovo
programma che aveva ideato, nome in codice USD (US Dog).
“Ok è
impressionante…che cosa dovrebbe fare US?”
“Il programma USD si
comporterà come un branco di cani da
caccia, seguirà la pista dei dati che abbiamo di
già, poi continuerà a cercare
ogni piccola traccia simile per tutto Internet; raccoglierà
i file che
cerchiamo e ci aiuterà a capire chi c’è
dietro a tutto questo; e una volta
scoperto, bam, non ci rimarrà che andare a
prenderlo.”
“Ingegnoso, quanto ci
vorrà?”
“A giudicare dalla
velocità…una settimana, ma anche prima se
raccogliamo altri dati appartenenti ai peccatori.” Rispose US
“Non puoi fare
più veloce?”
“Se vuoi puoi venire qui e
fare il mio lavoro; scommetto che
anche tu sei riuscita a creare il miglior rintraccia dati del mondo
intero usando
solo una manciata di codici, vero?” Rispose sarcasticamente
US.
“Calmati, stavo solo
scherzando.”
Il cellulare di Xavin
iniziò a squillare, la chiamata
arrivava dall’ispettore Leo, questo significava un nuovo caso
per l’agenzia
Odyssey.
Si era verificato un crimine presso
il bar “Red Jack”; a
bordo dello Star Rig, US e Xavin si precipitarono sul luogo del delitto
e
raggiunsero la polizia che aveva già isolato
l’area.
“Leo, che cosa è
successo?” disse US.
“Un uomo è morto
di infarto US.”
“Ok e lasceremo che se ne
occupino i dottori, ma quale è il
motivo per cui ci hai chiamato?”
“Te l’ho appena
detto.”
“Un infarto, tu mi hai
chiamato per un infarto?”
“Credo che non sia stato un
caso.”
“Se controlli la dieta
media degli americani io direi che
era altamente probabile.”
“Dietro a tutto questo
c’è uno di quei super tizi che state
cercando.”
“Credi che ci sia di mezzo
un Peccatore?”
“Ho guardato le
registrazioni e ne sono quasi certo, se
volete dare un occhiata siete autorizzati.”
US passò le registrazioni
sul suo monitor e le mostrò anche
a Xavin.
Le registrazioni mostravano
effettivamente i due uomini
parlare e giocare a carte, il primo era assolutamente tranquillo mentre
il
secondo sembrava agitato, aveva molta paura dell’altro uomo.
Nella registrazione venne mostrata
tutta la partita e dopo
la vittoria del primo, il secondo si accasciò a terra,
stremato e senza forze.
“Non vorrei mettere la mano
sul fuoco, ma credo che tu abbia
ragione Leo; abbiamo altri indizi che possono aiutarci a ritrovare il
Peccatore?”
“Nessuno, il riconoscimento
facciale non dà niente, nessun
documento o informazioni, quel uomo è sparito dalla faccia
della terra.”
“Ok, questo è
strano, ma non impossibile; potrà anche non
essere identificato, ma possiamo sempre sapere dove è andato
utilizzando le
telecamere della città.”
US utilizzo i monitor della tuta e
scrutò le vari
registrazioni cittadine, fino a trovare l’uomo; era entrato
dentro un altro bar
circa una mezz’ora prima e non era ancora uscito.
“Questo sarà il
più facile, andiamo a prenderlo.”
US e Xavin si incamminarono verso
l’uscita, venendo inseguiti
a loro volta da Leo e dal suo assistente Alex.
“Dove credete di andare voi
due?”
“Che razza di domande,
veniamo con voi.”
“Mi spiace ma andiamo solo
io e Xavin, ce la possiamo fare
benissimo anche da soli.”
“Spiacente, ma questa volta
vorrei catturarlo prima che
distruggiate mezza città o che l’obbiettivo muoia,
perciò io vengo con voi; è
un ordine.”
“Ok e il pel di carota
invece?”
“Lui è Alex il
mio nuovo vice, dove vado io viene anche
lui.”
“Piacere” disse
timidamente Alex.
US sospirò e rispose:
“Va bene, ma cercate di non
rovinare tutto.”
Tutti e quattro salirono sullo Star
Rig e durante il viaggio
Alex cercò di attaccare bottone con Xavin.
“Allora…da
quanto lavori con US?”
“Un paio di
settimane.”
“Anche io, intendo per
l’ispettore Leo, ovviamente.”
“E come
è?” chiese Xavin.
“A…non mi
lamento.”
“Sarà meglio,
perché ne va del tuo stipendio Alex.” Disse
l’ispettore Leo.
“La stessa cosa vale per te
Xavin.” Disse US.
“Stai zitto e pensa a
guidare.” Rispose Xavin.
Alex si guardò intorno
ascoltando il silenzio generale, poi
non potendolo sopportare chiese:
“E dimmi…voi
due…state insiem…”
“No!” Risposero
contemporaneamente US e Xavin.
“Ok, scusate.”
I quattro alla fine arrivarono nel
bar dove si era fermato
il Peccatore, il Black 21; appena entrarono dentro, lo riconobbero
subito.
Era seduto a sorseggiare un
caffè, a prima vista sembrava un
uomo sulla quarantina, con dei grossi baffi e con gli occhi verdi e
maligni, i
quattro si avvicinarono al suo tavolo, pronti a interrogarlo.
“Salve, cosa posso fare per
voi?” rispose educatamente
l’uomo
“Piantala con questa
facciata, sappiamo chi sei, perciò vedi
di rispondere a un paio di domande.” Gli intimò
l’ispettore Leo.
“Sarebbe comunque educato
presentarsi prima di discutere.”
“Il mio nome è
James Rummy e sono un giocatore d’azzardo
professionista.”
“Io sono
l’ispettore Leo, polizia di Las Vegas, questo è
Alex, il mio assistente e questi due sono US e Xavin.”
“US e Xavin?”
Un sorriso si manifesto sul volto di
James e disse:
“Siete arrivati giusto in
tempo, vi stavo aspettando.”
“Sul serio?”
chiese Xavin
“Si, ho delle informazioni
da darvi.”
L’ispettore Leo si
entusiasmo per la notizia.
“Ma è magnifico,
non si preoccupi, se sono informazioni
pericolose avrà tutta la protezione della polizia di Las
Vegas e…”
“No, no, si calmi signore,
per queste informazioni non
voglio protezioni.”
“Davvero?” chiese
Alex
“Si, ho già
detto che sono un giocatore d’azzardo e
personalmente vivo con una semplice filosofia, “Vincere
qualcosa o perdere
qualcosa”, perciò se volete le informazioni dovete
scommettere e vincere contro
di me.”
“E cosa vorreste
scommettere?” chiese US
“Nulla di importante,
solamente…le vostre anime.”
La notizia impressionò
tutto il gruppo, poi James si girò e
indicò una persona.
“Per esempio, io scommetto
che quell’uomo farà Bullseye con
le freccette per 3 volte di fila.”
Alex però si
innervosì e disse:
“Senta signore, la smetta
di giocare e ci dia quelle informazioni.”
“Insisto.”
Rispose tranquillamente James.
“Va bene, allora io
scommetto il contrario, tanto è praticamente
impossibile, ci scommetto l’anima.”
“Perfetto.”
Poco dopo la persona che stava
giocando fece il primo
Bullseye, poi fece il secondo e infine il terzo.
Alex rimase impressionato, mentre
James lo guardò
soddisfatto.
“Bene giovanotto, adesso
devi pagare.”
E in quel momento qualcosa
uscì dalle spalle di Rummy; un gigantesco
fantasma si avventò su Alex e dopo avergli strappato
l’anima, se la mangiò
davanti agli occhi dei suoi amici.
Il corpo del ragazzo rimase senza
vita, mentre Leo afferrò
il corpo di Alex, Xavin e US si misero in guardia pronti ad attaccare
James.
“Che cosa gli hai
fatto?!” gridò Leo.
“Mi sono preso quello che
mi aspettava dalla nostra
scommessa.”
“Maledetto
Bastardo!”
Il giocatore però rimase
impassivo davanti alle minacce
dell’agente e gli rispose con tutta calma:
“Le conviene trattenerti
ispettore, se mi ferisci o ancora
peggio mi uccidi, lascerò che l’anima del tuo
socio si dissolva nel nulla
cosmico.”
Leo avrebbe voluto sfondargli la
faccia a suon di cazzotti,
ma US lo fece demordere.
“Leo, calmati, se vogliamo
riavere Alex, dobbiamo giocare e
batterlo.”
Leo lasciò andare Rummy,
il giocatore si rimise a sedere,
poi si girò e diede una mazzetta di soldi all’uomo
che aveva fatto i tre
Bullseye.
“Lo hai
pagato…tu hai barato!” Disse Leo.
“Se non ti beccano prima
non è barare.”
“Maledetto!”
“La mia proposta
è questa, vincete e restituirò tutte le
anime che ho rubate, perdete e io mi prenderò le vostre
anime, niente di più
semplice.”
Leo gli lanciò uno sguardo
di fuoco.
“Ok, come
preferisci.”
L’ispettore si diresse
verso il bancone degli alcolici,
prese un bicchieri e lo riempì fino all’orlo; poi
mise delle monete sul tavolo.
“Dimmi Rubber, tu sai cosa
è la tensione superficiale?”
“Mi chiamo Rummy, cerchi di
ricordarselo; e comunque so di
cosa si tratta, la tensione molecolare del liquido fa sì che
il in contenitore
si possa riempire oltre la massima capienza senza che
trabocchi.”
“È un bene che
tu lo sappia, perché il tuo prossimo sfidante
sarò io, a turno butteremo delle monete dentro il bicchiere,
il primo che fa
straboccare il liquido ha perso, capito?”
“Scommetto la mia
anima.”
“Perfetto, dato che sono
generoso, lascerò iniziare a te.”
“Allora io gioco cinque
monete.”
“Troppo azzardato, lo
farà straboccare” penso Xavin
“Bisogna solo metterle in
una determinata posizione.” Pensò
Leo
E le monete scesero nel liquido senza
straboccare.
“Meno male, pensavo di non
farcela, comunque sta a te Ruffy.”
Rummy si alzò di scatto e
afferrò la mano di Leo.
“La smetta di storpiare il
mio nome, mi chiamo Rummy, Rummy,
non Rubber, Ruffy o Luffy, cerchi di ricordarselo!”
“Va bene, va bene,
scusami.”
“Bene, ti riconosco il
coraggio, ma io sono meno intrepido,
perciò proverò con una moneta.”
Intanto Leo pensò:
“È impossibile
che ce la faccia, con tutte le monete che ho
buttato, dovrebbe bastarne una per far straboccare il
bicchiere.”
US fu impressionato dal coraggio di
Leo e pensò:
“Pensavo che avrebbe perso
subito con quelle cinque monete e
invece ha avuto la mano ferma per mettere James in
difficoltà già dall’inizio,
senza contare che gli ha fatto perdere la pazienza storpiando il suo
nome, pur
essendo un poliziotto ha davvero lo spirito del giocatore
d’azzardo; sai Leo,
forse ho sbagliato a giudicarti, forse non sei solo uno a cui rubo il
lavoro,
forse d’ora in poi ti porterò più
rispe…”
James lasciò andare la
monete e il liquido rimase comunque
dentro i bicchiere.
“Ma cosa?!”
“Che
c’è ispettore Leo?”
“Si muova è il
suo turno adesso.”
Leo guardò US con la paura
negli occhi e l’unica cosa che disse
il camionista fu:
“Si, sei fottuto.”
Leo prese l’ultima moneta
che gli era rimasta, tremava al
pensiero di cosa gli sarebbe successo, senza alcun preavviso, il
fantasma di
James ricomparve e strappo l’anima a Leo senza che il gioco
fosse finito.
Xavin si scagliò verso
James con l’intenzione di picchiarlo.
“Che cosa gli hai
fatto?!”
“Il gioco non era ancora
finito!”
“Dentro di se aveva
già accettato la sconfitta e questa è una
condizione più che sufficiente per attivare il mio
potere.” rispose James
“Maledetto!”
“Non ti entra proprio in
quella zucca vuota, se mi fai del
male potrei anche decidere di cancellare le anime dei tuoi amici e
ucciderli,
come tutti quelli che gli hanno preceduti.”
Xavin era in procinto di disintegrare
la faccia di Rummy con
un pugno, ma US la fermò appena in tempo.
“Xavin stai ferma, ho
capito come ha fatto a vincere.”
“Come?”
“Semplice, ha attaccato un
chewing gum a una moneta e la
impregnata d’acqua, mentre la teneva immersa
nell’alcol l’ha strizzata, facendo
salire il volume del liquido; dopo aver messo delicatamente la moneta
dentro il
bicchiere ha aspettato la reazione di Leo, ed è in questo
modo che ha vinto.”
“Se non ti beccano prima
non è barare.” Rispose James
US si avvicinò al tavolo e
disse:
“Ok Rummy; è
arrivato il momento di finirla, ci giochiamo
tutto a Poker, ci stai?”
“Ti sei già
scavato la fossa da solo US, ti avverto che è il
mio gioco preferito; ma prima di iniziare, devi dire poche piccole
parole
magiche.”
“Ok, scommetto la mia
anima.”
“Perfetto.”
James tirò fuori un nuovo
mazzo di carte e lo pose sul
tavolo.
“Giocheremo con un mazzo
sigillato, se vuoi puoi anche
controllare.”
US aprì la scatola e
osservò le carte.
“Un solo
Jolly…si, direi che è un mazzo
standard.”
“Benone, allora possiamo
cominciare subito.”
Rummy alzò il mazzo di
carte.
“Per me il 10 di
cuori.”
“Per me il 7 di
fiori.” Disse US
“In questo caso il mazziere
sono io.”
James prese le carte, le
mischiò e iniziò a distribuirle.
“Una carta a me, una per
te.”
“Una carta a me, una per
te.”
“Una
carta…”
La
conta venne
interrotta da US che spezzò un dito a Rummy.
“Fermo razza di
baro.”
“US, che stai
facendo?” chiese Xavin
“Xavin, guarda bene il
mazzo.”
La ragazza vide che Rummy stava
pescando una carta sotto a
quella che doveva dare.
“Come vedi la seconda carta
sporge, la stava tenendo per se;
ha finto di distribuirle nel giusto ordine mentre in realtà
cercava di saltarne
una per avvantaggiarsi nel gioco.”
US rovesciò la carta ed
esclamo:
“E avrebbe avuto un
comodissimo tris di 10 in mano!”
James lo guardava dolorante e disse:
“Sei un maledetto stronzo,
mi hai rovinato la mano!”
“Io uno stronzo?”
“Guarda che potevo
spezzarti anche tutto il braccio.”
“Xavin, trova qualcuno che
distribuisca le carte.” Disse US.
Dopo aver trovato il nuovo mazziere,
la partita cominciò.
“Molto bene, le carte sono
state distribuite US, quale è la
tua mossa?”
US rimase completamente fermo e con
le braccia incrociate.
“Ehm…US le carte
sono state distribuite.”
“Lo so.”
“E perché non le
prendi in mano?”
“Sono già
servito, sai cosa vuol dire?”
“Certo che lo so, sono un
giocatore professionista, ma
voglio sapere perché non vuoi prendere le carte!”
“Non ne ho bisogno,
giocherò tutta la partita in questo modo.”
Rispose US
“Ma…seriamente,
vorresti giocare a carte coperte?!?”
“Si
e già che ci
siamo vorrei anche rilanciare.”
“C…cosa vorresti
fare?”
“Mi gioco l’anima
di Xavin.”
Xavin spalancò gli occhi
per la paura.
“Scusa, come hai
detto?!” chiese Rummy.
“Hai sentito bene, mi gioco
anche l’anima della mia socia.”
“Sei impazzito,
vero?”
Rummy rivolse lo sguardo verso Xavin
e la ragazza disse:
“Rummy, tu sei una persona
straordinario, non perdi mai la
calma, calcoli con lucida freddezza ogni singola mossa e soprattutto
sei il
primo avversario che non usa la forza bruta contro di noi, sei davvero
forte; io
non ho la pazienza per questo tipo di gioco, sono il classico tipo che
si
infiamma facilmente.”
“Ma tutte le volte che mi
sono affidata a US ne sono uscita
viva, io mi fido di lui, perciò non mi oppongo a
ciò che ha appena detto, cedo
a lui il controllo della mia anima.”
Xavin si mise a sedere e
pensò: “US, se muoio ti uccido.”
“Ok…fai come ti
pare, la paura vi sta facendo impazzire.”
Rispose Rummy.
James poi chiese al mazziere una
carta e iniziarono a
comunicare mentalmente, US e Xavin non lo sapevano, ma anche lui era un
suo
complice.
“Stai tranquillo Rummy, ho
contato le carte, questo idiota
non ha niente in mano.”
“Bene, tanto US non sa che
tutti quelli che sono qui
lavorano per me.”
James iniziò a posizionare
i chip sul tavolo.
“Ok, io oltre ai chip,
gioco l’anima di Alex e rilancio… di
tutta l’anima di Leo!”
“Ma US non ha abbastanza
chip per rilanciare!”
“Che mi dici
dell’anima di quella tua amichetta, come si
chiama? Taryn?”
Xavin spalancò gli occhi,
temeva che US avrebbe finito col
perdere il controllo, ma il camionista si limitò a dire:
“Ok.”
Rummy non riusciva a concepire tutta
quella freddezza e US
si dimostrò ancora più spericolato.
“Ma
oltre a questo
voglio rilanciare un’altra volta.”
“R..rilanciare?”
“Cosa…cosa
vorresti scommettere?” chiese Rummy.
“Mi gioco anche
l’anima delle seguenti persone che ti
elencherò.”
“Prego?”
“Mi hai sentito bene, oltre
l’anima di Taryn, scriverò su un
foglio le anime che potrai prenderti se vinci, in tutto saranno 5, 7 se
conti
anche la mia e quella di Xavin.”
“Chi? Cosa? Dove? Come?
Quando?!” chiese Xavin con gli occhi
spalancati.
“Chiedo un ultimo favore
alle persone che mi sono state
vicine, se loro fossero qui, sono sicuro che non avrebbero nulla da
obbiettare.”
“Che
cazzo sta
dicendo?! Davvero è pronto a portare tutti
all’inferno con se?!” pensò il
giocatore.
US poi rivolse il suo sguardo
fulmineo verso Rummy e disse:
“Oltre a questo, voglio
cambiare gioco Rummy.”
“Cosa?!”
“Testa o croce, sul
pavimento ci sono ancora le monete
precedenti alla sfida di Leo, chi di noi due indovinerà il
lato della moneta vincerà
tutto.”
Rummy era zuppo di sudore, ma il
colpo di grazia glielo
diede l’ultima frase di US.
“Però voglio
qualcosa da te Rubby, voglio qualcosa che abbia
lo stesso valore della mia scommessa…voglio sapere
l’identità di colui che ti
ha dato i poteri!”
Rubby balzò via dal tavolo.
“è
matto…è completamente matto!”
pensò.
“Non ha nulla in
mano…e adesso vuole puntare tutto su una
moneta?!”
US poi si alzò dal tavolo
e inziò a gridare verso il
giocatore.
“Allora, che cosa fai? Ti
decidi a giocare? Rispondi Rummy!”
La fronte del giocatore era pregna di
sudore, tremava, aveva
paura e non sapeva come fare.
Continuava a dire a se stesso:
“Non può
vincere, non può vincere, non può
vincere.”
Poi si rivolse a US e gli rispose
singhiozzando:
“V…V…Va
bene.”
Rummy disse al mazziere di
raccogliere una moneta, dopodiché
diede la spinta con il pollice e la moneta spiccò il volo.
“Testa!”
gridò Rummy.
“Di taglio!”
rispose US
Dopo quella frase, la mente di Rummy
cadde nell’oblio.
“Di
taglio…lui…ha
detto…di…taglio?”
Rummy continuava a fissare US, il suo
sguardo era fermo e
deciso, la paura era così grande che il tempo per lui
rallentò.
“Non…nonpuòvincerenonpuòvincere,
lui…lui…lui.”
Rummy ebbe un collasso e cadde a
terra prima della moneta,
che atterrò sul lato della croce.
“Ho
vinto.” Disse US.
Poi il camionista si rivolse al
mazziere e gli disse:
“Ehi amico.”
“Si?”
Dopo avergli risposto, US gli
assestò un pugno nello stomaco
tanto forte da sfondare la parete del bar.
“Non si bara.”
Il fantasma si staccò dal
corpo di Rummy e rilasciò le anime
che aveva vinto, lasciando il suo padrone per terra a delirare.
Xavin si avvicinò a US e
disse:
“Santissimo
Kly’bn, hai vinto!”
“Meno male.”
Sospirò US
“Come sarebbe a dire
“Meno male”, pensavo che avessi avuto
delle carte vincenti o che avessi calcolato anche ogni misero
spostamento della
moneta!”
“No e no, se vuoi puoi
guardare le mie carte.”
Xavin prese le carte e vide:
“Ma questa è una
mano perdente!”
Xavin stava quasi per svenire, ma la
rabbia la fece
rinsavire.
“Tu hai scommesso tutto su
una mano perdente e una moneta?!”
“La US3 ha molti trucchi ma
non mi aspettavo di certo di
poter barare contro uno come Rubby, sarebbe stata una follia.”
“Avevo già il
sospetto che avesse dei complici pronti ad
aiutarlo a vincere, perciò ho dovuto farlo uscire dalla sua
zona di comfort, ho
cambiato gioco all’improvviso e gli ho fatto un offerta
talmente grande che
alla fine ha ceduto alla paura, il fantasma ha etichettato Rummy come
perdente
e così mi ha servito la vittoria.
“Tu hai scommesso la mia
anima, quella della tua ragazza…”
“Ex ragazza.”
“E quella di tutti i tuoi
amici…”
“Ex amici.”
Xavin gli lanciò uno
sguardo talmente intenso che avrebbe
spaventato anche Ghost Rider.
“Tu…sei…un
coglione!”
“Comunque
c’è da dire che da solo è quasi
riuscito a batterci
tutti quanti, davvero notevole.”
Xavin si chinò vicino a
Rummy e gli chiese:
“Bene, adesso parla, dove
si trova il rivenditore di
poteri?”
“Alla sede principale della
“Dollar Dogs”, producono materiale
pornografico!” rispose Rummy mentre rideva.
“E quale è il
suo nome? Come si chiama?”
Rummy lanciò un grido di
disperazione.
“Non
c’è nulla da fare, mi sa che non otterremo altre
informazioni da lui.” Disse Xavin
“Perlomeno abbiamo un
indizio, prendiamo i suoi documenti,
vediamo i suoi conti bancari e poi dirigiamoci alla Dollar
Dogs.” Rispose US
Intanto, fuori dal locale, una donna
stava spiando i due detective;
parlava con qualcuno e gli faceva la cronaca su ciò che
stava accadendo.
“Il tipo biondo e la
ragazzina…sono riusciti a sconfiggere Rummy,
lo credevi possibile?”
“Rummy si meritava tante
cose, ma non pensavo che potesse
perdere.”
“Più
è forte il potere, maggiore è il prezzo da
pagare,
quale era il suo?”
“Il suo contrappasso era la
demenza, con la fortuna che ha
passerà il resto dei suoi giorni in una clinica.”
“Ho capito, ma adesso
verranno a cercarmi.”
“Stai tranquilla, ti
chiamerò per ulteriori istruzioni, a
dopo.”
“A dopo.”