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Autore: MeinfridBlackforest    24/11/2017    0 recensioni
[US]
Benvenuti e bentornati alla 4° serie di US1.
Prima di iniziare, ricordatevi che è necessario leggere le serie precedenti di US per comprendere la storia.
In questa serie, dopo essere tornati sulla Terra e aver capito di non valere più nulla per le persone che amavano, US e Xavin decidono di aprire una agenzia insieme, la Odyssey.
Ma la città del peccato avrà veramente bisogno di questo bizzarro "Dinamico duo"?
I nostri eroi riusciranno a vincere contro una minaccia invisibile venuta dal nulla?
E Xavin e US, cosa pensano l'uno dell'altra/o?
Leggete e scopritelo, si riparte.
Genere: Avventura, Azione, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Era una mattina come tante a Las Vegas e i membri della Odyssey si stavano godendo il loro meritato riposo.

US si trovava davanti al computer ad elaborare dei dati per il caso dei Peccatori mentre Xavin invece stava guardando il notiziario locale.

“Ultime notizie, Light Argus, giovane rampollo e capo delle industrie Argus è appena arrivato a Las Vegas ed ha dichiarato l’intenzione di costruire la nuova sede mondiale principale qua a Las Vegas; in seguito ha rilasciato un’intervista dove ha parlato dei progetti futuri della ditta e dei nuovi servizi che offriranno con la nuova gestione.” Annunciò la giornalista.

Mentre continuavano a parlare, Xavin provò a girare per i canali, ma quasi ogni notiziario stava trasmettendo la stessa identica notizia.

La ragazza si incuriosì e andò a cercare Light Argus su Internet; poi si rivolse a US dicendogli:

“Hai sentito, sembra un tipo interessante questo Light; 25 anni, Laureato in Ingegneria a 16, campione juniores di pugilato e scherma, playboy e filantropo; oltre a questo è riuscito anche a ristabilire l’economia precaria della ditta di famiglia in meno di due anni.”

“Non è tutto questo granché, le industrie Argus erano rivali delle Stark Industries, fabbricavano principalmente armi, se è riuscito a risolvere la crisi aziendale è perché probabilmente ha stretto un contratto con dei mercenari o con un gruppo armato; alla fine è solo una brutta copia di Tony Stark.” Rispose US mentre lavorava al computer.

“Noto una punta di gelosia nelle tue parole, di che cosa hai paura, che possa innamorarmi?”

“Non mi interessa di chi ti innamori, ma tra poco potrai dire di amarmi, vieni a vedere.”

Xavin si avvicinò al computer e US gli mostrò il nuovo programma che aveva ideato, nome in codice USD (US Dog).

“Ok è impressionante…che cosa dovrebbe fare US?”

“Il programma USD si comporterà come un branco di cani da caccia, seguirà la pista dei dati che abbiamo di già, poi continuerà a cercare ogni piccola traccia simile per tutto Internet; raccoglierà i file che cerchiamo e ci aiuterà a capire chi c’è dietro a tutto questo; e una volta scoperto, bam, non ci rimarrà che andare a prenderlo.”

“Ingegnoso, quanto ci vorrà?”

“A giudicare dalla velocità…una settimana, ma anche prima se raccogliamo altri dati appartenenti ai peccatori.” Rispose US

“Non puoi fare più veloce?”

“Se vuoi puoi venire qui e fare il mio lavoro; scommetto che anche tu sei riuscita a creare il miglior rintraccia dati del mondo intero usando solo una manciata di codici, vero?” Rispose sarcasticamente US.

“Calmati, stavo solo scherzando.”

Il cellulare di Xavin iniziò a squillare, la chiamata arrivava dall’ispettore Leo, questo significava un nuovo caso per l’agenzia Odyssey.

Si era verificato un crimine presso il bar “Red Jack”; a bordo dello Star Rig, US e Xavin si precipitarono sul luogo del delitto e raggiunsero la polizia che aveva già isolato l’area.

“Leo, che cosa è successo?” disse US.

“Un uomo è morto di infarto US.”

“Ok e lasceremo che se ne occupino i dottori, ma quale è il motivo per cui ci hai chiamato?”

“Te l’ho appena detto.”

“Un infarto, tu mi hai chiamato per un infarto?”

“Credo che non sia stato un caso.”

“Se controlli la dieta media degli americani io direi che era altamente probabile.”

“Dietro a tutto questo c’è uno di quei super tizi che state cercando.”

“Credi che ci sia di mezzo un Peccatore?”

“Ho guardato le registrazioni e ne sono quasi certo, se volete dare un occhiata siete autorizzati.”

US passò le registrazioni sul suo monitor e le mostrò anche a Xavin.

Le registrazioni mostravano effettivamente i due uomini parlare e giocare a carte, il primo era assolutamente tranquillo mentre il secondo sembrava agitato, aveva molta paura dell’altro uomo.

Nella registrazione venne mostrata tutta la partita e dopo la vittoria del primo, il secondo si accasciò a terra, stremato e senza forze.

“Non vorrei mettere la mano sul fuoco, ma credo che tu abbia ragione Leo; abbiamo altri indizi che possono aiutarci a ritrovare il Peccatore?”

“Nessuno, il riconoscimento facciale non dà niente, nessun documento o informazioni, quel uomo è sparito dalla faccia della terra.”

“Ok, questo è strano, ma non impossibile; potrà anche non essere identificato, ma possiamo sempre sapere dove è andato utilizzando le telecamere della città.”

US utilizzo i monitor della tuta e scrutò le vari registrazioni cittadine, fino a trovare l’uomo; era entrato dentro un altro bar circa una mezz’ora prima e non era ancora uscito.

“Questo sarà il più facile, andiamo a prenderlo.”

US e Xavin si incamminarono verso l’uscita, venendo inseguiti a loro volta da Leo e dal suo assistente Alex.

“Dove credete di andare voi due?”

“Che razza di domande, veniamo con voi.”

“Mi spiace ma andiamo solo io e Xavin, ce la possiamo fare benissimo anche da soli.”

“Spiacente, ma questa volta vorrei catturarlo prima che distruggiate mezza città o che l’obbiettivo muoia, perciò io vengo con voi; è un ordine.”

“Ok e il pel di carota invece?”

“Lui è Alex il mio nuovo vice, dove vado io viene anche lui.”

“Piacere” disse timidamente Alex.

US sospirò e rispose:

“Va bene, ma cercate di non rovinare tutto.”

Tutti e quattro salirono sullo Star Rig e durante il viaggio Alex cercò di attaccare bottone con Xavin.

“Allora…da quanto lavori con US?”

“Un paio di settimane.”

“Anche io, intendo per l’ispettore Leo, ovviamente.”

“E come è?” chiese Xavin.

“A…non mi lamento.”

“Sarà meglio, perché ne va del tuo stipendio Alex.” Disse l’ispettore Leo.

“La stessa cosa vale per te Xavin.” Disse US.

“Stai zitto e pensa a guidare.” Rispose Xavin.

Alex si guardò intorno ascoltando il silenzio generale, poi non potendolo sopportare chiese:

“E dimmi…voi due…state insiem…”

“No!” Risposero contemporaneamente US e Xavin.

“Ok, scusate.”

I quattro alla fine arrivarono nel bar dove si era fermato il Peccatore, il Black 21; appena entrarono dentro, lo riconobbero subito.

Era seduto a sorseggiare un caffè, a prima vista sembrava un uomo sulla quarantina, con dei grossi baffi e con gli occhi verdi e maligni, i quattro si avvicinarono al suo tavolo, pronti a interrogarlo.

“Salve, cosa posso fare per voi?” rispose educatamente l’uomo

“Piantala con questa facciata, sappiamo chi sei, perciò vedi di rispondere a un paio di domande.” Gli intimò l’ispettore Leo.

“Sarebbe comunque educato presentarsi prima di discutere.”

“Il mio nome è James Rummy e sono un giocatore d’azzardo professionista.”

“Io sono l’ispettore Leo, polizia di Las Vegas, questo è Alex, il mio assistente e questi due sono US e Xavin.”

“US e Xavin?”

Un sorriso si manifesto sul volto di James e disse:

“Siete arrivati giusto in tempo, vi stavo aspettando.”

“Sul serio?” chiese Xavin

“Si, ho delle informazioni da darvi.”

L’ispettore Leo si entusiasmo per la notizia.

“Ma è magnifico, non si preoccupi, se sono informazioni pericolose avrà tutta la protezione della polizia di Las Vegas e…”

“No, no, si calmi signore, per queste informazioni non voglio protezioni.”

“Davvero?” chiese Alex

“Si, ho già detto che sono un giocatore d’azzardo e personalmente vivo con una semplice filosofia, “Vincere qualcosa o perdere qualcosa”, perciò se volete le informazioni dovete scommettere e vincere contro di me.”

“E cosa vorreste scommettere?” chiese US

“Nulla di importante, solamente…le vostre anime.”

La notizia impressionò tutto il gruppo, poi James si girò e indicò una persona.

“Per esempio, io scommetto che quell’uomo farà Bullseye con le freccette per 3 volte di fila.”

Alex però si innervosì e disse:

“Senta signore, la smetta di giocare e ci dia quelle informazioni.”

“Insisto.” Rispose tranquillamente James.

“Va bene, allora io scommetto il contrario, tanto è praticamente impossibile, ci scommetto l’anima.”

“Perfetto.”

Poco dopo la persona che stava giocando fece il primo Bullseye, poi fece il secondo e infine il terzo.

Alex rimase impressionato, mentre James lo guardò soddisfatto.

“Bene giovanotto, adesso devi pagare.”

E in quel momento qualcosa uscì dalle spalle di Rummy; un gigantesco fantasma si avventò su Alex e dopo avergli strappato l’anima, se la mangiò davanti agli occhi dei suoi amici.

Il corpo del ragazzo rimase senza vita, mentre Leo afferrò il corpo di Alex, Xavin e US si misero in guardia pronti ad attaccare James.

“Che cosa gli hai fatto?!” gridò Leo.

“Mi sono preso quello che mi aspettava dalla nostra scommessa.”

“Maledetto Bastardo!”

Il giocatore però rimase impassivo davanti alle minacce dell’agente e gli rispose con tutta calma:

“Le conviene trattenerti ispettore, se mi ferisci o ancora peggio mi uccidi, lascerò che l’anima del tuo socio si dissolva nel nulla cosmico.”

Leo avrebbe voluto sfondargli la faccia a suon di cazzotti, ma US lo fece demordere.

“Leo, calmati, se vogliamo riavere Alex, dobbiamo giocare e batterlo.”

Leo lasciò andare Rummy, il giocatore si rimise a sedere, poi si girò e diede una mazzetta di soldi all’uomo che aveva fatto i tre Bullseye.

“Lo hai pagato…tu hai barato!” Disse Leo.

“Se non ti beccano prima non è barare.”

“Maledetto!”

“La mia proposta è questa, vincete e restituirò tutte le anime che ho rubate, perdete e io mi prenderò le vostre anime, niente di più semplice.”

Leo gli lanciò uno sguardo di fuoco.

“Ok, come preferisci.”

L’ispettore si diresse verso il bancone degli alcolici, prese un bicchieri e lo riempì fino all’orlo; poi mise delle monete sul tavolo.

“Dimmi Rubber, tu sai cosa è la tensione superficiale?”

“Mi chiamo Rummy, cerchi di ricordarselo; e comunque so di cosa si tratta, la tensione molecolare del liquido fa sì che il in contenitore si possa riempire oltre la massima capienza senza che trabocchi.”

“È un bene che tu lo sappia, perché il tuo prossimo sfidante sarò io, a turno butteremo delle monete dentro il bicchiere, il primo che fa straboccare il liquido ha perso, capito?”

“Scommetto la mia anima.”

“Perfetto, dato che sono generoso, lascerò iniziare a te.”

“Allora io gioco cinque monete.”

“Troppo azzardato, lo farà straboccare” penso Xavin

“Bisogna solo metterle in una determinata posizione.” Pensò Leo

E le monete scesero nel liquido senza straboccare.

“Meno male, pensavo di non farcela, comunque sta a te Ruffy.”

Rummy si alzò di scatto e afferrò la mano di Leo.

“La smetta di storpiare il mio nome, mi chiamo Rummy, Rummy, non Rubber, Ruffy o Luffy, cerchi di ricordarselo!”

“Va bene, va bene, scusami.”

“Bene, ti riconosco il coraggio, ma io sono meno intrepido, perciò proverò con una moneta.”

Intanto Leo pensò:

“È impossibile che ce la faccia, con tutte le monete che ho buttato, dovrebbe bastarne una per far straboccare il bicchiere.”

US fu impressionato dal coraggio di Leo e pensò:

“Pensavo che avrebbe perso subito con quelle cinque monete e invece ha avuto la mano ferma per mettere James in difficoltà già dall’inizio, senza contare che gli ha fatto perdere la pazienza storpiando il suo nome, pur essendo un poliziotto ha davvero lo spirito del giocatore d’azzardo; sai Leo, forse ho sbagliato a giudicarti, forse non sei solo uno a cui rubo il lavoro, forse d’ora in poi ti porterò più rispe…”

James lasciò andare la monete e il liquido rimase comunque dentro i bicchiere.

“Ma cosa?!”

“Che c’è ispettore Leo?”

“Si muova è il suo turno adesso.”

Leo guardò US con la paura negli occhi e l’unica cosa che disse il camionista fu:

“Si, sei fottuto.”

Leo prese l’ultima moneta che gli era rimasta, tremava al pensiero di cosa gli sarebbe successo, senza alcun preavviso, il fantasma di James ricomparve e strappo l’anima a Leo senza che il gioco fosse finito.

Xavin si scagliò verso James con l’intenzione di picchiarlo.

“Che cosa gli hai fatto?!”

“Il gioco non era ancora finito!”

“Dentro di se aveva già accettato la sconfitta e questa è una condizione più che sufficiente per attivare il mio potere.” rispose James

“Maledetto!”

“Non ti entra proprio in quella zucca vuota, se mi fai del male potrei anche decidere di cancellare le anime dei tuoi amici e ucciderli, come tutti quelli che gli hanno preceduti.”

Xavin era in procinto di disintegrare la faccia di Rummy con un pugno, ma US la fermò appena in tempo.

“Xavin stai ferma, ho capito come ha fatto a vincere.”

“Come?”

“Semplice, ha attaccato un chewing gum a una moneta e la impregnata d’acqua, mentre la teneva immersa nell’alcol l’ha strizzata, facendo salire il volume del liquido; dopo aver messo delicatamente la moneta dentro il bicchiere ha aspettato la reazione di Leo, ed è in questo modo che ha vinto.”

“Se non ti beccano prima non è barare.” Rispose James

US si avvicinò al tavolo e disse:

“Ok Rummy; è arrivato il momento di finirla, ci giochiamo tutto a Poker, ci stai?”

“Ti sei già scavato la fossa da solo US, ti avverto che è il mio gioco preferito; ma prima di iniziare, devi dire poche piccole parole magiche.”

“Ok, scommetto la mia anima.”

“Perfetto.”

James tirò fuori un nuovo mazzo di carte e lo pose sul tavolo.

“Giocheremo con un mazzo sigillato, se vuoi puoi anche controllare.”

US aprì la scatola e osservò le carte.

“Un solo Jolly…si, direi che è un mazzo standard.”

“Benone, allora possiamo cominciare subito.”

Rummy alzò il mazzo di carte.

“Per me il 10 di cuori.”

“Per me il 7 di fiori.” Disse US

“In questo caso il mazziere sono io.”

James prese le carte, le mischiò e iniziò a distribuirle.

“Una carta a me, una per te.”

“Una carta a me, una per te.”

“Una carta…”

 La conta venne interrotta da US che spezzò un dito a Rummy.

“Fermo razza di baro.”

“US, che stai facendo?” chiese Xavin

“Xavin, guarda bene il mazzo.”

La ragazza vide che Rummy stava pescando una carta sotto a quella che doveva dare.

“Come vedi la seconda carta sporge, la stava tenendo per se; ha finto di distribuirle nel giusto ordine mentre in realtà cercava di saltarne una per avvantaggiarsi nel gioco.”

US rovesciò la carta ed esclamo:

“E avrebbe avuto un comodissimo tris di 10 in mano!”

James lo guardava dolorante e disse:

“Sei un maledetto stronzo, mi hai rovinato la mano!”

“Io uno stronzo?”

“Guarda che potevo spezzarti anche tutto il braccio.”

“Xavin, trova qualcuno che distribuisca le carte.” Disse US.

Dopo aver trovato il nuovo mazziere, la partita cominciò.

“Molto bene, le carte sono state distribuite US, quale è la tua mossa?”

US rimase completamente fermo e con le braccia incrociate.

“Ehm…US le carte sono state distribuite.”

“Lo so.”

“E perché non le prendi in mano?”

“Sono già servito, sai cosa vuol dire?”

“Certo che lo so, sono un giocatore professionista, ma voglio sapere perché non vuoi prendere le carte!”

“Non ne ho bisogno, giocherò tutta la partita in questo modo.” Rispose US

“Ma…seriamente, vorresti giocare a carte coperte?!?”

 “Si e già che ci siamo vorrei anche rilanciare.”

“C…cosa vorresti fare?”

“Mi gioco l’anima di Xavin.”

Xavin spalancò gli occhi per la paura.

“Scusa, come hai detto?!” chiese Rummy.

“Hai sentito bene, mi gioco anche l’anima della mia socia.”

“Sei impazzito, vero?”

Rummy rivolse lo sguardo verso Xavin e la ragazza disse:

“Rummy, tu sei una persona straordinario, non perdi mai la calma, calcoli con lucida freddezza ogni singola mossa e soprattutto sei il primo avversario che non usa la forza bruta contro di noi, sei davvero forte; io non ho la pazienza per questo tipo di gioco, sono il classico tipo che si infiamma facilmente.”

“Ma tutte le volte che mi sono affidata a US ne sono uscita viva, io mi fido di lui, perciò non mi oppongo a ciò che ha appena detto, cedo a lui il controllo della mia anima.”

Xavin si mise a sedere e pensò: “US, se muoio ti uccido.”

“Ok…fai come ti pare, la paura vi sta facendo impazzire.” Rispose Rummy.

James poi chiese al mazziere una carta e iniziarono a comunicare mentalmente, US e Xavin non lo sapevano, ma anche lui era un suo complice.

“Stai tranquillo Rummy, ho contato le carte, questo idiota non ha niente in mano.”

“Bene, tanto US non sa che tutti quelli che sono qui lavorano per me.”

James iniziò a posizionare i chip sul tavolo.

“Ok, io oltre ai chip, gioco l’anima di Alex e rilancio… di tutta l’anima di Leo!”

“Ma US non ha abbastanza chip per rilanciare!”

“Che mi dici dell’anima di quella tua amichetta, come si chiama? Taryn?”

Xavin spalancò gli occhi, temeva che US avrebbe finito col perdere il controllo, ma il camionista si limitò a dire: “Ok.”

Rummy non riusciva a concepire tutta quella freddezza e US si dimostrò ancora più spericolato.

 “Ma oltre a questo voglio rilanciare un’altra volta.”

“R..rilanciare?”

“Cosa…cosa vorresti scommettere?” chiese Rummy.

“Mi gioco anche l’anima delle seguenti persone che ti elencherò.”

“Prego?”

“Mi hai sentito bene, oltre l’anima di Taryn, scriverò su un foglio le anime che potrai prenderti se vinci, in tutto saranno 5, 7 se conti anche la mia e quella di Xavin.”

“Chi? Cosa? Dove? Come? Quando?!” chiese Xavin con gli occhi spalancati.

“Chiedo un ultimo favore alle persone che mi sono state vicine, se loro fossero qui, sono sicuro che non avrebbero nulla da obbiettare.”

 “Che cazzo sta dicendo?! Davvero è pronto a portare tutti all’inferno con se?!” pensò il giocatore.

US poi rivolse il suo sguardo fulmineo verso Rummy e disse:

“Oltre a questo, voglio cambiare gioco Rummy.”

“Cosa?!”

“Testa o croce, sul pavimento ci sono ancora le monete precedenti alla sfida di Leo, chi di noi due indovinerà il lato della moneta vincerà tutto.”

Rummy era zuppo di sudore, ma il colpo di grazia glielo diede l’ultima frase di US.

“Però voglio qualcosa da te Rubby, voglio qualcosa che abbia lo stesso valore della mia scommessa…voglio sapere l’identità di colui che ti ha dato i poteri!”

Rubby balzò via dal tavolo.

“è matto…è completamente matto!” pensò.

“Non ha nulla in mano…e adesso vuole puntare tutto su una moneta?!”

US poi si alzò dal tavolo e inziò a gridare verso il giocatore.

“Allora, che cosa fai? Ti decidi a giocare? Rispondi Rummy!”

La fronte del giocatore era pregna di sudore, tremava, aveva paura e non sapeva come fare.

Continuava a dire a se stesso:

“Non può vincere, non può vincere, non può vincere.”

Poi si rivolse a US e gli rispose singhiozzando:

“V…V…Va bene.”

Rummy disse al mazziere di raccogliere una moneta, dopodiché diede la spinta con il pollice e la moneta spiccò il volo.

“Testa!” gridò Rummy.

“Di taglio!” rispose US

Dopo quella frase, la mente di Rummy cadde nell’oblio.

“Di taglio…lui…ha detto…di…taglio?”

Rummy continuava a fissare US, il suo sguardo era fermo e deciso, la paura era così grande che il tempo per lui rallentò.

“Non…nonpuòvincerenonpuòvincere, lui…lui…lui.”

Rummy ebbe un collasso e cadde a terra prima della moneta, che atterrò sul lato della croce.

 “Ho vinto.” Disse US.

Poi il camionista si rivolse al mazziere e gli disse:

“Ehi amico.”

“Si?”

Dopo avergli risposto, US gli assestò un pugno nello stomaco tanto forte da sfondare la parete del bar.

“Non si bara.”

Il fantasma si staccò dal corpo di Rummy e rilasciò le anime che aveva vinto, lasciando il suo padrone per terra a delirare.

Xavin si avvicinò a US e disse:

“Santissimo Kly’bn, hai vinto!”

“Meno male.” Sospirò US

“Come sarebbe a dire “Meno male”, pensavo che avessi avuto delle carte vincenti o che avessi calcolato anche ogni misero spostamento della moneta!”

“No e no, se vuoi puoi guardare le mie carte.”

Xavin prese le carte e vide:

“Ma questa è una mano perdente!”

Xavin stava quasi per svenire, ma la rabbia la fece rinsavire.

“Tu hai scommesso tutto su una mano perdente e una moneta?!”

“La US3 ha molti trucchi ma non mi aspettavo di certo di poter barare contro uno come Rubby, sarebbe stata una follia.”

“Avevo già il sospetto che avesse dei complici pronti ad aiutarlo a vincere, perciò ho dovuto farlo uscire dalla sua zona di comfort, ho cambiato gioco all’improvviso e gli ho fatto un offerta talmente grande che alla fine ha ceduto alla paura, il fantasma ha etichettato Rummy come perdente e così mi ha servito la vittoria.

“Tu hai scommesso la mia anima, quella della tua ragazza…”

“Ex ragazza.”

“E quella di tutti i tuoi amici…”

“Ex amici.”

Xavin gli lanciò uno sguardo talmente intenso che avrebbe spaventato anche Ghost Rider.

 “Tu…sei…un coglione!”

“Comunque c’è da dire che da solo è quasi riuscito a batterci tutti quanti, davvero notevole.”

Xavin si chinò vicino a Rummy e gli chiese:

“Bene, adesso parla, dove si trova il rivenditore di poteri?”

“Alla sede principale della “Dollar Dogs”, producono materiale pornografico!” rispose Rummy mentre rideva.

“E quale è il suo nome? Come si chiama?”

Rummy lanciò un grido di disperazione.

“Non c’è nulla da fare, mi sa che non otterremo altre informazioni da lui.” Disse Xavin

“Perlomeno abbiamo un indizio, prendiamo i suoi documenti, vediamo i suoi conti bancari e poi dirigiamoci alla Dollar Dogs.” Rispose US

Intanto, fuori dal locale, una donna stava spiando i due detective; parlava con qualcuno e gli faceva la cronaca su ciò che stava accadendo.

“Il tipo biondo e la ragazzina…sono riusciti a sconfiggere Rummy, lo credevi possibile?”

“Rummy si meritava tante cose, ma non pensavo che potesse perdere.”

“Più è forte il potere, maggiore è il prezzo da pagare, quale era il suo?”

“Il suo contrappasso era la demenza, con la fortuna che ha passerà il resto dei suoi giorni in una clinica.”

“Ho capito, ma adesso verranno a cercarmi.”

“Stai tranquilla, ti chiamerò per ulteriori istruzioni, a dopo.”

“A dopo.”

   
 
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