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Autore: RoriStark    24/11/2017    1 recensioni
Come tutti sanno del classico di Stoker , Dracula ha amato.....un tempo...vediamo cosa succede se accade lo stesso nel mondo del nostro Alucard
Genere: Horror, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Alucard, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Da quando mi svegliai nella mia camera, feci di tutto per non incrociare Alucard, non volevo più vedere quell'uomo nei miei sogni, non volevo più essere condizionata da ricordi che forse non erano nemmeno i miei  così il giorno stesso corsi dal mio medico e mi feci prescrivere dei farmaci per farmi dormire la notte . In quei giorni riuscii a dormire senza gridare o piangere nel sonno,  i sogni sembravano più confusi ed io mi sentivo un po' meglio a non ricordarli il mattino dopo. Ad aiutare la situazione,  c'era il fatto che in quei giorni regnava una calma piatta ed io riuscii ad uscire un paio di volte in centro per incontrare alcune delle mie due ex coinquiline, nonché amiche: Nina e Lauren.  Ci sedemmo al solito bar dove ordinai per la prima volta qualcosa di alcolico sotto gli occhi stupefatti delle mie amiche, non erano abituate a vedermi bere, di solito prendevo il mio tranquillissimo succo di frutta, ma ora c’era davvero bisogno di qualcosa di più forte. Quando notai che ancora non smettevano di guardarmi storto sbuffai giocherellando con la cannuccia
 
"Che c' è?  Lui trasformò l'acqua in vino solo perché non aveva in mente la vodka"
 
Nina sospirò portando una mano tra i capelli, cacciando indietro i ciuffi biondi che le avevano coperto la fronte
 
"Luna, non bevi praticamente mai, nemmeno il vino... Che c'è che non va?  Non ti piace il tuo lavoro? Ti trattano male? Non ci hai mai detto di preciso cosa ti fanno fare"
 
Disse preoccupata mentre Lauren annuiva incrociando le braccia al petto e fissandomi da dietro ai suoi occhi nocciola, più scuri dei miei che erano quasi ambrati, io presi un sorso dal mio Bloody  Mary
 
"Ascoltate, io,beh.. ho un lavoro molto importante, tanto importante quanto segreto... Lo sapete che sto lavorando con la Hellsing,  ormai i TG mostrano tutto, beh, quei mostri io li ammazzo...beh non da sola ovviamente, mi hanno dato un partner.. "
 
"Chi??"

 
Mi chiesero sporgendo dal tavolo e costringendomi a scostare il mio bicchiere prima di versarmelo addosso, le guardai stupita del fatto che si fossero soffermare solamente sul "partner" piuttosto che sulla parola "mostri" ma ormai quelle creature erano su tutti i giornali, quello che non c'era scritto sui giornali, era chi li ammazzava..
 
"Con un Vampiro, è l'unica cosa che ancora deve rimanere segreta.."
 
Sussurrai sospirando, le mie amiche per poco non ingoiarono la cannuccia tanto lo stupore
 
"Cosa?? Un vampiro?? Luna ma, non sono proprio loro i mostri che ammazzi?"
 
Io annui incerta, stringendo il bicchiere nervosamente
 
"Io, lui.. Si chiama Alucard e... Beh è il mio collega, gli altri sono solo dei folli assassini"
 
Entrambe scattarono in piedi sconcertate, sembravano aver appena ricevuto una notizia raccapricciante e forse, forse lo era, insomma la loro migliora amica stava lavorando con un vampiro, comprendevo la loro preoccupazione, forse non avrei dovuto dire nulla.
 
"Ma sei impazzita?  Quello ti squarta la gola e ti trasforma in un Bloody Mary! "
 
"No, no! Lui è gentile a modo suo-salvo qualche battuta- , mi ha salvata ,è solo che, io.."

 
Abbassai lo sguardo arrossendo vistosamente e mentre io diventavo rossa, le mie amiche diventavano due cadaveri
 
"Ti stai prendendo una cotta??ma santo cielo, di tutti i ragazzi che volevi conquistare...ti sei preso un…un vampiro??Luna non siamo in uno stupido libro di ragazzine dove il vampiro protagonista ama senza ragione una tipa qualsiasi dagli occhioni dolci !"
 
Lauren mi strinse una mano, sembrava in preda al panico
 
"Questi vampiri non amano le ragazzine senza personalità ed una faccia banale! le squartano!"
 
"Sentite, io non sono innamorata di lui! non voglio esserlo! non con questi presupposti"
 
"Quali presupposti? "
 
"Io, ho come un istinto ad...oh cielo non riesco neanche a dirlo senza sentirmi stupida"

 
"Ad amarlo? "

Chiese Nina inarcando le sopracciglia incuriosita mentre Lauren sembrava avere un espressione scettica
 
"Già, come se per tutto questo tempo, tutti i miei sogni, la mia stessa anima gridasse dal dolore quando mi sta davanti, voglio stringerlo e piangere come una scema che ha appena visto una soap opera triste, la mia anima mi spinge il petto come se volesse uscire e correre da lui,  ma io... Io sono Luna, non voglio innamorarmi così"
 
"Magari è stato un colpo di fulmine, sei sempre stata chiusa in mezzo ai preti, ora che sei uno spirito libero è normale che il primo uomo…beh…più o meno uomo ti faccia salire certi bollori, ma devi capire quale sia quello giusto ed un vampiro…beh…"
 

Tirai indietro i capelli mentre cercai con una mano un elastico nella borsa, li legai comodamente in una coda alta ed il sole mi illuminò i capelli facendoli scintillare come tizzoni che covano sotto la brace, presi un respiro profondo ed ordinai un altro bicchiere.  Scossi il capo cercando di mettere a fuoco le idee anche se già dopo un bicchiere sembrava difficile poterci riuscire. Non era un semplice colpo di fulmine, avevo visto diversi ragazzi con le mie amiche ma nessuno di loro sembrava accendere la scintilla
 
"Non credo Nina.. Io.. "
 
"Hai una sua foto?? "
 
"I vampiri non escono nelle foto, credo, comunque non gli ho mai fatto una foto"
 
"Giusto.. "
 
"Aspetta, provo a disegnarlo"

 
Ad un tratto notai che cercando la borsa a terra, la mia mano toccò qualcosa di morbido, una pelliccia? Allontanai la mano con uno scatto istintivo  , mii voltai e vidi un grosso cane nero dagli occhi rossi che si era sdraiato accanto alla mia bors.Con un gridolino  balzai in piedi dalla sedia e guardai Nina e Lauren fissarlo a loro volta turbate ed intimorite dalla mole della bestia che però pareva pacifica, mi osservava in silenzio con fare assonnato, mi calmai e sfiorai la testa del cane sperando di non perdere la mano, ma non accadde, il grosso canide sbadigliò accucciandosi a terra
 
"Ma che.. Ehi, ma da dove sbuchi? "
 
In borsa avevo il vizio di portare con me delle crocchette per animali e ne posai un paio davanti al muso del cane che però le soffiò via col naso con fare stizzito tornando a sonnecchiare come se nulla fosse, ma non sembrava un cane randagio, aveva perfino un collare di ferro
 
"Oh mi scusi allora maestà "
 
Borbottai tornando a guardare le mie amiche che intanto avevano preparato un'altra combo di domande su Alucard
 
"Ma è vero che dormono in una bara?"
 
"Sí, ma qualche volta mi fissa mentre dormo dal soffitto.. "
 
"Oh cielo.. E ha gli occhi rossi come il sangue? Come le braci dell'inferno? "
 
"Sí.. Ma una volta erano azzu..."

 
la frase mi si strozzo in gola,  per colpa del  mio terzo bicchiere avevo abbassato la guardia, dovevo sospettare che la mia testa stava andando per fatti suoi, non ero abituata agli alcolici, ma tentai di non darlo a vedere
 
"Non sono così spaventosi, insomma quando siamo andati a lavoro era l'unica cosa che mi faceva stare calma"
 
"Ascolta, sei sicura che non ti ammazzerebbe nel sonno? "
 
"Sicura.. O il mio capo lo uccide, credo sia l'unica a poterselo permettere"
 
"Allora, ti piace o non ti piace? "
 
"Non lo so.. "

 
Sussurrai nascondendo il viso tra le braccia conserte
 
"Ve l'ho detto, voglio innamorarmi come tutte le persone normali, un appuntamento, conoscerlo da zero e non per mezzo dei ricordi di un altra persona"
 
Fu l'ultima frase sensata che dissi
 
"Io sono Luna.."
 
Sussurrai chiudendo gli occhi, le mie  amiche sospirarono preoccupate, le sentivo parlottare tra di loro mentre io avevo gli occhi chiusi, sentivo il cane ancora ai miei piedi che sbadigliava mentre facevo fatica a raccogliere i pensieri ,decisi quindi di abortire la missione, alzai la schiena con uno scatto battendo le mani sul tavolo, tanto che entrambe le mie amiche sobbalzarono e mi fissarono allibite
 
"Beh! Dai non possiamo parlare solo di me!.. Parliamo di... Di voi! "
 
Riuscii a dire sebbene a fatica, parlammo per il resto del pomeriggio dei loro intrighi amorosi che a malapena riuscii a capire e dei loro lavori tranquilli che mi trovai ad invidiare, ogni tanto gettavo uno sguardo al cane nero, la mano mi cadde svogliatamente sul suo capo, lo accarezzai distrattamente grattandogli le orecchie, era rilassante non dover pensare per una volta ai miei problemi e poi mi faceva piacere dare sempre un buon consiglio –che ovviamente io non seguo mai- . Quando  ci salutammo, le mie amiche volevano accompagnarmi a casa, ero parecchio brilla ma ero a piedi e sicuramente sarei tornata a casa sana e salva.
 
"Ora cosa farai? Continuerai ad evitare quel vampiro?"
 
"Già, almeno finché non mi viene in mente qualcosa"

 
Borbottai tagliando corto, il cane sembrò alzarsi a sua volta ,mi affiancò osservando le due ragazze con aria seccata, non aveva mai abbaiato, ora sembrò borbottare qualche strano versetto assonnato
 
"Magari un giorno potremmo presentarti un nostro compagno di corso, non ti piaceva quel tipo con i capelli scuri della magistrale?"
 
Sentii per la prima volta il cane emettere un ringhio sommesso, osservando qualcosa di fronte a lui, o forse stava guardando le mie amiche?  Poi abbaiò forte, tanto che mi fece sobbalzare dalla sedia , lo vidi poi tornare con il muso a terra, forse aveva visto un altro cane o un gatto, anche le mie amiche erano rimaste sorprese dalla reazione del cane .
 
"Almeno non è un mostro, no?"
 
"Alucard non è un...mostro...io non voglio un altro, io voglio solo capire, voglio sapere qualcosa di più su di lui, insomma come una normalissima ragazza che conosce un normalissimo ragazzo.. "

 
Non riuscivo a reggere più la conversazione e prima di aggiungere altre
 
"Oh cielo come è tardi, Integra mi ammazza! Ci vediamo tra un paio di giorni! Vi chiamo io!"
 
Mi voltai senza aspettare la loro risposta, correndo verso un vicolo dove mi nascosi mettendomi a sedere su una panchina per riprendere fiato, mi resi conto che il cane era ancora accanto a me, mi fissava senza emettere un suono, aveva degli occhi strani, quasi umani, era davvero grosso al mio fianco, superava perfino il mio bacino stando su quattro zampe
 
"Sono un disastro... Non ci capisco nulla"
 
Sussurrai accarezzandogli il muso morbido
 
"Non hai una casa? Vuoi venire con me? Abbiamo tanto spazio"
 

Dissi alzandomi di nuovo in piedi appena mi resi conto che i primi capogiri erano spariti, cominciai ad avviarmi verso casa e nel frattempo non riuscii a trattenermi dal chiacchierare con quello strano cane
 
"Io non conosco Alucard, io ricordo solo immagini, sensazioni, ma non voglio amare qualcuno irrazionalmente, vorrei un appuntamento, vorrei fargli delle domande, ma è un vampiro e non credo gli interessi veramente qualcosa, io non potrei mai uscire con lui per un parfait o una tazze di tè, magari gli fa pure male a bere o mangiare qualcosa che non sia sangue... Ahhh che casino.. "
 
Mi appoggiai al muro consapevole di non aver ancora superato la sbronza, mi sedetti di nuovo, ero a pochi metri dalla villa per fortuna, ma la nausea mi bloccò dal proseguire e decisi di riposarmi un attimo, pensavo che il cane sarebbe andato per i fatti propri, ma era ancora lì a fissarmi, il muso appoggiato sulle mie gambe,  so passò la lingua sul naso e vidi una fila di denti appuntiti come quelli di uno squalo, per fortuna sembrava tranquillo, gli accarezzai il capo quando sentii una scossa percorrermi il braccio sbalzando la mia mente indietro, vidi l'uomo dai capelli nero corvino, era...era in ginocchio davanti a me, aveva un armatura sporca di sangue, mi guardò negli occhi, ma stavolta ero lontana, vidi una Donna identica a me avvicinarsi a lui, so inginocchiò a terra prendendo in fazzoletto bianco per pulirgli Il viso insanguinato, lui tornò a fissarla senza più badare a me, o magari era distratto da altro ed era una coincidenza il fatto che stesse guardando verso di me
 
"Come puoi amarmi? "
 
La vidi sorridere, già, come poteva amarlo? Era sporco di sangue che sicuramente non era suo, aveva ucciso chissà quanta gente, eppure lei non sembrava turbata, perché? E perché era identica a me, ero davvero io??
 
"Perché ho visto una luce, una volta ..una luce che non vedi più  nemmeno tu, ma io, continuo a vederla…ed è così bella, amore mio "
 

Quando lei lo baciò, mi sentì  di nuovo catapultata alla realtà, tastai le mie gambe ma non sentivo più il pelo morbido di quel cane, era sparito.  Mi guardai attorno quando un forte odore di colonia mi entrò nei polmoni
 
"Non dovresti bere così, parli troppo poi"
 
Mi voltai e vidi il sorriso affilato di Alucard,  era dietro di me e si sedette sulla panchina stiracchiandosi, mi stavo per alzare e correre via quando lui mi bloccò semplicemente guardandomi negli occhi, forse aveva usato un qualche incantesimo? Fatto sta che non riuscivo a muovere più un muscolo
 
"Hai detto di volermi conoscere,  allora perché  scappi? Ti ho dovuta seguire di nascosto"
 
Sussurrò mostrandomi i denti affilati e bianchi come perle, nel sentire quelle parole capii dov’era finito quel misterioso cane nero, mi alzai in piedi indicandolo con l’indice come un detective che scova il colpevole
 
"Io... Mi hai spiato!  Eri tu quel cane! E io che ti ho anche preso dei croccantini! "
“i tuoi croccantini da discount”
“era una buona azione! Per una volta che avevo quasi sperato di aver trovato un cucciolo tutto per me!”
“io? Un cucciolo? Potevo staccarti la testa con un morso”
“non è questo il punto!

 
Lui rise di gusto incrociando le braccia al petto immobile, non aveva bisogno di respirare, sembrava così immobile, poi mi guardò e si infilò gli occhiali da sole
 
"Perché non cominciamo da capo? "
 
"Perché non... Non voglio! Per te sarò sempre quella donna che mi perseguita nei sogni, io voglio beh… Te l'ho detto, e tu come puoi dire che sono davvero io? Magari ti sbagli! E soprattutto non possiamo uscire a mangiare un gelato o bere del tè come se nulla fosse!"
 
"Io ti conosco, lo so chi sei, sei tu che lo hai scordato e comunque  non credo che una tazza di tè o un gelato mi ammazzerebbero"
 
"No, non capisci! Io voglio che qualcuno mi ami per quello che sono e viceversa, tu non...non pensi ad altro che alla guerra, uccidere ,io voglio una vita normale con…con qualcuno che non sia.. "
 
"Qualcuno che non sia un mostro"

 
Concluse  secco Alucard,  ad un tratto si rabbuiò, io sentii una fitta allo stomaco. Perché avevo detto quella cosa? Mi sentivo un idiota
 
"Un tempo vedevi così tante cose dentro di me, ma forse hai ragione,  magari eri solo una pazza.. "
 
Sussurrò lui alzandosi in piedi, quella sua espressione mi trafisse il petto come una lancia, mi sentii malissimo, tanto che riprese a girarmi la testa
 
"Alucard!"
 
istintivamente gli afferrai la manica della giacca, lui rimase fermo anche se sapevo che si sarebbe potuto liberare facilmente, stavo sbagliando tutto, sono solo un ipocrita mi veniva da piangere tanto ero scossa dalle mie stesse parole, certo, non era facile per una ragazza qualsiasi pensare ad un vampiro come qualcosa al di fuori di un mostro, ma io non sono mai stata una ragazza qualsiasi a quanto pare
 
"Stasera ci sarà una piccola festa in centro, ci sarà un piccolo luna park e ci andranno delle coppie, molte per loro sarà il loro primo appuntamento, magari.. Magari noi "
 
Lui mi osservò solenne, serio come non mai, mentre mi tirò su il viso con l'indice
 
"Non sono mai riuscito a capire cosa ti frulla per quella testolina rossa... Lily... Lorelai... Luna"
 
Sussurrò tornando a sedersi per guardarmi dritta negli occhi, come per studiarmi, sono stata davvero quelle persone? Perché lui ricorda benissimo ed io no?  Mi prese il viso tra le mani
 
"Allora, verrai con me? "
 
Chiesi arrossendo come non mai mentre il vampiro sembrò avvicinarsi per respirare il profumo dei miei capelli
 
"Prima non lo volevi uno come me"
 
"Non è questo, io voglio conoscerti, di nuovo, partiamo da zero, ti prego, voglio capire perché Lily e Luna ti amavano così tanto da superare la morte pur di seguirti…e questa cosa mi spaventa tanto, per questo  qualche volta dico cose che non vorrei dire, e mi dispiace, Alucard.."

 
Lui posò la fronte sulla mia ridacchiando
 
"Spero davvero di darti una risposta allora, altrimenti saresti tornata per nulla"
 
Sussurrò tornando in piedi mentre io continuavo a fissarlo con le gote rosse, era un bell'uomo, elegante, dai tratti spigolosi, la sua bellezza non mi era di certo indifferente, ma volevo vedere cosa c'era dietro a quel sorriso, dietro a quell'inferno che erano i suoi occhi, per me l'amore era un mistero, ricordavo solo che nei miei libri lei gli si gettava tra le braccia nei primi tre capitoli, ma era davvero così nella vita reale? Alucard mi aiutò a raggiungere la villa senza farmi vedere da Integra, entrai in camera mia per fare una doccia, mi tolsi i vestiti e mi infilai nella vasca appena riempita e per un attimo sentii tutti i miei problemi scivolarmi via. Chiusi gli occhi sospirando, chiedendomi come sarebbe andata quella serata, ad un tratto suonò il mio telefono, con la mano asciutta lo afferrai facendo scorrere il dito sullo schermo
 
"EIH, Lauren.. Come? Alla festa?  Certo mi stavo giusto preparando, verrò con Alucard... "
 

Sobbalzai sentendo la mia amica gridare da dietro la cornetta come se fosse stata appena accoltellata
 
"Potrebbe ammazzare tutti!! "
 
"Non ammazza nessuno! "
 
"È un cazzo di vampiro! "

 
"Non uno di quelli che addenta il primo che gli passa sotto i denti! Oggi l'ho trattato malissimo, gli ho dato del mostro senza motivo, dovevo dargli un occasione e l'ho invitato"
 
"Mettigli i gommini ai canini! "
 
"Non morderà nessuno, fidati"
 
"....otto e mezza sotto alla campana, OK?"
 
"Ti voglio bene~"
 
"Hai presente i gommini che mettono alle unghie dei gatti? Quelli! "
 
"OK, ok"

 
Agganciai il telefono godendomi il resto del bagno, poi uscii dalla vasca infilandomi l'accappatoio e mi sdraiai sul letto ad osservare il baldacchino sopra di me, sospirai ricordando la situazione in cui mi trovavo e la calma evaporava dal mio corpo come l'acqua che avevo addosso, stavo facendo la cosa giusta? Forse dovevo davvero lasciarmi andare un po' era anche questo che volevo dalla mia "libertà" no?  Scesi dal letto ed indossai un abito in pizzo rosa e sistemai i capelli con un nastro bianco, mi guardai allo specchio e tentai di truccarmi, per fortuna le mie coinquiline mi avevano insegnato qualcosa, un tempo per me sarebbe stato un peccato mortale indossare del trucco, ed ora eccomi, con i tacchi ed un abito di pizzo ad aspettare di uscire con un vampiro, insomma una vera ribelle. Alucard era già fuori dalla porta ad aspettare, anche se per un attimo feci fatica a riconoscerlo, aveva i capelli in ordine,  in completo da sera nero con tanto di giacca e cravatta, la camicia era invece rossa, mi guardò sorridendo e senza dire nulla mi prese la mano e la sfiorò con le labbra
 
"Credo di stare per strappare al cielo il più bello dei suoi angeli"
 
Io arrossii vistosamente allontanando la mano con la scusa di sistemarmi la borsetta
 
"Sí anche, anche tu stai molto bene"
 
Dissi mentre uscimmo dalla villa, lo presi sotto braccio, cercando di ricordare tutti i film che avevo visto riguardo al primo appuntamento,  Bridget Jones aiutami tu. Pensai  mentre attraversavamo il cortile
 
"Spero che vada tutto bene.. "
 
"Hai paura che ammazzi qualcuno? "
 
"No! Ma spero che nessuno cerchi di ammazzare noi, non pensare sempre a male"

 
"Oh spero tanto che qualcuno ci provi"
 
Io sospirai mentre lui se la rideva di gusto, camminavamo in mezzo al nulla e tutta quella oscurità mi metteva a disagio, non riuscivo a vedere la luna o le stelle e i lampioni sembravano non voler funzionare per quel tratto di strada, mi trovai a stringermi al braccio di Alucard, lui si voltò
 
"Di cosa hai paura? Sai bene che stai stringendo la cosa più pericolosa che potresti trovare nel buio"
 
Mi voltai verso di lui,  aveva ragione in effetti, ma tutto quel buio continuava a mettermi paura
 
"Hai mai avuto paura? "
 
"Certo,  per tre volte"
 
"Quali? "
 
"Una volta ero un ragazzino,  e le altre due, ti guardavo morire.. "

 
"Io ho paura di ricordare come si muore... Come sono morta? Ho sofferto? "
 

Lui si bloccò alzando lo sguardo in cielo, ignorò la mia domanda ed indicò il cielo
 
"Guarda la luna, eccola la luce, c’è una splendida Luna stasera"
 
"Alucard"

 
"Per favore"
 
Sobbalzai nel vedere il suo volto  stanco, così mi misi a guardare la luna
 
"Scusami.. "
 
"Tu sei sempre stata come la Luna, hai deciso di brillare dove tutto intorno a te era buio e freddo, ma tu continuavi a risplendere, e come per  la luna, la luce ti portava via da me,  ma ora la notte è tornata...tu, sei tornata.. Luna"
 
"io non ricordo nulla a parte quei sogni, Alucard... "

 
Non mi resi conto che avevamo ripreso a camminare ed avevamo raggiunto il luogo d'incontro con le mie amiche , erano già arrivate, entrambe con un loro accompagnatore, entrambe con gli occhi sgranati nel vederci arrivare,  le raggiunsi prima io facendo finta di abbracciarle come se non ci vedessimo da anni
 
"Vi prego ditemi che non glie lo avete detto che è un vampiro "
 

Sussurrai alle due stringendole
 
"Sta tranquilla, ti pare che rischiavamo di farli scappare via? "
 
"OK.. "

 
Mi allontanai appena,  lasciando che Alucard si avvicinasse, i due ragazzi sembrarono fare un passo indietro intimoriti dalla presenza di quell'uomo che ghignava dietro ad i suoi occhiali tondi, era molto più alto di loro e sembrava molto più grande, in confronto loro due sembravano dei liceali ed io una bambinetta delle scuole medie
 
"Ragazzi, lui è Alucard, il mio collega di lavoro"
 
Lui salutò il gruppo con un cenno del capo ed un "buonasera" scivoloso e cupo che fece rabbrividire le mie amiche, io lo presi di nuovo sotto braccio sotto gli occhi di tutti, gli strinsi la giacca mordendomi il labbro inferiore nervosamente, ci incamminammo verso il parco dove avevano allestito la festa, già sentivo la musica e le luci erano visibili in lontananza lui si chinò appena verso di me
 
"Sanno cosa sono? "
 
"solo le mie amiche, i ragazzi non devono saperlo"
 
"Non dovrebbero saperlo nemmeno loro"

 
"Sono le uniche amiche che ho e poi lo sai anche tu, hai origliato tutto il tempo, scemo di un cane.. "
 

Borbottai dandogli una leggera spinta con il fianco facendolo ridacchiare soddisfatto,  raggiungemmo il parchetto e la musica era davvero forte, non ero mai stata ad una festa così, mi ero sempre sottratta da questi eventi soprattutto perché le mie amiche portavano sempre qualcuno ed io sarei rimasta sola, quei rumori tanto forti mi infondevano un po' d'ansia, ma quando guardai Alucard lo vidi perfettamente a suo agio, come se fosse abituato a certe cose, lui mi osservò con un espressione strana, come se avesse percepito il mio disagio

“ti fa paura la musica?”

Mi punzecchiò una guancia ridacchiando, io gli scacciai la mano con uno schiaffetto sul dorso della sua scuotendo il capo
 
"no, affatto, sto benissimo!sono abituata a questo, già”

“bugiarda..”

“Ragazzi vi va di.. Ehm.. Giocare al tiro a segno?? "

 
Propose Nina cercando di rompere il ghiaccio, ad Alucard guizzo una fiamma nei suoi occhi e di nuovo mostrò i denti affilati ,tutto il gruppo si irrigidì mentre io  cercai di strattonarlo per non esagerare a mostrare i denti
 
"Certo, perché no? "
 
Ci avviammo verso il banchetto dove lasciai andare avanti le mie amiche ed i loro compagni che si offrirono come campioni per vincere loro dei succulenti premi insieme alle loro "grazie" . Li osservai sparare mentre sentivo sussultare Alucard tanto sghignazzava, io gli diedi un colpetto con la spalla,  mi parve di urtare un muro di cemento armato
 
"Attenta, ti fai male"
 
Mi scherni lui mentre mi massaggiavo la spalla cercando di non dare nell'occhio, lo guardai di rimando fingendo un espressione  scocciata
 
"Lo so cosa stai pensando, ma loro non sparano mica per lavoro"
 
"Per fortuna.. "

 
Commentò tra una risata e l'altra, io non riuscii a trattenere un sorriso ed una sensazione di orgoglio ed uno strano senso di sicurezza mi pervase il corpo come un abbraccio caldo
 
"Non far loro vedere i denti però.. "
 
"Loro non li vedono, è uno dei miei...trucchetti, le tue amiche ormai sanno, non mi sono impegnato a nasconderli a loro"
 
"Ah, OK.. "

 
Guardai i due ragazzi porgere alle loro donzelle un paio di orsetti piccini di peluche, probabilmente il premio di consolazione, a quel punto Alucard mi guardò col suo solito sorrisetto
 
"Lo vuoi quel peluche? "
 
Chiese indicando un grosso unicorno grasso e bianco con una criniera  rosa scintillante, mi chiesi come faceva a conoscere i miei gusti, o magari aveva tirato ad indovinare
 
"S.. Sì"
 
Annui mentre lui avanzava con il suo fare solenne, il mio cuore perse un battito nel vederlo così sicuro, corsi al suo fianco curiosa, lui posò una banconota sul bancone e prese l'arma giocattolo , senza aspettare la proprietaria dello stand, la caricò con un movimento secco e puntò l'arma verso i barattoli con un eleganza che mi lasciò di stucco, non mi ero mai soffermata a guardarlo combattere,  aveva una mano in tasca, abituato com'era con due pistole, scaricò il caricatore sui barattoli che caddero uno ad uno colpendo anche i barattoli dell'altro scaffale, io mi avvicinai ipnotizzata da quell'essere così fiero ed elegante,  era davvero stato l'uomo della mia vita? Lo era ancora?

“ecco a lei il suo premio”

quando la donna porse lui il peluche che desideravo scossi il capo cadendo dalle nuvole, mi resi conto di aver teso la mano verso di lui, la ritirai di scatto sperando di non esser stata notata
 
"Complimenti signorina, il suo fidanzato ha davvero una mira terrificante"
 
Io mi voltai di scatto arrossendo imbarazzata,  ma non dissi nulla, non volevo negare nulla, in fondo eravamo al nostro primo appuntamento, in quel caso cosa si dovrebbe dire? Non ne avevo la minima idea ,così in preda al panico le sorrisi annuendo e  mi limitai ad afferrare il peluche stringendolo a me,  era davvero morbido e senza pensarci mi ritrovai ad affondarci il viso
 
"Vedo che ti piace"
 
Sobbalzai tornando alla realtà, lo guardai mentre sentivo salire ancora di più il mio imbarazzo, ma lui mi posò una mano sulla testa accarezzandola piano
 
"Andiamo, bimba"
 
Sussurrò porgendomi di nuovo il braccio , anche gli altri due ragazzi si   complimentarono con lui per la buona mira, chiedendogli consigli e dritte per vincere, lui sembrava divertito da tutte quelle domande, e rispondeva con tranquillità mentre io rimasi lì a stringermi al suo braccio sotto gli occhi allibiti delle mie amiche,  raggiungemmo un piccolo stand che serviva dei waffles e tutti corsero a prendere posto entusiasti,  anche io ed Alucard ci accodammo con loro, sistemandoci su un tavolo all'esterno, io mi sedetti accanto alle mie amiche, di fronte ad Alucard, lo guardai seria quando tutti ordinarono da mangiare, ma lui sembrò non farci caso ed ordinò due waffle ai frutti di bosco con panna, io allungai la mano sfiorandogli la mano per attirare la sua attenzione, in un attimo mi ritrovai a stringerla,  ma non per qualche ricordo, forse, forse volevo davvero stringerla. Lui mi osservò ,sentii il suo pollice accarezzarmi il dorso della mano
 
"Tutto bene? "
 
"Sí ma.. Sei sicuro di volere un waffle? Oggi a pranzo non hai avuto mal di.. Di pancia? "

 
Lui ridacchiò togliendosi gli occhiali da sole, i suoi occhi mi trafissero il cuore, e la mia mano strinse ancora più forte la sua, il cuore andava ormai per la sua strada, era così allora che ci si innamorava? All'improvviso? Come quando ci si addormenta? Forse era davvero cosí. Allontanai la mano per prendere il mio piatto e le posate lo sentii schiarirsi la voce per poi asserire con il suo tono profondo e quasi sinistro
 
"Va tutto bene, non mi ammazzerà un waffle in più "
 

Disse calmo mentre prese un boccone del waffle, a me si strinse il petto aspettando una reazione di rigetto, ma lui buttò giù il boccone come se nulla fosse, io sospirai rincuorata e presi a mangiare il mio waffle, notai che le mie amiche erano impegnate a parlare con i loro nuovi ragazzi, così io mi schiarii la voce imbarazzata, forse sarebbe stato meglio ammazzare ghoul. 
 
"Hai mai... pensato di fare qualcosa nel tuo tempo libero? "
 
Lui mi osservava,  sorrise appena addentando un pezzo di waffle con le zanne,  non avevo idea di cosa dire, ma volevo fare un po'finta, che quella fosse una normalissima serata, con il mio primo ragazzo, in un normalissimo posto
 
"Sono un po' morto per fare certe cose"
 
Sussurrò lui guardando altrove con un aria quasi seccata
 
"Non essere così drammatico, in fondo,  sei ancora qui, no? "
 
"Già e.. Cosa vuoi che faccia nel tempo libero? "
 
"Leggere un libro, passeggiare all'aria aperta, giocare alla play.. "
 
"Alla che? "

 
Sospirai
 
"Te ne parlo a casa, insomma non devi stare seduto ed aspettare che ci chiamino per lavorare"

Lui posò la forchetta, guardando altrove con fare pensante, poi tornò a fissarmi facendo spallucce ed incrociando le dita riprese a parlare con tono basso e malinconico
 
"Una volta, ti ascoltavo cantare,  mi hai insegnato a suonare il piano, a ballare... L'altro giorno ho provato a suonare di nuovo il piano, ma non l'hai sentito, eri in camera, ti sentivo dormire profondamente per colpa di quelle... Caramelle"
 

Sussurrò lui strizzandomi l'occhio, io arrossii guardando altrove imbarazzata
 
"Lo sai per cosa le prendo... Io…uff non  voglio parlarne ora ok? ti prego.. "
 
Sussurrai mentre addentai nervosamente un altro pezzo di waffle, guardai altrove in silenzio, non sapeva cosa altro aggiungere e qualsiasi altra domanda si sarebbe ritorta contro di me
 
"Io eseguo solo gli ordini di Integra, per il resto sono solo un giocattolino della Hellsing"
 
Io non risposi,  ma poi sentii di nuovo la mano di lui sfiorare la mia e stringerla
 
"Possibile che sai solo eseguire gli ordini di Integra??non è da te, Alucard "
Le parole mi uscirono così, senza pensarci, mi resi conto di aver di nuovo detto una stupidaggine, come al solito, brava Luna”
 
"Tu non sai cosa accadde, io ora sono solo un arma.. "
 

Sentii la sua mano ritirarsi all'improvviso, ora era lui a guardare altrove, sembrava che qualsiasi cosa dicessimo, ci ferivano l'un l'altro o forse... Ero io? Qualsiasi cosa dicessi, cosa gli avevano fatto? Nei miei sogni era libero di fare quello che voleva, era testardo e padrone di se stesso. Ma poi ricordai quel sogno, con Lord Hellsing, quando lo sconfisse,  da quel momento non so più nulla, Hellsing gli aveva fatto qualcosa di brutto, qualcosa che lo teneva legato come un cane alla catena, un oggetto e tale era diventato
 
"Eih...torna qui..scusami"
 
Sussurrai riprendendogli la mano, mi premurai che le mie amiche fossero intente ad amoreggiare con i loro compagni,  mi sporsi verso il suo tavolo e con la mano libera gli sfiorai il mento per farlo voltare verso di me, sorrisi imbarazzata tentando di sciogliere la tensione
 
"Sono sempre stata così testarda? "
 
"Ogni volta che ti ritrovavo, lo eri sempre di più... "

 
" Non cosa ti abbiano fatto ma... Presto andremo al parco, allo zoo, andremo a pescare magari e a comprare le caramelle, niente catene, non con me, Alucard...tu hai trovato me,  ma ora io devo ritrovare te, è colpa mia, tu ci hai sempre provato con me e io ti cacciavo via, eppure ora stai mangiando un waffle per me... Mi stai regalando un appuntamento e..."
 
Non mi ero resa conto di avere il mio viso vicinissimo al suo,  me ne accorsi solo quando sfiorai la sua fronte fredda, sentivo il cuore battere forte,  socchiusi gli occhi come d'istinto mentre le mie labbra si avvicinarono alle sue, ma poi qualcosa mi spinse indietro, mi voltai e vidi la mia amica indicarmi un punto lontano terrorizzata
 
"Che vuoi?? Non stavate pomiciando?? "
 
"Mo.. Mostro!! "

 
Strizzai gli occhi, ma riuscivo solo a vedere gente fuggire, sentii poi alle spalle un ombra  che si ergeva alle mie spalle, era Alucard,  io mi alzai di scatto saltando sul tavolo e poi mi gettai tra le sue braccia per bloccarlo dal tirare fuori la sua arma
 
"No!! "
 
"C'è un dannatissimo vampiro"
 
"No,  aspetta, ti scoprirebbero"
 

Cercai di bisbigliare
 
"Resta qui, vado io! "
 
Stavo per allontanarmi ma la mano di Alucard mi bloccò, non disse nulla, lo vidi mettere una mano nel suo interno giacca, ma io gli presi entrambe le mani
 
"Ti prego scusa... Fidati di me, ce la faccio! "

 
Chiusi gli occhi ed usai il mio trucchetto, una leggera Luce avvolse le mie Mani ed istintivamente Alucard mollò la presa quando le sue mani presero a fumare, corsi verso la folla gridando a tutti di scappare, vidi un uomo dagli occhi Rossi, che so avvicinò a me con una bambina tra le Mani,  mi sorrise mostrando i canini  affilati
 
"Dopo tocca a te... Berrò il tuo sangue da puttana .."
 
Sibilò mentre Portò il collo della bimba vicino ai denti , ma io tesi la mano
 
"Elision!! "
 
Uno scudo azzurro avvolse la bambina ed il vampiro quando lo sfiorò scattò indietro come se avesse messo la faccia su una piastra rovente,  la bambina cadde ed io corsi ad afferrarla stringendola a me,  piangeva e si aggrappò al mio collo,  mi sollevai in piedi e corsi a restituirla alla madre,  per fortuna era circondato solo da un paio di ghoul
 
"Puttana...brutta puttanella schifosa.. Io ti dissanguo"
 
I ghoul si lanciarono verso di me, non avevo con me la balestra ma riuscii a ridurli in cenere con un paio di "holy light",  dovetti rotolare per evitare che il terzo mi afferrasse e riuscii ad eliminarlo,  ma mi resi conto di aver esaurito le energie,  dovevo riprendere fiato ma non potevo
 
"Eccoti qui, ora ti dissanguerò e prenderò il tuo corpo... "
 
Chiusi gli occhi quando lo vidi scattare verso di me, aspettai le zanne,  ma poi sentii il vampiro imprecare,  alzai lo sguardo e vidi Alucard ergersi di fronte a me,  si era fatto azzannare un braccio per farmi da scudo, con una mano bloccò la testa del vampiro che cercava di mollare la presa
 
"Sempre più testarda.."
 
Sussurro estraendo la pistola e sparando al mostro dritto in  fronte, per fortuna tutti sembravano essere scappati via,  tranne le mie amiche ed i loro ragazzi, che ora guardavano Alucard per quello che era, un vampiro, ma a me non importava più,  mi avvicinai a lui, che intanto si leccava via il sangue dal braccio che subito guarì,  il vampiro divenne un ammasso di sangue che venne come assorbito dai suoi piedi, si voltò verso di me guardandomi severamente, stava per dire qualcosa quando si accovacciò  tossendo,  vidi del sangue a terra ma non era stato ferito gravemente e soprattutto non  aveva mai reagito in quel modo dopo aver ucciso un vampiro,  corsi verso di lui preoccupata
 
"Alucard! È... È colpa mia?? "
 
"Forse,  era scaduto quel waffle.. "
 

Rimase immobile per un po' ridacchiando e tossendo
 
"Aspettami qui"
 
Corsi verso il tavolo e presi un coltello, feci un piccolo  taglio netto sul palmo della mano trattenendo un gridolini e tornai da Alucard, era accovacciato a guardare a terra,  respirava affannato, quando mi vide sobbalzò nel sentire l'odore del mio sangue
 
"Tieni.. "
 
"Curati subito quel taglio"

 
"No, devi bere, io non mi curo finché non prendi un sorso.. "
 
Con una mano gli sfiorai la nuca per avvicinarlo alla mia mano
 
"Ti ho fatto male ,  per tutto questo tempo, ora ho capito come posso guarirti"
 
Sentivo le lacrime salirmi agli occhi, il cuore battere all’impazzata e le gambe mi tremavano così tanto che dovetti inginocchiarmi, era questo quello che si provava davanti alla persona amata?
 
"Io e la mia testa dura, è che non ricordo com'era prima, non ricordo di aver vissuto insieme a te e finora... la mia vita è stata dentro una gabbia ed ora  voglio fare quello che fanno tutti, voglio amare e voglio vedere il mondo,  voglio vivere... Ma non voglio fare queste cose senza te, ti prego, bevi.."
 
Lo guardai per  un istante,  in quel momento,  sorride dolcemente per la prima volta,  quel sorriso mi fece balzare il cuore in gola, sentii le sue labbra sfiorarmi la mano,  vidi i denti bianchi ed affilati affiorare dalle labbra e dalla gola vidi come delle nuvolette di vapore uscire fuori e solleticarmi la pelle, come un lupo che stava per azzannare la sua preda,  si stava avvicinando alla mia pelle a fauci spalancate, ma poi con gentilezza  lui posò solo le labbra sulla ferita. Sentii un leggero torpore e di istinto mi aggrappai a lui con l’altra mano. Sentivo il sangue svicolare via,  lo osservai mentre beveva con calma,  con una delicatezza che non pensavo di vedere mai da lui,  bastarono pochi secondi e poi si allontanò leccandosi le labbra
 
"Così poco? Sei sicuro? "
 
"Sei vergine, mi basta una goccia per stare meglio, il tuo sangue è cosí dolce.. "

 
Mi voltai verso le mie amiche che ci osservavano allibite, i loro ragazzi erano scappati a quanto pare,  feci spallucce e mi concentrati a far sparire il taglio sulla mia mano
 
"Ragazze,  andate a trovare i vostri eroi, io sto bene! Vi chiamo domani"
 
"O... OK, ma tu non diventare un vampiro! "

 
Gridarono in coro correndo via, io mi voltai di nuovo verso Alucard che mi guardava con un sorrisetto malinconico
 
"Hai scordato questo"
 
Sussurrò lui tirando fuori dalla giacca il peluche che aveva vinto per me,  io lo presi guardandolo, di nuovo le lacrime presero a scendere sulle mie gote, lo guardai negli occhi,  poi gli cinsi il collo con le braccia stringendolo forte
 
"Hai visto?  Hai disobbedito ad un ordine ed hai fatto di testa tua.. "
 
Sussurrai stringendolo forte,  gli sfiorai i capelli con la punta delle dita mentre sentivo che anche lui mi stringeva a sua volta
 
"Il tuo primo appuntamento è stato uno schifo"
 
"No, non è vero,  ora comincio a capire"
 
"Cosa?"

 
"Perché ogni volta, le altre me sceglievano sempre te.. "
 
Lui ridacchiò allontanandomi appena per vedermi in viso mentre mi sollevò il mento con il pollice e l'indice, teneva ancora la mia mano per il polso e passò la lingua sui residui di sangue che avevo sul palmo 
 
"E ora,  cosa vuole fare, mia piccola  Luna? "
 
"Intanto, non ti bacio conciato così.. "

 
 gli passai una mano sulle labbra per pulire via il sangue,  avvicinai il viso e gli sfiorai le labbra, non avevo idea di come si baciava, ma poi lui mi strinse a sé con una forza disarmante, senza però farmi male, mi guidò lui nel mio primo bacio e stranamente fu davvero bello, nonostante il sapore ferroso che aveva, nonostante facesse freddo ed eravamo in mezzo a dei cadaveri, nonostante tutto, fu il primo bacio più bello di sempre e capii di non volere nient'altro che quello, volevo trovare anche io quella luce che quella donna aveva visto
  
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