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Autore: Altair4    24/11/2017    0 recensioni
Se siete appassionati di Star Wars, Star Trek, Galattica, Farscape ecc… questa storia potrebbe piacervi. Sequel di “Senza Nome le origini”, è ambientata in un’altra dimensione rispetto la nostra ed in una galassia a spirale barrata come la Via Lattea. Questa galassia è chiamata Trixtar ed è ricca di mondi popolati da esseri viventi e senzienti. Come nella storia precedente ci saranno dei gialli da risolvere, per cui Senza Nome sarà ancora una volta alla ricerca della verità, stavolta però con l’aiuto di personaggi davvero singolari. Tanto singolari da non saper definire se una delle coppie che si formeranno sia het, FemSlash…ecc. Non resta che togliervi la curiosità…
Genere: Avventura, Science-fiction, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mentre Ṡénza cercava di dormire rigirandosi senza posa, Cleria stava attuando il suo piano, aveva convinto Tril a bere la birra di Raha e cercava di farlo ubriacare durante la festa degli sciamani. Treodor invece era ormai partito per la tangente e si lamentava della sua sfortuna in amore circondato dai suoi nuovi amici Verani.
         -Ma…mio caro amico Paichiano, forse ho le traveggole, ma non siete sposati tu e Ṡénza?- Chiese Luma, una Verana molto curiosa.
Treodor aveva dimenticato che, per essere accettati, avevano dovuto fingere di essere sposati lui con Ṡénza e Tril con Cleria.
         -Vedi Luma…è stata una decisione presa di fretta…e forse lei ci sta ripensando-
         -Da noi non funziona così- Rispose la bionda Verana.
         -Cioè?-
         -Quando uno chiede di sposarti significa che vuole cominciare una storia esclusiva, se va tutto bene poi avviene il matrimonio, ma il fidanzamento è lungo e dopo non ci sono mai ripensamenti. Altrimenti siamo molto liberi e possiamo avere molti fidanzati, perché tu e Ṡénza siete stati così avventati?-
La prima scusa che gli venne in mente era idiota, ma i Verani avevano li avevano presi in simpatia e l’avrebbero bevuta. 
-Eravamo ubriachi…ma in realtà è innamorata di un terrestre…uno solo! Capisci?-
         -Non è così strano, anche noi ne scegliamo uno per sempre…però prima ci pensiamo bene-
         -Noi Paichiani invece possiamo avere varie mogli-
         -Veramente? Non è un po’ troppo difficile stare dietro a tutte le famiglie?-
         -Un po’ sì…-
         -Secondo me il problema è che pensi in maniera diversa dalla terrestre, lei vuole un partner solo e sa che tu ne vuoi molte, devi cambiare per lei- Disse Luma.
         -Credo che tu abbia ragione, farò così, ci sarà solo lei nel mio futuro!-
Luma si girò verso un gruppo misto di sciamani e disse:
         -Come è strana la mezza terrestre, non è poi male questo Paichiano-
Tanti nanerottoli biondi annuirono sorridendo. Contemporaneamente Cleria era praticamente avvinghiata a Tril che era al suo quarto boccale, al limite per perdere la ragione.
         -Meno male che ci sei tu amica mia che mi vuoi bene… Ṡénza mi ha rifiutato…cosa ho fatto di male? E’ perché non sono un terrestre?-
         -No Tril, vuoi capire che non ha niente a che fare con te? Lei è innamorata dell’umano, non hai nessuna possibilità-
         -Lei mi ha visto come sono veramente…ha detto che sono bellissimo…ma non mi ha voluto…-
         -Anche io vorrei tanto vederti. Perché stasera non ti mostri anche a me?-
         -Non so…e se poi non ti piaccio? E ti sembro un lumacone viscido?-
         -Nemmeno so cosa sono i lumaconi…dai andiamo…a Ṡénza ti sei mostrato…-
         -Perché lei mi ha visto stamattina quando ci siamo svegliati…siamo andati nel bosco perché volevo vedere come sono e non volevo farlo da solo…-
         -Tieni veramente tanto a Ṡénza…-
         -Molto…volevo vedere cosa si prova a fare l’amore…-
         -Non vorresti provare con me?-
Cleria fece la domanda ed il suo battito aumentò il ritmo. Il cuore Paichiano era a destra non era a sinistra ma le emozioni era simili, il flusso di adrenalina la faceva sentire viva.
         -Noi siamo amici…se va male cosa succederà tra noi?- Rispose Tril.
         -E non sei amico di Ṡénza? Non ti dispiacerebbe perdere la sua amicizia?-
         -Non lo so…e poi lei è terrestre e vorrebbe un solo compagno…tu sei Paichiana ne avrai quanti ne vuoi e migliori di me-
         -Tu pensi questo sul serio?-
         -Sì certo…-
         -Nessuno è meglio di te…-
Tril era ubriaco e parlava quasi senza riflettere.
         -Io…ti piaccio? Ma nemmeno mi hai visto…-
         -Non volevo turbarti…ti ho visto anche io stamattina…-
         -Tu mi hai visto…e come sono per te?-
Cleria era brilla, ma aveva ancora un barlume di ragione per cui esitò, ma poi decise di buttarsi:
         -Sei bellissimo…-
Timidamente la mano della Paichiana scorse sul viso metallico di Tril in forma Xiariana.
         -Tu…io sento…hai un sentimento forte per me-
         -Da quando ci hai salvato Tril…ma l’ho capito veramente quando ho visto che eri interessato a Ṡénza-
Tril la guardò stupito.
         -Perché non mi hai detto niente?-
         -Perché…per te, chi vuole un compagno per la vita è un debole…e poi non sapevo come dirtelo…hai mostrato subito interesse per Ṡénza…-
         - … sono confuso…non so cosa dire-
         -Dammi la possibilità di provare…non cercherò nessun’altro, se funzionerà non ti lascerò mai…non sarai mai solo…-
         -Non so…ti voglio molto bene…-
         -Lasciami provare…lasciati amare…-
Cleria lo prese per mano e lo condusse in camera, Tril era ubriaco e non capiva bene cosa stesse succedendo, probabilmente avrebbe dimenticato tutto la mattina seguente, era come privo di forza e di volontà. Si sedettero sul letto, Cleria sussurrò:
         -Tril ti prego, mostrati a me come veramente sei…-
Il metallo Xiariano perse la sua durezza, le scaglie sulla testa si trasformarono in soffici alghe, la dolcezza prese il posto della serietà Xiariana, gli occhi neri divennero azzurro e oro. Cleria non aveva ancora incontrato quello sguardo magnetico e rimase affascinata. Ṡénza era riuscita a vincere contro tutto questo, mentre lei non aveva più nessuna volontà. Tril le tolse delicatamente i vestiti, si tolse i suoi e cominciò il rito Kreosiano, stava per produrre un ormone che avrebbe portato a maturità le sue uova e lo sperma, l’unione sarebbe stata rapida, ma Cleria lo fermò.
         -Aspetta, non sono un Kreosiano, da noi non si fa così-
         -E come si fa?-
         -Non so come amano gli Xiariani, ma noi Paichiani prima di unirci ci vogliamo conoscere bene-
Cleria cominciò ad accarezzare quella pelle morbida e un po’ scivolosa, mise le mani tra quelle alghe che sostituivano i capelli.
         -Sei morbidissimo…è una bella sensazione non trovi?-
         -Sì…ma io cosa devo fare?-
         -Senti la mia di pelle, per te cambierà, diventerà più morbida e liscia, normalmente è spessa e resistente ma possiamo modificarla quando siamo in intimità-
         -E’ vero, è così morbida…non lo sapevo…ed il tuo viso sembra più dolce del solito…posso insegnarti un gesto che fanno i terrestri e gli Xiariani?…me ne ha parlato Kara…-
Avvicinò la bocca a quella di Cleria, che rispose come se conoscesse già cosa fosse un bacio.
         -Anche noi baciamo, ma è qualcosa che si fa solo tra fidanzati e marito e moglie…ma per te…per te qualsiasi cosa, ogni parte di me ti appartiene, sono tua-
Tril non capiva più nulla, mentre le carezzava la schiena e la baciava, il suo lato Xiariano prese il sopravvento e condusse Cleria sul letto. Tril senza pensare alla missione, a Ṡénza, al destino di Vera e Terzia, alla ragione e alla paura di amare, si unì a quella splendida creatura. Cleria rispose dandosi interamente con tutto l’amore possibile. Il cervello di Tril fu invaso da una sensazione che non aveva mai conosciuto e non voleva assolutamente che tutto questo avesse fine troppo presto. Per i Kreosiani quelle sensazioni celestiali erano pericolose, quel forte desidero di unione era visto come sbagliato, non avrebbero più desiderato di stare soli e la loro società fondata sull’isolamento e l’egoismo sarebbe finita. Ma Tril non pensava più, era immerso in un mare di sensazioni straordinarie. Vedeva Cleria così dolce e delicata mentre inarcava la sua schiena presa dall’onda di quella fortissima emozione, non era più la forte guerriera sanguinaria, era la dolce metà che non sapeva nemmeno di volere.
Quando si separano, Tril non volle smettere di abbracciarla ed il cuore di Cleria era così colmo di amore che non riuscì a trattenere le lacrime.
         -Tu piangi…-
         -Tril non dimenticare questa serata ti prego…promettilo-
         -Non voglio dimenticarla…sei stupenda, sei tutto quello che volevo-
Si abbracciarono ancora più forte e rimasero così fino a che non cedettero alla stanchezza.
Nell’altra stanza la situazione era decisamente l’opposto, Treodor arrivò sostenuto da dei Verani che lo depositarono sul letto. Lui si girò a guardare Ṡénza che faceva finta di dormire per non essere disturbata, Krio era ai suoi piedi.
         -Ma sì, il Petril è senz’altro il compagno migliore per te, ti obbedisce e ti protegge, vuole solo le tue carezze ed è già felice…non lo tratti come un essere pari a te, è il tuo schiavo e sono certo che anche quel David si comportasse nella stessa maniera-
Ṡénza non resse più, si girò, si ricoprì di metallo e disse:
         -Non osare rammentare David o sarò costretta a farti del male, stupido Paichiano-
Treodor l’afferrò per le braccia e se fosse stato lui il più forte l’avrebbe baciata contro la sua volontà, ma Ṡénza con la stessa facilità di un sbadiglio lo scaraventò fuori dal letto.
         -E non osare toccarmi!-
Treodor, che si reggeva a malapena in piedi, riuscì a tentoni a raggiungere il letto.
         -No, tu non ci dormi con me!- Disse Ṡénza.
         -Prometto che non ti sfiorerò…non voglio dormire per terra…non mi era mai capitata una femmina più forte di me…-
         -Cosa devo fare per scoraggiarti, dimmelo!-
         -Più cerchi di scoraggiarmi e più ti voglio!-
         -Quindi sono una sfida?-
         -Sì…più mi respingi e più un giorno mi vorrai, tu non sai cosa vuole dire fare l’amore con un Paichiano, nessuno è meglio di noi-
         -Ma davvero? E chi lo dice? La tua mamma?-
         -So solo che non c’è niente di più bello e che vorrei farlo con te, se non posso avvicinarmi non potrai mai capire-
         -Sei tu che non capisci…-
Ṡénza non finì la frase e cominciò a tossire, le mancava il respiro, si era agitata troppo ed il Curba l’aveva indebolita, impallidì e svenne di nuovo.
         - Ṡénza che succede? Parlami! Krio sveglia! Stupido pelandrone, vai a chiamare gli sciamani presto!-
Krio, che si era svegliato per la discussione, scattò in terra, riuscì ad aprire la porta con il muso e corse alla ricerca di qualche Verano. Treodor si avvicinò a Ṡénza, ma non sapeva cosa fare, la prese tra le sue braccia.
         -Coraggio riprenditi…cosa posso fare...cosa posso fare…-
Decise di aiutarla a respirare, poggiò la sua bocca su quella di Ṡénza e provò a soffiare aria dentro di lei. All’inizio sembrava non reagire, poi Ṡénza riprese la sua forma umana, aprì gli occhi e sul momento non capì per cui cercò di allontanarlo.
         -Lasciami!-
         -Ferma, ferma non volevo baciarti, sei svenuta…lo giuro-
Allontanò il suo viso da quello di lei, ma la teneva ancora tra le sue braccia, non riusciva a staccarsi da quella pelle chiara e delicata.
         -Perché non ti lasci andare? Perché mi resisti…-
         -Lasciami, sono troppo debole, così è approfittarsi di me- Disse Ṡénza disperata.
La pelle di Treodor si fece morbida e con gentilezza le carezzò il viso.
         -Hai davvero una pelle morbidissima anche se non sei Paichiana…potrei perdere la testa per te…e dimenticare le altre-
         -…lasciami ti scongiuro…-
         -Non capiterà più che sarai così debole da non poter reagire-
         -Se non ti fermi ti odierò per sempre e mi vendicherò, non ti resterà un solo osso intero, dovranno venire a raccattarti con il cucchiaino-
         -Va bene…vale la pena per un bacio…devi sapere che per noi è prezioso e lo dai solo a chi desideri veramente…-
Treodor l’avvicino a sé, le sue labbra erano di burro, il suo viso così morbido che non sembrava più quello di un guerriero. Con lentezza le diede un bacio così dolce da sciogliersi, le carezzò il viso ed il collo ma non osò fare altro e poi l’adagiò sul letto. In quel momento arrivarono di corsa due sciamani. Treodor li lasciò intervenire con la loro energia su Ṡénza, in poco tempo era fuori pericolo.
         -Grazie ragazzi, siete un portento-
Ṡénza non aprì bocca, non si aspettava una dolcezza del genere, non da un guerriero consumato come Treodor. Una volta soli fu lui a parlare per primo.
         -Questo è solo l’inizio di quello che posso offrirti, non sei Paichiana ed io non ho i tuoi poteri, ma lo sento che non sei rimasta indifferente ed il tuo lato terrestre non vuole vivere solo…pensaci a come sarebbe…buona notte-
Treodor si girò di spalle e fece finta di addormentarsi mentre dentro di sé cercava di placare quella voglia di lei che non si era spenta nemmeno quando aveva toccato il duro suolo della stanza, anche dopo essere stato respinto. Ṡénza nemmeno rispose ed anche lei si girò di spalle, la testa affollata di pensieri contrastanti, avrebbe voluto fuggire.
La mattina arrivò implacabile, Cleria e Tril dormivano abbracciati, lui, nella sua forma reale, aprì gli occhi.
         -Cosa è successo…mi sento un po’ strano…Cleria?-
         -M-si  amore?-
         -C-cosa è successo stanotte, mi sento un po’ confuso ma rilassato ed energico…eppure ho bevuto…-
         -Non ti ricordi nulla? No! Non può essere? La notte più bella della mia vita e tu non la ricordi?-
Cleria senza ritegno si mise a piangere a dirotto, Tril la guardò nello stupore più completo.
         -Io e te…abbiamo-
         -Abbiamo fatto l’amore…e tu hai detto che sono stupenda e che sono tutto quello che volevi …non dovevo farti ubriacare…-
         -Non piangere ti prego-
Tril avvicinò la sua mano al viso di Cleria e le diede una carezza, avvicinò anche l’altra mano e si concentrò. Gli arrivarono subito delle sensazioni fortissime di una Cleria disperata ed innamorata. Ricominciarono a baciarsi, l’uno di nuovo perso nell’altro.
Mentre Cleria e Tril amoreggiavano, Ṡénza si svegliò accanto ad un Treodor sdraiato a pelle d’orso che russava rumorosamente.
         -Meno male era mister perfezione…-
Ṡénza si alzò, grazie agli sciamani si sentiva bene, preparò la vasca e si immerse nel liquido blu con solo il costume indosso, si sentì ancora più rilassata e chiuse gli occhi fingendo di essere sola. Avrebbe voluto tanto essere su Xiar e sentire quella pace quasi perfetta, quella mancanza di dolore. Quando riaprì gli occhi Treodor stava entrando nella vasca totalmente svestito.
         -Ehi aspetta un attimo, chi ti ha invitato?-
         -Non è servito a niente il bacio di ieri sera?-
         -No…-
         -Non è vero, sei arrossita…-
         -Non è stato poi così male, non mi aspettavo tanta dolcezza da te…-
         -Quello è un rito che si fa con la futura moglie o con la moglie, è segno di interesse vero…-
         -I terrestri invece si baciano sempre…trovo che sia un bellissimo rituale-
         -Lo è, ma da noi se baci tutte è la fine, poi pensano che le vuoi sposare tutte-
         -Quindi tu non avevi mai baciato nessuna?-
         -No…non sulla bocca-
Ṡénza era sconvolta ed intenerita allo stesso tempo.
         -Era il tuo primo bacio?-
         -Sì…hai un buon sapore…sono disposto a ripeterlo tutte le volte che vorrai…-
         -Non pensavo che tu potessi essere così…ma non me la sento comunque…mi dispiace…-
         -C’è tempo, non mi arrendo…ma intanto non è che mi faresti toccare un po’…-
         -Non se ne parla nemmeno-
Ṡénza uscì dalla vasca, ricreò subito un vestito molto casto e si avviò fuori dalla stanza, disse soltanto:
         -Krio, andiamo-
Treodor si lasciò andare dentro la vasca sbuffando, il liquido blu lo ricoprì interamente e sparirono anche i suoi capelli mogano. Ṡénza non aspettò nemmeno Tril, fece colazione velocemente ed andò direttamente nella stanza equipaggiata per lavorare al caso. Inserì tutte le impronte Terziane che Tril aveva rilevato nel carcere, purtroppo mancava quella della famosa Gilta.
Nel mentre Tril e Cleria erano sdraiati nel letto abbracciati.
         -Mi ricordo Cleria…è stato bellissimo anche ieri sera…credevo fosse un sogno…-
         -E quindi ora potremo avere una storia?-
         -Ecco io, non lo so…-
         -Come non lo sai?-
         -Non sono abituato ad un rapporto a due…-
Sentirono bussare alla porta, era uno sciamano.
         -Chiedo scusa…ha detto Ṡénza che ha bisogno di Tril…-
         -Ne riparleremo…Cleria…-
         -Cosa vuoi dire? Che è più importante correre da Ṡénza?-
         -E’ più importante risolvere il caso ed evitare una guerra fratricida!-
         -Ok vattene dalla tua terrestre svampita…-
         -Lei non mi vuole, non devi preoccuparti e poi non posso dimenticare cosa ho provato con te…non voglio rifiutarti, voglio solo parlarne…non fare la Paichiana passionale-
         -Va bene Tril…ne parleremo…sei l’unico che riesce a farmi ragionare-
Entrambi raggiunsero il refettorio, fecero colazione, ma Cleria non voleva separarsi da Tril così andarono entrambi da Ṡénza.
         -Come posso esserti d’aiuto?-
         -Ah Tril, Cleria buongiorno! Non riesco a capire…con i dati che ho, sono riuscita a ricostruire l’impronta completa della mano della misteriosa aliena, ma non è servito a nulla, non coincide con quella dei Terziani in prigione. Però questa aliena ha una mano grande come quella di una Terziana od una Verana, anche se poi i dettagli dei dermatoglifi sono diversi-
         -Dermatoglifi?- Chiese Cleria.
         -Sì creste e avvallamenti della pelle del dito che formano l’impronta…quelle dell’aliena sono un po’ più ondulate-
         -Che strano…però non è strano che Fertel abbia scelto un’amante con una corporatura simile alla sua…insomma gli piacevano alte come lui…-
         -Dobbiamo trovare Frero, sono sicura che sa molto più di quello che ci ha riferito e forse anche quella Pepa è coinvolta- Disse risoluta Ṡénza.
         -Perché?- Chiese Cleria.
         -Perché sentivo che nascondeva qualcosa e quel Paichiano, Xronodor, ha parlato di una complice di Frero. Ci attireranno fuori con qualche trucco e cercheranno di farci fuori con delle armi sciamaniche-
         -Come sai queste cose?- Chiese Tril.
         -Le ho sentite grazie al bracciale, Frero parlava con Xronodor nella casa-nave…Cleria vieni con me?-
         -Può venire anche mio fratello? Non vorrei si riattaccasse alla birra…ha bevuto troppo in questi due giorni…-
         -Va bene, vallo a chiamare, tu Tril resta qui e vedi se riesci a fare meglio di me-
         -Agli ordini!-
         -Ma che ti è successo Tril? Cos’è quel sorrisino?-
Cleria era appena uscita dalla stanza e Tril parlò con sincerità.
         -Io e Cleria stanotte abbiamo fatto l’amore alla maniera dei Paichiani…e stamani…bé…Cleria ha molta fantasia ed io non ho solo un organo riproduttivo maschile…-
         -Fermo lì, non mi interessa! Non ti ricordi che sono puritana!! Però sono felice per voi! Era ora che te ne accorgessi! E’ innamorata di te da sempre!-
         -Tu lo sapevi…-
         -Sì…ma non potevo dirtelo io…o meglio ci ho provato tra le righe…-
         -E’ anche per questo che non hai voluto che noi due…-
         -Sì anche per questo…ma soprattutto per David…adesso basta chiacchiere da comari, sono sicura che saprai trovare qualche indizio che mi è sfuggito-
Ṡénza uscì dalla stanza insieme a Krio che era diventato la sua ombra, nemmeno si faceva notare da quanto era silenzioso. Nel corridoio incrociarono Cleria e Treodor.
         -Krio ci porterà dove vive Frero. Dobbiamo stare attenti, vogliono farci fuori-
         -E cosa mai potrebbero farci quei simpatici nanerottoli?- Rispose Treodor.
         -Frero è armato e penso che lo sia anche quella Pepa-
         -Ed una volta che li avremo trovati che facciamo?- Chiese Cleria.
         -Dovremo spaventarli, devono dirci la verità-
         -Quindi useremo le maniere forti! Mi piace- Commentò Treodor.
         -Loro devono pensarlo, ma non gli torceremo un capello, sono stata chiara?-
         - …nemmeno tagliuzzarli un po’?- Chiese Cleria.
         -Tenete sotto controllo la vostra esuberanza Paichiana, non dobbiamo sembrare minacciosi al resto dei Verani-
         -Quindi, mentre ci spareranno addosso, dovremo catturare i nanerottoli che ci vogliono stecchiti…poi dobbiamo solo spaventarli senza fargli male e sembrare poco minacciosi a tutti gli altri Verani- Riassunse Treodor.
         -Esatto! Sei meno scemo di quello che pensassi!-
         -Grazie Ṡénza, non mi farai troppi complimenti così? Ci penserò due volte a ribaciarti-
         -Non ci sarà una seconda volta!-
Cleria guardò stupito il fratello, ma lui le fece cenno di tacere. Si avviarono fuori dal tempio e presero un sentiero nel bosco.
         -Perfetto! Se ci volessero tendere un agguato adesso è il momento migliore- commentò Treodor e poi aggiunse -questi nanerottoli non hanno dei mezzi di trasporto che potremmo usare?-
         -Insomma la smetti di gufare e di lamentarti? Non voglio far sapere a nessuno i nostri spostamenti, mi fido solo di Prescilla e poi dobbiamo seguire Krio che a sua volta segue delle tracce, con le navette Xiariane sarebbe difficile- Rispose Ṡénza con voce insofferente.
         -Abbiamo delle navette Xiariane? E dove?- Chiese Cleria.
         -Si formano grazie all’energia dei bracciali, vi spiegherò tutto la prossima volta-
Dopo una buona mezz’ora che camminavano circospetti, arrivarono ad una casupola anch’essa scavata nella roccia.
         -Bene Krio, ottimo lavoro-
Ṡénza gli diede una carezza e le loro fronti si incontrarono, Treodor biascicò all’orecchio di Cleria:
         -Non pensavo sarei mai stato geloso di un stupido Petril-
         -Krio ci guarderà le spalle, andiamo, ci avvicineremo alla casa passando per questo campo che sembra coltivato a mais- Disse Ṡénza.
         -Cosa diavolo è il mais?- Chiese Cleria.
         -Roba terrestre…quelle piante alte di fronte a voi, ok?-
         -Ok!- risposero in coro i due Paichiani. Ṡénza rapida come un felino arrivò sotto la finestra più vicina e si mise in ascolto.
         -Allora, Frero che facciamo? Xronodor se ne è andato…- Disse Pepa.
         -Continuiamo con il piano, hai trovato i mercenari?-
         -…non è facile…non siamo barbari come i Terziani…e molti hanno paura dei Paichiani ed hanno ragione ad averne!-
         -Cosa vuoi che ci possano fare? Siamo armati! Non avrai paura di quegli stupidi spilungoni blu?-
Treodor aveva raggiunto una finestra ed aveva captato il discorso, nervoso per la notte passata in bianco e per il comportamento indifferente di Ṡénza non si trattenne e sfondò la porta.
         -Attenti a come parlate, stupidi nanerottoli inutili!-
Ṡénza prima si mise le mani tra i capelli metallici e poi rimase in ascolto, segnalando a Cleria di attendere.
         -No! Il Paichiano…ora ci ucciderà- Piagnucolò Pepa.
         -Cosa volevate fare? E perché?- Chiese Treodor.
         -Siete venuti solo per conquistarci lo sappiamo, solo noi abbiamo a cuore la sorte del nostro pianeta!- Urlò Frero.
         -Siete voi che avete ucciso il principe! E’ così che aiutate il vostro popolo?-
Intervenne Ṡénza che era entrata con agilità dalla finestra.
         -Noi, non abbiamo ucciso il principe!- Rispose Frero pieno di sdegno.
         -Non dite sciocchezze è morto a causa del Curba...lo avete usato fino ad ora, siete i primi sospettati-
         -Non siamo stati noi, è stata Gilta, è l’ultima che ha visto il principe vivo-
         -Entrambi i calici contenevano il Curba, perché l’avrebbe messo anche nel suo? E poi non ci sono impronte Terziane nella stanza-
         -Non lo so, ma non siamo stati noi!-
Ṡénza in quell’istante ebbe una specie di intuizione, doveva parlare con Tril, ma prima doveva sistemare i due nanerottoli fastidiosi.
         -Treodor tu prendi Pepa, io prendo Frero, li portiamo da Prescilla ci penserà lei a fargli il terzo grado-
Cleria entrò dalla finestra allarmata:
         -C’è un gruppo di nanerottoli armati che si dirige verso la casa!-
In un attimo un gruppo di venti Verani con in pugno armi sciamaniche entrarono e cominciarono a fare fuoco. Treodor e Cleria rimasero come congelati perché non sapevano come comportarsi, erano abituati alla lotta dura e normalmente non avrebbero avuto nessuna pietà. Allora Ṡénza cominciò la sua danza aggraziata, evitava i laser e disarmava sistematicamente ogni nanerottolo che le capitava a tiro, fino a che ad un certo punto uno di loro puntò la sua arma verso Cleria, Treodor la spinse via e fu preso in pieno.
         -No Treodor!- Gridò Cleria.
Ṡénza allora aumentò la velocità cercando di stordirli tutti.
         -Presto scappiamo non ce la possiamo fare contro la Xiariana!-
I nanerottoli cominciarono a sparare in modo random per coprire la fuga, allora Ṡénza formò una spada di energia grazie al bracciale per coprire Cleria e Treodor.
Una volta che i Verani furono usciti dalla casa, Ṡénza stava per cominciare l’inseguimento, sarebbe stato facile per lei ma Cleria la fermò.
         -Ti prego chiama qualcuno, mio fratello si è ferito gravemente per salvarmi…ti prego vai mentre gli tampono la ferita, se perdiamo altro tempo morirà…-
         -Farò di meglio, vi porterò al tempio-
         -Ci porterai al tempio?-
         -Trasportiamolo fuori-
Una volta usciti dalla casupola, disse a Treodor e Cleria di abbracciarla, formò la sua navetta di cristalli neri, in un lampo volavano nel cielo Verano ed arrivarono al tempio in pochi istanti. Ṡénza portò in braccio Treodor fino ad una specie di infermeria e Prescilla arrivò subito per curarlo.
         -Per l’amore dello splendente Krio, cosa è successo?- Esclamò la Verana.
         -Dei Verani hanno cercato di ucciderci, hanno ferito Treodor gravemente e non ho avuto il tempo di catturarli…-
         -Dei Verani? Ma non è possibile!-
Prescilla ancora incredula fermò il sangue con il suo potere sciamanico e poi cominciò a medicare la ferita. Cleria teneva la mano a suo fratello.
         -Brutto stupido, perché sei voluto intervenire? Me la so cavare benissimo!-
Treodor aprì gli occhi e sorrise da sbruffone.
         -Mi sarebbe rimasto solo Pacor, andiamo troppo d’accordo io e lui, poi con chi litigo?-
         -Sei sempre il solito stupido-
Cleria lo abbracciò, Ṡénza li guardò con tenerezza poi corse a parlare con Tril. Entrò nella stanza, Tril fissava lo schermo del computer, si girò e si dissero contemporaneamente:
         -Non ci sono impronte Terziane! L’assassina non è Gilta, è un’altra aliena-
Ṡénza prese la parola:
         -Forse ci hanno mentito e Gilta non era lì…dovevano esserci le sue impronte Terziane-
         -Infatti…ma dove sono gli altri?-
         -Abbiamo trovato Frero e Pepa ma ci hanno teso un agguato e Treodor è rimasto ferito per salvare Cleria-
         -E tu cosa hai fatto?- Disse Tril con un tono accusatorio.
         -Io…-
         -Mi aspettavo di più da te, avresti potuto stenderli tutti e catturarli, ora tutto il mistero sarebbe stato risolto!-
         -Erano più di venti armati con laser sciamanici…ho fatto quello che ho potuto…non potevo inseguirli, dovevo portare Treodor qua! –
Ṡénza rimase stupita, Tril non era più sotto la sua influenza ed era molto duro con lei, ma quello stato d’animo non durò molto.
         -Scusami…hai detto che Cleria ha rischiato di essere ferita e…ho provato un’angoscia incredibile…non posso perderla ora-
         -Avete deciso di stare insieme?- Replico Ṡénza felicemente sorpresa.
         -Ecco…io non lo so…vorrei ma ho un po’ paura?-
         -Di cosa?-
         -Sono abituato alla mia solitudine…-
         -Proprio non ti capisco, è così facile, è Paichiana avrà qualche altro marito e vi vedrete di tanto in tanto e così avrai la libertà che cerchi-
         -Lo sai che è monoandrica…e poi non potrei sopportare l’idea che qualcuno la possa baciare e…non sono io…-
         -Allora cosa vuoi? Una fettina di culo col limone?-
         -Scusa…non ho capito… che scurrile che sei…cosa ci dovrei fare con le terga di qualcuno?  E poi di chi? E perché dovrei farle a fette? Cos’è un limone?-
         -Lascia stare! Devi capire cosa vuoi, ma non è il momento, dobbiamo trovare questa aliena!-
Prescilla arrivò di corsa:
         - Ṡénza, Tril, hanno visto altre navi Terziane sui nostri asteroidi, dobbiamo risolvere questa faccenda, dovrete fermare un attimo le ricerche sull’assassino del principe…-
         -Non c’è problema, tanto per ora siamo fermi, sono sicura che tutti questi avvenimenti siano legati tra loro. Come sta Treodor?-
         -E’ fuori pericolo, non ho mai visto un fisico così forte…vuole vederti…-
         -Tril, tu intanto vai a parlare con chi ha avvistato le navi Terziane, ti raggiungo subito-
Ṡénza andò in infermeria, Treodor era sveglio, Cleria era lì vicino a lui.
         -Come stai?-
         -Sto benissimo…-
         -Sei stato molto coraggioso…-
         -Cleria avrebbe fatto lo stesso per me…non siamo solo barbari, abbiamo i nostri valori-
         -Sì, ora che vi conosco un po’ di più…mi rendo conto…ma del resto ogni popolazione, ogni nazione ha i suoi pregi ed i suoi difetti…purtroppo ci sono delle novità, dobbiamo andare sugli asteroidi e forse anche su Terzia. Cleria, se vuoi restare con Treodor andremo io e Tril-
         -Che cosa? Non se ne parla nemmeno, non mi sembra che tu abbia la situazione sotto controllo, hai bisogno di aiuto- Disse Cleria che era già arrabbiata.
         -Voglio venire anche io! Sto bene…- Esclamò Treodor, ma poi fece una smorfia di dolore perché aveva provato ad alzarsi.
         -Tu devi riposare, ci aspetterai qui!- Lo ammonì Cleria.
         -No! Non voglio stare qui mentre a voi tocca tutto il divertimento, mi farò fare una fasciatura rinforzata, voglio venire anche io!-
         -Vedremo…intanto vado a sentire i testimoni degli avvistamenti sugli asteroidi…potresti venire con me Cleria e potremmo lasciare qui Treodor e Tril…-
         -E se poi cercassero di ucciderli?-
         -A questo non avevo pensato…ne discuteremo tutti e quattro insieme, adesso devo andare a sentire i testimoni-
         -Non posso avere un bacio come premio del mio coraggio?- Chiese Treodor.
         -No-
Ṡénza se ne andò senza dare la possibilità al Paichiano di ribattere. Raggiunse Tril che stava già parlando con dei Verani.
         -Ti dico che ho visto benissimo due navi Terziane che si allontanavano e sono andato a controllare di persona se avevano portavo via dell’Ergon ed ho trovato tracce di scavi effettuati da pochissimo-
Il Verano che parlava era di una certa età, portava un cappellino che ricordava il caschetto dei minatori terrestri, sembrava sincero e molto convinto.
         -Le navi dei Terziani sono in qualche modo riconoscibili? Hanno qualche numero di serie?-
         -Numero di serie? Non ci ho fatto caso, a cosa serve?-
Ṡénza ragionava da terrestre e voleva assolutamente trovare un modo per riconoscere queste navi e risalire agli occupanti.
         -Sarebbe stupido da parte dei Terziani superare i confini proprio ora, mi sembra una provocazione…- Commentò Ṡénza.
         -Io so cosa ho visto, quelle due navi erano Terziane, sono pronto a giurarlo sulla testa della regina dei Lyr-
         -Di cos…ah sì gli uccelli sacri…sono sicura che tu sia in buona fede ma credo che ci sia altro dietro a questa storia, qualcuno che vuole questa guerra, ma questo qualcuno non rappresenta tutto il popolo Terziano-
Tril annuì e disse:
         -C’è un altro testimone, anzi credo che dovremmo ascoltare tutti i testimoni dall’inizio di questa storia…-
Ṡénza non lo lasciò finire e terminò lei la frase:
         -…tracciare una cartina degli avvistamenti ed andare di persona a controllare!-
         -Vedo che ci intendiamo al volo- commentò Tril sorridendo.
         -…Treodor e Cleria vogliono partecipare…-
         -Treodor sta già così bene da poter venire con noi?-
         -No, ma lo sai come sono orgogliosi questi Paichiani…comunque non mi sento tranquilla a lasciarlo qui…ho il timore che non siano al sicuro nemmeno nel tempio-
         -Credi che qualche Verano potrebbe osare profanare il tempio cercando di ucciderci all’interno?-
         -Non qualche Verano, ma qualche Terziano o Xronodor che non ha rispetto delle tradizioni di Vera. E poi se Treodor e Tril uscissero allo scoperto, ci sarebbero Pepa e Frero con i suoi mercenari a mettere a repentaglio la loro vita…forse è meglio se vengono con noi-
         -Sei convinta di poterci proteggere tutti?-
         -Sì, non mi avete ancora visto all’opera, ho tenuto un profilo basso, non devono sapere cosa sono in grado di fare-
         -Però manca poco Treodor ci lascia le penne-
         -Ma sta bene, l’ho portato subito in salvo…piuttosto hai visto Krio?-
         -No, per la verità no…-
         -L’ho abbandonato da solo nella foresta-
         -E’ un Petril sono sicura che ritroverà la strada di casa-
         -Devo andare a cercarlo…-
Ṡénza corse fuori dal tempio, ma non finì di fare due passi che Krio arrivò di corsa.
         -Krio! Stai bene? Scusami se ti ho abbandonato ma Treodor era ferito…e…che cosa? Hai seguito i Verani e sono montati tutti su una nave Paichiana?…deve essere Xronodor…allora è ancora qua…grazie amico mio, ben fatto. Ma adesso non possiamo agire, dobbiamo andare sugli asteroidi e forse incontreremo presto le autorità Terziane, vieni anche tu?-
Krio alzò ed abbassò la coda felice di essere stato utile.
 
P.S. Ciao a tutti! ;-)
Tril non è il Kreiosano tipico che pensava di essere, in lui ci sono anche geni Xiariani e questi Xiariani si divertono a lasciare prole un po' in tutti i pianeti ;-P quindi non poteva che capitare prima o poi che si innamorasse…o per lo meno che ci si avvicinasse molto. Treodor invece non ha vita facile, Ṡénza è un osso duro sia perché è innamorata sia perché non vuole essere una delle tante e far parte dell’arem del Paichiano. Però per la mezza terrestre è dura, sembra che questi Paichiani siano molto bravi tra le lenzuola…ma torniamo al giallo! Non ci sono impronte Terziane nella stanza del principe, per lo meno non ce ne erano la sera dell’omicidio. Sia Tril che Ṡénza pensano che ci sia un’altra amante, un’aliena che non è né Verana né Terziana. Nel prossimo capitolo i nostri eroi andranno su Terzia.
Ciaux
Altair
   
 
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