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Autore: stirlingite27    24/11/2017    0 recensioni
[Lindsey Stirling]Quando nasci nel Deserto, la vita è difficile. Quella è una terra vasta e spietata. I Padroni dominano su orde di schiavi e uccidono a loro piacimento. La terribile Arena è una minaccia costante. Però, una luce si accende nel buio: una giovane coppia, una come quelle di un tempo. Lei è figlia degli Dei della Luna, lui degli impetuosi Dei del Sole. Insieme, devono unire tutti, per cancellare pregiudizi millenari e tradimenti e riuscire a cambiare il Deserto. Una storia ispirata da un video di Lindsey Stirling!
Traduzione della storia "Escaping the Arena" di @stirlingite27 su Wattpad.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11 - Sapore di casa
 
Gavi e Drew si unirono ai festeggiamenti per la pioggia non appena riuscirono a uscire dalla caverna. Il suono di risate gioiose li aveva distratti da libri e documenti, e adesso la sensazione della pioggia sulla pelle era meravigliosa. Avevano sperato e pregato a lungo che arrivasse; forse gli Dei non erano più arrabbiati, forse quello era il loro modo di benedire l'idea di Gavi facendogli capire che aveva preso la giusta decisione, nel coinvolgere Kairos nei suoi piani.
 
Pensò a Lindsey, quella mattina, sapeva che aveva avuto una visione, ma ovviamente non poteva chiederle di cosa si trattasse. Si chiedeva se quella della pioggia fosse una di esse? No, probabilmente no, gli era parsa decisamente spaventata, di certo un evento del genere non avrebbe potuto causare terrore.
 
Continuò a camminare lungo le strade della sua fazione, era bellissimo vedere la gente festeggiare a quel modo. Godetevela finché potete, pensò. Chissà quando sarebbe ricapitato.
 
Lui e Drew risero e si unirono alle danze. Notò che lui era l'unico membro della famiglia di Blackflag ad essere presente. Suo padre e i suoi fratelli non si preoccupavano affatto di uscire fuori dalla loro residenza e farsi vedere dalla gente. Non importava niente, a loro, che magari quell'azione sarebbe potuta servire da incoraggiamento. Avevano di meglio da fare.
 
Ecco perché Gavi e molti altri volevano, no, avevano bisogno, che le cose cambiassero. Il Deserto doveva unirsi, non allontanarsi.
 
I ragazzi giunsero all'accampamento degli schiavi nella parte più lontana del loro territorio. Se pensavano che gli Enmity stessero festeggiando, quello era niente rispetto ai Nexus. L'intero gruppo era impegnato a danzare nella sabbia fangosa, tenendosi per mano e muovendo i piedi. Gavi ebbe voglia di unirsi a loro, sembrava divertente farne parte.
 
"Si stanno divertendo." urlò Drew per sovrastare il rumore. Anche lui desiderava unirsi ai Nexus.
 
Gavi scandagliò la folla, e li vide. Lindsey era tra le braccia di Kairos, con un enorme sorriso sulle labbra, i capelli rossi incollati alla fronte, mentre lui la faceva volteggiare. Poi il ragazzo l'avvicinò a sé baciandola sulle labbra. Gavi spalancò la bocca senza volerlo: cosa gli passava per la mente, di lasciarsi andare a simili effusioni in pubblico?
 
Lanciò un'occhiata a Drew, che era impegnato a fissare una bella ragazza dai capelli scuri la cui maglia mostrava un po' troppo, bagnata com'era. Gavi ringraziò mentalmente quella distrazione. Chi lo sa, chi avrebbe potuto vedere quella scena.
 
 ---
 
Dopo aver passato quelle che sembrarono ore a divertirsi nella pioggia e nel fango, sia gli Enmity che i Nexus iniziarono a placarsi. Il buio era calato in fretta e l'aria notturna era scesa di diversi gradi. La pioggia cadeva ancora, e quasi tutti i contenitori disponibili erano stati riempiti. La gente era felice.
 
"Sarei più felice se il suolo non fosse così zuppo." si lamentò Raine.
 
Lindsey rise, aveva appena finito di lavar via il fango dai capelli rossi.
 
"Oh Rainy! Dovresti essere al culmine della gioia! Potrei anche dire a qualcuno che sei stato tu a far piovere, che ne dici?" lo provocò con un sorrisetto.
 
Raine alzò gli occhi verdi al cielo. C'erano sempre state tensioni tra lui e Lindsey, dovute in genere a Kairos. Nessuno dei due era molto disposto a dividerlo con l'altro.
 
Kairos si mise tra i due prima che le cose peggiorassero. "Mi sono appena ricordato che mi avevi detto di aver avuto una visione su questa pioggia, non molto tempo fa. Perché non ce la racconti?"
 
Di solito Lindsey condivideva le visioni positive con il suo gruppo di amici, che si divertivano a vedere i fatti dal suo punto di vista. Ultimamente però non c'era stato molto degno di poter essere condiviso.
 
Il gruppo prese posto nella minuscola tenda, era incredibile come sette persone fossero riuscite ad entrare in uno spazio così piccolo. Lindsey si era seduta in grembo a Kairos, non che a lui dispiacesse. Tutti avevano visto quel bacio, e il cambiamento nel comportamento dei due, ma evitarono di fare domande. Erano felici però che finalmente la coppia era più libera e aperta.
 
"È successo qualche settimana fa," cominciò Lindsey. "Ero seduta proprio fuori dai cancelli, su un enorme masso, molto dopo il tramonto. Le due guardie Enmity si erano addormentate molto prima, si addormentano quasi ogni notte, a proposito."
 
"Concentratevi!" strillarono tutti in coro, la ragazza aveva spesso la tendenza a divagare quando raccontava una storia.
 
Lei lanciò loro un'occhiataccia. "D'accordo! Dicevo, ero seduta lì, quando all'improvviso le stelle iniziarono a muoversi. Sembrava quasi che mi stessero piombando addosso. E poi ho sentito quella sensazione. Piccole gocce di pioggia sul viso e sulle braccia, prima che si trasformassero in un diluvio. Sembravano proprio le stelle a cadermi addosso come fossero acqua. Riuscivo davvero a sentirle. Così chiusi gli occhi godendomi la sensazione. Quando li riaprii, ero ancora seduta sulla roccia, le stelle non si muovevano ed io non ero bagnata."
 
Un mormorio si diffuse nel gruppo, ognuno dei presenti desiderava segretamente di poter provare quello che aveva provato lei in quella visione. Era proprio quello, il genere di visioni che a loro piacevano, nessuno comprendeva il peso di quelle negative.
 
La notte proseguì, e il mondo al di fuori della tenda sembrò cessare di esistere. I sette Nexus si sentirono come a casa, come se i vecchi tempi fossero tornati. Erano solo loro e il suono della pioggia. Risero, piansero, sperarono e sognarono una vita al di fuori di Enmity e della situazione in cui versavano.
 
Molto più tardi, si addormentarono tutti sul terreno sporco, solo coperte leggere a coprirli dalla fanghiglia. Tuttavia, per una volta si sentirono comodi e protetti in quello strano mondo che era diventato la loro realtà.
 
Lindsey si strinse più che poté a Kairos, con le braccia di lui a circondarla e tenerla al caldo e al sicuro. Dormì serenamente, per una volta senza il bisogno di muoversi ed essere libera. Era quello il suo posto.
 
Kairos rimase sveglio a lungo dopo che lei si fu addormentata, la osservò dormire, soffermandosi sul modo in cui le sue labbra si schiudevano ad ogni respiro, la pace assoluta che sembrava averla invasa. Giurò in silenzio di proteggerla. Di portarla via da quel luogo. Di ricominciare le loro vite senza paura. Tutto ciò che doveva fare era fidarsi del nemico.
 
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