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Autore: k_Gio_    24/11/2017    5 recensioni
In mezzo all'oceano succedono cose strane, si impartiscono lezioni di vita e si fanno incontri inaspettati.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Una nuova realtà



Non seppe né come né quanto tempo trascorse ma quando ritornò alla realtà si accorse che era dentro un'abitazione dall'odore discutibile.
«Una camera, e dell'acqua per fare un bagno» disse il capitano all'omone grassoccio dietro il bancone. Quello lo guardò da capo a piedi senza smuoversi di una virgola ,per poi passare alla figura di Emma. Killian mise sul bancone degli scudi d'oro e solo allora l'uomo gli consegnò una chiave.
«Grazie» disse ironicamente Killian che ne aveva visti fin troppi di soggetti del genere.
Saliti in stanza attesero che la tinozza e l'acqua calda fossero portate dopodichè il pirata chiuse la porta a chiave per evitare sorprese indesiderate. Ringraziò che almeno avessero il camino per potersi riscaldare e si diede da fare per accenderlo.
«Ora?» riprese finalmente la parola lei.
«Ora tu ti fai un bagno, io devo fare delle cose e poi torno».
Emma si finse indifferente sul fatto che lui l'avrebbe lasciata sola chissà per quanto tempo « E dove vai?»
Killian la guardò di sbieco con un sorriso birichino «Non ti è dato saperlo. Allora» si rimise in piedi fronteggiandola « raccomandazioni che mi sento in dovere di farti in quanto non so cosa sai. Primo, il fuoco ti brucia, quindi stanne a debita distanza» gli sfuggì un sorriso divertito non appena la vide con quella sua espressione scocciata «secondo, non aprire a nessuno, nessuno. Capito? Non uscire da qui e non chiamare nessuno. Aspetta che io ritororni. Se vuoi diventare carne da macello con quei tipi assolutamente raccomandabili lì sotto fa pure, ma sappi che io ti ho avvertita. Ho la coscienza pulita»
«Smettila, se pensi che io abbia paura sbagli di grosso. Non ho paura né di te né di quei ceffi di sotto. Non mi interessa niente, pirata» si morse la lingua su quell'ultima considerazione, non doveva farsi vedere vulnerabile.
«Troveremo una soluzione anche per il tuo problema» e dicendolo, involontariamente le accarezzò la guancia. Si tesero come corde tutti e due per quel contatto che sembrava giusto ma tremendamente sbagliato.
Cercò di allentare la tensione «Comunque questo pirata ha un nome, tesoro: Killian Jones, non dimenticartelo»
«Preferisco pirata»
«D'accordo...Vado, faccio prima che posso. Il telo per asciugarti mettilo vicino così non allaghi la stanza quando hai finito. Domande?»
Emma non sapeva da dove iniziare «Come...»
«Perfetto te la caverai. Torno presto» e detto ciò si chiuse la porta a chiave dietro di sé.
Rimasta da sola si guardò intorno. Il calore emanato dal fuoco la stava scaldando poco a poco e l'intera camera sembrò acquistare un po' di tepore. Si levò i vestiti il più velocemente possibile per poter entrare nella vasca e si ritrovò a sorridere per essere tornata nel suo elemento naturale. La sua espressione serena mutò drasticamente qualche minuto dopo.


Se avesse piovuto gli avrebbe reso i piani per la serata più difficili da intraprendere. Se fosse stato da solo non ci sarebbero stati molti problemi in verità ma visto che al seguito aveva una sirena non più tanto sirena che lo avrebbe rallentato solo di più le cose erano cambiate. Aveva fatto i suoi giri, chiesto a delle persone quello che voleva sapere e poi alla fine del dovere si era trovato davanti ad una bottega di abiti femminili. Non doveva necessariamente entrare ma era entrato.
Mentre risaliva le scale della locanda si domandò se non avesse sbagliato a prendere quei vestiti per Emma...magari avrebbe dovuto portarla con sé e fare scegliere a lei cosa voleva indossare... «Ma è mia prigioniera mica un'amante da accontentare maledizione» si rimproverò per quei problemi che non dovevano nemmeno esistere.
«Emma sto entrando spero tu sia vestita perchè...Per tutti i bucanieri! Ma che diavolo...?! Ma come...?» Killian era attonito nel rivederla nella vasca e con la coda verdognola che penzolava fuori di essa. Chiuse la porta e gettò gli acquisti sul letto.
«Mi sono immersa ed è comparsa» Emma però non era affatto contenta.
«E non ne sei felice?». A dir la verità non lo era poi tanto nemmeno lui. Come avrebbe fatto a portarla fuori senza farla vedere?!
«Non è la mia coda...questa è solo la brutta copia.
«Ma come sarebbe?» era sbigottito.
«Non è la mia coda» ripetè.
Allora Killian si avvicinò del tutto e le osservò la coda più attentamente, ed effettivamente aveva ragione «Sembra sbiadita» disse sfiorandole le squame che non avevano nulla a che vedere con quelle che aveva perso qualche ora prima.
«Già...Regina me la pagherà» disse Emma con quella faccia meditambonda di chi con la mente è altrove.
Lui non aveva idea di chi fosse questa Regina e di che strani poteri avesse per essere riuscita a fare quello che aveva fatto ad Emma.
«Certo...» si passò la mano tra i capelli «Comunque è il caso che tu esca da lì, sei stata in ammollo anche troppo, se qualcuno ti vedesse così sarebbe difficile anche per me tenerli tutti a bada. Quindi avanti, esci»
Lei ci aveva provato eccome ad uscire, ma la sua coda incrementava il suo peso...era come se si fosse intrappolata con le sue stesse mani...per la seconda volta.
«Devi aiutarmi perché da sola non ci riesco e rischieri di far cadere tutta l'acqua»
«Di bene in meglio...D'accordo, avanti» si rimboccò le maniche della camicia e depose di fronte al camino un telo asciutto. Le si avvicinò ponderando la prossima mossa.
«Allora, aggrappati a me e sta attenta all'uncino, ci mancherebbe solo questa... Io tiro su la coda» e dicendolo pose un braccio sotto la coda e l'uncino dietro alla sua schiena, in modo tale da non farle male.
Lei allacciò le braccia attorno al collo di lui e facendo perno sul pezzo di coda che poggiava sulla vasca cercò di sollervarsi per facilitargli lo spostamento.
«Oh issa! La tua coda pesa sempre di più, tesoro...» la voce affaticata da quello sforzo. Si aspettava un rimbrotto da parte della ragazza e invece non ottenne niente, neanche uno sbuffo. La sentì stringersi con più forza. Con gesti ben calcolati la tirò su cercando di non fare la figura dell'idiota facendoli cadere a terra. Una volta tirata fuori dalla vasca, e con le gocce d'acqua che si disperdevano sul pavimeno si avvicinò al camino per poi depositarla sul telo, accanto al fuoco.
«Bene...» si congratulò con se stesso per essere riuscito nell'impresa. Recuperò l'altro telo e, inchinandosi accanto a lei glielo fece passare sopra le spalle, frizionandole per farla asciugare prima. Arrestò i suoi gesti appena si accorse di cosa stava facendo, erano gesti meccanici, non ci stava nemmeno pensando. Gli erano venuti spontanei...ma sapeva che lei non amasse particolarmente l'essere toccata.
«Scusa mi sono fatto prendere dal momento»
Lei scrollò semplicemente le spalle, non sembrava turbata o offesa...apatica forse, per tutte le donne che aveva conosciuto nella sua vita un po' d'esperienza se l'era fatta.
Emma si strinse nel telo e poi lo guardò «Hai la camicia bagnata» disse atona.
Lui si guardò ed effettivamente era fradicio. Fu il suo turno di scrollare le spalle, ben sapendo però che non era il caso né tantomento il momento giusto per prendersi qualche malanno.
Visto che lei non parlava e nemmeno lo insultava le si mise accanto, per provare ad asciugarsi un po'. La stanza era riempita dal crepitio del fuoco e dall'eco delle urla degli uomini al piano di sotto. Fuori iniziava a piovere abbondantemente, il tutto creava un'amosfera piacevole.
Rimasero così, vicini ma distanti, fino a quando, con grande incredulità di Killian, la sentì appoggiarsi alla sua spalla. Sollevò un sopracciglio.
«Tutto bene? Che hai?»
Ennesima scrollata di spalle. Senza preavviso fu colto da un moto di rabbia e la scostò malamente da sé prendendola per le spalle, ritrovandosi faccia a faccia.
«Ma sei impazzito? Se ti davo fastidio bastava dirlo!» esclamò scioccata e leggermente spaventata per come le si era rigirato.
«Ascoltami bene ragazzina. Pretendo spina dorsale dalla mia ciurma. Nessuno si piange addosso, specie in mia presenza. Quindi smettila di frignare e quando ti faccio una domanda fai uscire quella bella vocina che hai, intesi?!»
«Hai finito?» disse tranquilla Emma con gli occhi fissi in quelli blu di lui.
Killian si scoprì a provare una lieve sensazione di disagio... «Si»
«Bravo» e con molta nonchalance ritornò ad appoggiarsi a lui «E non parlare se non sai.».
Stava per ribattere quando la coda di Emma iniziò a dissolversi così come era comparsa. «Quindi è così che funziona ora» mormorò quasi schifata «Regina rimpiangerà tutto questo».
«Oh, questa è la mia sirena assassina preferita» e scherzando l'abbracciò. Scappò un sorriso anche a lei e finalmente si rilassò, abbandonando tutta la tensione accumuluta in quelle ore.
Probabilmente stava sbagliando nello stare tra le braccia di quell'uomo, ma con quel tempo freddo, il calore emanato dal contatto tra i loro corpi era l'unica cosa importante. Si rannicchiò meglio, le gambe accucciate in modo tale da averle di fronte al fuoco. Non era mai stata di fronte ad un fuoco, o meglio, non era mai stata vicino ad un fuoco diverso da quello di una barca in fiamme. Guardare le fiammelle salire verso il cielo le era sempre piaciuto, ma ora , in quella stanza il fuoco assumeva tutto un altro fascino.
Attesero che il fuoco li asciugasse del tutto e poi rimasero ancora un po' così, a bearsi di quel calore. Ma il brontolio di uno stomaco irruppe nella stanza. Killian rise.
«Penso sia ora di cena.» si voltò verso la finestra «Con questa scoperta, il mio dopo cena salta, e di conseguenza anche il tuo. Non ti ci lascio di certo da sola in questa bettola la sera. Ora con questo tempo non so nemmeno tra quanto potremmo uscire.» sospirò sonoromente per quel nuovo intoppo. «Sai cosa significa?» era più una domanda retorica che altro.
Emma si discostò leggermente e lo guardò.
«Che mi stai incasinando la missione più di quanto non pensassi.» disse con tono melodrammatico, sebbene un fondo di verità c'era.
«E io che pensavo che stessi per dire qualcosa di carino»
«In quello sei più brava tu, no?!» la canzonò.
«Pff» sbuffò. Cercò di alzarsi senza cadere tra le braci, con una mano che si stringeva i lembi del telo e l'altra che stritolava la spalla del pirata.
Fece due passi e incespicò. Killian fece per alzarsi ma lei lo bloccò con un gesto della mano. Ce l'avrebbe fatta da sola.
«Basta che non diventi la cena cadendo nel camino...»
«Al massimo ci spingo te dentro»
«Si, certo» e tornò a guardare il fuoco. Poi si ricordò dei vestiti nuovi che le aveva comprato. «Ah, Emma, ti ho preso dei O MA DANNAZIONE! Emma non puoi rimanere senza niente e non avvertirmi!»
Aveva sentito un 'crak' nel collo per lo scatto che aveva fatto.
«Mi stavo per rimettere i vestiti» rispose ingenuamente non vedendoci ancora niente di male in quelle situazioni che lui temeva così tanto. Forse la reputava oscena con quelle gambe invece della sua bella e lucente coda. In effetti si sentiva un mostro in quelle nuove sembianze. Avrebbe fatto più attenzione con lui, se la ripugnava tanto vederla così allora ci sarebbe stata attenta. Ma non lo faceva per lui, no, lo faceva per mantenersi almeno una conoscenza sulla terraferma. Fin quando non avesse trovato qualcuno di meno egocentrico e sbruffone. Allora le cose sarebbero cambiate. Forse.
Si riportò il telo sulle spalle. «Puoi voltarti ora.»
Lui fece quanto detto e la raggiunse facendole vedere il pacco. La vide farsi passare il telo sopra il seno in modo da bloccarne la caduta reggendolo da sotto le braccia. Prese quel regalo inaspettato e lo scartò dalla poca carta. Ne uscirono degli indumenti che lei aveva scorto alle donne solo in lontananza.
«Grazie...?»
«Ho preso le cose più facili da farti indossare. Immagino tu non sappia allacciare un corsetto e tutto il resto» dal suo sguardo perplesso Killian fu certo che la risposta era solo una.
«Va bene, diamo il via al prossimo round»




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Ciao sirenetti e sirenette!!!!!!
Almeno per stavolta pubblico quasi in orario con la mia tabella di marcia...come se ne avessi una :')
Non è vero, diciamo che avevo bisogno di concludere la serata in modo migliore di come altrimenti sarebbe finita. Sarebbe ancora meglio se quello che ho scritto vi piacesse quindi se vi fate sentire la cara Gio è contenta u.u
La storia come vedete procede lentamente, vedremo insieme come andrà avanti. Spero che questi mezzi capitoli di passaggio non vi annoino. La noia è sempre dietro l'angolo, mi pedina >.<
Spendo poche paroline in merito alle ultime due punate di once...MA QUANTO SONO STATE BELLE?!??!  Specialmente quella con Wish Hook e figlia...Madò, trauma a parte con Rapunzel, è stata completamente e totalmente fantastica. Non ci sono proprio confronti con la storyline di Jacinda ed  Henry, un po' mi dispiace ma per me è così. Killian e figlia battono tutti quanti in questa stagione u.u
E niente. Vi saluto e vi auguro buon fine settimana. 
Alla prossima!!!!!!
Gio

 

  
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