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Autore: I_love_villains    25/11/2017    2 recensioni
[Interattiva. Iscrizioni aperte fino alla fine della fic]
I nostri cari vampiri si troveranno alle prese con le persone più odiose al mondo.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Mh? Giovanni … e occhi dicromatici … ho conosciuto … suo fratello gemello.”
I vampiri, che stavano ridendo a spese di Shin, guardarono confusi Azusa.
“Sì, buongiorno!” esclamò Ayato quando comprese, assieme agli altri, che si stava collegando al racconto di Ruki. “Questo se racconta finisce il prossimo secolo!”
“Però anche lui ha diritto di raccontare” replicò Kou in difesa del fratello.
“Ed io sono curioso” aggiunse Kino, supportato da altri.
“Ecco, bevi” intervenne Reiji. Porse ad Azusa una pozione. “Ti farà parlare più spedito, così potremo ascoltarti senza addormentarci.”

Proprio come la sorella, Michelangelo Giovanni aveva una pelle bianchissima; l’occhio destro blu notte ed il sinistro azzurro cielo; capelli neri con le punte bionde ma poco più lunghi di quelli di Ayato e spettinati; nasino alla francese e labbra poco carnose con un piercing sul lato sinistro del labbro inferiore. Era alto, asciutto e molto forte. In quel momento stava ghignando e i canini risaltavano per lunghezza e brillantezza. Con passo felpato il fondatore mezzosangue affiancò il vampiro mezzosangue. Era il tipo di vittima che preferiva.
Azusa si voltò confuso verso l’attraente ragazzo che gli camminava di fianco e gli sorrideva in modo strano. Il vampiro si fermò in mezzo al corridoio e l’altro fece lo stesso.
“Tu … sei un fondatore?”
“Solo per metà, non agitarti” lo rassicurò Michelangelo, pensando: “Non ancora.”
“Vuoi … ferirmi?”
“Eh? No …”
“Peccato.”
“Volevo dire sì, voglio ferirti. Ma non qui.”
Micky gli passò un braccio attorno alle spalle e lo condusse fuori dalla scuola. Azusa lo seguì insicuro. Era contento di aver trovato qualcuno che volesse picchiarlo, ma non si fidava di lui. Voleva avvertire i fratelli, però forse loro si sarebbero preoccupati troppo e avrebbero impedito a quel giovane di … Mentre ancora stava pensando si trovava in un accogliente salotto.
“Mi chiamo Michelangelo Giovanni, per gli amici Mad Hatter. Tu chi sei?”
“Azusa … Mukami. Perché mi hai …”
Il fondatore scoppiò a ridere.
“Ma Azusa è un nome da ragazza!”
“Come?”
“Sì, credimi” confermò giocherellando con una ciocca dei capelli di Azusa, che lo guardava timidamente. “È di origine araba e significa giglio. In fondo ti si addice. Il giglio simboleggia candore, purezza, verginità …”
Michelangelo gli morse con forza il collo. Il vampiro si godette il dolore del morso, ma dopo qualche minuto spinse via l’altro, imbarazzatissimo, finendo col sedersi sul divano. Micky infatti aveva baciato i fori lasciati dai suoi canini.
“Avanti piccoletto, non fare il difficile”.
“T- tu non … mi stai colpendo” lo accusò Azusa, spostandosi mano a mano che il fondatore si avvicinava.
“Io ferisco con i denti e a volte con le parole … Non sono ancora sazio del tuo sangue.”
Il vampiro scomparve prima che Michelangelo potesse afferrargli un braccio. Micky guardò il pezzo di benda che gli era rimasto fra le mani e sorrise. Fino ad allora era stato troppo facile, finalmente poteva cacciare sul serio.

“Azusa, come sei potuto andare con quel tipo?!” lo rimproverò Yuma.
“Scusate, volevo provare qualcosa di nuovo …”
“Avresti provato qualcosa di molto nuovo” commentò Laito scoppiando a ridere.
“Lui è proprio strano, vero Teddy?”
“Dovevi chiamare la polizia, Azusa- kun. Papà dice che i maniaci sono pericolosi.”
“È andata un po’ come con Subaru” rifletté Ruki ignorando gli interventi dei Sakamaki e di Yui. “Perché se ti fosse capitato qualcosa di grave ce lo avresti detto appena tornato a casa, vero Azusa?”
“Sì, non vi ho mai detto niente perché non mi ha fatto molto male. Comunque …”

“Vieni qui, piccolo giglio! Ho sete, ancora tanta sete di te! E ho trovato un vestito di mia sorella che ti starebbe d’incanto!”
Azusa inghiottì un groppo di saliva, spaventato. Non riusciva a teletrasportarsi fuori da quella casa. Dopo essere corso a caso per il secondo piano si era rifugiato in bagno. Si chiese perché quel fondatore, anche se mezzosangue, non lo odiasse ma volesse invece … Scosse la testa, arrossendo. Michelangelo bussò alla porta del bagno, facendolo sobbalzare.
“Azusa- chan, non fare il timido. Giuro che ci andrò piano con te.”
“I- io … voglio tornare a casa.”
“Certo, ma prima devi saziarmi.”
Micky aprì la porta.
“Oh no, Justin, e ora che faccio?” sussurrò Azusa, a corto di idee.
“Con chi stai parlando?”
“Con la … mia cicatrice.”
Il fondatore lo guardò stupito. Fu il vampiro a rompere il silenzio: “Sei ferito?”
“Mh? Ah no, quella benda serve a coprire un tatuaggio.” Michelangelo fu contento che l’altro gli avesse servito un’occasione per distrarlo e avvicinarsi. “Vedi, mia madre era una fondatrice, ma mio padre umano … e francese. Vedrai che ottimi vini abbiamo in cantina. Dicevo, il corvo è il simbolo della nostra famiglia. Il problema è che siamo mezzosangue e dobbiamo nasconderlo per i purosangue, che sono bastardi razzisti. E ora, giglietto …”
Micky gli afferrò una mano e lo portò sul suo letto. Ricominciò a bere da lui. Finché gli fece male Azusa non si lamentò, ma quando lui allentò la stretta per sfregare il naso sul suo collo si divincolò con tutte le sue forze.
“Lasciami … Michelangelo …”
“Chiamami Mad Hatter. Ormai sei caduto nella tana del Bianconiglio e sarai la mia piccola, innocente Alice.”
“Mad Hatter … mi hai mentito … fammi andare via …”
“Ascolta Azusa- chan, il mio istinto non sbaglia mai. Ho visto giusto sul tuo carattere e sul tuo gustoso sangue. Potremmo divertirci molto …” disse Micky leccandosi le labbra. “Non posso ferirti, capisci? Guarda.”
Michelangelo alzò una mano per dargli uno schiaffo, ma poi gli fece una carezza.
“Visto? Ti assicuro che tutti alla fine hanno detto che …”
“Non voglio … io no!”
“Mmh … di solito non scendo a compromessi. Mi danno tutti dello stronzo. Ma con te farò un’eccezione.”
Il vampiro lasciò che lui gli passasse un dito sul volto, ascoltando attentamente, pronto a reagire nel caso l’altro stesse fingendo. Michelangelo sorrise per rassicurarlo. Per lui quella non era una sconfitta, anzi, era sicuro che le cose si fossero messe bene per lui.
“Ti lascerò andare, ma dovrai rispettare tre piccole condizioni. Primo, mi regali questo grazioso fiocco.”
“V- va bene” balbettò Azusa, permettendogli di slacciarlo.
“Secondo, berrò ancora da te.”
E prima o poi ti coccolerò a dovere” aggiunse mentalmente il fondatore.
“Però … non a casa tua. A scuola.”
“D’accordo, sul terrazzo, quando non ci sarà nessuno. Terzo … fatti baciare.”
“C- che …?”
Il vampiro si fece piccolo piccolo. Si maledisse per averlo seguito. Non si era mai sentito tanto imbarazzato e a disagio. Perché Mad Hatter non somigliava a Justin?
“Dunque? Magari poi ti mordo per l’ultima volta.”
“E va bene” sospirò Azusa, rassegnato.
Chiuse gli occhi, tesissimo. Micky gli carezzò la schiena per calmarlo, poi gli impresse un bacio e in seguito un leggero morso.

“Ogni volta … ho paura … lui …”
“Tranquillo Azusa, ti difenderemo noi” fece Kou.
“Beh, i racconti sono finiti. È stato divertente ragazzi, ma adesso prendiamo Eve e ce ne andiamo.”
Shin si alzò e afferrò Yui per un braccio. Ayato la liberò.
“Non così in fretta, quella è la mia preda!”
“Non azzardatevi a correre di nuovo” li ammonì Reiji con sguardo omicida. Per quella notte c’erano stati abbastanza danni all’arredamento.
“Che ne dite di ricavare qualcosa di positivo da queste brutte esperienze?” Tutti guardarono interessati Carla, che proseguì: “Eve può essere il premio di chi ha conosciuto la persona più insopportabile.”
“Sì, mi piace questa sfida” approvò Shuu, uscendo momentaneamente dalla catalessi.
“Ma ognuno non finirà con il votare per se stesso?” disse Ruki.
“Ci penso io” intervenne Kino. “Faccio un sondaggio descrivendo le caratteristiche dei nostri persecutori. Voterà gente imparziale.”
I vampiri attesero i risultati con trepidazione, ciascuno certo di avere la vittoria in pugno. Solo Carla, Reiji e Ruki trovarono sospetto il ghigno di Kino.



***Angolo Autrice***
Michelangelo, come la gemella, è di Chiaky97. Capitolo strano ...
Wow, ogni vampiro ha avuto il suo rompiscatole!
Secondo voi qual è stato il migliore? Votate, così il vampiro che ha subito più umiliazioni vincerà Yui ... in teoria XD
A presto!
   
 
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