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Autore: MonicaX1974    27/11/2017    0 recensioni
[Brant Daugherty]
Kate e Brant prima di Kate e Brant
Prequel di Best friend boyfriend
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kate

Apro gli occhi lentamente e un sorriso si apre lento, ma spontaneo sulle mie labbra quando sento una leggerissima e dolce carezza sul mio viso che mi spinge a voltarmi a pancia in su. La sua mano continua con quel piacevole movimento per arrivare tra i miei capelli, tornare indietro e ricominciare da capo. Spingo appena la testa all'indietro e la sua mano arriva sul mio collo, poi si china verso di me per lasciarmi un bacio leggero sulle labbra.

"Ciao..." mi dice con un bellissimo sorriso. Sembra essersi svegliato di buonumore oggi.

"Ciao...", gli dico con una voce che sembra non appartenermi.

"Stai meglio stamattina?" La sua mano di nuovo tra i miei capelli, il suo sorriso dolce, e il suo sguardo pieno d'amore. Il risveglio perfetto con il fidanzato perfetto, il cui primo pensiero la mattina sono sempre io.

"Sì..." Ieri sera l'ho passata con la faccia sul gabinetto a buttare anche l'anima. Credo sia stato qualcosa che ho mangiato, ma non saprei dirlo con esattezza. Di sicuro non sono incinta dato che prendo regolarmente la pillola.

"Bene... ti ho preparato qualcosa da mangiare e un tè caldo..." Mi aiuta a mettermi seduta, poi allunga il braccio verso il comodino per prendere un vassoio sul quale ha messo la colazione che mi ha preparato.

È incredibile come si prende cura di me. È dolce, premuroso e stamattina mi sembra più bello del solito con quel leggero strato di barba a coprirgli il viso, e i capelli che stanno diventando sempre più lunghi, ma che non ha ancora nessuna intenzione di tagliare.

"Che ore sono?" Gli chiedo mentre addento svogliatamente una fetta di pane tostato.

"Sono passate da poco le dieci, ha chiamato tua madre chiedendo se andavamo a pranzo da lei, ma le ho detto di no." Sono grata del fatto che abbia pensato lui a tutto, stamattina non me la sento proprio di muovermi da questo letto.

"Grazie Jason..." Bevo il mio tè caldo lentamente con ancora il suo sguardo su di me.

"Le avrei detto di no comunque... oggi voglio stare solo con te... Questa settimana sono stato decisamente assente e voglio recuperare il tempo perso..." Mi sfila la tazza ormai vuota dalle mani per posarla sul vassoio che poi sposta, mettendolo sul comodino e infine viene a sedersi vicino a me. Indossa la sua tuta blu e la maglietta che usa spesso per dormire, quella che gli ho regalato l'anno scorso per il suo compleanno.

"Che vuoi fare oggi?" Incrocio le gambe sotto le coperte e resto a guardarlo. Oggi ha una luce nuova negli occhi.

"Voglio passare ogni minuto di questa domenica a viziarti." Poi improvvisamente mi bacia infilando una mano tra i miei capelli, dietro la nuca, per portarmi ancora più vicino a lui. Lo fa con una passione che sembra essere stata accantonata per troppo tempo, come se fossero passati secoli dall'ultima volta che l'ha fatto, ed io mi sento bene, incredibilmente bene. "Quanto mi sei mancata Kate..." Lo sussurra dolcemente all'orecchio, mentre la sua mano non ha ancora lasciato la presa sul mio collo lasciandomi incapace di reagire, in stato di completo abbandono nelle sue mani.

"Mi sei mancato anche tu..." Mi è mancato davvero, perché senza la certezza della sua presenza, gli ultimi giorni sono stati decisamente confusi per me, ma ora ho capito che era solo di questo che avevo bisogno.

Avevo bisogno di sentire Jason di nuovo vicino a me, avevo bisogno del suo continuo sostegno, di trovarlo in giro per casa quando rientro dal lavoro, di discutere con lui si chi sarebbe andato in bagno per primo, e mi è mancato averlo con me nel letto la sera prima di addormentarmi.

Per troppe sere di seguito mi sono coricata nel letto senza di lui, per poi addormentarmi senza sentirlo arrivare e il mio sonno è così pesante che non lo sentivo nemmeno quando si infilava nel letto agli orari più improbabili. Oggi invece è qui con me e non solo fisicamente.

Jason è il tipo di uomo che ho sempre desiderato avere accanto fin da quando ero bambina. Lui è gentile, è dolce, è l'uomo che ogni donna vorrebbe sposare, l'uomo che vorresti avere accanto per tutta la vita perché sai che di lui ti puoi fidare ciecamente, che non tradirà mai la tua fiducia in alcun modo, che metterà sempre e comunque te al primo posto, l'uomo perfetto che ogni donna spera di trovare, quello che ti dà certezze continue.

Da lui, so sempre cosa aspettarmi, non ci sono mai scossoni improvvisi che stravolgono le nostre abitudini, siamo perfettamente organizzati e non sono praticamente mai in ansia da quanto sto con lui.

Potrebbe persino risultare noioso tutto questo, in realtà abbiamo un rapporto tranquillo e sereno sul quale entrambi possiamo contare essendo certi l'uno dell'altra.

"Vado a prepararti un bagno caldo", mi dice dandomi un ultimo bacio prima di allontanarsi da me lasciandomi a guardarlo che si dirige in bagno mentre il sorriso che si è formato sulle mie labbra non dà segno di voler sparire tanto presto.

Mi distendo per un attimo, allungando le braccia e restando a fissare il soffitto, pensando che oggi sarà finalmente una giornata tranquilla e, mentre sento il rumore dell'acqua che scorre provenire dall'altra stanza, prendo il mio telefono per controllare se ci sono messaggi, quindi lo accendo e lo metto accanto a me sul letto e, in attesa che si accenda mi appoggio con la schiena alla testiera del letto per poi sentire subito dopo, la vibrazione del cellulare.

Lo prendo, poi sblocco il display e noto la presenza di due messaggi. Il primo è di Yuri, il mio migliore amico, diventato negli anni quasi un fratello ormai. Compagno di liceo di mia sorella Lizzy, ha passato tanti di quei pomeriggi a casa nostra a studiare, che è diventato un familiare acquisito.

Buongiorno tesoro, 
hai impegni oggi a pranzo?

Sorrido nel leggere il suo messaggio. In effetti sono parecchi giorni che non lo sento, non sarebbe una cattiva idea pranzare insieme se Jason fosse d'accordo.

Ne parlo con Jason 
e ti faccio sapere

Ovviamente Jason non è stato mai geloso di Yuri e il motivo è chiaramente comprensibile dalla sua risposta istantanea.

Ti prego convincilo... 
James è in città per qualche giorno...

James arriva da Sidney, è qui a Londra per studiare. Yuri l'ha conosciuto un paio di mesi fa e se n'è praticamente innamorato al primo sguardo. Ora sta cercando di capire senza ombra di dubbio se anche James sia gay oppure no, ma si rifiuta di parlargli apertamente così ha deciso di coinvolgermi nel suo piano.

Ora devo andare,
il mio fidanzato mi ha appena preparato un bagno caldo.

A dopo... ti voglio bene

Scuoto leggermente la testa sorridendo sapendo che non mollerà la presa fino a che non gli darò la risposta che si aspetta come dimostra il suo successivo messaggio al quale però decido di non rispondere per il momento e decido di leggere l'altro.

E poi resto ferma a fissare il display, sento immediatamente la temperatura del mio viso alzarsi ed andare a fuoco, mentre il cuore prendere a battere più forte. Come diamine può un solo messaggio provocare tutto questo?

Ciao Kate...

Nient'altro, un solo e semplice ciao unito al mio nome, eppure mi sento come se stessi facendo un torto a Jason che non fa altro che pensare a me, quando io perdo letteralmente la testa per un ciao.

Dovrei rispondergli, almeno per educazione, ma quei puntini di sospensione che ha usato, proprio per la funzione che hanno, lasciano me in sospeso, come fa sempre lui. Ad ogni parola, ad ogni frase, ad ogni gesto, sono sempre sospesa tra il cedere e il resistere e la cosa sta diventando difficile da gestire.

E poi, come sempre succede quando si tratta di lui, il mio corpo decide indipendentemente dal mio cervello, e le dita si muovono in modo autonomo sulla tastiera del display del mio telefono, per comporre la risposta al suo enigmatico messaggio.

Ciao Brant

Con lui è sempre così. È imprevedibile, e sconvolge continuamente la mia giornata anche senza rendersene conto, ma sono certa che a volte lo faccia di proposito perché la sua espressione divertita quando mi "costringe" ad andare a pranzo con lui, mi fa chiaramente capire che lui sta bene con me e la cosa non mi aiuta affatto.

Stai bene?

La settimana scorsa ha insistito spesso col dire che la mia espressione non era serena, che secondo lui avevo qualcosa che non andava e, nonostante avesse ragione, non potevo di certo ammetterlo altrimenti avrei dovuto dirgli del mio precario stato mentale in gran parte, se non del tutto, dovuto a lui e a tutti i cambiamenti che la sua presenza ha portato nella mia vita.

Sto bene, benissimo

Sei ancora poco credibile...
Sei sola oggi?

A questa domanda sento ogni cosa inerente al mio corpo, aumentare. Aumenta la temperatura, aumenta il battito cardiaco, aumenta la sudorazione, il rossore sulle guance, l'agitazione, e la sensazione di sentirmi in difetto nei confronti del mio ragazzo impegnato a rendere la mia domenica meravigliosa. Eppure non riesco a controllare nemmeno una delle sensazioni che Brant riesce a provocare in me.

Non so perché me l'abbia chiesto, ma non voglio saperlo. In realtà voglio saperlo, ma devo fare prevalere la ragione sul mio istinto che mi spingerebbe a dirgli di sì anche se non è vero, solo per il gusto di poter passare del tempo con lui.

No, Jason è con me

Non avrei nemmeno voluto nominare Jason in un messaggio diretto a lui, mi rendo conto che è del tutto ridicolo questo pensiero, ma è così che mi sento e, se posso continuare a fare finta di niente davanti a tutti, non riesco a negarlo a me stessa. Brant mi sta facendo perdere la testa, e non posso permetterlo, quindi, se pur con un certo fastidio, devo allontanarlo dalla mia testa in qualche modo. O almeno devo provarci.

Ci vediamo domani allora...

Ti auguro una splendida domenica Kate

Ancora quel calore che mi prende quando si tratta di lui, che mi invade il corpo al solo pensiero della sua voce che pronuncia le parole che ho appena letto nel suo messaggio. Devo decisamente darmi una calmata.

Anche a te
Ciao Brant

"Tutto bene Kate?" La voce di Jason mi prende alla sprovvista e mi sento in colpa come se lo stessi tradendo.

Lo stavi facendo Kate... nella tua testa lo stavi facendo...

La mia coscienza è sempre troppo zelante, e per quanto non possa negarlo, al momento voglio solo accantonare ogni pensiero che non riguardi il meraviglioso ragazzo in piedi di fronte a me in questo istante.

"Ha scritto Yuri, dice se andiamo a pranzo con lui..." Gli sto mentendo, non del tutto in realtà, ma è sempre mentire e non l'avevo mai fatto. Non c'è assolutamente niente di male nei pochi messaggi che ho appena scambiato con Brant, ma la mia coscienza sa che in realtà c'è molto di più di quelle poche parole scritte.

"Solo se vuoi tu..." Quello che gli leggo negli occhi, non corrisponde affatto a quello che ha appena detto.

Si è svegliato dicendomi di voler pensare solo a me oggi, mi ha baciata come non faceva da tempo, sono certa che non voglia passare la giornata con nessun altro che non sia io, ed è anche ciò di cui io ho bisogno per tornare nello stato d'animo con cui mi sono svegliata, per tornare a convincermi che Jason è la mia vita e non ho bisogno di nient'altro.

"Allora gli dico di no." Il sorriso sul suo volto diventa evidente. Avevo ragione, e voglio passare anch'io questa giornata solo con lui. Ho bisogno di ritrovare la strada giusta, quella che stiamo percorrendo insieme.

"Il bagno è pronto..." Poso il cellulare sul comodino bloccando il display, poi mi alzo dal letto e mi avvicino a lui mettendo le braccia intorno al suo collo.

"Lo fai con me vero?" Gli chiedo adesso che è diminuito il battito cardiaco, la temperatura del mio corpo, e tutto quanto del mio corpo fosse uscito dai normali parametri. Ogni cosa sta tornando alla normalità mentre le labbra di Jason si posano sulle mie ed io mi stringo a lui facendogli capire quanto abbia bisogno di sentirlo più vicino... ancora più vicino.

***

"Io sono pronto." La voce di Jason mi fa voltare a guardarlo e sorrido nel vedere quanto sia bello e quanto gli stia bene qualunque cosa decida di indossare.

In settimana ha sempre i suoi completi eleganti, con relativa cravatta abbinata, ed è elegante e sexy al tempo stesso con quelle camicie che adoro sbottonare, bottone dopo bottone, le sere in cui torna a casa in orari normali. Ma oggi, con quei jeans strappati, e la t-shirt nera a maniche lunghe che non fa altro che mettere in risalto ogni magnifico muscolo del suo corpo, mi sembra di essere tornata indietro nel tempo, a quando l'ho conosciuto, e la cosa fa decisamente bene al mio umore.

"Sono quasi pronta anche io." Si avvicina a me per aiutarmi ad abbottonare la mia camicetta, cosa che lascio fare poi solo a lui mentre osservo il movimento delle sue dita sulla stoffa e la sua espressione divertita mentre fa entrare ogni bottone nella propria asola. "Mi piace..." gli accarezzo lentamente la guancia per dirgli quanto mi piaccia il suo viso coperto da quel leggero strato di barba. "...la lascerai crescere?" La mia mano si ferma poi sulla sua nuca e sorrido quando i suoi brillanti occhi verdi si posano nei miei.

"Credo di sì." Le sue mani si spostano dai bottoni ai miei fianchi portando il mio corpo a contatto con il suo e, nonostante abbiamo passato l'intera mattinata tra le lenzuola, oggi sembra non averne mai abbastanza perché il modo in cui mi guarda è inequivocabile.

"Sicuro di voler uscire?" Oggi pomeriggio abbiamo sistemato un po' casa, poi mi ha proposto di uscire a cena e andare al cinema. Cosa che ho accettato subito, e finora abbiamo passato una bellissima giornata. Sono anche riuscita a tenere lontana ogni pensiero che non riguardasse il ragazzo che mi sta guardando in questo momento con così tanta passione negli occhi che sembra non vogliano perdere nemmeno un tratto del mio viso.

"No... ma voglio davvero portarti a cena, quindi è meglio che ti lascio finire in pace." Mi lascia un ultimo bacio a fior di labbra poi esce dalla stanza lasciandomi a guardarlo con quel sorriso che sembra non se ne voglia andare.

Non passavamo una giornata così da troppo tempo e sembra che il mio malessere di ieri sera, alla fine sia servito a qualcosa. Probabilmente se non fossi stata male, saremmo andati a pranzo dai miei come facciamo spesso, e avremmo passato la solita domenica invece di divertirci come abbiamo fatto oggi.

Domenica nella quale più nessun altro pensiero negativo si è affacciato nella mia mente. Sono riuscita a concentrarmi solo sul mio fidanzato e sulla nostra vita insieme, sulle priorità a cui ho sempre dato importanza, come il nostro futuro, e sono contenta di esserci riuscita.

"Eccomi..." È seduto sul divano che sta guardando qualcosa sul cellulare e alza subito la testa quando sente la mia voce, per poi sorridermi ed alzarsi per venirmi incontro.

"Io ti amo da morire Kate, voglio che tu sia felice..." Sto per rispondergli, ma lui mi precede, parlando ancora. "Sei felice Kate?" Rispondo istintivamente, pensando a questo preciso momento che sto vivendo, perché non posso dargli altre risposte, che non meriterebbe affatto.

"Sì Jason, certo che sono felice... e tu lo sei?" Mi abbraccia ancora portando il suo viso più vicino al mio ed io appoggio le mie mani al suo petto.

"Sono felice con te Kathleen Cooper." Sorrido ancora nel sentire il mio nome al completo e mi fa sentire ancora un po' più vicino a lui.

"Ti amo Jason, ti amo..." Sono sincera.

Lo amo a prescindere da tutto quello che sta succedendo intorno a me, da tutto quello che sta succedendo nella mia testa, e sto cercando di impegnarmi con tutte le mie forze a renderlo felice come merita. È un uomo meraviglioso, e questo mi è sempre ben presente, non lo dimentico mai.

"Adesso possiamo andare." Mi prende per mano ed usciamo dall'appartamento per recarci nel ristorante dove ha prenotato telefonando un paio d'ore fa.

***

Veniamo spesso qui, ci piace molto e poi conosciamo bene il proprietario che ci riserva sempre un tavolo piuttosto appartato per non stare in mezzo alla confusione. Ci sediamo ed ordiniamo. Jason non lascia quasi mai la mia mano, e a me non dà fastidio, stasera ne ho davvero bisogno.

Ho bisogno di restare aggrappata a lui, di restare aggrappata alle mie convinzioni e alla mia routine.

Mentre stiamo leggendo il menù per decidere cosa ordinare, sento la necessità di alzare la testa e guardare chi sia appena entrato nel locale e quasi non mi sento soffocare quando lo vedo.

È incredibilmente bello. Il suo sorriso è incredibilmente affascinante, e lui è assolutamente, incredibilmente... assurdamente in dolce compagnia. Esiste assurdamente? Non lo so, ma nella mia testa in questo momento esiste eccome.

L'ho lasciato fuori dalla mia testa tutto il giorno, ci ero riuscita, ero totalmente concentrata sul mio fidanzato e adesso lui spunta qui, nel ristorante dove veniamo sempre io e Jason per di più in compagnia di un'altra? Non riesco a credere che stia succedendo veramente.

Per fortuna lui non mi ha vista mentre si sta sedendo con quell'oca che sembra uscita dalla copertina di un giornale e non so bene quale emozione stia prevalendo in me in questo momento, se rabbia, fastidio, gelosia o invidia.

Faccio appello a tutta la mia forza di volontà per non far notare a Jason il mio disagio durante tutta la cena, ed è ancora più faticoso riuscirci quando riesco a guardarli e si sorridono, lui le sorride mentre lei fa indefinibili smorfie con un unico evidente unico scopo. Probabilmente è anche lo stesso scopo di Brant, ma non posso affermare niente con certezza. L'unica cosa certa che so è che vorrei non essere qui.

"Vuoi che torniamo a casa?" Jason deve aver notato che qualcosa non va, ma non voglio uscire adesso dal ristorante, significherebbe passargli davanti e non voglio che mi veda.

"No... sono ancora un po' fuori fase, ma mi andrebbe davvero qualcosa di dolce." La cena è praticamente finita, ho mangiato più lentamente che potevo per far durare tutto di più, e dopo il dolce non so più cosa inventarmi per non andare via da qui.

"D'accordo." Mi sorride dolcemente tornando a stringermi la mano ed io cerco di concentrarmi su quel contatto.

Quando il cameriere mi porta la fetta di torta al cioccolato, non alzo più lo sguardo, per non dover vedere ancora la stessa fastidiosa scena di Brant e quella che flirtano, ma quando ho poi finito, dopo averne condiviso anche un pezzo con Jason, è davvero arrivata l'ora di andare.

"Vado a pagare il conto poi andiamo ok?" Non posso più rimandare e annuisco senza aggiungere niente.

Sposto leggermente in avanti il piattino con le briciole della torta e seguo Jason con lo sguardo andare verso la cassa per pagare e mi accorgo che Brant e l'oca se ne sono andati.

Tiro un gran respiro di sollievo, tornando a rilassarmi un po'. Poi mi alzo prendendo la mia borsa per raggiungere il mio fidanzato e il mio sguardo va verso l'ingresso del locale, verso la porta a vetri ed è lì che li vedo.

Si stanno baciando.

Lui la sta baciando.

E adesso so esattamente quale sia la sensazione che prevale in me stasera.

L'invidia.


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SPAZIO ME

E rieccoci...
Kate è davvero combattuta tra il fare la cosa giusta e il suo cuore che sembra impazzito tutto d'un tratto.

La sua testa va in una direzione e il suo istinto sembra non voler ascoltare.

Il prossimo capitolo sarà dal punto di vista di Brant e vedremo...

Eeeee niente, buona lettura.

 
   
 
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