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Autore: Lady Windermere    27/11/2017    4 recensioni
SEQUEL DI "SETTE RAGAZZI SOLO PER ME"
Ad Audrey non passava nemmeno per l'anticamera del cervello che i suoi problemi non fossero finiti.
Tra un dio da gestire, il lavoro dei suoi sogni e il tempo che le sfuggiva tra le dita, non aveva certo bisogno altri guai.
Ma evidentemente qualcuno non era della stessa opinione.
Tra attizzatoi, nuovi mondi, vecchie conoscenze, dei irati, rivali in amore e rapimenti, Audrey dovrà rimboccarsi nuovamente le maniche e gettarsi nella mischia. Di nuovo.
Siete pregati di allacciare le cinture di sicurezza, perché Sette Ragazzi is back, bitches!
STORIA INTERROTTA
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Loki, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sette Ragazzi Solo Per Me'
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"I was feeling epic"

 

Non agitarti, Audrey, è stato solo un brutto sogno. Nulla di tutto ciò è vero... adesso aprirai gli occhi e ti troverai a casa tua, nel tuo letto, con Loki in cucina che prepara i pancakes...

Audrey aprì piano un occhio, poi l'altro, ritrovandosi ad osservare il soffitto di Casa Salvatore.

O mi hanno ristrutturato casa mentre dormivo oppure non era un sogno e tutto questo è...

-Oh, si è svegliata!-

-Amore della mia vita, come stai?-

-Angelo caduto dal cielo, tutto bene?-

...la realtà.

Damon le sorrise –Non capivamo come mai ci mettessi tanto a svegliarti. Capisco che essere liberati dalla compulsione possa essere stressante, ma...-

-Ad ogni modo non ti abbiamo lasciata sola per un minuto. Anche se qualcuno qua ha cercato in tutti i modi di impedircelo- concluse Stefan, prendendole la mano.

Hook, che fino a quel momento era rimasto zitto in un angolo del soggiorno, contrasse la mascella –Cercavo di evitare che la disturbaste con le vostre maniere da bifolchi.-

-Giusto, perché è meglio rimanere in disparte a mugugnare su quanto sia ingiusta la vita, vero?- ribatté Damon.

-Non stavo mugugnando. Stavo riflettendo tra me e me. Cosa che palesemente tu non hai mai fatto in vita tua.-

-Su questo ha ragione- assentì Stefan, continuando a massaggiare la mano di Audrey.

La ragazza sospirò. Possibile che non potesse mai trovare persone che andavano d'accordo nella sua vita?

Si guardò attorno. Certo, doveva ammettere che non era poi così male. Una casa pazzesca, due vampiri pazzeschi... un fidanzato pazzesco che stava passando chissà che indicibili torture...

Audrey liberò la mano dalla presa di Stefan e fece per alzarsi.

-Hook credo proprio che dovremmo andare.-

Il capitano sorrise compiaciuto in faccia a Damon.

-Ma non ti sei ancora rimessa del tutto!- protestò Stefan.

-Non possiamo lasciarti andare via in questo stato!- insistette l'altro redivivo.

-Ma se sto benissimo- replicò Audrey, mentre si allacciava le converse –E, ci terrei a ricordarvi, se sono stata male, è stata solo e unicamente colpa vostra.-

Damon le si fece appresso, fissandola dritto negli occhi con un'intensità che le fece perdere il fiato.

-Audrey. Non puoi lasciarci così...-

Oh cielo, e adesso come faccio a dirgli di no?

-Non prima di averci detto chi avresti scelto tra noi due!-

-Certo, perché siamo finiti all'asilo in realtà- commentò Hook, servendosi un bicchiere di bourbon.

-Ma non posso dirlo così su due piedi, cioè, siete così affascinanti tutti e due...- iniziò la ragazza, presa alla sprovvista.

-Mettici alla prova!- la supplicò Stefan, facendole gli occhi da cucciolo.

-Ma Elena...-

-Chissenefrega di Elena!- sbottò Damon –Pare che giri tutto attorno a lei in questo paese. Siamo noi i vampiri fighi e carismatici, mica lei!-

-E poi non fa che lamentarsi per qualsiasi cosa- rincarò Stefan.

Audrey ridacchiò –Non fatico a crederci. Comunque non posso permettermi di rimanere qui per troppo tempo. Killian...-

Hook alzò lo sguardo dal costosissimo tagliacarte in avorio –Non vedo l'ora di essere nel prossimo universo. Magari con persone meno stupide stavolta.-

Damon gli fece il verso –E con quale magia passate da un mondo all'altro?-

A nulla valsero gli sguardi supplicanti di Audrey.

-Oh, abbiamo un attizzatoio magico che ci permette...-

Gli occhi dei due fratelli si incrociarono per mezzo secondo.

-Intendi questo attizzatoio?- domandò Stefan, rigirandosi tra le mani l'oggetto magico.

Hook rimase sconcertato per qualche istante, si voltò verso Audrey che lo fulminò con lo sguardo –Non ti dirò te l'avevo detto perché risulterei pesante- sospirò –Cosa diavolo volete per riaverlo indietro?-

Damon si morse il labbro inferiore –Ho paura che ti farebbe arrossire, mia cara.-

-Damon, smettila di fare il marpione e dille cosa abbiamo in mente- replicò Stefan, seccato.

-Concedici un'opportunità. Un appuntamento a testa. Mezza giornata per ciascuno, al termine della quale ci dirai chi hai preferito.-

-E se non dovesse preferire nessuno dei due?- chiese Hook.

-Impossibile- tagliò corto Damon.

Audrey si portò una mano alla testa, cercando di riflettere.

Un appuntamento. Mezza giornata. Se riesco a fare in fretta potrei metterci anche meno. Poi gli rifilo una stronzata a caso e me ne vado. Posso farcela.

Sentendosi osservata, alzò gli occhi, incrociando lo sguardo penetrante di Stefan.

O forse no...

La ragazza si spremette le meningi, cercando di trovare una via di fuga. E proprio quando era sul punto di darsi per vinta, le si accese la lampadina.

-Ci sto- disse, lanciando ad Hook una lunga occhiata.




 

Devo avere l'aspetto di uno che non ha nulla da fare. Non riesco a spiegarmelo altrimenti. Qui mi prendono tutti per un servetto, come se non avessi nulla di meglio per passare il mio tempo.

Quando ho deciso di seguirla non sapevo mica che sarebbe finita così. Lei comanda e io obbedisco.

Che sia questa l'essenza di una coppia duratura? Dovrò chiedere a Loki come si sente al riguardo...

Hook continuò a camminare lungo la strada principale, cercando di decifrare la mappa che Audrey gli aveva disegnato in tutta fretta su un tovagliolino di carta.

Forse dovrei farmi pagare.

Ripensò alle parole di lei.

"Ricordati, non avrai molto tempo. Io sarò impegnata con quei due per cui sarai da solo. Devi assolutamente trovare Elena Gilbert."

Elena Gilbert. Per quello che lo riguardava poteva anche essere un mutaforma con cinque teste. Ma Audrey diceva che era importante e tutto quello che diceva Audrey era legge...

È difficile però prendersela quando ti guarda con quegli occhi. E ti sorride in quella maniera tutta sua.

Dannazione a te, Loki.

Il pirata sospirò, continuando a guardare le case su entrambi i lati della strada.

Infine si fermò davanti ad una villetta con patio.

Ok, dovrebbe essere questa.

Salì le scalette di legno, si sistemò i capelli, provò un paio di sorrisi e bussò con decisione, pronto a fare colpo.

-Caroline, vai tu! Non posso sopportare di vedere nessuno di quei dannati fratelli!-

Si sentirono dei passi pesanti, un rumore di chiavistello e infine una bionda imbronciata spalancò la porta, con una faccia che non presagiva nulla di buono.

-Elena non vuole vedere nessuno di voi du... Chi diavolo saresti tu?-

Hook continuò a sorridere –Ehm, sono Killian Jones. Avrei bisogno di parlare con Elena Gilbert.-

Caroline lo squadrò da capo a piedi –Sei imparentato con i Salvatore?-

-No, non ho nulla a che fare con quei due. Io sono irlandese- confidò.

La ragazza lo guardò per qualche secondo, poi sorrise –Sai, anch'io ho parenti irlandesi. Magari potremmo essere lontani cugini- disse, ridacchiando e posandogli una mano sulla spalla –Vieni, ti porto da Elena, sai è mezza depressa perché quello stronzo di Stefan...- continuò, prendendolo per un braccio e trascinandolo dentro casa.

-E lui che vuole?- borbottò Elena, uscendo dalla sua tana di cuscini che si era fabbricata sul divano.

La mano di Caroline rimase sulla spalla del pirata.

Hook la guardò in modo dubbioso –Sono un amico di Audrey. Mi ha chiesto lei di venire qui perché...-

Accidenti cos'è che dovevo dire?

-...perché Stefan è in pericolo. E anche il fratello stronzo. Sono tutti e due in pericolo.-

-Chissenefrega- mormorò Elena –Ho smesso di preoccuparmi per i fratelli Salvatore.-

Il pirata si liberò dalla stretta di Caroline e si avvicinò a lei –No! Non puoi capire! Sono stati drogati! In realtà sono ancora tutti innamorati di te!-

Questo parve rassicurarla.

-Dev'essere stata la tua amica! È per questo che tutti le saltano addosso come mosche!-

-No, no, ti sbagli. Audrey non c'entra nulla! In realtà si tratta di una sporca vecchiaccia che si diverte a giocare con le vite degli altri...Ha rapito il fidanzato di Audrey e adesso la costringe a cambiare mondo di volta in volta per riuscire a farglielo tradire, così lui sarà distrutto e lei potrà tenerselo tutto per sé! Di conseguenza fa innamorare di lei tutti i maschi sopra i diciotto anni che incontriamo.-

Caroline guardò Elena –Secondo me è stata la sciattona.-

-Non mi bevo la storia sulla vecchia. È verosimile che siano stati drogati e per questo non siano più innamorati di me, ma il resto...-

Hook rifletté un istante, poi si batté l'uncino sulla mano –Posso provarlo!- disse, cercando nello zaino qualcosa che potesse servire al suo caso.

Fazzoletti, un asciugamano, cibo, una collana di perle, trucchi vari, ancora cibo, uh del rum!, un ombrello, un paio di tacchi alti, cibo di nuovo, un reggiseno?, un gioco da tavolo, libri, un telefono...santo cielo che schifo!

Il pirata mostrò il cellulare con aria trionfante.

-E quindi?-

-Cosa dovrebbe provare?-

-Questo telefono prova tutto! Non appartiene ad Audrey, quale ragazza normale metterebbe come sfondo del display una vecchia disgustosa che prende il sole all'ombra di una palma attorniata da sette bei ragazzi che le fanno aria con dei ventagli??-

Le due ragazze si avvicinarono.

–In effetti fa schifo.-

-Sembra proprio il telefono di una vecchia maniaca...-

Caroline guardò più a fondo l'immagine –Questo qui a destra mi pare di riconoscerlo...-

Hook nascose il telefono dietro la schiena –Bene, ora che vi ho convinte possiamo andare a salvare la ragazz...la situazione?-

Caroline gli sorrise in modo suadente –Verrò ovunque vorrai portarmi, mio bel principe.-

-Non sono per niente un principe, mia cara. Credimi, i principi sono tremendamente noiosi.-

Elena si infilò un paio di scarpe da ginnastica e si asciugò le lacrime –Bene, andiamo a salvare i miei ragazzi da questa perfida megera!-




 

Audrey, è per questo che tua madre ti leggeva quelle storie da piccola. È per questo che sei cresciuta con la determinazione e la forza di volontà che ti contraddistinguono. È per questo che sai a memoria il discorso di Sam ne Le Due Torri, quindi vedi di darti una regolata e guai a te se ti esce anche un solo sospiro.

-Tutto bene?- chiese Stefan, con aria preoccupata.

-Sì, sì, benissimo. Non potrebbe andar meglio di così.-

Il vampiro sorrise –Non puoi capire quanto ne sia felice.-

I due fratelli avevano tirato a sorte ed era risultato che Audrey sarebbe dovuta uscire con Stefan il pomeriggio e con Damon la sera, cosa che la metteva discretamente in subbuglio.

Damon Salvatore e una notte di luna piena. Combinazione perfetta.

Sempre se sarebbe sopravvissuta a quel pomeriggio di sguardi intensi e gentilezza a profusione.

-Ho pensato che avremmo potuto fare un picnic, per cui eccoci qua- annunciò Stefan.

Audrey sorrise. Non aveva mai fatto un picnic in vita sua.




 

-Esattamente come facciamo a risolvere la situazione?- domandò Caroline.

-Infatti, come liberiamo Damon e Stefan dall'incantesimo ammaliatore?-

Hook fece buon viso a cattivo gioco –Basterà che entrambi ricevano il bacio del vero amore. Per esperienza diretta posso dire che funziona sempre e praticamente con qualsiasi cosa.-

-Stai dicendo che...?-

-Esatto, mia cara, essendo tu il loro vero amore, dovrai baciarli entrambi.-

Caroline osservò Elena con invidia –Non capisco perché le fortune capitino sempre a te.-

-Nemmeno io- commentò Hook.

Elena giocherellò con i capelli –Sai com'è... E poi tu hai sempre lui!- disse, indicando il pirata.

Il quale per poco non inciampò contro un lampione –Ehi ehi ehi, cos'è questa storia? Capisco di essere irresistibile, ma, signore, io non sono disponibile.-

-Hai una ragazza?-

-Beh no, ma...-

Caroline lo prese sottobraccio –E allora sei disponibile.-

-Non c'entra cosa io abbia o non abbia, in questo momento non mi sento in vena di...-

Elena lo guardò, un sopracciglio alzato –Sei anche tu innamorato di quella ragazza?-

Hook trasalì –Di Audrey?! Ma come ti viene in mente! È la ragazza di un mio amico, non potrei mai!-

-Quindi è questo il problema, sta assieme ad un tuo amico.-

-Anche se fosse libera, comunque non sarei interessato. Non è per niente il mio tipo e poi è così fastidiosa e...-

Caroline gli tirò un pugno sulla spalla -Ci sono! Lei non ricambia! Oh, povero cuore, un amore non ricambiato! Dicono sia quello che faccia soffrire di più. Ho detto "dicono" perché io modestamente non l'ho mai provato...-

-Non è assolutamente vero. Io non sono innamorato e lei...-

Elena gli diede una pacca sulla spalla –Sei stato friendzonato, amico. Mi dispiace per te.-

Il pirata digrignò i denti –Io non sono stato friendzonato, qualsiasi cosa voglia dire. Se voglio qualcosa la ottengo, punto e basta.-

-Se è davvero così perché hai sempre quell'espressione triste stampata sulla faccia?-

-Non ho nessuna espressione triste. E guardati la tua di faccia, invece di guardare la mia. Ma soprattutto, perché non ti fai un po' i fatti tuoi?- replicò Hook, liberandosi dalla presa di Caroline e accelerando il passo, evitando così altri possibili discorsi di quel tipo.

Che stronzate. Io non sono stato friendzonato. Non sono innamorato di nessuno e, specialmente, non sono triste.




 

-Stefan, non posso credere che tu abbia preparato tutto questo!- strepitò Audrey, guardando con aria sognante il cibo che il vampiro stava sistemando sulla tovaglia.

È bello, è gentile e sa pure cucinare. Mi domando cosa abbia Elena nella testa...

-Volevo che fosse tutto perfetto.-

L'intensità dello sguardo costrinse Audrey ad abbassare lo sguardo, per non arrossire –G-grazie.-

-Sai faresti meglio a mangiare, altrimenti ti perderai i sapori.-

La ragazza non se lo fece ripetere due volte.




 

-Bene, stanno pranzando. Ripassiamo il piano ancora una volta e la prima che dice qualcosa di non inerente la sventro con l'uncino.-

Caroline sbuffò –Io faccio il palo.-

-E io andrò da Stefan e lo bacerò, così si dimenticherà di quella sciatta dai capelli tinti.-

-Sono rossi naturali- precisò Hook.

Elena gli lanciò un'occhiata penetrante, ma evitò di dire alcunché.

-E se per caso arriva Damon?- domandò Caroline.

Hook fece un vago gesto con la mano –In quel caso sarai tu a distrarlo.-

La ragazza scosse i lunghi capelli biondi –Oh, questo non credo che mi dispiacerà farlo...-

Elena la fulminò con lo sguardo –Bene, vediamo di muoverci che rivoglio indietro i miei spasimanti.-




 

-Era veramente delizioso- si complimentò Audrey.

Stefan si protese verso di lei –Per te questo e altro.-

La ragazza sorrise. Hook, ma dove diavolo ti sei cacciato?

-Sai, non mi era mai capitato di incontrare una ragazza come te.-

-Ah no?-

-No. Dove sei stata per tutto questo tempo?- disse lui, sistemandole i capelli dietro l'orecchio.

Audrey si ritrasse leggermente –Mah, sai, un po' qua, un po' là. New York, Chicago, New Orleans...-

Gli occhi di Stefan si incupirono –Tutti posti meravigliosi.-

-Infatti- mormorò lei, guardandosi attorno in cerca di un viso conosciuto.

-Ora sei qui, però- ricominciò il vampiro.

-Non per molt...oh!- disse Audrey, trattenendo l'entusiasmo nel vedere il luccichio di un uncino in lontananza.

Stefan fece per girarsi -Hai visto qualcuno?-

-Io... io, devo assolutamente dirtelo, Stefan: io so il tuo segreto.-

Il vampiro concentrò la sua attenzione su di lei, in modo che Hook ed Elena potessero avvicinarsi di soppiatto.

-Che segreto?-

-Sai, il fatto che tu sia un vampiro. Lo so. E so anche un sacco di altre cose, ma non mi pare questo il momento opportuno.-

Stefan rimase scioccato –Ma come fai a saperlo?-

Audrey sorrise, vedendo i suoi salvatori sempre più vicini –È una lunga storia.-

-Però- aggiunse, protendendosi verso di lui –sappi che ho pianto disperatamente a causa del tuo "essere in vena di poesia".-

-Ma...-

-Stefan- disse Elena, giunta alle spalle del redivivo.

Prima che lui potesse fare o dire qualcosa, Elena gli si avvinghiò addosso, baciandolo.

Hook comparve da dietro un albero –Ti sono mancato?-

Audrey gli tirò un pugno sulla spalla –Non sai quanto.-

Quando Elena decise di lasciar libero Stefan, il vampiro rimase un momento incapace di proferire parola.

-Sì, ti sei comportato malissimo, Stefan, ma siccome sono buona e tu eri drogato, ho deciso di...-

-Che cavolo vuoi tu? Dov'è finita Audrey?-

Hook e la ragazza si guardarono, in preda al panico.

-Audrey, sei tu l'unico amore della mia vita!- disse Stefan, andando verso di lei –Rimani con me per sempre!-

La ragazza per tutta risposta gli tirò in testa il termos del caffè.

-Questo sì che è vero amore- commentò Hook, colpito.

-Avevi detto che avrebbe funzionato!- protestò Elena, scagliandosi come una furia verso Hook –Invece ama ancora quella sciattona!-

-Sciattona sarai tu- replicò Audrey, facendole lo sgambetto.

Elena cadde a terra battendo la testa e lì rimase, svenuta.

-Sai, sono sempre più impressionato.-

Audrey scrollò le spalle –Normale routine.-




 

-Dov'è finita Elena?- chiese Caroline.

-Sta insieme a Stefan. Erano così presi dalla passione che non abbiamo potuto fare nulla per staccarli- rispose Audrey.

Tralasciò il fatto che, pur essendo insieme, fossero legati e imbavagliati nello scantinato di Casa Salvatore.

Caroline batté le mani –Che bello! Ma adesso come farà a liberare Damon?-

-Abbiamo sviluppato un piano alternativo- s'intromise Hook.

-E tu ne sarai la protagonista. Abbiamo trovato un antidoto. Basterà solo che tu lo metta nel drink di Damon.-

La bionda esultò –Non ero così eccitata da quando Bonnie mi ha detto che Elena e Matt si erano lasciati.-

-Damon era al Grill a bere, per cui tornerà a casa a momenti- dichiarò Hook –Sarà meglio che ci trovi preparati.-




 

E così, quando Damon aprì la porta di casa sua, si trovò davanti un'Audrey tutta sorrisi e moine.

-Hai bevuto anche tu?- chiese, stralunato.

-Ero solo in ansia per il nostro appuntamento, sai, con Stefan è stata una noia mortale...-

Damon si accasciò sul divano –Stefan è sempre stato una noia mortale.-

Audrey gli si sedette affianco. Dovette ammettere che con quella camicia nera sbottonata, quei capelli scompigliati e quel sorriso seducente, Damon era più sexy che mai quella sera.

-Ma io, per tua fortuna, non sono mio fratello, angelo- continuò lui.

-Immagino. Tu sai come far divertire una ragazza.-

Il vampiro le gettò un'occhiata in tralice, poi si spostò verso di lei –Esatto. Vedo che hai colto il concetto.-

Audrey gli passò la mano sul braccio –E poi sei così affascinante...-

Damon sorrise –Sono affascinante.-

-...e carismatico e hai questi occhi magnetici che...-

Ormai erano così vicini che i loro nasi avrebbero potuto toccarsi.

Damon la fissò negli occhi –Sai, sei piuttosto brava a recitare. Dovresti farlo per lavoro.-

La ragazza rimase sconcertata. Questo non l'aveva previsto.

-Pensavi che non mi sarei accorto?- ribatté Damon, afferrandole entrambi i polsi –Andiamo, tesoro, è da secoli che faccio questo giochetto. Non puoi battermi nel mio campo.-

-Però sei stata brava- continuò, avvicinando sempre di più le labbra alle sue –Non pensavo di trovare una ragazza del genere. Sicuramente non a Mystic Fall.-

Audrey trattenne il respiro.

Ma, proprio quando le loro labbra erano sul punto di sfiorarsi, Hook sbucò da dietro una tenda e colpì il vampiro in testa con una bottiglia di rum.

-Questa te la metto in conto- disse, mentre Damon crollava a terra, privo di sensi.

Stavolta ci era andata molto vicina. Di questo Audrey era certa. Ma non era successo nulla. Nulla di cui preoccuparsi.

E se Hook non fosse arrivato in tempo?

La ragazza scosse la testa, non voleva nemmeno pensarci.

-Bene, adesso abbiamo due vampiri e una ragazza nello scantinato e una bionda in cucina intenta a preparare un Martini- esordì Hook.

-Liquidiamo Caroline e andiamocene, prima che si liberino- replicò Audrey.

In quel momento qualcuno suonò alla porta.

-Chi diavolo sarà adesso?-

La ragazza spalancò la porta e rimase sbigottita –Klaus?!-

Il vampiro sorrise –L'unico e solo. Ci conosciamo?-

-E questo chi è?- commentò Hook –Io un altro non lo reggo, ti avviso.-

Klaus rimase sulla soglia –Sono stato chiamato.-

-Da chi?-

Lui fece una smorfia –Una vecchia amica. Mi ha detto che c'era qualcuno da compellere per fargli perdere i ricordi di queste ultime ventiquattr'ore.-

Hook e Audrey si scambiarono un'occhiata allibita.

Klaus si guardò le unghie –Per cui, ditemi dove sono quei due idioti così faccio ciò che sono venuto a fare e me ne vado. Non ho tempo da perdere.-

-Sono nello scantinato.-

-Non posso entrare. Dovrete portarmeli qui fuori.-

Hook colse l'antifona e si diresse verso il piano di sotto.

Audrey rimase sola con Klaus, che la squadrava da capo a piedi.

-Beh, fa freschetto fuori eh...-

-Sai, non capisco perché quei due si ostinino a perdere la testa per voi umane. Io non ci trovo nulla di speciale in...-

S'interruppe, perché Caroline aveva fatto la sua apparizione sulla soglia, con un Martini appena fatto in mano.

-E lui chi è?-

-Klaus Mikaelson.-

Per qualche minuto Audrey assistette al lungo scambio di sguardi che i due ebbero. Poi decise di prendere in mano la situazione.

-Bene, Caroline forse è meglio se torni di là. Sono sicura che avrai molte altre occasioni per conoscere il signor Mikaelson.-

Ho appena assistito all'inizio della Klaroline. Grazie Loki.




 

Una volta portati fuori i corpi, Audrey si riprese l'attizzatoio che Damon teneva nascosto dentro il cassetto dei calzini.

-Bene- disse, scendendo al piano di sotto e uscendo sul patio –Grazie mille di tutto e...-

Klaus scosse le spalle –Non ringraziarmi. Non lo faccio per te. Sto solo ripagando un vecchio debito.-

Hook sospirò –Molto interessante. Adesso se ci permette noi andremmo volentieri.-

-Sì, lasciate pure fare a me. Sistemerò la situazione e me ne andrò- gettò uno sguardo verso la finestra della cucina –Anche se mi sarebbe piaciuto approfondire la conoscenza di quella biondina. Per non parlare di questa doppelganger che sto cercando da secoli e...-

Audrey lo interruppe –Credo sia meglio che tu lasci scorrere le cose con il loro corso. Non credo te ne pentirai...-

Klaus la fissò –è esattamente quello che mi ha detto la mia amica.-

-Si può sapere chi è?- sbottò Hook.

-Mi ha fatto promettere di non dirvelo.-

La ragazza sbuffò, poi tirò fuori l'attizzatoio e creò il portale.

-Ah, quasi dimenticavo, mi ha detto di dire al tipo con una mano sola di non raccontare più fandonie sul suo conto. E poi ha blaterato qualcosa su una palma da cocco e sui felici tempi andati- disse Klaus, all'ultimo secondo.

Hook sbarrò gli occhi, prima di saltare nel tunnel spaziotemporale con Audrey.

-Quei fratelli Salvatore- sbuffò Klaus, rimboccandosi le maniche –Alla fine tocca sempre a me risolvere i loro casini.-




 

N.d.A: Ok, eccomi qua! Che ne dite, vi è piaciuto il capitolo? Alla fine Audrey ha tenuto botta abbastanza bene, dai... si accettano scommesse su chi sia la vecchia amica di Klaus e su che debiti avesse da ripagare, anche se si capisce subito chi sia (zero suspence proprio ahah).

Per chi non conoscesse i personaggi sono sempre qui, h24, per rispondere alle vostre domande.

Klaus è questo figo qua. è il protagonista di The Originals, ma ha fatto anche una parte in TVD, per grazia divina.

 è il protagonista di The Originals, ma ha fatto anche una parte in TVD, per grazia divina

Caroline sarebbe lei... e, lo so, non è così scema in TVD, almeno non nelle ultime serie, ma all'inizio dovete ammettere che un po' su di giri lo era eccome. E ve lo dico da accanita fan di Caroline e, soprattutto, di Caroline con Klaus.

 E ve lo dico da accanita fan di Caroline e, soprattutto, di Caroline con Klaus

Il prossimo capitolo, vi avviso, vedrà il ritorno di un altro personaggio noto. Non spoilero nulla. "Nella foresta c'è un così bel villaggio, nessuno sa dov'è, devi scoprirlo da te..."

Tornando a noi, vorrei anche avvertire (qui lo dico e qui lo nego) che ci sarà la possibilità che per qualche capitolo mi ci voglia più tempo del previsto e che quindi non riesca ad aggiornare ogni settimana, ma ogni DUE. Vi prego di capirmi, anche perché siamo in periodo di sessione quasi e dovrei anche iniziare a studiare per gli esami.

 Vi prego di capirmi, anche perché siamo in periodo di sessione quasi e dovrei anche iniziare a studiare per gli esami

Per sdrammatizzare, metterò il figo del giorno che oggi è un eccezionalmente bello Toby Regbo.

Per sdrammatizzare, metterò il figo del giorno che oggi è un eccezionalmente bello Toby Regbo

Io ancora non mi capacito.

Io ancora non mi capacito

Prima di mettermi a piangere, me ne vado che è meglio

Prima di mettermi a piangere, me ne vado che è meglio.

Ringrazio di cuore tutti quelli che seguono la storia e al prossimo capitolo!

LadyWindermere

 

  
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