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Autore: micchan91    28/11/2017    3 recensioni
...Scott allungò i piedi sulla sedia davanti al divano in casa di sua madre e chiuse gli occhi per un'istante, non avrebbe dovuto far partire la segreteria telefonica, ma era stato più forte di lui. Nei brevi istanti che lo separavano dal secondo messaggio ripensò a quel giorno in cui lui insieme agli altri era andato da Stiles, avvertendolo che sarebbero dovuti partire per un viaggio, un lungo viaggio che li avrebbe portati via non sapevano quanto, anni forse...anni in cui avrebbero dovuto chiudere ogni contatto con Beacon Hills...
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Il branco, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Eih Scott sono io, ho iniziato oggi l'addestramento con l'Fbi, non hai idea di quanto sia figo! Ovviamente ho fatto subito una colossale figura di merda, ma quella è d'obbligo per me no?...insomma, non mi perdo nei dettagli anche perchè la segreteria ha un tempo e...."

 

 

Biiip

 

 

"ecco appunto...si insomma, il primo giorno è andato alla grande...chiamami se senti il messaggio...io...ti...vi voglio bene ragazzi, spero torniate presto"

 

 

Biiip

 

 

Scott allungò i piedi sulla sedia davanti al divano in casa di sua madre e chiuse gli occhi per un'istante, non avrebbe dovuto far partire la segreteria telefonica, ma era stato più forte di lui. Nei brevi istanti che lo separavano dal secondo messaggio ripensò a quel giorno in cui lui insieme agli altri era andato da Stiles, avvertendolo che sarebbero dovuti partire per un viaggio, un lungo viaggio che li avrebbe portati via non sapevano quanto, anni forse...anni in cui avrebbero dovuto chiudere ogni contatto con Beacon Hills.

< Oh, bene...quando si parte? > aveva chiesto Stiles allegro, ma il suo sorriso era sparito quando Scott aveva scosso la testa.

< No Stiles, noi partiamo...tu resti > gli aveva detto e a nulla erano servite le proteste dell'umano, il branco era partito senza di lui in un viaggio troppo pericoloso. Il mannaro sentiva ancora il cuore del suo migliore amico spezzarsi nel vedere tutte le persone che amava partire, persone tra cui c'era anche Lydia, il suo unico amore, la ragazza che aveva intenzione di sposare...

 

 

Biiip

 

"Sempre io...oggi è andata alla grande! Ho ottenuto il massimo dei voti al primo compito che ci hanno affidato e i professori si sono tutti congratulati con me! Ora sto correndo a lezione...ti chiamo dopo! A presto Scott! Dì a Lydia che la am..."

 

 

Biiip

 

 

Il mannaro si massaggiò gli occhi con aria stanca mentre i messaggi scorrevano veloci sulle sue orecchie sensibili. Stiles inizialmente lo aveva chiamato quasi ogni giorno, si sentì raccontare di figuracce, successi, ubriacature e tanto altro. Spesso la segreteria si interrompeva all'improvviso e nel messaggio successivo riprendeva il filo del discorso, ridendo per il fatto che nemmeno dovendo sintetizzare riusciva a non chiaccherare a vanvera. Scott non riusciva a impedire alle sue labbra di sorridere, ma al contempo i suoi occhi si stavano riempiendo di lacrime...

 

 

Biiip

 

 

"Eih Scott, sono passati...wow...quattro anni da quando sei partito ed io continuo a parlare con la segreteria come un idiota...comunque io...si beh insomma dopo il diploma ho conosciuto una ragazza sai? Classica storia da film...io l'ho salvata da un'aggressione mentre lavoravo e una cosa tira l'altra...ci siamo baciati!"

 

Biiip

 

 

"Oddio non posso starti a raccontare i dettagli perchè devo andare a lavoro, comunque sappi che non è che ho scordato Lydia...ma lei ha chiuso con me quando se n'è andata e mi sembra giusto che io mi rifaccia una vita giusto? Si...giusto no? Mi mancate ragazzi, tornate presto..."

 

 

Biiip

 

 

"Eih Scottie sono io! Allora sono uscito di nuovo con Elizabeth e la trovo una ragazza straordinaria! E' davvero meravigliosa e sai una cosa? Ama i film della marvel! Insomma, è perfetta! Non vedo l'ora di fartela conoscere! "

 

 

Biiip

 

 

Scott si morse lievemente il labbro inferiore mentre iniziavano i messaggi su Elizabeth, si immaginò il suo migliore amico in ogni momento descritto dalla sua voce concitata, lo immaginò uscire con quella ragazza descritta nei minimi particolari, lo immaginò fare tutte le sue classiche figuracce e lo immaginò mentre si scervellava per capire se stare con Elizabeth fosse o no un tradimento nei confronti di Lydia.

Intanto la voce del suo migliore amico cambiava, diventava più profonda...più adulta...

 

 

Biiip

 

 

"Eih Scott...scusa se non ti ho chiamato molto in queste settimane ma sai...il lavoro...Io volevo solo darti una bella notizia, una grande notizia...Mi sposo Scottie e...dio sarebbe davvero grandioso se voi riusciste a tornare giusto in tempo perchè sai? Mi servirebbe un testimone di nozze...."

 

 

Biiip

 

 

Scott si lasciò sfuggire un lieve singhiozzo e si coprì la bocca con la mano mentre i messaggi continuavano a susseguirsi. Non osava guardare i suoi compagni del branco ma sentiva i loro battiti accelerati, soprattutto quello pieno di dolore di Lydia.

 

 

Biiip

 

 

"Ah io...sono due anni che aspetto e...si insomma Elizabeth ha detto che è il momento di sposarsi...farò comunque tante foto e un bel filmino ok? Così quando tornerete a casa li guarderemo tutti insieme! Ci sarà da ammazzarsi dalle risate, temo proprio che mi ubriacherò di brutto...Solo...tornate ok? Anche solo per farmi picchiare da Lydia per ciò che sto facendo...tornate..."

 

 

Biiip

 

 

Da quel messaggio in poi la voce di Stiles aveva perso vitalità, non era più spensierata come sempre...stava iniziando a perdere la speranza e il gruppo lo aveva intuito e la cosa faceva male, malissimo. Ascoltarono in silenzio le telefonate dal matrimonio con in sottofondo tutte voci sconosciute e la risata di uno Stiles ubriaco. Ascoltarono con il cuore a pezzi la telefonata che fece poco dopo la festa, piangendo per il fatto che loro non erano lì e per tutto il tempo si sentirono morire. Sapevano che tra poco i messaggi sarebbero finiti e se da una parte provavano sollievo dall'altra non avrebbero mai voluto smettere di sentire la voce di Stiles.

 

 

Biiip

 

 

"Ragazzi una cosa stupenda! Meravigliosa! Sto per diventare padre! Padre vi rendete conto?! Scott devi assolutamente guardare l'ecografia appena tornerai! E' tutto me! Elizabeth dice che non è possibile che un cosino così piccolo somigli a qualcuno ma io dico che mi somiglia tutto! Oddio...padre...padre!"

 

 

Biiip

 

 

"Sempre io! Non ci crederete mai, ma ho fatto nuovamente centro! Scusa se non ho più chiamato, ma con la bambina e il lavoro è tutto un caos e ora che Elizabeth è nuovamente incinta temo proprio che non avrò tempo nemmeno per respirare! Poi insomma sta diventando una barca e mi tocca....aih!"

 

 

Biiip

 

"Mi hai picchiato con una ciabatta! Comunque Scott, stavolta è maschio! Finalmente avrò qualcuno con cui giocare a baseball e a cui insegnare il mestiere anche se Elizabeth dice che posso farle anche con la principessa queste cose! E ovviamente lo chiamerò Scott! Sarà così felice di conoscere lo zio quando sarà! Io ti aspetto eh!"

 

 

Biiip

 

 

Passarono dei secondi interminabili, secondi che Scott passò a immaginare Stiles con in braccio il piccolo Scott mentre gli raccontava delle avventure degli zii e di quando erano giovani, sicuramente aveva esagerato con i racconti come al suo solito e aveva fatto ridere il figlio ogni singola volta. Sobbalzò quando sentì l'ennesimo suono della segreteria e si chiese quanti altri messaggi avesse mandato, ma ovviamente la risposta gli arrivò fin troppo presto.

 

 

Biiip

 

 

"Eih Scott...sarò breve per una volta nella vita...o almeno ci proverò. Elizabeth dice che devo smetterla, che non mi fa bene continuare a chiamarti e che devo andare avanti...e io le credo. Fa male Scott, fa male non vedervi più e non sapere che fine avete fatto e fa male non avervi nella mia vita. Io continuerò ad aspetteravi per sempre ok? Non ho smesso di credere ma...ho bisogno di andare avanti. A presto..spero. Vi voglio bene"

 

 

Biiip

 

 

Il gruppo trattenne il fiato e Scott sospirò pesantemente, sapevano quanto facesse male la mancanza perchè in tutti quegli anni passati lontano da Stiles ognuno di loro aveva provato sulla propria pelle la lontananza da lui e dalle persone care, ma sapevano che per Stiles era diverso, lui non sapeva se fossero vivi o morti e quella era una cosa che poteva far impazzire chiunque. Scott allungò una mano verso il suo telefono per spegnerlo.

 

 

Biiip

 

 

"Scott sono Elizabeth...io mi sento stupida a chiamare e a parlare con una segreteria ma...se mai sentirai questo messaggio devi sapere che..."

 

 

 

Il dito dell'alpha scattò sul tasto rosso e spense la segreteria. Non voleva ascoltare. Non poteva sentire quelle parole dette ad alta voce. Aveva dato di matto quando a comunicargliele era stata sua madre e sentirle dalla voce della donna che Stiles aveva sposato non era contemplabile. Posò il cellulare sul tavolino accanto a se e si prese la testa tra le mani, sospirando nuovamente, poi si alzò.

 

< Andiamo? > chiese semplicemente e dopo attimi di esitazione gli altri annuirono. Il gruppo uscì di casa e si avviarono a piedi verso l'enorme edificio situato a soli cinque minuti da lì. Entrarono e lentamente percorsero i lunghi corridoi fino a trovare la stanza con sopra scritto un numero che si erano incisi nella memoria. Scott prese un lungo respiro e bussò piano, irrigidendosi quando una donna che fino a quel momento si era solo immaginato gli sorrise dolcemente.

< Scott...finalmente > disse lei semplicemente per poi spostarsi e farli entrare. Non disse nulla, non chiese nulla, si limitò solo ad osservarli con un lieve sorriso mentre si rimetteva seduta su una poltrona, sistemando un libro che probabilmente stava leggendo sul bianco comodino accanto a se. Lydia fu la prima ad avvicinarsi al letto, sfiorando con le dita tremanti le lenzuola immacolate senza una parola. La seguirono tutti gli altri, solo Scott rimase a fissare Elizabeth quasi come se si aspettasse che lei gli urlasse contro da un momento all'altro, ma lei era lì e gli sorrideva serafica.

< Penso che stesse aspettando solo voi > disse alla fine e Scott sentì gli occhi riempirsi nuovamente di lacrime, erano anni che non piangeva. Prese un lungo respiro per poi avvicinarsi al letto a sua volta, restando immobile mentre osservava la figura sdraiata lì sopra. Tubi trasparenti gli uscivano dal naso e dalla bocca e ogni battito del cuore che Scott sentiva chiaramente era quasi coperto da un Bip della macchina che gli stava accanto, l'unica cosa che lo manteneva in vita.

< Eih Stiles...siamo tornati > fu l'unica cosa che riuscì a sussurrare mentre girava attorno al letto e afferrava la mano gelata dell'amico, stringendogliela con delicatezza. Per la prima volta in vita sua la sentiva fragile sotto le sue dita, niente a che vedere con la presa ferrea che lo aveva trascinato nei boschi quasi quindici anni prima. Gliela accarezzò con il pollice e aprì la bocca per parlare, richiudendola subito dopo per paura di scoppiare a piangere.

< E' stato molto coraggioso, ha salvato molte vite con il suo gesto > si sentì dire da Elizabeth e lui annuì piano, sapeva che il suo migliore amico era un eroe, ma non avrebbe mai immaginato di vederlo ridotto a quel modo.

< Ha sempre parlato di voi a tutti e non ha mai perso la speranza. Mi dispiace di averlo obbligato a smettere di parlare alla segreteria, ma ho pensato che fosse la cosa migliore per lui e per i nostri figli. Lui comunque è sempre stato convinto che eravate vivi e che sareste tornati > disse ancora e Scott sorrise lievemente.

< Si...lui è sempre stato quello più bravo di tutti a vedere il lato positivo delle cose > disse continuando ad accarezzargli la mano fredda con il pollice.

< C'è una possibilità che si svegli? > chiese Lydia all'improvviso dopo altri pesanti istanti di silenzio.

< Non si sa, sono sei mesi che è così > rispose la donna guardandola con dolcezza, Scott era certo che Stiles le avesse parlato di Lydia e si chiese più volte se l'amica si fosse mai pentita di essere partita, non avevano mai affrontato l'argomento, ma al momento di partire Lydia si era dimostrata più che sicura. La rossa sospirò piano e accarezzò la gamba di Stiles.

< Su Stiles, torna anche tu...noi siamo qui > disse semplicemente con dolcezza e Scott quasi sognò che il loro amico aprisse gli occhi all'improvviso e scoppiasse a ridere, abbracciando forte tutti, ma la verità fu che Stiles continuò semplicemente a dormire, in coma. L'alpha lo fissò intensamente e gli sfiorò la cicatrice che aveva sulla testa, la causa di tutto, la causa della loro mancata riunione. Avevano tardato di sei mesi...solo di sei mesi. Se fossero tornati prima magari Scott avrebbe impedito che il suo migliore amico si lanciasse contro quegli assassini per salvare quella gente, lo avrebbe fatto al posto suo e ora Stiles sarebbe in piedi a festeggiare ancora il loro ritorno e a stordirli di parole. Invece erano lì, in quella stanza d'ospedale e Stiles era in coma. Scott strinse forte i pugni e dovette aspettare diversi secondi prima di chinarsi in avanti e poggiare la fronte su quella dell'amico.

< Stiles, siamo qui, avevi ragione, siamo sempre stati tutti vivi. Non ce ne andiamo più da Beacon Hills quindi prenditi tutto il tempo che vuoi ok? > sussurrò per poi staccarsi e voltarsi verso Elizabeth che lo osservava con un'espressione di pura dolcezza e consapevolezza.

< Noi ora andiamo...nel caso si svegliasse...> disse senza lasciare la mano di Stiles.

< Gli dirò subito che siete tornati > concluse lei avvicinandosi e prendendo l'altra mano del marito.

< Ma sono sicura che lui lo sa > aggiunse e Scott le sorrise per poi avviarsi verso la porta con uno strano macigno sul petto, sentiva che qualcosa non andava, che stava per succedere qualcosa di brutto e l'espressione di Lydia glielo confermò, lei era più brava di lui a capire queste cose.

< Domani torniamo...e nel frattempo cerchiamo un modo per farlo uscire dal coma. Con tutti gli aiuti sovrannaturali che abbiamo dovremmo...> Avevano fatto si e no pochi metri dalla porta quando sentirono l'inconfondibile suono di un cuore che si ferma. Il gruppo si bloccò immediatamente e Lydia sgranò gli occhi che subito le si riempirono di lacrime.

< Lui aspettava noi > soffiò semplicemente, capendo immediatamente cosa volesse dire Elizabeth. Scott la osservò solo per qualche istante per poi correre nella stanza adesso piena di medici tutti stretti attorno al corpo di Stiles nel tentativo di rianimarlo. Tutti erano agitati, e correvano da una parte all'altra, tutti tranne Elizabeth che continuava a tenere stretta la mano di Stiles, osservandolo con le guance rigate di lacrime ma con il sorriso sulle labbra.

Scott rimase sulla porta, ma la donna si accorse comunque di lui e alzò lo sguardo per incontrare i suoi occhi.

< Ora è in pace > disse semplicemente. Stiles aveva aspettato il loro ritorno combattendo addirittura la morte, non c'era possibilità che tornasse indietro con loro, ma la sua speranza lo aveva tenuto ancorato alla vita solo per permettergli di risentire la voce e il calore dei suoi amici, di accertarsi che stessero bene e ora era andato...

 

 

 

Scott posò un fiore sul terreno umido per via della pioggia che era caduta incessante fino a poche ore prima e sfiorò la foto sulla lapide con le dita, sorridendo all'immagine del suo migliore amico. Vide altri fiori e si sentì felice nel sapere che dopo tanti anni in molti ancora lo pensassero, ogni anno per l'anniversario della sua morte si spingevano fino a sopra la collina dove avevano seppellito Stiles e si prendevano qualche minuto per ricordarlo più intensamente di quanto non facessero di solito.

< Eih Stiles, so che probabilmente da lassù tu vedi tutto ma... a casa è tutto ok, i tuoi figli sono davvero grandi e sono sicuro che sei fiero di loro tanto quanto lo sono io > disse allegro mentre spazzolava via della terra posata sulla lapide e sistemava gli altri fiori.

< So che quando ci rivedremo mi farai una bella ramanzina però...sappi che ti voglio bene e che continuerò a prendermi cura della tua famiglia come ho fatto fino ad adesso. Fino ad allora tu...aspettami Stiles > aggiunse e si alzò lentamente, sorridendo ai due ragazzi che si sbracciavano per chiamare la sua attenzione.

< Scott! Sta attento a tua sorella, lì si scivola! > urlò iniziando a scendere dalla collina mentre una lieve brezza gli accarezzava il viso, sussurrandogli parole che lui però non avrebbe mai potuto sentire.

< Vi aspetterò per sempre Scott >

 

 

 

Angolino dell'autrice

Evviva l'angst!!! ahahahah, in realtà la fict non mi piace per niente, soprattutto la parte finale, ma mi è stato chiesto di pubblicarla quindi...eccola qui!

La fict l'ho scritta dopo aver finito di vedere la 6b di Teen Wolf che niente...è una cagata pazzesca (cit) quindi avevo bisogno di mettermi a scrivere ed è uscito questo! Spero vi sia piaciuto, fatemi sapere ^_^

Baci <3

  
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