Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: lovezero    29/11/2017    0 recensioni
L'incontro con quel Dottore aveva cambiato molto lo stato d'animo di Seokjin, dalla depressione era passato ad avere un barlume di speranza, e tutto grazie a quel volto dolce e impacciato che forse sarebbe riuscito a rivedere anche il giorno dopo.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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THIRD PERSON POV

Grazie per essere venuto Jimin, significa molto per me.

Jin abbracciò stretto l'amico che aveva di fronte. L'unico pilastro forte e stabile che era rimasto nella sua vita. In quel semplice gesto riusciva ad accumulare tutta l'energia necessaria di cui aveva bisogno per poter affrontare la situazione in cui si trovava con un sorriso.

La seduta era terminata da poco. Le cose erano andate meglio di quanto si aspettassero. Jimin, anche se all'apparenza poteva sembrare un un po' scemo e sempliciotto, in realtà era un ragazzo perspicace e intuitivo. Aveva memorizzato già quasi tutto quello che Jin aveva imparato nella lezione precedente e si impegnava veramente tanto per cercare di rendersi utile anche con piccoli gesti e questo Jin lo apprezzava davvero tanto, gli riempiva il cuore di gioia.

Erano ormai le sette e mezza di sera e la fame cominciava a farsi sentire così Namjoon decise di proporre sia a Jin che a Jimin di andare a mangiare un boccone insieme alla mensa.
Jin accettò subito l'invito. Oltre a Jimin ciò che lo aveva sempre  sempre reso allegro era stato il cibo; e anche Jimin fece lo stesso. Così tutti e tre si diressero verso la sala mensa , quando varcarono la soglia si misero a scrutare lo spazio circostante per trovare dei posti liberi; ad un certo punto Namjoon notò Tae seduto in disparte che ascoltava la musica mentre mangiava e decise di andarlo a salutare con Jimin e Jin che lo seguirono a ruota. 

"Ciao  Tae ! Come stai ? "

Chiese  Namjoon una volta raggiunto il tavolo.

Tae alzç la spalle come per dire come al solito 

"Ti dispiace se ci sediamo anche noi tre qui? "

"È un paese libero, fai un po' come ti pare"

"Ok allora ho deciso che ci siederemo qui, uno si chiama  Jin ,ma credo che tu lo conosca già se non sbaglio, l'altro invece è Jimin"

"Ciao" ribatte Tae con voce monotona e inespressiva.

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JIMIN POV

Beh sono proprio contento di essere stato in qualche modo di aiuto a Jin, mi fa piacere vederlo sorridere e devo dire che si sta abituando gradualmente a questo grosso cambiamento nella sua vita. 

Noto anche che è entrato veramente in sintonia con il Dottor Namjoon , non fa altro che ammirarlo ogni secondo che può, ne è rimasto proprio ammaliato. Spero solo che non ci si fissi troppo, alla fine il loro è unicamente un rapporto paziente- dottore, non credo proprio che possa esserci qualcosa di più. 

è anche vero che non tutti i dottori propongono ai loro pazienti di andare a mangiare insieme a meno che non sia strettamente legato a terapie o cose simili. Mi stanno mandando in confusione.

Beh speriamo che almeno ci sia qualcosa di buono da mangiare alla mensa, ho un buco nero al posto dello stomaco. Sono corso direttamente qui dopo le prove senza mettere niente sotto i denti, quindi non vedo proprio l'ora di mangiare qualcosa . 

"Ciao Tae. Come stai ?"

Chi sta salutando il dottore ? Vediamo un po'.  

Uhm abbigliamento niente male, fisico niente male e adesso passiamo al viso: capelli castani corti con una bella frangia sul davanti e se non vedo male ha delle ciocche verdi. Sarà strano ma mi sembra di averlo già visto da qualche parte. Vediamo bene il viso, accidenti porta degli occhiali neri da sole....Merda ....oh merda .... fra tutte le persone proprio lui, e adesso che faccio? ci metterà qualche secondo per capire che sono lo stesso che ha incrociato per le scale. 

"Ti dispiace se ci sediamo anche noi tre qui ? "

"è un paese libero. Fai un po' come ti pare!"

Vedo che la simpatia è una delle sue armi forti.

  "Ok allora ho deciso che ci siederemo qui, uno si chiama Jin ,ma credo che tu lo conosca già se non sbaglio, l'altro invece è Jimin" 

Merda ci siamo. Ora mi riconoscerà all'istante. 

"...Ciao"

Un momento ...non si ricorda ? Strano.  Chi mai potrebbe dimenticarsi di avere incontrato un tipo come me. Ammetto che è un figo ma di certo non supera il sottoscritto. 

Beh meglio così una rogna in meno. Non sono proprio in vena di discussioni. 

"Tae che mi racconti ? Come sta la tua famiglia ?"

"Eccoci....Il buon samaritano è venuto a diffondere i miracoli. Ti ringrazio per l'interessamento, ma vedi io sto bene anche da solo, non ho certo bisogno del compatimenti da parte di terzi. Ma visto che insisti io sto bene, alla grande non vedi ? e la mia famiglia è da un po' che non la sento quindi non posso rispondere alla tua domanda. Ora se permetti voglio solo mangiare in pace il mio budino. grazie ! "

Oh Dio che melodramma !!! Una camomilla a questo ragazzo non potrebbe fare altro che bene! Povero dottor Namjoon, sei troppo buono. 

"Ah ....Jin vuole chiederti scusa per l'altro giorno. Ha capito quello che volevi dirgli l'altra volta e non ti disturberà più. Io credo però che nelle situazioni in cui vi trovate, trovare un modo per comunicare possa giovare ad entrambi. Entrare in empatia con una persona che ha un handicap simile al proprio aiuta se stessi."

Handicap ? A me sembra sano come un pesce questo qui. Al limite avrà solo qualche rotella fuori posto. 

"Namjoon quante volte devo dirtelo che non voglio l'aiuto di nessuno. Sai benissimo che odio questi discorsi e di certo uno nella mia situazione come dici tu non vuole essere né compatito ne compreso da nessuno!"

Merda Jin non sta prendendo molto bene questa conversazione, meglio intervenire, anche se ci sto capendo veramente poco. 

"Ragazzi, scusate se mi intrometto, non capisco quale sia il problema. Non credo che provare a comunicare fra voi possa arrecarvi qualche danno, anzi dovrebbe migliorare la situazione . Il mio amico qui sta attraversando un momento difficile e ti sarei grato se la smettessi di rispondere in questo modo, in fondo lui cerca solo di abituarsi a questa nuova realtà. Si può sapere che problema hai con lui ?"

Jimin ti prego smettila non è il caso di fare questo discorso a Tae. meglio lasciar perdere.

"Lasciar perdere un corno, è da quando ci siamo seduti che questo qua mi da sui nervi . Non fa altro che rispondere male ed è acido. Come se solo lui avesse tutti i problemi in questo mondo. Beh bello mio, svegliati  e guardati un po' attorno. Tutti noi abbiamo problemi, ma non ne facciamo un dramma."

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TAEHYUNG POV

Ma sentite questo demente.

Non fa altro che blaterare su cose che non potrà mai capire.

Questo è uno dei motivi per cui odio la gente. Sempre a compatire e a mettere tutti sullo stesso piano. quando è evidente e palese che gente come me o come quel fessacchiotto laggiù non potrà mai essere uguali a loro.

Mi fa veramente incazzare.

"Ripeto quello che ho detto per le scale. Sei un coglione. Ti sei mai fermato a riflettere che magari la gente come noi non vuole avere niente a che fare con quella come te. Facciamo parte di due realtà sociali differenti che secondo me non sono per niente compatibili. Passiamo tutta la nostra vita a sentire gli sguardi compassionevoli della gente. Ci sentiamo in colpa ogni volta che siamo insieme ai nostri genitori o amici perché sappiamo che siamo un motivo di freno, qualcosa che impedisce loro di fare anche le attività che apparentemente possono sembrare più insignificanti. Quindi sì sono acido e rispondo male perché sono stanco di sentirmi così e voglio solo rimanere da solo. spero che ora la tua testa bacata abbia capito."

"......Santi numi. Io sto ancora cercando di capire qual'è il tuo problema. Perché dici che io e te siamo diversi.  A me sembra di avere davanti un ragazzo più o meno della mia stessa età e che ala fine non siamo poi tanto diversi. E non voglio né fare il moralista o altro, voglio solo che il mio amico stia meglio e voglio aiutarlo stare bene per quanto poco possa fare."

"è proprio questo che intendo io per moralismo. Credi che Jin non stia già cominciando a sentirsi un peso per te ? E poi, visto che mi sa che non ti è ancora chiaro, se parlo così  è perché io mi trovo in una situazione simile alla sua ma reagisco in maniera diversa."

"Tae smettila, non è il caso di fare questi discorsi davanti a Jin. La ferita è ancora fresca. Ha bisogno di tempo."

"Namjoon la vuoi smettere di fare così. Smettila di psicanalizzare gli altri !  Fai aprire gli occhi a questo ragazzo..."

"Ok Se Jin è sordo allora vuol dire che tu ...."

"Sono cieco pezzo d'idiota !"

"Merda. Avrei dovuto capirlo. Nessuno porta gli occhiali da sole in pieno giorno e all'interno di un edificio."

"Sì avresti dovuto capirlo. E ora signori, se volete scusarmi vado a finirmi questo benedetto budino in un posto in cui nessuno mi importuni !"

"Tae aspetta, parliamo un po' ...."

"Adieu Namjoon mon amì!"

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THIRD PERSON POV

"Non so più come comportarmi con lui..."

Namjoon era veramente sconsolato, si era rimesso a sedere dopo aver visto Tae allontanarsi e adesso aveva i gomiti appoggiati sulle ginocchia e le mani che gli coprivano il viso, sembrava proprio esasperato e arreso. Jin era rimasto colpito dal modo in cui Namjoon aveva osservato Tae per tutto il tempo. Nei suoi occhi si leggeva dispiacere, come quello di un genitore che vede il proprio figlio sgretolarsi davanti ai propri occhi e allo stesso tempo senso di colpa, come se in qualche modo di sentisse responsabile della situazione in cui l'altro riversava. 

Seokjin allora avvicinò la propria mano a quella del dottore, giusto per attirare la sua attenzione e la strinse dentro la propria. 

Namjoon tornò in sé e guardò diritto negli occhi Jin, che aveva un faccia preoccupatissima, la faccia più dolce che lui avesse mai visto. Dopo essersi soffermato sul volto dell'altro si mise le mani vicino al petto e comincio a parlare nel linguaggio dei segni.

 

Tranquillo Jin, non preoccuparti, è solo che mi dispiace per lui visto che è il mio migliore amico dai tempi del liceo. Vederlo così provato e in continuo auto isolamento mi fa soffrire. Ho provato molte volte a fargli capire che in realtà tutti noi, amici e genitori, abbiamo bisogno di lui, e che non è affatto un peso, ma non c'è modo di farlo ragionare.

Jin annuì sconsolato, per far capire al dottore che aveva compreso come si sentiva. 

Il punto in cui si trovavano piombò in un silenzio imbarazzante per tipo 5 minuti e a romperlo fu Jimin. 

"Dottor Namjoon mi scuso veramente, sono proprio una persona priva di tatto e a volte mi lascio trasportare dai miei pensieri e non rifletto su quello che dico. Non avevo assolutamente capito in che situazione si trovava Taehyung, e non è certo una scusa, anzi avrei dovuto usare altre parole visto la situazione in cui Jin si trova adesso. Mi sento una persona sciocca e orribile. E ha proprio ragione lui, sono un coglione."

Namjoon lo guardò un attimo e poi disse.

"Jimin non credo che tu ti debba scusare. Tae ha perso l'empatia verso gli altri, per essere più precisi la nasconde, Vuol far vedere che non gli importa di nessuno, in modo che anche agli altri non importi di lui. Penso che in realtà lui provi empatia verso Jin, perché gli ricorda il sé stesso di un tempo. Vuole solo che anche Jin reagisca come ha reagito lui, vuole evitare che si ferisca, come è successo a lui precedenza. E devo dirti che in realtà sei la prima persona che nonostante tutto abbia avuto il coraggio di tenergli testa per ben due volte e ti sono grato per avergli trasmesso quello che in realtà avrei voluti dirgli da tempo. "

Jimin rifletté sul discorso fatto da Namjoon. Dopo averci meditato un po' trovò la risposta dentro di sè. 

"Sa Dottore se lei mi dice che Taehuyng è entrato in empatia con Jin, vuol dire che la sua corazza ormai è già stata scalfita; quindi secondo me è cruciale che lei adesso insista e arrivi a frantumarla quella corazza. E non si preoccupi io le darò una mano, sono un tipo tenace, non mi arrendo facilmente. E le darò una mano perché se non lo facessi, sarebbe come abbandonare Jin, ed è una cosa che non potrei mai fare."

Namjoon ,e soprattutto Jin, guardarono Jimin a bocca aperta. Jin poi non si sarebbe mai aspettato un discorso così serio e profondo da parte dell'amico. 

"beh ....cos'è quella faccia ? Sono una persona pure io, non dico e faccio solo cazzate, provo anche dei sentimenti."

Jin scosse violentemente le mani come per dire che aveva frainteso e prese carta e penna per scrivere qualcosa,girò il bigliettino di carta in modo da farlo leggere a Jimin. 

Accompagnato da un sorriso dolce e sincero  nel bigliettino c'era scritto:

Ti voglio bene, sei il migliore !

Jimin si commosse come mai prima d'ora, si girò verso la parete e si mise a piangere, non voleva che nessuno lo vedesse in quello stato. 

Jin però si avvicinò e lo abbracciò da dietro e si misero a piangere insieme. 

Nel frattempo Namjoon osservava la scena da dove si trovava e si commosse, la sua mente tornò indietro, andò a scoperchiare diversi ricordi. 

In ognuno di questi c'era una immagine che li accomunava, il viso sorridente del suo migliore amico. 

Nel suo profondo sperava davvero di trovare un modo per farlo tornare a ridere così. 


 

End 

  
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