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Autore: Ms Mary Santiago    29/11/2017    1 recensioni
[Riverdale]
Raccolta di OS dedicate alla coppia Sweet Pea/Flame (OC)
Linea temporale: Season 2
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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“Admit it. Life would be so boring without me.”

 

Jughead venne afferrato per un braccio non appena ebbe varcato l’uscita dell’aula e trascinato lungo il corridoio prima ancora che avesse anche solo il tempo di registrare che la ragazza una spanna più bassa di lui con le lunghe onde castane, i leggings di pelle nera e il crop top che lo stava trascinando con sé altri non era che sua cugina.

- Si può sapere dove stiamo andando? –

- Lo vedrai. -

Uscirono dall’atrio della scuola, affacciandosi nel parcheggio dove i Ghoulies del South side High tenevano parcheggiate in bella mostra le auto delle quali si vantavano così tanto.

Sul cofano della vecchia Mustang, talmente modificata da essere ormai solo un vago ricordo di quello che era stata un tempo, che apparteneva al fratello di Saffron, l’altrettanto biondo platinato Kendall, era stato versato tutto il contenuto dei bidoni dell’immondizia appena riempiti con gli avanzi del pranzo.

Kendall era in piedi vicino alla macchina e imprecava lanciando occhiate di fuoco a chiunque fosse nei paraggi.

Afferrò il cellulare dello studente che aveva avuto la malaugurata idea di scattare una foto a quella scena, lanciandolo sul cemento e pestandolo con furia.

Sweet Pea, Toni e Fangs erano seduti al solito tavolo in compagnia del resto del gruppo e osservavano la scena con dei giganteschi sorrisi dipinti sul volto.

Jughead si voltò verso di lei, incredulo.

- Lo hai fatto tu? –

Gli fece l’occhiolino abbozzando una piccola riverenza.

- Ammettilo. La vita sarebbe tremendamente noiosa senza di me.

 

 

 

 

 

[246 parole]

 

 

 

 

 

 

 

“You know a normal person would immediately say that he’s gushing blood. But no, you had to go and bleed allover the place and make me faint first.”

 

 

Sentì bussare alla porta del trailer di Jughead mentre lei, Betty e Veronica erano intente a finire di preparare quella sorta di cena arrangiata che avevano deciso di organizzare per pacificare ancora di più gli animi tra le due fazioni della città e per trovare una soluzione al casino che aveva comportato la “brillante” idea che aveva avuto Archie.

Nel piccolo salotto di casa Jones Archie e Jughead stavano cercando di convincere la piccola stufa portatile a collaborare e Cheryl e Toni stavano apparecchiando sul tavolino dall’aria traballante.

- Vado a vedere chi è – annunciò Betty, mettendo via il cespuglio di lattuga che stava sfogliando per preparare la caesar salad e affacciandosi sul piccolo patio improvvisato.

La sentì trattenere un gemito e, con il coltello per l’arrosto ancora saldamente stretto in pugno, accorse in suo aiuto proprio mentre Jughead faceva altrettanto.

Sulla soglia del trailer, appoggiato allo stipite con aria malconcia, c’era Sweet Pea.

Lasciò il coltello tra le mani di Betty, raggiungendolo e aiutandolo a entrare in casa.

- Sono stati i Ghoulies? –

Scosse il capo, sedendosi sul divano con espressione sofferente.

- No, è stata tutta colpa mia, ho piegato troppo la curva e non ho visto che c’era del brecciolino portato dalla pioggia … ho avuto un bel faccia a faccia con il cemento. –

- Cosa ti ho detto del casco? – sbottò.

Era l’ennesima volta che gli faceva presente quanto fosse pessima l’abitudine che lui e parecchi dei ragazzi avevano preso di girare in moto senza alcuna protezione.

- Lo so, lo so – bofonchiò, scostando leggermente la testa dal bracciolo del divano.

Sul tessuto c’erano scure macchie di sangue che la fecero impallidire.

Si sforzò di regolarizzare il respiro mentre si sporgeva ad esaminare la base del collo di Jordan e vedeva una ferita insanguinata.

- Jordan … sanguini. –

- Ah, sì devo essermi ferito lievemente con la caduta. –

Gli diede una botta sulla gamba, facendolo gemere per protesta.

- Sai una persona normale avrebbe detto fin dall’inizio che stava sanguinando; ma tu no, tu devi sanguinare ovunque e rischiare di farmi svenire prima.

- Che posso dire, sono piuttosto resistente al dolore. –

Questa poi.

- Sta zitto, Jordan, e lasciami medicarti prima che decida io stessa di farti sperimentare un po’ di sano e autentico dolore – sbottò, costringendolo ad alzarsi e a seguirla nel piccolo bagno in cui era riposta la cassetta del pronto soccorso, consapevole delle occhiate divertite dei presenti.

Ah, ma come avrebbe fatto a sopportarlo per il resto della vita?

 

 

 

 

 

[417 parole]

 

 

 

 

 

 

“Are you on drugs?” “You and I both know that I don’t have enough money to have a drug problem.”

 

 

 

Scoppiò a ridere sotto gli sguardi increduli del resto del gruppo, continuando a farlo finchè all’interno del White Wyrm non ebbero smesso tutti di interrogarsi a gran voce su come affrontare il problema dei Ghoulies e del loro desiderio di vendetta.

Eppure era così semplice, quasi banale in effetti, e potenzialmente tremendamente efficace.

Si diede della stupida per non averci pensato prima, considerò tra una risata e l’altra finchè Jordan non si chinò verso di lei con sconcerto nei grandi occhi scuri.

- Sei fatta?

Inarcò un sopracciglio, guardandolo dall’alto in basso con eloquenza, - Tu ed io sappiamo che non ho abbastanza soldi per avere un problema di droga.

- Questo è vero, ma Fangs trova sempre un po’ d’erba in giro e Abby sarebbe disposta a trovarti di tutto se solo tu le chiedessi di farlo. –

In effetti era parecchio che Abby non si faceva vedere in giro.

Era un lupo solitario, sebbene spesso facesse tappa al White Wyrm per racimolare qualcosa da mettere sotto i denti, ma in quei giorni era sparita strategicamente dai radar.

Immaginò che volesse tenersi alla larga dal fuoco incrociato dei Serpents e dei Ghoulies, mantenendo viva la sua neutralità tra le due gang.

Tipico di Abby.

Eppure lei poteva essere la chiave per sistemare tutta quella storia.

Afferrò il cellulare dalla tasca, ignorando la muta richiesta di spiegazioni di Jordan, e digitò velocemente sui tasti.

F: Abby, mi serve un favore.

A: Dimmi tutto, tesoro.

F: Hai modo di farmi entrare in contatto con Lilith McKinley senza che uno dei Ghoulies, o magari lei stessa, provi a farmi la pelle?

A: Sei tutta matta, ragazza … ma lo farò.

F: Sei sempre la migliore.

A: Lo so ;)

 

- Ora è chiaro, non sei fatta, sei semplicemente andata del tutto fuori di testa – esclamò dopo aver finito di leggere lo scambio di messaggi tra le due ragazze.

- Se Abby dice di poterlo fare mi fido di lei. –

- Non lo metto in dubbio, ma nemmeno lei può garantirti che i Ghoulies non infilino la tua testa su una picca e l’appendano fuori dal White Wyrm. –

Scese giù dal bordo del tavolo da biliardo, afferrando le chiavi della moto, - Continui a dimenticarti che per metà sono una di loro. Non mi torceranno un capello. –

- Flame … -

- Fidati di me, Jordan – replicò, zittendolo con un rapido bacio a fior di labbra, - Posso sistemare le cose. –

Dopodichè sparì fuori dal locale, salì in sella e mise in moto prima che qualcuno avesse modo di provare a farle cambiare idea.

Era una pazzia, ma o la andava o la spaccava.

 

 

 

 

 

[440 parole]

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Salve!

Dopo un po’ d’attesa rispetto al solito eccomi qui con la decima parte. Vorrei fare qualche piccola precisazione per chiarire le dinamiche di questa parte a tutti voi lettori/lettrici.

Innanzitutto Lilith McKinley è una mia altra OC che conoscerà sicuramente chi sta seguendo la mia mini long dedicata a lei e Malachai. Lei comparirà nell’undicesima parte della raccolta e sicuramente Flame e tutta l’allegra brigata compariranno anche nella mini long.

Poi aggiungo che il personaggio di Abby è anche lei una mia creazione. Lei non è né una Serpent né una Ghoulie. È una ragazza del South side High orfana di entrambi i genitori che ha vissuto dall’età di dodici anni come una sorta di “vagabonda” appoggiandosi un po’ a una gang e un po’ all’altra quindi è considerata come neutrale da entrambe le gang del South side ma di lei saprete di più nel prossimo capitolo della mini long su Lilith e Malachai.

Infine va da sé che gli eventi narrati sia nella raccolta che nella mini long sono di mia esclusiva invenzione e che se dovessero esserci similitudini con quanto narrato nelle prossime puntate della serie tv essere saranno del tutto casuali e involontarie.

Detto ciò ci sentiamo al prossimo aggiornamento.

Stay tuned.

XO XO,

Mary

   
 
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