Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: _Ely_BM    01/12/2017    4 recensioni
Stacie Torres, una ragazza come tante altre di sedici anni, forse un po troppo sbadata e sempre nervosa, che ama sognare ad occhi aperti il suo principe azzurro e suo grande amore da quando ha dieci anni di nome Steven Walker, migliore amico venticinquenne di suo fratello maggiore, sperando che un giorno la veda come una donna e non più "piccolina" come l'ha sempre soprannominata lui.
Tra amori e gelosie, vedremo le vicende di Stacie e Steven, che ci faranno sognare con il loro quasi impossibile amore!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 
Capitolo ventotto) Presto avrai un fratellino!

...POV STACIE...

Non ho chiuso occhio stanotte.
Non sono riuscita a dormire nemmeno per un secondo.
Per la testa avevo tutto il tempo Steven.
Non capisco che cosa sia successo.. Perché non è venuto da me? Perché non ha risposto alla mia chiamata? Forse ha cambiato idea.. Ha capito di essere pazzo di Meredith e ha deciso di stare con lei e non sa come dirmelo. 
No, non può essere!
Ieri mi ha detto di amarmi, di non aver mai smesso, ma allora perché non è venuto da me? Perché non farmi sapere niente? Qualcosa deve essere successo, ma cosa?
Il mio cervello sta andando in fumo a furia di pensarci. Non so davvero darmi delle risposte e se non parlo il prima possibile con Steven, impazzirò, ne sono certa!

"Steven?" -domando a mio fratello, affiancandolo dietro al bancone e lui si volta a guardarmi-

"Non è ancora arrivato. Voi, piuttosto, non vi siete visti?" -mi domanda e io scuoto la testa-

"È da ieri sera che non lo vedo. Doveva venire da me, ma non si è fatto vivo." -gli rispondo, iniziando a sistemare il bancone per l'apertura-

"Come non si è fatto vivo?" -mi domanda sorpreso e io ritorno a guardarlo-

"Doveva parlare con Meredith, sistemare le cose con lei e poi sarebbe dovuto venire da me, ma non l'ha fatto." -gli spiego e lui sembra stranito quanto me- "Non è nemmeno venuto ad accompagnare nostro figlio all'asilo. Non so davvero che cosa pensare, Lance." -gli dico e lui sospira, posando la sua mano sulla mia spalla-

"Deve essere successo qualcosa. Prova a chiamarlo." -mi consiglia, guardandomi dritto negli occhi-

"L'ho già fatto, ma non risponde ad una mia mezza chiamata." -sbotto e sto perdendo davvero la pazienza. Non capisco che cosa gli passi adesso per la testa. Perché non risponde? Perché non si fa vivo? Possibile che se ne sia andato di nuovo? Che sia partito, senza dirmi niente?-

"Qualcosa non va?" -ci domanda Rosie, raggiungendoci insieme ad Olivia-

"Steven sembra sparito nel nulla." -le risponde Lance-

"Un'altra volta?" -domanda scioccata Olivia e io, sbuffando, mi allontano, ma mi blocco all'istante appena i miei occhi si posano su Steven, che entra in questo preciso momento al locale-

"Alla buon'ora! Dov'eri finito?" -gli domanda Lance, mentre il suo sguardo è fisso nel mio-

"Mi sono svegliato tardi, questa notte non ho chiuso occhio." -gli spiega lui velocemente e senza degnare nessuno di uno sguardo, raggiunge gli spogliatoi, ma io decido di fermarlo-

"Steven." -lo richiamo, afferrandolo dal braccio e lui si volta a guardarmi negli occhi- "Ieri ti ho aspettato, ma non sei venuto, ti ho perfino chiamato." -gli dico, guardandolo dritto negli occhi-

"Dobbiamo parlare, Stacie." -mi dice ed è così serio in volto che il mio cuore inizia a martellare nel petto. Ecco, lo sapevo! Ha cambiato idea. Ha capito di amare quella stronza di Meredith e di me non ne vuole più sapere.-

"Che succede? Perché, ieri, non sei venuto?" -gli domando, dopo cinque minuti rimasti in silenzio e lui non ha fatto altro che passarsi le mani tra i capelli, lo fa sempre quando è nervoso-

"Siediti." -mi dice, posando la sua mano sulla panca in legno, posizionata in mezzo allo spogliatoio, e io, dopo qualche istante rimasta ad osservarlo in silenzio, decido di mettermi seduta accanto a lui-

"Hai.. Hai cambiato idea su di noi? Non vuoi più saperne di me?" -gli domando e sento le lacrime arrivare, ma cerco come posso di mandarle indietro. Non voglio piangere. Non voglio farlo.-

"Che cosa? No, non dirlo nemmeno per scherzo." -mi risponde e io lo guardo negli occhi stranita-

"Allora che diavolo succede, si può sapere? Ieri ti ho aspettato, Steven, ma non sei venuto." -esclamo e mi sto innervosendo. Non sopporto più tutto questo misterio. Sto uscendo di testa, per davvero!-

"Ieri stavo per farlo, stavo per lasciare Meredith, ma.." -si ferma nel parlare ed è evidente che non sa come dirmelo-

"Ma, cosa Steven?? Ti prego, sputa il rospo, non ce la faccio più!" -esclamo nervosamente, osservandolo-

"È.. È incinta." -mi risponde e io rimango davvero scioccata da questa sua risposta. Incinta. E io che pensavo che non ne volesse più sapere di me.-

"I-incinta!" -balbetto in un sussurro, alzandomi in piedi e inizio a camminare avanti e indietro- "Oh mio Dio!" -sussurro, portando una mano sulla mia bocca, sentendo le lacrime arrivare-

"Stacie.." -mi richiama, raggiungendomi velocemenete-

"L'hai messa incinta." -esclamo, guardandolo negli occhi-

"È successo, cazzo, aveva saltato una pillola e io non ne avevo idea. Sarei stato più attento se solo l'avrei saputo." -mi dice e io mi copro il viso con entrambe le mani e scoppio a piangere- "Ti prego, non fare così." -mi supplica, sentendo le sue braccia avvolgermi e tenermi stretta contro il suo petto-

"Cosa dovrei fare? Hai messo incinta una donna che non sono io." -quasi sussurro tra le lacrime e lui mi stringe ancora di più-

"Non piangere e ascoltami.." -esclama, allontanandomi di poco da lui e subito prende il mio viso tra le mani, asciugandomi le guance con i pollici, mentre ci fissiamo dritto negli occhi- "Ieri, quando me l'ha detto, mi ha sconvolto parecchio la notizia. Non me lo sarei mai aspettato e non ce l'ho fatta a lasciarla. Non ho potuto, ma ti prometto che lo farò questa sera stessa." -mi dice, accarezzandomi il viso e io scuoto la testa-

"No." -esclamo, allontanandomi da lui di qualche passo-

"No, cosa?" -mi domanda perplesso, tenendo il suo sguardo fisso su di me-

"Non puoi lasciarla." -gli rispondo e lui sembra scioccato dalle mie parole-

"Ma che dici? Io ti amo e voglio stare con te, piccola." -mi dice, cercando di prendermi il viso tra le mani, ma io mi scanso- "Stacie.." -mi richiama sconvolto-

"Non puoi lasciarla, Steve. Sei stato tu a dirmi che non ha nessuno, che i suoi genitori le danno più soldi che affetto. Lei ha bisogno di te, adesso più che mai." -gli dico tra le lacrime-

"Ma io ho bisogno di te. Posso starle vicino, posso prendermi le mie responsabilità anche se sto insieme a te." -esclama, avvicinandosi a me e io scuoto la testa, coprendomi il viso con le mani e ricomincio a piangere- "Ti prego, piccola, ti amo. Mi prenderò le mie responsabilità, anche stando con te." -mi ripete-

"No, Steven!" -esclamo serissima, allontanandomi da lui- "Non puoi lasciarla, non ora che ha più bisogno di te. Non ha nessuno, ha solo te." -gli dico, cercando di non piangere-

"Ma io ti amo." -mi dice, mentre una lacrima si fa strada lungo il suo viso-

"Anch'io ti amo, ma non credo di riuscire a sopportarlo. Lei ha bisogno di te e io non sopporterei di vedere crescere la sua pancia e sapere che lì dentro c'è tuo figlio, vostro figlio." -gli dico, tra le lacrime-

"Stai rinunciando davvero a noi?" -mi domanda, guardandomi con le lacrime agli occhi-

"Stai per avere un bambino da un'altra, cosa dovrei fare? Stare con te e osservare la pancia di Meredith crescere? Stare con te e sentirvi parlare di vostro figlio? Stare con te e rimanere in un angolo ad osservarmi crescere insieme quel bambino? Scusami, ma non ce la faccio." -gli dico, scuotendo la testa-

"Stacie.."

"Basta!!" -lo interrompo, asciugandomi le lacrime- "Non ce la faccio, Steven. Non credo di riuscire a sopportare tutto questo." -gli dico, osservandolo-

"Mi stai davvero chiedendo di stare con lei? Di rinunciare a te?" -mi domanda con le lacrime agli occhi-

"Prova a metterti nei miei panni." -quasi urlo, fissandolo dritto negli occhi- "Cosa faresti al posto mio se io aspettassi un figlio da un altro?" -gli domando con le lacrime agli occhi e lui si porta entrambe le mani tra i suoi capelli- "E poi, cavolo Steven, pensa a lei. Credi che sia facile? Io ho portato avanti la mia gravidanza senza di te, ma al mio fianco avevo mio fratello, mia cognata, i miei amici, lei, invece, è sola. Non ha nessuno, a parte te." -gli dico e lui si lascia cadere contro gli armadietti, tenendo il suo sguardo fisso al soffitto- "Scusami, ma non ce la faccio!" -esclamo e subito dopo vado via, portando una mano davanti alla mia bocca. Non ci riesco. Non posso stare con lui, sapendo che aspetta un bambino da un'altra. E poi, Meredith, è sola, non può lasciarla, ha solo lui. I suoi genitori le danno più soldi che affetto e adesso più che mai ha bisogno di affetto, ha bisogno di qualcuno vicino e l'unico che può farlo è lui. È Steven.- "Lance, io me ne torno a casa." -dico a mio fratello, appena raggiungo il salone del locale-

"Perché? Che succede?" -mi domanda lui preoccupato-

"Stai bene, Stacie?" -mi domanda subito dopo Olivia e io scuoto la testa- "Che cosa è successo?" -mi domanda preoccupata, quanto gli altri-

"Meredith è incinta!" -quasi sussurro e lei sgrana gli occhi per la sorpresa, mentre mio fratello e gli altri mi osservano, ma sembrano non aver sentito ciò che ho detto- 

"Vuoi che venga con te?" -mi domanda, accarezzandomi la spalla e io scuoto la testa-

"No, ho bisogno di stare da sola e poi hanno bisogno di te, qui, al locale." -le rispondo e lei annuisce-

"Va bene, qualunque cosa hai bisogno chiamami, intese?" -mi domanda, guardandomi negli occhi e io annuisco e senza aggiungere altro, vado via. Tutto questo mi ha fatto terribilmente male.
Venire a sapere che Steven presto diventerà papà di un bambino che non è il nostro, è davvero un brutto colpo da superare. 
Dovevamo ricominciare, tutto doveva tornare come un tempo e invece è bastato poco per mandare tutto in frantumi. I nostri sogni, le nostre promesse, il nostro lieto fine, tutto è sparito in un secondo.-

...POV STEVEN...

Non doveva andare così, tra me e Stacie.
Dovevamo ricominciare, tornare insieme, essere felici, essere una famiglia e invece tutto è svanito nel nulla. Tutto, a causa di questa gravidanza non desiderata. Ma quello che più mi fa male è il fatto che lei rinunci a noi a causa di questo. 
Capisco che non sia facile per lei, credo che non lo sarebbe nemmeno per me, ma non voglio lasciarla andare. Non voglio rinunciare a lei, non dopo averla ritrovata dopo tutti questi anni.
Non è neanche iniziata tra noi, che tutto si è complicato. Tutto è andato in frantumi!

"Che cazzo hai fatto a mia sorella?" -mi domanda furente Lance e in men che non si dica mi ritrovo contro gli armadietti, sbattuto dalla furia del mio migliore amico, ma non ho la forza nemmeno di reagire-

"Ti prego, Lance. Non ho fatto niente a tua sorella." -gli rispondo in lacrime e mi sento un totale idiota, un ragazzino. Ma non riesco a trattenermi. Mi sento davvero uno schifo!-

"Che cavolo è successo?" -mi domanda lui preoccupato, lasciandomi andare e io scivolo a terra, rimanendo contro gli armadietti-

"Meredith è incinta." -gli rispondo, portando entrambe le mani tra i miei capelli e li stringo tra le mani-

"Cazzo, che casino!" -esclama lui. Già, è un vero casino. Non ci voleva tutto questo.
Stacie vuole rinunciare a noi e io devo stare insieme ad una persona che non amo. 
Sono convinto di poter prendermi le mie responsabilità di padre, anche non stando insieme a Meredith, ma purtroppo Stacie ha ragione. Lei non ha nessuno su cui contare. I suoi genitori le danno più soldi che affetto e stando a quello che mi racconta dei suoi, sono sicuro che la gravidanza non la prenderebbero affatto bene e non ne vorranno sapere niente. E l'unico su cui può contare, che le può stare vicino sono io. E nessun altro!-

Qualche ora dopo...

"Amore, che cos'hai?" -mi domanda Meredith- "È da quando sei tornato a casa che non apri bocca." -esclama, raggiungendomi allo specchio-

"Non ho niente." -le rispondo, infilandomi in testa la maschera di Batman. Ci stiamo preparando per la festa in costume che si terrà all'asilo. Sinceramente non sono proprio dell'umore più adatto per festeggiare, ma Jaxon mi ha pregato così tanto che non ho potuto dire di no.-

"Ieri eravamo presi così tanto dalla gravidanza, che non abbiamo parlato. Cos'avevi da dirmi di così importante?" -mi domanda, sistemandosi in testa la sua maschera da Catwoman-

"Non era poi così importante." -le rispondo, uscendo dalla nostra camera da letto- "Sei sicura di voler venire? Insomma, ci sarà tanta gente, potrebbero urtarti e fare male sia a te che al bambino." -le dico, osservandola venirmi dietro-

"Steven non esagerare!" -esclama lei, scocciata e io sospiro. Lo dico solo per il bene del bambino e del suo. Girare tra la folla, potrebbe essere pericoloso nelle sue condizioni.-

Siamo da circa un'ora a questa festa per bambini e non ho ancora incontrato ne mio figlio, ne Stacie. 
Cercare Stacie sarebbe un'impresa dato che non ho idea di che costume indossi, però potrei cercare mio figlio, un Spiderman cucciolo.

"Oh, mi scusi!" -si scusa con me il mio migliore amico, dato che mi è venuto addosso e sembra che non mi abbia riconosciuto-

"Lance, sono io." -gli dico, osservandolo in quel costume da pirata-

"Steven?! Cazzo, amico, non ti avevo riconosciuto!" -sorride lui, dandomi una pacca sulla spalla-

"Sai se Stacie è già arrivata?" -gli domando, nel momento stesso che Rosie affianca Lance, in quel costume da piratessa e quel pancione in bella vista- "Ciao, Rosie." -le sorrido-

"Steven?! Sei irriconoscibile." -esclama lei divertita-

"Beh, è questo lo scopo di un supereroe. Salvare il mondo senza mostrare la sua vera indentità!" -esclamo divertito e lei ridacchia-

"Comunque, amico, rispondendo alla sua domanda: sì, Stacie è già qui, siamo venuti insieme." -mi risponde il mio migliore amico-

"E dov'è adesso?" -gli domando, guardandomi intorno-

"E con Jaxon e Garret, qui, da qualche parte." -mi risponde, alzando le spalle-

"Come sta? Con me non vuole parlare. Ho provato a chiamarla ore fa, ma non mi ha risposto." -esclamo, osservandoli entrambi-

"Sta male, ma non vuole darlo a vedere quando c'è Jaxon." -mi risponde Rosie e io annuisco-

"Meredith?" -mi domanda Lance-

"Non so dove sia finita. È in giro da qualche parte." -gli rispondo, guardandomi intorno, fino a quando i miei occhi si posano su una gattina sexy, fasciata da quella tutina aderente e di pelle nera, e con quella lunga coda e quelle orecchie da gattina.- "Eccola! Vado da lei." -esclamo, incamminandomi-

"Dille di stare attenta. È meglio non camminare tra la folla nelle nostre condizioni." -mi urla Rosie e io alzo il pollice all'insù, come per dirle 'lo farò'-

"Ti ho trovata, finalmente!" -esclamo, posando le mie mani sui suoi fianchi e sento il suo corpo irrigidirsi al mio tocco- "Ti ho detto di starmi vicino. È pericoloso nelle tue condizioni camminare in un posto così affollato." -le dico e lei, senza dire nulla, si volta a guardarmi e io quegli occhi verdi, quelle labbra carnose e tinte di rosso, li riconoscerei tra mille e non appartengono a Meredith, ma alla mia Stacie. E ancora non riesco a credere che abbia scelto lo stesso identico costume che indossa Meredith, solo che a lei sta molto meglio!-

Rimaniamo a fissarci per un tempo davvero indefinito. E sembra che tutto intorno a noi sia sparito. Ci siamo solo noi due. E mi sembra di sentire il suo battito del cuore che va al ritmo col mio, che accelerà ad ogni secondo che passa. E io non resisto. Non posso resisterle. Così catturo le sue labbra con le mie, prendendole il viso tra le mani e ci baciamo. Ci baciamo come se non ci fosse un domani e forse non è proprio indicato avere certi atteggiamenti ad una festa per bambini, ma al momento mi importa solo di lei. Di noi.

"Non posso rinunciare a te." -sussurro a meno di un centimetro dalle sue labbra e lei, dopo essere rimasta in silenzio a fissarmi negli occhi per un breve istante, va via senza dire niente. Lasciandomi qui, a fissare il tavolo pieno di bevande e stuzzichini, davanti a me-

"Ti ho trovato, dov'eri finito?" -mi domanda Meredith alle mie spalle e io mi volto subito a guardarla-"Che cos'hai sulle labbra?" -domanda stranita, passandoci sopra le sue dita che si macchiano di rosso. Il rossetto rosso di Stacie!- "Rossetto?" -domanda perplessa, fissando le sue dita e poco dopo mi fissa dritto negli occhi- "Steven che significa? Io non ho messo il rossetto rosso." -esclama lei innervosendosi-

"Ma che dici? Non è rossetto, sarà la crema rossa di quei pasticcini." -le dico la prima cosa che mi viene in mente, indicandoglieli e lei sta per controbattere, ma non gliene do il tempo- "Vado in bagno." -esclamo, andando via velocemente. Cazzo, questa non ci voleva! Ma sinceramente, in quel momento, non ho pensato minimamente a Meredith. Il mondo intero era svanito nel nulla ed eravamo rimasti solo io e Stacie. Il resto non contava!-

...POV STACIE...

Ma che gli è saltanto in testa? Prima mi scambia per la sua fidanzata incinta -ed era così premuroso con lei- e poi che fa? Mi bacia? Davanti a tutti? Pure io, però, potevo contenermi, ma quando si tratta di lui tutto passa in secondo piano. Non riesco a resistergli. È più forte di me!

"Non riesco a crederci! Abbiamo indossato lo stesso costume." -esclama Meredith, mentre l'ascensore sale ogni piano della palazzina-

"Non riesco a crederci nemmeno io." -le dico, fingendole un sorriso-

"Stesso gusto nel vestire. Stesso gusto in fatto di uomini. Possiamo diventare grandi amiche!" -esclama lei con finto entusiasmo-

"Ma anche no!" -sbotto, smettendo di guardarla. Diventare sua amica? Non vedo l'ora, proprio!-

"Amore, hai già dato la bella notizia a tuo figlio?" -domanda lei a Steven e io mi volto subito a guardarla, mentre ci avviamo ognuno verso i propri appartamenti-

"Meredith no!" -le dice lui duramente-

"Che notizia, papà?" -gli domanda Jaxon-

"Presto avrai un fratellino!" -gli risponde lei con un sorriso che di buono non ha proprio niente-

"C'è il mio fratellino qui dentro, mammina?" -mi domanda il mio bambino con un enorme sorriso, posando la sua piccola mano sulla mia pancia-

"Non lì dentro, ma qui." -gli risponde quella stronza, toccandosi la sua pancia e Jaxon si volta a guardarla- "Presto io e il tuo papà ti daremo un bel fratellino." -aggiunge con un sorrisetto, che giuro, glielo farei sparire a suon di schiaffi-

"Meredith, smettila." -la rimprovera a denti stretti Steven-

"No, non è vero. Il mio papà ama la mia mamma, non lo farebbe mai un bambino con te." -le dice lui quasi in lacrime e io poso la mia mano sulla sua testolina-

"Steven, diglielo tu. Crede che io sia una bugiarda." -esclama quella vipera, voltandosi a guardare Steven-

"Meredith va a casa." -le dice lui duramente e lei, con un sorrisino soddisfatto, sparisce nel loro appartamento-

"Dimmi che era una bugia, papà." -lo prega lui, guardandolo negli occhi e lui si abbassa alla sua altezza-

"Non era in questo modo che avrei voluto dirtelo." -esclama lui e Jaxon, capendo ogni cosa, scoppia a piangere- "Ehi non piangere. Non vorresti un fratellino con cui giocare?" -gli domanda, osservandolo-

"No, non lo voglio!" -urla nostro figlio e poco dopo corre alla porta del nostro appartamento-

"Jaxon." -lo richiamo, andandogli dietro, ma Steven mi ferma dal braccio- 

"Stacie.."

"Guarda che cosa ha causato quella stronza che ti ritrovi come fidanzata! Non ha avuto un minimo di tatto." -sbotto, guardandolo dritto negli occhi-

"Meredith ha esagerato, le parlerò più tardi." -esclama lui- "Possiamo parlare di quello che è successo alla festa?" -mi domanda, osservandomi-

"Non c'è niente da dire, Steven. Non dovevi baciarmi." -gli dico freddamente e senza aggiungere altro, raggiungo mio figlio. È stato stupido da parte sua baciarmi e io sono stata più stupida di lui nel ricambiare. Tra noi non ci potrà essere più niente, inclusi i baci.
Lui sta insieme a quella stronza che aspetta suo figlio, che cosa si aspetta da me? A me fa male solo al pensiero che lui diventi padre di un bambino che non è il nostro. Vorrei poter stare con lui, ma non credo di farcela. Non credo di riuscire a sopportare questa loro gravidanza. E poi quella arpia ha bisogno di lui, ora più che mai.- "Jaxon, calmati amore mio." -quasi sussurro, accarezzandogli la schiena, ma lui piange senza sosta. Ha perfino i singhiozzi.- "Non ti piacerebbe avere un fratellino?" -gli domando e sento un nodo alla gola, ma non voglio piangere davanti a mio figlio. Non voglio farlo!-

"Mi piacerebbe. Ma tuo e di papà." -mi risponde tra le lacrime, guardandomi negli occhi-

"Vieni qui, piccolo." -sussurro, prendendolo dalle ascelle e subito dopo lo metto seduto a cavalcioni sulle mie gambe e lui si stringe subito a me- "Un fratellino è sempre un fratellino, anche se la sua mamma non sono io." -gli dico, coccolandolo dolcemente-

"Ma io voglio che tu e papà torniate insieme." -esclama lui, guardandomi dritto negli occhi-

"Non è possibile questo, piccolo." -gli rispondo, scuotendo la testa-

"Papà ha sbagliato. Non doveva mettere nella pancia di quella strega il semino, doveva metterlo nella tua." -esclama lui con un adorabile broncio, mentre mi accarezza la pancia-

"E tu come fai a sapere queste cose?" -gli domando sorpresa. Io non gli ho mai spiegato come si fanno i bambini.-

"La zia Rosie mi ha spiegato che lo zio Lance le ha messo un semino nella pancia." -mi risponde e io annuisco, sorridendo-"Tu sei contenta dell'arrivo di questo bambino?" -mi domanda, guardandomi dritto negli occhi-

"Amore, non ha importanza quello che penso io." -gli rispondo, accarezzandogli il visetto- "Adesso corri a mettere il pigiama e poi dritto a letto." -gli dico dolcemente, facendogli appoggiare i piedini a terra- "Adesso vengo a darti il bacio della buonanotte." -esclamo, osservandolo raggiungere la sua cameretta e lui annuisce. Contenta dell'arrivo di questo bambino? Se devo essere sincera no, non lo so, ma se devo mentire, allora, spruzzo felicità da tutti i pori.
Un bambino è sempre un dono, il dono più prezioso che si possa ricevere, ma ha complicato tutto il suo arrivo. Tutto quanto!-

...POV STEVEN...

"Meredith!" -la richiamo appena entro nel nostro appartamento e dire che sono furioso è davvero poco. Sono incazzato nero con lei. Non si doveva permettere di dire a mio figlio che presto avrà un fratellino. Era mio il dovere di informarlo!- "Che cazzo ti è passato per la testa? Mh?" -le domando furente, osservandola allo specchio, intenta a struccarsi e non mi degna di un solo sguardo- "Cazzo, non farmi incazzare ancora di più!" -quasi urlo, prendendola dal braccio e subito la volto verso di me-

"Che ti prende? Mi fai male!" -quasi urla lei, cercando di togliere il suo braccio dalla mia stretta forte-

"Per quale motivo ti sei comportata così, eh? Per quale motivo hai detto a mio figlio che sei incinta?" -le domando furente, guardandola dritto negli occhi-

"Doveva venirlo a sapere prima o poi, non credi? Ho solo informato tuo figlio, non ho fatto nulla di male." -si difende lei, togliendo di malo modo il suo braccio dalla mia stretta-

"Dovevo essere IO a dirglierlo, non tu Meredith! E poi, cazzo, potevi usare un po' di tatto, non credi? Gliel'hai sbattuto in faccia come se volessi fargli un dispetto." -esclamo e sono davvero arrabbiato. Non doveva ne dirglierlo e ne dirglierlo in quella maniera!-

"Forse hai ragione, dovevo usare un po' più di tatto, ma il fatto sai qual'è? È che sono così felice all'idea di questa gravidanza, che non sono riuscita a trattenermi." -mi dice, ma non ci credo molto alle sue parole, ma decido comunque di chiudere il discorso lì e di andare a dormire. Non mi va più di discutere. Ha davvero esagerato questa sera, ma so per certo che continuerebbe a inventare scuse se continuiamo a parlarne, perché lo so che l'ha fatto solo per fare un dispetto a mio figlio!- "Credi che non mi sia accorta del rossetto rosso di Stacie?" -mi domanda lei all'improvviso e io mi volto subito a guardarla negli occhi-

"Che vuoi dire?" -fingo di non capire, mentre la osservo-

"Ti sembro così stupida, Steven? La "crema rossa" che avevi spiaccicata nelle labbra, era molto simile al rossetto rosso di quella maleducata." -esclama lei serissima- "Non riesco a crederci che mi hai mentito e che tu l'abbia baciata!" -quasi urla, fuori di sé-

"Non è come pensi, ok? Indossavante lo stesso costume, credevo che fossi tu." -le dico e spero che questa mensogna regga- "Senti, andiamo a dormire e cerca di calmarti. Non ti fa bene arrabbiarti nelle tue condizioni." -le dico e lei, senza dire nulla, si infila sotto le coperte e io la seguo. Faccio lo stesso.-

"Mi hai davvero scambiata per quella?" -mi domanda sconcertata, dopo qualche minuto rimasti in silenzio-

"Indossavate lo stesso costume." -le rispondo, osservandola e lei sospira, voltandosi a guardare il soffitto-

"Io sono molto più sexy di lei. Il mio corpo è molto più sensuale, quella ragazza è così sciatta, come hai potuto scambiarla per me?" -domanda sconcertata e io serro la mascella per un secondo. Non amo per niente sentirla parlare in questo modo di Stacie. Della mia Stacie!-

"Indossavante lo stesso costume, i capelli li avete entrambi biondi, Meredith. Chiunque vi avrebbe scambiato." -le dico, osservandola-

"Con due unici diversi dettagli: lei ha gli occhi verdi, io azzurri. Lei indossava il rossetto rosso, io no. Ci hai pensato?" -mi domanda serissima e io sospiro-

"In quel momento non c'ho fatto caso, ok? Volevo solo baciarti. Dai, chiudiamo questo discorso, voglio dormire." -le dico, guardandola negli occhi e lei annuisce, con un finto sorrisino e sembra che non abbia creduto un granchè alla mia bugia- "Buonanotte." -le sorrido e lei mi stampa un bacio sulle labbra- "Buonanotte anche a te." -sussurro, accarezzando la sua pancia e poco dopo le stampo un bacio su di essa. E sono consapevole che ancora mio figlio non mi possa sentire, ma non ha nessuna importanza.-
 
Spazio autrice:

Buongiorno carissime ^^

Come va? Ecco tutto per voi un nuovo capitolo : )
Come vi sembra? La povera Stacie ha ricevuto la brutta notizia e Meredith ha detto al piccolo Jaxon di aspettare un bambino. Fatemi sapere lasciandomi qualche recensione cosa ne pensate!
 
Vi mando un bacio.
Alla prossima.
-Elisa.
 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _Ely_BM