Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |      
Autore: Feathers    04/12/2017    2 recensioni
"Ti comporti in modo insolito..." soffiò il moro, i consueti occhi a fessura.
"Può darsi... " Erano troppo vicini, quasi attaccati. Le dita di Dean strisciarono sul petto di Castiel, fino a raggiungere la cravatta blu. "Sono..." si interruppe. "Sono così stanco di trattenere tutto. Capisci?" mormorò Dean, accarezzandogli i fianchi.
(Ambientata durante la nona stagione, con Human!Castiel; lo scrivo qui perché non c'è l'opzione su efp)
Genere: Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dean chiuse la porta con un leggero tonfo, la serrò a chiave, e lanciò uno sguardo fugace all'angelo.

Cas si accigliò, guardando in basso.

Il suo migliore amico si avvicinò, facendo tintinnare le chiavi. Le infilò in tasca e restò fermo, fissandolo con un'espressione che Castiel non conosceva. Non l'aveva mai visto guardarlo in quel modo.

Il moro rimase immobile a sua volta, come una statua, le labbra schiuse. "Tutto bene?"

Il cacciatore ammiccò. "Benissimo." Il suo sguardo corse sui pantaloni di Castiel, e lo fece rabbrividire. Mosse ancora un passo; controllò che la finestra fosse chiusa, e sospirò, portando una mano sulla spalla dell'angelo, che si irrigidì.

"Ti comporti in modo insolito..." soffiò il moro, i consueti occhi a fessura.

"Può darsi... " Erano troppo vicini, quasi attaccati. Le dita di Dean strisciarono sul petto di Castiel, fino a raggiungere la cravatta blu. "Sono..." si interruppe. "Sono così stanco di trattenere tutto. Capisci?" mormorò Dean, accarezzandogli i fianchi.

"No." Cas deglutì, quasi indietreggiando. "Non capisco... cosa stai-"

"Tu non dirlo a nessuno." Un sorrisino furbetto illuminò il viso del biondo.

Cas era confuso. "Cos'è... che non devo dire a nessuno?"

Le mani del cacciatore scesero sulla cintura di Cas, sfilandola goffamente.

"Tu... tu fidati di me." mormorò, e gli lasciò un bacetto sul collo, poi sulla mandibola, sul mento.

"Dean..."

Il cacciatore lo strinse a sé con la mano libera, mentre le dita dell'altra stavano già scivolarono su e giù per il membro dell'angelo, che emise un leggero lamento.

"Uhm... ooh..." Cas tentò di fermare Dean, tenendolo per il polso. "Cos'è...?" chiese, leggermente rosso in viso.

Dean oppose resistenza e non smise di accarezzarlo dolcemente, guardandolo negli occhi. "La sensazione, intendi?"

"È... bizzarra ma-" L'angelo socchiuse le palpebre. "...bellissima..." Emise un piccolo gemito che sembrò andare dritto all'inguine di Dean, dato che a quel punto Cas sentì qualcosa spingere sulla propria gamba.

"Potrebbe essere ancora più bello..." disse Dean, come un piccolo suggerimento.

Il moro tornò a fissarlo. "Hmm?"

Dean si stava inginocchiando, e Cas seguì il suo movimento.

"Non parlarne a nessuno..." ripeté il cacciatore contro la sua coscia, stampandoci un bacio. Si sbottonò la camicia a quadri, lasciandola cadere dietro di sé e restando a petto nudo.

Castiel lo fissava, un po' perplesso dai brividi su e giù per la schiena causati dai baci. "P-perché non dovrei?"

"Specialmente questo. Non parlarne ad anima viva, per favore." disse Dean in un sussurro caldo accanto alla sua mezza erezione, prima di prenderla fra le labbra soffici, più in fondo che poteva.

Cas cambiò espressione di colpo. Sobbalzò ed ansimò; Dean gli abbassò i boxer per avere più accesso. La sua lingua bagnata accarezzò la lunghezza sensibile e mai toccata prima con un ritmo che stava facendo girare la testa all'angelo, ancora ed ancora.

"D-dean..." Cas arrossì completamente. Adesso aveva caldo sul serio, e lo sentiva durissimo.

Cas non ci stava capendo più nulla, ma la sensazione sul suo membro era talmente meravigliosa che avrebbe voluto durasse per sempre. Quando Dean iniziava a succhiare, Cas aveva l'impressione di svenire. Ricominciò a percorrerlo con la lingua, ingoiando il suo liquido; gli strinse le cosce.

Cas spostò un po' il bacino in avanti; la sua pelle si stava appiccicando ai vestiti. "Dean... D-..."

Il biondo non lo mollò finché Castiel non fu quasi vicino all'orgasmo, sudato e accaldato, momento in cui Dean si separò dal suo membro con un suono bagnato, leccandosi le labbra.

Cas lo fissò esterrefatto. "Che... "

"Siediti sul divano, vai..." disse Dean, e lo spinse un po'. "Spogliati..."

L'angelo indietreggiò e si sedette, anche perché con quella sensazione assurda fra le gambe non poteva fare altrimenti.

Dean si tolse i jeans e le scarpe, e si avvicinò a lui. Si posizionò fra le sue gambe. Gli diede sollievo, strofinando piano piano il suo membro col palmo di una mano. "Spogliati... su..." disse, prima di baciare più volte la punta.

E Cas lo fece. Si tolse freneticamente il trench, la camicia, la cravatta, lasciandoli cadere dietro di sé. "Dean, che ti prende?"

"Non lo so bene..." mormorò Dean, e salì sul divano, sedendosi sulle sue gambe ed abbracciandolo. Si baciarono con foga; Castiel aveva preso la nuca di Dean, cosa che piacque parecchio al cacciatore.

"Mi fai impazzire..." Dean gli morse il lobo.

A quel punto, l'angelo prese le loro erezioni insieme e le accarezzò. Dean rimase interdetto, ma poi prese ad ansimare ad occhi chiusi. Castiel era sull'orlo della follia. Muoveva il bacino in avanti senza riuscire a smettere, le tempie gli stavano gocciolando.

Il ritmo del suo palmo si fece più intenso, e a quel punto Cas spalancò gli occhi e venne per la prima volta nella sua vita, con un lamento indistinto. Le gambe gli tremarono. "Dean..." lo chiamò, con un tono rauco che fece impazzire di soddisfazione il cacciatore, che gli stava stringendo un fianco. L'effetto spettacolare ci mise un po' a svanire, e rimasero abbracciati per un minuto. Il biondo nascose il naso nell'incavo del collo dell'altro, mentre Cas percorreva ogni centimetro della sua schiena con le dita.

"Scusa..." sussurrò l'angelo ad un certo punto, respirando pesantemente.

Dean ammiccò. "Per cosa?"

"Ti ho... s-sporcato..."

Il cacciatore soffocò una risatina, e si spostò per far incontrare nuovamente i loro sguardi. "Anche io ti ho sporcato, se non te ne sei accorto. Non puoi evitare se hai un orgasmo..." mormorò, facendogli l'occhiolino ed accarezzando la gamba rigida dell'angelo.

Cas si guardò in basso ed annuì con un sorriso accennato, un po' in imbarazzo. Pareva un pulcino arruffato e confuso. "Non farci caso, è tutto... molto nuovo per me... cioè, ero troppo preso da quella sensazione."

Dean inclinò il capo da un lato. "Davvero non l'avevi mai provata? Zero?"

"Già... credo che non la proverei con nessun altro, a parte... uhm... te."

L'altro rimase a bocca semiaperta per pochi secondi, sbattendo le ciglia; poi scoppiò a ridere. "Castiel, dove hai sentito questa frase? È un bel modo per corteggiare comunque..."

"Ma è vero... non l'ho sentita da nessuna parte. Penso... solo a te in quel modo, e non so perché..."

Fu in quel momento che Castiel si svegliò di soprassalto.

Con la mano dentro i boxer bagnati. La tirò fuori immediatamente, fissandola. Aveva ancora il battito cardiaco a un milione.

Si guardò attorno, mise a fuoco il posto in cui era andato a dormire la notte prima, e piano piano realizzò il tutto.

"Era... un sogno?" pensò a voce alta.

Non capiva bene perché. Perché lui? Non aveva mai pensato a nessuno in questo modo. E lui era il suo migliore amico, gli voleva bene. Scosse il capo, per evitare di immaginare quale sarebbe stata la reazione di Dean ad una cosa del genere.

Il suo cellulare squillò, facendolo sobbalzare. L'angelo lo prese al volo.

"Cas."

Quel tono. Quella voce che aveva sussurrato al suo orecchio pochi secondi fa. Sentì un leggero brivido.

"Dean... he-hey"

"Stai bene?"

L'angelo si sentì arrossire. "Certo." Sentì una risata dall'altra parte.

"Sembri sconvolto." Dean stava mangiando qualcosa, lo si sentiva dalla voce attutita dal cibo. Era sempre il solito, e la cosa in un certo senso lo rassicurò.

"Sto bene Dean... ho trovato un posto in cui dormire... non vedo l'ora di vederti..." disse spontaneamente. "D-di vedervi."

Attese una risposta, mordendosi il labbro e chiudendo gli occhi. Poteva vedere chiaramente il viso confuso, o forse sorridente del suo migliore amico.

Il cacciatore ci mise un po', ma poi emise un risolino. "Anche io."

Chiuse la chiamata.



Hello! Questa piccola ff l'ho scritta per il compleanno di alenan (anche se, come sempre, sono super in ritardo dato che è stato alcune settimane fa xD). Spero sia piaciuta :3
Ah, ps: c'è un forte riferimento alla ace/demi/gray awareness week, l'avete sicuramente notato nel titolo ;) bye
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Feathers