<< Ehy, Derek. >>

Derek non si volta subito.

È una sorta di presa di posizione la sua, una politica o più semplicemente un’abitudine quella di non  degnare mai Stiles della sua attenzione al primo richiamo.

È la regola ed è da applicarsi in qualunque situazione, anche quando Derek non sta facendo assolutamente nulla oltre a  fissare il vuoto con aria corrucciata. Non è quello il caso, comunque.

Derek sta facendo qualcosa, qualcosa di frustrante, perché implica la presenza di non una, ma ben due persone all’interno del cadavere annerito di quella che una volta era casa sua. E le persone, quando non sono cacciatori che stanno cercando di ucciderlo, implicano l’uso della parola.

Non è che Derek non sia davvero in grado di sostenere una conversazione, nemmeno tanti anni prima era stato uno dei ragazzi più popolari e ricercati nel suo liceo ed aveva anche una bella faccia tosta. Il fatto è che ‘nemmeno tanti anni prima’ può essere un tempo davvero lungo quando ti ritrovi a perdere tutto e tutti nel giro di una notte.

Non è nemmeno il fatto che Derek è stato solo così a lungo da essersi abituato al silenzio, è semplicemente che ora ha così tanti argomenti di cui non vuole assolutamente parlare, che evitarli tutti in una conversazione è difficile. Per questo a Derek risulta più facile affrontare un cacciatore che vuole ucciderlo piuttosto che delle persone che vogliono solo parlare e capire. Specie se quelle persone sono due irresponsabili ragazzini di sedici anni che non hanno nemmeno una vaga idea del casino in cui si sono andati a cacciare e di cui uno è tremendamente rumoroso.  

Discutere con Scott di chi potrebbe o non potrebbe essere l’alfa è già piuttosto irritante di per sé, dato che è difficile far concentrare Scott su qualcosa che non sia Allison e per attirare la sua attenzione deve collegare in qualche modo ogni cosa alla ragazza.

Dobbiamo capire chi è l’alfa perché la sua prossima vittima potrebbe essere Allison.

Non puoi farti ammazzare, questo renderebbe triste Allison.

Insomma, Derek è già piuttosto frustrato senza che ci si metta anche il petulante amico di Scott.

<< Ehy, Derek. Posso farti una domanda? >>

 Derek sospira in un modo che renderebbe chiaro a chiunque che è un no. A chiunque tranne Stiles.

<< Credi che io sia attraente per i ragazzi gay? >>

Derek è sempre scontroso ed ha sempre sul viso quell’espressione che è un misto tra l’ira e l’esasperazione, come se tutti quelli che gli stanno attorno fossero degli idioti totali.

Probabilmente quella è una di quelle volte in cui l’aria di Derek è giustificata, perché persino Scott rotea gli occhi alla domanda di Stiles.

Pochi minuti dopo Stiles e Scott se ne sono andati – i loro incontri con Derek non durano mai più del tempo necessario a discutere di questioni di vita o di morte – e Derek ha un’aria ancora più irritata del solito.

Furibonda, per essere precisi.

Perché era una domanda così stupida.

Come se non fosse evidente a tutti, etero e non, che Stiles è l’essere più attraete di tutta Beacon Hills.  

Dannato idiota.

Un giorno Derek gli strapperà la gola. Con i denti.