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Autore: Tefnuth    07/12/2017    1 recensioni
Dopo la sconfitta di Profondo Blu, le Mew Mew sono tornate a condurre una vita pressoché normale e il pianeta natale di Pai, Kisshu e Tart è stato salvato grazie alla miracolosa acqua cristallo che li aveva riportati in vita. Ma un nuovo pericolo incombe, quando gli antichi seguaci di Profondo Blu, i Cavalieri Oscuri, si risvegliano e decidono di vendicarsi per il torto subito.
Per poter evitare il disastro, Mew Mew e alieni dovranno allearsi e combattere con tutte le loro forze.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pianeta degli alieni, due anni prima

Era da poco passata l’ora del termine del suo turno, quando Eiji venne convocato d’urgenza dal direttore del reparto scientifico senza alcuna spiegazione.

“Naoko mi ucciderà” pensò l’uomo, mentre si aggiustava il camice davanti alla porta d’ingresso dell’ufficio del superiore.

“Volevate vedermi?” si annunciò entrando in quella che era una grande sala semibuia, con un grande tavolino ovale al centro, e un proiettore appeso al muro dietro alla sedia su cui stava seduto il direttore.

“E’ giunto il momento, Eiji, che tu conosca la reale natura del ragazzo che hai accolto in casa tua anni fa: il figlio di Akio” enunciò l’uomo, tenendo le dita delle mani incrociate all’altezza degli occhi.

“Kisshu? – Esclamò Eiji. – Da come me lo ha detto, sembra che lei stia per parlare di un mostro che porterà la distruzione nell’universo” si sedette.

“Dipende dai punti di vista” ribattè l’altro, alzandosi e portando le braccia dietro la schiena.

“Oh andiamo! Sarà una testa calda, ma è solo un ragazzo…”.

“E’ vero. – Lo interruppe il direttore. – Ma recentemente, in allenamento, ha sconfitto una chimera che avrebbe dovuto essere ben al di fuori della sua portata”.

“E’ un tipetto tosto: molto spesso Pai si arrabbia perché non riesce a farsi obbedire” lo scienziato ridacchiò.

“La chimera aveva la capacità di rigenerarsi, eppure lui l’ha annientata” replicò il direttore, alzando la voce.

“Evidentemente, i tecnici devono aver sbagliato qualcosa nel progettarla” insinuò Eiji.

Non facendo caso alle parole del suo dipendente, l’anziano fece avviare il video dell’ultimo allenamento di Kisshu: nonostante un’iniziale difficoltà, alla fine il ragazzo aveva veramente distrutto la chimera.

“Non hai notato niente?” domandò il direttore, mentre prendeva una cartella da un cassetto sotto al tavolo.

“No. – Affermò Eiji, soffermando il suo sguardo sul video. – L’unica cosa che posso dire, è che nell’ultima fase dello scontro ha cambiato modalità di lotta. In effetti, in quegli istanti i suoi occhi erano strani”.

Il direttore lanciò la cartella verso Eiji, e gli ordinò di osservare i dati che vi erano stampati sopra.

“Dimmi cosa vedi!” ordinò.

“Sembra che ci siano due fonti di energia” riferì lo scienziato; ancora non capiva.

“Ho ragione di credere, che Kisshu possa essere la reincarnazione di uno dei Cavalieri di Profondo Blu” ipotizzò il direttore.

“COSA?” Eiji non credeva alle sue orecchie.

“Al momento è solo una mera teoria, ma in ogni caso quel ragazzo ha un potere nascosto e io devo accertarmi cosa sia”.

“Non lo userai come cavia da laboratorio. – Sbottò Eiji. – Mi scusi per l’insolenza, ma se prova a toccarlo non risponderò delle mie azioni. Non pensi che non farò niente, perché anche se non sono suo padre biologico per me è un figlio a pieno titolo”.

“Stai calmo, non farò niente del genere. – Lo tranquillizzò il direttore. – Lo manderò sulla Terra, per adempiere alla nostra missione, nella speranza che così il suo potere sopito possa manifestarsi”.

“E lei pensa che lui sia chissà chi, solo per uno sguardo diverso dal solito? Mi perdonerà se le do del pazzo” esclamò Eiji, cercando di far ragionare il superiore.

Il direttore, cosciente di ciò che stava cercando di fare lo scienziato, fece partire nuovamente il video fermandosi nel momento in cui Kisshu aveva attaccato la chimera con il colpo fatale.

“Lui non se n’è reso conto, a causa della nebbia, ma per fortuna le nostre telecamere osservano tutto. – Il direttore fece vedere un particolare del muro oltre la foschia, mostrando le strane lance che vi si erano conficcate. – Cosa dici?”.

“Non possiamo essere sicuri che sia stato lui. – Ribattè Eiji. – Forse sono resti della chimera”.

“Impossibile: la creatura era totalmente organica, mentre quelle lance sembravano fatte di un materiale simile al cristallo”.

“Sembravano? Non le avete fatte analizzare?” domandò lo scienziato.

“Si sono dissolte prima che la nebbia si diradasse del tutto. – Ammise il direttore. – Ma prima che tu possa dire altro, desidero mostrarti qualcosa che forse ti convincerà” mostrò un frame delle unghie di Kisshu: alcune si erano cristallizzate.

“Converrai con me, nel dire che questa è la prova finale” aggiunse.

“Anche se fosse così, non vedo il motivo per cui dovreste mandare proprio lui. –Disse Eiji. – Ci sono altre persone, adulti, più adatti al compito”.

“Gli altri non competono con lui. – Il direttore alzò di nuovo la voce. – Anzi no, in realtà uno ci sarebbe: tuo figlio Pai. Preferisci forse che mandi lui?”.

Eiji si irrigidì, ignorante su quello che avrebbe dovuto dire.

“Lo immaginavo, allora anche tu hai un po’ di buon senso” lo canzonò l’anziano.

“Non è giusto. – Bisbigliò lo scienziato. – Lo manda allo sbaraglio, solo per una sua stupida idea”.

“Mi sembra di averti già dimostrato, che la mia ipotesi non è priva di fondamenta! – Sbottò il direttore, sbattendo i pugni sul tavolo. – Tu stesso hai detto che c’era qualcosa di strano in lui, mentre combatteva contro quella chimera. Accetta la realtà: in lui c’è ben più di quanto si veda, e se ancora non si è manifestato significa che questo posto non è abbastanza!”.

“Ma…”.

“La decisione è presa! Ho già predisposto tutto” esclamò il direttore, rivelando che aveva già agito secondo le sue intenzioni.

“E se tutto andasse diversamente? Se lui non ci riuscisse, o se dovesse…” chiese Eiji.

“Manderemo qualcun altro a prenderne il posto” rispose il direttore.

“Chi?”.

“Mi sembra di averti già risposto”.


Nota autrice: Un piccolo flashback. Il direttore è proprio cattivo, vero? Presto aggiornerò con un nuovo capitolo. Intanto mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, del racconto in generale. A presto.
 
  
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